Vittoria nella Sprint, vittoria nel Gran Premio. Meglio di cos&igrave; che avrebbe potuto fare Jorge Martin? Lo spagnolo del team Prima Pramac &egrave; tornato a vestire i panni di Martinator, cio&egrave;, il Terminator della MotoGP. Continuer&agrave; a &quot;sparare&quot; agli avversari? Vedremo, nel frattempo esce dal Sachsenring in qualit&agrave; di protagonista del weekend.  Martin: il numero 1 della MotoGP di Germania&nbsp;  Jorge Martin - Voto 10  Fisicamente ripristinato, agonisticamente ritrovato. Conditio sine-qua-non per uno che guida cos&igrave;, sempre al limite, appeso e con la spalla che sfiora l&rsquo;asfalto. Martinator &egrave; tornato, pi&ugrave; forte che mai, armato di una Desmosedici GP23 Prima Pramac con il medesimo potenziale di fuoco del Lenovo ufficiale. TERMINATOR  Pecco Bagnaia - Voto 9&nbsp;  Dove tocc&ograve; nel 2022 il passivo pi&ugrave; largo nei confronti di Quartararo - 91 punti - si accontenta di due secondi posti. E&rsquo; un primo passo alla maturit&agrave; strategica? Lo sapremo nelle prossime uscite nelle quali dovr&agrave; amministrare le 16 lunghezze che lo dividono dal primo degli inseguitori. STRATEGICO  Johann Zarco - Voto&nbsp; 8,5&nbsp;  Combatte in pista contro gli avversari e ne batte molti, &ldquo;battaglia&rdquo; con Ducati per avere risposte positive al rinnovo del contratto. Al francese manca &ldquo;solo&rdquo; la vittoria, che cercher&agrave; in un modo: lottando. Avere un compagno di box potrebbe abbartelo, invece, lo sta ulteriormente caricando. COMBATTENTE&nbsp;  Jack Miller - Voto 8&nbsp;  Come sarebbe a dire &ldquo;raro&rdquo;? L&#39;australiano ha portato a podio una KTM, spezzando l&rsquo;egemonia Ducati. Effettivamente, &egrave; un episodio ormai raro da registrare nella griglia MotoGP 2023, pressoch&eacute; dominata dalla Rossa bolognese. Un tocco d&#39;arancio vale doppio. RARO    Brad Binder - Voto 5&nbsp;  Il sudafricano cade raramente. Per&ograve;, quando gli capita, prende notevoli tonfe. Al pari di Miller ha guidato la KTM al limite, spesso oltre. Il podio nella Sprint manca da Le Mans, nel Gran Premio da Jerez. Deve risollevarsi perch&eacute;, sebbene sembri paradossale, uno dei posti disponibili nel team &egrave; mirato da Pedro Acosta. ATTENTO  Maverick Vinales - Voto 4,5&nbsp;  Sulla rottura della RS-GP, nessuna accusa. Per l&rsquo;errore commesso nella Sprint, pu&ograve; capitare. Peccato, tuttavia, che Top Gun non ricoprisse posizioni di vertice. Ci &egrave; riuscito in Portogallo, pu&ograve; farcela ancora, malgrado appaia veramente lontano dalla possibilit&agrave; di colpire. DISARMATO  Marc Marquez - SV  Qualsiasi voto si dia all&rsquo;otto volte iridato, positivo o negativo, risulterebbe inappropriato. Per rispetto del suo impegno e del malessere psicologico che sta vivendo - oltre agli impicci fisici -&nbsp; la valutazione si ferma qui. Per ora, perch&eacute; la MotoGP &egrave; cos&igrave;: sempre pronta al giudizio. INGIUDICABILE  Fabio Quartararo - Voto 4,5&nbsp;  La vittoria 2022 era impossibile da ripetere, ma il francese ha patito anche l&rsquo;efficacia di Morbidelli. Che &egrave; compagno di box. La stagione Yamaha &egrave; cos&igrave;: vince chi piazza la M1 davanti al compagno di box. El Diablo ha perso nei confronti del diretto e (forse) unico rivale attendibile in termini di competivit&agrave;. BATTUTO  Honda - Voto 3  Honda Racing Corporation, il colosso a due ruote in ginocchio. Chi guida la RC213 V finisce all&#39;ospedale, oppure, va piano. Un ecatombe del genere l&#39;Ala dorata non l&#39;ha mai vissuta in MotoGP: poco male, direste, se ne esce. S&igrave;, ma... quando e come? NEL TUNNEL    Classifica piloti MotoGP 

Al Sachsenring &egrave; Jorge Martin il pi&ugrave; quotato, mentre Honda sprofonda nel baratro

Pagelle MotoGP Germania: voti ai team e ai piloti per il GP Sachsenring 2023

        Seconda posizione in qualifica, quarto nella Sprint e quinto nel main event della domenica. Il weekend tedesco di Luca Marini pu&ograve; considerarsi molto solido. Maro ha dimostrato, dopo la gara del Mugello, di poter giocare ad armi pari con il pi&ugrave; blasonato compagno di squadra Marco Bezzecchi: &ldquo;Un weekend positivo, a parte oggi tutto il weekend bene: qualifica, sprint race. Bisogna continuare cos&igrave;, farsi trovare li pronti&rdquo;. Il meteo incerto del venerd&igrave; ha condizionato tutto il weekend del #10 e non &egrave; bastato il lavoro extra fatto nel, breve, warmup: &ldquo;Ero un po&rsquo; in difficolt&agrave; oggi in gara e si &egrave; visto, un po&rsquo; di problemi che avevo ieri speravo di risolverli con la media al posteriore ma non &egrave; stato abbastanza. Stamattina nel warm up abbiamo provato qualcosa perch&eacute; durante il weekend per colpa della pioggia non c&rsquo;&egrave; mai stato tempo di provare niente. Per&ograve; sono stato lento e non sono andate bene le cose del warmup e siamo quindi tornati indietro. In gara ho sofferto ma portato a casa un ottima posizione&rdquo;. Ad Assen sar&agrave; tutta un&rsquo;altra storia Luca Marini si trova oggi in sesta posizione di campionato a sole sette lunghezze da Brad Binder: &ldquo;Sono soddisfatto della nostra crescita, del continuare ad essere li in lotta per la top5&rdquo;. Guardando avanti, Maro pensa alla gara olandese che si correr&agrave; tra soli sette giorni: &ldquo;Adesso c&rsquo;&egrave; Assen che &egrave; una pista molto diversa dal Sachsenring e sicuramente partiremo con una moto un po&rsquo; diversa venerd&igrave; sperando in un meteo buono che ci permetta di sistemarci meglio. Prevedo anche una gara diversa, li di solito si rimane un po&rsquo; in gruppo. Ci saranno tante battaglie per&ograve; &egrave; divertente&rdquo;. La GP23 ha messo il turbo L&rsquo;ultima bimba di Gigi Dall&rsquo;Igna, nelle ultime gare ha cambiato marcia. Se ad inizio stagione l&rsquo;unico a portarla al limite era sembrato Pecco Bagnaia, da qualche gara anche le GP23 del team Pramac Racing con Jorge Martin e Johann Zarco sembrano imprendibili monopolizzando le posizioni del podio: &ldquo;Sembra cos&igrave;, sono un paio di gare che adesso fanno la differenza tutti e tre e vanno veramente forte. Mi aspetto anche che, quando Enea si rimette in forma, anche lui sar&agrave; in lotta li davanti. Noi dobbiamo sempre tenere duro e portare a casa il massimo risultato possibile con la moto che abbiamo.&rdquo; Il consiglio di Pedrosa oggi non ha aiutato Vista la difficolt&agrave; nella lotta a Marini &egrave; stato chiesto se il consiglio di Pedrosa che ha rivelato ieri non avesse potuto aiutarlo anche nella gara lunga: &ldquo;Oggi era una gara completamente diversa. Non era una gara da difesa e perder tempo. Era una gara da finire nel minor tempo possibile e quindi anche con Binder ho cercato di non perdere tempo&rdquo;. Come si era gi&agrave; accorto Francesco Bagnaia, la gara di quest&rsquo;anno &egrave; stata ben venti secondi pi&ugrave; veloce rispetto a quella di 12 mesi fa: &ldquo;Non ero in gara con loro oggi, ero nettamente pi&ugrave; lento e delle volte bisogna portare a casa nel weekend il risultato migliore ed il massimo punteggio possibile quindi l&rsquo;approccio &egrave; stato diverso oggi&rdquo;.       

