        A due anni dall&rsquo;incidente occorsogli a Portimao nel quale ha rischiato anche di rimanere in sedia a rotelle, l&rsquo;italo-tedesco Sandro Cortese non torner&agrave; pi&ugrave; in sella annunciando di fatto la fine della sua carriera da pilota ma rimanendo attivo nel motociclismo seppur in un ruolo diverso. Per il campione Moto3 2012 e Supersport 2018 inizia una &ldquo;Second Life&rdquo; che lo vede nei panni di ambasciatore bLUcRU Yamaha in Germania alla scoperta di nuovi talenti tedeschi da lanciare sia nel Motomondiale che in Superbike, oltre al ruolo di commentatore di Servus TV per MotoGP e Superbike. L'annuncio ufficiale  Nella mattinata di oggi, Sandro Cortese con una lettera scritta e postata sui suoi social ha ufficializzato il suo ritiro dalle corse. "Cari amici, quasi 20 mesi sono passati dal mio incidente ed oggi voglio informarvi che ho deciso di ritirarmi ufficialmente dalle gare. &Egrave; stato solo grazie alle cure di prim'ordine a Portimao e all'intervento d'urgenza a Faro che sono scampato alla paraplegia. Ci penso ogni giorno e sono infinitamente grato di poter ancora condurre una vita normale".  "Grazie al supporto della mia famiglia, della mia ragazza e dei miei amici che mi hanno aiutato a superare il momento difficile subito dopo l'incidente. Il mio corpo non &egrave; stato lo stesso dall'incidente e ci sono voluti molti mesi di riabilitazione per riuscire a camminare normalmente senza pi&ugrave; dolore. Posso guardare indietro ad una carriera che non avrei mai sognato. Per 16 anni ho coronato il sogno di ogni pilota, competere nel Motomondiale, in Superbike e Supersport. Ora quel sogno continua in maniera diversa. Lavorer&ograve; sia per Servus TV che per la Yamaha e guardo con entusiasmo a questo doppio ruolo. Avr&ograve; anche un nuovo ruolo con il mio sponsor di lunga data, Gutmann Group. Voglio ringraziare la mia famiglia, i fan, gli sponsor ed i supporter che mi sono stati accanto per tutto questo sogno. Spero di vedervi presto in pista da qualche parte, Sandro."  Esclusiva, Cortese: SSP? Non si &egrave; ancora vista la R6 contro la Ducati       

L&rsquo;ex campione Moto3 2012 e Supersport 2018 annuncia il ritiro dalle competizioni per dedicarsi al progetto di Ambasciatore bLUcRU Yamaha in Germania per la crescita di nuovi talenti tedeschi

Sandro Cortese si ritira: “Il mio corpo non è più lo stesso dall'incidente”

        Uno sguardo al Motomondiale 2022 appena partito, al Mondiale Superbike che partir&agrave; a breve ed ai progetti attuali nei quali &egrave; coinvolto nell&rsquo;intervista esclusiva con Sandro Cortese, ex campione Moto3 2012 e Supersport 2018, fuori dalle scene da oltre due anni per via dell&rsquo;incidente di Portimao.&nbsp; L&rsquo;attuale commentatore di Servus TV per Motomondiale e Mondiale Superbike ci ha dato le sue previsioni sia sulla situazione attuale di Marquez che anche sui vari temi caldi del Motomondiale, oltre ad una previsione sull&rsquo;inizio del Mondiale Superbike ad Aragon tra due settimane. Sandro Cortese: &ldquo;Curioso del primo test collettivo della Supersport&rdquo;  Da ex campione della categoria, Sandro Cortese ha dato il suo parere sul nuovo corso della Supersport: &ldquo;E&rsquo; difficile giudicare adesso la Supersport, non hanno ancora fatto un test in condizioni buone e tutti insieme. Bulega era a Barcellona mentre Aegerter da un&rsquo;altra parte, non c&rsquo;&egrave; ancora stato un test nel quale si &egrave; visto come va la R6 contro la Ducati. Sono curioso di vedere il primo test collettivo ad Aragon prima della gara, spero che sia un campionato &ldquo;nuovo&rdquo; con anche Triumph e Ducati a battagliare con Yamaha non come nel passato.&rdquo; Di seguito l&rsquo;intervista integrale.        

Durante l&rsquo;appuntamento settimanale di After The Flag, l&rsquo;ex campione Moto3 e Supersport ha parlato a tutto tondo del suo stato di salute, dei suoi progetti attuali e dei temi di Motomondiale e Mondiale Superbike

Esclusiva, Cortese: “SSP? Non si è ancora vista la R6 contro la Ducati”

L'ex campione Moto3 2012 e Supersport 2018 si racconta a tutto tondo ai nostri microfoni

After The Flag - Intervista a Sandro Cortese

Two-time world champion Sandro Cortese may not be able to race this year, but he is recovering well after last year&rsquo;s accident at Portimao, which he suffered while competing in WorldSBK in team Pedercini colours. As the Italo-German rider stated immediately afterwards, it was a very serious incident. &ldquo;It&rsquo;s a miracle I&rsquo;m alive&rdquo;, he told us at the time.  A few days ago rumours were circulating regarding his possible return to Superbike, perhaps with the Ten Kate bike.  But Cortese himself has told WorldSBK.com that &ldquo;it would be very tough to race this year&quot;.  &quot;The good spots are taken&quot;   &ldquo;All of the good spots are taken and now, I will concentrate on my full recovery and see what the future brings&rdquo;, adds Cortese. &ldquo;I&rsquo;m very thankful to still be alive, to walk normally and to enjoy normal life again. Of course, I really miss racing and I wish everything had happened differently but when you have such a hard time and a big accident, you are just thankful to be normal again.  &ldquo;I was very close to being in a wheelchair and to realise this made me forget about other things.&rdquo;  The 31-year old suffered a serious crash during the Portuguese round, one that resulted in numerous fractures. After several operations, the German is now able to do most things pain-free.  &ldquo;At last. I had a tough end to last year, with many months in recovery and rehabilitation, and also at the beginning of this year&rdquo;, explains Cortese.  Another surgery   &ldquo;I could not do a lot of sport but now, more and more, I can train again. I still need to have another operation to take out the plates, possibly in April. I had a check in December and everything looks good, but I wasn&rsquo;t 100% recovered. The doctors said I need to come back at the end of February or the start of March and then we can make an appointment for the operation to remove the plates. The plate isn&rsquo;t painful but, in some positions, it can be uncomfortable.&rdquo;  &ldquo;The most important people around me were my girlfriend, family and friends; we spoke mostly every day when I had the downs. They were with me in every moment. Very soon, I realised that I don&rsquo;t have to be upset about what happened. When I was in the hospital and I saw what could&rsquo;ve been the end result, like in the wheelchair for the rest of my life, I took the positives of my situation.&rdquo;  &quot;If I return, I want to be competitive&quot;   Returning to the racetrack remains a priority for Cortese, but he wants the conditions to be right.  &ldquo;My wish is to jump back on a bike with a competitive team. I&rsquo;m 31, not too old for racing, so if I come back with a competitive team with competitive machinery, then I will. I am not the type of rider to just &lsquo;be there&rsquo; in the paddock; if I come back, then I want to be at the front and fight for top positions. Racing is very quick, one minute you don&rsquo;t have anything and then the next, you get a chance that you didn&rsquo;t expect. My goal is to get back 100% fit again and if the opportunity comes, I&rsquo;ll take it.&rdquo;  World champion Cortese made his Supersport debut in 2018, winning the title with team Kallio Racing after a real battle against Jules Cluzel. In 2019 he decided to make the move to Superbike with GRT Yamaha and was a regular fixture in the top ten. He then signed to race with team Pedercini Kawasaki and was again a top-ten finisher prior to the accident at Portimao, which put a premature end to his season.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, new provisional 2021 calendar: Assen postponed until late July 

