        Arriva con il sorriso &ndash; e con un t&egrave; caldo tra le mani per scaldarsi &ndash; Andrea Iannone in sala stampa, al termine di una giornata dove il maltempo ha certamente complicato i suoi piani. Serviva infatti del tempo all&rsquo;abruzzese per imparare il comportamento della V4R in quel di Assen, ma gran parte delle prove da compiere sono rimaste solamente un&rsquo;idea potenzialmente vincente.&nbsp; Andrea, come &egrave; stato questo ritorno ad Assen? &ldquo;E&rsquo; stato stupendo.E&rsquo; bellissimo tornare ad Assen, il problema di oggi &egrave; stata la pioggia, insieme alla temperatura: fa molto freddo, ma la pista mi piace come sempre e penso di poter lottare. Sono stato pi&ugrave; veloce del previsto, considerato che non abbiamo fatto test su questa pista e ho fatto i conti con tanti elementi nuovi. Ho provato anche le Pirelli da bagnato e le sensazioni sono state davvero ottime: &egrave; la miglior gomma da bagnato mai provata&rdquo;.&nbsp;Per la pista hai utilizzato i riferimenti del tuo passato in MotoGP o hai ricominciato da zero?&nbsp;&ldquo;Dopo cos&igrave; tanto tempo non mi ricordo molto. Mi ricordo solo la Ducati Desmosedici del 2016, perch&eacute; era la moto che mi emozionava di pi&ugrave; quando la guidavo: non ricordo la Suzuki e l&rsquo;Aprilia, dato che non era tutto spontaneo e naturale come con la Ducati, mentre durante i 2 anni nel team ufficiale Ducati era emozionante guidare qui. Gli ingegneri mi conoscevano bene e riuscivo a fare delle bello cose: mi piacerebbe tornare con questa moto a quel livello. Servir&agrave; tempo, ma sento il supporto delle persone e quindi c&rsquo;&egrave; un grande potenziale&rdquo;. Iannone, Bautista e le previsioni per domani Per un istante tu e Bautista vi siete trovati molto vicini. Cosa &egrave; successo?&nbsp;&ldquo;Lo stavo superando ero esterno, ma in accelerazione siamo rimasti quasi appaiati, cos&igrave; alla staccata della curva successiva ci siamo quasi toccati. Gli ho chiesto scusa, dato che lui non mi aveva visto. Non ho capito molto seguendolo, si comprende pi&ugrave; dai dati, ma certamente &egrave; sempre veloce: abbiamo entrambi una guida in stile MotoGP. Cerchiamo il pick up, facciamo scivolare maggiormente il posteriore, mentre altri hanno una guida pi&ugrave; da Moto2, pi&ugrave; tonda e senza derapata. In Ducati siamo i 2 che cercano maggiormente questa guida&rdquo;.&nbsp;Cosa possiamo aspettarci domani? &ldquo;Domani speriamo di fare una buona qualifica, ma &egrave; difficile stabilire sia il nostro potenziale che quello degli altri. Sar&agrave; un po&rsquo; alla cieca, dato che abbiamo potuto capire poco a causa delle condizioni, e forse sar&agrave; proprio questo il bello&rdquo;.&nbsp;Sar&agrave; un salto nel buoi quindi domani.&nbsp;&ldquo;Vedremo. Sono partito dall&rsquo;assetto di Barcellona ma anche l&igrave; ho avuto qualche problema, quindi ci serve tempo. Ho l&rsquo;esperienza della MotoGP e ricordo tutto: mi piacerebbe portare qui qualcosa del lavoro compiuto in MotoGP, ma ci serve tempo per farlo&rdquo;.&nbsp;Qui ad Assen c&rsquo;&egrave; il nuovo direttore sportivo di Ducati Mauro Grassilli. Avete parlato?&nbsp;&ldquo;Mi ha chiamato prima che partisse per Austin, dicendomi che sarebbe venuto. Lo conosco da quanto ero &ldquo;piccolo&rdquo;, &egrave; un grande&rdquo;. SBK, Rinaldi: "Toprak mi ha stupito pi&ugrave; di Bulega, noi dobbiamo ricominciare"&nbsp;       

Andrea dopo il day one: "Non era tutto spontaneo con Suzuki ed Aprilia, a differenza della Desmosedici. Mi&nbsp;piacerebbe tornare a quel livello con questa moto. Domani? Alla cieca"

SBK, Iannone: "Cosa ricordavo di Assen? La Ducati del 2016, mi emozionava"

        Ci sono persone che se entrano in una stanza non possono che essere notate, ed Andrea Iannone &egrave; una di queste. Il suo talento &egrave; stato il passepartout per tutte le porte, prima che una vicenda nota quanto dai contorni ancora poco chiari aggiungesse un capitolo alla storia: una storia che poteva terminare cos&igrave;, senza lieto fine, invece Andrea ha metaforicamente ripreso in mano la penna e ha ricominciato a scrivere, spinto da una passione forse con pochi eguali. Il resto &egrave; storia, con un approdo in Superbike diventato folgorante sin da subito, tanto che l&rsquo;obiettivo &egrave; gi&agrave; la prima vittoria in categoria.&nbsp;Andrea, quanto sei felice attualmente da 1 a 10?&nbsp;&ldquo;Sono molto contento. Sono felice 10 di essere tornato alle corse, in generale per&ograve; ti poni sempre degli obiettivi da raggiungere e quindi l&rsquo;asticella si alza, ma credo sia fondamentale nella vita. Per quanto concerne le corse sono molto contento, e mi auguro di migliorare ulteriormente la mia velocit&agrave;&rdquo;.&nbsp;Ti aspettavi di essere gi&agrave; cos&igrave; veloce? Oppure hai dubitato anche solo di un minuto di te stesso?&nbsp;&ldquo;E&rsquo; certamente successo di dubitare, d&rsquo;altronde non si sa mai quando resti fermo per tanto tempo: pu&ograve; andare bene come male, nulla era certo, anche se sono sempre stato fiducioso. Se dicessi che non mi aspettavo di essere veloce mentirei, dato che sono sempre stato molto positivo, ma non era assolutamente scontato&rdquo;. Iannone, la MotoGP e la popolarit&agrave;&nbsp;  Se ripensi all&rsquo;Andrea del 2019 ed a quello attuale, quanto e come &egrave; cambiato? Come persona e come pilota.&nbsp;&ldquo;Non bisogna mai guardarsi troppo indietro secondo me. La vita mi ha portato a vivere situazioni complesse, che mi insegnato qualcosa ogni giorno. Mi sono scoperto molto pi&ugrave; paziente di quello che credevo, ma in generale mi auguro che questo sia l&rsquo;anno della ripartenza e della felicit&agrave; a 360&deg;&rdquo;.&nbsp;Che rapporto hai con la popolarit&agrave;? Ti piace? Te ne freghi?&nbsp;&ldquo;Penso che non si sia mai pronti a certe cose. Io ho sempre avuto la passione per le corse, e se le fai l&rsquo;obiettivo &egrave; sempre quello di diventare forte e sognare in grande. Credo sia tutta una conseguenza: dire che non mi piace la mia vita sarebbe come sputare nel piatto in cui mangio. Ci sono pro e contro, come in tutte le cose, ma lamentarsi sarebbe da bigotti&rdquo;.&nbsp;Che rapporto hai con la MotoGP? La segui?&nbsp;&ldquo;Dire che mi punto la sveglia per seguirla questo no. E&rsquo; la categoria che ho fatto per tutta la vita quindi non posso dire che non mi piace, ma ora sono focalizzato su altro: prima facevo la MotoGP e non seguivo la SBK, ora &egrave; un po&rsquo; il contrario. Sicuramente la MotoGP &egrave; la massima espressione della moto da corsa, e questo se sei appassionato ti incuriosisce. Io lo sono, quindi resta un interesse importante&rdquo;. SBK, Assen: gli orari e la programmazione SKY e TV8       

