        Dopo una stagione lontano dalla Supersport 300, il team Box Pedercini Corse torna a correre in pianta stabile nel CIV SS300 e per farlo ha scelto uno dei piloti pi&ugrave; esperti del paddock: Alfonso Coppola. Il campano dai trascorsi sia nel mondiale di categoria sfiorando il titolo iridato nel 2017 e che lo scorso anno &egrave; salito sul podio a Vallelunga. CIV 2024, FOLGORI: "IN SBK, OBIETTIVO 20-22 MOTO IN GRIGLIA" Binomio importante per il titolo tricolore Il Campionato Italiano Velocit&agrave; ritrova il Box Pedercini Corse dopo il titolo conquistato nel 2022 lo Leonardo Carnevali grazie a tre vittorie, quattro secondi posti ed un terzo gradino del podio. La squadra mantovana torna nel CIV Supersport 300 e lo fa con uno dei piloti pi&ugrave; esperti della classe, Alfonso Coppola. Il campano, classe 1997, ha una grandissima esperienza nella classe &ldquo;trecento&rdquo;. Dopo aver sfiorato il titolo mondiale nel 2017 ed una breve passaggio con le 600, Coppola &egrave; tornato a correre nel CIV Supersport 300 nel 2021 dove nelle ultime tre stagioni ha raccolto una vittoria e tre podi. Il campano per&ograve; solo nella stagione 2022 ha disputato tutto l&rsquo;anno chiudendo in quinta posizione il campionato italiano. Il Box Pedercini Corse ha cos&igrave; deciso di puntare su Coppola per puntare a confermarsi come uno dei team di riferimento della categoria che nella prossima stagione subir&agrave; diverse novit&agrave;, la pi&ugrave; importante di tutto ovviamente il passaggio alla gomma Dunlop, che dal 2024 sar&agrave; fornitore unico di tutte le classi del CIV. Ivan Pedercini, Team Manager: &ldquo;Siamo estremamente entusiasti di dare il benvenuto ad Alfonso Coppola nella nostra squadra per la stagione 2024. Sappiamo che la Supersport300 &egrave; una categoria molto combattuta e competitiva. Dopo il nostro successo nel 2022, sappiamo che il ritorno in questa categoria richiede impegno e dedizione per confermarsi. Siamo convinti che Alfonso, con la sua vasta esperienza e la sua notevole capacit&agrave;, sia la scelta giusta per guidare la nostra Kawasaki Ninja al successo". Alfonso Coppola: "Sono molto felice di avere l'opportunit&agrave; di correre con il Box Pedercini Corse e di poter correre con la Kawasaki. Questa nuova avventura mi carica di stimoli e aspettative. Non vedo l'ora di incontrare il team e iniziare a lavorare insieme. Sono convinto che fin dai primi test stabiliremo un'ottima collaborazione e lavoreremo intensamente per essere subito competitivi. Credo fermamente che, con il pacchetto Kawasaki, abbiamo grandi possibilit&agrave; di essere protagonisti nel campionato. Non vedo l&rsquo;ora di scendere in pista ed iniziare questa nuova stagione. Ringrazio tutto gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo&rdquo;.  CIV 2024: SPONGA AL DEBUTTO IN MOTO3 CON SM POS CORSE       

Il team mantovano torna nella Supersport tricolore dopo il successo del 2022 puntando nuovamente al titolo con l&rsquo;esperto pilota campano

CIV, Box Pedercini Corse torna nella Supersport 300 con Alfonso Coppola

        Alfonso Coppola non sta vivendo una stagione indimenticabile anzi, dopo la separazione con il VM Racing Team &egrave; arrivata la chance con il Team BrCorse centrando un podio a Vallelunga. Il pilota originario di Scafati non ha potuto per&ograve; prendere via alla gara del Mugello del CIV SS300 per gli impegni nel mondiale di classe del team lombardo cos&igrave; a fine agosto ha preso parte come wild card alla R7 Cup prendendo confidenza con una classe che pare potr&agrave; nel breve futuro sostituire la SSP300 nel mondiale. Vuono e Rizzi: campioni della MiniGP Italy Series e pronti per Valencia Un anno difficile La stagione 2023 per te &egrave; stata un po' movimentata, com'&egrave; andata finora? &ldquo;Il 2023 non &egrave; stata una grande stagione, con il team VM dopo la vittoria di Imola dell&rsquo;anno scorso ci eravamo dati grandi obiettivi ma nei primi due round non sono arrivati. Questo insieme a dei problemi interni ci ha portato a scogliere il nostro contratto, successivamente ho preso accordo con il team BR per Vallelunga, dove siamo andati subito bene. Abbiamo lottato in entrambe le gare per la vittoria centrando un podio. Non &egrave; stata la stagione che avevo programmato perch&eacute; i problemi ad inizio stagione hanno un po&rsquo; condizionato i miei piani&rdquo;. Ti rivedremo in pista ad Imola per il finale di stagione nella SS300? &ldquo;Per il momento con il team BrCorse siamo d&rsquo;accordo che saremo ad Imola ma dovr&agrave; essere correlato ad altre situazioni che si devono incastrare perch&eacute; hanno un impegno nel mondiale ma stiamo lavorando per essere entrambi all&rsquo;ultima gara stagionale del CIV&rdquo;.  Civ Femminile: Ponziano e Cabrini, duello mozzafiato a Varano L'avventura in con le 600 Dopo il secondo posto nel mondiale SS300 nel 2017 hai disputato 2 stagioni un po' complicate con in 600, tornassi indietro rifaresti subito quel passaggio? &ldquo;Dopo aver sfiorato il mondiale nel 2017 avevo di diritto la possibilit&agrave; di passare in 600, quindi non rimpiango questa scelta. L&rsquo;unica cosa guardandomi alle spalle &egrave; che avrei voluto un&rsquo;altra opportunit&agrave; il secondo anno con Yamaha al mio fianco cos&igrave; da potermi esprimere al meglio perch&eacute; il passaggio 300 a 600 non &egrave; facile ed avrei avuto un altro anno di adattamento per cercare di esprimermi al meglio&rdquo;. Sei tornato in 300 ed ora sei uno dei veterani della classe com'&egrave; confrontarsi con avversari spesso molto pi&ugrave; giovani di te? &ldquo;Adesso in 300 sono uno dei veterani e vedere i giovani che arrivano cos&igrave; velocemente mi stupisce, per&ograve; &egrave; bello confrontarsi con loro. Arrivano sempre ragazzi giovani e molto talentuosi ma questo mi sprona sempre a fare meglio e cerco di guardare cosa fanno perch&eacute; in questo sport non si smette mai di imparare e possono portare sempre qualche novit&agrave; e qualche trucco che si pu&ograve; imparare anche da loro&rdquo;.  Visti mancanti e poca sicurezza: quanti problemi per il GP India! La classe del futuro Si parla di introdurre un campionato "Twins" da disputare con le R7, RS660, avendoci corso quest'anno credi possa essere il giusto passaggio intermedio tra le 300 e le&nbsp;Supersport&nbsp;600? &ldquo;Quest&rsquo;anno grazie al mio sponsor ho avuto la possibilit&agrave; di partecipare ad una gara della R7 Cup, che potrebbe essere la base per la nuova categoria di cui si parla. Potendo cos&igrave; confrontare sia la SSP300 che questa nuova categoria: devo dire che secondo me questa nuova classe ha un gran potenziale. Pur essendo alle prime armi ho preso subito una moto pi&ugrave; stabile e sicura rispetto ad una 300, manca ovviamente lo sviluppo perch&eacute; nelle 300 ormai lo sviluppo ha fatto dei passi da gigante mentre in questa classe manca ancora. Per&ograve; di base si avvicina molto di pi&ugrave; alla 600 e questo pu&ograve; dare una mano ai giovani ragazzi per avere un passaggio pi&ugrave; fluido alla SSP600&rdquo;.  SBK Arag&ograve;n: orari SKY e TV8, programma       

Il pilota campano dopo l&rsquo;assenza al Mugello torner&agrave; in pista ad Imola, e nel frattempo ha potuto provare la nuova R7 Cup

SSP300, Alfonso Coppola: “Le nuove twins sono il giusto passaggio prima delle 600”