Luca si consola del quinto posto alle spalle del compagno di squadra, una gara diversa rispetto a quella di ieri

GP Germania, Marini: “Oggi andava portato a casa il miglior risultato possibile”

Jorge Martin ha dominato di fatto il Gran Premio di Germania vincendo Sprint e Main Race facendo en plein di punti, 37 contro i 29 di Pecco Bagnaia, due volte secondo. Un divario di 8 punti che si traduce in soli 16 punti di ritardo dello spagnolo dal campione in carica quando manca solamente Assen prima della pausa estiva.  Pecco Bagnaia, nonostante il doppio secondo posto, rimane al comando della graduatoria con 160 punti contro i 144 di Jorge Martin. Marco Bezzecchi rimane sul podio virtuale con 126 punti seguito da Zarco a quota 109. La prima moto non-Ducati &egrave; la KTM di Brad Binder in sesta posizione con 96 punti, segue Marini a 7 punti di distacco dal sudafricano poi Miller, Quartararo con i suoi 57 punti davanti di due sole lunghezze ad Aleix Espargar&ograve; e di 4 su Maverick Vinales che con i suoi 53 punti chiude la top 10  Classifica piloti   Di seguito la classifica piloti completa    Invariata la situazione, invece, nella classifica costruttori con Ducati ampiamente in testa con 248 punti seguita a debita distanza (113 punti di ritardo) da KTM, Aprilia &egrave; terza con 99 punti davanti ad Honda con 81 e Yamaha fanalino di coda con soli 68 punti.  Classifica costruttori completa    

Con la doppia vittoria in Germania, lo spagnolo di Pramac porta il suo ritardo dal campione in carica a soli 16 punti in vista di Assen e della pausa estiva

Classifica piloti MotoGP dopo il GP di Germania: Martin mette nel mirino Bagnaia

        &Egrave; un Pecco Bagnaia contento della gara ma non del risultato quello che si presenta alle interviste: &ldquo;Vincere ha sempre un sapore migliore che fare secondi, ci ho provato fino alla fine, Forse anche troppo all&rsquo;ultimo giro quando ci siamo toccati&rdquo;. Cos&igrave; ha esordito il campione del mondo in carica della MotoGP: &ldquo;&Egrave; stata una bella gara, combattutissima, sono contento di aver trovato quel qualcosa in pi&ugrave; per essere vicino a Jorge oggi. &Egrave; stata tiratissima, non so quanti secondi sia stata pi&ugrave; veloce dello scorso anno ma secondo me almeno di sette otto secondi&rdquo;. Bagnaia &egrave; gi&agrave; concentrato e guarda avanti alla gara di Assen che andr&agrave; in scena tra soli sette giorni. Sulla pista olandese Pecco ha raccolto la sua prima vittoria nel motomondiale ed &egrave; da sempre la sua pista preferita: &ldquo;&Egrave; stata davvero una bella lotta gustosa. Sono contento perch&eacute; arriviamo ad Assen con un bel feeling&rdquo;. Oggi era difficile passare Jorge Analizzando la gara, con i colleghi di Sky, Pecco ha spiegato come probabilmente lui e Jorge avessero due setup molto differenti con l&rsquo;ufficiale Ducati molto pi&ugrave; veloce nella prima parte pi&ugrave; lenta e scorrevole e Martin invece pi&ugrave; a suo agio nell&rsquo;ultimo tratto della pista, rendendo di fatto pi&ugrave; complicato provare ad attaccarlo: &ldquo;Nel nostro caso secondo me &egrave; una questione di setting diversi. Ci incrociavamo molto, le linee erano abbastanza diverse e non riuscivo a trovare il modo di mettermi all&rsquo;interno&rdquo;. I punti di sorpasso al Sachsenring non sono moltissimi: &ldquo;Ci ho provato alla sei senza riuscirci. La discesa era senza dubbio il punto in cui riuscivo a prendere slancio. Al penultimo giro non ce l&rsquo;ho fatta perch&eacute; Jorge &egrave; stato bravissimo a coprirsi e non me la sono sentita di tirare la staccata alla curva 12 perch&eacute; eravamo al limite per&ograve; era sicuramente l&rsquo;hot spot principale&rdquo;. Enea sarebbe stato della battaglia Con questa vittoria Jorge Martin si porta in seconda posizione in campionato a soli sedici punti da Pecco. Con Bastianini out da inizio stagione e Marco Bezzecchi ancora molto altalenante, sembra che il pi&ugrave; concreto rivale di Bagnaia sia proprio lo spagnolo del team Pramac. A Pecco &egrave; stato chiesto quanto sia diverso duellare con Martin rispetto a Enea col quale ha duellato lo scorso anno. &ldquo;&Egrave; uguale, sinceramente tutti conosciamo il potenziale di Jorge e di Enea che &egrave; diventato Campione del Mondo nell&rsquo;anno in cui c&rsquo;era Jorge in Moto2. Se Enea fosse partito senza problemi a inizio stagione sarebbe sicuramente stato con noi oggi&rdquo;. Una gara velocissima Dopo aver verificato il tempo effettivo di gara a Bagnaia &egrave; stato riferito che la gara di quest&rsquo;anno &egrave; stata ben venti secondi pi&ugrave; veloce della gara dello scorso anno vinta da Quartararo con Pecco caduto alla prima curva del secondo giro: &ldquo;Venti secondi &egrave; davvero tantissimo. Mi ricordo che Fabio vinse con sette secondi sul secondo quindi sono veramente tantissimi. &Egrave; stata una gara tirata, le gomme erano finite e me ne rendevo conto alla fine quando partiva abbastanza ovunque. Questo fa rendere conto del livello in cui siamo arrivati&rdquo;.       

