        Sorriso amaro di Luca Marini pensando al 2023, in cui chiuse al secondo posto dietro a Rins, entrambi su selle diverse, e che oggi si sono ritrovati in penultima ed ultima posizione nella Sprint. Marini e le speranze per il futuro  Nonostante un avvio di stagione decisamente problematico, Luca Marini non perde il buonumore e la speranza in un futuro migliore con la Honda. Di &ldquo;salvabile&rdquo; dalla gara Sprint c&rsquo;&egrave; che Yamaha ed Honda sono meno distanti tra di loro, ma sempre a fondo griglia. &ldquo;Una gara difficile &ndash; esordisce Marini &ndash; la cosa interessante &egrave; che qui l&rsquo;anno scorso la moto ha vinto e quindi abbiamo tantissime cose da comparare&nbsp;per cercare di capire come sviluppare la moto nei prossimi mesi e risolvere questa situazione. In altre piste la Honda aveva faticato nel 2023 ma qui &egrave; stata molto performante, con Rins che addirittura ha vinto. Ho rifatto la stessa gara dietro a Rins, ma l'anno passato eravamo primo e secondo mentre oggi sedicesimo e diciassettesimo.&rdquo; Poi aggiunge: &ldquo;Faremo un test da un&rsquo;altra parte, non si pu&ograve; fare un test 15 giorni prima della gara sulla stessa pista. Andremo a Barcellona credo, ne parliamo luned&igrave; dopo il weekend.&rdquo;&nbsp; Marini e la situazione drammatica attuale  Luca &egrave; l&rsquo;unica Honda superstite in gara, con Mir e Zarco caduti e Nakagami fuori subito per problemi tecnici. &ldquo;La situazione &egrave; questa: siamo impiccati. Anche quando si &egrave; davanti si &egrave; sempre impiccati e si porta a casa quello che viene. L&rsquo;unica cosa importante era raccogliere informazioni, qui &egrave; interessante perch&eacute; abbiamo i dati del 2023 che ci potranno aiutare a capire tante cose. Questo &egrave; quello che dobbiamo fare, lavorare bene, stare uniti e cercare di divertirci in quello che facciamo.&rdquo;       

&ldquo;Abbiamo la possibilit&agrave; di fare delle comparazioni per sistemare la moto&rdquo; spiega il pilota Honda dopo l&rsquo;ultima posizione nella Sprint texana

GP Austin, Marini: “Ho rifatto la stessa gara dell’anno scorso dietro a Rins”

        Il Gran Premio di casa doveva essere una festa per la KTM, e invece l&rsquo;Austria &egrave; stata indigesta per la Casa di Mattighofen, che in MotoGP ha dovuto inchinarsi &ndash; ancora una volta &ndash; alla superiorit&agrave; Ducati. Infatti, la Rossa ha dominato sia la Sprint che la gara domenicale grazie a un superlativo Francesco Bagnaia, mentre l&rsquo;unico pilota capace di tenere alto il morale dei tifosi arancioni nella classe regina &egrave; stato Brad Binder, secondo all&rsquo;arrivo in entrambe le manche del weekend. MotoGP Austria: le pagelle Jack Miller, GP Austria senza gloria  Se il #33, fresco di rinnovo contrattuale fino al 2026, &egrave; ormai una certezza per il Marchio austriaco, non pu&ograve; dirsi altrettanto del pilota identificato col #43 che occupa l&rsquo;altro lato del box. Parliamo di Jack Miller, sceso dalla Desmosedici a fine 2022 e salito sulla RC16 promettendo grandi risultati che, almeno finora, non si intravedono. Tra i cordoli del Red Bull Ring, l&rsquo;australiano ha centrato il quinto posto nella manche corta, risultato peggiorato domenica, quando Jackass ha tagliato il traguardo addirittura in 15esima posizione a oltre 20 secondi dal compagno di box. &ldquo;Jack &egrave; andato in crisi nella seconda parte della gara: dobbiamo capire cosa sta succedendo e come possiamo aiutarlo perch&eacute; non riesce a guidare come vorrebbe&rdquo; le parole del team manager Francesco Guidotti, spiegazione che fa il paio con le dichiarazioni dello stesso Jack: &ldquo;In gara, ho notato che non avevo il grip in accelerazione di cui necessitavo, quindi ho semplicemente tentato di gestire al meglio la situazione. Adesso penso che la cosa pi&ugrave; importante per noi sia fare un passo indietro, tornare al nostro vecchio set-up e magari trovare una direzione differente&rdquo;.  Classifica piloti AGGIORNATA Jack Miller, urge un cambio di rotta  In effetti, dopo una prima parte di stagione illuminata da tre podi, due colti nel GP Spagna e uno nella Sprint del Sachsenring, l&rsquo;ex ducatista &egrave; andato in crisi: in Olanda non &egrave; andato oltre l&rsquo;11esima piazza nella gara breve, seguito da un settimo e un ottavo posto segnati a Silverstone, prima del deludente fine settimana di Spielberg. Risultati che si tramutano in una classifica generale deficitaria se paragonata a quella di Binder, che ha ottenuto 160 punti, contro i 96 dell&rsquo;australiano. La forbice di rendimento tra i due risiede solo nella differenza di esperienza in sella al prototipo austriaco? Difficile da dire, ma a questo punto della stagione il box pare diviso a met&agrave;, perlomeno a livello prestazionale: da un lato Binder, che sta vivendo il suo momento migliore da quando &egrave; top class, dall&rsquo;altro Miller, momentaneamente da bocciare. Servir&agrave; un netto cambio di rotta, da parte di Jack, sia per giustificare l&rsquo;investimento fatto su di lui da Pit Beirer, sia per respingere le voci provenienti dalla Spagna, secondo cui la KTM non tollererebbe un tale gap prestazionale tra i piloti Factory, e starebbe quindi gi&agrave; pensando a Pedro Acosta per affiancare il blindatissimo Binder.&nbsp; SBK, Andrea Iannone: niente test a Misano       

Fine settimana deludente per l'australiano, proprio nella gara di casa per la KTM: adesso serve un netto cambio di rotta

MotoGP Austria: Jack Miller, un weekend da dimenticare

        Il fine settimana del Gran Premio d'Austria &egrave; stato altamente positivo per i colori italiani in Moto2, visto che Celestino Vietti ha colto il primo successo della stagione portando in trionfo il marchio Fantic. Tuttavia, al Red Bull Ring c'&egrave; stata anche un'altra realt&agrave; italiana che ha concluso il weekend con il sorriso, ovvero quella di Dennis Foggia e del team Italtrans. &ldquo;The Rocket&rdquo; ha infatti vissuto il suo miglior GP da quando &egrave; passato alla classe intermedia all'inizio di quest'anno, centrando una incoraggiante undicesima posizione non distante dalla Top 10 in sella alla Kalex della squadra tricolore. Un risultato ancora lontano dalle ambizioni del giovane talento romano, ma che gli ha senza dubbio sollevato il morale, confermando i passi avanti effettuati nel corso di questo 2023. Moto3: Lunetta pronto per il mondiale con Sic58 e... il numero 58 L'inizio dell'ascesa di &ldquo;The Rocket&rdquo;?  Dennis non ha nascosto la propria soddisfazione al termine della gara: &ldquo;Sono contento, perch&eacute; siamo arrivati ad un passo dai primi dieci facendo un importante step in avanti rispetto agli scorsi appuntamenti. Sono sicuro che a Barcellona ci potremo ripetere, visto che mi sento sempre pi&ugrave; a mio agio sulla Moto2 e possiamo colmare il gap che ci separa dai primi&rdquo;. In effetti, l'adattamento alla Kalex dopo svariate stagioni di Moto3 (in cui ha dimostrato tutto il proprio talento sfiorando anche il titolo nel 2021, oltre ad essersi laureato campione del mondo Junior nel 2017) non &egrave; stato facile e, prima dell'Austria, il miglior risultato era un 13&deg; posto ottenuto al Mugello. Per il classe 2001 ora sar&agrave; fondamentale proseguire su questa strada, visto che ha tutte le carte in regola per brillare e difende i colori di un team che sa come si vincono i mondiali: lo vedremo l&agrave; davanti prima della fine della stagione in corso? SSP300, Sabatucci brilla nell'IDM: podio all'esordio nel round di Assen       

Al Red Bull Ring, Dennis ha ottenuto il suo miglior piazzamento stagionale nella classe intermedia: riuscir&agrave; ad arrivare in alto nella seconda parte di stagione?

