        Il mondo del motociclismo piange la morte di Clement Stoll, 27enne pilota francese che avrebbe dovuto partecipare all&rsquo;EWC, mondiale endurance a due ruote, con la Honda del team Ecole Performance. Fabio Quartararo ricorda Clement Stoll   La notizia della morte del pilota alsaziano, avvenuta dopo un terribile incidente sul circuito di Nogaro, ha sconvolto l&rsquo;ambiente transalpino, lasciando sgomenti amici e colleghi che avevano condiviso con Stoll tante battaglie in pista. Tra questi c&rsquo;&egrave; Fabio Quartararo, che ha voluto ricordare il collega scomparso con uno struggente messaggio social: &ldquo;Riposa in pace amico mio &ndash; il messaggio del pilota Yamaha MotoGP &ndash; porter&ograve; con me tutti i momenti passati insieme durante la nostra infanzia. Un abbraccio ai tuoi genitori&rdquo;. Stoll e Quartararo, un'infanzia in moto  Infatti, Stoll e Quartararo hanno mosso insieme i primi passi nel motociclismo: &ldquo;Io avevo 7-8 anni e, agli inizi delle nostre carriere abbiamo corso l&rsquo;uno contro l&rsquo;altro&rdquo; aveva ricordato Clement in un&rsquo;intervista rilasciata ai media francesi nel 2021, quando Fabio divent&ograve; campione del Mondo della top class. &ldquo;Partecipammo alla Conti Cup, all&rsquo;epoca era uno dei miei migliori amici. Gi&agrave; all&rsquo;epoca, Fabio aveva qualcosa in pi&ugrave; di tutti, in pista. Dopo &egrave; partito per la Spagna e ci siamo persi di vista&rdquo;. Adesso Clement non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave;, e Fabio &egrave; tra gli amici che piange la sua scomparsa. MotoGP: il calendario 2023 &nbsp; &nbsp;       

Il campione del mondo 2021 della top class ha ricordato il giovane pilota francese, morto in un allenamento sul circuito di Nogaro

MotoGP, Fabio Quartararo ricorda Clement Stoll: parole struggenti

        Mondo del motociclismo in lutto: purtroppo, &egrave; di poco fa la terribile notizia della morte di Clement Stoll, pilota francese che quest'anno avrebbe dovuto prendere parte al mondiale endurace EWC con la Honda del team Ecole Performance. Tragedia sul circuito di Nogaro  Il pilota d'oltralpe &egrave; stato lo sfortunato protagonista di un terribile incidente sul circuito di Nogaro su cui stava effettuando dei test privati in sella ad una CBR1000RR-R. Le condizioni sono parse gravissime fin da subito e, nonostante l'intervento dei medici e il trasporto all'ospedale di Tolosa, non c'&egrave; stato nulla da fare. Purtroppo non &egrave; la prima volta che si registra un incidente fatale al Circuit Paul Armagnac, visto che qualche anno fa, nel 2017, sul medesimo tracciato perse la vita anche Anthony Delhalle, anche lui protagonista dell'endurance. Alla famiglia di Clement Stoll e al team Ecole Performance vanno le condoglianze da parte della redazione di Motosprint. CIV SBK, Pirro come Bagnaia e Bautista: correr&agrave; con il numero 1       

Il pilota francese ha avuto un terribile incidente a Nogaro, perdendo poi la vita all'ospedale di Tolosa. Avrebbe dovuto correre nell'EWC

