        Se dalle parti di Tokyo c&rsquo;&egrave; qualcosa da festeggiare quest&rsquo;anno in ambito velocit&agrave; lo si deve principalmente al Mondiale Endurance grazie alla vittoria di Team HRC nella 8h di Suzuka dello scorso 7 agosto e al team FCC TSR Honda France che riporta il titolo ad Honda dopo quello della stagione 2017-2018. Il tutto grazie ad un Bol d&rsquo;Or rocambolesco nel quale &egrave; successo veramente di tutto e che sembrava che il titolo potesse sfuggire alla compagine nippo-francese di HRC in favore di Tati Team Beringer. Come si configurano quindi le classifiche finali della stagione dopo il Bol d&rsquo;Or? Lo vediamo subito EWC  Classifica team Grazie al quarto posto in gara ed al contemporaneo ritiro dopo 4h di Yoshimura SERT, FCC TSR Honda centra il titolo con 154 punti contro i 130 degli ex campioni. Viltais chiude terza con 114 punti davanti a Tati Team e Wojcik #77  Classifica costruttori Se il titolo team va ad FCC TSR Honda, diversa &egrave; la situazione nel costruttori con Kawasaki a vincere la classifica davanti a Yamaha e Suzuki  Superstock  Classifica Team Cambio della guardia nella classifica Superstock: i campioni uscenti di BMRT 3D Maxxess Kawasaki cedono la corona ai nuovi campioni di Team 18 Sapeurs Pompiers, vice campioni ancora No Limits Motor Team. 132 punti per Team 18, 114.5 per No Limits &nbsp; Classifica costruttori&nbsp; Yamaha si porta a casa anche la classifica destinata ai costruttori della Superstock con 201.5 punti davanti a Kawasaki con 161.5 e Suzuki con 133  Indipendenti  Con la vittoria del Bol d&rsquo;Or, Viltais Yamaha si porta a casa il titolo destinato ai team indipendenti con 88 punti, Wojcik #77 chiude seconda con 82.5 punti, terzo posto per Bolliger con 68.5 davanti per appena 5 punti a No Limits Motor Team.        

FCC TSR Honda bissa il successo iridato dopo quello del 2017-2018 chiudendo davanti a Yoshimura SERT. Nella classe Superstock il team 18 Sapeurs Pompiers succede a BMRT 3D Maxxess, vice campioni ancora No Limits Motor Team

Ewc: le classifiche finali del campionato dopo il Bol d’Or

        Arrivano le prime dichiarazioni ufficiali dei vincitori al termine di una lunga ed estenuante 24h di Le Mans, vinta da Yoshimura SERT Motul, campioni in carica Endurance e vincitori della Le Mans dello scorso giugno, e da Team 18 Sapeurs Pompiers per la classe Superstock. Per Yoshimura SERT hanno parlato Sylvain Guintoli, Gregg Black e Yohei Kato. Sylvain Guintoli (Yoshimura SERT Motul): &ldquo;&Egrave; stato fantastico, &egrave; stato davvero, davvero stancante con grande passo da parte degli avversari, quindi abbiamo dovuto continuare a spingere fino in fondo. Sono state 24 ore a tutta velocit&agrave; con un margine molto piccolo per cercare di controllare la gara, ma torniamo a casa con il grande trofeo. L'endurance &egrave; uno sport di squadra e senza tutti nella squadra dal punto di vista tecnico, compagni di squadra non si pu&ograve; ottenere nulla, quindi mi sento molto fortunato a far parte di questa squadra. Abbiamo fatto bene e spero che possiamo andare avanti cos&igrave;.&rdquo; Gregg Black ha detto: &ldquo;&Egrave; una vittoria incredibile e molto pi&ugrave; difficile dell'anno scorso. Le altre squadre erano davvero, davvero forti, quindi abbiamo dovuto continuare a spingere per 24 ore, gli stint sono stati intensi, veloci e il ritmo era assolutamente incredibile. I miei compagni di squadra hanno fatto un ottimo lavoro, siamo davvero felici e orgogliosi.&rdquo; Ha parlato anche Yohei Kato, Team Director di Yoshimura SERT: &ldquo;L'anno scorso abbiamo vinto la 24 Ore di Le Mans e il Bol d'Or e quest'anno abbiamo tre gare di 24 ore. Abbiamo sviluppato la moto e fatto lavorare il nostro team concentrato sulle 24 ore, quindi per ottenere questa vittoria sono molto soddisfatto del nostro team, della nostra moto e dei nostri piloti.&rdquo; I vincitori della Stock  Per la classe Superstock ha parlato il portacolori di Team 18 Sapeurs Pompiers&nbsp; Philipp Steinmayr ha dichiarato: &ldquo;&Egrave; davvero fantastico, &egrave; un sogno che si avvera ed &egrave; solo il risultato di un ottimo lavoro da parte di tutto il team. Erano veloci ai box e i miei compagni di squadra erano molto veloci in pista e abbiamo recuperato il tempo perso durante la notte. &Egrave; stata davvero dura, la mia gara pi&ugrave; dura fino ad ora, ma &egrave; davvero bello ottenere una vittoria.&rdquo; &nbsp;       