Foggia sfiora la Top 10 in Austria: sta arrivando il suo momento in Moto2?

Essendo il Red Bull Ring circuito di casa per la KTM, si pensava che almeno una corsa tra Sprint e Gran Premio potesse essere firmata da una RC16. Invece, proprio sul terreno amico, il contingente di Mattighofen ha dovuto abbassare la testa al cospetto della Ducati, in doppietta con un imprendibile Pecco Bagnaia. Il numero 1 &egrave; sempre pi&ugrave; numero 1 in MotoGP.&nbsp;  Classifica piloti AGGIORNATA  Pagelle della MotoGP d&#39;Austria: Bagnaia e Ducati perfetti  Pecco Bagnaia - Voto 10&nbsp;  Pioggia e buio di Silverstone lo avevano delicatamente rattristato, ma il caldo Sole austriaco gli ha dato la possibilit&agrave; di confermarsi riferimento della classe regina. La luce &egrave;per &egrave; per il numero 1, meritata, perch&eacute; quando &quot;tutto&egrave;apposto&quot;, il numero 1 risulta imprendible e nel massimo splendore ABBRONZATO    Brad Binder - Voto 9&nbsp;  Confermato pubblicamente da Mattighofen sino a fine 2026, godeva del tifo arancione visto in tribuna. A incitare &quot;pezzo di pane&quot; non erano esclusivamente appassionati austriaci, bens&igrave; connazionali residenti in zona, a bordo di KTM e sventolanti la bandiera sudafricana FIRMATARIO  Marco Bezzecchi - Voto 8&nbsp;  Convinto nel rimediare la sfortuna patita sabato, convinto nel rimanere in VR46 a prescindere dalle offerte Ducati: prima opzione soddisfatta, seconda voce dietro l&rsquo;angolo. Marco ragione di cuore usa pure la testa, rimediando una (non da lui) incidentata Sprint, ottenendo podio nel Gran Premio CONVINTO  Maverick Vinales&nbsp; Voto 6,5&nbsp;  Parte male, malissimo, per&ograve; ha passo da vittoria. Chiede aiuto ad Aprilia, nell&rsquo;obiettivo di scattare fulmineo allo spegnersi dei semafori. Giura che, qualora ci riuscisse, salirebbe perlomeno sul podio. Anche di pi&ugrave;. Per un motivo o per l&#39;altro, Top Gun non &egrave; decollato nemmeno al Red Bull Ring ATTIMO (S)FUGGENTE  &nbsp;Miguel Oliveira - Voto&nbsp; SV&nbsp;  Incolpevole nel crash della Sprint e a terra per l&rsquo;ennesima volta con zero punti e numerose imprecazioni, riponeva speranze nel GP, terminato anzitempo per perdite di pezzi della RS-GP. Un viaggio al Santuario di Nostra Signora gli farebbe bene LOURDES    Iker Lecuona - Voto 4,5&nbsp;  Ci scrivete assiduamente in posta, dicendo che chi guida una Honda non sia da bocciare. Siamo in parte d&rsquo;accordo, per&ograve; il valenciano &egrave; sempre ultimo, lento, impacciato e fuori misura. Anzi, fuori luogo: il suo posto &egrave; la SBK, altro che MotoGP. Quella &egrave; per Johann Zarco RESPINTO  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Red Bull Ring Rosso, con Bagnaia e Ducati duo perfetto. KTM in luce con Binder, Bezzecchi reattivo e fedele a VR46. Lecuona &quot;respinto&quot; dalla classe regina

GP Austria: voti e pagelle a team e piloti MotoGP

        Il GP Austria ha messo in luce, ancora una volta, i piloti della VR46 Academy, capaci di ottenere grandi risultati sia in Moto2 che in MotoGP. Da Celestino Vietti a Francesco Bagnaia, passando per Marco Bezzecchi e Luca Marini, sono stati tanti i motivi di soddisfazione per Valentino Rossi, che continua a raccogliere i frutti del lavoro svolto dal suo gruppo. MotoGP Austria, Valentino Rossi: duro attacco alla Direzione Gara Valentino Rossi, gioia Academy  "&Egrave; stata una giornata fantastica per l'Academy, tutti i nostri piloti sono andati alla grande&rdquo; il commento del nove volte campione del Mondo a proposito delle prestazioni dei suoi ragazzi ai microfoni di Sky Sport. &ldquo;Ha cominciato Celestino Vietti vincendo in Moto2 dopo un anno complicato, dandoci subito buone sensazioni. Poi siamo passati alla MotoGP, dove Franco Morbidelli ha fatto una gran gara in rimonta, senza dimenticare Marini e Bezzecchi, che ci hanno fatto godere, abbiamo conquistato anche il podio (con Marco, ndr). Infine,&nbsp;Pecco &egrave; stato perfetto: penso non abbia sbagliato una curva in tutto il weekend" ha proseguito Valentino, prima di porre l&rsquo;accento sulla situazione in classifica del team Mooney-VR46, che vede Bez in lotta per la piazza d&rsquo;onore con Jorge Martin.  Valentino Rossi fissa il prossimo obiettivo  "Adesso, per la nostra squadra l'obiettivo primario &egrave; quello di precedere Jorge Martin&nbsp;nella lotta per il secondo posto nel Mondiale, essere vice campioni della MotoGP sarebbe importante&rdquo; ha chiarito Valentino, consapevole per&ograve; che se Bezzecchi vorr&agrave; riuscirci dovr&agrave; mettere le sue ruote davanti a Bagnaia, e non sembra impresa facile. Ma uno dei grandi meriti dell&rsquo;Academy &egrave; il saper far convivere amicizia e rivalit&agrave; tra piloti che si giocano obiettivi importanti: &ldquo;A volte &egrave; difficile farli andare d&rsquo;accordo, lottano tutti per lo stesso obiettivo, ma la forza del nostro gruppo &egrave; proprio questa. Bisogna per&ograve; essere intelligenti, perch&eacute; essere in sintonia non &egrave; facile, ma i ragazzi ci riescono e tutto questo &egrave; merito loro&rdquo; ha concluso Rossi, che adesso attende di ufficializzare la permanenza di Bezzecchi nel suo team. &ldquo;Valentino mi sta spingendo molto&nbsp;(a rimanere in Mooney, ndr).&nbsp;Lo apprezzo davvero, perch&eacute; si tratta del migliore di tutti i tempi ed essere spinti da lui non accade a tutti&ldquo; ha commentato a tal proposito il #72. &ldquo;Ho preso gi&agrave; la mia decisione. Non posso dirvi ancora quale sia, ma la comunicher&ograve; presto&ldquo;. Il prolugamento appare scontato.        