L'INTERVISTA - Andrea si racconta: "Sono felice di essere tornato alle corse, ma ti poni sempre obiettivi nuovi. La MotoGP? Da appassionato mi interessa, ma non punto la sveglia"

Iannone: "Mi sono scoperto paziente, se dicessi che non mi aspettavo di essere veloce mentirei"

        E&rsquo; un Andrea Iannone contrariato quello presentatosi davanti ai media al termine del day one di Barcellona, dopo una giornata sulle montagne russe. Dopo una mattinata brillante infatti il pilota Go Eleven ha dovuto fare i conti con un pomeriggio complicato, in relazione al quale va ora a caccia di risposte.&nbsp;&ldquo;Stamattina e oggi pomeriggio sono davvero stati due mondi opposti. In mattinata sono stato veloce - spiega Andrea - con ottime sensazioni, mentre nel pomeriggio ho faticato a far voltare la moto, ho davvero sofferto in generale, pur avendo la stessa identica moto della mattina. Non abbiamo cambiato nulla da un turno all&rsquo;altro, ed in questa situazione faccio fatica ad essere fiducioso per la gara. E&rsquo; davvero strano, non sono motivato se le cose con questo scenario&rdquo;. Iannone evita drammi Andrea prosegue nel racconto, sottolineando la grande differenza di velocit&agrave; testimoniata dai numeri.&nbsp;&ldquo;Non occorre fare drammi, &egrave; normale che possano accadere cose che dobbiamo capire, anche se tutto questo non &egrave; spiegabile, dato che nulla giustifica la differenza tra mattina e pomeriggio. Vi sono almeno 7 &ndash; 8 decimi di differenza in termini di passo, con la stessa moto e le stesse gomme. Dai dati emergono delle differenze di comportamento della moto, ma non abbiamo cambiato nulla, quindi serve capire. Il lavoro di analisi non &egrave; il mio, gli ingegneri analizzeranno il tutto e vedremo. Nei test e stamattina sono stato rapido, quindi &egrave; la prima volta che soffriamo, ma cercheremo di arrivare pronti a Gara 1&rdquo;.&nbsp;In ottica gare l&rsquo;usura della gomma resta un tema centrale, ma per Andrea ora la priorit&agrave; &egrave; decisamente un&rsquo;altra.&nbsp;&ldquo;Questo pomeriggio la vita delle gomme non &egrave; stato il nostro problema. In mattinata le condizioni erano praticamente le stesse rispetto al turno pomeridiano, ma non ho sentito queste vibrazioni negative. Ovviamente non mollo&rdquo;. SBK Barcellona, Bulega: "Non sono preoccupato per la gara lunga"&nbsp;       

Andrea alle prese con un day one particolare: "Veloce in mattinata, in difficolt&agrave; al pomeriggio, senza aver cambiato nulla. La differenza &egrave; inspiegabile, ma non molliamo"

SBK Barcellona, Iannone cerca risposte: "Difficile essere fiducioso per la gara"

Da Phillip Island a Phillip Island. Era il 2018 quando Andrea Iannone, in sella alla Suzuki, conquistava il suo ultimo podio in MotoGP, e 6 anni dopo sullo stesso tracciato il cerchio si &egrave; chiuso. Andrea ha guidato come se i 4 anni ai box non fossero esistiti, o come se avessero solo migliorato le sue doti, come un vino gi&agrave; di valore che resta in barrique per divenire ancora pi&ugrave; buono. In ogni caso questa &egrave; &ndash; anche &ndash; la sua giornata, che giustamente Andrea si gode. &nbsp; &ldquo;Rimasto solo in griglia ho rivissuto tanti vecchi momenti - racconta Andrea - belli e brutti. Sono fortunato perch&eacute; ho una bella vita, con una bella famiglia ed il supporto degli amici, ma quando perdi tutto quello che ami non vivi bene. Puoi avere tutto ma non &egrave; quello che vuoi. Io volevo solo la mia moto indietro, ora sono tornato e voglio godermela&rdquo;. &nbsp; Come ti senti? &nbsp; &ldquo;Onestamente sono arrabbiato, perch&eacute; ho fatto lo stesso errore due volte e ho perso la gara (sorride ndr). In ogni caso &egrave; il miglior ritorno che potessi immaginare: quando sono partito e sono passato in testa &egrave; stato incredibile, le sensazioni erano buone ma tutto mi &egrave; sembrato strano. Non mi sono sentito al 100%, ero tipo &ldquo;che sta succedendo?&rdquo; (sorride ndr)&rdquo;.  Iannone no stress&nbsp;    Hai avuto problemi? &nbsp; &ldquo;Ho avuto problemi con il freno motore. Volevo diminuirlo nel corso della gara ma non &egrave; stato possibile, infatti sono rimasto con il livello massimo, cos&igrave; durante la corsa ho fatto la curva 4 in seconda invece che in prima. Di conseguenza ho sempre perso terreno nel secondo settore, dato che nel momento della frenata la moto si &egrave; sempre messa di traverso, e sono finito lungo due volte. A parte ci&ograve; &egrave; tutto positivo&rdquo;. &nbsp; Questo risultato &egrave; una rivincita verso qualcuno? &nbsp; &ldquo;No &egrave; solo gioia, sono qui e sono tornato, forse pi&ugrave; forte. Voglio godermi il momento&rdquo;. &nbsp; Domani cosa possiamo aspettarci? &nbsp; &ldquo;Domani utilizzer&ograve; l&rsquo;esperienza di oggi. Abbiamo un&rsquo;altra occasione, ma soprattutto voglio godermi questo momento magico, senza stressarmi troppo. Sono qui dopo tanto tempo e ho colto un grande risultato, nonostante sia tutto nuovo: non lavoro con il team da due anni, io ed il mio capotecnico ancora non ci capiamo del tutto, quindi abbiamo margine. Sono e siamo all&rsquo;80%. Anche il format &egrave; nuovo, ma sono contento e questo &egrave; importante&rdquo;.  Phillip Island non dimentica Gobert: esposte le sue moto pi&ugrave; iconiche 

