Il 03 giugno &egrave; una delle date listate a lutto nelle pagine del Tourist Trophy. In quel giorno di sei anni fa, se n&#39;era andato Karl &ldquo;Bomber&rdquo; Harris, seguito, nel 2015, da Franck Petricola. Un destino condiviso con il giovane Daley Mathison, caduto nel TT 2019.  Un incidente all&#39;inizio del terzo giro della gara Superbike, evento di apertura del 100esimo Tourist Trophy, si &egrave; portato via il 27enne di Stockton-on-Tees, lasciando attoniti colleghi e amici.  Ogni pilota che accetta la sfida delle gare su strada sa che la morte &egrave; parte del gioco - soprattutto sul circuito del Mountain -, ma perdere un compagno fa male, ancor pi&ugrave; quando ad andarsene &egrave; una persona solare e dal cuore grande, come Daley.  &ldquo;&Egrave; stato davvero difficile perch&eacute; era cos&igrave; vicino a casa e nell&#39;ultimo anno, dal TT (2018, ndr) veramente, io e Daley ci eravamo avvicinati tanto&quot;, ha raccontato Davey Todd al Belfast News Letter, ripensando a quell&#39;infausto giorno di un anno fa.  Un duro colpo da mandar gi&ugrave;, perch&eacute; i due talentuosi rider, vicini di casa e quasi coetanei, erano molto pi&ugrave; che rivali. Erano compagni di squadra nel team Penz13.com e buoni amici. &quot;Eravamo di zona a casa e avevamo cominciato ad allenarci insieme e anche a viaggiare, perch&eacute; facevamo le stesse gare - ha spiegato Todd -. Non siamo mai stati separati ed &egrave; stata una cosa davvero strana dover fare i conti con ci&ograve; e andare avanti, quando &egrave; successo&quot;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Can&rsquo;t believe it&rsquo;s been a whole year since you left us. I miss you man! ??  Un post condiviso da  Davey Todd (@daveytodd742) in data: 3 Giu 2020 alle ore 8:28 PDT      &quot;Non avrebbe voluto che mi fermassi&quot;   Malgrado la giovane et&agrave;, il centauro britannico, che ha lasciato una moglie e una figlia, conosceva bene i pericoli del mestiere, avendo alle spalle oltre venti gare sullo Snaefell Mountain Course, dove era riuscito a salire sul podio tre volte, nel TT Zero. Per questo, Davey &egrave; convinto che &quot;Daisy&quot; non avrebbe mai voluto vederlo mollare, dopo la sua scomparsa. &quot;Conosciamo tutti i rischi che corriamo quando siamo l&agrave; fuori e Daley non avrebbe voluto che mi fermassi e non tornassi pi&ugrave;&quot;, ha aggiunto Davey.  Per superare il lutto, catartica &egrave; stata proprio la possibilit&agrave; di abbassare la visiera e ritornare subito in sella, come ha spiegato lo stesso 24 enne di Brotton, che nel Senior TT ha centrato il suo miglior risultato di sempre: sesto posto finale e un giro alla media di 131.49 mph, siglato con la BMW S 1000 RR del team Penz.  &ldquo;Volevo solo tornare l&agrave; fuori, perch&eacute; l&#39;unico momento in cui potevo smettere di pensarci, era proprio quando ero in moto. Sei totalmente assorto nella guida e ritorni nel pieno della concentrazione&quot;.  &ldquo;Non riuscivo a credere alle velocit&agrave; sul giro nella gara Senior. Il mio primo passaggio &egrave; stato a 130 miglia all&#39;ora, e la squadra era gi&agrave; al settimo cielo - ha continuato -. Erano cos&igrave; felici alla fine della gara, che sono corsi nel parco chiuso quando ho tagliato il traguardo e non si sono accorti che ero andato ancor pi&ugrave; forte, transitando a pi&ugrave; di 131 miglia orarie. Non credevo di essere andato cos&igrave; veloce&quot;.  Un risultato che, senza Coronavirus, avrebbe potuto migliorare al TT 2020, che Todd avrebbe disputato, in coppia con Glenn Irwin, in sella alla CBR1000RR-R Fireblade del team ufficiale Honda.  Tutto rimandato al prossimo anno. Chiss&agrave; che Davey non riesca a ricordare l&#39;amico, salutandolo dal podio.  Glenn Irwin racconta la sua battaglia: &ldquo;Ero in lotta con me stesso&rdquo; 

A un anno di distanza dalla tragedia del TT 2019, il neo acquisto Honda ha parlato di come riprendere subito a correre lo abbia aiutato a superare la scomparsa dell&#39;amico

Todd: &ldquo;Ho superato la morte di Mathison tornando in moto&rdquo;

Posticipato il round a Buriram del Motomondiale, consoliamoci dando uno sguardo alle grid girl che hanno stregato&nbsp;il paddock lo scorso anno