        Momento d&rsquo;oro per Alfonso Coppola. Il pilota campano, reduce dal terzo posto conquistato a Vallelunga nel contesto CIV in sella alla Yamaha del team BrCorse, parteciper&agrave; al round di Imola della Supersport 300 (14-16 luglio). Coppola, vice campione mondiale della categoria nel 2017, difender&agrave; i colori del team Yamaha MS Racing, in sostituzione di Galang Hendra Pratama, un&rsquo;opportunit&agrave; che permetter&agrave; ad Alfonso di calcare nuovamente il tanto ambito palcoscenico iridato.&nbsp; &ldquo;Sono felicissimo &ndash; ci ha raccontato in esclusiva&nbsp; &ndash; non vedo l&rsquo;ora di poter dimostrare il mio potenziale&rdquo;. Alfonso Coppola nel mondiale 300 a Imola  Alfonso, stai per rientrare nel mondiale, ma facciamo un passo indietro. A Vallelunga, con i colori BrCorse, sei tornato ad assaggiare il gusto del podio. &ldquo;S&igrave;, a Vallelunga sono andato forte, sin dal gioved&igrave; sapevo di avere le carte in regola per fare bene. In Gara 1 ho sprecato un&rsquo;opportunit&agrave; da podio, ma in Gara 2 ho mantenuto la calma, centrando la terza posizione finale&rdquo;. Un piazzamento che ha rappresentato un grande traguardo per te, dopo le difficolt&agrave; di inizio 2023. &ldquo;Il podio di Vallelunga &egrave; stata una bella soddisfazione, perch&eacute; ho dimostrato il mio vero potenziale. Questa &egrave; stata la mia soddisfazione personale, pi&ugrave; del piazzamento conquistato&rdquo;. A Vallelunga, hai lavorato con il team BrCorse, squadra in testa alla classifica del mondiale con Mirko Gennai. Come ti sei trovato? &ldquo;Era da tanto che non lavoravo con un team di quel livello. L&rsquo;ambiente che si respira &egrave; molto calmo, senza ansie, una condizioni che permette al pilota di esprimersi al meglio&rdquo;. Quali aspettative nutri in vista di Imola? &ldquo;Dopo il weekend del Piero Taruffi, in cui mi sono confrontato con piloti come Ieraci e Vannucci, posso ben sperare in vista dell&rsquo;impegno nel contesto iridato. Sicuramente la mia ambizione &egrave; alta, anche se nel mondiale la situazione sar&agrave; diversa dal CIV. Non sar&agrave; facile, quindi dovr&ograve; restare concentrato e sfruttare al meglio il tempo a disposizione in ogni singolo turno&rdquo;.              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alfonso Coppola (@alfonso.coppola15)      Alfonso Coppola e l'opportunit&agrave; MS Racing  Dopo Imola, quali impegni agonistici hai in programma? &ldquo;Il mio futuro &egrave; tutto da scrivere. Al momento, non ho una sella per il CIV ma, se dimostrer&ograve; di meritarmelo, potrei continuare la stagione nel mondiale 300 con il team MS. C&rsquo;&egrave; una possibilit&agrave; di proseguire con loro e voglio giocarmela. Intanto ringrazio la squadra per l&rsquo;opportunit&agrave;, spero di meritarne altre&rdquo;. In passato, ti abbia gi&agrave; visto impegnato nella Supersport 600, prima di tornare nella SSP300. Pensi al salto di cilindrata, magari nel 2024? &ldquo;In generale, direi che mi piacerebbe provare una nuova categoria, ma vorrei prima conquistare un titolo tra le 300. Il mio obiettivo &egrave; questo&rdquo;. SSP: Pusceddu e Ottaviani wild card a Imola       

Il pilota campano difender&agrave; i colori Yamaha MS Racing: "Ringrazio il team, ora voglio giocarmi le mie carte"

SSP300: Alfonso Coppola torna nel mondiale a Imola

        Grande novit&agrave; in arrivo sullo schieramento del CIV Supersport 300. In occasione del round di Vallelunga, in programma dal 17 al 18 giugno prossimi, Alfonso Coppola non vestir&agrave; pi&ugrave; i colori del VM Racing Team, con cui ha disputato i primi due weekend stagionali, ma difender&agrave; quelli del BrCorse, squadra che si trova attualmente in testa al mondiale Supersport 300 con Mirko Gennai. Coppola con BrCorse a Vallelunga   A raccontarlo in esclusiva a Motosprint &egrave; stato lo stesso Coppola. &ldquo;In occasione delle gare di Vallelunga, correr&ograve; con il team BrCorse &ndash; le parole del pilota campano - al momento, il nostro accordo vale solo per questo weekend&rdquo; ha specificato Alfonso, che lascia quindi la porta aperta a ogni soluzione per i successivi impegni di Misano, Mugello e Imola. &ldquo;Il mio proseguo di stagione &egrave; ancora da definire, non escludo nessuna soluzione&rdquo; ha chiarito infatti il Coppola, prima di ringraziare BrCorse per l&rsquo;opportunit&agrave;. L'entusiasmo di Alfonso Coppola  &ldquo;Sono contento di correre con questa squadra, che si sta dimostrando vincente a livello mondiale, e non vedo l&rsquo;ora di poter dire la mia in sella a una moto che mi permetter&agrave; di esprimere appieno il mio potenziale&rdquo; ha concluso il 25enne dai trascorsi iridati, che con i colori VM era tornato alla vittoria a Imola, nel finale del 2022, e adesso punta al medesimo obiettivo con BrCorse tra le curve del Piero Taruffi. Calendario CIV 2023       

In occasione del round capitolino del Campionato Italiano Velocit&agrave;, il pilota campano difender&agrave; i colori del team che sta primeggiando nel Mondiale

CIV SS300: Alfonso Coppola col team BrCorse a Vallelunga

        The CIV championship continues to issue a stream of rider announcements. This time the news relates to the Supersport 300 class, with the continuation of a partnership that proved strong last season. &nbsp; Coppola renews  We&rsquo;re talking about Alfonso Coppola, who will wear VM Racing Team colours once again in 2023 and will set out to fight for a championship crown that was won this season by Leonardo Carnevali, ahead of Matteo Vannucci and Emanuele Vocino. &nbsp; The Italian title is the goal  Following a complicated 2021, Coppola concluded the 2022 CIV season in fifth place overall with 113 points, a tally that was boosted when he finished third in race 1 at Mugello and first in race 1 at the Imola season finale. Coppola also competed as a wildcard in the Misano WorldSSP300 round, finishing the two races in fourth and tenth place respectively. &ldquo;I&rsquo;m pleased to have renewed with the VM Racing Team for the 2023 season; we&rsquo;ll again compete in CIV SS300. I want to thank the team and sponsors for giving me another opportunity to aim high&rdquo;, comments Coppola.       

A partnership that began in 2022 and that brought a podium and a race 1 win at Imola is set to continue

CIV SS300: Alfonso Coppola renews with the VM Racing Team for 2023

        Continua la raffica di annunci di mercato inerenti al CIV: stavolta la notizia riguarda la classe Supersport 300, che nel 2023 vedr&agrave; riproporsi un sodalizio che ha ben figurato nella passata stagione. Francesco Ciacci, la storia di un Vecchio Leone Coppola rinnova  Si tratta di Alfonso Coppola, che continuer&agrave; a difendere i colori VM Racing Team anche nel 2023, con l&rsquo;obiettivo di puntare alla corona di campione conquistata quest&rsquo;anno da Leonardo Carnevali davanti a Matteo Vannucci ed Emanuele Vocino. L'obiettivo &egrave; il titolo italiano  Dopo un 2021 complicato, Coppola ha concluso la stagione del CIV 2022 al quinto posto assoluto con 113 punti conquistati, un bottino impreziosito dal terzo posto colto nella prima tappa al Mugello e dalla vittoria conquistata in Gara 1 nel round conclusivo di Imola. Il 2022 di Coppola &egrave; stato arricchito dalla wild card nella tappa di Misano del WorldSSP300, in cui il pilota campano ha ottenuto un quarto e un decimo posto rispettivamente in Gara 1 e Gara 2. &ldquo;Sono felice di aver rinnovato con il VM Racing Team per la stagione 2023, affronteremo nuovamente il CIV SS300. Ringrazio squadra e sponsor per avermi dato un&rsquo;altra possibilit&agrave; per puntare in alto&rdquo; il commento di Coppola. National Trophy: aperte le iscrizioni alla stagione 2023        