Il pilota ufficiale Ducati analizza la sua gara, il duello con Jorge Martin e l&rsquo;incredibile passo che i due hanno messo in pista

GP Germania, Bagnaia: “Ci ho provato, vincere ha un sapore migliore che fare secondi”

        Non c'&egrave; pace per Marc Marquez. Il pilota spagnolo ha deciso di saltare il GP Germania dopo la rovinosa caduta riportata durante il warm up della MotoGP, disputato domenica mattina sul circuito del Sachsenring. MotoGP: Marc Marquez resta il pi&ugrave; seguito Marc Marquez: niente GP Germania  A comunicarlo &egrave; stato lo stesso team Honda Repsol poco prima del via del Gran Premio tedesco. Nella caduta, avvenuta in curva 7, l'otto volte iridato ha riportato una frattura al primo dito della mano sinistra, che lo ha spinto a prendere questa drastica decisione. Quella rimediata nel warm up &egrave; stata la quinta caduta del weekend per il #93: un dato che testimonia le difficolt&agrave; vissute dall'iberico in sella alla sua RC213V, tanto da chiedersi: "Ha senso correre tutti questi rischi per conquistare risultati modesti?". Marc ha deciso che stavolta rischiare non serve. Salter&agrave; il GP Germania e non &egrave; dato sapere se correr&agrave; il prossimo round di Assen, in programma tra una settimana.        

Nel warm up, il pilota spagnolo aveva riportato una frattura al primo dito della mano sinistra

MotoGP: Marc Marquez salta il GP Germania

        14:47 Cos&igrave; in campionato dopo il Sachsenring   14:46 La classifica finale del GP di Germania   14:45 Vittoria per Martin al fotofinish Jorge Martin fa dopppietta al Sachsenring avendo la meglio su Pecco Bagnaia nella volata finale. I due staccati di un soffio sul traguardo, con Bagnaia che ha tentato il tutto per tutto in uscita dall'ultima curva.&nbsp;Terzo gradino per Johann Zarco ed &egrave; doppietta Pramac sl podio. Alle loro spalle buona prova per Marco Bezzecchi che chiude quarto  14:42 Ultimo giro per decidere il vincitore del GP di Germania Jorge Martin in testa chiude gli spazi con Pecco Bagnaia incollato che cerca la zampata per portarsi a casa la vittoria. I due mettono in mostra un confronto duro ma corretto, entrando anche in contatto  14:39 Battaglia per la vittoria Gara incerta negli ultimi 3 giri con Jorge Martin e Pecco Bagnaia in lotta gomito a gomito.&nbsp;Zarco solido sul podio con Bezzecchi quarto a poco pi&ugrave; di due secondi  14:36 Martin risponde a Pecco Contro attacco nello stesso punto dove, al giro precedente, Pecco Bagnaia &egrave; passato in testa. Jorge Martin nuovo leader di gara ed &egrave; lotta tra i due per la vitoria quando mancano 6 giri al termine  14:32 Bagnaia al comando! Sorpasso di Pecco su Martin all'ingresso del penultimo curvone. Il Campione del mondo ora tenta la fuga con il rivale che per&ograve; non molla gli scarichi della Rossa D16 GP  14:30 Caduta per Brad Binder Il pilota KTM spreca un possibile podio con una scivolata a 11 giri dalla fine andando largo in curva e finendo nella ghiaia. Ne approfitta Zarco che ora &egrave; terzo e prepara la doppietta in Casa Pramac. Marco Bezzecchi sale anche lui di una posizione ed &egrave; quarto  14:25 Pecco prepara l'attacco Fase di studio della gara con Bagnaia incollato agli scarichi della Ducati Pramac di Martin. Tre i due distacco ridotto e passo irrangiungibile per i rivali. Binder &egrave; a 3.327 secondi di distacco e ha in scia Johann Zarco che cerca il terzo gradino del podio. Da segnalare la gara a due di Luca Marini e Marco Bezzecchi rispettivamente in quinta e sesta piazza  14:21 Lotta a due in testa alla corsa Posizione che si delineano in testa alla gara con Jorge Martin sempre leader e con Pecco Bagnaia che lo segue a poco meno di mezzo secondo. Pi&ugrave; di due secondo pi&ugrave; inidetro ecco Brad Binder che scala sul podio con Marini che perde terreno (ora &egrave; quinto). Johann Zarco muso in carena insegue Binder a 4 decimi  14:14 Si combatte gi&ugrave; dal podio, Vinales out per problemi tecnici 1.21,265 il record della gara firmato da Johann Zarco che cerca si agguantare la scia di Brad Binder in quarta posizione. PI&ugrave; indietro Marco Bezzecchi si rende autore di una bella lotta con Jack Miller. Intanto si ritira Maverck Vinales con l'Aprilia RS-GP che perde olio  14:11 Martin allunga Lo spagnolo prova lo strappo mettendo sette decimi tra s&eacute; e Bagnaia. Pecco prova a no perdere terreno ma deve guardarsi le spalle da un caparbio Luca Marini che no vuole fare sconti all'amico rivale  14:08 Jorge Martin passa Bagnaia e va al comando della corsa Il pilota Pramac cerca il bis sul Sachsenring e passa di gran carriera Pecco Bagnaia portandosi al comando della corsa. Pecco insegue in scia tallonato a sua volta da Luca Marini. Pi&ugrave; staccato Brad Binder in quarta casella, seguito dal compagno Jack Miller  14:05 Bagnaia leader Il pilota Ducati prova subito lo strappo inesguito da Jorge Martin (voncitore della Sprint Race), Luca Marini, Jack Miller, Aleix Espargar&ograve; con l'Aprilia che super Brad Binder  14:03 PARTENZA! Scatta bene Jack Miller, che precede Pecco Bagnaia e Luca Marini. Trenino compatto con i piloti che sgomitano per un posto al sole  14:01 Warm-up Lap PIloti che partono per il giro di allineamento  13:25 Marc Marquez: niente GP di Germania A comunicarlo &egrave; stato lo stesso team Honda Repsol poco prima del via del Gran Premio tedesco. Nella caduta, avvenuta in curva 7, l'otto volte iridato ha riportato una frattura alla mano, che lo ha spinto a prendere questa drastica decisione. Quella rimediata nel warm up &egrave; stata la quinta caduta del weekend per il #93: un dato che testimonia le difficolt&agrave; vissute dall'iberico in sella alla sua RC213V, tanto da chiedersi: "Ha senso correre tutti questi rischi per conquistare risultati modesti?". Marc ha deciso che stavolta rischiare non serve. Salter&agrave; il GP Germania e non &egrave; dato sapere se correr&agrave; il prossimo round di Assen, in programma tra una settimana.  12:29 Tutto pronto per la Gara in Germania. Cos&igrave; la Sprint Race del sabato:  Sachsenring        

Dopo la vittoria di Jorge Martin in Sprint Race, Pecco Bagnaia pronto a prendersi la rivincita nella gara di oggi. Mancher&agrave; Marc Marquez che dopo una caduta nel warm up ha deciso di ritirarsi