Andrea al settimo cielo: &quot;In griglia ho rivissuto tanti momenti, ed una volta in testa non sapevo bene cosa stesse succedendo. Sono arrabbiato per due errore, domani abbiamo un&#39;occasione ma senza stress&quot;

SBK Phillip Island, Iannone: &quot;Quando perdi quello che ami vivi male, ora voglio godermela&quot;

        Un venerd&igrave; interlocutorio, ma comunque divertente. Si pu&ograve; raccontare cos&igrave; la prima giornata ufficiale di prove Andrea Iannone in Superbike, meno proficua di quanto sperato &ndash; a causa del maltempo &ndash; ma che ha comunque visto Andrea protagonista, con un 7&deg; tempo finale dal quale partire in ottica proseguo del weekend. Quello che piace di Andrea dall&rsquo;esterno &egrave; la sua voglia di scendere in pista, ogni qualvolta si accende la luce verde in fondo alla pit lane.&nbsp;&ldquo;Dobbiamo provare tante cose quindi ci serve tempo &ndash; apre Andrea - approfittando di ogni momento. Purtroppo per&ograve; oggi non abbiamo potuto capire nulla. Come mi sono sentito prima della FP1? Easy, questo primo round per me &egrave; un po&rsquo; come un test&rdquo;.&nbsp; Iannone su Bautista, Bulega e la Superpole  A che punto sei in termini di fiducia in sella?&nbsp;&ldquo;Non ho ancora tutto sotto controllo come vorrei, uso un assetto generale di Ducati, non ho avuto il tempo di cucirmi la moto addosso, anche perch&eacute; nel complesso non abbiamo fatto tanti test. Tra quelli svolti l&rsquo;unico realmente proficuo &egrave; stato quello di Jerez, ma l&rsquo;assetto trovato in quell&rsquo;occasione qui non funziona. A tutto questo va sommato il fatto che io e la squadra ci stiamo ancora conoscendo: stanno arrivando solo ora a capire alcune delle mie preferenze, d&rsquo;altronde non &egrave; un processo banale. Ci sono stati piloti che hanno cambiato moto dopo aver vinto il mondiale e si &egrave; ritrovato decimo, figuriamoci io che non corro da 4 anni. Non pretendo pi&ugrave; di quello che stiamo facendo. Ho detto che avrei messo la firma sulla top ten e siamo sempre l&igrave;, anche perch&eacute; sono a pochi decimi dal primo&rdquo;. Bautista sembra in difficolt&agrave;, almeno pi&ugrave; di Bulega.&nbsp;&ldquo;Aspetterei prima di screditare Alvaro, voglio vedere dove arriva in gara, e poi parliamo di un tracciato particolare. Bulega &egrave; forte e non lo scopriamo oggi: guida molto delicato, senza cercare di rialzare la moto rapidamente, e qui paga. In MotoGP non si cerca la velocit&agrave; di percorrenza, mentre con la SBK &egrave; utile. In ogni caso aspettiamo le gare, come diciamo sempre &egrave; il giornale del luned&igrave; quello che conta&rdquo;.&nbsp;Cosa ti aspetti dalla Superpole?&nbsp;&ldquo;Ci arriver&ograve; ad occhi chiusi, cercando perlomeno di migliorare. Le prove che abbiamo fatto per perdere aderenza non hanno funzionato: al momento con le gomme morbide soffro, non riesco a migliorare i miei tempi&rdquo;. Superbike Australia, Razgatlioglu: "Le gare corte piacciono a tutti ma nessuno lo dice"&nbsp;       

Andrea racconta: "Ho voglio di scendere in pista perch&egrave; abbiamo tanto da fare, ma oggi non abbiamo raccolto nulla. Lo stile di Bulega funziona qui, in Superpole ci arrivo ad occhi chiusi"

SBK Phillip Island, Iannone: "Questo round è come un test per me, attenti a sottovalutare Bautista"

        Andrea Iannone &egrave; sempre pi&ugrave; convincente. Anche a Phillip Island infatti il pilota abruzzese ha subito mostrato di avere i numeri per poter brillare, con una quarta piazza a fine giornata da incorniciare. Del resto stiamo sempre parlando di un pilota reduce da uno stop di 4 anni, che pare aver ritrovato in un lampo giusti automatismi, nonostante le tante novit&agrave; da fronteggiare&rdquo;.&nbsp;&ldquo;Sono eccitato ed orgoglioso &ndash; le prime parole di Andrea - dato non mi aspettavo gi&agrave; di essere a questo livello, considerando i 4 anni di stop. Ci sono per&ograve; anche dei problemi, dato che con la gomma morbida sono pi&ugrave; lento che con quella da gara, con la quale anche su questa pista sono tra i migliori. E&rsquo; la terza volta che ho problemi con la gomma morbida, quindi sono un po&rsquo; preoccupato e ci dovremo lavorare. Se mi sono rivisto nelle immagini? No, spero di poter fare delle gare in testa cos&igrave; potr&ograve; farlo&rdquo;.&nbsp;Sei stato mezzo secondo pi&ugrave; veloce rispetto alla tua ultima qualifica in MotoGP. Che ne pensi?&nbsp;&ldquo;Sono pi&ugrave; vecchio e pi&ugrave; veloce (ride ndr). Non sempre quando si &egrave; pi&ugrave; giovani si &egrave; pi&ugrave; veloci&rdquo;.&nbsp;Quali sono le aspettative a questo punto?&nbsp;&ldquo;Devo volare basso, dato che sono solo all&rsquo;inizio. Mi piacerebbe essere veloce sempre, in ogni turno, ma devo essere realista e sapere che conosco poco tante cose: non sono neanche al 90%, sono veloce ma sento che manca qualcosa. Nonostante tutto non sono lontano, il che mi fa ben sperare. Abbiamo ampi margini di miglioramento, anche se parlando con Petrucci ho capito che si porta dietro problemi con le gomme nuove dall&rsquo;anno scorso, quindi non &egrave; scontato nulla. E&rsquo; tanto tempo che non mi trovo a lottare con gli altri in una gara, che &egrave; sempre imprevedibile: se chiudessi nei primi 10 sarebbe gi&agrave; un risultato importante, o perlomeno non banale. Animale da gara? Ho conquistato meno pole che successi, quindi storicamente direi di s&igrave;&rdquo;. SBK, TEST PHILLIP ISLAND: RAZGATLIOGLU DEMOLISCE IL RECORD, ALLE SUE SPALLE SOLO ITALIA Iannone, le novit&agrave; e la velocit&agrave; riottenuta immediatamente&nbsp;  Di solito un pilota che resta fermo per tanto tempo necessita di alcune gare per ritornare al meglio, tu invece ci hai impiegato davvero poco. Qual &egrave; il segreto?&nbsp;&ldquo;Non so spiegarlo, ma ovviamente mi fa piacere (ride ndr). Sono contento, ma mi serve tempo per lavorare sulle mie lacune&rdquo;.&nbsp;Qual &egrave; l&rsquo;elemento nuovo al quale ti stai abituando con pi&ugrave; difficolt&agrave;? Le gomme? La moto?&nbsp;&ldquo;Le gomme, con le quali ancora soffro. Lo stile di guida necessario in MotoGP &egrave; completamente diverso da quello Superbike, che assomiglia pi&ugrave; a quello Moto2. In MotoGP si volta la moto solo con il posteriore, mentre qui con entrambe le gomme. Pare che Pirelli abbia abbandonato la 800, ossia la gomma che mi era piaciuta di pi&ugrave; nei precedenti test, ma sono appena arrivato quindi non posso pretendere molto&rdquo;.&nbsp;Come ti trovi in questo nuovo ambiente?&nbsp;&ldquo;Mi trovo bene, &egrave; un campionato tosto ma sono tornato a fare ci&ograve; che amo. Tornare a divertirmi era la prima cosa da fare&rdquo;. SBK, Bassani: "Io dopo Rea? Mi basterebbe vincere la met&agrave; di lui, per il titolo dico Toprak"       