&ldquo;I have worked on my recovery and rehab for many months. I&rsquo;ll have another operation in April. It will be tough to race this year&rdquo;, states the two-time world champion

WorldSBK, Cortese: &ldquo;I was close to being in a wheelchair&rdquo;

Forse quest&rsquo;anno il due volte iridato Sandro Cortese non torner&agrave; a correre, per&ograve; si sta riprendendo dopo un brutto infortunio, avvenuto a Portimao lo scorso anno, mentre militava in Superbike con i colori del team Pedercini. Come aveva dichiarato subito il pilota italo-tedesco, il rischio &egrave; stato elevato. &ldquo;Sono vivo per miracolo&rdquo;, ci aveva detto appena si era ripreso.  Alcuni giorni fa sono circolati dei rumor sul suo ritorno in Superbike, forse con la moto di Ten Kate.  Ma ora lo stesso Sandro Cortese ha dichiarato a WorldSBK.com che &ldquo;per quest&rsquo;anno sar&agrave; molto difficile correre&quot;.  &quot;I posti buoni sono occupati&quot;   &ldquo;Tutti i posti buoni sono occupati e quindi ora mi concentrer&ograve; sul mio pieno recupero e vedremo cosa ci riserver&agrave; il futuro&rdquo;, ha aggiunto Cortese. &ldquo;Devo ringraziare molto di essere ancora vivo, di camminare normalmente e di vivere di nuovo una vita normale. Ovviamente le corse mi mancano tanto e mi sarebbe piaciuto che tutto fosse andato diversamente ma quando ti trovi ad affrontare dei periodi cos&igrave; difficili e un infortunio cos&igrave; grande devi soltanto ringraziare di essere di nuovo normale.   &quot;Sono andato molto vicino a finire su una sedia a rotelle. Rendendomi conto di questo mi sono dimenticato del resto&rdquo;.  Il 31enne &egrave; stato infatti vittima di una caduta veramente preoccupante in occasione del round del Portogallo, che gli ha causato numerose fratture. Dopo diversi interventi, ora il suo recupero &egrave; tale che il tedesco riesce a fare tutto senza avvertire pi&ugrave; dolore.  &ldquo;Finalmente &egrave; cos&igrave;. L&rsquo;ultima parte dell&rsquo;anno scorso &egrave; stata davvero dura dato che per molti mesi sono stato impegnato nel recupero e nella riabilitazione che si sono protratti anche all&rsquo;inizio di quest&rsquo;anno&rdquo;, spiega Cortese.    Nuovo intervento in vista   &ldquo;Non potevo praticare sport ma adesso posso provare ad allenarmi sempre di pi&ugrave;. Possibilmente ad aprile mi sottoporr&ograve; a un&rsquo;altra operazione per rimuovere le placche. Nel controllo che ho svolto a dicembre sembrava tutto ok ma non avevo ancora recuperato al 100%. I medici mi hanno detto che hanno bisogno di rivalutarmi a fine febbraio o a inizio marzo e che poi possiamo fissare una data per l&#39;operazione per rimuovere le placche che non mi causano dolore anche se in alcune posizioni sono un po&rsquo; scomode&rdquo;.  Il recupero dal punto di vista psicologico &egrave; stato persino rapido. &ldquo;Parlavo tantissimo ogni giorno con la mia fidanzata, la mia famiglia e gli amici. Sono stati con me ogni momento. Molto presto per&ograve; ho capito che non dovevo essere turbato per ci&ograve; che era successo. Quando mi sono reso conto di sarebbe potuta andare a finire, ovvero restare su una sedia a rotelle per il resto della mia vita, ho colto gli aspetti positivi di ci&ograve; che era accaduto&rdquo;.  &quot;Se torner&ograve;, sar&agrave; per stare davanti&quot;   Il rientro nelle competizioni resta prioritario per Cortese. A patto che ci siano le condizioni per vincere.  &ldquo;Il mio desiderio &egrave; quello di tornare in sella a una moto e di farlo con un team competitivo. Ho 31 anni, non sono troppi per correre quindi se riuscir&ograve; a tornare in pista con un team e una moto competitivi, lo far&ograve;&rdquo;, si &egrave; ripromesso Cortese. &ldquo;Non sono il tipo di pilota che corre solo per il fatto di essere presente nel paddock; se torner&ograve; sar&agrave; perch&eacute; vorr&ograve; lottare per le prime posizioni. Nel nostro mondo &egrave; tutto molto veloce, un attimo prima non hai niente per le mani e un attimo dopo hai un&rsquo;opportunit&agrave; che non ti aspettavi. Punto a tornare di nuovo in forma al 100% e se avr&ograve; quest&rsquo;occasione allora la coglier&ograve;&rdquo;.  Il campione del mondo Cortese ha debuttato nel mondiale Supersport nel 2018, portando il team Kallio Racing alla conquista del titolo mondiale dopo una stagione ricca di duelli con Jules Cluzel. Nel 2019 ha deciso di compiere il salto verso il mondiale Superbike con il GRT Yamaha scattando spesso dalla prima fila e arrivando a entrare stabilmente in top 10. Poi ha firmato l&rsquo;accordo con il team Pedercini Kawasaki insieme al quale &egrave; entrato ancora in top ten prima che l&rsquo;incidente di Portimao mettesse fine in anticipo alla sua stagione.  SBK, ufficiale: Assen rinviata a fine luglio, si parte (forse) ad Estoril  &nbsp; 