Nel post gara le prime parole di Gregg Black e Sylvain Guintoli per Yoshimura SERT Motul e Philipp Steinmayr per Team 18 Sapeurs Pompiers

EWC, 24h di Le Mans: le dichiarazioni dei vincitori

        Finisce in regime di safety car e con la vittoria dei campioni in carica di Yoshimura SERT Motul l&rsquo;edizione numero 45 della 24h di Le Mans. Gara pressoch&egrave; dominata dai campioni in carica e vincirori della gara dello scorso giugno nonostante qualche brivido ed un momento di &ldquo;pazzia&rdquo; di Xavier Simeon nella mattinata quando si &egrave; ingarellato con Marvin Fritz nonostante Yart fosse ben lontana.&nbsp; Seconda posizione finale proprio per Yamaha YART (seguita in questa prima gara da Andrea Dosoli, responsabile di Yamaha Europe per le attivit&agrave; in pista) a un giro e poco pi&ugrave; dalla Suzuki GSX-1000R #1 del trio Guintoli-Black-Simeon. Terza posizione per FCC TSR Honda, nonostante tutti i problemi avuti durante la notte ed i vari pit stop, a 14 giri dal vincitore.&nbsp; Quarta posizione e prima contemporaneamente in classe Superstock e nel Dunlop Superstock Trophy la Yamaha #18 del team Sapeurs Pompiers a precedere la giallonera Suzuki #44 di&nbsp;No Limits Motor Team&nbsp;e la Honda #55&nbsp;National Motos. Sia i Pompieri che National Motos hanno avuto problemi tecnici e richiami nella serata di ieri. Settima posizione per il team Louit April Moto33 con Gamarino e Saltarelli davanti alla Kawasaki #8 EWC del team Bolliger, poi Pitlane Endurance ed LH Racing #94 (ereditato da GMT94, ritiratasi nel 2018) a chiudere la top 10. Solo 12^ posizione assoluta per i campioni in carica della Stock BMRT 3D Maxxess Nevers, ERC Ducati recupera fino alla P15 ed anche Kawasaki SRC recupera chiudendo in P18 assoluta. Altri italiani in classifica: Christian Napoli ed il team Energie 91 hanno chiuso in P16 assoluta e P9 di Stock, P23 assoluta e P15 di classe Superstock per Alex Bernardi ed il team Aprilia Le Mans.&nbsp; Menzione d&rsquo;onore e premio Anthony Delhalle per il team Maco Racing Yamaha che ha chiuso la gara con soli due piloti, Anthony West ed Enzo Bulom in P32 assoluta. Al traguardo sono arrivati 38 dei 52 team iscritti, ritirati anche Viltais Yamaha, OG by Sarazin e Falcon Racing #121.&nbsp; Yoshimura SERT bissa il successo dello scorso anno  Prova di forza dei campioni in carica di Yoshimura SERT Motul al netto del problema durante la seconda safety car con Guintoli rimasto senza benzina, fortunatamente prima di rientrare in corsia box. La squadra ufficiale Suzuki per il Mondiale Endurance ha fatto segnare anche il nuovo record della pista di Le Mans in 1&rsquo;36&rdquo;195, girando 7 decimi pi&ugrave; forte del record dello scorso anno. Un avvio importante per i campioni in carica in vista della 24h di Spa, gara di casa per Xavier Simeon.&nbsp; Pompieri dalle stalle alle stelle  Come cambiano le cose in 10 mesi. Allo start della gara dello scorso giugno il team dei Pompieri era rimasto coinvolto in quel mega incidente innescato dal gran volo di Sylvain Barrier, con Hugo Clere che &egrave; stato poi insignito del premio Anthony Delhalle per aver soccorso proprio Barrier togliendolo dalle fiamme della moto. Nell&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno i Pompieri hanno dovuto lottare per la vittoria della gara contro due team agguerriti come No Limits e Louit Moto, ma si sono portati a casa il trofeo per la classe Stock.&nbsp; Trofeo Anthony Delhalle a Maco Racing  Mentre venivano consegnati i trofei dei vincitori a Yoshimura SERT (EWC) e Team 18 Sapeurs Pompiers (Superstock), il team Maco Racing veniva insignito del premio Anthony Delhalle per sportivit&agrave; ed eroismo avendo completato la 24h con soli due piloti, Anthony West ed Enzo Bulom. La classifica finale (top 10)  1.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Yoshimura SERT Motul&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; 840 giri 2.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Yamaha YART&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp; +1&rsquo;46&rdquo; 3.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; FCC TSR Honda&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +14 giri 4.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team 18 Sapeurs Pompiers&nbsp; &nbsp; &nbsp;+24 giri 5.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; No Limits Motor Team.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +24 giri 6.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda National Motos&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +25 giri 7.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Louit April Moto33&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +27 giri 8.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team Bolliger Switzerland&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;+28 giri 9.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Pitlane Endurance&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +32 giri 10.&nbsp; Team LH Racing&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; +33 giri        