MotoGP: le ragazze del GP di Thailandia 2019 - FOTO

Un anno di SBK se ne &egrave; andato, lasciandoci (l&rsquo;ennesima) vittoria di Jonathan Rea, capace di resistere, replicare e poi sconfiggere Alvaro Bautista, il rookie pi&ugrave; pazzo - in tutti i sensi - nella storia delle derivate. Il 2020 sar&agrave; ricordato per il duello tra la verdona Kawasaki numero 1 e la debuttante Ducati Panigale V4 R, concluso a favor di Akashi. Melandri d&agrave; l&rsquo;addio alle corse, ma forse il suo &egrave; una specie di arrivederci.   Johnny Rea - voto 9,5  Perch&eacute; mezzo punto in meno alla quotazione massima? Per l&rsquo;inizio di campionato a rintuzzare gli attacchi di Bautista? No, il motivo &egrave; un altro: Rea &egrave; stato (quasi) perfetto, su una Ninja ZX-10RR non veloce quanto la Ducati in accelerazione e nello spunto finale. Johnny ci ha messo del suo in curva ed in staccata, a volte sbagliano. Proprio come ha fatto con Lowes a Jerez, stendendolo impietosamente. Ecco lo 0,5 tolto al 10. Per il resto, il nordirlandese ha fatto scorpacciata di vittorie, record e coppe - CANNIBALE MAI SAZIO  Alvaro Bautista - voto 6,5  Dare un voto che superi di poco la sufficienza ad un debuttante che &egrave; finito secondo in un ambiente tutto da scoprire, su una moto da sviluppare, sembra una eresia, ma non lo &egrave;. La quotazione si basa sui primi quatto round, nei quali lo spagnolo merita 10, con il quale sembrava gi&agrave; con il titolo in tasca. Da Imola in poi, &ldquo;Bau Bau&rdquo; ha iniziato a mordere meno, per poi crollare - in tutti i sensi - da Jerez in avanti, culminando con il disastroso weekend di Laguna Seca. Questo trend &egrave; da valutare con un 3. Sicch&eacute;, 10 pi&ugrave; 3 uguale 13. Diviso due, 6.5 e non di pi&ugrave; - OCCASIONE SPRECATA  Alex Lowes - voto 7  Saluta la Yamaha come miglior pilota in classifica su una R1 M, impresa non semplice, considerando l&rsquo;agguerrita compagnia proposta dalla Casa di Iwata. Tanti podi nel 2019 per Alex, mai il gradino pi&ugrave; alto. Per questo motivo, lui rimane bravo, perch&eacute; h imparato a non cadere nei momenti decisivi della gara, ma non bravissimo: la vittoria lo avrebbe fatto rimpiangere nel team Crescent che, invece, pensava gi&agrave; ad un sostituto - TORTA BUONA, MA SENZA CILIEGINA  Michael Van Der Mark - voto 7  Come il compagno di box, sebbene l&rsquo;olandese volante vanti un successo di tappa, colto a Jerez, Abbiamo detto che Michael sia &ldquo;volante&rdquo;, certo: alcune cadute hanno condizionato il suo ranking finale, con un quarto posto nella graduatoria corridori. Diciamo che, essendo il numero 60 al terzo anno consecutivo su R1, ci si aspettava di pi&ugrave;, infatti, nel 2018 VDM fin&igrave; terzo due successi a Donington Park. Ecco perch&eacute; pensiamo che lui abbia fatto passi indietro - GAMBERO ARANCIONE  Toprak Razgatlioglu - voto 8,5  Pi&ugrave; di Lowes e VDM, per motivi molti semplici da spiegare: il turco non godeva dell&rsquo;appoggio ufficiale di una Casa - il team Puccetti &egrave; indipendente - ed &egrave; uno dei pochi che in sella provi a regalare spettacolo e divertimento agli spettatori. Non poco, in una epoca di &ldquo;ragionieri&rdquo;. Il numero 54 &egrave; un &ldquo;cavallo di Razga&rdquo; in tutti i sensi, parla poco, ribalta il gas, fa venire le palpitazioni ad avversari e meccanici nel suo stesso box. Unico difetto? Un cognome scioglilingua impronunciabile - MAMMA LI TURCHI  &nbsp;  Chaz Davies - voto 5,5  Insufficienza, seppur per mezzo voto, quella del gallese. I motivi sono ovvi: a parit&agrave; di moto - Ducati Panigale V4 R - e con zero esperienza in SBK, Bautista lo ha praticamente sempre umiliato e Chaz a subire con il capoccione basso. L&rsquo;unico successo firmato dal numero 7 &egrave; arrivato negli USA, pista &ldquo;sua&rdquo; per conformazioni e caratteristiche di guida richieste. Benone anche a Losail, con due secondi posti. Nel computo del calendario, tuttavia, troppe cadute e poca disinvoltura in sella - GALLESE MA NON GALLO DEL POLLAIO DUCATI  Leon Haslam - 4,5  Sapete che c&rsquo;&egrave;? Quello che sorprende non &egrave; il brutto campionato di Leon, che le ha prese sempre da Rea. Potevamo prevederlo. La cosa inspiegabile &egrave; come l&rsquo;inglese abbia trovato - dopo una stagione cos&igrave; sottotono - un ingaggio in Honda HRC. Ah, s&igrave;: dimenticavamo: lui sa essere una seconda guida e porta nel nuovo team il know how Kawasaki. Ottimo, ma poi? Con la CBR RR- R (quante R) replicher&agrave; un ruolino da pilota indipendente, con pochi podi calpestati e tante corse in affanno? Chi vivr&agrave; vedr&agrave; - DUBBIO AMLETICO  Tom Sykes&nbsp;- voto 8  Fulmine in qualifica, Mister Superpole &egrave; stato gagliardo nel portare al limite la nuova BMW nel giro secco, dimostrando di essere uno specialista inarrivabile quando si tratta di cercare la miglior casella in griglia. Per il resto, bene, anche se dalla sua rimane l&rsquo;indole di annientare la gomma posteriore, alla frutta (se non al caff&egrave; e sigaretta) gi&agrave; dopo pochi giri. Con la complicit&agrave; di un quattro cilindri bavarese carente di potenza, il polso destro di Tom ha fatto quello che ha potuto: girare la manetta, a volte troppo violentemente - MISTER BRUCIAGOMME  Marco Melandri - voto 6  Non &egrave; stato un grande anno per il ravennate che, in ogni modo, ha fatto meglio del pimpante ma mai a podio Sandro Cortese. L&rsquo;esperienza di Marco non ha eguali, il suo stile di guida bellissimo, quando tutto &egrave; a posto. Gi&agrave;, quando lo era? A Phillip Island s&igrave; - terzo gradino - a Jerez idem due volte, poi mai pi&ugrave;, sino all&rsquo;annuncio pi&ugrave; doloroso ma liberatorio: il ritiro dalle competizioni. A volte demotivato, altre in difficolt&agrave; con la Yamaha GRT, Melandri lascia la SBK con un nono posto finale, il peggior per lui nelle derivate - ADDIO O ARRIVEDERCI?  Loris Baz - voto 7  Il gigante francese ha fatto bene e, spesso, meglio dei compagni di moto a campionato gi&agrave; iniziato. Loris ed il team Ten Kate sono arrivati tardi, ma ben preparati, con una sola Yamaha per lui e tanta voglia di battere le cugine blu. Missione compiuta per Baz, che meritato la chance dei fratelli olandesi, con tanto di conferma 2020 - GIGANTE BUONO  &nbsp;  Michael Ruben Rinaldi - voto 5  Dispiace affibbiare una insufficienza al romagnolo, ma i risultati hanno pianto per lui. Eppure, al secondo anno in SBK, avrebbe potuto fare meglio. D&rsquo;accordo, la Panigale V4 R del team Barni era dotata di sospensioni Showa tutte da scoprire ma, quando sono arrivate le wild card Zanetti e Pirro, sono state pi&ugrave; veloci di Rinaldi. L&rsquo;unico acuto del riminese &egrave; arrivato a Jerez, con un quarto posto. Altrimenti, fatica e pedalare per risalire la china. Il 2020 sar&agrave; decisivo, sulla Ducati Go Eleven - 2020, ULTIMO TRENO PER LA VETTA  Eugene Laverty - voto 6  Brutto l&rsquo;infortunio patito dall&rsquo;irlandese in quel di Imola, con due polsi spezzati ed un campionato troncato sul pi&ugrave; bello. Eugene si stava difendendo bene con la Ducati Go Eleven, ma le ossa rotte hanno pregiudicato il resto della competizione. Ma lui &egrave; un gatto dalle nove vite, si lecca le ferite e torna in sella, pi&ugrave; voglioso di prima e con la firma su un contratto proposto da BMW - SPEZZATO MA NON PIEGATO  Alessandro Debianco - voto 6,5  Sulla non irresistibile (e datata) Honda Althea Mie, Alessandro si &egrave; difeso come e dove ha potuto, nel suo primo anno tra i grandi delle derivate. Su pista asciutta, Delbianco ha sofferto, sull&rsquo;acqua (o sotto la pioggia, come preferite) il ventiduenne azzurro &egrave; stato autore di salvataggi in stile Randy Mamola. La manetta c&rsquo;&egrave;, ha solo bisogno di crederci ed andare avanti, perch&eacute; lui &egrave; giovane, promettente e talentuoso - PULCINO BAGNATO  Markus Reiterberger - voto 4  Il corpulento germanico ha deluso. Punto. Mentre Sykes volava in qualifica e si giocava podi in gara, Markus arrancava dalla decima posizione in gi&ugrave;. Eppure, a Monaco di Baviera ci speravano: &ldquo;Ja, Markus essere grante pilota, lui pu&ograve; fincere mondiale Supebaik&rdquo;. Eh, mica tanto. Infatti, i dirigenti della struttura BMW hanno deviato il &ldquo;panzer&rdquo; a pi&ugrave; &ldquo;rilassanti&rdquo; gare Endurance. Ecco, quello potrebbe essere il posto giusto per lui - PANZE-ROTTO  Sandro Cortese - voto 5  Con in tasca il titolo Supersport, Sandrino partiva con importanti ambizioni e promesse di rilievo, ridimensionate round dopo round. Chi dice che il tedesco abbia fatto bene, dovrebbe rileggersi i risultati suoi con quelli del &ldquo;a mezzo servizio&rdquo; Melandri: il teutonico mai sul podio, Marco in tre occasioni. Insomma, non vorremmo essere scortesi nei confronti di Cortese, ma la sufficienza rimane un miraggio, come il 2020: Quo Vadis Sandrino? - PROMESSA NON MANTENUTA  Leon Camier - SV  Povera stella di un Leon, si fatto male pi&ugrave; di una volta. Inoltre, arrivava da un periodo gi&agrave; costellato da infortuni. Peccato, perch&eacute; l&rsquo;inglese aveva mostrato un buon potenziale con la Honda, prima delle tante assenze forzate. Nel 2020 avr&agrave; occasione di rilancio, con la Ducati Barni. Purtroppo, nei test si &egrave; nuovamente lesionato. Per&ograve;, potete giurarci: seppur claudicante, Leon non si arrender&agrave;, vedrete. Lui vorr&agrave; compiere la sua missione fino in fondo, cio&egrave;, tornare in forma e competitivo - TERMINATOR  &nbsp;  