&ldquo;Per molti mesi sono stato impegnato nel recupero e nella riabilitazione. Ad aprile far&ograve; una nuova operazione. Per quest&rsquo;anno sar&agrave; difficile correre&rdquo;, annuncia il due volte campione del mondo

SBK, Cortese: &ldquo;Ho rischiato la sedia a rotelle&rdquo;

Dalla Germania e per vie traverse, ci arrivano notizie molto gradite: Sandro Cortese sta bene. Sembra proprio che il terribile infortunio rimediato la scorsa estate sia, per il pilota tedesco, acqua passata. Il micidiale impatto avuto a Portimao dal portacolori Pedercini lo aveva vistro trasferitosi immediatamente all&#39;ospedale di Faro e poi, per lui numerosi interventi di recupero.  Con calma, metedo ed impegno, il calabro - tedesco si &egrave; rimesso in forma. Questa &egrave; la cosa bella. Adesso, giustamente, Sandrino vorrebbe tornare a fare ci&ograve; che pi&ugrave; ama, ovvero, correre in moto. Nativo di Ochsenhausen, Cortese ha giusto compiuto 31 un mese fa, avendo visto la luce il 6 gennaio 1990.  I contatti coi vari team della SBK sono partiti da mesi, ma quale sella libera rimane? Il TPR di Lucio sta per ufficializzare l&#39;accordo con Samuele Cavalieri e ha gi&agrave; il belga Loris Cresson. Niente nuova Ninja per Sandro. Ci sarebbero due posti liberi, in teoria. Una Fireblade del team Moriwaki, Tati Mercado permettendo. Ed una Yamaha del rinsavito Ten Kate, Tati Mercado permettendo.  Re dei due Mondi: titolo Moto3 e Supersport per Sandro Cortese     Ricordiamoci sempre che l&#39;italo-germanico detiene due campionati del mondo vinti. In due paddock diversi, peraltro. Per Sandrissimo, il titolo conquistato nella Moto3 risale al 2012, quando guidava la KTM Ajo: lui fu il primo pilota a sancire tale risultato, per una classe neonata e sostitutiva della 125 Grand Prix.  Poi, il bis. Tre anni fa, con la Yamaha R6 del team Kallio Racing ed una affermazione Supersport meritata. Quanti piloti vantano lo stesso palmares? Pochi. Nessuno, se parliamo di &quot;eroi dei due mondi&quot;. Chi ci &egrave; riuscito, si &egrave; gi&agrave; ritirato. Ma Sandro non vuole ritirarsi. &Egrave; ancora presto e, ci suggerisce qualche rumors attendibile, sarebbe stata rifiutata l&#39;ipotesi di tornare in 600. Comprensibile.  Luca Marini sulla MotoGP: &quot;Peccato non aver provato la Ducati a novembre&quot; 

Il due volte iridato si &egrave; ripreso bene dal terribile incidente di Portimao della scorsa estate e punta ad un posto nello schieramento 2021: rifiutata la Supersport, solo Moriwaki e, forse, Ten Kate avrebbero una moto disponibile

SBK, Cortese tenta il ritorno: ci sono selle libere per Sandro?

Si pu&ograve; passare in circa tre anni dal vincere il titolo in un determinato campionato al non parteciparvi pi&ugrave; per cause di forza maggiore? In questi anni difficili pare proprio di s&igrave;, ed il team Kallio rischia di esserne un esempio. La struttura capitanata da Vesa Kallio ha conquistato il titolo Supersport con Sandro Cortese nel 2018, alla sua seconda stagione completa, ma la sua partecipazione nella stagione 2021 pare essere sempre pi&ugrave; appesa ad un filo.  Come riporta Speedweek infatti tutto tace sul fronte iscrizione al prossimo campionato, nonostante il termine per effettuarla sia gi&agrave; scaduto, e non solo. I canali ufficiali del team non riportano notizie dal novembre dell&rsquo;anno scorso, e le uniche nuove in merito alla situazione del team arrivano da Yamaha, che ha confermato la mancanza del budget necessario per presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione.    Futuro in Spagna?  Gi&agrave; nell&rsquo;autunno dell&rsquo;anno scorso erano emerse difficolt&agrave; economiche, ma questo non ha comunque impedito al team finlandese di completare la stagione con i suoi due piloti Isaac Vinales e Hannes Soomer, conquistando tra l&rsquo;altro cinque podi (tutti terzi posti) totali.  Le iscrizioni per la stagione 2021 del mondiale Supersport sono come detto chiuse, ma &egrave; facilmente pronosticabile che Dorna possa chiudere un occhio in caso il team Kallio riuscisse, prima del round inaugurale di Assen, a trovare i fondi necessari, cosa che al momento appare per&ograve; complicate. Radio paddock riporta che il team finlandese potrebbe ripiegare sul campionato spagnolo, impegnandosi in Stock 600, categoria che corre congiuntamente alla Moto2. Ad ogni modo il futuro del team Kallio pare ancora tutto da scrivere, ed il countdown verso la nuova stagione prosegue.  Pista ghiacciata a Jerez: test SBK (e MotoGP) con quali presupposti?  &nbsp; 

Il team di Vesa Kallio, campione nel 2018 con Sandro Cortese, non si &egrave; iscritto per la nuova stagione per mancanza di budget. Le notizie ufficiali latitano, il futuro potrebbe essere nel CEV

