Stagione 3 - Episodio 12. &quot;BMW R nineT Urban GS&hellip; per il ciclo&hellip; il bicilindrico boxer raffreddato ad aria e olio non muore mai e&hellip; romba di brutto!&quot;.

Motosprint - The Test di Riccardo Piergentili: BMW R nineT Urban GS

Stagione 3 - Episodio 4. &quot;La maneggevolezza &egrave; stata sacrificata sull&#39;altare della precisione direzionale. I semimanubri, l&#39;abbondante tiro in basso e il ringhio metallico del bicilindrico boxer raffreddato ad aria e olio assicurano un&#39;esperienza di guida maschia ma appagante&quot;.

Motosprint - The Test di Riccardo Piergentili: BMW R nineT Racer

Il perfetto connubio tra le moto da &quot;aperitivo&quot; e quelle da &quot;gas e pieghe&quot;. Monta il bicilindrico boxer raffreddato ad aria; un pugile che non ha mai picchiato cos&igrave; forte...

Motosprint The Test di Riccardo Piergentili: BMW R nineT

I boxer tedeschi hanno sempre diviso gli appassionati. I bicilindrici BMW sono in grado di esercitare un certo fascino su tutti i motociclisti ma ai tradizionalisti le pulsazioni del propulsore tedesco e soprattutto il funzionamento non convenzionale della sospensione anteriore Telelever possono far storcere il naso.  Per questo motivo l&rsquo;arrivo della BMW nineT ha suscitato in tutto il pubblico delle due ruote un certo interesse. La moto che celebra i 90 anni di BMW Motorrad rappresenta una sorta di strappo rispetto al passato, introducendo una forcella di tipo tradizionale, derivata da quella della supersportiva S 1000 RR, e soprattutto il concetto di personalizzazione estrema che non sempre &egrave; andato a braccetto con le moto della Casa dell&rsquo;elica.  Soprattutto, stilisticamente parlando, la BMW R nineT &egrave; la moto del momento. Perch&eacute; rappresenta il giusto mix tra fascino r&eacute;tro e praticit&agrave; moderna, che tanto piace ai motociclisti di oggi. Il tutto racchiuso in uno stile che traspare equilibrio.    La nineT piace gi&agrave; quando la vedi in fotografia, ma quando te la trovi davanti ti rendi subito conto che &egrave; molto pi&ugrave; piccola di come appare nelle immagini. Muscolosa, corta e con il baricentro basso: questa volta BMW ha accontentato davvero tutti, anche quelli che davanti ai suoi prodotti sono sempre stati un po&rsquo; scettici. La nineT &egrave; bella. Una vera caf&eacute; racer. Sali in sella e appena si avvia il motore i battiti del bicilindrico boxer iniziano a farsi sentire sotto il serbatoio. Fin qua, la classica BMW, solo con una sella bassa ed un serbatoio piuttosto lungo che, nonostante il manubrio alto e largo, obbliga ad assumere una postura abbastanza &ldquo;sdraiata&rdquo;. Dentro la prima; sorprendentemente l&rsquo;innesto &egrave; morbido e preciso.  Inizia la giostra. Seconda, terza, semaforo. Si riparte, svolta a destra, seconda, terza. Le marce entrano come un coltello caldo nel burro, nonostante la leva abbia una corsa un po&rsquo; lunga. Rotonda, rettilineo, rotonda, rettilineo, un&rsquo;altra rotonda. Iniziano le prime curve. Questa BMW ti fa venire subito la voglia di portarla in montagna.  La strada inizia a salire, arrivano i tornanti, mentre l&rsquo;asfalto scorre rapidamente dietro alla nineT, una moto che ti fa davvero riscoprire il piacere di piegare guidando rilassati. Ma veloci, perch&eacute; il passo che si pu&ograve; tenere con questa BMW &egrave; davvero elevato. &Egrave; una moto insospettabile, sulla quale si &egrave; avvolti dal sound cupo e coinvolgente dello scarico Akrapovic. Chilometro 57, passo della Raticosa. Giusto il tempo di un panino e poi gi&ugrave;, di nuovo verso Bologna.    Anche sulle strade di montagna non ci si affatica. Sulla nineT puoi anche guidare col sedere bello piantato sulla sella e goderti le linee tonde che la moto traccia sull&rsquo;asfalto. Anche perch&eacute;, se provi a guidarla come una sportiva di grossa ci lindrata, ti rendi subito conto che te la godi solo a met&agrave;.  