MotoGP, live del GP Germania 2023: in DIRETTA la gara del Sachsenring

        Nella pitlane del Sachsenring si sono viste soluzioni che, sino a ieri, sono rimaste all'interno del box Monster Energy Yamaha. Perlomeno una delle due, perch&eacute; il "portapacchi" era gi&agrave; stato montato sulla M1, riproposto qui nella MotoGP di Germania. Invece, le quatto alette in stile Pokemon rappresentano soluzione inedita per Iwata. Ma non per Ducati. M1 come Desmosedici? Magari, direbbero i piloti Yamaha... Fabio Quartararo in particolar modo, Franco Morbidelli abbastanza, hanno palesato lamentele relative alla capacit&agrave; della M1 di chiudere le curve del Sachsenring. Che fossero pieghe strette e lente, oppure larghe e veloci, poco da fare: la quattro cilindri nipponica faticava, affaticando i piloti. Se queste soluzioni serviranno, lo diranno loro a seguito del Gran Premio di oggi. Il "portapacchi" sar&agrave; utilizzato in gara? Le alette - quattro, per doppia coppia - di chiara ispirazione Ducati verranno sfruttate in gara? Vedremo, nel frattempo le abbiamo immortalate a precedere la sfida pomeridiana, come lo abbiamo fatto nei test di Valencia nel 2022. Certo &egrave; che se il francese e l'italiano potessero disporre della Demosedici, farebbero salti di gioia.        

Al Sachsenring &egrave; spuntata una M1 somigliante alla Desmosedici. Il "portapacchi" era gi&agrave; stato usato: Morbidelli e Quartararo ne trarranno vantaggi?

GP Germania, Yamaha "imita" Ducati: alette posteriori stile Pokemon

        Una MotoE con numerosi colpi di scena al Sachsenring, terzo appuntamento nel calendario 2023 della serie elettrica del Motomondiale. Durante il GP di Germania &egrave; tornata in pista la serie elettrica dopo lo spettacolo offerto nelle due gare del Mugello. Cadute e rimpianti: festeggia Torres, a terra Granado e Garzo Gara1 si decide alla staccata della prima curva con Eric Granado che cade provando ad attaccare Jordi Torres, lasciando allo spagnolo strada aperta per suo secondo successo stagionale. Alle loro spalle il gruppo di testa compatto si spezza con in contatto tra Nicholas Spinelli ed Hector Garzo con quest&rsquo;ultimo che scivola. A questo punto Randy Krummenacher ha vita facile per prendersi il secondo posto lasciando Spinelli terzo a lottare con Matteo Ferrari. Il pilota del team Felo Gresini MotoE, che scattava in nona posizione, ha impiegato la prima met&agrave; gara per risalire la classifica. Nel finale grazie anche al caos generato dalle cadute di Granado e Garzo, si &egrave; aperta la strada del podio poi sfumato per soli 52 millesimi. Alle spalle di Ferrari troviamo Alessandro Zaccone e Mattia Casadei. Il primo &egrave; tornato finalmente nelle posizioni di vertice dono un inizio di stagione complicato mentre il secondo ha chiuso ha confermato la velocit&agrave; espressa al Mugello dove ha conquistato il podio in Gara1. Settima piazza per Tito Rabat che torna in top10 dopo la sesta posizione di Le Mans, ottavo posto per Miquel Pons a precedere Andrea Mantovani e Hikari Okubo a chiudere i migliori dieci.  Garzo si riprende ma Torres allunga in classifica In Gara2 &egrave; Hector Garzo a prendersi la rivincita tagliando il traguardo per primo davanti a Mattia Casadei. Senza cadute il gruppo di testa &egrave; rimasto compatto con addirittura sette piloti chiusi in un secondo. A completare il podio c&rsquo;&egrave; il vincitore di Gara1 Jordi Torres che grazie ai 41 punti raccolti nel weekend tedesco allunga a +18 su Matteo Ferrari, solo settimo ma secondo in classifica di campionato. Quarta piazza per Eric Granado, il brasiliano caduto anche lui in Gara1, che nonostante abbia sempre mostrato grande velocit&agrave; in campionato &egrave; solo sesto a ben 56 punti da Torres. Randy Krummenacher si prende la sesta piazza a preceder, come gi&agrave; detto, Matteo Ferrari ultimo del gruppo di testa. Ottava e nona piazza per i piloti del team Tech3 E-Racing Hikari Okubo e Alessandro Zaccone mentre chiude la top10 Andrea Mantovani, lontano ourtroppo dalla velocit&agrave; del Mugello.        

Jordi vince e convince allungando in campionato mentre Hector si rif&agrave; in Gara2 dopo la caduta nella gara del mattino

MotoE, GP Germania: Torres e Garzo si dividono le vittorie

        Marquez di qua, Marquez di l&agrave;. Qualsiasi cosa faccia - o non faccia al momento, ovvero, vincere - Marc &egrave; il personaggio pi&ugrave; monitorato, visualizzato, discusso e indiscusso della MotoGP. Lo avevamo anticipato a inizio stagione, palesando una tendenza sempre in crescita: piaccia o meno, il numero 93 catalizza quasi tutta l'attenzione di media, tifosi e addetti ai lavori. MotoGP del Sachsenring: &egrave; ancora Marc Marquez Show  Speriamo di ricordarci tutto, perch&eacute; di tutto &egrave; accaduto. Dunque, gi&agrave; ieri Marc ha regalato spettacolo. S&igrave;, in sella, quando ha salvato un possibile highside alla Curva Waterfall, punto in cui se si cade, ci si ricorda. Preso dall'adrenalina e scampato al pericolo, il catalano ha mostrato un dito medio, come per dire: "F.....o, sono rimasto in piedi". Lo capiamo. Poi, involontariamente, si ritrova incidentanto insieme a Johann Zarco. Chi ha torto, chi ha ragione? Non importa, restano la caduta, la polemica relativa al fatto che il pilota non abbia verificato le condizioni del francese - lo ha spiegato: vedendolo in piedi e attorniato dai Marshall, ha preferito liberare le vie di fuga - e che si trovi sempre dove succede qualcosa. Sabato mattina da panico vero. Marquez vola durante la Q1, nel senso che finisce a terra. Per&ograve;, si aggiudica l'accesso alla Q2. Quando vi &egrave; dentro, cade nuovamente. Quando trova una RC213 V disponibile, torna tra i cordoli e fa il tempo. Senza dimenticare l'attravesamento di pista a media, vietato dal regolamento, imitato e commentato da Marco Bezzecchi. Marquez arretrato ma in cima alla classifica audience della MotoGP  Ne ha dette di tutti i colori a Honda, ha sbracciato a m&ograve; di cavallo pazzo, ricordando il buon Carletto Mazzone dei tempi d'oro. Sembrava Cristiano Ronaldo nei suoi scleri contro avversari, arbitri e compagni di squadra. Marquez rimane l'ultimo baluardo di una generazione di piloti estinta. Ne appartenevano Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Dani Pedrosa. Per esempio. Anche quando questi quattro faticavano, non vincevano e si recavano alla toilette, facevano notizia. Oggi non &egrave; cos&igrave;, a eccezione di Marc. Non basta il successo completamente italiano di Pecco Bagnaia con la Ducati, insufficiente lo stile simil Lewis Hamilton di Fabio Quartararo, ormai abitudinarie le frasi spontanee da parte di Jack Miller. Macch&eacute;, qui ci vuole MM93, "pestifero" come nessuno e santificato come pochi. E, fatalit&agrave;, non vince. Se dovesse tornare in vetta, cosa succederebbe? Alla MotoGP, poco cambierebbe: di lui si parla, si continuerebbe a parlare. Degli altri, probabilmente, si scriverebbe di meno. Sperando di sbagliarci.       