Continua il sodalizio iniziato nel 2022 che ha fruttato un podio e una vittoria in Gara 1 a Imola

CIV SS300: Alfonso Coppola rinnova con VM Racing Team per il 2023

        &Egrave; arrivata a Imola la prima affermazione stagionale di Alfonso Coppola, vincitore di Gara 1 della Supersport 300 disputata sul tracciato di Imola. Marco Bussolotti &egrave; il Campione Italiano 600 CIV Carnevali &egrave; 7&deg;  Il pilota VM Racing Team ha regolato nel finale l&rsquo;arrembante Oscar Nunez Roldan, secondo, con Emanuele Vocino che ha conquistato la terza e ultima posizione del podio rintuzzando gli attacchi di Nikolas Marfurt, quarto. I quattro piloti hanno tagliato il traguardo racchiusi in soli sette decimi, seguiti da un altro gruppo di piloti, quello formato da Edoardo Colombi, Dorren Loureiro e Leonardo Carnevali. I tre hanno tagliato il traguardo nell&rsquo;ordine, con Loureiro che ha dovuto accontentarsi di un sesto posto finale nonostante la pole position conquistata nella Q2 del mattino. In virt&ugrave; del settimo posto odierno Carnevali vanta 175 punti in classifica generale, gli stessi conquistati da Matteo Vannucci, assente per partecipare al round della SS300 iridata in programma a Portimao. A Carnevali baster&agrave; dunque arrivare a punti in Gara 2 per conquistare il titolo di Campione Italiano. CIV Imola: Leonardo Zanni &egrave; Campione Italiano PreMoto3 La classifica         

Il pilota VM Racing Team ha preceduto Nunez Roldan e Vocino, mentre il poleman Loureiro &egrave; 6&deg;

CIV Imola: primo successo stagionale per Coppola nella SS300

L'intervista al pilota impegnato nel CIV Supersport 300 curata da Christian Caramia e Marco Pezzoni

Finalmente è Venerdì: l'intervista ad Alfonso Coppola

        Con l'arrivo del nuovo anno, Alfonso Coppola ha reso noti i propri piani per la stagione 2022. Il pilota campano ha infatti annunciato attraverso i propri canali social che prender&agrave; parte al CIV Supersport 300 come portacolori del VM Racing Team, con il chiaro obiettivo di tornare tra i protagonisti assoluti della categoria.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alfonso Coppola (@alfonso.coppola15)      CIV 2021: i cinque momenti pi&ugrave; emozionanti della stagione tricolore In cerca di riscatto  L'ormai esperto pilota classe '97 &egrave; reduce da un 2021 non semplice tra CIV e mondiale, sempre in Supersport 300. L'unico vero e proprio risultato di rilievo ottenuto nel corso della stagione &egrave; stato il secondo posto al Mugello nel primo round di campionato, in un'annata che non ha rispecchiato minimamente il talento del 24enne di Scafati. Vice-campione del mondo nella prima edizione del mondiale di categoria nel 2017 e terzo classificato nell'Europeo Supersport 600 nel 2018, Coppola sar&agrave; uno dei piloti con la maggior esperienza al via nel 2022 e, se messo nelle giuste condizioni, potrebbe essere uno dei sicuri pretendenti al titolo in una classe incerta e ricca di piloti al via come la 300 del Campionato Italiano Velocit&agrave;. CIV SBK: Sconza al via con Speed Action, Michal Filla con Barni Racing       

Il vice-campione del mondo del 2017 punter&agrave; al titolo tricolore nella Supersport 300, cercando di rilanciarsi lasciando alle spalle un 2021 non semplice tra Mondiale e Campionato Italiano

CIV, SS300: Alfonso Coppola al via con il VM Racing Team

L&#39;argomento non &egrave; nuovo, ma rimane attuale. Il confronto tra le prestazioni della SBK iridata con quelle espresse dalle moto iscritte al CIV Superbike tiene banco, soprattutto da quando la serie tricolore ha introdotto la gestione elettronica MoTec, unica per tutti i team iscritti al campionato nazionale.  Pi&ugrave; veloce/meno veloce, meglio/peggio, facile/difficile. Oppure, molto costoso... meno caro. I commenti sono relativi ai paragoni di cui le due categorie sono soggette da tempo. Tempi sul giro, appunto, ecco il fattore che determina la discussione.  Per andare forte bisogna spendere, certo. Altrimenti, si insegue. Vero. D&#39;accordo, ma di quanto si insegue? Il rapporto denaro/cronometro &egrave; bilanciato nel Mondiale? La pi&ugrave; economica Superbike nostrana &egrave; troppo distante dai riferimenti siglati da Johnny Rea &amp; Soci? Guardiamo un attimo la foto di Alessandro Delbianco e facciamo un ragionamento.  Coppola: tra Mondiale e CIV, poche differenze di tempo, troppe di prezzo     Moreno &egrave; molto preparato ed esperto. Per esempio, nell&#39;immagine qui sopra lui &egrave; a destra, festeggiante qualcosa di piuttosto importante. Presente a Misano, Coppola ha ammirato le azioni della SBK, traendone una considerazione interessante: &quot;Vanno veramente forte - attacca - per&ograve; anche in Italia si viaggia parecchio. Se pensiamo che i due regolamenti tecnici propongano cifre di realizzazione e gestione non paragonabili, le prestazioni non sarebbero nemmeno da comparare. Invece...&quot;  Invece, i tempi sul giro rientrano in range per il quale si pu&ograve; aprire una parentesi: &quot;Ovvio, le moto del Mondiale sono pi&ugrave; veloci - continua - tuttavia altrettanto costose. Rispetto ai modelli del CIV, direi... tre volte tanto. Ovvero, una moto per correre in Italia costa un terzo di una presente nella serie iridata. E non parlo dei costi di gestione e manutenzione, altrimenti il budget sale ulteriormente&quot;.  Ed eccoci a Delbianco. Alessandro guida una Honda CBR allestita dal team DMR Racing. Nel round tricolore di Misano, il numero 52 ha siglato la pole in 1&#39;35&quot;486. Rispetto alla Superpole realizzata nel weekend SBK, sulla stessa pista, da Johnny Rea - 1&#39;33&quot;416 - c&#39;&egrave; una bella differenza, per&ograve; il Cannibale ha sfruttato le Pirelli da qualifica che, nei tracciati giusti, piegano molte MotoGP ufficiali. Possiamo aggiungere che il nordirlandese sia... il sei volte campione, ma la sua Ninja costa come tre Fireblade di Delbianco. Euro pi&ugrave;, euro meno.  Elettronica MotoGP contro MoTec &quot;standard&quot;, la soluzione &egrave; nelle... ruote     Rea gode di evoluzioni elettroniche da MotoGP, lo conferma l&#39;impressionante staff Kawasaki che segue il team Provec in ogni tappa iridata. La squadra stessa - e non solo Kawasaki, bens&igrave; ogni formazione iscritta al Mondiale - sostiene che lo sviluppo elettronico ricopra voci di budger importanti.  Nel Campionato Italiano Velocit&agrave; c&#39;&egrave; ora la MoTec, costosa all&#39;inizio (perch&eacute; nella prima fase di realizzazione), ammortabile su almeno tre anni progetto. I controlli disponibili al pilota sono standard, infatti, da noi si guida &quot;di polso&quot;, come direbbe Luca Vitali.  Quindi, gomme speciali, elettronica maggiormente evoluta e preparazione generale pi&ugrave; onerosa. Ecco perch&eacute; le SBK risultano pi&ugrave; leste delle &quot;Stock&quot; nazionali. Per&ograve;, come abbiamo visto, la differenza &egrave; alta ma non esageratamente. Cosa aiuterebbe le moto del CIV? Ancora Coppola: &quot;Cerchi e freni da Mondiale - la sua analisi - sicch&eacute;, non propriamente di serie, un po&#39; pi&ugrave; racing. Si risparmierebbe peso e gli spazi di arresto crollerebbero. Perch&eacute; le Superbike tricolori sono veloci in rettilineo quasi quanto quelle del Mondiale, ma pesano di pi&ugrave;. Con cerchi ruota ed impianti evoluti, i tempi sul giro calerebbero ancora un po&#39;&quot;.  Jorge Lorenzo su pap&agrave; Chico: &quot;Era un sergente, come Hitler&quot;  &nbsp; 