Invece meglio tenere la terza e sfruttare il vigoroso tiro offerto dal bicilindrico tedesco, che ha un range incredibilmente ampio di utilizzo. Dai tre ai seimila giri d&agrave; il meglio di s&eacute;, ma lo si pu&ograve; spingere fino a 8.500 giri. In pratica si riesce a sfruttare quasi tutta la scala del contagiri, con le pulsazioni del boxer che sono sempre ben presenti, ma discrete. I 110 cavalli dichiarati, in realt&agrave; qualcuno di meno alla ruota, non fanno gridare al miracolo ma sono sufficienti per divertirsi su strada. Anzi, non mettono mai in crisi e questo accentua ancora di pi&ugrave; il piacere di guida che sulla nineT sembra una costante. Semmai, ci&ograve; che pu&ograve; dare un po&rsquo; fastidio &egrave; l&rsquo;aggressivit&agrave; del freno anteriore.    La corsa della leva al manubrio &egrave; un po&rsquo; lunga, ma quando le pastiglie iniziano a &ldquo;mordere&rdquo; i due dischi lo fanno in maniera un po&rsquo; brusca, soprattutto alle basse velocit&agrave;. Inoltre l&rsquo;idraulica della forcella, inizialmente un po&rsquo; sfrenata, porta ad avere un importante affondamento in staccata, inesistente con la sospensione BMW Telelever. Diciamo che armonizzando di pi&ugrave; la potenza del freno e la taratura della forcella, la nineT diventerebbe ancora pi&ugrave; godibile. Dopotutto stiamo parlando davvero di finezze, anche se per pi&ugrave; di 15.000 euro non ci sarebbe stata affatto male una forcella regolabile.  Il setup del Paralever rende il rendimento della sospensione posteriore un po&rsquo; secco sulle buche. Da una moto come questa ci si aspetterebbe un comportamento degli elementi ammortizzanti un po&rsquo; pi&ugrave; turistico, invece &egrave; orientato verso la sportivit&agrave;. La maneggevolezza &egrave; invece molto buona. Non ha valori da primato, infatti bisogna forzare un po&rsquo; la moto ad entrare in curva, ma bastano piccole pressioni sul manubrio per portare la nineT da una piega all&rsquo;altra.    Onestamente ci si aspettava un po&rsquo; di pi&ugrave; dal freno posteriore, che spesso chiama in causa l&rsquo;ABS, mentre &egrave; ottima la modulabilit&agrave; della frizione. In partenza sembra di essere su un missile, anche perch&eacute; si pu&ograve; godere dell&rsquo;ottimo supporto offerto dal copri sellino del passeggero (optional): ci si appoggia col fondoschiena e non serve nemmeno aggrapparsi al manubrio quando si vuole partire rapidi al semaforo. Proprio la parte posteriore della nineT merita un capitolo a parte. BMW ha voluto realizzare una moto &ldquo;modulare&rdquo;, sulla quale &egrave; possibile disassemblare il codino per trasformare questa bicilindrica in una vera caf&eacute; racer monoposto.  L&rsquo;idea &egrave; ottima, solo che per rendere la struttura facilmente smontabile &egrave; stato deciso di non montare una sistema di sgancio rapido della sella. Cos&igrave;, per raggiungere il piccolo porta oggetti, e soprattutto il porta documenti, &egrave; necessario utilizzare la chiave Torx, in dotazione con la moto. Chiave che bisogna sempre portarsi dietro, altrimenti raggiungere il libretto della moto diventa una impresa che necessita dell&rsquo;intervento di un meccanico.    Ma a parte questo sistema poco pratico, che mai ci saremmo aspettati su una BMW come questa, la nineT &egrave; una moto davvero bella. Bella da guidare e da guardare nel box. Bella perch&eacute; quando la parcheggi davanti al bar richiama sempre un nutrito numero di curiosi. Bella perch&eacute; la puoi usare per andare al lavoro percorrendo la strada pi&ugrave; rapida al mattino e quella con pi&ugrave; curve la sera. Bella perch&eacute;, se si vuole, la si pu&ograve; personalizzare come si preferisce. Bella perch&eacute; ha avvicinato di pi&ugrave; al marchio tedesco anche chi le moto tedesche non le ha mai guardate, neppure sui listini dei giornali specializzati. Questo, forse, &egrave; il vero punto di forza della nineT: che pu&ograve; piacere a chiunque sia appassionato di moto.  