Da Pecco a Bezzecchi, passando per Vietti e Marini, sono tanti i motivi di soddisfazione per il Dottore: "Tutti i ragazzi hanno fatto un gran lavoro"

MotoGP Austria, Valentino Rossi esalta Bagnaia e tutta l'Academy

La coppia ha seguito dal vivo la MotoGP in Austria: le foto della festa per i risultati di Francesco Bagnaia, Marco Bezzecchi e il resto dell'Academy 

Valentino Rossi e Francesca Sofia Novello, un weekend a tutto gas

        Weekend austriaco di Jorge Martin&nbsp;che si conclude con la settima posizione in gara dopo aver scontato il long lap penalty per la carambola in partenza nella Sprint. Il risultato gli fa perdere ulteriore terreno da Bagnaia in classifica iridata. &ldquo;Oggi &egrave; stata una giornata complicata &ndash; esordisce Martin a Sky &ndash; pensavo di arrivare tra la sesta e l&rsquo;ottava posizione. E&rsquo; stata una gara molto lunga, sono partito bene riuscendo a passare anche Quartararo, ero settimo e vicino al gruppo del podio. Dopo il long lap mi sono messo a spingere, ho passato tanti piloti forse consumando troppo la gomma davanti. Ho superato il gruppo che avevo davanti a me, non ho mollato fino alla fine sperando che Marini ed Alex Marquez facessero un errore per poterli prendere.&rdquo;&nbsp; Poi aggiunge: &ldquo;Le qualifiche nelle ultime due gare sono state abbastanza disastrose. Nel primo giro di ieri sapevo di aver toccato il verde, ma il primo tentativo non &egrave; mai quello buono. Al secondo tentativo ho rifatto il 28&rdquo;8 toccando il verde, poi ho dovuto spingere ancora perch&eacute; il mio giro &egrave; stato cancellato ma ho dovuto mollare. Partendo sesto avrei potuto lottare per il podio, non sarei comunque riuscito a stare con Bagnaia. La seconda posizione era possibile.&rdquo; Sul long lap e quanto successo ieri dice: &ldquo;Non mi ha condizionato quello che &egrave; successo ieri. In partenza ho sorpassato 4-5 piloti, ci sono stati dei contatti ma nessuno &egrave; caduto quindi niente penalit&agrave;. Ho riguardato quello che &egrave; successo ieri e penso che non fosse al 100% colpa mia, devo lasciarmi alle spalle questo weekend e ripartire da zero a Barcellona.&rdquo;&nbsp; Martin: &ldquo;Zarco &egrave; stato un bel compagno di squadra&rdquo;  Lo spagnolo, durante l&rsquo;intervista, ha ricevuto la notizia dell&rsquo;interruzione a fine stagione del rapporto tra Pramac e Zarco e ha cos&igrave; commentato: &ldquo;Zarco &egrave; stato un bel compagno di squadra. Quando arriva un nuovo pilota che va forte non &egrave; mai facile, abbiamo avuto sempre un bel rapporto. Siamo ancora primi in classifica come team, e questo &egrave; importante. Speriamo di finire bene l&rsquo;anno.&rdquo;        

&ldquo;Lottare con Bagnaia sarebbe stato impossibile&rdquo; dice lo spagnolo dopo la settima posizione in gara, recuperata dopo il long lap penalty

GP Austria, Martin: “La seconda posizione era alla mia portata”