I costi per correre il campionato tricolore rappresentano un terzo della spesa da affrontare nella serie iridata. I tempi sul giro non sono cos&igrave; distanti, considerando molte parti di serie. Moreno Coppola: &quot;Con ruote leggere e freni racing, si farebbe anche meglio&quot;

SBK, minor spesa, simil resa: moto del CIV (quasi) al pari del Mondiale

Per tutto il 2020, Alfonso Coppola ha gareggiato con il coltello tra i denti, notando subito un dettaglio molto importante. La Supersport 300, classe giovane che propone corridori giovani, &egrave; salita di livello, sia tecnico che agonistico. Lui, pilota campano di 23 anni, prima di passare alla 600, &egrave; stato vicecampione delle entry class nel 2017, perci&ograve; la sua opinione &egrave; pi&ugrave; che attendibile: &quot;Il valore della serie cadetta &egrave; cresciuto - spiega - e non di poco, a dirla tutta. Siamo in tanti e parecchi di noi sono competitivi in ogni frangente del weekend. Pure le moto vanno forte, tra Kawasaki e Yamaha la lotta si &egrave; rivelata parecchio accesa. Farsi largo nella Supersport 300 non &egrave; affatto semplice&quot;.  Come reputi la tua stagione finita pochi mesi fa?  &quot;Diciamo che &egrave; andata bene, anche se avrei voluto fare di pi&ugrave;. Il lavoro condiviso insieme al team GP Project era molto buono, nonostante nel box fossimo davvero in tanti. Io, Kevin Sabatucci e Bruno Ieraci risultavamo sempre tra i migliori di categoria, solo qualche episodio sfortunato ci ha impedito di vincere le gare. Lo staff di Alessio Altai &egrave; preparato e competente, la Kawasaki Ninja &egrave; una moto che va capita, altrimenti &egrave; dura trarne i relativi vantaggi&quot;.    Nel 2021 tornerai per&ograve; su una Yamaha.  &quot;S&igrave;, nel team Trasimeno, squadra che gode di grande esperienza. Sono molto contento di quanto fatto con GP Project, per&ograve; ho bisogno di saltare in sella ad una R3, moto che mi consente di guidare come piace a me. Io prediligo frenate violente e decise, fin sotto la cura. Con la Ninja questa manovra non mi era concessa, perch&egrave; faticavo a sentire le reazioni della gomma anteriore. Invece, sulla Yamaha ritrover&ograve; sensazioni mai sopite. Non per caso, nel 2017 sfiorai il titolo della 300, sfuggitomi per un solo punto&quot;.  Futuro in Supersport   La classe di mezzo delle derivate di serie &egrave; gi&agrave; stata affrontata da Alfonso, che vi ha partecipato con Yamaha e Honda. Soprattutto con la R6, l&#39;oggi ventitreenne di Scafati ha conquistato punti iridati: &quot;Vero, nell&#39;anno in cui Caricasulo e Mahias erano ufficiali per la Casa di Iwata - ricorda - ed in cui la battaglia in pista era durissima, in ogni round. Ho accumulato informazioni ed esperienze, mi piacerebbe tornare in Supersport, ma prima voglio fare bene il 2021 con il team Trasimeno&quot;.  Ti sei posto obiettivi specifici?  &quot;Non proprio. Il mio desiderio &egrave; impegnarmi al meglio delle mie possibilit&agrave;, provando ad essere il pi&ugrave; veloce possibile in ogni turno cronometrato. Pure nelle gare, due per weekend, eviter&ograve; di compiere calcoli. Tuttavia, garegger&ograve; usando testa e cuore: nella 300 servono entrambi. Il mio obiettivo &egrave; regalare alla squadra ottimi risultati, ovviamente non posso prevedere quali saranno. Faremo i conti a fine anno, sperando di... trovarci in alto nella classifica mondiale&quot;.  Sarebbe un viatico per tornare in Supersport.  &quot;Forse s&igrave;, ci spero, chiaramente. Il team Trasimeno conosce bene quella categoria che, nel frattempo, cambier&agrave; volto. Vedremo. Io mi sto allenando gi&agrave; duramente, perch&eacute; voglio arrivare pronto al primo fine settimana di Assen. So che la concorrenza sar&agrave; agguerrita, io altrettanto. Vado spesso a girare nei kartodromi qui in Campania, nell&#39;obiettivo di rimanere in sella per pi&ugrave; tempo che posso. Oltretutto, curo anche la preparazione fisica: con due gare a round, occorre essere reattivi e resistenti&quot;.    Moto, lavoro e... (forse) studio   Coppola &egrave; un ragazzo educato, riconoscente e dai sani valori. Infatti, tiene a precisare una cosa: &quot;Voglio sentitamente ringraziare Alessio Altai e GP Project - le sue parole - perch&eacute; insieme ci siamo divertiti, lavorando con metodo. L&#39;anno prossimo per me sar&agrave; con Trasimeno, forse e per il momento quale solo pilota e, probabilmente, questo dettaglio mi aiuter&agrave;. Con meno dispersione nel garage, c&#39;&egrave; la possibilit&agrave; di concentrare gli sforzi su una sola ed unica punta&quot;.  Farai altro, oltre a correre?  &quot;Mi dedico a diverse attivit&agrave;, perch&eacute; ho capito alcune cose. Mi sono impegnato con mio pap&agrave;, affiancadolo nel lavoro di commercialista. Lo trovo interessante &egrave; giusto, ci vuole sempre un piano B e non si sa mai come potrebbe andare o non andare la carriera di pilota. Frequento una universit&agrave; privata, nel ramo di Economia Aziendale. Adesso non so quando riprender&ograve;, ma spero il prima possibile, perch&eacute; &egrave; sempre meglio accrescersi culturalmente&quot;.  Sar&agrave; un 2021 dal triplice impegno.  &quot;S&igrave;, e sono contento cos&igrave;. Chiaramente, a me piace correre, ma &egrave; corretto crearsi pure basi culturali e la possibilit&agrave; di scegliere strade diverse. Dalla pista ai libri, dallo studio di pap&agrave; agli allenamenti. Trovo bello fare tutto questo, mi conferisce una sensazione di completezza. E poi, meglio staccare dalle gare, ogni tanto. Altrettanto bello &egrave; staccare da studio e lavoro, perci&ograve;... sfrutter&ograve; le tre attivit&agrave; in modo intelligente e al cento per cento&quot;.  Il 2021 della SBK inizia immediatamente con la sfida Kawasaki - Ducati 

il pilota campano garegger&agrave; ancora con Yamaha, marchio con cui sfior&ograve; il titolo della 300 nel 2017: &quot;Correr&ograve; sempre al mio meglio in ogni gara, dando il cento per cento. Oltre alla moto, mi dedicher&ograve; al lavoro, per un impegno massimo&quot;

SSP300, Alfonso Coppola: &ldquo;La prossima stagione non far&ograve; calcoli&rdquo;

Se non &egrave; uno &ldquo;scambio&rdquo; vero e proprio poco ci manca, fatto sta che De Cancellis e Coppola salgono l&#39;uno sulla moto dell&#39;altro. Se per il francese si tratter&agrave; della prima volta con Kawasaki di ProDina, per il pilota campano sar&agrave; invece un ritorno con le moto di Iwata dopo l&rsquo;esperienza iniziale del 2017 in sella alla R3 del team SK Racing.&nbsp;  A comunicarlo &egrave; lo stesso pilota campano che sui suoi social ha fatto sapere di aver firmato per il team Trasimeno per la stagione 2021.&nbsp;  Coppola-Trasimeno   Sui profili Facebook ed Instagram di Alfonso &egrave; comparso il post con la firma sul contratto per il team Trasimeno Yamaha     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Alfonso Coppola (@alfonso.coppola15)    SS300, boom di iscritti anche nel 2020: qual &egrave; la formula magica? 