I campioni in carica nonch&eacute; vincitori della 24h di giugno 2021 iniziano la stagione 2022 con un successo. Stesso discorso anche in Superstock con la Yamaha #18 che precede No Limits e National Motos. Premio Anthony Delhalle a Maco Racing per aver chiuso la gara con due piloti

EWC, 24h di Le Mans: vince Yoshimura SERT, Pompieri primi in Stock

        Classica, affascinante, esagerata. Di sicuro, non una moto per tutti. Mezzi come la nuova BMW R 18 B sfuggono alle categorie del razionale per andare a solleticare direttamente le corde dell&rsquo;immaginazione. Perch&eacute; quello delle bagger, in fondo, &egrave; davvero un mondo a parte: non pienamente assimilabile al classico concetto di custom-cruiser e ugualmente distante dall&rsquo;universo gran turismo. Ed &egrave; forse per questo, che tra i modelli nati attorno al big boxer da 1803 cm3 di Casa BMW, &egrave; proprio la R 18 B quello che attira di pi&ugrave; l&rsquo;attenzione. Quattrocento chili di pura suggestione (per l&rsquo;esattezza, 398 kg in ordine di marcia), capaci di trasformare una semplice passeggiata in moto in un pomeriggio da rockstar. The Test: Triumph Tiger 850 Sport, una tigre ammaestrata Bestiale  Forse per le casse Marshall che pompano di brutto, oppure per la sensazione di raggiungere ogni luogo su un mezzo fuori dal comune; e una volta l&igrave;, via il casco, chitarra in braccio e dritti sul palco. Il pacchetto tecnico &egrave; sorprendentemente ricco. Non soltanto perch&eacute; c&rsquo;&egrave; tanta elettronica di ultima generazione (sia di serie che in optional, compreso un sofisticato cruise control adattivo di tipo automobilistico) ma soprattutto per un unicum come il bicilindrico boxer raffreddato ad aria/olio da 1802 cm3 . Un bestione capace di esprimere la potenza massima di 91 CV e un picco di coppia da autentico rimorchiatore (si viaggia sopra i 150 Nm tra i 2000 e i 4000 giri/ min), che avevamo gi&agrave; conosciuto a bordo della R 18 &ldquo;normale&rdquo; (che poi di &ldquo;normale&rdquo; ha davvero ben poco). In generale, le due moto condividono una base progettuale pressoch&eacute; identica; a differenziare, oltre alle borse integrate, al citato impianto audio, alle quote ciclistiche &ldquo;dedicate&rdquo; e a sospensioni (al posteriore) di diversa escursione, c&rsquo;&egrave; la carenatura montata sul manubrio, che ospita il sontuoso quadro strumenti, formato da quattro indicatori circolari analogici e da un moderno display TFT da 10,25&rdquo;. Attraverso quest&rsquo;ultimo, sfruttando i pulsanti dedicati e la tipica &ldquo;rotella&rdquo; al manubrio, presente sul blocchetto sinistro di molte BMW, &egrave; possibile muoversi tra i men&ugrave; per controllare info, parametri, setting dell&rsquo;elettronica e - sfruttando anche la connettivit&agrave; con lo smartphone - navigazione, musica, chiamate e tanto altro.  Magnetica  Bellissimi i cerchi in lega di alluminio (da 19&rdquo; all&rsquo;anteriore e 16&rdquo; al posteriore). La capacit&agrave; del serbatoio raggiunge i 24 litri, mentre le luci sono a LED (in optional, anche di tipo cornering). Prima di saltare in sella, tentiamo una valutazione estetica. Che su una moto cos&igrave;, trascende le normali categorie del bello e del brutto, per abbracciare le logiche del fascino e dell&rsquo;unicit&agrave;. Non si tratta di una semplice questione di gusto, perch&eacute; ad entrare in gioco, in questo caso, sono elementi di giudizio pi&ugrave; sottili e inafferrabili. Un magnetismo estremo, che rapisce lo sguardo a partire dai cilindri del super boxer XXL, passando per l&rsquo;ampia carenatura anteriore e le valigie integrate a disegnare i contorni di una seducente creatura della notte. E poi i particolari, come la firma Marshall sui diffusori audio (chi