        Archiviata la seconda fase di pausa estiva post Gran Premio di Gran Bretagna, il paddock del Motomondiale riparte da un'altra gara storica ma il cui tracciato &egrave; rientrato in calendario soltanto nel 2016 dopo ben 19 anni di assenza: il Gran Premio d&rsquo;Austria. Bagnaia arriva al RedBull Ring con una buona fetta di secondo mondiale in tasca dopo lo zero di Bezzecchi e la prova piuttosto incolore di Martin. Il RedBull Ring nel 2022 &egrave; stata un&rsquo;altra tappa chiave per Pecco nel suo lavoro per ricucire quei 91 punti che aveva di ritardo da Quartararo. Non tutti sanno che&hellip; Il primo Gran Premio d&rsquo;Austria risale al 1955 ma non era valevole per il Mondiale, si disputava sul tratto di autostrada che collega Salisburgo a Vienna. Nel 1970 la gara si sposta su un circuito vero, il Salzburgring e dal 1971 entra a far parte del Motomondiale. Rimane in calendario fino al 1994, per poi spostarsi all&rsquo;A1 Ring nel biennio 1996-1997. Dopo l&rsquo;annuncio del 2014, il Gran Premio d&rsquo;Austria ritorna nel 2016 sul RedBull Ring. Con l&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno, sono 31 i Gran Premi disputati in Austria valevoli per il Mondiale, 22 sul Salzburgring e 9 sull&rsquo;A1 Ring/RedBull Ring. Storia, caratteristiche, incidenti e gare epiche avvenute al RedBull Ring  Come accennato poco fa, il Gran Premio d&rsquo;Austria ha variato la sua sede sui due principali tracciati che l&rsquo;Austria propone, il Salzburgring e l&rsquo;&Ouml;sterreichring, oggi RedBull Ring. Con il Salzburgring che esce di scena dopo l&rsquo;edizione non disputata del 1995, nel 1996 entra in scena il nuovo A1 Ring. L'&Ouml;sterreichring &egrave; un tracciato permanente costruito nel 1969 espressamente per le competizioni. Lungo 5911 metri nella sua versione originaria, &egrave; un tracciato molto veloce e caratterizzato da un'altimetria condizionata dalla collocazione sul fianco di una collina. Dopo l&rsquo;incidente fatale di Mark Donohue nel 1975, la prima curva del tracciato, la Hella-Licht viene modificata e trasformata in chicane portando la lunghezza a 5942 metri, ma rimaneva un difetto che si porta dietro tutt&rsquo;oggi, la scarsit&agrave; di vie di fuga. Nel 1987 l&rsquo;&Ouml;sterreichring viene abbandonato e sottoposto l'anno successivo a tre mesi di lavoro ed adeguamento: viene incrementata la larghezza e portata a 12 metri e la Bosch-Kurve viene ridisegnata totalmente. La lunghezza scende a 5852 metri. L&rsquo;A1 Ring &ldquo;nasce&rdquo; nel 1995 grazie all&rsquo;architetto Hermann Tilke sfruttando quei lavori che non sono stati fatti nel 1988. La pista viene drasticamente accorciata e snaturata, la prima curva viene anticipata di parecchie decine di metri dando vita quindi ad un nuovo rettilineo parallelo a quello del tracciato precedente. La pista poi si sviluppa sul disegno originale, salvo le curve Bosch, pi&ugrave; lenta, e Rindt, trasformata in doppia curva a gomito. Nel 2004 RedBull rileva il tracciato denominandolo RedBull Ring. Nelle idee di Mateschitz c&rsquo;era quella di aggiungere una estensione all&rsquo;A1 Ring che comprendesse anche le vecchie parti dell&rsquo;Osterreichring, creando quindi un circuito pi&ugrave; lungo e tortuoso del precedente. Non se ne fece nulla per via delle proteste degli ambientalisti. Il layout attuale del RedBull Ring vede la chicane di curva 2 che va a spezzare e rallentare il rettilineo che porta alla Remus, il tornante verso destra. Il tracciato ora misura 4.32 km, consta di 11 curve, 8 a destra e 3 a sinistra, ha una sede stradale di 13 metri ed il rettilineo pi&ugrave; lungo &egrave; di 626 metri Incidenti Quando si parla di incidenti al RedBull Ring, uno solo &egrave; quello degno di nota, ovvero quello tra Zarco e Morbidelli del 2020 che per poco non coinvolgeva anche Rossi e Vinales. 16 agosto 2020, il Gran Premio d&rsquo;Austria &egrave; la quinta tappa di 15 di una stagione decisa dal Covid e con gare doppie. La gara &egrave; appena partita, prima della curva Remus Zarco tampona Morbidelli, le moto dei due piloti piroettano per diversi metri e quella dell'ital0-brasiliano passa vicinissima a Valentino Rossi e Maverick Vinales.  Gare epiche e sorpassi clamorosi Il RedBull Ring, da quando &egrave; rientrato in calendario, &egrave; stato spesso teatro di gare memorabili e dai finali mai scontati. Nel 2016 la prima vittoria in MotoGP di Andrea Iannone, nel 2017 il duello all&rsquo;ultima curva tra Dovizioso e Marquez, nel 2019 ancora Dovizioso con Marquez e sempre all&rsquo;ultima curva. 14 agosto 2016. Il Gran Premio d&rsquo;Austria &egrave; la prova numero 10 su 18 previste in quella stagione. Da quell&rsquo;anno il RedBull Ring diventer&agrave; un feudo Ducati. A portare la prima vittoria &egrave; proprio Andrea Iannone con una gara capolavoro davanti al compagno di box Andrea Dovizioso.  13 agosto 2017. Il Gran Premio d&rsquo;Austria &egrave; la prova numero 11 su 18 previste in quella stagione. E&rsquo; l&rsquo;anno del primo duello Dovizioso-Marquez per il titolo. Ducati arriva in Austria da favorita avendo vinto l&rsquo;anno prima, ma Marquez ed Honda non si danno per vinti. La gara &egrave; tiratissima e si risolve soltanto all&rsquo;ultima curva dell&rsquo;ultimo giro quando Marc prova il sorpasso ma Dovi incrocia mandando a quel paese il pilota spagnolo.  11 agosto 2019. Il Gran Premio d&rsquo;Austria &egrave; la prova numero 11 su 19 previste in quella stagione. La gara &egrave; ancora tiratissima, con Marquez e Dovi che si contendono la prima posizione scambiandosela pi&ugrave; volte. All&rsquo;ultimo giro si ripete la stessa scena gi&agrave; vista in altri contesti ma questa volta &egrave; Dovi ad attaccare all&rsquo;ultima curva e vincere la gara.  Sorpasso clamoroso Nell&rsquo;edizione dello scorso anno, quella con layout modificato per via della chicane alla curva 2, si &egrave; vista una manovra clamorosa di Fabio Quartararo su Jack Miller. Fabio allunga la staccata riuscendo a passare Miller all&rsquo;interno della chicane, portandosi al secondo posto all&rsquo;inseguimento di Bagnaia. I tratti caratteristici del circuito del Gran Premio d&rsquo;Austria  Il RedBull Ring, pur avendo perso tutta la prima parte dell&rsquo;Osterreichring in virt&ugrave; della sicurezza, conserva comunque la sua caratteristica di essere un tracciato piuttosto veloce.&nbsp; I punti di staccata pi&ugrave; difficili sono: Niki Lauda, la prima curva, si arriva lanciati dal rettilineo principale; chicane 2a-2b che spezza il rettilineo in salita; Remus, tornante secco verso destra; Schlossgold, la curva 4 in discesa. I punti, invece, di sorpasso sono: Niki Lauda, sfruttando la scia della moto che precede; chicane 2a-2b, Quartararo insegna; Schlossgold, sfruttando l&rsquo;accelerazione in uscita dalla Remus; Rindt e RedBull Mobile, le ultime due curve per l&rsquo;attacco della disperazione all&rsquo;ultimo giro. Statistiche e record del Gran Premio d&rsquo;Austria  Come abbiamo detto in precedenza, il Gran Premio si &egrave; disputato essenzialmente su due tracciati, il Salzburgring ed il RedBull Ring. Con quella di quest&rsquo;anno sono 31 le edizioni del Gran Premio d&rsquo;Austria del Motomondiale nonostante i suoi 52 anni di vita. Il primo Gran Premio d&rsquo;Austria valevole per il Mondiale risale al 1971 al Salzburgring con i successi di Jan De Vries in classe 50, Angel Nieto in 125, Silvio Grassetti in 250, Giacomo Agostini in 350 e 500 con la MV Agusta. La prima edizione disputata sul RedBull Ring (A1 Ring) &egrave; del 1996 con successi di Ivan Goi in 125, Ralf Waldmann in 250 ed Alex Criville in 500. L&rsquo;edizione dello scorso anno, invece, ha visto i successi di Ayumu Sasaki in Moto3, Ai Ogura in Moto2, Pecco Bagnaia in MotoGP e doppietta di Eric Granado in MotoE. Per quanto riguarda la MotoGP, la pole 2022 &egrave; di Enea Bastianini in 1&rsquo;28&rdquo;772 mentre il giro veloce della gara &egrave; di Jorge Martin in 1&rsquo;29&rdquo;854. Resistono i record 2021 con il vecchio layout Per quanto riguarda la Moto2, la pole 2022 &egrave; di Ai Ogura in 1&rsquo;33&rdquo;933 mentre il giro veloce della gara &egrave; di Celestino Vietti in 1&rsquo;34&rdquo;073.&nbsp; Per quanto riguarda la Moto3, la pole 2022 &egrave; di Daniel Holgado in 1&rsquo;41&rdquo;234 mentre il giro veloce della gara &egrave; di David Munoz in 1&rsquo;40&rdquo;910. Per quanto riguarda la MotoE, la pole 2022 &egrave; di Eric Granado in 1&rsquo;41&rdquo;390 mentre il giro veloce della gara &egrave; sempre di Eric Granado in 1&rsquo;41&rdquo;064.              

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul RedBullRing, dove nel fine settimana del 19-20 agosto si svolger&agrave; il decimo appuntamento del Motomondiale