Il pilota campano, dopo la stagione in Kawasaki GP Project, torna con le moto di Iwata grazie al team Trasimeno andando a sostituire Hugo De Cancellis

SSP300: ritorno in Yamaha per Alfonso Coppola

Di tutti i dettagli tecnici che costituiscono una moto da corsa, la sezione elettronica &egrave; quella meno visibile. Quella che vedete nella foto principale &egrave; la BMW S1000RR priva di carene, sotto le quali si celano vari segreti e numerosi dettagli.  Oltre al motore, la frizione, il cambio, il radiatore, si possono scorgere centraline, sensori, cablaggi ed antenne, ma il vero &ldquo;cuore&rdquo; della gestione &egrave; il software, ovvero, la programmazione dedicata dagli ingegneri specializzati, in un lavoro molto complicato e minuzioso.  Tra sistemi GPS e computer, l&rsquo;elaborazione delle strategie di controllo sono infinite. Calcoli matematici, algoritmi, codici e file. Le chiavi inglesi, in questo caso, non servono nemmeno. Occorrono, invece, PC portatili, porte seriali e tanta pazienza.  Queste operazioni potrebbero essere ritenute &ldquo;fantasma&rdquo; - perch&eacute; non visibili all&rsquo;atto pratico, ma tangibili dal pilota in sella - infatti, il comportamento, la sfruttabilit&agrave; e la guidabilit&agrave; della moto risentono di ogni piccola e singola modifica: &ldquo;&Egrave; vero, ogni cambiamento &egrave; avvertito dal pilota - conferma Moreno Coppola, team coordinatore MIE Althea Honda Racing - ed il tutto &egrave; assolutamente personalizzabile. Dal launch control, al freno motore, passando dal controllo di trazione alle mappature. Ogni fase della guida, in tutti i settori del tracciato, pu&ograve; avere particolari richieste e peculiarit&agrave;. Ci sono piloti che desiderano potenza gi&agrave; dai bassi regimi, altri preferiscono averla agli alti. Oppure, l&rsquo;intervento dell&rsquo;antispin: a qualcuno piace invasivo, cio&egrave;, piuttosto importante. Conosco piloti che, invece, prediligono sentire la ruota posteriore scivolare, giusto quanto basta per accelerare forte in uscita di curva&rdquo;.    Se le operazioni di gommista, meccanico, sospensionista e motorista sono evidenti, quelle dell&rsquo;elettronico... meno. Nel senso che egli immette i dati nella centralina e, apparentemente, tutto rimane uguale: &ldquo;No no, altro che uguale - Moreno continua - tutto cambia, perch&eacute; legato all&rsquo;elettronica &egrave; la dinamica del veicolo stesso. Una modifica singola pu&ograve; determinare il rendimento delle gomme, il tempo sul giro ed il passo gara. Cosa pi&ugrave; importante, per&ograve;, &egrave; il feeling che il setting elettronico conferisce al pilota. Perch&eacute;, alla fine, tecnologia avanzata a parte, &egrave; sempre il corridore che guida la moto, ed ha bisogno della massima confidenza possibile in ogni fase. Oltre a vedere gli ingegneri all&#39;opera nel garage, sono parecchie le persone che agiscono &#39;dietro le quinte&#39;, perch&eacute; l&#39;elettronica &egrave; un elemento su cui si possono fare infinite cose, quindi, servono mani sapienti ed esperte&quot;.  Coppola ha ragione, l&rsquo;elettronica &egrave; utile se ben tarata. Altrimenti, anzich&eacute; aiutare, diventa un limite. Come diceva Neil Hodgson: &ldquo;L&rsquo;elettronica &egrave; come una stampella, ti tiene in piedi quanto tutto funziona bene. Se questo non accade, si va piano e si impreca&rdquo;.  La gestione elettronica &egrave; l&rsquo;elemento da cui si ottengono le minore risposte, quando si intervistano i tecnici. Potrete sentire nozioni inerenti a forcelle, pedane, cupolini e aerodinamica, ma riguardanti software e strategie, no. Perch&eacute; l&rsquo;elettronica &egrave; come un fantasma: non si vede ma si sente e inficia nei risultati e negli ordini di arrivo.  Tecnica da corsa: la preparazione di una Superbike 

Ne scorgiamo centraline, cablaggi, sensori ed antenne, ma i software rimangono segreti e nascosti: gli interventi degli ingegneri non si vedono, per&ograve; si sentono nella guida

Tecnica da corsa: l&#39;elettronica, elemento&nbsp;&ldquo;fantasma&rdquo; della moto

Quanto &egrave; potente un motore di una SBK? Ovviamente, dipende dal modello in questione; tuttavia, i valori espressi dalle singole motociclette derivate di serie sono (pi&ugrave; o meno) allineati: si vociferano picchi massimi nell&rsquo;ordine dei 240 cavalli &ldquo;alla ruota&rdquo;, cio&egrave;, quelli effettivamente scaricati a terra previo dispersioni meccaniche, attriti e resistenze varie.  La CBR RR-R del team MIE Racing Althea Honda &egrave; preparata da Moreno Coppola e dal suo staff che, una volta ricevuta la versione &ldquo;R&rdquo; dalla Casa dell&rsquo;ala dorata, iniziano a metterci mano: &ldquo;Arrivato il kit HRC - spiega - cominciamo il lavoro. Deve essere seguita fedelmente la fiche di omologazione della Casa, perci&ograve; bisogna operare con attenzione.  Innanzitutto, dobbiamo portare le tolleranze al minimo consentito. Si pu&ograve; intervenire in maniera consistente su testata e condotti, ma attenzione: il condotto di aspirazione non si lavora pi&ugrave; a mano come era costume farlo nel passato, perch&eacute;: alcune moto montano una testata realizzata con macchine a controllo numerico a cinque assi, perci&ograve; gi&agrave; al limite del concesso. Gli interventi dei tecnici sono ora minimi. Possiamo bilanciare l&rsquo;albero motore, anche in questo caso rispettando le tolleranze concesse&rdquo;.  Operazioni di fino, pi&ugrave; che di sgrossatura. Moreno parla poi di altri dettagli: &ldquo;Possiamo modificare la rapportatura del cambio: la primaria &egrave; standard, poi si interviene nella spaziatura tra ogni marcia. Di solito, un kit &lsquo;pronto gara&rsquo; include gli ingranaggi, altrimenti vanno realizzati ex novo&quot;.   &quot;Abbiamo libert&agrave; di intervento su cammes, cornetti di aspirazione, guarnizioni di testa, eventualmente guarnizione del cilindro. Squish e rapporto di compressione sono liberi. Le valvole restano originali, per&ograve; &egrave; concessa una piccola riprofilatura. Invece, sarebbe meglio non toccare le valvole in titanio, dato che si tratta di un particolare dal materiale molto sensibile e fragile&quot;.    Per sprigionare potenza, il propulsore e tutte le parti che lo coadiuvano devono essere accordate: &ldquo;Il filtro aria viene scelto del marchio che si preferisce, come l&rsquo;impianto di scarico; la nostra Fireblade monta un Termignoni, azienda specializzata che ne dedica tutta la parte. Si possono produrre e montare radiatori di acqua e olio di qualsiasi necessit&agrave; o marca, standone attenti all&rsquo;efficienza. Perch&eacute; un conto &egrave; dirlo, un altro &egrave; farlo&rdquo;.  Infine, il tanto atteso verdetto del banco: &ldquo;Quando il tutto &egrave; assemblato ed ogni componente montato, il motore va in fase di delibera. Dopo il rodaggio al banco, si scarica l&rsquo;olio, si cambia il relativo filtro, si apre il coperchio punterie e si verificano i giochi. Verifichiamo i valori di potenza, sapendo di avere sei motori a pilota per stagione. Sapendo che il regolamento tecnico ufficiale consenta un incremento di 500 giri rispetto al motore di serie, si interviene su questo valore. Per esempio, se una moto gira a 14500, ci si pu&ograve; spingere sino a 15000 giri. I risultati? Oltre a valori di coppia incrementati e meglio spalmati su tutto l&rsquo;arco dell&rsquo;erogazione, avremo una potenza massima salita del 15 o addirittura del 20%&rdquo;.  In sostanza, quanti cavalli sprigiona una SBK? B&egrave;, basta fare i calcoli: se la Honda esce con un dato dichiarato di 220, aggiungete la percentuale di cui sopra. Anche se la sensazione rimane che si sfiorino o, addirittura, si tocchino i 250 cavalli di picco massimo e l&rsquo;esempio potrebbe essere la Honda di Haslam e Bautista, tra le pi&ugrave; prestanti della griglia mondiale.  Tecnica da corsa: la preparazione di una Superbike 