Rea promosso (quasi) a pieni voti, Bautista sprecone, Melandri all&rsquo;addio dal campionato &nbsp;

SBK 2019: il pagellone della stagione

A Monaco sono andati in scena i FIM AWARDS 2019 che hanno premiato i campioni delle varie categorie di questa stagione di motociclismo. Tra questi Lorenzo Dalla Porta (titolo Moto3), Alex Marquez (titolo Moto2), Marc Marquez (titolo Motogp) che però ha dovuto rinunciare a partecipare alla serata in quanto aveva appena subito l'operazione alla spalla e Jonathan Rea (titolo Superbike). Durante la cerimonia è stato assegnato il FIM Legend a Max Biaggi.

FIM AWARDS 2019: gli scatti più belli della serata

        Come ogni anno, a stagione conclusa, &egrave; andata in scena a Monaco la notte di gala dei FIM Awards nel quale vengono premiati tutti i campioni del mondo delle due ruote.La premiazione 2019 si &egrave; svolta nella sera del 30 novembre e a salire sul palco per essere premiati c'erano davvero tutti i volti di questa stagione appena conclusa, tratte uno. TUTTI I PREMIATI - Il grande assente della serata &egrave; stato infatti Marc Marquez che, reduce dall'operazione alla spalla, non ha potuto prendere parte ai FIM Awards 2019.Ad essere premiati, sono stati invece, per quanto riguarda il campionato del mondo di MotoGP Alex Marquez per aver vinto il titolo Moto2 e Lorenzo Dalla Porta, per aver vinto quello in Moto3.&ldquo;E' stato un onore per me partecipare come vincitore del titolo della Moto3. &ndash; ha scritto Dalla Porta sui social postando alcuni scatti della serata &ndash; E' stata una serata davvero entusiasmante.&rdquo;Tra i piloti premiati anche Jonathan Rea, campione della Superbike, Randy Krummenacher per aver vinto in Supersport, Manuel Gonzales, per aver vinto in Supersport 300, ma anche Tim Gajser (MXGP), Jorge Prado (MX2), Toni Bou (TrialGP), Courtney Duncan (WMX), Emma Bristow (women's TrialGP) Jeremy Alcoba (Junior Moto3), Valerio Lata (Junior Motocross World Championship), Mattia Guagagnini (125cc Junior Motocross) e Andrea Verona (Junior Enduro). LE LEGGENDE - Durante la serata sono state premiate anche alcune &ldquo;leggende&rdquo; del motociclismo. Tra questi anche Max Biaggi per la FMI, Joel Robert per il motocross e Juha Salminen per l'enduro.Dopo aver postato la foto della cerimonia su Instagram, Biaggi ha ricevuto anche il commento di un amico speciale, Jorge Lorenzo, che ancora in vacanza a Bali ha scritto:&rdquo;ma quanti oscar ti hanno dato? Congratulazioni Max! Te lo meriti! You are a Legend.&rdquo;       