Sfodera il dito medio, si arrabbia, si calma, cade, si alza, ricade e si rialza: Marc suscita tutto l'interesse, nessuno alza l'audience quanto il numero 93

Marquez è lento e si accontenta, ma resta il più seguito in MotoGP

        Sabato complicato per Aleix Espargaro al Sachsenring. Dopo una Qualifica difficile, in cui il pilota Aprilia non ha potuto migliorare la propria posizione in griglia a causa delle bandiere gialle, la sua&nbsp;Sprint Race si &egrave; conclusa con un poco entusiasmante nono posto. MotoGP Germania, Bagnaia: "Martina? Sta facendo ci&ograve; che mi aspettavo" Aleix Espargaro, sabato amaro in Germania  &ldquo;Il mio ritmo non era certo da buttare, ma in questa MotoGP &egrave; molto difficile sorpassare&nbsp;&ndash; le parole di Aleix dopo la Gara Sprint &ndash; come se non bastasse, in Gara ho avuto qualche problema con temperatura e pressione del mio pneumatico anteriore. Per questi motivi, ho vissuto una giornata difficile. Peccato, perch&eacute; credo che la nostra moto sia migliore di altre che ci hanno battuto in quasi tutte le gare, ma non stiamo disputando un buon campionato&rdquo;. Inoltre, la Sprint di Espargaro &egrave; stata compromessa da un errore compiuto in partenza, ammesso dallo stesso spagnolo: &ldquo;Ho sbagliato io. Stiamo testando un nuovo launch control ed ero troppo concentrato sulla frizione, cos&igrave; il mio scatto &egrave; stato una m**da e ho perso terreno. La realt&agrave; &egrave; che non vado piano, ma partendo dalle retrovie risalire &egrave; difficile&rdquo;. Aleix Espargaro esalta Jorge Martin  Dopo aver analizzato la propria prestazione, il #41 si &egrave; complimentato con Jorge Martin, vincitore della gara &ldquo;breve&rdquo;: &ldquo;Sono molto felice per lui &ndash; ha detto Espargaro &ndash; non sono sorpreso dalla sua velocit&agrave; perch&eacute; ho sempre pensato che sia lui, tra quelli Ducati, il pilota pi&ugrave; veloce&rdquo;. &ldquo;Anche pi&ugrave; di Bagnaia? S&igrave;, potenzialmente molto di pi&ugrave;, &egrave; pi&ugrave; esplosivo - ha proseguito l&rsquo;alfiere della Casa di Noale - a Jorge mancavano fiducia e costanza, ma quest&rsquo;anno sta trovando entrambe e sono convinto che progredir&agrave; ancora. Lui e Pecco hanno la stessa moto, ma bisogner&agrave; vedere come la Ducati gestir&agrave; la situazione&rdquo;. Infine, Espargaro ha commentato l'episodio che ha visto protagonisti venerd&igrave; Marc Marquez e Johann Zarco in FP2: "Ne abbiamo parlato in Safety Commission, sono sicuro che la colpa &egrave; completamente del pilota che stava rientrando in pista. Bisognare insistere sul rispetto delle bandiere blu, installare delle luci verdi e rosse in uscita dalla pitlane non servirebbe, non siamo certo degli idioti" ha insistito il pilota di Granollers, concludendo lanciando alcune critiche alla MotoGP attuale. "Sto insistendo anche per avere un format del weekend meno impegnativo Non possiamo avere 2-3 piloti infortunati ogni fine settimana. Inoltre, la MotoGP sta diventando noiosa, perch&eacute; il risultato finale dipende troppo dalle Qualifiche, solo se conquisti un buon piazzamento nelle Prove puoi sperare in un buon risultato in Gara. Una situazione del genere &egrave; frustrante" ha concluso Espargaro.        

Le parole del pilota Aprilia, che ha concluso la Sprint Race al nono posto: "Gara disastrosa, in partenza ho sbagliato". Su Martin: "&Egrave; pi&ugrave; veloce di Bagnaia"

Aleix Espargaro: "MotoGP noiosa, dipende troppo dalle Qualifiche"

Sorride Luca Marini al termine della Sprint grazie ad una super prestazione in staccata contro Brad Binder, uno dei pi&ugrave; agguerriti del paddock. Il sudafricano &egrave;, insieme a Marquez, uno dei piloti pi&ugrave; temuti dai colleghi in fase di battaglia. Marini ha per&ograve; saputo rispondere colpo su colpo vincendo il duello e prendendosi la quarta posizione: &ldquo;&Egrave; stata una bella battaglia, Binder &egrave; stato molto pulito nei sorpassi oggi e questo mi ha sorpreso. Quando non ti vengono addosso gli altri piloti si riesce a battagliare bene e mi so comportare bene in queste situazioni&rdquo;. Il fratello di Valentino ha poi continuato spiegando la scelta delle gomme per la Sprint: &ldquo;Mi sono divertito molto, &egrave; stata una battaglia pulita ma soprattutto &egrave; importante averla vinta. &Egrave; un quarto posto ma sono soddisfatto perch&eacute; sapevo che sarebbe stata una gara difficile perch&eacute; non avevo il passo con la morbida al posteriore. Faccio molta fatica con questa gomma ma domani useremo la media. Non volevo usarla oggi perch&eacute; non mi piaceva fare una scelta diversa da tutti gli altri.&quot;  Che frenate il Maro  Dopo il sofferto weekend del Mugello dove Luca ha dovuto stringere i denti a causa del dolore al pollice destro, conseguenza dell&rsquo;incidente di Le Mans. Al Sachsenring il #10 con una settimana in pi&ugrave; di riposo e riabilitazione ha potuto dare il massimo anche nella sua fase di guida preferita: &ldquo;Devo dire che la mia moto in staccata si comporta sempre bene ed &egrave; il mio punto forte. Avevo un buon punto di riferimento per la staccata ma cercavo sempre di cambiarla per non farla sempre uguale seguendo il consiglio che mi aveva dato Pedrosa a Jerez. Ho cercato di giocarmela un po&rsquo; cos&igrave; per non lasciare a Binder un riferimento per potermi passare&quot;.  Purtroppo per l&#39;italiano, la Sprint ha spinto tutti i piloti ad utilizzare la gomma morbida al posterio e Marini non si &egrave; sentito di rischiare nonostante la consapevolezza che nel finale si sarebbe trovato in difficolt&agrave;: &quot;Ho cercato di usare tutte le carte che avevo per tenerlo dietro ma dopo sei giri avevo finito la gomma posteriore. Ero molto in difficolt&agrave;, soprattutto nell&rsquo;ultima curva, e lui mi affiancava molto presto nel dritto. &Egrave; stato difficile ma per fortuna avevo la gomma dura davanti che mi ha aiutato in staccata permettendomi di staccare pi&ugrave; forte possibile&rdquo;.    Il consiglio di Pedrosa  Il pilota del team Mooney VR46 ha poi raccontato ai microfoni di Sky un consiglio che Dani Pedrosa gli ha dato al termine della gara spagnola in cui i due hanno duellato per tutta la gara: &ldquo;Dopo la gara di Jerez che lui aveva fatto tutta dietro di me. Ed infatti mi &egrave; sembrata una gara lunghissima, infinita, con Dani che mi voleva passare, ho dovuto chiudere tutto. Pedrosa mi ha detto: &ldquo;Guidi benissimo, troppo bene! Fai sempre le cose tutte uguali quindi se ne avessi avuto un po&rsquo; di pi&ugrave; in curva1 sapevo come attaccarti&rdquo;. Marini ha poi riassunto: &ldquo;In pratica mi ha detto che guido talmente bene e talmente preciso che divento prevedibile nell&rsquo;arco di una gara lunga e allora oggi ho fatto un po&rsquo; di casino in staccata&rdquo;. Prima di congedarsi Maro ha infine scherzato sulla, strana, pulizia del pilota KTM: &ldquo;Va detto che oggi Binder &egrave; stato magnanimo e non mi &egrave; mai venuto addosso, ha fatto dei sorpassi puliti&rdquo;.  GP Germania, risultati Gara Sprint: il commento tecnico 