possiede un amplificatore della Casa inglese, sa quanto sex-appeal emanino, prima ancora di ruggire note sotto i colpi del plettro); e le finiture, curatissime. Insomma, poche storie, la R 18 B sa come stregare chiunque... e ci riesce! Su strada   Passando all&rsquo;analisi dinamica, iniziamo da un semplice assunto: pur non potendo vantare la stessa protettivit&agrave; e opulenza della sorella GT, la Transcontinental, la B nasce comunque per macinare strada. Posizione di guida comoda, seduta confortevole (la sella &egrave; a 720 mm da terra), manubrio ampio e ben distanziato; pedane in posizione centrale alla ricerca della migliore ergonomia possibile. Sono questi gli elementi di una formula che sulla R 18 B funziona egregiamente e mette voglia di viaggiare, almeno fino a quando la velocit&agrave; non scende sotto i 30 km/h. Se in movimento, infatti, il peso della moto sparisce come d&rsquo;incanto (e in maniera a dir poco sorprendente), nelle manovre a bassa andatura, o da fermo, si fa sentire tutto prepotentemente. In questi frangenti, occorrono gambe forti e un livello di attenzione sempre alto. Ancora di pi&ugrave; in due, e a pieno carico. Altro capitolo &ldquo;bivalente&rdquo; sul fronte del giudizio sono le vibrazioni. Se da un lato, in accelerazione rendono piacevolmente &ldquo;viva&rdquo; la belva, dall&rsquo;altro, intorno ai 4000 giri la frequenza si fa un po&rsquo; eccessiva, soprattutto in zona sella. In compenso, in sesta marcia, a velocit&agrave; autostradale, si sta in piena comfort zone a ridosso dei 3000 giri. Detto questo, BMW dimostra di crederci fino in fondo: Rain a parte, le altre due modalit&agrave; di guida a disposizione - in perfetta sintonia col mezzo - si chiamano Rock e Roll. E qui, &egrave; subito chiaro il messaggio della Casa tedesca... Se la seconda, infatti, fa annusare tutto il potenziale selvaggio che anima &ldquo;the big boxer&rdquo;, Rock ne scatena a pieno l&rsquo;indole teppistica, trasformando questa bagger in un &ldquo;toro-alfa&rdquo; da afferrare per le corna. La bordata di coppia, unita alla maggiore reattivit&agrave; al comando del gas, &egrave; come un colpo di bazooka che fionda in avanti, riducendo a un battito di ciglia la percezione spazio-temporale. Per fortuna, i freni (a dire il vero, pi&ugrave; potenti che modulabili, con una prima parte della corsa della leva meno incisiva) si fanno trovare sempre pronti, garantendo decelerazioni decise; fondamentali, quando il ritmo nel misto aumenta e ci si fa prendere un po&rsquo; troppo la mano. E a proposito, tra le curve, la R 18 B si muove precisa e agile come proprio non ti aspetteresti. Le sospensioni lavorano molto bene (un bel mix tra sostegno e comfort), il feeling &egrave; elevato, e ritrovarsi ben oltre la soglia tipica di utilizzo di una moto cos&igrave;, &egrave; davvero un attimo. Soltanto le pedane, che arrivano piuttosto in fretta (e piuttosto saggiamente) a grattare l&rsquo;asfalto, ci ricordano che tra le gambe stringiamo quasi 400 chili di moto. Ma nonostante questo, quanto &egrave; divertente farle grattare? Prezzo  Infine, una considerazione sul prezzo. Non soltanto si tratta di una BMW ma qui si pagano anche l&rsquo;unicit&agrave; del progetto e la tecnologia a bordo, ben mimetizzata dal &ldquo;vestito&rdquo; classico. La R 18 B vanta una dotazione moderna, impreziosita da sistemi premium di ultima generazione. Malgrado ci&ograve;, il prezzo a partire da 27.200 Euro - che pu&ograve; superare facilmente i 30.000, se si desiderano optional come la retromarcia (1000 Euro) - potrebbe rappresentare un disincentivo per tanti. Ma lo avevamo specificato subito, sin dall&rsquo;inizio: questa non &egrave; una moto per tutti. E va bene cos&igrave;. The Test: KTM RC 390, un gioco da grandi       