Durante la serata &egrave; stato consegnanto anche il FIM Legend a Max Biaggi

FIM AWARDS: incoronati i campioni 2019 del motociclismo

L&#39;ultima gara della stagione 2019 della MotoGP ha visto ancora una volta Marc Marquez trionfare, davanti al rookie dell&#39;anno Fabio Quartararo e al pilota del team Ducati Pramac Jack Miller. Quella di Valencia &egrave; stata una gara nella quale ci sono state conferme cos&igrave; come dei veri e propri &ldquo;flop&rdquo; da parte di alcuni piloti in pista.   Ecco le pagelle dei piloti per il MotoGP Valencia:  Marc Marquez 10 Ancora una volta il pilota Honda ha portato a termine una gara perfetta, nonostante la piccola sbavatura in partenza che gli ha fatto perdere qualche posizione. L&#39;otto volte iridato non c&#39;ha messo tanto a risalire e prima di met&agrave; gara aveva gi&agrave; sorpassato anche Quartararo che si trovava al comando. Pi&ugrave; di cos&igrave; Marquez non poteva proprio fare: ha vinto il titolo iridato e fatto vincere ad Honda quello costruttori e per team. Un fenomeno!    Dopo-Lorenzo: una poltrona per tre... forse per quattro  Fabio Quartararo 9 Il francesino cercava la vittoria, la prima stagionale ma ancora una volta &egrave; stato fermato da Marquez. Questa volta non ha neppure avuto modo di contrastarlo, ma in ogni caso il secondo posto &egrave; un bellissimo risultato per questo rookie che ancora una volta ha dimostrato di essere la miglior Yamaha in pista. Per il primo gradino del podio, invece, &egrave; tutto rimandato alla prossima stagione.  Quartararo: &ldquo;Dicevano che non meritavo la MotoGP, avevano torto&rdquo;  Jack Miller 8 Miglior Ducati in pista e miglior pilota, a quanto pare, che la Casa di Borgo Panigale ha in questo momento. Jack non si &egrave; risparmiato anche nel corpo a corpo e nonostante il calo delle gomme nella seconda parte di gara, &egrave; riuscito a rimanere in terza posizione con Dovizioso che da dietro lo incalzava. Per il 2021 Ducati, se vorr&agrave; ottenere pi&ugrave; risultati, dovr&agrave; cambiare le carte in tavola e capire su quali piloti sar&agrave; giusto puntare.  Andrea Dovizioso 6,5 Purtroppo per il forlivese, nonostante il secondo posto nella classifica iridata, la gara di Valencia ha lasciato l&#39;amaro in bocca. Non soltanto per la medaglia di legno ottenuta, ma soprattutto per i passi indietro fatti durante la stagione. L&#39;anno scorso Andrea, nonostante il titolo fosse gi&agrave; stato assegnato, vinse a Valencia andando a conquistare la quarta vittoria stagionale.  Alex Rins 6 Il pilota Suzuki ha faticato per tutto il weekend nonostante gareggiasse sul circuito di casa. Come mai la Suzuki ha fatto un passo indietro in questo finale di stagione? Chiss&agrave;, in ogni caso anche se il risultato poteva essere migliore, entrambi i piloti sono riusciti a piazzarsi nella top ten con Rins quinto e Mir settimo.  Maverick Vinales 6,5 Dopo le prove del weekend il sesto posto ottenuto da Vinales non gli rende certo giustizia. Questa volta non &egrave; riuscito a risalire neppure nella seconda parte di gara come spesso ci aveva abituato a fare. Vinales, grazie anche a questo risultato, va ad ottenere il terzo posto nella classifica iridata come prima Yamaha in classifica, quindi almeno la sufficienza la merita.  Valentino Rossi 6 La gara di Valentino non &egrave; mai decollata, ma partito dalla 12esima posizione &egrave; comunque riuscito a raggiungere l&#39;ottava aiutato per&ograve; anche da qualche caduta nel corso della gara. Quella di ieri, in ogni caso, &egrave; una prestazione ancora una volta dal profilo molto basso che Vale ha chiuso con 22 secondi di ritardo sul primo. Una soluzione per la prossima stagione va di certo trovata e speriamo che qualcosa di buono arrivi gi&agrave; dai test di domani a Valencia.  Danilo Petrucci 4 La decima posizione dalla quale Petrucci scattava in griglia &egrave; stata aggravata dalla scivolata arrivata durante la gara che lo ha costretto al ritiro. In questa stagione, a parte la vittoria al Mugello e qualche buon risultato nella prima parte del campionato, Danilo non &egrave; riuscito pi&ugrave; a far parlare di s&eacute;. E&#39; come &ldquo;scomparso&rdquo;. Un ennesimo brutto risultato che non va bene per la Ducati che ieri si &egrave; vista sfumare via anche la possibilit&agrave; di vincere il titolo per team.  Jorge Lorenzo NC Jorge non pu&ograve; essere giudicato per la prestazione di ieri, nonostante la tredicesima posizione all&#39;arrivo ottenuta anche grazie alle sette cadute che ci sono state, ma di certo merita di far parte delle pagelle di Valencia 2019 in quanto sua ultima gara in carriera. Un vero peccato &ldquo;perdere&rdquo; un campione del suo calibro.  Moto Gp, Jorge Lorenzo si ritira: la sua carriera 

Ancora una vittoria per Marc Marquez che porta la Honda a vincere il titolo per team mentre Ducati resta a guardare

MotoGP Valencia: LE PAGELLE

        Se non fosse l'ultima gara, ci sarebbe da dire che Marc Marquez &egrave; inarrestabile, un cannibale che non lascia spazio a nessuno. E anche a Valencia, nonostante una brutta partenza &egrave; riuscito a rimontare in un attimo le posizioni di testa fino ad arrivare sotto a Fabio Quartararo.Ancora una volta &ldquo;El Diablo&rdquo; &egrave; stato beffato dall'otto volte campione del mondo che grazie a questa dodicesima vittoria stagionale va a consegnare a Honda anche il titolo per team con un totale di 458 punti (tredici in pi&ugrave; di Ducati).Un altro record che ha dell'incredibile per il numero 93 se si pensa che, con Jorge Lorenzo in affanno per tutta la stagione, sia riuscito ugualmente a portare la Honda a vincere soltanto grazie ai suoi risultati. DUCATI NON E' ABBASTANZA - Ad essere &ldquo;bastonata&rdquo; &egrave; stata ancora una volta, quindi, la Ducati con Jack Miller e Andrea Dovizioso che in gara si sono comportati molto bene ottenendo il terzo e quarto piazzamento ma che niente hanno potuto contro la furia cieca di Marquez per il titolo per team.Ad uscire di scena, per la Casa di Borgo Panigale, &egrave; stato Danilo Petrucci scivolato, e Michele Pirro che invece per motivi di salute &egrave; rientrato ai box. DA CASA YAMAHA - A salvare la faccia della Casa di Iwata, invece, &egrave; stato Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) che niente ha potuto contro l'attacco di Marquez ma che &egrave; comunque riuscito ad arrivare secondo al traguardo salendo sul podio per la settima volta in questa stagione al suo primo anno da rookie. Sesta posizione invece per l'ufficiale Maverick Vinales, che neppure nella seconda parte di gara &egrave; riuscito a rimontare, mentre Valentino Rossi &egrave; arrivato ottavo. Ad abbandonare la gara per una scivolata &egrave; stato invece Franco Morbidelli.A chiudere la top ten, infine, sono stati i due fratelli Aleix e Pol Espargar&ograve;. BRUTTA CADUTA - Da segnalare la caduta di Johann Zarco che dopo una scivolata, mentre era ancora nella ghiaia &egrave; stato travolto dalla moto di Iker Lecuona anche lui scivolato nello stesso punto.Per il francese, portato al centro medico, si parla di una distorsione alla caviglia sinistra e per il momento sembrano non esserci fratture. La classifica Marc MarquezFabio QuartarroJack MillerAndrea DoviziosoAlex RinsMaverick VinalesJoan MirValentino RossiAleix Espargar&ograve;Pol Espargar&ograve;       

Lo spagnolo consegna alla Honda il titolo per team dopo quello iridato e quello costruttori