L&rsquo;alfiere del team Mooney VR46 soddisfatto del quarto posto e svela il consiglio che lo spagnolo gli ha dato al termine della gara di Jerez

GP Germania, Marini: &ldquo;Guido bene ma sono prevedibile, secondo Pedrosa&rdquo;

        Dopo aver di fatto cominciato la propria stagione al Mugello solo una settimana fa, Enea Bastianini raccoglie un decimo posto nella Sprint al Sachsenring. L&rsquo;ufficiale Ducati grazie ad una buona partenza ha sognato di poter prendere qualche punto ma ha visto le sue prestazioni peggiorare, come raccontato ai colleghi di Sky, a causa di un problema alla gomma posteriore. &ldquo;&Egrave; andata abbastanza bene, ero partito anche forte poi mi sono toccato con Aleix e ho perso tempo." Partito in undicesima casella, nello stacco &egrave; risucito a guadagnare diverse posizioni:&nbsp;"Stavo venendo su bene, avevo un bel ritmo ma dopo qualche giro ho avuto un problema con il posteriore e non sono riuscito a fare di pi&ugrave;. Peccato perch&eacute; potevo fare una bella gara ma domani &egrave; un altro giorno e spero di fare meglio&rdquo;. La spalla non &egrave; pi&ugrave; un problema Dopo l&rsquo;infortunio Enea &egrave; tornato, anche se ancora non al 100%, sta finalmente iniziando a sentirsi come lo scorso anno, quando ricordiamo si gioc&ograve; il titolo MotoGP fino all&rsquo;ultimo con il suo attuale compagno di squadra Pecco Bagnaia. L'avvio di stagione complicato da quella sfortunata carambola a Portimao lo ha costretto ai box per diverso tempo ma il riminese &egrave; sulla via della completa guarigione: &ldquo;Inizio ad essere abbastanza in forma. Il dolore &egrave; veramente minimo, quello che mi manca da recuperare &egrave; la forza e ci vorr&agrave; un po&rsquo; di tempo. Sono a una buona percentuale, speriamo che da qui sia tutto in discesa". GP Germania risultati gara Sprint: il commento tecnico       

Il pilota Ducati sfiora la zona punti costretto a rallentare per un problema alla gomma

GP Germania, Bastianini: “Problemi al posteriore, domani spero vada meglio”

        Marc Marquez sembra quasi prendere con &ldquo;filosofia&rdquo; la situazione tecnica in Honda di questa stagione. Una situazione che lo porta a tirare i remi in barca, arrivare al traguardo e pensare alla giornata di domani. La P11 nella Sprint rappresenta il punto pi&ugrave; basso da quando lo spagnolo &egrave; in MotoGP. &ldquo;Ho chiuso undicesimo &ndash; esordisce lo spagnolo &ndash; perch&eacute; non valeva la pena rischiare. Stamattina sul bagnato sono andato bene, quando la pista poi si &egrave; asciugata ho provato a spingere e sono caduto. Sono andato a prendere la seconda moto ed ho provato di nuovo a spingere cadendo ancora. Alla fine mi sono seduto nel box ed ero tranquillo, il bilancio non &egrave; positivo e non vale la pena rischiare.&rdquo; Poi aggiunge: &ldquo;In gara sono partito convinto di fare bene ma gi&agrave; alla curva 11 sono quasi caduto, alla 1 sono andato lungo e da quel momento ho pensato a finire la gara e guardare poi alla giornata di domani. Dopo il Mugello avevo detto ai tecnici di guardare in faccia alla realt&agrave; e non provare a fare di pi&ugrave; di quello che &egrave; nelle nostre possibilit&agrave;. Questo weekend ho voluto spingere perch&eacute; &egrave; un circuito che mi piace ma dopo questa mattina ho dovuto rallentare altrimenti in Olanda non ci arrivo.&rdquo; Marquez: &ldquo;Domani dobbiamo fare un passo indietro con il set up&nbsp;&rdquo;  Lo spagnolo analizza la sua gara spiegando i problemi: &ldquo;Abbiamo fatto un cambiamento di set up perch&eacute; ieri faticavo con il grip al posteriore. Non sono riuscito a provarlo stamattina e in gara la moto poi non curvava. In un circuito come questo se la moto non curva &egrave; un problema. Nel warm up domani dobbiamo fare un passo indietro a livello di set up e non cercare di spremere la moto se non &egrave; possibile spremerla.&rdquo; MotoGP, Honda corre ai ripari: test a Misano marted&igrave; e mercoled&igrave;       

&ldquo;Ho finito la gara pensando a domani&rdquo; dice il pilota Honda dopo la P11 nella Sprint, punto pi&ugrave; basso della sua carriera in MotoGP

GP Germania, Marquez: “Dopo questa mattina ho capito che è meglio non rischiare”