Andrea spiega: "Da tempo non mi trovo in battaglia, e prima devo risolvere i problemi con le gomme morbide, con le quali sono davvero lento. Animale da gara? Ho pi&ugrave; vittorie che pole"

SBK, Iannone: "Eccitato ed orgoglioso ma volo basso: la top ten sarebbe già significativa"

Andrea Iannone sta probabilmente contando i giorni che lo separano dall&rsquo;inizio della stagione, e l&rsquo;aver svelato i colori della sua Panigale V4R firmata Go Eleven &egrave; senza dubbio un passaggio da ricordare. Questo anche grazie alla grande folla accorsa alla presentazione del team piemontese, con oltre 400 persone tra amici, partner e tifosi.  Le parole di Iannone    &ldquo;Sono stato tanto tempo fermo &ndash; le prime parole di Andrea &ndash; dunque poter ricominciare &egrave; gi&agrave; una grande sfida, nonch&eacute; un primo traguardo. Al primo test mi sono sentito come un bambino che riprende in mano il suo gioco dopo tanto tempo passato in punizione. Sono tornato a giocare ed &egrave; stato bello: ridevo sotto il casco, come se stessi facendo delle marachelle. Mi sono reso conto di poter essere ancora un pilota, cos&igrave; ho capito che potevamo affrontare questa sfida nel modo migliore. Magari molti pensavano che non mi ricordassi come si mettono le marce, invece mi sono ricordato&rdquo;. &nbsp; L&rsquo;abruzzese prosegue nel suo piccolo viaggio sul viale dei ricordi, tra passato e presente &nbsp; &ldquo;Ho perso l&rsquo;equilibrio, sono caduto e mi sono fatto male, ma ora sono tornato a posto. Phillip Island? E&rsquo; una pista molto fortunata per me me, basti pensare ai podi con Ducati ed al giro in testa con l&rsquo;Aprilia nella mia ultima stagione prima dello stop. Vedremo come andr&agrave;&rdquo;. &nbsp; Una delle certezze sulle quali potr&agrave; contare Iannone &egrave; il suo storico numero 29, cos&igrave; come le imprese gi&agrave; realizzate, ad esempio il successo al Red Bull Ring del 2016. &nbsp; &ldquo;Ho scelto il 29 come piccolo gesto nei confronti di fratello maggiore. Lui ha iniziato a correre e ha smesso prima di me, per consentire a me di proseguire, cos&igrave; ho deciso di aggiungere al numero 9 che utilizzavo il suo 2. L&rsquo;Austria? E&rsquo; stata una vittoria importante. Tornare al successo con Ducati &egrave; stato emozionante e significativo: &egrave; stato l&rsquo;inizio dell&rsquo;attuale epopea Ducati, che spero duri a lungo&rdquo;.  Caschi d&#39;Oro Motosprint: la nostra notte degli oscar tra passato, presente e futuro &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; 

Andrea dal palco della presentazione Go Eleven: &quot;Molti pensavano che non mi ricordassi come si mettevano le marce, invece sotto il casco ridevo e ho capito di poter essere ancora un pilota&quot;

SBK, Iannone: &quot;Sono caduto e mi sono fatto male, ora ecco una nuova sfida&quot;

        After Monday, which the former MotoGP rider admitted was his toughest day since returning, Tuesday proved more positive, with the Italian focusing on race pace and managing to find a good rhythm that saw him set his quickest time on a well-used tyre. Race pace ok, problems with the new tyres As was the case for Danilo Petrucci last season, Andrea Iannone looks to be struggling to exploit the enormous initial potential of the Pirelli Superbike tyres. Despite this, Iannone and the GoEleven team took a step forward in terms of race pace on Tuesday, after some electronics setup issues on Monday: &ldquo;Today we&rsquo;ve definitely improved in terms of pace and are more effective, a little more competitive. I set my best time with a tyre that had done 15 or 16 laps, a 1.40.6, so I&rsquo;m pleased with that&rdquo;. But Iannone is having trouble with the new tyre: &ldquo;I need to understand how to exploit a newer tyre in order to be more effective. This is the last European test before Australia, we have a lot of work to do but I think there&rsquo;s a solid base on which to build and that leaves me optimistic. I&rsquo;m excited, we&rsquo;ll see what we can do at Phillip Island".       