Motogp Valencia, gara: è ancora Marquez

Peccato che la stagione MotoGP sia finita e che la gara di domani sia l&#39;ultima in programma per il 2019, perch&egrave; di sicuro &ldquo;El Diablo&rdquo; Quartararo ne avrebbe fatte vedere delle belle ai suoi avversari, cos&igrave; come ha fatto ancora una volta oggi, nelle qualifiche di Valencia. Ancora una volta il pi&ugrave; veloce, ancora una volta il pi&ugrave; affamato nonostante Maverick Vinales, Marc Marquez e Jack Miller di certo abbiano provato a non arrendersi al fulmine francese fino a quando &egrave; riuscito a stampare il suo best lap in 1:29.978 mettendo tutti a tacere.    LOTTA SERRATA - La sesta pole stagionale &egrave; stata messa a segno dal ventenne rookie del team Yamaha Petronas che fin dal venerd&igrave; &egrave; riuscito per gran parte delle prove libere a stare davanti facendo capire a tutti quali fossero i suoi intenti. E scattare dalla pole position domani, gli dar&agrave; sicuramente una grande chance per la vittoria alla quale ambisce ormai da met&agrave; stagione. A dargli del filo da torcere c&#39;ha provato Marc Marquez non riuscendo per&ograve; a contrastare l&#39;1:29.978 e fermandosi a +0,032 millesimi dal francese.    DUCATI IN PISTA - In terza posizione, invece, si &egrave; piazzato Jack Miller in sella alla Ducati del team Pramac e che domani in gara scatter&agrave; dalla prima fila. L&#39;australiano &egrave; stato l&#39;unico a portare la Ducati ai piani alti in quanto Andrea Dovizioso ha dovuto accontentarsi della sesta piazza e di una qualifica dal profilo non troppo brillante. Peggio del forlivese ha fatto Danilo Petrucci decimo all&#39;arrivo e a quasi otto decimi da Quartararo, mentre Francesco Bagnaia ricordiamo che non &egrave; sceso in pista a causa dell&#39;infortunio al polso procuratosi nel brutto incidente di questa mattina.    DA CASA YAMAHA &ndash; Dai box Yamaha ufficiali e non pu&ograve; arrivare invece felicit&agrave;, non solo grazie alla pole di Fabio, ma anche per le buone posizioni in griglia di Maverick Vinales, quarto e da quella dell&#39;altro pilota Petronas Franco Morbidelli, quinto. Giornata un po&#39; pi&ugrave; in affanno quella di Valentino Rossi, arrivato dodicesimo, nonostante nelle Fp4, con la gomma dura, abbia provato il passo gara ottenendo buoni risultati.  GLI ALTRI &ndash; Le qualifiche di Valencia hanno portato le Suzuki di Joan Mir e Alex Rins ad accaparrarsi la settima e ottava piazza conquistata davanti a Cal Crutchlow, nono.  La classifica  Fabio Quartararo 1:29.978 Marc Marquez 1:30.010 Jack Miller 1:30.086 Maverick Vinales 1:30.178 Franco Morbidelli 1:30.449 Andrea Dovizioso 1:30.511 Joan Mir 1:30.573 Alex Rins 1:30.595 Cal Crutchlow 1:30.726 Danilo Petrucci 1:30.771 Pol Espargar&ograve; 1:30.908 Valentino Rossi 1:30.954 

Il francese domani scatter&agrave; dalla griglia davanti a Marc Marquez e Jack Miller

MotoGP Valencia, qualifiche: Quartararo indiavolato infila la sesta pole

Fabio Quartararo ha intenzioni serie per quest&#39;ultimo weekend della MotoGP, ed ha iniziato al meglio portandosi in testa alla classifica dei tempi combinati di questa prima giornata di prove libere a Valencia. Per lui, l&#39;obiettivo &egrave; sicuramente quello di vincere la prima gara nella classe regina e a meno che qualcuno, come gi&agrave; successo, non gli metta i bastoni tra le ruote, &egrave; proiettato verso questa sua conquista personale. Da dimostrare, c&#39;&egrave; che &ldquo;El Diablo&rdquo;, gi&agrave; bollato come nuovo antagonista di Marc Marquez, riesca non soltanto ad essere il pi&ugrave; veloce sul giro secco, ma anche a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio.    &ldquo;C&#39;E&#39; DA MIGLIORARE&rdquo; - &ldquo;E&#39; stato un giorno abbastanza positivo, - ha spiegato Quartararo ai microfoni di Sky - senza dubbio il time attack &egrave; il nostro punto forte, ma sul passo gara non siamo messi tanto bene, dobbiamo lavorare domani e fare anche un piano preciso per ci&ograve; che riguarda le gomme. In ogni caso sono felice di questa prima giornata, abbiamo due decimi di svantaggio rispetto agli altri sul passo gara ma cercheremo di trovare una soluzione lavorando molto nelle Fp3 e Fp4.&rdquo;    GLI AVVERSARI &ndash; Il francesino del team Petronas, non tanto in qualifica quanto piuttosto per la gara, dovr&agrave; stare attento a quelli che ancora una volta sembrano gli avversari pi&ugrave; temibili:&ldquo;tra i pi&ugrave; veloci ci sono Maverick Vinales e Marc Marquez. - ha concluso - E&#39; positivo il fatto che abbiamo i dati di Vinales, &egrave; molto buono per vedere in che punti va pi&ugrave; veloce sul passo gara, io faccio molta fatica al quarto settore e servir&agrave; da confronto per vedere cosa abbiamo di diverso noi anche per ci&ograve; che riguarda il setting della moto.&rdquo; 

Il francese del team Yamaha Petronas vuole vincere ad ogni costo l&#39;ultima gara di questa stagione 2019

Quartararo: &quot;Indietro sul passo gara, guarderemo i dati di Vinales&rdquo;

Si apre il sipario sull&#39;ultimo weekend di gara della stagione 2019 della Moto3. Come teatro, Valencia, che in questa prima giornata di prove libere ha visto Jaume Masia essere il pilota pi&ugrave; veloce in pista con il miglior tempo fatto registrare in 1:39.612. Il pilota spagnolo, che correr&agrave; sul circuito di &ldquo;casa&rdquo; &egrave; riuscito a migliorarsi di gran lunga rispetto alle Fp1 del mattino passando dall&#39;undicesima alla prima posizione. Prima giornata molto positiva per i pilotini italiani in quanto, sei di loro, sono riusciti a centrare la top quattordici.    COME E&#39; ANDATA - La classifica dei tempi combinati stilata dopo le prove libere 2 ha visto un Jaume Masia molto reattivo ma incalzato dall&#39;alfiere dell&#39;Estrella Galicia Sergio Garcia. Alle loro spalle una tripletta davvero sorprendente che porta la firma del team Leopard Racing campione del mondo insieme a Lorenzo Dalla Porta. Il pilota italiano, in questa prima giornata, &egrave; riuscito ad ottenere la quinta piazza, e davanti a lui in terza e quarta posizione sono arrivati gli altri &ldquo;leopardi&rdquo;, ovvero Marcos Ramirez e anche Xavier Artigas, wild card per quest&#39;ultimo weekend di campionato e pilota dal CEV Moto3. In sesta posizione, ancora un italiano come protagonista con Romano Fenati che per gran parte del secondo turno &egrave; riuscito a stare in testa per poi concludere davanti ad Andrea Migno, settimo e a Niccol&ograve; Antonelli ottavo.    Intervallato soltanto da John McPhee, ad arrivare decimo &egrave; stato un altro italiano, ovvero Tony Arbolino che domenica in gara punter&agrave; ad ottenere il secondo posto nella classifica mondiale. A chiudere la top quattordici Raul Fernandez, Aron Canet, Albert Arenas e Celestino Vietti. Il secondo turno di prove libere per il pilota dello Sky Racing team VR46 non &egrave; stato proprio positivo: Vietti &egrave; infatti incappato in due cadute senza conseguenze ed &egrave; riuscito a risalire in sella proseguendo le prove.    DA MIGLIORARE - Giornata con pi&ugrave; difficolt&agrave;, invece, quella di Stefano Nepa che ha ottenuto la sedicesima posizione, Dennis Foggia arrivato ventunesimo, il &ldquo;giapporiccionese&rdquo; Tatsuki Suzuki ventitreesimo e Riccardo Rossi ventinovesimo.  La classifica:  Jaume Masia 1:39.612 Sergio Garcia 1:39.681 Marcos Ramirez 1:39.767 Xavier Artigas 1:39.856 Lorenzo Dalla Porta 1:39.875 Romano Fenati 1:39.895 Andrea Migno 1:39.958 Niccol&ograve; Antonelli 1:39.982 John McPhee 1:40.053 Tony Arbolino 1:40.084 Raul Fernandez 1:40.111 Aron Canet 1:40.113 Albert Arenas 1:40.177 Celestino Vietti 1:40.247 