        Sprint da 15 passaggi al Sachsenring, ovvero, la gara del sabato pi&ugrave; lunga in termini di giri da completare nella MotoGP. In effetti, parlando della vittoria, la questione si &egrave; delineata intorno al quarto giro, quando Jorge Martin ha sferrato un doppio sorpasso. A patire l'azione dello spagnolo, Jack Miller e Pecco Bagnaia. Invertite le posizioni e avrete il podio finale. Martinator adora la Sprint della MotoGP Per il madrileno del team Prima Pramac si tratta della seconda affermazione 2023 firmata nella Sprint. Come ci &egrave; riuscito: capacit&agrave; di superare con decisione, abilit&agrave; di tenere in piedi la Desmosedici anche quando sembrava finire a terra, attitudine a rimanere concentrato e martellante sino alla bandiera a scacchi. Pecco Bagnaia, resosi conto di non poterne copiare il passo, si &egrave; "accontato" della piazza d'onore, che lo mantiene comunque in vetta alla classifica MotoGP. Si &egrave; ripreso uno dei gradini disponibili Jack Miller, ottimo con la KTM ufficiale. Il compagno di box Brad Binder puntava al quarto posto, ma Luca Marini ha resistito, Johann Zarco lo ha spinto fuori alla Waterfall. A proposito di cascate,&nbsp; &egrave; andato nella sabbia Maverick Vinales, lasciando l&igrave; l'Aprilia. Ci ha pensato Aleix Espargar&ograve; a portare punti nel box nero di Noale, missione fallita da Marc Marquez. Lo showman Honda &egrave; andato fuori traiettoria una, volta, due volte e, magari ripensando alla collezione di tonfi rimediata in poche ore, si &egrave; arenato. Bezzecchi e Alex Marquez a punti, Quartararo e Morbidelli lontani Ricordiamo che le gradutorie mosse dalla Sprint arrivano sino al nono classificato. Questo vuole dire che Marco Bezzecchi e Alex Marquez hanno conquistato rispettivamente 3 e 2 punti. Lo avrebbe voluto fare pure Fabio Quartararo, nella promessa di entrare in top ten. S&igrave;, ma i primi 10 non prendono niente nella Sprint. Anche perch&eacute; il francese &egrave; giunto tredicesimo, due posizioni meglio di Franco Morbidelli. Le Yamaha soffrono anche nelle curve, e il Sachsenring &egrave; praticamente tutta una piega. Sempre pi&ugrave; storta la stagione di Raul Fernandez. Jonas Folger, pilota tedesco che giocava in casa, ha giocato poco e niente. SPRINT RACE        

Al Sachsenring &egrave; Jorge Martin a trionfare con la Ducati satellite Pramac. Bagnaia e Miller sul podio, quarto Marini

GP Germania risultati gara Sprint: il commento tecnico

        Ha piovuto, e pure forte, al Sachsenring. Poi, invece, ha smesso improvvisamente. L'acqua rimasta sull'asfalto del Sachsenring ha condizionato il terzo turno di prove libere, la Q1 e la Q2. Scegliere le gomme giusto &egrave; stato difficile per i piloti della MotoGP, interpretare le linee pi&ugrave; redditizie altrettanto. Lo ha fatto&nbsp; MotoGP del Saschsenring: Marc Marquez regala spettacolo in Q1 Aveva Michelin da bagnato Marc Marquez, e stava spingendo forte. Voleva uno dei due lasciapassare alla Q2 e, durante il giro lanciato, ha perso il controllo della RC213 V. Il ruzzolone nella ghiaia &egrave; stato seguito da una corsa folle verso il box Repsol Honda. Il catalano ha attraversato di netto la pista, raggiungendo la pit lane. Inforcata la seconda moto, il secondo attacco.&nbsp;Andato a buon fine perch&eacute;, grazie a manovre al limite, ha centrato l'obiettivo prefissatosi: assieme al sudafricano Brad Binder con la KTM, l'otto volte iridato ha fatto sua la sessione pi&ugrave; desiderata, al fine di partire il meglio possibile nella Sprint e nel Gran Premio.&nbsp;  Marc Marquez regala spettacolo in MotoGP al Sachsenring Marc Marquez &egrave; caduto anche in Q2, stavolta usando coperture da asciutto. Su una chiazza bagnata, il terribile highside. Sempre di corsa, il numero 93 &egrave; tornato nel box Repsol e... erano finite le RC213 V disponibili! Certo, perch&eacute; la prima era stata affondata in Q1. La seconda, lo avete appena letto. Il pi&ugrave; vincente del paddock ha usato una moto con le alette pensate per Joan Mir e, quando stava provando il tutto per tutto, &egrave; finito ancora a terra. Peraltro nel punto in cui &egrave; caduto ieri, dove &egrave; generata una polemica tra lui e Johann Zarco. Il catalano &egrave; sempre pi&ugrave; protagonista.  Ducati e Bagnaia in pole nella MotoGP di Germania Protagonista in termini tecnici le Ducati: Pecco Bagnaia si aggiudica la Pole Position numero quattro per il team Lenovo ufficiale,, seguito da Luca Marini. Siano Desmosedici GP23 o GP22, dettano legge. Jack Miller &egrave; bravo in condizioni di equilibrio precarie, infatti, piazza la KTM in prima fila col terzo tempo. Johann Zarco e Marco Bezzecchi appena dopo. Da notare che il Bez sia caduto, anch'egli per mezzo di un highside. Di corsa al box Mooney VR46 e via: tornato in pista e' quinto, davanti a Jorge Martin, a sua volta finito a terra e fermatosi sesto. Alla fine Marc Marquez &egrave; settimo. Nemmeno male, in virt&ugrave; di quanto accadutogli. Vedrete che ci far&agrave; divertire pure oggi, perch&eacute; lui &egrave; unico, capace di stare al centro dell'attenzione nel bene e nel male. Il quid in pi&ugrave; della MotoGP si mette dietro Alex Marquez in prima istanza, poi il resto della griglia. Aleix Espargar&ograve; con l'Aprilia &egrave; decimo, Enea Bastianini undicesimo, Fabio Quartararo dodicesimo. Griglia di partenza MotoGP del Sachsenring          

Tra bagnato e asciutto, Marc Marquez regala spettacolo, ma Pecco Bagnaia regala la quarta pole alla Ducati ufficiale