Kallio Racing: quale futuro? La Supersport si allontana

Parlando dell&#39;incidente patito a Portimao, Sandro Cortese ritrova comunque il sorriso. La dinamica &egrave; stata brutta, perch&eacute; il tedesco &egrave; andato a picchiare contro le barriere in cemento; per lui tanta paura, il ricovero all&#39;ospedale di Faro ed i relativi interventi del caso.    Per&ograve;, considerando dove e come egli abbia impattato, tenendo conto delle fratture rimediate, Sandrino si dice comunque contento, perch&eacute; sa che potr&agrave; tornare a camminare e, soprattuto, si ritrova ancora in vita: &quot;I dottori mi hanno detto che sono molto fortunato - le parole del pilota Pedercini Kawasaki al sito World SBK - perch&eacute; sono ancora vivo, e ho rischiato parecchio di non esserlo. Ringrazio Dio. Questo &egrave; l&#39;infortunio peggiore che ho mai vissuto&quot;.  La stagione andr&agrave; avanti con tre ulteriori round: Barcellona. Magny - Cours, Estoril. Sandro sa che non potr&agrave; tornare subito in sella: &quot;No, prima dovr&ograve; guarire bene e completamente - ha confermato - sono tornato in Germania, a casa, dopo quattro settimane in ospedale. Mi serviranno tre o quattro mesi per guarire, il primo step &egrave; tornare a camminare. Le prime due settimane e mezza sono state molto dolorose, non riuscivo nemmeno a dormire o a muovermi, a causa delle cinque costole rotte. A Faro mi hanno operato alla schiena, stabilizzandola con delle viti, poi ho subito un intervento ai legamenti di un ginocchio. Avevo anche una piccola frattura a un piede e del sangue nei polmoni&quot;.  Un quadro clinico impressionante ma, per fortuna, Il campione Moto3 e Supersport &egrave; ancora vivo e, ne siamo certi, appena potr&agrave; torner&agrave; a guidare una motocicletta da corsa. Magari, proprio una Superbike.  Pap&agrave; Chicho Lorenzo parla del figlio Jorge e di Dani Pedrosa, entrambi &quot;vittime&quot; di Marquez 

ll tedesco aveva rimediato un brutto infortunio nel round di Arag&ograve;n: &quot;I dottori mi hanno detto che sono fortunato, per&ograve; non potr&ograve; finire la stagione&quot;

SBK, Sandro Cortese svela: &ldquo;Sono vivo per miracolo&rdquo;

Sandro Cortese sta sempre meglio e questa &egrave; una bella notizia. Il pilota tedesco sorride nella foto di copertina, perch&eacute; l&#39;intervento chirurgico a cui &egrave; stato sottoposto &egrave; andato bene.  A seguito di una prima operazione - delicatissima - il portacolori Kawasaki Pedercini &egrave; in grado di camminare, seppure con l&#39;ausilio delle stampelle, muovendosi in autonomia: &quot;Si &egrave; trattato di un intervento, diciamo &#39;easy&#39; - spiega Lucio, che era gi&agrave; andato a trovare il suo alfiere in Germania - effettuato ad legamento del ginocchio. Aveva questo problema da risolvere, ora non ci deve pensare pi&ugrave;&quot;.    Il brutto incidente rimediato da Sandrissimo a Portimao aveva fatto temere il peggio ma, per fortuna, tutto sta andando nel verso che pi&ugrave; ci piace, quello del recupero. Siccome Cortese ne avr&agrave; per un po&#39; e dato che non ha senso forzare rientri affrettati, sulla Ninja della formazione mantovana ci sar&agrave; lo spagnolo Romas Ramos, che conosce bene SBK e relativo ambiente.&nbsp;  Dopo Sofuoglu e Razgatlioglu, &egrave; Can Oncu a saltare su una Superbike 

A seguito di una operazione ai legamenti di un ginocchio, il pilota tedesco del Team Pedercini Racing &egrave; sulla strada che porta alla guarigione

SBK, Sandro Cortese migliora: riuscito l&#39;intervento chirurgico

Sandro Cortese sta recuperando lentamente, dopo il brutto incidente rimediato a Portimao. Il primo intervento chirurgico a cui &egrave; stato sottoposto il pilota tedesco ha avuto esiti incoraggianti, per fortuna, ma il calabro - germanico non &egrave; ancora pronto, poich&eacute; debba affrontare - forse - una seconda operazione e poi una delicata riabilitazione.  Lucio Pedercini ha dovuto, suo malgrado, correre ai ripari. Ventolato il nome di David Salom, la scelta &egrave; andata su Roman Ramos, spagnolo visto in azione con il team Go Eleven, quando la squadra attualmente legata a Ducati era Kawasaki. Il ventinovenne di Santa Maria de Cayon dovr&agrave; quindi solo in parte abituarsi alla ZX-10RR versione 2020, perch&eacute; la base tecnica &egrave; rimasta invariata.  Da Aragon sino al termine del campionato, questo l&#39;obiettivo del TPR Racing e del corridore. Sempre che Sandrino non riesca a tornare in sella anche prima, cosa che gli auguriamo vivamente. 

Da Aragon, la Kawasaki Ninja di Sandrino, infortunato a Portimao e impossibitato a tornare in pista, sar&agrave; guidata dallo spagnolo gi&agrave; visto in SBK con Go Eleven

Pedercini ha il sostituto di Cortese: ecco Roman Ramos

Per fortuna, Sandro Cortese non ha rimediato danni troppo seri e, progressivamente, sta iniziando la fase di recupero dal brutto incidente patito a Portimao. Il pilota tedesco - due volte iridato: Moto3 e Supersport 600 - dopo l&#39;intervento chirurgico a cui &egrave; stato sottoposto all&#39;ospedale di Faro, deve osservare la delicata fase di riabilitazione.  Dubbi e certezze   Nel frattempo, pur rimanendo accato al titolare della ZX-10RR, a Lucio Pedercini occorre un sostituto degno di tal nome: rumors del paddock portoghese darebbero David Salom in cima ad una lista di candidati, pronti&nbsp; saltare il sella alla Ninja quattro cilindri. Lo spagnolo fa gi&agrave; parte della squadra mantovana, formazione con la quale - tra l&#39;altro - ha gi&agrave; gareggiato in SBK. Qualora la cosa diventasse realt&agrave;, bisogner&agrave; considerare che a suo vantaggio ci potrebbe essere il tasso di esperienza, a suo sfavore un periodo di inattivit&agrave;.  Tutto questo, ovviamente, se Cortese non dovesse rientrare prima di Magny - Cours o, addirittura, Estoril. Dorna e FIM stanno lavorando per completare il calendario e, stando alle ultime indiscrezioni, il circuito nei pressi di Cascais &egrave; ritenuto ideale al gran finale 2020. 