Parte 02 - Moreno Coppola racconta la preparazione dal propulsore di serie a quello racing: &quot;Con incrementi del 15 o 20% nei valori massimi e ulteriori vantaggi nella coppia motrice&quot;

Tecnica da corsa: i 250 cavalli &quot;teorici&quot; di una Superbike

Come abbiamo descritto ampiamente sul numero 19 di Motosprint, preparare una Superbike da corsa &egrave; un&rsquo;opera complessa, ed ogni parte relativa alla moto va curata da mani esperte.  Ci siamo consultati con Moreno Coppola, Team Coordinator MIE Racing Althea Honda che, grazie alla sua ampia conoscenza tecnica e meccanica e ad un linguaggio fruibile per ogni tipo di utenza, ha spiegato le fasi necessarie che portano un modello di serie ad una purosangue, nella fattispecie quella guidata da Takahashi a Phillip Island: la CBR RR-R.  Il lavoro pu&ograve; durare da tre giorni a due mesi: &ldquo;Certo, perch&eacute; dipende come la moto arriva in officina - Moreno entra nei dettagli - in quanto &egrave; possibile, negli anni di carriera, vivere pi&ugrave; situazioni. Per esempio, pu&ograve; capitare di partire dal modello prettamente stradale, cio&egrave;, quello dotato di specchietti, frecce, fanali e porta targa. Benissimo, in primis dobbiamo smontare tutto, rimuovendo i particolari non utilizzati n&eacute; utili in gara. Perci&ograve;, via tutto ci&ograve; che non serve e che appesantisce. Perch&eacute; il peso di 168 chilogrammi &egrave; raggiungibile step by step. Il primo passo &egrave;, appunto, rimuovere il superfluo&rdquo;.    Toltole il vestito casual, la moto &egrave; ora pronta per indossare l&rsquo;abito da sera: &ldquo;Abito che va comunque allestito - Coppola precisa l&rsquo;iter di questo passaggio - infatti, partendo dalla base &ldquo;R&rdquo; del modello in oggetto, si possono fare tantissime cose e poche, allo stesso tempo. Anche in questo caso, dipende. Se la Casa produttrice vende un kit racing dedicato, il tutto &egrave; pi&ugrave; semplice e, diciamo, in due o tre giorni la moto &egrave; completa. Altrimenti, lavorando su ogni dettaglio, occorrono sino a due mesi di tempo. Ogni singola ora di lavoro richiede lavorazioni studiate a tavolino, ovvero, seguendo una logica ben precisa. Altrimenti, perdendo tempo, si perde pure denaro&rdquo;.  Ci sono differenze di approccio tra le due operazioni, standard e avanzate: &ldquo;Nel primo caso, si tratta di un lavoro di assemblaggio e, al limite, di finitura. Contrariamente, ci si sporca ancora le mani, ma... scordiamoci il tecnico che lavorava di lima per ottenere quel mezzo cavallo in pi&ugrave;. Oggi le moto godono di una base progettuale sofisticata, alta, complessa. Quasi tutto &egrave; tirato al limite, giochi come tolleranze. Tirarne fuori una competitivit&agrave; pi&ugrave; alta &egrave; una operazione delicata e dedicata. La sezione elettronica, per esempio, pu&ograve; determinare la differenza finale. I motori sono escono dai reparti corse praticamente al massimo del proprio potenziale, si guadagna qualcosa intervenendo sui particolari e grazie ad impianti di scarico studiati ad hoc&rdquo;.  Rispetto al passato, impossibile trovare l&rsquo;oggetto del miracolo: &ldquo;Esatto, perch&eacute; gli incrementi prestazionali ci sono di round in round, ma non esagerati. Essendo il pacchetto base &lsquo;preconfezionato&rsquo;, &egrave; davvero difficile trovare quel quid esagerato in pi&ugrave; che possa stravolgere le prestazioni e non si deve mai rischiare di andare fuori strada. I tempi dei miracoli sono lontani. Da una volta ad oggi, il metodo di lavoro &egrave; cambiato. Adesso sembra una &lsquo;simulazione&rsquo;, ossia, uno studio delle parti e del relativo sviluppo della moto. Se prima il tecnico ed i suoi esperimenti potevano trovare la mossa vincente, nel presente si hanno un insieme di persone che si occupa delle singole aree tecniche&rdquo;.  Insomma,&nbsp;la musica &egrave; cambiata: &ldquo;S&igrave;, ed ogni &lsquo;musicista&rsquo; &egrave; specializzato in una specifica mansione, legata alla parte tecnica della moto. Il singolo preparatore aveva tutto controllo, adesso abbiamo il &lsquo;direttore di orchestra&rsquo;. Mi viene in mente Gigi Dall&rsquo;Igna: quando arriv&ograve; in Ducati, trov&ograve; gi&agrave; gli ingegneri e tecnici di cui aveva bisogno, lui deve solo coordinarli. E lo fa bene&rdquo;.  Misano riaccende i motori, con la prima giornata di test - FOTO 

Parte 01 - Moreno Coppola ci ha aiutato a spiegare come si trasforma il modello stradale in versione racing: &quot;Si tratta di un lavoro d&#39;orchestra, in cui il direttore giostra i singoli musicisti&quot;

Tecnica da corsa: la preparazione di una Superbike

Il lavoro di una compagine partecipante alla SBK &egrave; complesso e, attorno ad una moto preparata ad hoc, gravitano figure professionali dedicate alle singole e specifiche mansioni.  L&rsquo;organigramma potrebbe essere descritto cos&igrave;: c&rsquo;&egrave; un team manager, che gestisce la struttura. Nel box, si vedono in azione un ingegnere sospensionista, che si occupa di entrambe le moto. Un ingegnere di analisi dati, che opera sulle moto. Capotecnico, elettronico, capo meccanico meccanico, meccanico e gommista. Moltiplicate questi ultimi per due, ovvero, per singolo corridore.  Ognuno di loro si impegna nella messa a punto richiesta dal &ldquo;veicolo&rdquo;, il quale deve essere accordato come uno strumento prima di entrare in pista.  In mezzo a tutto ci sono i piloti. Loro, oltre a guidare, devono fornire sensazioni, indicazioni, indirizzando la squadra nella giusta direzione di sviluppo nei test e di set up nei weekend agonistici.  Il lavoro del&nbsp;capotecnico   Sembra facile incanalare gli elementi nella stessa direzione; chi pensa a farlo? Se ne occupa il coordinatore, una figura in continua evoluzione che, apparentemente, non muove un dito, invece, ha tutto sotto controllo: &ldquo;Certo, sotto la nostra attenzione c&rsquo;&egrave; tutto - svela Moreno Coppola, team coordinator MIE Racing Honda Althea - perch&eacute; parliamo di una figura che gode di una vasta esperienza maturata in anni di lavoro. Dei diversi ruoli citati, voglio nominare il capotecnico che, solitamente, ha iniziato &lsquo;sporcandosi le mani&rsquo;, fase fondamentale, se parliamo di tecnica pura. Poi, passo passo, questo professionista si &egrave; specializzato, magari nella preparazione motore, giusto per fare un esempio. Pi&ugrave; avanti, l&rsquo;esperienza maturata sia in officina che nel box durante i weekend di gare, lo porteranno a detenere la capacit&agrave; di riconoscere momenti da affrontare ed esigenze del pilota&rdquo;.  &nbsp;In un mondo sempre pi&ugrave; tecnologico ed &ldquo;elettronico&rdquo; il capotecnico evita di mettere mano ai dettagli della moto: &ldquo;Infatti abbiamo nel garage i vari specialisti - Coppola continua la spiegazione - che sanno esattamente cosa e come fare. Oggigiorno, la moto &egrave; talmente sofisticata che sarebbe impossibile avere un semplice meccanico generico che si occupi di tutto. Oddio, potrebbe pure farlo, ma si rivelerebbe un lavoro limitato, improduttivo. Ogni area del veicolo va curata, seguendo calcoli, strategie, conoscenze. Per riuscici, occorrono chilometri in pista e ore di lavoro. Pilota e singoli tecnici devono affiatarsi; a volte basta un test, in altri casi serve un anno di mondiale&rdquo;.    Il coordinatore del box di Takahashi e Torres spiega il prorio modus operandi: &ldquo;Quando lavoravo come capotecnico, con un solo sguardo, comprendevo cosa stesse accadendo e come reagire. Io ero e sono ancora molto attento; quando il mio pilota rientra al box, sto in silenzio ed osservo. Gi&agrave; da come scende dalla moto, capisco se lui possa essere soddisfatto dell&rsquo;assetto e meno. Poi, parliamo ma non mi baso solo su quanto ci diciamo. &Egrave; importante il tono della voce, certo, pure gli sguardi. In anni di corse ho capito se fare domande, quando evitarle, quando dare ragione o ribadire. Il tutto, nel feeling che si instaura con il pilota: sempre meglio metterlo a proprio agio, anzich&eacute; dargli addosso. Naturalmente, il discorso riguarda me e tutti i colleghi che ricoprono il medesimo ruolo&rdquo;.  Nostalgia, pensando a quando il meccanico si occupava &ldquo;solo&rdquo; di smontare e rimontare tutto? Dipende dai casi, Coppola racconta come oggi interpreta il proprio mestiere: &ldquo;Quel lavoro lo si fa nel reparto corse e, posso assicurare, c&rsquo;&egrave; tanta roba da fare. Chiaramente, rispetto al passato, il tecnico non &egrave; pi&ugrave; il personaggio che adopera la lima per cercare un cavallo in pi&ugrave;. Ora &egrave; diverso, i motori arrivano dalle Case gi&agrave; preparati, si lavora sui dettagli, affinandone i particolari. Poi, si va a provare. In pista si ritrova la situazione descritta prima: per capire se tutto funziona, si consulta il cronometro, d&rsquo;accordo. Ma &egrave; anche importante comprendere le sensazioni del pilota, entrandone in empatia. Ecco, s&igrave;: il capotecnico &egrave; specializzato in psicologia ed empatia (ride)&quot;.  Come cambier&agrave; la SBK? Il pensiero dell&#39;autista Kawasaki 