GP Austria circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

        Dopo lo zero della Sprint, Luca Marini ha chiuso al quarto posto la Main Race del Gran Premio d&rsquo;Austria. Risultato che gli permette di consolidare la sua posizione in classifica in vista delle prossime gare della stagione, a cominciare da Barcellona. &ldquo;La mia gara &ndash; esordisce Marini &ndash; era finita dopo il sorpasso ad Alex Marquez, non potevo fare di meglio. Ho solo da recriminare una cosa: in uscita di curva 1 ho perso il posteriore rischiando un highside, Miller e Marquez mi hanno passato. Ripassarli &egrave; stato difficile e ho perso tanto tempo, se fossi riuscito ad uscire meglio dalla prima curva e restare terzo alla fine del primo giro probabilmente la mia gara sarebbe andata diversamente. Queste sono le gare e un piccolo errore pu&ograve; condizionare il risultato.&rdquo; Sul sorpasso ad Alex Marquez dice cos&igrave; a Sky: &ldquo;Tra le curve 5 e 6 il mio sorpasso pi&ugrave; bello perch&eacute; ero pi&ugrave; lontano, forse sono andato 5 cm pi&ugrave; largo di traiettoria, con la testa ho cercato di stare pi&ugrave; vicino possibile alla riga bianca per non farmi passare e ho sentito Alex venirmi addosso. Ho cercato di non cadere.&rdquo; Riassumendo il weekend, tra Sky e il media debrief, spiega: &ldquo;Bellissimo weekend, siamo partiti molto lontani il venerd&igrave;, ero molto in difficolt&agrave; ma abbiamo lavorato bene e questa &egrave; una ottima cosa anche per il futuro. Dopo i weekend di Assen e Silverstone nei quali abbiamo faticato molto, abbiamo trovato un ottimo bilanciamento qui in Austria e spero che a Barcellona possiamo continuare a lavorare cos&igrave;. Dobbiamo cercare di ripartire da qui, adesso arrivano molte gare di fila, &egrave; un periodo intenso per il Mondiale. Devo cercare di avere sempre questo feeling in modo da guidare al 100%. Oggi si poteva fare qualcosa di meglio.&rdquo;&nbsp; Poi parla di quello che gli manca ancora per stare sempre con i primi: &ldquo;Mi manca un po&rsquo; di grip sul davanti per riuscire a far curvare meglio la moto, scivolo tanto, ho problemi con il posteriore proprio per questo, sono forte in frenata ma non in uscita, specialmente confrontando i dati con Bezzecchi.&rdquo; Sul sistema controllo pressione dice: &ldquo;Si perde performance quando si va sotto di un certo numero di bar di pressione. Siamo partiti con la pressione corretta, il problema oggi era la temperatura della gomma, molto alta. Abbiamo avuto pi&ugrave; problemi perch&eacute; normalmente la temperatura qui in Austria &egrave; pi&ugrave; bassa. Michelin per questa gara ha messo dei limiti pi&ugrave; bassi ed &egrave; andata bene, spero che li mantenga anche per le altre gare.&rdquo; Classifica piloti aggiornata Marini: &ldquo;Mi piacerebbe una moto ufficiale&rdquo;  Luca scherza con i giornalisti ora che il posto in Pramac si &egrave; liberato con l&rsquo;uscita di Zarco a fine stagione. &ldquo;Mi piacerebbe una moto ufficiale &ndash; dice il #10 &ndash; penso che Honda abbia offerto a Zarco un buon contratto ed &egrave; giusto che accetti l&rsquo;opportunit&agrave;. Sono sicuro che Honda torner&agrave; nel giro di un paio di anni.&rdquo;&nbsp; Commentando la situazione anche della classifica team dice: &ldquo;Siamo dietro a loro di 11 punti.&rdquo; Classifica squadre aggiornata        

&ldquo;Arrivano tante gare in fila, bisogna ripartire da qui&rdquo; dice il pilota Mooney VR46 dopo il buon quarto posto in gara

GP Austria, Marini: “Oggi potevo fare qualcosa di meglio”

Dopo la tremenda delusione della Sprint, in cui era caduto dopo pochi metri a causa di una carambola, Marco Bezzecchi si &egrave; pienamente riscattato nel GP domenicale dell&rsquo;Austria conquistando un terzo posto che gli ha permesso di recuperare terreno in classifica su Jorge Martin, secondo nel Mondiale a +6 sul romagnolo.    MotoGP, Valentino Rossi: &quot;Sto spingendo per tenere Bezzecchi&quot;  Marco Bezzecchi torna a sorridere   Il podio del Red Bull Ring ha quindi restituito il sorriso al Bez, una gioia tale da annullare tutti i dolori avvertiti dopo la caduta del sabato. &ldquo;Per fortuna in gara non ho avuto particolari fastidi fisici&rdquo; ha esordito Marco ai microfoni di Sky Sport MotoGP. &ldquo;A dire il vero, mi faceva un po&rsquo; male la spalla destra, a differenza della sinistra che era a posto. Nel warm up non ho usato antidolorifici, cosa che ho fatto poi prima della gara, e tutto &egrave; andato per il verso giusto. Questo risultato riscatta l&rsquo;amarezza della Sprint Race: devo ringraziare il mio team e Valentino Rossi, perch&eacute; grazie a loro ho trasformato la delusione in carica positiva per fare bene&rdquo;.  In gara, Bezzecchi ha rimontato dalla settima casella conquistata in qualifica, battagliando con Alex Marquez nella sfida decisiva per il podio: &ldquo;Che voto darei al mio sorpasso sul pilota Gresini? Mi darei un 7,5, massimo 8, visto che avevo fallito nei primi tentativi &ndash; le parole dell&rsquo;alfiere Mooney VR46 a proposito della lotta con lo spagnolo - ho provato a &lsquo;cucinarlo&rsquo; per qualche giro, sapevo di essere molto forte in curva 8, avevo pi&ugrave; trazione di lui, e quindi sono riuscito a sopravanzarlo&rdquo;.  &ldquo;In generale, &egrave; difficile sorpassare in MotoGP perch&eacute; vanno tutti forte, ma passare Alex &egrave; particolarmente complicato perch&eacute; lui &egrave; molto forte in staccata, inoltre la pressione delle mie gomme si era alzata notevolmente e questo ha reso tutto ancora pi&ugrave; arduo &ndash; ha proseguito il nativo di Rimini - ho provato a superarlo pi&ugrave; volte, ci sono riuscito al terzo tentativo perch&eacute; ho gestito al meglio l&rsquo;usura dei miei pneumatici. La caduta di Silverstone non mi ha condizionato nella lotta: certo, mi ha insegnato qualcosa, ma ho provato a guidare &lsquo;da matti&rsquo;, come sempre&rdquo;.    Marco Bezzecchi esalta Bagnaia   Se Bezzecchi gioisce per il quinto podio conquistato nelle gare lunghe sin qui disputate, allo stesso tempo ammette con realismo la superiorit&agrave; dell&rsquo;amico-rivale Francesco Bagnaia, imprendibile in Austria e ormai involato verso il secondo titolo consecutivo. &ldquo;Ci sono state piste in cui sono stato davvero vicino a lui, ma qui &egrave; stato pi&ugrave; bravo di me in qualifica, perch&eacute; mi sono messo pressione addosso e ho sbagliato &ndash; &egrave; il mea culpa di Bezzecchi &ndash; Pecco &egrave; stato di un altro livello, mentre io al prossimo GP dovr&ograve; cercare di essere costante in tutti i turni. Adesso lui &egrave; semplicemente pi&ugrave; forte&rdquo;.  L&rsquo;ultimo commento riguarda Franco Morbidelli, sempre pi&ugrave; vicino alla sella della Ducati ufficiale targata Pramac che qualche settimana fa sembrava potesse diventare proprio di Bezzecchi. &ldquo;Non m&rsquo;interessa che moto hanno gli altri. Sono contento per Franco, non si merita di stare a casa&rdquo; la conclusione del riminese.  Moto2 risultati GP Austria: commento del Gran Premio 2023 

Il pilota VR46 festeggia il terzo posto: &quot;Dopo la caduta di Silverstone non ho cambiato approccio. Bagnaia? Adesso &egrave; il pi&ugrave; forte&quot;

MotoGP Austria, Bezzecchi: &quot;Ho guidato &#39;da matti&#39;, come sempre&quot;