Dopo l&#39;infortunio, molto probabimente Sandro non potr&agrave; portare a termine la stagione con il team Pedercini. Lo spagnolo, gi&agrave; in forza nella squadra, il primo dei candidati alla sostituzione

Cortese fuori dai giochi: David Salom in pole position

Rottura della vertebra T7 e frattura della tibia destra: il bollettino medico &egrave; relativo all&rsquo;infortunio rimediato ieri da Sandro Cortese, caduto malamente dopo un contatto di gara, avvenuto con Leandro Mercado.  Al pilota tedesco, nonostante la gran botta ed i colpi ricevuti nell&rsquo;impatto, lo staff medico dell&rsquo;ospedale di Faro non ha - per fortuna - riscontrato conseguenze neurologiche; ci&ograve; significa che il portacolori Pedercini Kawasaki non rischia paralisi o conseguenze di questo tipo. Una bella notizia.    Sandro &egrave; stato operato presso la stessa struttura portoghese e poi torner&agrave; in Germania, dove inizier&agrave; il percorso di recupero. Si spera di rivederlo presto in azione sulla sua Ninja numero 11. L&#39;intervento ha avuto ottimi esiti e il pilota pu&ograve; muovere arti superiori ed inferiori. Questa &egrave; una seconda bellissima notizia.  Il Mini Enduro pronto al via&nbsp; 

Sandro ha passato bene il delicato intervento chirurgico a cui &egrave; stato sottoposto presso l&#39;ospedale d Faro. Esclusi danni neurologici, il pilota tedesco pu&ograve; muovere braccia e gambe

Vertebra T7 rotta e frattura della tibia: Cortese operato con successo

Sandro Cortese &egrave; in ospedale sotto osservazione. Il tedesco, pilota del team Pedercini Kawasaki, ha rimediato una caduta in gara, con colpo duro sull&rsquo;asfalto di Portimao e poi, sembra, contro un muretto di recinzione.  Era l&rsquo;ultimo giro della corsa portoghese ed il contatto con l&rsquo;argentino Tati Mercado ha segnato la fine della contesa per il numero 11 che, dopo l&rsquo;accaduto, &egrave; stato portato al centro medico del Circuito do Algarve. Dopodich&eacute;, scongiurato il pericolo di danni seri, il due volte iridato &egrave; stato trasferito precauzionalmente in elicottero all&rsquo;ospedale di Faro, situato vicino al tracciato.   Voci vicine a Sandrino, dicono che fosse e che sia tuttora - fortunatamente - cosciente e capace di comunicare coi soccorritori.&nbsp; Si attendono aggiornamenti, mentre auguriamo a Cortese di tornare in pista presto.  In Repubblica Ceca, Ducati a due facce: Benissimo Zarco, male Dovizioso 

Sandro &egrave; caduto nell&#39;ultimo giro di gara, andando a picchiare contro un muretto. Fortunatamente, &egrave; fuori pericolo e riesce a comunicare

Brutta botta per Cortese, portato all&#39;ospedale di Faro in elicottero

Lucio Pedercini &egrave; un vero appassionato di gare motociclistiche. Il manager del team TPR Pedercini Racing gode di un ottimo passato nelle vesti di pilota, durante il quale ha saputo distinguersi dapprima nel Motomondiale - dal 1992 al 1997, in sella alla Paton per una stagione, le restanti a bordo di una ROC Yamaha - poi nella SBK, categoria in cui il mantovano vanta ben 176 presenze.  La cosa ancor pi&ugrave; bella di tutta la sua carriera &egrave; il connubio costituito nell&rsquo;ambito delle derivate di serie. Da buon italiano, Lucio ha sempre gareggiato con il marchio Ducati; corridore &ldquo;azzurro&rdquo; su Rossa, per un vero record tricolore. Pedercini &egrave;, tuttora, il pilota nostrano che conta il maggior numero di presenze con una Superbike di Borgo Panigale: &ldquo;S&igrave;, perch&eacute; esord&igrave; nel 1998 a Phillip Island - racconta - weekend che ricordo come se fosse ieri. Sino al 2006 ho guidato Ducati, passando da 996 a 998, sino alla 999. Dal primo all&rsquo;ultimo round in cui ho gareggiato, davo tutto ci&ograve; che avevo. Mi sono divertito, ho instaurato rapporti professionali e di amicizia in un paddock in continua evoluzione. L&rsquo;infortunio rimediato a Valencia mi costrinse alla resa, era un venerd&igrave; di prove, dovetti rinunciare ad andare avanti&rdquo;.    Ma non hai rinunciato ad esserci, anzi, hai raddoppiato l&#39;impegno.  &ldquo;Mi sono tolto la tuta in pelle e ho vestito la camicia del team manager (ride). Ho continuato a portare in pista moto Ducati, togliendomi diverse soddisfazioni. Pi&ugrave; avanti sono passato a Kawasaki, Casa con la quale tuttora collaboro in modo proficuo&quot;.  &nbsp;Lucio ha schierato piloti di valore. Per esempio, possiamo citare Marco Borciani, Mauro Sanchini, Kurtis Roberts, Roger Lee Hayden, Yonny Hernandez, Jordi Torres e Matteo Baiocco. Avere un manager che ha saputo andare forte in moto rappresentava un vantaggio per loro ed uno stimolo in pi&ugrave;. Anche perch&eacute;, oltre a ben figurare nel Mondiale, Pedercini ha ottenuto due titoli italiani Superbike: &ldquo;In sella a una Ducati, ovviamente. Il biennio 2001 - 2002 fu molto buono sia nei confini nazionali che a livello intercontinentale&rdquo;.  Del 2002 di Pedercini, di primo acchito, viene in mente il casco indossato ad Imola, in onore del suo idolo di sempre: &ldquo;Mi presentai in griglia con un casco dedicato ad Ayrton Senna, raffigurante colori e grafica usate dal brasiliano in anni di Formula 1. Feci quel gesto non per attirare l&rsquo;attenzione, bens&igrave; per autentica passione. Quando mi reco al Santerno, non manca una volta in cui io mi fermi ad ammirare il monumento realizzato al Tamburello. Appena dopo l&rsquo;incidente di Ayrton sino all&rsquo;ultima occasione in cui mi sono soffermato in quel punto del tracciato, mi sono emozionato&rdquo;.    Ai tifosi piacciono i personaggi che si emozionano e che fanno emozionare.  &ldquo;&Egrave; giusto che sia cos&igrave;. Il nostro sport &egrave; particolare, bellissimo, difficile e pericoloso, ma fa innamorare. La passione per i piloti e per le gare &egrave; il valore pi&ugrave; importante, io la penso cos&igrave;. Pensa che, quando sono a Volta Mantovana e paraggi, mi giro di scatto se passa una moto nella strada di fianco a casa. &Egrave; pi&ugrave; forte di me e vivo queste sensazioni anche in pista e nel garage&rdquo;.  Garage TPR che ha in Sandro Cortese un due volte campione del mondo. L&rsquo;avventura 2020 di Lucio &egrave; partita in extremis, con membri del team che si sono conosciuti in aeroporto.    Malgrado il &ldquo;ritardo&rdquo;, la Kawasaki Ninja guidata dal tedesco ha preso punti in tutte e tre le gare in programma, arrivando addirittura in top ten nella manche della domenica pomeriggio: &ldquo;Se penso che abbiamo realizzato tutto all&rsquo;ultimo istante, dico che in Australia ci siamo difesi egregiamente - spiega - nonostante non avessimo svolto test prestagionali o prove di collaudo. Nei giorni a precedere l&rsquo;evento di Phillip Island ci siamo &lsquo;rodati&rsquo; e poi abbiamo affrontato le gare. Il mio obiettivo era esserci, lo volevo con tutta la mia passione, siamo tornati a casa con punti in classifica&rdquo;.  &nbsp;Dopo il blocco, quando tornerete a girare?  &ldquo;Vorremmo andare a girare nei giorni 18 e 19 giugno a Barcellona, insieme a Kawasaki KRT. Provare al Montmel&ograve; ci consentirebbe di portare avanti il lavoro nel box ed in pista. Essendo un tracciato nuovo per il calendario SBK, sarebbero test interessanti. I dati laggi&ugrave; accumulati, saranno po utili da sfruttare nel weekend di gare&rdquo;.  &nbsp;Il lockdown non ha frenato la tua voglia di corse.  &ldquo;No, anzi. Altro che frenato, l&#39;ha accelerata! Voglio tornare a lavorare, desidero andare alle gare. Guarda, non ho trovato voli su Barcellona per il test di giugno. Siccome dal 3 apriranno le frontiere, andremo in Catalogna anche in macchina, oppure, a bordo del camion. Come sempre ho fatto in anni di carriera, voglio esserci&rdquo;.  Fausto Gresini, il polivalente: &ldquo;Le moto mi hanno dato e tolto tanto&rdquo;&nbsp; 