Il pilota spagnolo in testa alla classifica dei tempi combinati, molto bene gli italiani in questa prima giornata

Moto3 Valencia, day1: Jaume Masia al comando

La Honda arriva all&#39;ultima tappa del Motomondiale di Valencia con un bottino in tasca davvero unico. Il titolo di Campione del mondo MotoGp conquistato dal suo pilota di punta Marc Marquez, e quello costruttori ottenuto dalla Casa Alata per bene 25 volte. Adesso, per mettere la ciliegina sulla torta ad una stagione impeccabile, mancherebbe il titolo per team che vede Honda in lotta con Ducati. La Casa di Borgo Panigale si trova in vantaggio di due punti, ma tutto sar&agrave; ancora da decidersi nell&#39;ultima tappa di Valencia.    &ldquo;CERCHERO&#39; DI AIUTARE&rdquo; - Se per&ograve; la stagione Honda &egrave; stata perfetta sotto tanti aspetti, c&#39;&egrave; un lato che &ldquo;stona&rdquo; un po&#39;, ovvero quello che riguarda Jorge Lorenzo e i suoi risultati in questa stagione. Nessuno, ad inizio campionato pretendeva che Jorge salisse sulla RC213V e conquistasse subito la vittoria, per&ograve; l&#39;adattamento alla Honda sta tardando ad arrivare, tanto che &egrave; ancora forte la voce che pensa ad un divorzio anticipato tra i due. Il maiorchino, da parte sua, si dice convinto a restare e a Valencia cercher&agrave; di proseguire con il lavoro fatto in Malesia che a suo avviso &egrave; stato molto produttivo:&rdquo;quello di Valencia &ndash; spiega &ndash; &egrave; un circuito piuttosto diverso da quelli ai quali abbiamo preso parte fino ad oggi. E&#39; molto stretto rispetto a Phillip Island o Sepang e in alcune occasioni pu&ograve; fare abbastanza freddo, soprattutto al mattino, quindi &egrave; un qualcosa al quale dobbiamo prestare attenzione. Dopo una gara pi&ugrave; positiva in Malesia mi sto impegnando a continuare questi passi in avanti e fare tutto il possibile per aiutare il team Honda a vincere il mondiale per squadre.&rdquo;    TUTTO CON FACILITA&#39; - Dall&#39;altra parte del box, c&#39;&egrave; invece Marc Marquez che sguazza in acque tranquille e che dopo una stagione come questa, non pu&ograve; che arrivare rilassato all&#39;ultima gara in programma:&rdquo;a Valencia &ndash; dice - abbiamo come obiettivo quello di vincere il mondiale per team, ma abbiamo anche come obiettivo la stagione 2020. Continueremo a provare alcune soluzioni per sfruttare il tempo che abbiamo prima di metterci in modalit&agrave; test nel post gara.&rdquo;   

A Valencia la Casa Alata punta all&#39;en plein giocandosi il titolo per team dopo il titolo mondiale e quello costruttori gi&agrave; conquistati

Honda vuole il titolo team. Lorenzo: &quot;Cercher&ograve; di dare una mano&rdquo;

La MotoGP torna in pista per l&#39;ultimo appuntamento della stagione 2019. A scendere in pista, a Valencia, saranno i piloti delle tre classi: Moto3, Moto2 e MotoGp. E se i titoli iridati sono gi&agrave; stati assegnati, nell&#39;ultimo Granpremio ci sar&agrave; ancora da assegnare il titolo di rookie of the year in Moto3 dove a contenderselo ci sar&agrave; Celestino Vietti Ramus (Sky Racing team VR46), cos&igrave; come in Moto2 dove in lotta ci sono Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio e Jorge Martin.    Per la MotoGP, invece, la corsa finale &egrave; quella al titolo di miglior team che vedr&agrave; una lotta serrata tra Honda e Ducati. La Casa di Borgo Panigale ha soltanto due punti di margine su quella Alata. Valencia sar&agrave; inoltre teatro delle ultime due gare della stagione di MotoE, il Campionato delle moto elettriche. Tutte le prove, le qualifiche e le gare verranno trasmesse come sempre su Sky Sport MotoGP e per questa volta anche in diretta su TV8. Di seguito tutti gli orari del weekend.  Palinsesto Sky venerd&igrave; 15 novembre ore 9:00 prove libere 1 Moto3 ore 9:55 prove libere 1 MotoGP ore 10:55 prove libere 1 Moto2 ore 13:15 prove libere 2 Moto3 ore 14:10 prove libere 2 MotoGP ore 15:10 prove libere 2 Moto2 ore 16:05 Epole MotoE  sabato 16 novembre ore 9:00 prove libere 3 Moto3 ore 9:55 prove libere 3 MotoGP ore 10:55 prove libere 3 Moto2 ore 12:35 qualifiche Moto3 ore 13:30 prove libere 4 MotoGP ore 14:10 qualifiche MotoGP ore 15:05 qualifiche Moto2 ore 16:15 gara 1 MotoE  domenica 17 novembre ore 8:20 warm up Moto3, Moto2, MotoGP ore 10:05 gara 2 MotoE ore 11:00 gara Moto3 ore 12:20 gara Moto2 ore 14:00 gara MotoGP  Palinsesto TV8 sabato 16 novembre ore 12:35 qualifiche Moto3 ore 14:10 qualifiche MotoGP ore 15:05 qualifiche Moto2 ore 16:15 gara 1 MotoE  domenica 17 novembre ore 10:05 gara 2 MotoE ore 11:00 gara Moto3 ore 12:20 gara Moto2 ore 14:00 gara MotoGP 

Ultimo appuntamento della stagione con il Campionato del Mondo MotoGP che prender&agrave; il via a Valencia da venerd&igrave;

MotoGP Valencia: gli orari TV

Ecco cosa ci ha raccontato Gianluca Nannelli, ospite al nostro stand

EICMA Live: Gianluca Nannelli

Guardate qui l&#39;intervista a Roberto Rolfo

EICMA Live, Rolfo: "Dopo la vittoria al Bol d'Or, sogno la Malesia"