Giulio Fabbri LA TECNICA QUANDO BMW ha pensato alla nineT si &egrave; ispirata alla leggendaria R 32 del 1923. Una moto che rappresenta un pezzo di storia del motociclismo e dalla quale a Monaco hanno preso lo spunto per realizzare una moto moderna ma minimal. Per esempio, la nineT, a parte l&rsquo;ABS, &egrave; totalmente priva di sistemi elettronici. Come optional sono disponibili l&rsquo;antifurto e le manopole riscaldate; tutto qua. Tanto per intenderci, il traction control non &egrave; disponibile neppure su richiesta. Anche la strumentazione &egrave; essenziale ma chiara.  Il vero punto di forza di questo modello &egrave; il propulsore boxer a due cilindri di 1170 cm3, raffreddato ad aria e olio (il radiatore &egrave; posizionato dietro la ruota anteriore. Un must della Casa dell&rsquo;elica, sul quale, doppio scarico sovrapposto a parte, non sono stati fatti grandi interventi. Proprio lo scarico, per&ograve;, oltre a dare carattere estetico e sonoro alla nineT, pu&ograve; essere sostituito con un altro componente (optional) dotato di silenziatore singolo, sempre realizzato dalla Akrapovic, che pu&ograve; essere montato in basso, oppure in posizione alta, scoprendo la splendida ruota a raggi posteriore. Sulla nineT &egrave; anche possibile rimuovere la sella del passeggero, in modo da avere un codino ancora pi&ugrave; corto e &ldquo;stiloso&rdquo;. Ciclisticamente, al posto del telaio tradizionale BMW, sulla nineT &egrave; stato utilizzato un telaio in acciaio, sviluppato completamente da zero e dall&rsquo;architettura modulare.    &Egrave; composto da quattro elementi: tre sono quelli principali (uno anteriore, uno centrale ed uno posteriore) ai quali va aggiunto il telaietto reggisella. La nuova parte anteriore ha permesso l&rsquo;utilizzo di una forcella a steli rovesciati di 46 millimetri di diametro, abbinata ad un ammortizzatore di sterzo, mentre al posteriore &egrave; stata utilizzata la tecnologia Paralever, che, come su tutte le BMW, lavora insieme al forcellone, all&rsquo;interno del quale c&rsquo;&egrave; l&rsquo;albero di trasmissione finale a cardano. L&rsquo;impianto frenante &egrave; da sportiva vera, infatti all&rsquo;anteriore ci sono due pinze ad attacco radiale Brembo, abbinate a due dischi di 320 millimetri di diametro. Le coperture, infine, sono le Metzeler Roadtec Z8 Interact, pneumatici sport touring che ben si sposano con le caratteristiche sport touring della nineT. L&rsquo;IDENTIKIT - Motore Bicilindrico boxer, quattro tempi, con raffreddamento ad aria. - Cilindrata: 1170 cm3. - Alesaggio e corsa: 101 x 73 mm. - Rapporto di compressione: 12:1. - Distribuzione: doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro. - Alimentazione ad iniezione elettronica. - Accensione elettronica. - Lubrificazione forzata a carter umido. - Avviamento elettrico. - Trasmissione Primaria ad ingranaggi, finale ad albero cardanico. - Frizione monodisco a secco con comando idraulico. - Cambio a sei marce.  Ciclistica - Telaio in tubi di acciaio, motore portante. - Sospensioni: anteriore forcella telescopica a steli rovesciati di 46 mm &Oslash;; posteriore paralever, forcellone monobraccio in alluminio, un ammortizzatore progressivo WAD regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione. - Freni con ABS: anteriore due dischi di 320 mm &Oslash;, pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini; posteriore un disco di 265 mm &Oslash;, pinza a due pistoncini. - Pneumatici: anteriore 120/70 ZR17; posteriore 180/55 ZR17.  Dimensioni - Interasse: 1476 mm. - Lunghezza: 2220 mm. - Larghezza: 890 mm. - Altezza: 1265 mm. - Altezza sella: 785 mm. - Inclinazione del cannotto di sterzo: 25,5&deg;. - Avancorsa: 102,5 mm. - Capacit&agrave; del serbatoio carburante: 18 litri. DATI DICHIARATI - Prezzo 15.530 euro c.m. - Potenza 81 kW (110 CV) a 7750 giri/min - Coppia 119 Nm (12,1 kgm) a 6000 giri/min - Peso 222 kg in ordine di marcia - Colore nero metallizzato

Oltre 226 km/h effettivi, solo 221,6 chili di peso 

4 risultati per 'BMW R nineT'

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La prova: BMW R nineT