Lucio &egrave; il pilota italiano con il numero pi&ugrave; alto di presenze su Ducati in SBK, ha vinto due titoli nel CIV e guida il team TPR Kawasaki, schierando Sandro Cortese&nbsp;

Le gare di moto secondo Pedercini: &quot;Prima di tutto, la passione&quot;

La presenza di Sandro Cortese &egrave; stato uno degli ultimi piloti ad iscriversi al campionato mondiale Superbike 2020: il tedesco due volte campione del mondo ha concretizzato l&rsquo;accordo con Lucio Pedercini a met&agrave; febbraio, ma Sandro Cortese si &egrave; adattato in fretta alla nuova moto, centrando il nono posto in gara2 a Phillip Island con la Kawasaki del team Outdo TPR.  &ldquo;Mai cos&igrave; tardi&rdquo;   &ldquo;Ho avuto tante stagioni difficili, senza un posto oppure con un arrivo avvenuto molto tardi&rdquo;, ha detto Cortese in un&rsquo;intervista in diretta sulla pagina Instagram del mondiale SBK. &ldquo;Mai come quest&rsquo;anno sono arrivato cos&igrave; tardi a far parte di una squadra. Infatti ho trovato una moto con cui gareggiare a sole due settimane dal via della stagione.   &ldquo;Sono volato in Australia e non conoscevo nessuno della squadra&rdquo;, racconta Cortese. &ldquo;Prima di quella occasione non avevo mai incontrato i meccanici e non avevo mai guidato una Kawasaki. Ho avuto l&rsquo;opportunit&agrave; solo di fare qualche ora di test prima della gara inaugurale sulla pista di Phillip Island&rdquo;.    Un inverno &quot;difficile&quot;   &ldquo;Penso che sia stato uno dei momenti pi&ugrave; difficili che abbia mai avuto dato che l&rsquo;anno scorso il mio primo anno nel World Superbike si &egrave; chiuso molto bene&rdquo;, ha aggiunto Sandro Cortese. &ldquo;Poi per&ograve; sono successe diverse cose e mi sono operato alla spalla. Non sono riuscito a fare nulla per due mesi dato che &egrave; stato un intervento abbastanza complicato. Poi c&#39;&egrave; stato un mese di riabilitazione e quindi per tre mesi non ho potuto allenarmi in pista o in palestra arrivando cos&igrave; a Phillip Island con una squadra del tutto nuova. &Egrave; stato tutto abbastanza difficile.  &ldquo;Credo tanto nella squadra e penso che Kawasaki abbia davvero un gran potenziale. &Egrave; un peccato essere arrivati cos&igrave; tardi e ritengo che avremmo bisogno di ancora alcuni test per capire a fondo la Kawasaki, per mostrare il reale potenziale della squadra e di quello che potremmo effettivamente fare insieme&rdquo;, ha aggiunto.  &ldquo;Ho cambiato stile di guida&rdquo;   Nel 2019 Sandro Cortese ha guidato una Yamaha YZF-R1 prima di passare alla Kawasaki ZX-10RR per questo 2020. Due moto molto diverse tra loro, che hanno richiesto un cambiamento nello stile di guida, come ha raccontato il pilota tedesco.  &nbsp;&ldquo;Per quanto riguarda l&rsquo;aspetto del motore sono abbastanza simili. Sono molti dolci quando apri il gas, non hai mai la sensazione di potenza aggressiva da parte del motore&rdquo;, ha spiegato Cortese.  &ldquo;Ci sono differenze abbastanza grosse per quanto riguarda il telaio. Ho dovuto cambiare molto il mio stile di guida quando sono passato da Yamaha a Kawasaki. Con Yamaha &egrave; necessario essere molto dolci e fare le curve ad alta velocit&agrave;.&nbsp;Con Kawasaki devi frenare molto forte, devi essere molto lento a met&agrave; curva per poi accelerare forte in fase di uscita&rdquo;, ha detto Cortese.    Cosa manca   Da due volte campione del mondo, Sandro Cortese si &egrave; adattato velocemente alla nuova moto e alla nuova squadra, ma ci sono alcuni step per i quali serve necessariamente macinare chilometri in pista.  &ldquo;Dopo alcuni giri ho capito la moto ma mi mancava l&rsquo;esperienza collegata a questa moto come ad esempio il comportamento delle gomme Pirelli nel corso della gara quando tendono a perdere aderenza oltre a come preparare la Kawasaki in vista di gare lunghe.  &ldquo;L&rsquo;anno scorso per il GRT Yamaha SBK Junior Team era stato il primo nella classe Superbike. I meccanici e gli ingegneri da tanti anni sono presenti in Superbike ma era una squadra del tutto nuova e anche nel mio caso - da debuttante - ci sono stati momenti difficili&rdquo;, conclude Sandro Cortese.  SBK: cancellato il GP di Germania  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