Mondo dell'endurance in lutto: è morto Clement Stoll

        Istinto, velocit&agrave;, calcolo e tenacia: sono soltanto alcuni tra gli elementi in comune tra la boxe e le corse, due mondi che inaspettatamente s&rsquo;incontrano e nei quali si possono trovare molte analogie. Ce lo ha spiegato Clemente Russo, uno dei pugili pi&ugrave; rappresentativi del panorama nazionale dell&rsquo;ultimo ventennio, con i suoi 269 incontri disputati, di cui 214 vinti. Il pugile campano &egrave; uno di quegli atleti, un po&rsquo; come Valentino Rossi, al quale spesso &egrave; stato accostato, che ha saputo travalicare i confini del proprio ambito, entrando nelle case della gente e facendo appassionare tante persone. La sua popolarit&agrave; &egrave; cresciuta di pari passo con i risultati sportivi: quattro Olimpiadi disputate dal 2004 al 2016 conquistando due medaglie d&rsquo;argento nonch&eacute; cinque apparizioni ai Mondiali, di cui due vinti. Il primo iride vinto a Chicago nel 2007 attir&ograve; l&rsquo;attenzione di Don King, il pi&ugrave; famoso e importante promoter di pugilato professionistico negli Usa, che lo aveva definito per carisma e tecnica &ldquo;The White Hope&rdquo;, ovvero la speranza bianca. Parallelamente alla vita da atleta, Russo &egrave; riuscito ad assecondare con ottimi risultati la sua indole di comunicatore, partecipando a molti reality &ndash; oggi &egrave; protagonista dell&rsquo;Isola dei Famosi dove tra i naufraghi c&rsquo;&egrave; anche un ex protagonista della MotoGP come Marco Melandri &ndash; e facendosi conoscere al grande pubblico. Russo ha superato i confini sportivi, incuriosito dal mondo circostante, dal business alla televisione fino alla moto, passione che cerca di vivere nel quotidiano. L'intervista ad Andrea Scanzi: "Rossi fenomeno, Simoncelli come Gilles" Russo e l'amore per i motori  In che modo sei legato alle moto e ai motori? &ldquo;Da piccolo avevo il cinquantino come tutti i ragazzini, salendo con l&rsquo;et&agrave; ho preso una Vespa con le marce fino ad arrivare alla moto dei miei sogni, che ho dovuto lasciare dopo due anni perch&eacute; era la fase-clou della mia carriera: per fortuna non sono mai caduto e non mi sono fatto male&rdquo;. Quale moto? &ldquo;La Buell XB 12S. Io sono grosso, la Buell &egrave; una moto piccolina e quello che mi piaceva era la sua ripresa, quando entrava in coppia era fulminea&rdquo;. Come hai gestito questa passione con la vita da pugile? Una vita nella quale non potevi permetterti passi falsi fisicamente parlando, ancor meno in moto. &ldquo;Ovviamente questa passione l&rsquo;ho dovuta gestire con i miei impegni sportivi, prima di ogni torneo o evento di pugilato ho sempre evitato di prendere la moto, e quando salivo in sella cercavo comunque di andare adagio&rdquo;. Hai portato qualcosa dal mondo delle moto alla tua carriera? &ldquo;Sul ring si vince anche per attacchi repentini, per attacchi a sorpresa, tutta accelerazione, come con la Buell, e io in moto stimolavo la mia parte nervosa, un approccio che poi sviluppavo negli allenamenti e portavo nel match&rdquo;. L&rsquo;abilit&agrave; del campione, che sia un pilota o un pugile, &egrave; quella di saper gestire un mare di emozioni? &ldquo;Certo, la tensione e l&rsquo;ansia da combattimento precedono il grande evento sia nella boxe che per il pilota prima di gareggiare. Poi dipende dall&rsquo;atleta, da come assimila il tutto, il campione &egrave; quello che riesce a gestire tutto questo al meglio, senza drammatizzare troppo. Io avevo il mio modo, e ogni atleta sa come trasformare il &lsquo;di-stress&rsquo; che &egrave; lo stress cattivo in &lsquo;eu-stress&rsquo;, che &egrave; quello buono. Il mio modo era quello di usare lo stress per esaltarmi, che poi era quello che faceva Valentino Rossi&rdquo;. Hai parlato dell&rsquo;accelerazione della tua Buell: &egrave; quello il momento che pi&ugrave; ami della guida? &ldquo;S&igrave;: nell&rsquo;uscita dalla curva si sente tutta la potenza dei cavalli che ti porta su. Io, poi, essendo grosso patisco un po&rsquo; l&rsquo;entrata in curva invece in uscita &egrave; tutto pi&ugrave; appagante&rdquo;.  La stima per Valentino  Per quello che hai rappresentato per la boxe italiana, l&rsquo;accostamento a Rossi viene facile. &ldquo;Mi hanno spesso accostato a Valentino per le doti di comunicatore, da diretto interessato dico che effettivamente ci sono molte cose simili tra di noi ma anche molte diversit&agrave;, proprio a livello di comunicazione e di personaggi. Abbiamo due storie diverse, abbiamo avuto un percorso differente, per&ograve; sicuramente &egrave; simile la capacit&agrave; di comunicare mondi, nei nostri casi la boxe e la MotoGP, alternativi al calcio&rdquo;. Valentino &egrave; riuscito a rimanere il riferimento della MotoGP sebbene negli ultimi anni siano arrivati prevalentemente insuccessi. Quanto pesa la sconfitta nello sport? &ldquo;La sconfitta &egrave; molto importante nello sport, pu&ograve; anche aiutare in molte cose. Da una sconfitta si possono costruire le vittorie successive, perch&eacute; si possono capire gli errori e le tecniche messe in pratica che per&ograve; non hanno funzionato. Si apprendono i propri limiti o anche gli sbagli di un allenamento. Tutte cose che ti permettono di costruire e di migliorare&rdquo;. Il pilota deve affrontare la paura di farsi male, un po&rsquo; come il pugile. Come si affronta la paura nel contesto agonistico? &ldquo;Quando si fa un match importante non bisogna andare da sprovveduti, perch&eacute; la tensione, l&rsquo;ansia e appunto la paura ti &lsquo;mangiano&rsquo; ancora prima dell&rsquo;avversario. Quando sei preparato in tutti gli aspetti, dalla condizione fisica e tecnica a quella mentale e alimentare, quando hai fatto tutto bene, la paura assume un aspetto diverso e si supera meglio. Soltanto in questo modo andrai a giocarti il match, o il GP, conscio di poter fare bene e giocartela. Bisogna autoconvincersi di aver fatto tutto bene. La paura si vince in questo modo, con la consapevolezza di ci&ograve; che &egrave; stato fatto. Ovviamente, se c&rsquo;&egrave; qualche elemento fuori posto, se hai svolto una vita irregolare, magari hai mangiato troppo, hai bevuto la sera prima di un evento, salirai sul ring o scenderai in pista con la paura di perdere&rdquo;. Qual &egrave; l&rsquo;aspetto che pi&ugrave; ti colpisce delle corse? &ldquo;Io sono sempre stato colpito dalla grande personalit&agrave; di Valentino Rossi. &Egrave; la personalit&agrave; che fa tutto. Anche perch&eacute; tutti quelli che corrono a quei livelli sono bravi. I piloti sono tutti racchiusi in un secondo e vanno tutti forte, altrimenti non sarebbero in MotoGP. Perci&ograve; la differenza a quel punto la fanno il talento e soprattutto la personalit&agrave;&rdquo;.    MotoVip: Fabrizio Donato, dall'atletica alla pista           