Non &egrave; una moto razionale, ma molto passionale. Un mostro di coppia che, pur non essendo una piuma, &egrave; molto fruibile. Merito anche dell'elettronica

The Test: BMW R 18 B, una moto esagerata

Il 15 maggio sulla pista di Vallelunga &egrave; in programma uno stage per piloti monorenni. Si tratta del gioved&igrave; che precede il round del CIV, secondo appuntamento stagionale. In programma un collegiale federale riservato ai piloti minorenni che corrono nelle categorie PreMoto3, Moto3 e Supersport. Sono inclusi nelle rispettive categorie anche i piloti minorenni che partecipano ai Trofei.  Il collegiale si svolger&agrave; sotto la guida dei Tecnici Federali FMI per la velocit&agrave;. Saranno cinque i turni a disposizione per ogni categoria, della durata di 25 minuti ciascuno. Per partecipare &egrave; necessario essere in possesso della licenza agonistica velocit&agrave; 2014.  Per prenotazioni ed informazioni, contattare l&rsquo;autodromo di Vallelunga al numero 06 9041856.  Il costo della giornata &egrave; di 180 euro oltre iva, se acquistato in prevendita, oppure di 200 euro oltre iva, se acquistato direttamente in pista.

A Vallelunga, per le categorie PreMoto3, Moto3 e Supersport

Stage FMI riservato ai minorenni 

Su Motosprint in edicola da marted&igrave; 6 maggio, il GP Spagna che non avete visto in TV.  Motosprint vi porta &ldquo;dentro&rdquo; il Mondiale GP con 32 pagine tutte da leggere.  "Lo sfogo di Lorenzo, in piena crisi"  "I retroscena dell&rsquo;accordo Dorna - Michelin"  "Da dove nascono i progressi di Valentino Rossi"  "Perch&eacute; Marquez sta avanzando col 100% delle pole e delle vittorie"

Il GP Spagna che la TV non vi ha mostrato

6 risultati per '18'

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