&ldquo;Mai come quest&rsquo;anno sono arrivato cos&igrave; tardi a far parte di una squadra. Ho trovato una moto con cui gareggiare a sole due settimane dal via della stagione&rdquo; ha detto il due volte iridato

SBK, Cortese: &ldquo;Sulla Kawasaki ho cambiato stile di guida&rdquo;

&Egrave; fatta. Come avevamo ipotizzato, Pedercini e Cortese affronteranno insieme la stagione SBK 2020, con una Kawasaki Ninja ZX10-RR, presumibilmente versione 2019, magari con qualche aggiornamento in corso d&#39;opera.  Il manager mantovano ed il pilota tedesco sono perci&ograve; &quot;salvi&quot; dalla disoccupazione, per il piacere degli appassionati e dell&#39;organizzatore, che pu&ograve; contare una squadra storica ed un bi-campione del mondo.  Saranno felici pure i presenti ad Oschersleben, avendo in pista un rappresentante locale. Sandrino &egrave; mezzo germanico mezzo calabrese; per un eventuale round in Calabria, ci vorr&agrave; ancora tempo.  Adesso vedremo se il TPR Racing riuscir&agrave; a scattare gi&agrave; da Phillip Island: lo hanno promesso, lo auspichiamo tutti.  Savadori come Pirro: pilota e tester Aprilia? 

Lucio e Sandro concretizzano l&#39;accordo, portando in gara una Kawasaki Ninja

Pedercini e Cortese sono salvi: insieme in questo 2020

Il team di Lucio Pedercini prender&agrave; regolarmente il via del campionato SBK, gi&agrave; da Phillip Island. TPR sar&agrave; quindi in Australia, e la notizia ci rende felici. La squadra del manager mantovano &egrave; storica nel paddock delle derivate di serie e non ha mai saltato un appuntamento iridato.  Ora, resta da capire con quale pilota iniziare l&rsquo;avventura 2020. In ballo c&rsquo;&egrave; ancora Sandro Cortese, visto in azione a Jerez e Portimao sulla Panigale V4 R Barni. Il tedesco &egrave; rimasto infatuato dalla Ducati, dimenticando subito la sua &ldquo;ex&rdquo; la R1 del team GRT.    Se il tedesco si decider&agrave; - ci sta pensando - pronta per lui la Ninja Pedercini, allestita con il materiale a disposizione di Lucio e del suo staff. Altrimenti, qui bisogna fare motomercato.  Il nome saltato fuori nelle ultime ore &egrave; quello di Kyle Smith, britannico forte in Supersport e tuttora senza sella; attuale campione europeo di categoria. Adesso non stiamo dicendo che il pilota britannico e TPR abbiano gi&agrave; concluso l&rsquo;accordo, ma questa resta una valida ipotesi, anche perch&eacute; insieme hanno gi&agrave; disputato la passata stagione e Kyle ha ancora et&agrave; e talento per fare bene: nel suo palmares 3 vittorie e 7 podi nella 600.  Nel frattempo, Savadori sta tornando da Sepang. Lorenzo veniva dato con Honda Moriwaki, anche se le parti non sono mai state cos&igrave; a contatto. Innanzitutto, pare che la squadra non abbia i fondi economici per schierare subito un pilota da affiancare a Takahashi, poi - qualora riuscisse a trovarli - la seconda guida sarebbe nipponica e partirebbe da Jerez.    Inoltre: qualcuno di voi ha visto in azione questo team? Se hanno girato, lo hanno fatto in Giappone e, tutto il mistero messo insieme, ha fatto desistere Savadori, che rimarrebbe in Aprilia per un progetto pi&ugrave; ambizioso, marcato 2021.  SBK, &egrave; tempo di analisi e giri motore 

La squadra di Lucio sar&agrave; al via della SBK 2020, Sandrino prende tempo, Kyle una ipotesi pi&ugrave; che valida. Savadori lontano da Honda Moriwaki

SBK: Cortese o Smith? Doppia scelta per Pedercini

Sandro Cortese non andr&agrave; a Jerez &ldquo;tanto per...&rdquo;. Il tedesco effettuer&agrave; i test SBK con Barni &ldquo;tanto per!&rdquo;. La differenza dov&rsquo;&egrave;? Semplice: il due volte campione del Mondo - Moto3 e Supersport - girer&agrave; in Spagna s&igrave; per sostituire l&rsquo;infortunato e titolare Leon Camier, ma non solo.  Le intenzioni (celate, ma non pi&ugrave; di tanto) di Sandrino sono altre: partecipare a tutto il campionato 2020. Infatti, prima di firmare con il britannico, la squadra di Marco Barnab&ograve; era a stretto contatto con il calabro - germanico, che non aveva impressionato positivamente nel suo primo anno con la Yamaha del team GRT.  Cortese si aspettava una erogazione della potenza pi&ugrave; aggressiva e appuntita, invece, la caratteristica della R1 M consisteva in un propulsore pi&ugrave; elastico, dal range di utilizzo ampio e sfruttabile: come aveva notato anni fa Van Der Mark: &ldquo;Inutile tirarle il collo con il gas, meglio guidare puliti e senza forzare&rdquo;. L&rsquo;opposto della 600. Questo aspetto, insieme ad altri dettagli di non poco contro, tra cui quello economico, hanno fatto desistere il trentenne di Ochsenhausen in fase di negoziazione con Ten Kate.  Sappiamo tutti che Dorna abbia voluto fortemente un round in terra tedesca, inserendolo in piena estate; Oschersleben torna in SBK e lo fa senza un rappresentate locale? Giammai. Ecco perch&eacute; pi&ugrave; di un &ldquo;ente&rdquo; desidererebbe vedere il nome di Sandro sempre nei fogli PDF della entry list. E lui stesso, dal canto suo, gradirebbe davvero entrare nell&rsquo;orbita Ducati, moto e azienda che affascina qualsiasi pilota.  Attendendo che Camier guarisca bene - ultimamente, Leon ha avuto pi&ugrave; punti di sutura di quelli in classifica - Barni ha gi&agrave; pronto un piano B che, viste le considerazioni appena elencate, potrebbe diventare la prima opzione. Per la gioia dello sponsor Liqui Moly, che sostiene Sandrino nel suo percorso di carriera.  SBK: nuovo intervento per Camier, saltano i test 