Moreno Coppola spiega quanto sia importante questa figura professionale: &quot;Non si sporca le mani, ma deve essere un buono psicologo, capace di entrare in empatia col pilota&quot;

Dietro le quinte della SBK: il ruolo del capotecnico

Nel primo ed unico (sinora) round disputato, il team MIE Racing Althea Honda &egrave; quello che, probabilmente, ha incontrato pi&ugrave; difficolt&agrave; da affrontare.  Moto nuova, progetto appena partito, tanto lavoro da fare. Il giapponese Takahashi portava al debutto la CBR RR-R nero e verde in configurazione mondiale, completamente da scoprire e sviluppare, sgomitando in mezzo ad avversari decisamente pi&ugrave; rodati.  A Phillip Island Takumi ha colto un punto nella Tissot Superpole Race domenicale, muovendo comunque la sua classifica: &ldquo;Non &egrave; stato un inizio semplice - parla Moreno Coppola, team coordinator - perch&eacute; la Fireblade &egrave; arrivata piuttosto tardi e, senza aver fatto test invernali, la partenza in Australia si &egrave; rivelata in netta salita. Phillip Island, Losail e Jerez avrebbero dovuto essere per noi &lsquo;round test&rsquo; ma, purtroppo, l&rsquo;arrivo della pandemia ha scombussolato i piani preventivati&rdquo;.  &nbsp;In teoria, si potr&agrave; recuperare tutto.  &ldquo;In teoria, forse. In pratica, meno. Il problema rappresentato dal Covid-19 &egrave; una cosa seria, molto seria. I programmi sportivi sono saltati e, come possiamo vedere, quasi tutte le aziende di settore sono ferme, bloccate. Adesso &egrave; difficile fare previsioni ed ogni sorta di bozza calendario sembra una illazione, una ipotesi. Tra il pensare, il dire ed il fare c&rsquo;&egrave; dentro il coronavirus che, lo sappiamo, ha messo in ginocchio tutta Europa e gira pure per il mondo&rdquo;.  Pensi che il motociclismo sia a rischio estinzione?  &ldquo;No, quello no. Non lo spero e nemmeno lo voglio, ovviamente. Io, come i giornalisti, i piloti, gli addetti ai lavori e tutte le risorse coinvolte, faccio del motociclismo il mio pane. Di moto ci vivo e amo il mio lavoro. Mi secca parecchio stare in casa fermo e non poter viaggiare e operare intorno alla moto. Per&ograve;, come spiegavo, adesso &egrave; inutile ipotizzare calendari e ripartenze. Per esempio, si parla di un campionato SBK &lsquo;invernale&rsquo;. diciamo tra l&rsquo;autunno e la primavera europea.&nbsp;A parte il fatto che, gi&agrave; di suo, questa idea &egrave; dalla realizzazione complicata: non sono poi cos&igrave; tante le piste disponibili fuori dal Vecchio Continente ed il calendario 2020 lo dimostra. Su 13 round, solo tre si corrono fuori dall&rsquo;Europa. Viaggiare costa molto denaro, i circuiti hanno impegni grandi con diverse discipline ed eventi, a noi non resta che adattarci. Poi, ci sono altri aspetti da considerare&rdquo;.    Quali?  &ldquo;Gareggiare &#39;d&#39;inverno&#39; potrebbe essere interessante per diversificare le derivate di serie dalle altre discipline motoristiche, ma &egrave; una cosa secondaria rispetto al Covid-19.&nbsp;Come si fa a dire &lsquo;campionato invernale&rsquo; se tuttora non sappiamo come sconfiggere il virus?! In Lombardia sono morte migliaia di persone come mosche, idem al centro-sud Italia. Ancora non abbiamo un vaccino disponibile e la situazione resta grave. Lo stesso in Spagna, Inghilterra... anche gli Stati Uniti sono messi male. Il problema va oltre lo sport, ci&ograve; che stiamo vivendo &egrave; epocale, ovvero, cambier&agrave; abitudini e modo di pensare. Se avessi la soluzione o la bacchetta magica, cancellerei tutto il brutto vissuto sino ad oggi, ma come si fa? Capisco che gli organizzatori di Formula 1, Motomondiale e SBK lavorino come pazzi per ricollocare i singoli eventi, ma la vedo dura. Qui si rischia di non tornare in pista per un bel po&rsquo; e parlare di calendario invernale conveniente - tra l&rsquo;altro e non &egrave; cos&igrave; - ai team indipendenti equivale ad una eresia. Proprio le squadre indipendenti saranno le pi&ugrave; colpite dalla crisi e, senza gli sponsor disponibili, come affonterebbero le onerose e impegnative trasferte? Aggiungo che il paddock, qualsiasi esso sia, &egrave; comunque a rischio&rdquo;.  Potresti entrare nel dettaglio?  &ldquo;Certo. Per esempio, intorno ad una moto ci lavora gente che proviene da ogni dove. Giappone, Italia, Spagna, Australia... come farebbero a evitare il contatto? Impossibile. Piloti e tecnici sono un tutt&rsquo;uno nel box, spesso si toccano e parlano a pochi centimetri di distanza. Le mascherine? Bazzecole. Poi, il paddock: ovunque si andr&agrave;, sar&agrave; passato il Covid-19. Magari non necessariamente un pilota o un manager potrebbe essere infetto, ma un tifoso s&igrave;. Sappiamo che nel nostro ambiente lavorino persone anche a &lsquo;rischio&rsquo;, cio&egrave;, i non pi&ugrave; giovanissimi. Proprio la fascia pi&ugrave; colpita. Pensiamo anche alle hospitality, le cucine, la sala stampa... ah, mettiamoci pure la griglia di partenza, le TV. Ripeto, il bello del motosport &egrave; il contatto umano, in questo momento severamente punito. &Egrave; totalmente inutile invocare ritorni in attivit&agrave;, adesso&rdquo;.  &nbsp;&Egrave; difficile darti torto.  &ldquo;Guarda, sto parlando con il cuore dell&rsquo;appassionato e con il cervello dell&rsquo;essere umano. Adesso dobbiamo pensare a guarire, aspettando. Anzi, lavorando: occorre un vaccino, oppure, lasciamo stare questi calendari fantasiosi. Poniamo che si torni a correre, ok. Poniamo che - ipotesi assolutamente plausibile - un pilota si faccia male e che abbia bisogno di essere trasportato in ospedale... in un momento di emergenza globale, anche una semplice radiografia o medicazione complicherebbe il tutto, portando un caos inimmaginabile&rdquo;.  &nbsp;Intravedi una soluzione?  &ldquo;No. A meno che non si trovi presto una cura efficace contro il coronavirus. Altrimenti, dobbiamo aspettare a motori spenti. Brutto, ne soffro, ma reale. &Egrave; anche vera un&rsquo;altra cosa: prima o poi ci rimetteremo in azione e, chi avr&agrave; saputo attendere, chi ha veramente passione e competenze motociclistiche, far&agrave; la differenza. Questo problema &egrave; serio ma cela opportunit&agrave; a chi le sa cogliere. Quando torneremo a gareggiare, sar&agrave; pi&ugrave; bello di prima e sar&agrave; fantastico abbracciarci come abbiamo sempre fatto. E poi, s&igrave;, con serenit&agrave; potremo migliorare le nostre prestazioni. Per ogni cosa, ci vuole tempo e metodo. A pandemia cessata, il nostro sport vivr&agrave; una seconda giovinezza. Ne sono certo&rdquo;.  Dieci anni fa: Biaggi firma la doppietta in Portogallo 

