In questi giorni è in pieno svolgimento il Manx Grand Prix sull'Isola di Man, che proprio nell'edizione 2023 festeggia il proprio centenario. Oltre alle classi Junior e Senior con moto moderne (e diversi italiani al via di cui abbiamo parlato negli scorsi giorni in attesa di vederli protagonisti in gara), come di consueto sono presenti anche le categorie riservate alle moto classiche, guidate dai "big" delle corse su strada: eccoli in azione sui 60 chilometri da brividi del Mountain Course

Brividi d'epoca a 300 all'ora: lo spettacolo del "Classic" al Manx GP

        Cento anni e non sentirli: a fine agosto, i piloti torneranno sull'Isola di Man per disputare l'edizione 2023 del Manx Grand Prix, nell'anno del centenario della classica corsa estiva sul Mountain Course. Con la formula gi&agrave; collaudata lo scorso anno, saranno cinque le classi presenti all'interno dell'evento, con gare riservate alle moto storiche che vedranno al via i grandi protagonisti gi&agrave; presenti al Tourist Trophy pochi mesi fa e altre con moto moderne in cui gli astri nascenti del motociclismo su strada proveranno a mettersi in luce, italiani compresi. MotoGP: Alex Marquez, un campione (ancora) troppo sottovalutato Bonetti, Bottalico, Majola e Sallustro: poker tricolore al via  Partendo dalle gare &ldquo;classiche&rdquo;, a difendere i colori italiani sar&agrave; l'esperto Stefano Bonetti, che prender&agrave; parte alla gara della Classic Superbike con una Bimota YB4 schierata dallo Speed Shadows Racing Team in collaborazione con Bimota Classic Parts. Si tratter&agrave; di una delle moto pi&ugrave; uniche e particolari presenti nella categoria, ma saranno le classi Junior e Senior ad annoverare il maggior numero di italiani. Nella classe Junior, dove lo scorso anno a vincere fu Francesco Curinga 50 anni dopo l'ultimo trionfo italiano firmato da Giacomo Agostini, ci saranno infatti ben tre piloti tricolore in gara; Andrea Majola, gi&agrave; ad un soffio dal podio lo scorso anno, scatter&agrave; con il numero 2 in sella alla Paton del Manici Racing Team by VAS Engine, ma nella Top 20 ci sar&agrave; anche Maurizio Bottalico, con il numero 10 sulla Paton del Team ILR, il quale sar&agrave; al via anche nella Senior con la Honda della medesima squadra. Esordio sull'Isola, invece, per Salvo Sallustro, che correr&agrave; nella Junior da newcomer con una Kawasaki. &nbsp; Da Dunlop a McGuinness: i big da tenere d'occhio   Ovviamente, tra i piloti pi&ugrave; attesi in assoluto ci sar&agrave; quel Michael Dunlop reduce da un TT trionfale in cui ha ottenuto ben quattro successi, il quale punter&agrave; al gradino pi&ugrave; alto del podio sia nella Lightweight che nella Senior Superbike. Attesissimo anche John McGuinness, favorito d'obbligo nella Classic Senior, cos&igrave; come Dean Harrison (in gara con la Ducati 916), il dieci volte vincitore al TT Ian Lougher, che avr&agrave; il doppio impegno di pilota e Team Manager, e gli astri nascenti Mike Browne e James Hind. Guardando alle classi moderne, oltre ai gi&agrave; citati piloti italiani tra i pretendenti alla vittoria ci sar&agrave; certamente Jamie Williams, gi&agrave; assoluto protagonista l'anno scorso, alla stregua di Daniel Ingham e dello spagnolo Victor Lopez. Quel che &egrave; certo, &egrave; che tutte e cinque le classi avranno gare estremamente combattute e con tanti possibili protagonisti che contribuiranno a renderle davvero imperdibili. &nbsp; Il programma del Manx Grand Prix 2023   Come di consueto, il programma del Manx GP inizier&agrave; (cos&igrave; come quello del Tourist Trophy) con i giri a velocit&agrave; controllata lungo il Mountain Course per i newcomers, che apriranno la lunga settimana di prove e gare nel pomeriggio di domenica 20 agosto. Si proseguir&agrave; con le prove fino a gioved&igrave; 24, mentre dal 25 si comincer&agrave; a fare sul serio con le cinque imperdibili gare in programma. Ad aprire le danze sar&agrave; la classe Lightweight, venerd&igrave; 25 alle 15:40 italiane, mentre sabato 26 sar&agrave; il giorno pi&ugrave; ricco in assoluto: si comincer&agrave; con il Classic Senior alle 13:45 (sempre orario italiano), con il Junior Manx GP alle 17:00. Tra le due, per&ograve;, ci sar&agrave; spazio per l'imperdibile parata di piloti e moto che hanno fatto la storia dell'evento in questi cento anni. Infine, luned&igrave; 28 saranno in programma le due gare pi&ugrave; importanti, ovvero il Senior Manx Grand Prix alle 12:30 e la Classic Superbike alle 15:15: chi centrer&agrave; il successo in un'edizione gi&agrave; destinata a passare alla storia? CIV SSP: le strade di Armando Pontone e Axon Seven Team si separano       