Le novit&agrave; che stanno arrivando in questi giorni da EICMA sono sempre pi&ugrave; numerose e tra queste c&#39;&egrave; anche quella relativa al Max Racing team Moto3 di Max Biaggi. L&#39;ex pilota e attuale team manager, che quest&#39;anno ha &ldquo;rischiato&rdquo; di vincere il mondiale con lo spagnolo Aron Canet, dal prossimo anno vedr&agrave; come protagonista al suo box l&#39;Husqvarna FR250GP che verr&agrave; guidata da quelli che saranno i nuovi piloti di punta del team, ovvero Romano Fenati e Alonso Lopez.  UN PASSO IMPORTANTE - Biaggi, si &egrave; detto veramente felice di questa scelta:&rdquo;sono onorato che Husqvarna ci abbia scelto per il suo rientro nel mondo delle corse. Il rientro di questa Casa nella classe Moto3 &egrave; un qualcosa di molto speciale al quale sono orgoglioso di essere associato. Crediamo che con il supporto di Husqvarna riusciremo ad ottenere importanti risultati e tutti nel team non vedono l&#39;ora di iniziare a lavorare. Sia Romano Fenati che Alonso Lopez sono molto motivati, uno &egrave; pi&ugrave; esperto, entrambi sono giovani e possono fornire risultati concreti.&rdquo;  IL RITORNO - Ad EICMA, Husqvarna ha presentato quella che sar&agrave; la moto ufficiale che correr&agrave; nel Mondiale Moto3, ovvero la nuovissima FR250GP. Erano cinque anni che la Casa di Mattinghofen non faceva pi&ugrave; parte del Campionato del mondo e per il suo ritorno ha puntato tutto sulla categoria cadetta. 

Dalla prossima stagione la FR250GP sar&agrave; al box del Max Racing team pronta per Fenati e Lopez

Moto3: Biaggi e Husqvarna insieme per la stagione 2020

Ospite al nostro stand, il terzo pilota e collaudatore Ducati Michele Pirro, fresco di titolo italiano nel CIV, in classe SBK. Ecco cosa ci ha detto, guardate il video

EICMA Live, Pirro: "Marquez marziano? Non dobbiamo mollare"

        Alex Marquez c'&egrave;, e in vista della gara di domani che potrebbe consegnare al pilota spagnolo il titolo iridato della Moto2, oggi in qualifica si &egrave; portato davanti a tutti conquistando la pole position con un tempo di 2:05.244.&ldquo;Mi sento a posto con la moto &ndash; ha detto al parco chiuso &ndash; quella di domani sar&agrave; una gara importante e dovr&ograve; essere competitivo.&rdquo;E se Marquez &egrave; riuscito a mettere in riga dietro di s&eacute; tutti i suoi pi&ugrave; temibili avversari, per gli italiani in pista la giornata &egrave; stata molto in salita con la miglior casella in griglia conquistata da Luca Marini, decimo. DAL Q1 - Si accendono gli animi in Malesia con le qualifiche della Moto2 andate in scena in uno scenario che ha offerto un asfalto asciutto per gran parte del turno e con qualche goccia arrivata sul finale.Tanti gli italiani che sono dovuti passare per il Q1, ma soltanto Stefano Manzi in sella all'MV del team Forward &egrave; riuscito a risalire in Q2 insieme ad Augusto Fernandez, Jesko Raffin e Somkiat Chantra.Esclusi quindi Nicol&ograve; Bulega, Andrea Locatelli, Marco Bezzecchi, Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini che domani, in griglia di partenza, si troveranno a scattare dalla diciannovesima casella in giu. TOP TEN - Alex Marquez, invece, che in gara avr&agrave; molto da dimostrare, &egrave; riuscito a prendersi la pole position strappando il miglior tempo davanti a Tetsuta Nagashima e a Brad Binder che nelle FP3, questa mattina, era riuscito a fare un best lap impressionante ma che per&ograve; non &egrave; riuscito a ripetere quando pi&ugrave; contava.Insieme a lui, tra i piloti che possono impensierire l'alfiere del team Marc VDS per la lotta al titolo, c'&egrave; anche Thomas Luthi che domani partir&agrave; dalla quinta casella subito alle spalle di Xavi Vierge.Sesta la posizione del rookie Jorge Martin, anche lui molto in forma in questo finale di stagione in sella alla KTM del team Ajo.A chiudere la top ten Sam Lowes, settimo, Marcel Schrotter ottavo, Remy Gardner nono e l'italiano dello Sky Racing team VR46 Luca Marini decimo.Luca, caduto nelle FP3, su questa pista che l'anno scorso lo vide vincitore, avrebbe sicuramente potuto fare di pi&ugrave;, ma per domani in gara ha buone chance di recuperare. GLI ESCLUSI &ndash; Fuori dalla top ten sono arrivati invece Fabio Di Giannantonio (undicesimo), Stefano Manzi (tredicesimo) ed Enea Bastianini (quattordicesimo) oltre ai gi&agrave; citati Bulega,Locatelli, Bezzecchi, Baldassarri e Pasini. Domani per gli italiani sar&agrave; quindi una gara molto in salita. La classifica Alex Marquez 2:05.244Tetsuta Nagashima 2:05.395Brad Binder 2:05.559Xavi Vierge 2:05.695Thomas Luthi 2:05.714Jorge Martin 2:05.731Sam Lowes 2:05.735Marcel Schrotter 2:05.792Remy Gardner 2:05.888Luca Marini 2:05.938       

Lo spagnolo, che in Malesia potrebbe vincere il titolo iridato, &egrave; andato a posizionarsi davanti a tutti, giornata molto in salita per gli italiani

Moto2, qualifiche Sepang: pole per Alex Marquez che mette tutti in riga

        La MotoGP riparte da Sepang e il pilota Honda Marc Marquez, nella conferenza stampa che si &egrave; svolta questa mattina (ora italiana) in Malesia, il numero 93 ha parlato di ci&ograve; che si aspetta da questo weekend ma anche di nuovi record da battere. SULLA MALESIA - &ldquo;Stiamo vivendo un ottimo momento &ndash; ha detto il pilota di Cervera - la sensazione sulla moto &egrave; ottima quindi dobbiamo continuare cos&igrave;. L'obiettivo, resta il podio ma in Malesia dovremo lottare per portare a casa la vittoria, ma anche fare un po' di pressione sugli avversari. E' il modo migliore per finire in bellezza il campionato. Sulla carta, se guardiamo la moto di quest'anno e la vittoria dello scorso anno qui in Malesia, la gara potrebbe andare bene. Rispetto all'anno scorso abbiamo pi&ugrave; velocit&agrave; sui rettilinei, ma dobbiamo sempre tenere in considerazione gli avversari: l'anno scorso abbiamo avuto Ducati, Yamaha e Suzuki. Ci sar&agrave; da tenere in considerazione anche il meteo che qui &egrave; sempre incerto quindi cercheremo di essere nelle migliori posizioni e domenica cercheremo di lottare per la vittoria.&rdquo; ANCORA RECORD - Marquez, in questa stagione 2019 &ldquo;rischia&rdquo; di diventare il pilota con il record di punti in campionato, ma cosa ne pensa? &ldquo;La strategia non cambia, - ha affermato - non &egrave; cambiata quando ero in lotta per il titolo e non cambier&agrave; ora. E' vero, potrei essere il pilota che fa pi&ugrave; punti in 18 gare, ma sar&agrave; un record che verr&agrave; ricordato solo se verr&agrave; battuto da qualcun'altro.&rdquo; SUL FRATELLO - Infine, viene chiesto al pilota Honda se ha qualche consiglio da dare al fratello Alex che nella gara della Malesia potrebbe conquistare il titolo in Moto2:&rdquo;segui il tuo istinto - ha concluso &ndash; &egrave; questo che gli direi. La pressione c'&egrave; quando sei in lotta per il campionato soprattutto quando sei primo e gli altri possono guadagnare mentre te puoi guadagnare o perdere. L'ultima gara a Phillip Island &egrave; stata difficile per lui ma la Malesia gli piace quindi in questo caso &egrave; meglio lasciarlo lavorare con la squadra mentre io far&ograve; il mio lavoro al box.&rdquo;       