"Cosa? Credo che la tensiona prima del via &egrave; la stessa che si prova alla vigilia di un incontro. Le mie moto? Ho amato la Buell XB 12S"

MotoVip, Clemente Russo: "Boxe e moto hanno molto in comune"

Con un breve post sul suo profilo Instagram &egrave; arrivata la notizia: Clement Desalle si ritira a fine stagione. Il belga, attualmente 7&deg; in campionato con 294 punti, ha scelto di chiudere la sua carriera da pilota professionista nonostante la sua ancor giovane et&agrave; (&egrave; un classe 89, quindi ha 31 anni)  Il post social   &ldquo;Dopo 15 stagioni di GP, 11 come pilota ufficiale. Chiuder&ograve; la mia carriera da pilota di motocross alla fine di quest&#39;anno - ha scritto il belga -. Sono grato per quello che mi ha portato. Sono davvero felice di poter essere stato un pilota professionista di motocross nel campionato del mondo ad un buon livello (un sogno quando ero bambino). Questa decisione arriva adesso per una serie di ragioni, ma rispetto le regole che mi sono dato tanto tempo fa. E ad essere sincero per me sta diventando sempre pi&ugrave; difficile godermi la vita e le gare nel Mondiale. La cosa certa &egrave; che amer&ograve; per sempre guidare una moto da cross fino a quando lo potr&ograve; fare. Non ho potuto realizzare un sogno di essere campione del mondo ma &egrave; cos&igrave;. Grazie mille a tutti coloro che mi supportano&quot;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   After 15 seasons of GP, 11 as factory rider. I ll stop the Grand Prix of motocross end of this year. I m thankfull for what it bring to me. I m really happy I could be a professionel motocross rider in the world championship on a good level (a dream when I was little boy). This decision now because of a package of reasons, but I respect the rules I gave myself a long time ago. And to be honnest it&#39;s coming more and more difficult to enjoy the riding and life in GP for me. The sure thing is that I ll love forever riding a motocross bike and during I can I ll ride. I could not achieve one dream to be world champion but It&#39;s like that. Big thanks to everyone who support me. #cd25 Apr&egrave;s 15 saisons de GP, 11 en tant que pilote d&#39;usine. Je vais arr&ecirc;ter les Grand Prix de motocross &agrave; la fin de cette saison. Je suis tr&egrave;s reconnaissant de tout ce que cela m&#39;a apport&eacute;. Je suis tr&egrave;s content d&#39;avoir &eacute;t&eacute; pilote professionnel de motocross en championnat du monde &agrave; un bon niveau (un r&ecirc;ve en &eacute;tant petit). Cette d&eacute;cision maintenant &agrave; cause de plusieurs raisons. Et je respect les r&egrave;gles que je me suis fix&eacute;es. Et pour &ecirc;tre honn&ecirc;te, &ccedil;a devient de plus en plus dur de prendre plaisir en GP (circuits,...). Ce qui est sure c&#39;est que j&#39;adorerai pour toujours rouler en moto. Je n&#39;ai pas su atteindre un de mes r&ecirc;ves d&#39;&ecirc;tre champion du monde mais c&#39;est comme &ccedil;a. Un grand merci &agrave; tout le monde qui m&#39;a support&eacute;. #cd25  Un post condiviso da  Cl&eacute;ment Desalle (@mx_panda) in data: 13 Ott 2020 alle ore 11:46 PDT    Gli auguri di Herlings   Il primo a fare i complimenti per la carriera del pilota belga &egrave; stato il suo &ldquo;vicino di casa&rdquo; olandese Jeffrey Herlings, out per infortunio fino a fine stagione. Un post su Instagram anche per l&rsquo;olandese con una foto che li ritrae insieme in un momento di gara con questo commento: &ldquo;Congratulazioni per la tua carriera Clement. Sei stato duro, difficile da passare ma un grande combattente. Quando sapevo che saresti stato il prossimo pilota da passare non sapevo come comportarmi. Non abbiamo parlato tanto ma ho grande rispetto per te. Divertiti nel prossimo capitolo della tua carriera&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Congrats on a great career @mx_panda You were tough, difficult to pass but you are a real warrior and fighter. The moment I knew you were the next guy I had to pass I was like . I know we never spoke much but huge respect for you. Enjoy your next chapter.  Un post condiviso da  Jeffrey Herlings (@jeffrey_herlings84) in data: 13 Ott 2020 alle ore 12:43 PDT      MXGP Spagna: Il giorno di Prado e Vialle 

I prossimi appuntamenti di Belgio ed Italia saranno gli ultimi della carriera in MXGP del pilota belga che ha annunciato il ritiro a fine stagione