Nell'anno del centenario, saranno tantissime le buone ragioni per seguire la celebre corsa sull'Isola di Man: ecco tutto ci&ograve; che occorre sapere a riguardo

Manx GP: programma, italiani al via e motivi d'interesse dell'edizione 2023

        Inizia nel migliore dei modi il 2023 sportivo di Michael Dunlop, che in sella ad una moto iconica come la Suzuki GSX-R750 SRAD questo fine settimana ha deciso di prendere parte al South African Classic TT lasciando soltanto le briciole agli avversari. Sul Phakisa Raceway (tracciato che ha anche ospitato il Motomondiale), il road racer di Ballymoney ha dimostrato di essere gi&agrave; in gran forma in vista della nuova stagione, andando a conquistare la vittoria sia in Gara 1 che in Gara 2 nella categoria F1 con i colori del Team Classic Suzuki con cui ha anche disputato il Manx Grand Prix lo scorso anno. Esordio al Tourist Trophy per Curinga: "Mi fido ciecamente del team ILR" Possibile sorpasso su McGuinness al TT?  Nonostante sia uno dei piloti pi&ugrave; forti e attesi nel mondo delle corse su strada e non solo, Dunlop non ha ancora reso noti i propri piani per la stagione, in cui sar&agrave; comunque al via di tutte le principali International Road Races. L'obiettivo numero uno, pero, sar&agrave; ovviamente quello di aumentare ulteriormente il proprio numero di vittorie al Tourist Trophy. Con i due trionfi del 2022, arrivati nelle due manche della classe Supersport, Michael &egrave; diventato il terzo pilota nella storia a superare le 20 vittorie in carriera al TT, arrivando a quota 21. Complice l'aumento delle gare in programma, da 6 a 8&nbsp;con l'introduzione di una seconda manche anche per Superstock e Supertwins, per "The Bull" potrebbe non essere impensabile raggiungere almeno John McGuinness in seconda posizione (fermo a quota 23) puntando a quei 26 trionfi del compianto zio Joey, tuttora il pi&ugrave; vincente di sempre sul Mountain Course. Metzeler CIV Crossover Cup by Motosprint: Misano ospiter&agrave; l'edizione 2023       

In sella all'iconica sportiva del Team Classic Suzuki la leggenda di Ballymoney ha iniziato al meglio il 2023, in attesa di tornare su strada e conquistare altri record

