        Il trentacinquenne francese perse la vita nel marzo del 2017 durante una sessione di test con il suo storico equipaggio, il Suzuki Endurance Racing Team con il quale aveva conquistato la 24 ore di Le Mans 2014 e 2015. La sua scomparsa lasc&ograve; un vuoto incredibile nell&rsquo;intero paddock del FIM EWC e ancora oggi &egrave; ricordato con l&rsquo;Anthony Delhalle&nbsp;EWC Spirit&nbsp;Trophy, premio che viene assegnato all&rsquo;equipaggio pi&ugrave; combattivo di ogni gara. LA SBK TORNA AD IMOLA: DOVE CI ERAVAMO LASCIATI? Rue Anthony Delhalle Nella mattinata di luned&igrave; 10 luglio &egrave; stata inaugurata la targa che ricorda il compianto pilota francese nella citt&agrave; di Le Mans. Alla cerimonia presso la rotonda di rue Bob-Wollek a Le Mans, era presente tutta la famiglia Delhalle oltre che ovviamente il sindaco della citt&agrave; di Le Mans St&eacute;phane Le Foll&nbsp;e diversi amici del pilota transalpino. Rue Anthony Delhalle, cos&igrave; si chiama ora la via nel quartiere &ldquo;Panorama&rdquo; a pochi metri dal circuito di Le Mans e la vecchia sede di Suzuki Endurance Racing Team a Le Mans. A prendere la parola per prima, pochi istanti dopo aver scoperto la targa in ricordo di suo marito &egrave; stata proprio sua moglie Jessie accanto ai figli Andrea a Sophie: &ldquo;Ha segnato molte persone con la sua carriera, il suo palmar&egrave;s, la sua determinazione, ma soprattutto la sua umilt&agrave;, la sua gentilezza e la sua benevolenza.&nbsp;Per tutti questi motivi, rimarr&agrave; per sempre il nostro campione&rdquo;. Dopo di lei &egrave; toccato a Damien Saulnier, oggi Team Manager di Yoshimura Sert Motul, che lavor&ograve; con Delhalle al suo esordio nel 2007 nel Junior Team Suzuki LMS con il quale conquistarono il titolo STK grazie alle vittoria a Le Mans ed al Bol d&rsquo;Or: &ldquo;Anthony era un pilota pacifico, saggio nel quotidiano, pacato ed esemplare. Gli ho chiesto come faceva ad andare cos&igrave; veloce pur essendo cos&igrave; calmo. Era un fenomeno, questo mi ricorder&ograve; di lui. Un fenomeno che, oltre alla sua simpatia, alla sua gentilezza, rimarr&agrave; secondo me indimenticabile&rdquo;.        

<p>A sei anni dalla scomparsa in un test a Nogaro, il comune della citt&agrave; francese rende omaggio all&rsquo;8 volte Campione del Mondo Endurance</p>

EWC, Le Mans intitola una via ad Anthony Delhalle

Questa mattina, al circuito di Nogaro, Anthony Delhalle ha perso la vita durante un test privato in sella alla Suzuki GSX-R 1000 della S.E.R.T., moto con cui Delhalle avrebbe dovuto gareggiare nel Mondiale Endurance, in cui il francese ha vinto ben otto titoli.  IL MIGLIORE - Delhalle, pilota classe &#39;82, aveva iniziato a gareggiare nelle competizioni endurance nel 2006 ed era passato al team Suzuki S.E.R.T. nel 2011, l&#39;anno in cui &egrave; iniziato il suo regno: cinque titoli mondiali, l&#39;ultimo conquistato nel 2016 e due vittorie al Bol d&rsquo;Or. Delhalle lascia la compagna Jessie e due figli, Sophia e Andrea. 

<p>Francese, classe 1982.&nbsp;Delhalle stava svolgendo un test privato con il team Suzuki S.E.R.T. per preparare la stagione 2017.</p> 

2 risultati per 'Anthony Delhalle'

EWC, Le Mans intitola una via ad Anthony Delhalle

Incidente mortale per Anthony Delhalle al Nogaro