The Italian rider has worked with team GoEleven to resolve issues that emerged during the test and find a solution that affords him good race pace &nbsp;

Iannone: “We have a solid base on which to build, I’m excited”

        Il team Go Eleven &egrave; stato protagonista assoluto nelle ultime settimane per quanto concerne il mondiale Superbike, e non poteva essere altrimenti. L&rsquo;ingaggio di Andrea Iannone e le ottime cose mostrate dal pilota abruzzese nel primo test di Jerez hanno infatti destato curiosit&agrave; ed interesse, anche negli stessi membri della squadra piemontese. La conferma di ci&ograve; &egrave; arrivata dal Team Manager Denis Sacchetti, passato presso lo stand di Motosprint in Eicma per tracciare un primo bilancio.&nbsp;&nbsp;&ldquo;Prima del test eravamo tutti curiosi di capire quale fosse il nostro livello &ndash; le parole di Denis - e di conseguenza da quale punto saremmo partiti. Io stesso ero emozionato prima del via: tornato ai box dopo la prima uscita Andrea aveva un sorriso enorme, ed era quello che speravamo&rdquo;. Obiettivo crescere gradualmente per Iannone e Go Eleven  Ora &egrave; tempo di continuare a lavorare per Andrea e la struttura capitanata da Gianni Ramello, in attesa di una stagione dove cercare di brillare, senza per&ograve; sentire il carico della pressione.&nbsp;&ldquo;Crediamo tanto in questo progetto, del resto Andrea &egrave; un pilota dal curriculum importante. L&rsquo;obiettivo &egrave; crescere gara per gara &ndash; puntualizza Sacchetti - senza caricarci eccessivamente di aspettative o ansie. La prima missione &egrave; quella di divertirsi: se continueremo a sorridere ed a divertirci saremo anche veloci&rdquo;.&nbsp;Ecco l&rsquo;intervista completa!  Bassani: "Sarei stato scemo a non scegliere Kawasaki" | Eicma 2023       

Il Team Manager Go Eleven dallo stand Motosprint in Eicma: "Eravamo tutti emozionati prima del test, abbiamo ricevuto ottime risposte. Non dobbiamo caricarci di inutili pressioni"

SBK, Sacchetti "L'obiettivo è divertirsi: così saremo anche veloci" | Eicma 2023

        Andrea Iannone has spent the last four years far from the racetracks. In 2019, he tested positive for doping - drostanolone &ndash; but is now able to race again after serving the penalty, a long period of disqualification, imposed by WADA. In 2024 the Italian will be a Superbike rider, competing as part of the Go Eleven team, with which he has recently completed a two-day test at Jerez aboard the Ducati Panigale V4 R. How did your return to racing come about? &ldquo;I never considering not returning. That spark of speed and the desire to race has never gone out and has been with me throughout my career, up until today. I think that&rsquo;s been crucial, having the strength to continue to train, to continue to look at bikes as a source of inspiration. It&rsquo;s always been a dream for me to ride race bikes and that&rsquo;s still the case today even though I&rsquo;m a little older.&rdquo; You set the fifth fastest time in those tests &ndash; did you expect to do that? &ldquo;I had some initial doubts and was seeking answers. The tests went really well, I surprised myself, but it doesn&rsquo;t mean we&rsquo;re ready, that we can win. We made a good start, but we need to stay focused and not delude ourselves. We all know racing, nothing is a given. The road is long and it will be challenging. We have all decided to challenge ourselves&rdquo;. Iannone and Ducati: a strong relationship You&rsquo;re back on a Ducati, after the four years you spent in MotoGP from 2013 to 2016. &ldquo;Ducati is the bike with which I won my first MotoGP race, it&rsquo;s the bike with which I went through hell at first before falling in love with it. It&rsquo;s the bike of my life, no doubt about it. And the people at Ducati too - coming across the people I spent key moments with back then really lifts me up.&rdquo; How were the negotiations with Borgo Panigale? &ldquo;Ducati&rsquo;s support is important. And it&rsquo;s also been important in terms of my return. I met Gigi Dall&rsquo;Igna (Ducati Corse general manager) at Misano. He looked me in the eyes and asked me: &ldquo;How badly do you want to come back? You know it&rsquo;ll be tough?&rdquo; And I said: &ldquo;Yeah, I know it&rsquo;s very difficult, but you know me, you know that if I say something, I&rsquo;ll do all I can to keep my word&rdquo;. I can&rsquo;t say I&rsquo;ll do it, but I&rsquo;ll give it my all. And from there we started to put it all together. And know we&rsquo;re here. And I&rsquo;m happy.&rdquo; Everyone said it would be very hard for you to return. &ldquo;And I agreed with them. Blessed is the best word for it, I think. I&rsquo;m not easily shocked but this is how it&rsquo;s gone, all good. It&rsquo;s always hard to find those reflexes again after so long.&rdquo; Were you ready, physically speaking? &ldquo;I struggled on the bike. I had a problem with my arm. On the last day I took a break between one run and the next and spent at least 20 minutes in the garage because I didn&rsquo;t have the strength that I&rsquo;d had at the start of day one. There are muscles that you only use on a bike, and the race bike has drive and deceleration that a road bike doesn&rsquo;t have.&rdquo; The lesson Iannone learned during his disqualification How do you regard WorldSBK? &ldquo;The level is very high. The bike are on a level playing field. They have certain strengths while we have others. It&rsquo;s a pleasure and an honour to be part of it next year. My rivals are strong. I&rsquo;m sorry that there&rsquo;s no Imola on the calendar and racing at Vallelunga wouldn&rsquo;t have been bad either.&rdquo; How was your feeling during the tests? &ldquo;I just wanted to have fun. I wanted to enjoy it all&ndash; exiting the garage, my first lap, my first run. I was laughing inside my helmet, like a kid getting into mischief. It was important to find the feeling during this first test, rather than focusing on speed.&rdquo; How have you changed in recent years? &ldquo;I&rsquo;ve realised that everything can change from one moment to the next. And this is a great lesson in life. One that perhaps no one really understands until it happens. I&rsquo;m an eternal romantic, because I think that this way of thinking attracts positivity. I like to think like this, it energises me.&rdquo; Ducati is now a winner in both MotoGP and SBK, is that something you expected? &ldquo;Yes, I know how hard they&rsquo;ve worked since Gigi came on board. They were working on Christmas Eve and were back there again on Boxing Day. They&rsquo;ve pushed hard to get the Ducati to where it is today&rdquo;.       

The Italian rider is back. He talks to us about the recent tests, his relationship with Ducati and his return to racing

SBK, Iannone: “Ducati is the bike of my life"

        Enthusiasm and a touch of nerves. This is how Andrea Iannone&rsquo;s second life as a rider has begun, as he makes some first laps of the Jerez track &ndash; still damp in places unfortunately &ndash; and officially embarks on his adventure in Superbike. Smiles and initial feedback for Iannone At the centre of attention right from the off &ndash; we&rsquo;d expect nothing less &ndash; the Italian sets out to find the right feeling, aware that he needs to take things one step at a time, and with a smile on his face. In the team Go Eleven garage is an Andrea who is lighthearted and easygoing, exactly what&rsquo;s required in a family-run team like that of Gianni Ramello. As things get underway, there is of course a certain seriousness and, as we&rsquo;ve said, nerves, but it&rsquo;s too soon to say any more. The good news is that one of motorcycling&rsquo;s purest talents is finally back on track.        