Michael Dunlop trionfa al South African Classic TT con la GSX-R750 SRAD

        Road racing fans are well aware that the Isle of Man is always ready to serve up excitement. Those not lucky enough to be there fixate on the timing screen while tuned in to the commentators and the background engine noise. Its tales are tinged with technical failures, red flags, sometimes tragedy, but in the midst of all this are fairy-tale type achievements. Like that of Bruce Anstey at the 2019 Classic TT. The New Zealander&rsquo;s return following illness   The "Flying Kiwi" returned to the Mountain after having missed almost two seasons while he battled to win a more important fight, against the cancer that had returned in early 2018. The New Zealander had already suffered once, diagnosed with testicular cancer in 1990, at the age of 25. A disease that didn&rsquo;t stop Anstey returning to the track, not even after defeating his enemy for the second time, at the &lsquo;tender age&rsquo; of 50. A dream that Bruce made reality with his sheer grit and determination, but also the affection of those close to him. Starting with his partner Anny, and Clive Padgett, who always had a bike ready for him. And the many fans that helped Adam Child to raise funds in order to get Anstey back on the grid. Lightweight success   While most fans were happy just to see Bruce back on the bike, the New Zealander and his Honda RS250 went on to exceed all expectations that week. Having made a strong start, right from practice Bruce demonstrated that he could more than hold his own in the Lightweight class. But his physical condition was something of an unknown, the 50-year old having only recently recovered following cancer treatment and a two-year absence from racing. No small consideration when facing the 60.761 km Mountain circuit. So much so that the Padgett's Motorcycles team boss, stunned by Anstey&rsquo;s best time, actually admitted that he&rsquo;d "told Bruce, before the lap, that if you can&rsquo;t do it, we&rsquo;ll come and get you at Ballacraine". There was no need for this of course and, come the race, Bruce wasn&rsquo;t content with simply repeating what he&rsquo;d done in practice, setting out to put the hell he&rsquo;d experienced firmly behind him and writing a page of road racing history in the process. Anstey dominated the race, crossing the line a good 1&rsquo;10&rdquo;245 ahead of his team-mate Davey Todd, who in turn was pursued by James Hind. But not even the young Brit&rsquo;s brilliant recovery (ninth after receiving a pit stop penalty) could steal the attention away from Anstey that day, and the tears and applause were all for Bruce and his incredible return. Translated by Heather Watson Road Races: all 2021 races on the Isle of Man now cancelled       

Having won his second great battle, the 50-year old Northern Irishman went on to get his own back on track. A tale of one man&rsquo;s incredible feat

2019 Classic TT: Bruce Anstey’s incredible win against cancer

Niente manifestazioni sportive sull&#39;Isola di Man per il 2021. Dopo la cancellazione del Tourist Trophy, che sta gi&agrave; pensando all&#39;edizione 2022, nel giro di poche ore sono arrivate le cancellazioni ufficiali di tutti gli altri eventi ancora in calendario, che non verranno quindi disputati per il secondo anno consecutivo.  Il Classic TT e il Manx Grand Prix, previsti inizialmente per la fine di agosto e l&#39;inizio di settembre, hanno deciso di rimandare tutto al 2022 a causa della pandemia da Covid-19, che a parte pochi casi isolati, &egrave; ormai quasi assente sull&#39;Isola di Man.&nbsp;  Road Races: posticipata a fine maggio la Spring Cup di Scarborough  Problemi organizzativi   Come speigato attraverso un comunicato ufficiale, uno dei grandi problemi che hanno reso impossibile la disputa delle gare anche per questo 2021 riguarda la difficolt&agrave; nel trovare marshal, medici, ufficiali di gara e gente specializzata per poter garantire agli eventi di svolgersi in piena sicurezza. Al contempo, &egrave; stato annunciato che, cos&igrave; come il Tourist Trophy, anche il Classic TT presenter&agrave; alcuni cambiamenti per il 2022, al fine di ritornare nel miglior modo possibile con un&#39;edizione memorabile.  Inoltre, nella medesima giornata &egrave; avvenuta anche la cancellazione della Southern 100, altra gara di livello internazionale che si svolge sull&#39;Isola, seppure al Billown Circuit e non sul Mountain Course, anch&#39;essa prevista per il mese di agosto, andando cos&igrave; ad eliminare ogni speranza di assistere a manifestazioni in territorio mannese nel 2021.  Road Races: Glenn Irwin pensa ad un ritorno a Macau 