        Dopo ben tre stagioni di collaborazione, al termine del campionato in corso le strade del team Prima Pramac e di Johann Zarco si divideranno. Il francese &egrave; infatti in procinto di passare al team Honda LCR a partire dal 2024, lasciando cos&igrave; libera la Ducati Desmosedici della squadra capitanata da Paolo Campinoti con cui fino a questo momento ha ottenuto ben dodici podi. In pole position per andare ad affiancare Jorge Martin ora c'&egrave; sicuramente Franco Morbidelli, ancora in cerca di una moto per restare in MotoGP dopo la separazione dal team ufficiale Yamaha, ma a breve verranno annunciati tutti i piani della squadra. MotoGP, Rossi: "Sto spingendo per tenere Bezzecchi" Zarco: &ldquo;Lascer&ograve; la Ducati con il sorriso&rdquo;  &ldquo;Ho corso con Ducati per quattro stagioni, di cui tre con il team Pramac, e sono soddisfatto dei risultati ottenuti insieme a loro in questi anni&rdquo;, ha detto Johann alla fine del GP d'Austria. &ldquo;Alla fine di quest'anno lascer&agrave; la Ducati con il sorriso visti i bei risultati che abbiamo ottenuto insieme, ma sentivo il bisogno di affrontare una nuova sfida&rdquo;. &ldquo;In ogni caso, da qui a fine stagione continuer&ograve; ad impegnarmi al massimo e il mio obiettivo principale resta quello di vincere la prima gara in MotoGP per sentire l'inno francese e cantarlo insieme a Paolo Campinoti, che ringrazio tantissimo per tutto ci&ograve; che ha fatto per me in questi tre anni&rdquo;, conclude il due volte campione del mondo Moto2. Rookies Cup: trionfi per Alvaro Carpe e Angel Piqueras al Red Bull Ring       

Il francese lascer&agrave; il team satellite Ducati dopo tre anni, per salire in sella alla Honda del team LCR a partire dalla prossima stagione

MotoGP: Zarco e il team Prima Pramac si separano alla fine del 2023

Darryn è caduto ad inizio gara e il pilota britannico, in bagarre con lui, non è riuscito ad evitarlo. Fortunatamente, il tutto si è concluso semplicemente con un grande spavento ed entrambi punteranno al riscatto nel prossimo appuntamento a Barcellona

Moto2: Binder e Lowes, tragedia sfiorata al Red Bull Ring

        Mattia Casadei vola, Matteo Ferrari spreca. &Egrave; questo il riassunto delle due gare disputate dalla MotoE in Austria, sul circuito del Red Bull Ring dove Casadei, reduce dal successo conquistato a Silverstone, ha proseguito la sua striscia positiva mettendo a referto una doppietta che lo rilancia prepotentemente nella corsa al titolo iridato della serie elettrica del Motomondiale. MotoGP Austria, Valentino Rossi: duro attacco alla Direzione Gara Matteo Ferrari a terra, gloria per Mattia Casadei  In Gara 1, l&rsquo;alfiere del team Pons40 &egrave; stato bravo ad approfittare del clamoroso errore commesso da Ferrari a due curve dalla bandiera a scacchi, quando il portacolori Gresini Racing &egrave; finito nella ghiaia in curva 7, mandando in fumo i sogni di un successo che lo avrebbe proiettato a pari punti in classifica col leader Jordi Torres. Niente da fare per il titolato MotoE nel 2019, che ha regalato cos&igrave; a Casadei il secondo successo stagionale davanti a Eric Granado, dominatore della tappa austriaca nel 2022, e Kevin Zannoni, al suo primo podio tra le elettriche dopo la pole position conquistata in qualifica. Jordi Torres, quinto, ne ha cos&igrave; approfittato per allungare in classifica su Ferrari, almeno fino a Gara 2.  Mattia Casadei, splendida doppietta in Austria  Nella manche conclusiva, Matteo Ferrari ha rimediato al grave errore del primo round mettendo a segno un secondo posto che lo mantiene a 16 punti di distacco dallo spagnolo, rimandando ogni discorso iridato alle ultime due tappe in calendario (Barcellona e infine Misano, nei primi due weekend di settembre). La vittoria in Gara 2 &egrave; andata nuovamente a Casadei, salito cos&igrave; in seconda posizione nella generale a 15 lunghezze da Torres, sesto al termine di una contesa che ha regalato grandi gioie ai colori italiani. Il poleman Kevin Zannoni ha completato infatti un podio tutto tricolore, a conclusione di un weekend davvero positivo per il pilota SIC58 Squadre Corse, che appare finalmente maturato dopo un naturale periodo di naturale apprendistato. Quarto Miquel Pons, seguito Eric Granado. Fine settimana adifficile per il resto della truppa italiana, nella quale si sono distinti Alessandro Zaccone, settimo in Gara 1, e il duo Andrea Mantovani-Kevin Manfredi, rispettivamente nono e decimo in Gara 2. Buono l&rsquo;esordio dello spagnolo Oscar Gutierrez, sostituto dell&rsquo;infortunato Luca Salvadori, autore di due 12esimi posti.  Addio a Roberto Colaninno: aveva 80 anni MotoE, mondiale ancora aperto  Come scritto, i giochi iridati sono apertissimi: Torres resta leader ma appare in difficolt&agrave;, mentre l&rsquo;inerzia del campionato sembra a favore di Casadei, autore di ben sei podi in questo 2023 e velocissimo dal Sachsenring in poi. Dal canto suo, Ferrari, dovr&agrave; commettere meno errori: Matteo &egrave; esperto, rapido e consistente, ma dovr&agrave; evitare altre sbavature se vorr&agrave; celebrare la seconda corona mondiale.        

Gran weekend per gli italiani, autori di una tripletta in Gara 2, ma il pilota Gresini recrimina per l'errore nella prima manche. Torres ancora leader

MotoE Austria: Mattia Casadei fa doppietta, Matteo Ferrari spreca

        Nonostante il titolo gi&agrave; assegnato nell'appuntamento di fine giugno ad Assen in favore del dominatore Angel Piqueras, la Red Bull Rookies Cup non ha deluso le aspettative nel tracciato &ldquo;di casa&rdquo; di KTM in Austria, con due gare altamente spettacolari e ricche di bagarre in cui a farsi strada verso la vittoria sono stati i giovani talenti spagnoli: ecco cos'&egrave; successo. MotoGP, Nakagami: "Zarco? Darebbe consigli importanti alla Honda" Carpe e Piqueras vincono al Red Bull Ring  In Gara 1, ad avere la meglio sul resto del gruppo &egrave; stato (per la prima volta in stagione) Alvaro Carpe. Lo spagnolo, protagonista anche nel FIM JuniorGP con il team Laglisse, ha centrato il successo davanti ad Angel Piqueras e al finlandese Rico Salmela, autore della pole position, definendo questa prima manche come la miglior gara della sua ancora giovanissima carriera. Nella seconda manche, andata in scena la domenica mattina, &egrave; stato per&ograve; il gi&agrave; citato Angel Piqueras a ripristinare le gerarchie salendo sul gradino pi&ugrave; alto del podio per l'ottava volta in stagione grazie ad uno splendido sorpasso sul connazionale Alvaro Carpe nel corso dell'ultimo giro. A completare il podio troviamo invece nuovamente Rico Salmela, bravo a sopravanzare Marcos Ruda in volata. Da segnalare inoltre la furiosa rimonta di Maximo Quiles, che dopo essersi ritrovato ultimo per via di un'escursione sulla ghiaia, ha chiuso in ottava piazza. GP Austria, Bezzecchi contro Martin: "Le immagini parlano chiaro" Weekend in salita per Pini e Boggio   Per quanto riguarda i piloti italiani, il fine settimana non &egrave; stato particolarmente facile n&eacute; per Guido Pini, n&eacute; per Edoardo Boggio. Il toscano &egrave; scattato dall'ultima fila in entrambe le manche, chiudendo 18&deg; Gara 1 e recuperando diverse posizioni in Gara 2 fino a transitare 11&deg; sotto la bandiera a scacchi, mentre &ldquo;Dod&ograve;&rdquo; &egrave; arrivato 15&deg; nella prima contesa e 12&deg; nella seconda, dando comunque prova della propria crescita nel corso del weekend. Entrambi cercheranno certamente il riscatto nel prossimo e conclusivo appuntamento, che si disputer&agrave; a Misano. GP Austria, Pol Espargaro: dalla terapia intensiva al 6&deg; posto in gara       