The Italian makes his first laps, understandably tense yet keen to start this new chapter

Jerez SBK test: Andrea Iannone’s new life has officially begun

        It&rsquo;s now official and Andrea Iannone is ready for a comeback. After a four-year absence owing to a ban for doping, one of the most talented riders of his generation is set to return to the tracks, embarking on a new adventure in Superbike. A new adventure that the Italian will take on with team Go Eleven, a squad that has taken giant steps on the SBK grid in recent years, winning its first race in 2020, with Michael Rinaldi, and then continuing to grow in subsequent seasons with Chaz Davies and Philipp Oettl. The Italian team now takes another step up in quality, and will be able to count on a rider who has fourteen MotoGP wins to his name and is more than keen to prove himself once and for all. The agreement between the parties is for one year, with an option for 2025, with Iannone set to get his first taste of the Panigale V4R during the Jerez tests immediately after the final round of the season. Initial remarks from Iannone and Ramello &ldquo;I&rsquo;ve been waiting a long time for this moment&rdquo;, comments Iannone, &ldquo;and am finally returning to the track, where I&rsquo;ve spent my whole life. I want to thank Gigi Dall&rsquo;Igna, Paolo Ciabatti, Claudio Domenicali, Marco Zambenedetti and the whole Go Eleven team for their trust. With their support, I&rsquo;ve found that enthusiasm I had as a child again. Special thanks also go to the SBK family for the opportunity. I can&rsquo;t wait.&rdquo; &ldquo;Right from the start, GoEleven has strived to achieve increasingly important result&rdquo; adds Team Principal Gianni Ramello, &ldquo;and in switching to Ducati we&rsquo;ve moved closer to our goal. Despite being a private team, we&rsquo;ve won a race, scored numerous podiums and won an Independent Team title, giving internationally renowned riders the chance to fight with us and achieve excellent results, proof that our team has done a great job. We now find ourselves taking another step to achieve another goal. A rider like Andrea has not just proved to be fast and talented, but he&rsquo;s also a public figure who generates significant interest&rdquo;. &ldquo;We&rsquo;ll work hard to reach the positions that count. We want to demonstrate that we&rsquo;ve taken this decision because we believe in the rider&rsquo;s potential&rdquo;, concludes Ramello, &ldquo;and we&rsquo;re sure he&rsquo;ll give it his all to achieve strong results.&rdquo;       

After weeks of speculation, it is now confirmed: the Italian is ready to pick up where he left off, albeit in a different paddock. "I&rsquo;ve found that enthusiasm I had as a kid again"

Official, Iannone to make his SBK debut with Go Eleven!

        Ora &egrave; ufficiale, Andrea Iannone &egrave; pronto a tornare. Dopo quattro lunghi anni di assenza a causa della squalifica per doping, uno dei piloti pi&ugrave; talentuosi della sua generazione sta per riassaggiare la pista, iniziando una nuova avventura in Superbike. &nbsp;Una nuova avventura che l&rsquo;abruzzese vivr&agrave; con addosso i colori del team Go Eleven, squadra che negli ultimi anni ha compiuto passi da gigante all&rsquo;interno della griglia SBK, arrivando a conquistare il primo successo nel 2020 con Michael Rinaldi e proseguendo la propria crescita nelle stagioni successive con Chaz Davies e Philipp Oettl. &nbsp;Ora per la formazione piemontese &egrave; tempo di un ulteriore salto di qualit&agrave;, potendo contare su un pilota da 14 vittorie nel motomondiale, nonch&eacute; fortemente desideroso di prendersi una rivincita su tutto e tutti. L&rsquo;accordo tra le parti &egrave; annuale, con una opzione per&ograve; per il 2025, mentre la prima presa di contatto di Iannone in sella alla Panigale V4R andr&agrave; in scena nei test di Jerez immediatamente successivi all&rsquo;ultimo round di questa stagione. Le parole di Iannone e Ramello  &ldquo;Aspetto questo momento da tempo &ndash; il commento di Iannone &ndash; e finalmente torno in pista, dove ho trascorso la mia vita. Ringrazio Gigi Dall&rsquo;Igna, Paolo Ciabatti, Claudio Domenicali, Marco Zambenedetti e tutto il team Go Eleven per la fiducia, con il loro supporto ho ritrovato l&rsquo;entusiasmo che avevo da bambino. Un ringraziamento speciale anche alla famiglia SBK per l&rsquo;opportunit&agrave;. Sono carico.&rdquo;&nbsp;&ldquo;Sin dalla nascita GoEleven ha cercato di raggiungere obiettivi sempre pi&ugrave; importanti &ndash; ha aggiunto il Team Principal Gianni Ramello - e con il passaggio a Ducati ci siamo avvicinati al nostro desiderio. Pur essendo un Team privato abbiamo ottenuto una vittoria, parecchi podi, abbiamo vinto un campionato mondiale Team Independent, abbiamo dato possibilit&agrave; a piloti di fama mondiale di difendere i nostri colori con ottimi risultati, a dimostrazione che il nostro Team ha svolto un gran lavoro. Ora ci siamo trovati a dovere compiere un ulteriore passo ed raggiungere un altro obiettivo: un pilota come Andrea non solo ha dimostrato negli anni di essere veloce e talentuoso, ma &egrave; anche sicuramente un personaggio pubblico di sicuro interesse&rdquo;.&nbsp;&ldquo;Lavoreremo duramente per arrivare nelle posizioni che contano, vogliamo fortemente dimostrare che abbiamo preso questa decisione perch&eacute; crediamo nelle potenzialit&agrave; del pilota&ndash; la conclusione di Ramello &ndash; e siamo sicuri che dar&agrave; il massimo per raggiungere grandi risultati&rdquo;. Lavilla: "Ducati riavr&agrave; i giri motore, senza novit&agrave; qualcuno avrebbe lasciato" &nbsp;       

Dopo settimane di attesa ecco l'annuncio: il pilota abruzzese &egrave; pronto a riprendere da dove aveva lasciato, cambiando per&ograve; paddock. "Ho ritrovato l'entusiamo che avevo da bambino"

Ufficiale, Iannone torna in pista: debutto in SBK con Go Eleven!