Dopo il Tourist Trophy, anche le altre manifestazioni internazionali sull&#39;Isola come il Classic TT, il Manx GP e la Southern 100 hanno visto la cancellazione per il secondo anno consecutivo, rimandando tutto al 2022

Road Races: cancellate tutte le gare 2021 sull&#39;Isola di Man

        Nonostante la cancellazione del Tourist Trophy, il 2021 si prospetta come l'anno della rinascita per Adam McLean, che dopo delle stagioni sfortunate e segnate da diversi infortuni, punter&agrave; in alto nel contesto delle corse su strada con due squadre diverse. Oltre agli impegni alla North West 200 e nelle gare National Irlandesi, dove sar&agrave; uno dei due portacolori del team McAdoo Kawasaki, Adam correr&agrave; anche il Classic TT in sella alla Yamaha TZ250 del Binch Racing, con cui prender&agrave; parte alla classe Lightweight. Road Races: gli organizzatori della Southern 100 non perdono l'ottimismo Un rapporto ormai consolidato  Quello tra Adam McLean e Binch Racing &egrave; un rapporto duraturo, iniziato ormai tre anni fa e che ha portato il giovane britannico sul podio del Classic TT nel 2018, dove ha chiuso al secondo posto alle spalle di Lee Johnston. Per il 2021 avr&agrave; a disposizione la medesima moto e, a breve, verr&agrave; annunciato anche il secondo pilota della squadra. Il Binch Racing sar&agrave; nuovamente impegnato con McLean anche in pista nel contesto del BSB, dove schierer&agrave; una Yamaha R6 nella categoria Superstock 600 in alcuni round della stagione. Road Races: Wilson Craig Racing torna a Scarborough con Chris Burns       

Una delle giovani promesse pi&ugrave; interessanti del panorama stradale, correr&agrave; la gara riservata alle moto classiche con una Yamaha TZ250. Sar&agrave; impegnato con la medesima squadra anche in pista

Road Races: Adam McLean al Classic TT con Binch Racing

Il 2020 &egrave; stato un anno avaro di emozioni per gli amanti delle Road Races, con la sola Cookstown 100 e le gare inglesi di Scarborough rimaste in calendario e, soprattutto, la cancellazione - per la terza volta in oltre cento anni di storia - del Tourist Trophy sull&#39;Isola di Man. Per il 2021, invece, l&#39;isola pi&ugrave; amata dagli appassionati di moto &egrave; pronta ad ospitare nuovamente la corsa pi&ugrave; antica del mondo.  Qualifiche dal 30 maggio al 4 giugno   La corsa-cardine della stagione di gare su strada andr&agrave; in scena, come di consueto, tra l&#39;ultima settimana di maggio e le prime di giugno, con numerose giornate di prove ed una settimana di gare che culminer&agrave; il venerd&igrave; con il Senior TT, gran finale dove spesso i piloti riescono a registrare tempi sul giro incredibili sui 60 kilometri del Mountain Course.  Le qualifiche si svolgeranno da domenica 30 maggio a venerd&igrave; 4 giugno. Sessioni che, tuttavia, determineranno l&#39;ordine di partenza soltanto dal pilota numero 21 in poi, visto che i primi venti partiranno con un ordine prestabilito in base al numero assegnato sulla carena. In queste ultime stagioni, a partire per primo &egrave; stato l&#39;idolo casa Conor Cummins, che sar&agrave; ancora una volta presente con la Honda del team Padgett.  Road Races: Chris Burns, dalla MotoGP al Tourist Trophy nel 2021  Gare dal 5 all&#39;11 giugno   La settimana di gare sar&agrave; da sabato 5 a venerd&igrave; 11 giugno e si correr&agrave; a giorni alterni. Si comincer&agrave; il primo giorno con la Superbike, per terminare con il Senior TT dopo aver disputato anche le due gare della Supersport, le due dei Sidecar, la Superstock 1000 e la Lightweight, che per il 2021 avr&agrave; anche un nuovo regolamento tecnico.  Non ci sar&agrave;, invece, il TT Zero riservato alle moto elettriche. La categoria sperimentale, nata nel 2010 dalle ceneri della TTXGP, dovrebbe tornare nel 2022 dopo due anni di stop, sperando in un maggior numero di partecipanti dopo le entry list di appena una decina di moto delle ultime stagioni, dominate dalla Mugen.  Road Races: Dean Harrison ancora con Kawasaki per la stagione 2021 