Sandro entra nel team Ducati Barni ed ambisce ad un posto fisso nella SBK 2020

Cortese sostituto di Camier (solo?) nei test di Jerez

A scacchiere pressoch&eacute; completato, gli addetti ai lavori del paddock SBK si stanno chiedendo: &ldquo;che far&agrave; e dove andr&agrave; Sandro Cortese?&rdquo;. La domanda &egrave; lecita, perch&eacute; il tedesco non ha ancora svelato a quale campionato parteciper&agrave; nel 2020. Ipotesi ritiro? Giammai; il calabro - teutonico non ha ancora 30 anni, &egrave; veloce, con tanta voglia di vincere, ancora.  S&igrave;, ancora, perch&eacute; lui &egrave; detentore di un titolo in Moto3 ed un mondiale in Supersport; queste imprese lo collocano tra i dei pochi &ldquo;eroi dei due mondi&rdquo; ad aver conquistato allori nel Motomondiale e con le derivate. Insieme a Sandrino, ci sono Max Biaggi e John Kocinski. Per questo motivo, Cortese pretende ottime sistemazioni. Reduce da una discreta stagione d&rsquo;esordio in Superbike - miglior risultato in gara sesto, posizione finale dodicesimo - nella quale un Marco Melandri prossimo al ritiro ha fatto molto meglio di lui, il pilota germanico era per certo nel team Ten Kate. I fratelli olandesi, tornati in auge dopo il divorzio con Honda, hanno dimostrato di saper preparare al meglio anche la Yamaha R1, efficace nelle mani di Baz. Proprio Loris &egrave; stato confermato dalla squadra olandese, che nel frattempo, ha esteso il programma alla 600, ingaggiando Odendaal (ex Moto2) e Van Sykkelerus, connazionale e giovane. Il munifico sponsor Liqui Moly sta appoggiando il percorso di Cortese e, alcune voci, lo davano di ritorno nella Middle Class. Bufala.  Altre voci vedrebbero SC approdare nel team Honda &ldquo;numero 2&rdquo; in Superbike, con una Honda Fireblade tutta da sviluppare. Anche questa ipotesa sembra remota dal risultare attendibile, perch&eacute; dal Giappone pretenderebbero due corridori - collaudatori, magari non velocissimi, ma che sappiamo condividere l&rsquo;idioma e &ldquo;sgobboni&rdquo;, ovvero, pronti a sobbarcarsi migliaia di chilometri nei test di sviluppo. Ecco, infatti, Takaashi nel team Althea MIE, il compagno resta una incognita. Sar&agrave; Cortese? L&rsquo;unica cosa certa &egrave; che a Dorna un rappresentante tedesco faccia comodo: il round di Oschersleben necessita di un pilota locale, le TV appoggiano la presenza di Cortese ma, considerando che siamo a met&agrave; dicembre, deve sbrigarsi: giusto il tempo di tagliare il panettone e smaltire il Prosecco, poi &egrave; gi&agrave; 2020. Gli avversari sono scesi in pista pi&ugrave; volte, il suo nome non &egrave; ancora presente in nessuna entry list ed i fratelli Ten Kate devono sapere - anzi, gi&agrave; lo sanno - se allestire una seconda R1 M. &nbsp; 

Il tedesco &egrave; l&rsquo;unico top rider della SBK senza un posto nel 2020. Voci lo danno in Honda, ma Ten Kate Yamaha &egrave; pi&ugrave; vicina

Sandro Cortese, Quo Vadis?

        Sandro Cortese non ha ancora firmato un contratto per la stagione 2020. Oltre all'opportunit&agrave; di correre in Superbike con il team Ten Kate Yamaha&nbsp; c'&egrave; la possibilit&agrave; che ritorni nel mondiale Moto2."Sono molto contento che due squadre siano interessate a me", ha dichiarato Sandro Cortese a Speedweek.com. "Ma &egrave; anche un dato di fatto che non ho ancora firmato un contratto. Finora non ho dovuto preoccuparmi di scegliere un'opzione rispetto alle altre".Di certo c&rsquo;&egrave; che Cortese non correr&agrave; con il suo team Yamaha Giansanti Racing perch&eacute; non gli era stato garantito un equipaggiamento identico a quello di Michael van der Mark e Toprak Razgatlioglu nel team ufficiale.Dopo qualche trattativa con i team Barni Ducati e Puccetti Kawasaki, il due volte campione del mondo ha parlato con il team Ten Kate Yamaha per affiancare Loris Baz nel mondiale Superbike.Ma Ten Kate non ha ancora concordato con il potenziale nuovo sponsor principale per il 2020 e per il momento non c&rsquo;&egrave; stato nessun accordo con Cortese.Anzi, &egrave; trapelata anche la notizia che Cortese potrebbe prendere il posto del campione del mondo Alex Marquez nel team Marc VDS Moto2.Sembrava, infatti, che nel team Marc VDS dovesse entrare Johann Zarco, ma ormai il francese &egrave; vicinissimo a prendere il posto di Karel Abraham in Avintia Ducati (leggi qui).LA MOTO2 NON SI RIFIUTA - "I colloqui con il nostro sponsor principale stanno andando bene, non siamo sotto pressione", ha dichiarato il team manager di Ten Kate, Kervin Bos, a Speedweek.com. "Se Sandro pu&ograve; davvero ottenere il posto a Marc VDS, per&ograve;, gli abbiamo consigliato di prenderlo. E&rsquo; una possibilit&agrave; che capita solo una volta nella vita. Quindi deve firmare l&igrave; immediatamente". Cortese sarebbe il secondo tedesco in Moto2, oltre a Marcel Schr&ouml;tter, ma sarebbe l&rsquo;unico in Superbike, considerando che Markus Reiterberger non sar&agrave; pi&ugrave; in BMW ufficiale.Il due volte iridato, che quest'anno si trovato bene sulla Yamaha R1 da 240 cv, propende per la Moto2. &ldquo;Vorrei guidare la Moto2. Sono molto motivato. E dovrei solo correre una volta in un weekend. Fare tre gare in 24 ore nel mondiale Superbike stato estenuante. Non sono pi&ugrave; il pilota che ha lasciato il campionato del mondo Moto2 nel 2017. Sono cresciuto e maturato. Credo di essere in grado di ottenere buoni risultati&rdquo;, promette Cortese.       

&ldquo;Non sono pi&ugrave; il pilota che ha lasciato il campionato del mondo Moto2 nel 2017. Sono cresciuto e maturato&rdquo;, annuncia il tedesco &nbsp;

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