QP: risultati e tempi qualifiche MotoGP Germania 2023

        Non l'ha fatto apposta, assolutamente no, ma era l&igrave;, ancora l&igrave;. Marc Marquez ha perso la Honda in frenata, cadendo. Evento gi&agrave; registrato pi&ugrave; volte, solo che al Sachsenring &egrave; stato sfiorato un dramma: la RC213 V del catalano ha centrato in pieno la Ducati di Johann Zarco. Avete letto bene: una moto ha preso l'altra, per fortuna. Altrimenti... MotoGP del Sachsenring, ha sbagliato Marquez o Zarco?  Ripetedendo sino alla noia che Marc abbia - per sua stessa ammissione - sbagliato, non &egrave; stata una manovra volontaria. Marquez, anzi, spiega come dovesse Johann Zarco a tenere alta l'attenzione nell'uscita dalla corsia dei box, perch&eacute; in quel punto, a precedere la staccata della prima curva, si registrano spesso scivolate. E' andata cos&igrave;: l'otto volte iridato ha staccato duro, sino a perdere il controllo della quattro cilindri di Tokio. Questa, una volta perse mani e piedi del pilota, ha proseguito la corsa sull'asfalto tedesco, andando a centrare la Desmosedici Prima Pramac del francese, sfiorandolo. Per fortuna, come detto, non abbattendolo. E' inutile ipotizzare quali sarebbero state le conseguenze in caso di impatto diretto. Pi&ugrave; che altro, serve riflettere sull'incidente: chi ha torto o ragione? Uno dei due, nessuno dei due? Chi ha, invece, ragione? Uno dei due, nessuno dei due. Dicesi "fatalit&agrave;", finita bene. Una cosa &egrave; certa: tutti coloro escano dai box, da domani si guarderanno attorno. Marquez c'&egrave;: s&igrave;, ma negli "impicci"  La buona fede di Marc &egrave; evidente quando parla di una Honda in difficolt&agrave;. Basti monitorare i rendimenti degli altri piloti dell'Ala dorata: vien da chiedersi come abbia potuto vincere e fare podio Alex Rins ad Austin. Risultati pi&ugrave; che meritati per il catalano LCR, ci mancherebbe. Per il resto, avete visto. C'&egrave; buona fede in Marquez anche mentre ci mette l'anima per regalare a s&eacute; stesso e al team Repsol piazzamenti che rispecchino CV e rispettivi blasoni. Il trentenne di Cervera ce la mette tutta, senza risparmiarsi. Tutto ci&ograve;, per&ograve;, porta a controindicazioni.&nbsp; Citiamo l'incidente di Portimao, dove la punta HRC butt&ograve; gi&ugrave; Miguel Oliveira. Mica lo fece apposta. Ne segu&igrave; un infortunio, ma anche il tormentone sul (teorico) doppio Long Lap Penalty comminato in una forma rivelatasi erronea, da scontare e mai scontato. Marc era su tutte le pagine, ancor di pi&ugrave; delle scintille scambiate con Pecco Bagnaia nella Sprint di Le Mans. Perch&eacute; "tutte a lui"? La polarizzazione di Marc &egrave; particolare. Sembra un pezzo di ferro che attira la calamita. Anzi, no: sembra una calamita che attira il ferro, s&igrave;, altrettanto attira le calamit&agrave;. Il suo stile di guida, noto e unico, spettacolare e borderline, va a braccetto con il limite cercato in ogni situazione, magari inconsciamente, ma cercato. E trovato, evidentemente. Nemmeno la calamita lo fa apposta, &egrave; nella sua natura attrarre a attirare. Sebbene non lo faccia apposta, il pi&ugrave; vincente del paddock &egrave; anche il pi&ugrave; discusso. E sempre sar&agrave; cos&igrave;, perch&eacute; cos&igrave; sempre &egrave; stato.          

Volente o nolente, l'otto volte iridato "attira" i momenti pi&ugrave; duri del weekend. Il numero 93 guida e vive in un limite sottile, invisibile ma evidente

Ferro e calamita della MotoGP: dove ci sono guai, c'é Marc Marquez

        Rispetto al Mugello dove ha faticato a causa delle condizioni fisiche non ancora del tutto recuperate, in Germania la conformazione del tracciato non ha inciso pi&ugrave; di tanto sulla performance di Enea Bastianini. Il romagnolo, infatti, ha chiuso in ottava posizione nella classifica combinata delle libere, staccando il pass per la Q2 diretta senza fare un super time attack. &ldquo;Giornata complicata alla mattina &ndash; esordisce Bastianini &ndash; ma migliore nel pomeriggio. All'inizio&nbsp;ho fatto un po&rsquo; di errori e non sono riuscito a sfruttare la gomma, in pi&ugrave; ci si &egrave; messa la bandiera gialla all&rsquo;ultimo giro&hellip; Al pomeriggio ho avuto paura che la pista rimanesse bagnata ma poi &egrave; uscito il sole. Ho avuto un bel ritmo durante le P2, non sono calato fisicamente quindi sono contento. Il time attack &egrave; andato bene ma non benissimo ma l&rsquo;importante era entrare in Q2.&rdquo; Il pilota Ducati prosegue spiegando le complicazioni dovute alla sua situazione fisica: &ldquo;Faccio meno fatica nei cambi di direzione, sono gi&agrave; migliorato rispetto al Mugello. E&rsquo; ancora il mio tallone d&rsquo;Achille, ma nel resto della pista sono sempre stato veloce.&rdquo; Bastianini: &ldquo;Sono tanti i punti dove si pu&ograve; sorpassare&rdquo;  Sachsenring &egrave; una pista in cui &egrave; sempre stato piuttosto complesso sorpassare, non avendo tanti punti dove tentare l&rsquo;attacco, ma Bastianini la pensa diversamente: &ldquo;Sono tanti i punti dove si pu&ograve; sorpassare: alla 3 andando un po&rsquo; largo si pu&ograve; sorpassare, alla 1 si pu&ograve; tentare l&rsquo;attacco anche se &egrave; un po&rsquo; rischioso per l&rsquo;effetto risucchio della scia, e anche alla penultima e all&rsquo;ultima si pu&ograve; portare il sorpasso.&rdquo;  Orari TV GP Germania       

&ldquo;Dal punto di vista fisico sono migliorato, faccio meno fatica rispetto al Mugello&rdquo; dice il romagnolo dopo l&rsquo;ottava posizione nella classifica combinata delle libere

GP Germania, Bastianini: “Time attack non benissimo, importante entrare nel Q2”

        Serviva una partenza positiva per dimenticare la domenica del Mugello, e Marco Bezzecchi ha rispettato il piano alla perfezione, come testimoniato dalla prima piazza a fine giornata. Il romagnolo comunque sorride ma solo in parte, in cerca per il momento dell&rsquo;ultimo tassello in ottica messa a punto della sua GP22.&nbsp;&ldquo;Nel complesso &egrave; andata bene la giornata &ndash; apre Marco &ndash; ma ancora mi manca qualcosa, specie di passo. Per fortuna la squadra mi ha fatto una modifica dell&rsquo;ultimo minuto per il secondo attacco al tempo che ha migliorato tanto la moto: riuscendo a curvare meglio la moto tutto &egrave; divenuto pi&ugrave; facile, ed il traino casuale di Pecco mi ha aiutato a completare l&rsquo;opera, ma per ora non sono a posto come al Mugello&rdquo;. Bezzecchi concentrato&nbsp;  E&rsquo; mancato il tempo per trovare l&rsquo;assetto perfetto? O altro?&nbsp;&ldquo;Le bandiere non hanno aiutato, cos&igrave; come la pioggia, ma qualcosa ancora ci manca. Controllando i dati voglio capire se con la guida posso fare qualcosa per migliorare. Nell&rsquo;attacco al tempo la moto si &egrave; comportata meglio, ma con le gomme nuove &egrave; sempre cos&igrave;, quindi voglio aspettare di montare le gomme usate per capire&rdquo;.&nbsp;Sembra che nei tracciati veloci ti venga pi&ugrave; facile trovare il giusto assetto rispetto a piste come il Sachsenring. E&rsquo; corretto?&nbsp;&ldquo;Abbastanza. Qui fatico a far girare la moto, vado largo e mi parte spesso, tende ad essere aggressiva. In una pista pi&ugrave; fluida come il Mugello ho potuto guidare pi&ugrave; pulito, ma ora cercher&ograve; la soluzione anche per questa pista&rdquo;. MotoGP Germania, Marquez esasperato: dito medio alla sua Honda       

Marco vuole di pi&ugrave;: "Una modifica dell'ultimo minuto mi ha aiutato sul giro singolo, ma sul passo c'&egrave; ancora da fare"

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