Dopo un 2020 senza gare sull&#39;Isola di Man, la corsa pi&ugrave; antica del mondo verr&agrave; nuovamente disputata l&#39;anno prossimo tra la fine di maggio e le prime settimane di giugno

Road Races: le date e le novit&agrave; del Tourist Trophy 2021

L&rsquo;emergenza Coronavirus ha colpito particolarmente l&rsquo;ambito delle gare su strada, che tanto piacciono al popolo britannico e irlandese. Gi&agrave; cancellato il Tourist Trophy 2020, oggi si aggiungono alla disdetta le manifestazioni del Classic TT e del Manx Grand Prix.  In pratica, il circuito del Mountain ed i suoi abitanti sono costretti a rinunciare a tutte le competizioni fissate in giugno, agosto e settembre. Il Governo dell&rsquo;Isola di Man ed il Manx Motorcycle Club hanno annunciato con grande dispiacere che, almeno quest&rsquo;anno, da quelle parti i motori rimarranno spenti.  Coi confini ancora chiusi, si teme che il Covid-19 possa, in caso di grandi aggregamenti di persone, creare grossi problemi, gli stessi che hanno portato la pandemia che ha messo in ginocchio mezzo mondo.   Gli effetti potrebbero essere micidiali: &ldquo;Ovviamente, non possiamo prevedere come sar&agrave; la situazione sull&rsquo;Isola tra quattro mesi - le parole di Laurence Skelly, Ministro del progetto - e dobbiamo anche dire che prendere la decisione definitiva non sia stato semplice. Allo stesso tempo, vogliamo assicurare che la salute dei cittadini &egrave; al primo posto, dispiacendoci per i piloti, team e partner coinvolti nei progetti 2020. Abbiamo scelto la via pi&ugrave; responsabile, in nome di tutti&rdquo;.    Si &egrave; aggiunto Peter Maddocks, Presidente del Manx Motor Cycle Club: &ldquo;In tutto questo, non sussistevano le condizioni minime per garantire giorni di normale svolgimento, sia per gli addetti ai lavori che per il personale sanitario. Ci metteremo all&rsquo;opera per organizzare un 2021 molto soddisfacente&rdquo;.  Le gare stradali, molto pi&ugrave; pericolose di quelle disputate tra i cordoli, richiedono una preparazione specifica, particolare. Sarebbe stato un azzardo far debuttare i piloti proprio sull&#39;Isola che, come sappiamo, non perdona nemmeno gli specialisti di categoria.  Road Races: Ian Hutchinson torna con TAS Racing 

Dopo la cancellazione del Tourist Trophy, lo stato di allerta pandemico ha forzato gli organizzatori alla cancellazione di tutte le competizioni ufficiali 2020