        La Superbike non scender&agrave; in pista prima di settembre, ma una possibile new entry per il 2024 potrebbe anticipare i tempi ed entrare in azione gi&agrave; a fine agosto. Trattasi di Andrea Iannone, oramai da settimane in trattativa con il team Go Eleven per il passaggio tra le derivate, che potrebbe scendere in pista a fine mese insieme al team piemontese.&nbsp;Marted&igrave; 22 e mercoled&igrave; 23 agosto infatti andr&agrave; in scena un test organizzato da Ducati, dove saranno protagonisti sia i collaudatori MotoGP che i piloti titolari Ducati, in sella per&ograve; a delle moto stradali. A questi potrebbe aggiungersi anche l&rsquo;abruzzese, che salirebbe per la prima volta in sella alla Panigale del team Go Eleven. Misano o Jerez per Iannone, con la firma sullo sfondo  La certezza di vedere Iannone - la cui squalifica scadr&agrave; a dicembre - in pista a Misano ancora non vi &egrave;, ma certamente nei prossimi giorni verr&agrave; presa la decisione definitiva. Ovviamente questo test regalerebbe lo sprint decisivo alla trattativa tra le parti, le quali ad oggi devono ancora mettere nero su bianco il proprio futuro.&nbsp;In caso arrivasse la firma ma non andasse in porto il test Iannone dovrebbe verosimilmente attendere fine ottobre, quando Jerez ospiter&agrave; con tutta probabilit&agrave; il primo test invernale della Superbike edizione 2024. Ufficiale: Jerez ospiter&agrave; l'ultimo round della stagione 2023       

Il test MotoGP previsto per la prossima settimana potrebbe annoverare tra le sue fila anche Andrea. Possibile dunque una prima presa di contatto con la V4 del team piemontese&nbsp;

SBK: possibile test per Iannone e Go Eleven a Misano

        Il team Go Eleven pu&ograve; oramai vantare una storia pluridecennale all&rsquo;interno del paddock Superbike, con il salto nella classe regina nel 2015 ed il passaggio da Kawasaki a Ducati nel 2019, ma probabilmente quella attuale sar&agrave; ricordata come l&rsquo;estate pi&ugrave; bollente della sua storia.&nbsp;Nel suo graduale processo di crescita infatti la struttura di Gianni Ramello &egrave; ora diventata un obiettivo per tanti piloti di blasone, in un mercato che inizia a diventare sempre pi&ugrave; frenetico. In casa Go Eleven dunque i punti da chiarire a breve sono tanti, a cominciare dal numero di moto da schierare nel 2024. Go Eleven: una o due Ducati nel 2024?  Prima di firmare eventuali contratti con uno o pi&ugrave; piloti infatti occorre avere chiaro il numero di selle a disposizione, tra sogno e realt&agrave;. Il sogno infatti &egrave; rappresentato dal possibilit&agrave; di raddoppiare, schierando dunque V4R in griglia.&nbsp;Un sogno al quale il team piemontese sta lavorando in queste settimane, alla ricerca del budget sufficiente per compiere questo salto con le dovute rassicurazioni del caso. Ricordiamo che questo obiettivo non riguarda solo Go Eleven, bens&igrave; tutti i team indipendenti Ducati &ndash; Barni, Motocorsa ed appunto Go Eleven &ndash; costretti a fare i conti con lo stesso annoso problema. I piloti: dal ritorno di Rinaldi alla scommessa Iannone, sino alla conferma di Oettl  E se a stretto giro verr&agrave; chiusa la questione moto, sar&agrave; poi il momento di pensare ai piloti. Il nome caldo sulla lista di Go Eleven &egrave; quello di Andrea Iannone, il cui approdo tra le derivate &egrave; caldeggiato anche da Ducati, che vorrebbe regalare all&rsquo;abruzzese un pacchetto molto simile a quello affidato ai portacolori Aruba. Le trattative tra le parti sono in corso, tanto che entro luglio potrebbe gi&agrave; arrivare la decisione definitiva in merito all&rsquo;operazione.&nbsp;Meno accesa ma comunque presente la candidatura di Michael Ruben Rinaldi, che rappresenterebbe il classico figliol prodigo che ritorna a casa. Le possibilit&agrave; che il romagnolo resti in Aruba infatti sono ridotte al lumicino, e se Michael volesse restare in orbita Ducati il ritorno da Go Eleven sarebbe l&rsquo;unica reale possibilit&agrave;, viste le difficolt&agrave; in passato con Barni e le porte chiuse di Motocorsa. Come detto per&ograve; in questo caso tutto sarebbe ancora da costruire, e la concorrenza non manca.&nbsp;Non dimentichiamo poi Philipp Oettl, che esattamente come Fabio Di Giannantonio nel team Gresini sta ancora lottando per difendere la propria sella da attacchi altrui. Il tedesco sta attualmente faticando ad ottenere i risultati dei compagni di marca, ma ha certamente mostrato segnali di crescita, ed il round di casa &ndash; seppure in Repubblica Ceca &ndash; di Most rappresenta una buona occasione per acquisire consensi. Nel caso del tedesco una eventuale seconda moto alzerebbe certamente le chance di restare,&nbsp;possibilit&agrave; comunque reale anche in caso di unica V4R al via.&nbsp;La voglia di rivalsa di Iannone, l&rsquo;esperienza di Rinaldi e la volont&agrave; di Oettl: tre piloti &ndash; e non sono esclusi candidati dell&rsquo;ultimo minuto, magari in uscita da un&rsquo;altra casa - con in comune la volont&agrave; di salire sulla Ducati del team Go Eleven, che nei prossimi venti giorni dovr&agrave; rapidamente capire quale potr&agrave; essere il suo futuro. Bassani ospite di zona podio: "Sar&ograve; per sempre un onesto lavoratore del manubrio"        

Estate calda per il team piemontese, al centro del mercato SBK. Andrea e Michael cercano un'occasione, con la possibilit&agrave; di schierare due moto come ago della bilancia