Per Moreno, team coordinatore MIE Althea Honda Racing: &quot;Potrebbe essere un&#39;idea per diversificare la SBK dagli altri campionati. Ma prima serve un vaccino per il virus&quot;

Coppola: &ldquo;Calendario invernale? Una eresia&rdquo;

Alfonso Coppola torna indietro, e lo fa per ottenere i risultati che cerca, ovvero, vincere le gare, salire sul podio e lottare per il titolo. Tutto questo riusciva bene al pilota della provincia di Salerno, protagonista nella Supersport 300 edizione 2017, chiusa al secondo posto con la Yamaha R3.  Saltando di categoria e raddoppiando cilindrata, per lui stagioni in Supersport 600 piuttosto complicate, con soli due punti colti in sella alla R6 e un po&rsquo; di patemi con la Honda CBR; non contento di tutto ci&ograve;, Alfonso scende di classe, firmando per il team GP Project, che gli metter&agrave; a disposizione una Kawasaki Ninja bicilindrica.  La struttura di Alessio Altai, responsabile della squadra: &ldquo;Siamo convinti che Coppola possa ben adattarsi alla nostra moto - dichiara - come siamo certi che si trover&agrave; bene nel nostro metodo di lavoro. Nei primi test daremo il meglio per metterlo a proprio agio, siamo convinti che potr&agrave; essere competitivo. Avere lui nel team &egrave; un motivo di grossa soddisfazione, il ragazzo ha il potenziale per fare grandi cose&rdquo;.  Ed ecco il pilota, voglioso di ripartire presto: &ldquo;Sono molto contento e motivato - svela - rientrare nella Supersport 300 significa provare ad appagare la mia voglia di riscatto. Il team GP Project &egrave; di alto livello e dal grande potenziale, il mio obiettivo &egrave; cercare costanza di risultati importanti. Mi sto preparando ogni giorno e non vedo l&rsquo;ora di salire sulla Kawasaki Ninja&rdquo;. 

Dopo stagioni in Supersport, Alfonso affronta il 2020 nella 300, categoria dove &egrave; stato vicecampione del mondo

Dalla 600 alla 300: Coppola ritorna al suo primo amore

        Alfonso Coppola, portacolori del team SK Racing, ha perso l&rsquo;opportunit&agrave; di diventare  campione del Supersport 300 World Championship a Magny Cours, ma ha ottenuto una buona seconda posizione in gara e ha vinto la  battaglia del bLU cRU, la sfida europea ideata da Yamaha. &nbsp; Dopo aver conquistato il podio sei volte, Coppola&nbsp; ha  lottato con altri 11 piloti per la vittoria nella gara appena disputata  al Circuit de Nevers, ma non &egrave; riuscito a portare a casa gli ambiti 25  punti. Con il secondo posto, dietro al contendente al titolo Marc Garcia, alfiere del team Halcourier Racing, Coppola non si &egrave; assicurato il titolo del mondiale Supersport , e il vincitore si decider&agrave; fra due settimane a Jerez. &nbsp; Vincendo&nbsp; la sfida di Yamaha del bLU cRU  con un round d&rsquo;anticipo, Coppola si &egrave; assicurato il  supporto di Yamaha in una categoria pi&ugrave; alta per il 2018. &nbsp; PILOTA UFFICIALE - &ldquo;In questo momento,  sono estremamente contento di essere il primo vincitore del Yamaha R3  bLU cRU Challenge, ma sono anche un po&rsquo; deluso per non aver vinto su  Marc e per aver perso la leadership", ha detto Alfonso Coppola. "Sono molto eccitato all&rsquo;idea che il  prossimo anno sar&ograve; un pilota ufficiale Yamaha, ma prima mi concentrer&ograve;  sulla stagione e dar&ograve; il meglio per provare a vincere il campionato&rdquo;. &nbsp; COSI' A MAGNY COURS - Commentando la gara di Magny Cours del mondiale Supersport 300, Coppola ha detto: &ldquo;Sono un po&rsquo; arrabbiato per non aver vinto, ma l&rsquo;ultimo  giro &egrave; stato molto difficile, dopo una grande battaglia a sei. Marc (Garcia, ndr) ha  aperto un piccolo divario e non sono riuscito a prenderlo con tutti i  sorpassi prima di tagliare il traguardo.  "&Egrave; stato un buon fine settimana,  sono stato veloce il venerd&igrave;, ma ho faticato un po&rsquo; nella SP2 bagnata e  ho ottenuto solo il decimo tempo. Ho girato bene in gara, ho recuperato  posizioni e sono felice di aver ottenuto un altro podio, ma da pilota  vorrei sempre vincere&rdquo;.       

"Sono molto eccitato all'idea che il prossimo anno sar&ograve; un pilota ufficiale Yamaha, ma prima mi concentrer&ograve; sulla stagione e dar&ograve; il meglio per provare a vincere il campionato", dice l'italiano

Coppola vince il bLU cRU e punta al titolo Supersport 300

         L&rsquo;italiano Alfonso Coppola (nella foto) su Yamaha del team SK Racing ha ottenuto la sua prima  vittoria nel mondiale Supersport 300. Partito dalla pole position, &egrave; stato protagonista di una splendida battaglia all&rsquo;ultimo giro sulla leggendaria pista  del Donington Park.&nbsp; &nbsp; Nelle prime fasi Mika Perez, su Honda WILSport Racedays, ha preso la testa della gara all&rsquo;inizio  inseguito da vicino da Borja Sanchez, con il  pilota di casa Chris Taylor che nei primi  giri ha lottato per le posizioni di testa, spinto dal tifo del pubblico di  casa. &nbsp; A otto tornate dalla bandiera a scacchi il gruppo di testa si &egrave; compattato  con Perez, Coppola e Marc Garcia&nbsp; in bagarre fino alla fine per la vittoria. La Honda di Perez e la  Yamaha di Coppola si sono scambiati pi&ugrave; volte la posizione nell'ultimo giro, ma con un bel sorpasso alla Melbourne Hairpin  Alfonso Coppola si &egrave; assicurato la vittoria con poco pi&ugrave; di un decimo di vantaggio su Perez.&nbsp; &nbsp; Il leader del campionato Scott Deroue su MTM HS Kawasaki ha concluso in quarta posizione, che gli consente di mantenere la leadership, anche se per soli due  punti. &nbsp;Armando Pontone, su Yamaha IODARacing, termina invece la top five, davanti  a Schotman, con Giacomini settimo.&nbsp;  Qui i risultati della gara.       

L'italiano conquista la sua prima vittoria con un sorpasso all'ultimo giro. Quinto Armando Pontone

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