Per l&#39;Isola di Man altra rinuncia: niente ClassicTT e ManxGP

Il Classic TT dell&rsquo;Isola di Man diventa sempre pi&ugrave; occasione di concatenazioni della sorte capaci di scrivere pagine assolutamente uniche di storia delle corse a due ruote. Solo cos&igrave; pu&ograve; essere giudicato lo stupendo secondo posto ottenuto da Stefano Bonetti della Senior Classic in sella alla Paton di propriet&agrave; di Giovanni Cabassi. Il bergamasco &egrave; giunto a 24 secondi dal trionfatore John McGuinness, anche lui su Paton, giunto al suo 26esimo trionfo sull&rsquo;Isola di Man, anche se quelli ottenuti con le classiche non contano nel confronto complessivo col re del TT Joey Dunlop.  IL CORAGGIO DI BRUCE - Altra pagina incredibile di classe, coraggio e umanit&agrave;, quella scritta dal 50enne neozelandese Bruce Anstey, che ha vinto la Lightweight in sella alla Honda 250 di Clive Padgett, tornando alle corse dopo due anni d&rsquo;assenza, per curarsi dalla recidiva di un tumore. Anstey ha battuto l&rsquo;astro nascente del TT Davey Todd, in sella a una moto gemella, a testimonianza dello spessore del successo.  DINASTIA&nbsp; SFORTUNATA - A margine di tutto ci&ograve; una nota tristissima, ossia la morte del 37enne Chris Swallow al Senior Classic TT, caduto a Ballaugh subito dopo il primo via. A colpire una delle dinastie pi&ugrave; fedeli e gloriose nei confronti del Mountain, da tre generazioni in gara. Suo padre Bill, uno dei pi&ugrave; grandi Classic racer di tutti i tempi e ancora in attivit&agrave; a 69 anni, &egrave; arrivato sulla scena del crash solo pochi secondi dopo, in sella alla sua Ducati, in una gara subito fermata con bandiera rossa. E poi riavviata e culminata con la vittoria di McGuinness e il secondo posto di Bonetti. 

All&#39;Isola di Man, l&#39;italiano &egrave; secondo dietro McGuinness. Splendida la storia di Anstey, che torna a correre dopo i problemi di salute e vince la Lightweight. Triste, invece, la notizia della morte di Swallow...

Classic TT: Bonetti d&#39;onore con la Paton

Isle of Man - E poi c&rsquo;&egrave; la storia dei postquarantenni Francesco Curinga e Stefano Bonetti, da un secolo campioni e rivali nelle salite Tricolori, ma amici nella vita. Curinga sogna un piazzamento bello sul Mountain e riceve un aiuto insperato: Bonetti in extremis vola sull&rsquo;Isola con la compagna, per fargli da meccanico, dirgli due parole giuste e curargli il rifornimento. Rivali in salita, ma fratelli sui rettilinei vorticosi dell&rsquo;Isola di Man. Curinga non lo dice ma sogna la top ten. Corre, attacca per 240 chilometri, taglia il traguardo, chiede quant&rsquo;&egrave; arrivato, si pizzica ma non riesce a svegliarsi, perch&eacute; sveglio lo &egrave; e lo rester&agrave;: NONO nello Junior Manx Grand Prix, su 72 al via. Bonetti sorride. Il meccanico pi&ugrave; veloce del mondo a modo suo ce l&rsquo;ha fatta. Un pilota tosto, due grandi amici, un pit-stop da F.1 e una piccola grande impresa che resta. 

I due italiani, rivali nelle gare in salita, ma fratelli sui rettilinei vorticosi dell&rsquo;Isola di Man

Classic TT: Francesco Curinga e Stefano Bonetti

Dean Harrison su Kawasaki ha vinto il Classic TT per le Superbike, la gara pi&ugrave; importante e veloce del Tourist Trophy nell&rsquo;ormai consueta edizione pre-autunnale. Per la cronaca, la Senior era andata alla Paton di McGuinness e la Junior alla Honda di Herbertson, mentre la Lightweight ha visto prevalere la Honda Padgett di Johnston.  Da marted&igrave;, nella tarda mattinata, iniziano le gare del Manx Grand Prix per piloti amatori su moto moderne con la prima giornata dedicata ai Newcomer. Pi&ugrave; avanti l&rsquo;italiano Curinga sar&agrave; in gara nella Junior race. 

La Kawasaki del pilota britannico davanti a tutti nella gara&nbsp;pi&ugrave; importante e veloce del Tourist Trophy&nbsp;