MXGP: Desalle dice basta a fine stagione

        Mancano pochi giorni all'appuntamento inaugurale del mondiale E-X Bike: il debutto sar&agrave; infatti sul circuito di Imola sabato 17 agosto in concomitanza con il mondiale di Motocross. Gli organizzatori hanno divulgato l&rsquo;elenco iscritti, dove figurano i nomi alcuni campioni delle due ruote motorizzate, a cominciare da Marco Melandri, che correr&agrave; con la e-bike Thok contraddistinta dall&rsquo;immancabile numero 33. Al via anche il talentuoso pilota di offroad Davide Guarneri, sulla Haibike numero 39. Sempre dalla velocit&agrave;, arriver&agrave; invece Ivan Clementi, sulla Merida numero 62. Marco Melandri, che ha recentemente annunciato il suo ritiro dalle competizioni iridate, &egrave; tuttora impegnato nel mondiale Superbike con la Yamaha del team GRT. Davide Guaneri ha vinto il Motocross delle Nazioni Europee nel 2012 a Kiev e quest&rsquo;anno &egrave; tornato alle competizioni nell&rsquo;Enduro dopo un infortunio capitato lo scorso anno durante il GP del Portogallo. Ivan Clementi &egrave; stato campione italiano Sport Production nel 1995 e campione europeo della 250 nel 1999, che l&rsquo;anno successivo disput&ograve; un&rsquo;intera stagione nella classe di mezzo del mondiale, per poi correre nel mondiale Superbike e Supersport fino al 2008. Non c&rsquo;&egrave; da meravigliarsi che piloti di moto come Marco Melandri e Davide Guarneri abbiano voluto partecipare all'evento: entrambi, infatti, usano biciclette elettriche per allenarsi e per divertirsi nel tempo libero. LA E-X BIKE WORLD CUP - Il campionato si svolge con biciclette elettricamente assistite e prevede diverse classi, anche femminili, che correranno per&ograve; in un'unica gara sabato pomeriggio, alle ore 18.40, della durata di 25 minuti pi&ugrave; un giro.&nbsp;       

Nel mondiale riservato alle bici elettriche, in concomitanza con l&rsquo;MXGP a Imola, al via anche il pilota di enduro Davide Guarneri e il campione europeo Ivan Clementi &nbsp;

MXGP Imola: Melandri al debutto nell’E-X Bike

HYVINKAA - La novit&agrave; dal GP di Finlandia &egrave; l&rsquo;assenza di Clement Desalle. Il pilota belga, attualmente terzo in classifica provvisoria del Mondiale MXGP, ha accusato in settimana ancora forti dolori al fianco destro, conseguenza della caduta al via di gara due del GP di Svezia, e a quanto pare anche strani sbalzi di pressione arteriosa.  Le indagini mediche a cui si &egrave; sottoposto non hanno evidenziato lesioni o problemi, ma nelle attuali condizioni Desalle non&nbsp; si sente in grado di guidare.  Di certo l&rsquo;ufficiale Suzuki, uno dei principali avversari diretti di Tony Cairoli, potr&agrave; tornare tra due settimane nel GP di Loket, ma il doppio zero di Hyvinkaa gli potrebbe precludere ogni velleit&agrave; di caccia al titolo per questa stagione, ed anche per il secondo posto (il belga Van Horebeek attualmente gli &egrave; avanti di dodici punti) sar&agrave; difficile spuntarla.  Nel corso del primo turno di libere si &egrave; poi infortunato ad una gamba il talento spagnolo Jorge Prado, uno dei papabili per il titolo europeo 85cc.  Stefano Taglioni  (nella foto Desalle dopo la caduta ad Uddevalla)

Il belga, terzo in classifica, era caduto al via di gara 2 del GP di Svezia 

6 risultati per 'Clementi'

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Cross, GP Finlandia. Desalle rinuncia: dolore al fianco e sbalzi di pressione