Il pilota Honda commenta cos&igrave; il fatto che in questa stagione potrebbe diventare il pilota con il record di punti in campionato

Marquez: “I record? Vengono ricordati solo se qualcuno li batte”

        Non c'&egrave; tempo per stare troppo a pensare alla gara dell'Australia che si &egrave; da poco conclusa a Phillip Island che questo fine settimana (dal primo al 3 novembre) i piloti della MotoGP torneranno in pista per il penultimo appuntamento della stagione.La tappa in programma &egrave; quella del Granpremio della Malesia e a tornare in pista saranno i piloti delle tre classi: Moto3, Moto2 e MotoGP. ANCORA LOTTA AL MONDIALE - Se nelle classe regina il titolo iridato &egrave; gi&agrave; stato vinto da Marc Marquez e nella categoria cadetta da Lorenzo Dalla Porta, la classe di mezzo attende ancora il suo &ldquo;Re&rdquo;.A contendersi il titolo, ci saranno Alex Marquez, attualmente leader della classifica mondiale, ma anche Thomas Luthi e Brad Binder.Per quanto riguarda la MotoGP, invece, la curiosit&agrave; di vedere un altro pilota che non sia Marc Marquez (cinque vittorie conquistate nelle ultime cinque gare) salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; molta.In Malesia le Ducati potrebbero essere forti, cos&igrave; come hanno dimostrato negli ultimi anni, ma l'incognita meteo &egrave; sempre in agguato.Prove, qualifiche e gare verranno trasmesse in diretta su Sky Sport MotoGP, e in differita su TV8.Di seguito tutti gli orari del weekend: Palinsesto SKY (dirette):venerd&igrave; 1 novembre ore 1:55 prove libere 1 Moto3ore 2:50 prove libere 1 Moto2ore 3:45 prove libere 1 MotoGPore 6:10 prove libere 2 Moto3ore 7:05 prove libere 2 Moto2ore 8:05 prove libere 2 MotoGP sabato 2 novembreore 1:55 prove libere 3 Moto3ore 2:50 prove libere 3 Moto2ore 3:45 prove libere 3 MotoGPore 5:30 qualifiche Moto3ore 6:30 qualifiche Moto2ore 7:25 prove libere 4 MotoGPore 8:05 qualifiche MotoGP domenica 3 novembreore 2:35 warm up Moto3, Moto2 e Motogpore 5:00 gara Moto3ore 6:20 gara Moto2ore 8:00 gara MotoGP Palinsesto TV8 (differite)sabato 2 novembreore 14:00 sintesi qualifiche Moto3, Moto2 e MotoGP domenica 3 novembreore 11:00 gara Moto3ore 12:15 gara Moto2ore 14:00 gara MotoGP       

orna in pista la MotoGP per il penultimo appuntamento della stagione, su Sky qualifiche e gare in diretta mentre su TV8 verranno trasmesse in differita

MotoGP Malesia: tutti gli orari TV

La gara della Moto3 di Phillip Island ha consegnato la vittoria del titolo iridato a Lorenzo Dalla Porta. Il pilota italiano, in Australia, &egrave; andato a prendersi il primo gradino del podio davanti al compagno di squadra Marcos Ramirez regalando cos&igrave; una domenica di grandi emozioni a tutto il team Leopard. A rientrare nella top ten sono stati anche Tony Arbolino e Stefano Nepa, mentre, da non dimenticare, &egrave; la caduta di Aron Canet che era in lotta per il titolo iridato con Lorenzo Dalla Porta. Di seguito le pagelle della domenica australiana.  LORENZO DALLA PORTA 10 e LODE E&#39; stato il protagonista indiscusso della gara, restando sempre con i nervi freddi e dimostrando di avere una grinta impressionante. Lorenzo esce da questa stagione 2019 con il titolo Moto3 in tasca e con un futuro brillante ad attenderlo.  MARCOS RAMIREZ 9 In gara il pilota spagnolo ha utilizzato una strategia completamente diversa da quella del suo compagno di squadra Dalla Porta. Partito in pole position, dopo pochi giri &egrave; finito molto indietro, ma con astuzia ha saputo attendere il momento migliore insieme ai giochi di scia per riportarsi davanti e concludere in seconda posizione. Bravo!  TATSUKI SUZUKI 7 Per il pilota del team SIC58 Squadra Corse la gara di ieri avrebbe potuto concludersi senza dubbio sul podio, ma si sa, nella piccola categoria basta pochissimo per trovarsi in prima posizione come nelle retrovie. Il giapporiccionese, arrivato quarto al traguardo, ha comunque dimostrato ancora una volta la sua crescita e la sua maturit&agrave; come pilota e il prossimo anno potr&agrave; sicuramente giocarsi le posizini che pi&ugrave; contato.  TONY ARBOLINO 6 Se quella di Tony era stata una qualifica da dimenticare, in gara il suo talento unito gi&agrave; ad una certa esperienza gli hanno fatto dimenticare il sabato ricostruendo tutto da capo. Tony non &egrave; lo stesso delle gare europee nelle quali era sempre al top, ma non molla dimostrando grandi doti.  &nbsp;  STEFANO NEPA 6 Non &egrave; stata di certo una stagione facile quella di Stefano Nepa ma in questo weekend ha dimostrato di sentirsi a proprio agio sul tracciato australiano. Scattato dalla diciassetesima posizione &egrave; riuscito a risalire arrivando decimo. Risultati positivi che mettono ottimismo per il futuro.  ROMANO FENATI 6 Il pilota del team Snipers durante la gara &egrave; riuscito a stare nel gruppo di testa per diversi giri per poi concludere in dodicesima posizione. Romano per&ograve; &egrave; da poco rientrato da un brutto infortunio e il dodicesimo posto non &egrave; un risultato cos&igrave; scontato. Certo &egrave; che la sua stagione sarebbe dovuta andare diversamente con migliori risultati.  ARON CANET 5 La caduta di Canet al primo giro della gara per la troppa foga di stare davanti ha dimostrato un punto debole di questo ragazzo: la poca freddezza. Peccato, perch&egrave; lo spagnolo &egrave; un pilota di grande talento e sarebbe stato molto pi&ugrave; bello vedere un duello tra lui e Dalla Porta fino a fine gara. Canet non avr&agrave; vinto il mondiale ma in questa stagione ha comunque dimostrato tanto e dal prossimo anno in Moto2 avr&agrave; modo di rifarsi. 

Lorenzo Dalla Porta con la vittoria della gara e quella del titolo Moto3 non pu&ograve; che aggiudicarsi un 10 e lode

248 risultati per '2019'

Todd: “Ho superato la morte di Mathison tornando in moto”