Classic TT, Superbike: vittoria di Dean Harrison

Classic TT in lutto, l&rsquo;isola di Man piange Alan &ldquo;Bud&rdquo; Jackson. Nella giornata di ieri, venerd&igrave; 25 agosto, si &egrave; spento il 62enne pilota&nbsp;inglese -&nbsp;amatissimo veterano del TT, uno dei road racer pi&ugrave; esperti e noti -&nbsp;a seguito delle conseguenze di una caduta a&nbsp;Creg-ny-Baa, avvenuta gioved&igrave; durante le prove della Senior Classic.  SUL MOUNTAIN, Alan &ldquo;Bud&rdquo; Jackson - 4 volte vincitore del Manx Grand Prix - aveva disputato pi&ugrave; di cento gare e aveva debuttato nel 1979, l&rsquo;ultimo anno in cui aveva corso Mike Hailwood. Un pilota tenace, uno di quelli capaci di&nbsp;mescolare la passione al sudore della fronte, lavorando nel paddock, giorno e notte, per preparare la moto in vista della gara. Sempre al suo fianco, pronta ad assisterlo, la moglie Elaine. Buon viaggio Bud. 

Il 4 volte vincitore del Manx Grand Prix &egrave; morto a seguito di un incidente durante le prove della Senior Classic

Lutto nel mondo road racer: Alan Bud Jackson non ce l&rsquo;ha fatta

Michael Rutter ha confermato la sua presenza ad un ricco programma di eventi in questa edizione del Classic TT: il quattro volte vincitore del TT si schierer&agrave; infatti nelle gare della Formula Uno cos&igrave; come nella Bennetts 500 Classic e nella Okells Brewery 350.  L'asso del Midlands correr&agrave; con una Ducati F1, identica alla moto che suo padre Tony port&ograve; al terzo posto sia nella gara di Formula Uno TT che in quella mondiale, entrambe nel 1984. Inoltre, salir&agrave; in sella alle Ripley Land per le gare della 350 e della 500. Rutter, che ha concluso terzo nell'edizione di quest'anno della Lightweight TT, correr&agrave; con le moto caratterizzate dalle stesse livree con cui corse il padre, compresi i caschi e le tute.    Tony Rutter &egrave; stato molto legato alla Ducati negli anni Ottanta, conquistando quattro campionati mondiali di Formula 2 consecutivi, dal 1981 al 1985, ma ha avuto successo anche nelle cateorie maggiori, specialmente nel 1984, quando &egrave; stato battuto soltanto dalle Honda di Joey Dunlop e Roger Mashall nella gara di Formula 1 TT, che si disput&ograve; su sei giri. Segn&ograve; un giro a 11.35 mph e chiuse quarto all'Ulster GP e Vila Real, in Portogallo, quindi a Zolder, in Belgio, e settimo al Dutch TT, chiudendo in terza posizione assoluta il campionato mondiale.  Michael ora correr&agrave; con una replica della moto di suo padre realizzata dall'azienda belga Redfox Grinta, rinomata per essere specializzata con le Ducati. Di propriet&agrave; di Jan de Vos, la Redfox Grinta ha corso e vinto nella Supersport, nella Superbike, nella Battle of Twins, nella Supertwins e anche nell'Endurance negli ultimi venti anni, con moto progettate e sviluppate nella propria officina. Vantando anni di esperienza, si sono recentemente avvicinati al mondo delle corse Classic e ora debutterano al Classic TT dove il pilota, la moto e la squadra sono destinati a suscitare un grande interesse nel paddock.  "Lo scorso anno il Classic TT mi &egrave; piaciuto davvero molto e tornare quest'anno con una moto per ogni classe &egrave; molto bello, soprattutto perch&eacute; avr&ograve; l'opportunit&agrave; di guidare una Ducati F1 identica a quella di mio padre", ha commentato Michael Rutter. "Era qualcosa che progettavamo da tempo e anche se inizialmente avevamo programmato di correre nella F2, ora abbiamo deciso di cimentarci invece nella F1. Pap&agrave; aveva siglato un giro impressionante quasi trent'anni fa e quindi per me sar&agrave; un'emozione e un onore guidare una moto identica alla sua e avere anche la tuta e anche la livrea e la tuta abbinate".

Michael Rutter, quattro volte vincitore del TT, correr&agrave; nel Classic TT nelle gare della F1, 500 e 350 con le moto replica del padre Tony

13 risultati per 'Classic TT'

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Classic TT: Bonetti d'onore con la Paton

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Classic TT: Michael Rutter con le moto di papà