Nel round &ldquo;di casa&rdquo; del monomarca KTM, i due spagnoli hanno conquistato una vittoria a testa al termine di due intense bagarre. Weekend in salita per gli italiani

Rookies Cup: trionfi per Alvaro Carpe e Angel Piqueras al Red Bull Ring

        Takaaki Nakagami ha concluso anzitempo la Sprint MotoGP d'Austria, prendendo un brutta botta sull'asfalto del Red Bull Ring. Dopo averci sincerato sulle proprie condizione fisiche, il giapponese risponde a due domande. Una &egrave; relativa al suo 2024, la seconda su Johann Zarco.  Qualora il francese accettasse la sfida LCR, il nippo cosa farebbe?  "Al momento, non so dire qualcosa di chiaro e definitivo. Il mio futuro &egrave; in negoziazione con HRC, per&ograve; non so al Montmel&ograve; verr&egrave;&agrave; presa una decisione. Ho sentito diverse possibilit&agrave;, tra cui di Johann Zarco in entrate nel team LCR. Se la cosa andasse in porta, per Honda sarebbe una grossa chance da sfruttare. Lui &egrave; veramente forte e competitivo, ha speso diversi anni con Pramac Ducati, perci&ograve; vanta una grossa esperienza a bordo della Desmosedici". Nakagami su Zarco in LCR: "Una grossa chance per Honda" Il trentunenne di Chiba continua: "Il francese potrebbe portare parecchi consigli in Honda: questa &egrave; una notizia positiva per tutti, Honda inclusa. Johann potrebbe fare come Jack Miller, passato da Ducati a KTM, con relativo know-how e persone Ducati al proprio seguito. Non so se HRC prender&agrave; solo il pilota, Zarco, o qualche risorsa Ducati, ma &egrave; chiaro che sarebbe una novit&agrave; interessante".        

Takaaki: "Johann potrebbe fare come Jack Miller, passato da Desmosedici a KTM. Per&ograve;, non se i giapponesi vogliono solo il pilota francese o anche risorse italiane"

MotoGP, Nakagami: "Lasciando Ducati, Zarco darebbe consigli a Honda"

Le immagini più belle della manche corta vinta da Pecco Bagnaia 

Gran Premio Austria: la Sprint MotoGP in foto

        Sprint da dimenticare per Marco Bezzecchi. Il pilota Mooney VR46 ha terminato la manche corta del GP Austria dopo una sola curva, a causa di una carambola innescata da Jorge Martin. Una vera e propria beffa per il pilota romagnolo, gi&agrave; reduce dallo &ldquo;zero&rdquo; di Silverstone e adesso scivolato a -59 punti da Pecco Bagnaia nella classifica generale. GP Austria, Bagnaia: "Ho spinto senza fare calcoli" L'amarezza di Marco Bezzecchi  Dopo la bandiera a scacchi, Bezzecchi non ha nascosto il proprio disappunto per una giornata iniziata male con il settimo posto in Q2 e finita peggio con l&rsquo;epilogo della Sprint. &ldquo;Beh, dovrei essere felice dopo ci&ograve; che &egrave; successo? Le immagini parlano chiaro, potete giudicare da soli&rdquo; il laconico commento di Marco. &ldquo;Sono arrabbiato, ma soprattutto triste perch&eacute; era importante finire la Sprint in vista della gara lunga, ma &egrave; andata cos&igrave;&rdquo;. Marco ha analizzato poi l&rsquo;episodio avvenuto in Curva 1 nel quale, a suo dire, &egrave; chiara la responsabilit&agrave; dell&rsquo;alfiere Prima Pramac. &ldquo;Si tratta di una curva insidiosa, ma ci sono modi e modi di approcciarla &ndash; l&rsquo;affondo del riminese - non c&rsquo;era bisogno di entrare cos&igrave; alla prima curva: dal canto mio, ho cercato di fare tutto quello che potevo, sono partito bene e sono rimasto fuori dai guai fino a quando non mi sono arrivate tre moto addosso, e a quel punto non potevo pi&ugrave; far nulla&rdquo;. &ldquo;L&rsquo;unica cosa che posso rimproverarmi &egrave; la prestazione in qualifica, non posso permettermi di partire dalla settima casella&rdquo; ha proseguito il ducatista ai microfoni di Sky Sport MotoGP, consapevole di aver disatteso in Q2 le aspettative maturate venerd&igrave;, giornata in cui aveva realizzato il miglior tempo. &ldquo;Potevo partire pi&ugrave; avanti, ma in qualifica ho fatto qualche errore nel mio giro buono, il miglior crono me lo hanno cancellato per aver violato i track limits e quindi mi sono ritrovato a partire diverse posizioni indietro. Peccato, ma purtroppo &egrave; andata cos&igrave;, adesso devo cercare di mettermi a posto fisicamente perch&eacute; domenica ci sar&agrave; un&rsquo;altra corsa&rdquo;.  Marco Bezzecchi dolorante dopo il contatto  Infatti, dopo il contatto al via Bezzecchi ha rimediato diversi acciacchi che lo preoccupano in vista della manche domenicale: &ldquo;La spalla destra mi fa male perch&eacute; in quel punto mi ha colpito il manubrio di Vi&ntilde;ales, ma quella sinistra non &egrave; messa meglio dopo la caduta. Il dolore aumenter&agrave;, ma non penso che mi far&ograve; influenzare domani&ldquo;. Cos&igrave; come il suo mentore Valentino Rossi, che nel post-gara &egrave; stato molto duro con lo Stewards Panel, Bezzecchi ha criticato infine la Direzione Gara, che dopo il traguardo ha deciso di non penalizzare Martin: &ldquo;Non voglio giudicare il loro operato, non &egrave; il mio lavoro, quello devono farlo i Commissari, mi limito a dire che non sono d&rsquo;accordo con quanto deciso. Ma credo sia sbagliato decidere dopo la gara, bisogna prendere eventuali provvedimenti nel corso del GP&rdquo;.       

Il pilota Mooney VR46 amaro dopo la caduta nella Sprint: "Non c'era bisogno di affrontare cos&igrave; Curva 1. Adesso ho dolore alla spalla"

MotoGP Austria, Bezzecchi contro Martin: "Le immagini parlano chiaro"

        Dopo aver conquistato la pole position, il sabato di Francesco Bagnaia al Red Bull Ring si &egrave; concluso nel migliore dei modi con un perentorio successo nella Sprint arrivato al termina di una corsa dominata fin dalla partenza. Complice lo &ldquo;zero&rdquo; di Bezzecchi, il risultato ha permesso al piemontese di aumentare ulteriormente il proprio margine in classifica, ma lo stesso Pecco ha ammesso di non aver fatto calcoli durante la gara. &ldquo;In Austria sono arrivati degli aggiornamenti che hanno funzionato, ma la differenza nella Sprint l'ha fatta la partenza, che credo sia stata una delle migliori che abbia mai fatto&rdquo;, ha detto il campione del mondo in carica. &ldquo;Volevo restare davanti alle KTM e, dopo un primo giro aggressivo, ho continuato a spingere senza preoccuparmi di fare calcoli o pensare ai consumi&rdquo;. GP Austria, Martin: "Dopo la gara ho pianto, non capivo pi&ugrave; niente" Bagnaia: &ldquo;La scelta della gomma media ci ha premiato&rdquo;  &ldquo;Utilizzare la gomma media al posto della morbida, che sulla carta sembrava fosse la pi&ugrave; performante in queste condizioni, &egrave; stato un azzardo che ci ha premiato&rdquo;, prosegue il numero 1. &ldquo;In pi&ugrave;, le modifiche di setup che abbiamo effettuato mi hanno permesso di girare meglio la moto nelle curve pi&ugrave; lente, che solitamente quest'anno sono il nostro punto debole&rdquo;. Bagnaia sa per&ograve; che la condotta di gara usata nella Sprint non sar&agrave; replicabile nel Gran Premio domenicale: &ldquo;Nella gara lunga sar&agrave; impossibile adottare la medesima strategia, perch&eacute; con 28 giri non si potr&agrave; spingere fin dalla partenza ma occorrer&agrave; ragionare per non arrivare agli ultimi giri con le gomme finite. Inoltre, sar&agrave; importante non avere troppe moto davanti visto che ci&ograve; causerebbe l'innalzamento delle pressioni rendendo molto difficile la guida&rdquo;. GP Austria, Binder: "Fare secondo contro questo Bagnaia &egrave; il massimo" &ldquo;L'incidente alla partenza? E' partito da Vinales&rdquo;  &ldquo;Alla prima curva, penso che tutto sia partito dalla partenza sbagliata di Vinales, che ha portato alla carambola che ha poi coinvolto anche Quartararo e Bezzecchi. Martin si &egrave; lanciato all'interno e, suo malgrado, si &egrave; ritrovato in mezzo ai guai, ma &egrave; molto complicato giudicare il tutto da fuori. Quel che &egrave; certo, &egrave; che serve una maggior attenzione alla prima curva, perch&eacute; non &egrave; l&igrave; che si vincono le gare&rdquo;, conclude il ducatista, dando la propria opinione sulla carambola iniziale. GP Austria, Martin "toro scatenato" nella Sprint: giusto non punirlo?       

Il piemontese ha centrato il successo nella Sprint, restando al comando dall'inizio alla fine: &ldquo;La partenza ha fatto la differenza, cos&igrave; come la scelta della gomma media&rdquo;

GP Austria, Bagnaia: “Ho spinto senza far calcoli, domani sarà diverso”

        Il sabato del Gran Premio d'Austria &egrave; stato un giorno stellare sotto ogni punto di vista per Brad Binder, che dopo aver ufficializzato il rinnovo contrattuale con il team ufficiale KTM fino al termine del 2026 e aver centrato la prima fila in qualifica, &egrave; riuscito a confermarsi in gara chiudendo in seconda posizione la Sprint alle spalle del solo Francesco Bagnaia. GP Austria, Martin "toro scatenato" nella Sprint: giusto non punirlo? Binder: &ldquo;Bello stare davanti sulla pista di casa di KTM&rdquo;  &ldquo;Non posso far altro che complimentarmi con Pecco Bagnaia per il passo gara che &egrave; riuscito ad imporre alla corsa&rdquo;, ha detto Brad a fine gara, elogiando il rivale. &ldquo;La pista era molto scivolosa per via del caldo, ma lui ha girato fortissimo ugualmente, a tal punto che io sono riuscito a stargli dietro soltanto per qualche giro prima di dovermi accontentare del secondo posto. Sono comunque felice, perch&eacute; essere cos&igrave; competitivo sulla pista di casa di KTM &egrave; una bella soddisfazione&rdquo;. &ldquo;Rispetto a noi, la Ducati di Bagnaia aveva un vantaggio nelle accelerazioni dalle basse velocit&agrave;, che su questo tracciato sono un aspetto fondamentale&rdquo;, prosegue il sudafricano. &ldquo;Noi accusiamo uno spinning eccessivo al posteriore perdendo trazione nella fase di uscita, che ci costringe a tirare le staccate per riavvicinarci con il rischio di consumare troppo le gomme, ma per la gara lunga proveremo a migliorarci con l'obiettivo di lottare per la vittoria fino alla fine e non soltanto nella fase iniziale&rdquo;. GP Austria, Pol Espargaro: dalla terapia intensiva al 6&deg; posto in gara       

Il sudafricano ha chiuso in seconda posizione la Sprint alle spalle di Pecco: &ldquo;Il suo passo &egrave; stato straordinario. Noi soffriamo in accelerazione rispetto alle Ducati&rdquo;

GP Austria, Binder: “Fare secondo contro questo Bagnaia è il massimo”

        Valentino Rossi &egrave; stato protagonista, suo malgrado, della Sprint del GP Austria, andata in scena nel sabato del Red Bull Ring. I due piloti del suo team Mooney VR46, Marco Bezzecchi e Luca Marini, hanno terminato la gara &ldquo;corta&rdquo; anzitempo a causa di due contatti, avvenuti in momenti diversi della contesa ma entrambi innescati da un infuocato Jorge Martin. Il pilota Prima Pramac non ha ricevuto alcuna penalit&agrave; dallo Stewards Panel, una decisione che ha provocato la reazione del nove volte titolato nel Motomondiale. Valentino Rossi critica la Direzione Gara  &ldquo;Innanzitutto, non capisco perch&eacute; una situazione del genere debba essere discussa al termine della gara&rdquo; le parole del Dottore ai microfoni di Sky Sport a proposito del contatto avvenuto in partenza, quando ad avere la peggio &egrave; stato Bez. &ldquo;Martin era partito molto carico perch&eacute; nelle Qualifiche non aveva fatto un buon tempo e nella Sprint, vista la scelta della gomma soft, sapeva di dover partire con il coltello tra i denti. Il problema &egrave; che &egrave; partito fin troppo &lsquo;da matti&rsquo; e ha innescato la carambola che ha fatto cadere 3-4 piloti&rdquo;. Il parere di Rossi su questo episodio &egrave; chiaro: &ldquo;Secondo me la situazione era chiara e limpida fin da subito, Jorge andava penalizzato subito con un Long Lap penalty&rdquo;.  Valentino Rossi invoca pi&ugrave; decisione  La critica del #46 non &egrave; rivolta per&ograve; allo spagnolo quanto alla Direzione Gara, rea a suo dire di non saper decidere nei tempi corretti: &ldquo;Non serve attendere il termine della corsa per prendere una decisione &ndash; ha incalzato il pesarese - perch&eacute; poi c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;altro episodio con Luca Marini e anche in quel caso si &egrave; scelto di decidere dopo la bandiera a scacchi. Allora come si fa, bisogna rifare la gara?&rdquo; l&rsquo;osservazione sarcastica del 46. Infine, arriva un&rsquo;altra stoccata al Panel: &ldquo;A me sembrano molto decisi nelle cose che contano poco, tipo la penalit&agrave; a Quartararo per il contatto con Savadori, con Fabio che ha tagliato il traguardo 13esimo anzich&eacute; 14esimo. Al contrario, negli episodi importanti aspettano, come se dovessero consultarsi con qualcun altro&rdquo;. Qualifiche Moto2: Acosta senza rivali, &egrave; sua la pole position       

Il Dottore ha criticato la condotta dello Stewards Panel in merito agli episodi che hanno coinvolto Jorge Martin, Marco Bezzecchi e Luca Marini

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