Moto, Iannone, Rinaldi, Oettl e non solo: per Go Eleven è tempo di decisioni

        La prima giornata di prove della Superbike sul tracciato britannico di Donington Park &egrave; stata fortemente condizionata dalla pioggia, specialmente nel pomeriggio. Tra i piloti che si sono messi maggiormente in mostra troviamo a sorpresa Philipp Oettl, portacolori del team Go Eleven, il quale ha commentato il proprio venerd&igrave; dando per&ograve; anche uno sguardo al futuro, ancora altamente incerto. &ldquo;Con il nuovo asfalto Donington &egrave; diventato un circuito fantastico, non ci sono pi&ugrave; gli avvallamenti che mettevano tutti in crisi fino allo scorso anno e il grip non &egrave; male&rdquo;, ha raccontato il pilota tedesco. &ldquo;Al momento il feeling in sella &egrave; buono, ma non fa molto testo visto che sull'asciutto abbiamo percorso soltanto una manciata di giri. In ogni caso, la mia fiducia da Misano in avanti &egrave; aumentata e sono contento di essere nelle posizioni che contano anche qui, seppur soltanto nelle libere&rdquo;. SBK, Iannone, Bulega e non solo: tanti piloti, poche Ducati Oettl: &ldquo;Il 2024? Al momento ho bisogno di risultati&rdquo;  Non &egrave; mancato uno sguardo verso il 2024, visto che il contratto di Philipp con il team italiano scadr&agrave; a fine stagione: &ldquo;Al momento ho un buon pacchetto tecnico con cui posso esprimere il mio potenziale, ma per avere un contratto in vista dell'anno prossimo sar&agrave; essenziale ottenere buoni risultati nei prossimi round. Un podio mi aiuterebbe molto, ma l'obiettivo realistico penso possa essere la Top 5&rdquo;. &ldquo;Sono veloce e in gara in realt&agrave; riesco sempre a dare il massimo, ma devo necessariamente migliorare la qualifica e partire pi&ugrave; avanti per non ritrovarmi nel gruppone&rdquo;, prosegue il pilota dai trascorsi nel Motomondiale. &ldquo;L'ideale sarebbe scattare sempre nelle prime tre file. Voglio dimostrare di meritare ancora una Ducati, visto che &egrave; la miglior moto in griglia&rdquo;. SSP, Donington: quattro italiani davanti a tutti al termine del venerd&igrave; &ldquo;La pioggia &egrave; un'incognita per tutti&rdquo;  &ldquo;Pensando alle gare di questo fine settimana, onestamente preferirei correre sull'asciutto e avere dei valori in campo realistici, ma l'incognita pioggia c'&egrave; e la condizione sar&agrave; uguale per tutti. Io sul bagnato ho disputato delle buone gare, ma ci sono state altre occasioni in cui ho faticato, perci&ograve; in ogni caso dovr&ograve; adattarmi visto che il livello dei piloti della Superbike &egrave; altissimo indipendentemente dal meteo&rdquo;, conclude il ventisettenne senza sbilanciarsi. SBK: ecco come il rinnovo di Alex Lowes cambia il mercato       

Philipp &egrave; stato tra i pi&ugrave; veloci nel Day 1 a Donington, ma il suo pensiero &egrave; gi&agrave; rivolto verso il 2024: &ldquo;Sicuramente un podio migliorerebbe la mia situazione&rdquo;

SBK, Oettl: “Il futuro? Devo dimostrare di meritare ancora la Ducati”

        Ci siamo recati a Cherasco, piccola cittadina della provincia di Cuneo. Ad attenderci c'era la Panigale V4R, tinta dai colori Go Eleven, squadra che ha presentato la stagione 2023. Il mondiale SBK avr&agrave;, per il secondo anno consecutivo, il tedesco Philipp Oettl a figurare tra i piloti Indipendenti, nella scommessa di battere spesso e volentieri i rivali Factory. La Ducati numero 5 ci riuscir&agrave;? Go Eleven, una famiglia viaggiante   Il box Go Eleven e la Ducati Panigale V4R Gianni, Luciana ed Elia Ramello. Denis Sachetti, i ragazzi del team, gli addetti all'hospitality, collaboratori, sponsor e amici. Go Eleven &egrave; tutto questo e di pi&ugrave;, nella partenza dall'Italia all'arrivo nei paddock nazionali e internazionali. Lo spirito &egrave; lo stesso che si respirava alle corse 20 anni orsono. Che si trattino di trasferte europee o overseas, la compagine Ducati fa gruppo, sia nei momenti di pista che nel tempo libero, creando un'atmosfera molto famigliare.&nbsp; Alti o bassi condivisi con la squadra   Philipp Oettl, punta Go Eleven Il pilota - non si fanno nomi - era scivolato, mandando in fumo il turno cronometrato, rovinando un po' la V4R. Rientrato nel box Go Eleven, il suo manifesto disappunto, tra imprecazioni, calci e nervosismo. Ebbene, la squadra si &egrave; mantenuta calda e analitica, tranquillizzando anche il protagonista della sfuriata. Sino a qui, situazioni gi&agrave; viste, potreste dire. Certo, ma la cosa bella &egrave; stata questa: Elia Ramello e Dennis Sacchetti sono venuti da noi, scusandosi. Come? Perch&eacute; scusarsi, dal momento in cui nessuno dei due ci avevano mancato di rispetto o atteggiamenti del genere? Se quanto letto vi sembra ovvio, vuol dire che non siete mai stati presenti alle corse professionistiche. La vittoria e i podi condivisi   Loris Baz, in azione con Go Eleven nel finale 2021 Lui - non si fanno nomi - aveva tagliato il traguardo in prima posizione, regalando al team Go Eleven la gioia massima in SBK. Il muretto &egrave; esploso in festa, chi urlava, chi saltava, chi correva a destra e sinistra. Esatto, Denis Sacchetti ha sfoderato uno scatto da centometrista, venendoci incontro. Nemmeno il tempo di complimentarci, e parte l'abbraccio, forte, caloroso e sincero. Forse perch&eacute; noi siamo consapevoli di quanto sia difficile vincere a certi livelli, magari &egrave; la nostra conoscenza di moto, gare e ambiente ad aver instaurato l'empatia col manager e i ragazzi della squadra. Non lo sappiamo, per&ograve; nemmeno ha senso chiederselo. Sappiamo solo quanto bello &egrave; stato vedere un altro pilota - non si fanno nomi - seduto nel garage, con un gadget. Se ricordiamo bene, si trattava di una borraccia. Prima di saltare in sella e dopo aver smontato, il protagonista la teneva al suo fianco. Era appena nato il piccolo Elia, perci&ograve; i podi centrati avevano un sapore speciale. Go Eleven e la SBK 2023: "rompere le scatole" agli ufficiali   Go Eleven Uber Alles con un tedesco alla guida L'obiettivo del team &egrave; fare il meglio possibile, chiaro. Tradotto, significa competere al top nella classifica Indipendenti, portando in cascina il titolo relativo. E poi, infastidire i forti avversari Factory, cio&egrave;, assistiti ufficialmente dalle Case. Sapendo che qualcuno - non si fanno nomi - far&agrave; gli scongiuri, toccandosi qua e l&agrave;, scommettiamo nel vedere Philipp Oettl davanti alle ricche avversarie Honda, Yamaha e BMW pi&ugrave; volte? Potrebbe capitare di ammirare il tedesco duellare coi parimarca, ovvero, Alvaro Bautista, Michael Ruben Rinaldi, Danilo Petrucci ed Axel Bassani. Saranno 5 le Ducati presenti in forma titolare nella griglia SBK 2023, l'azzuro ciano Go Eleven si distinguer&agrave;.          

La squadra di Gianni Ramello e Denis Sacchetti mixa perfettamente passione per le moto e professionalit&agrave;, in un ambiente casereccio ma dall'alto livello tecnico e agonistico

Team Go Eleven, puro spirito SBK

        In un clima di festa che era mancato negli scorsi anni a causa delle restrizioni per il Covid, al PalaExpo di Cherasco il team Go Eleven ha presentato la propria stagione 2023 in grande stile, togliendo i veli alla Ducati Panigale V4 R che verr&agrave; portata in pista da Philipp Oettl per il secondo anno consecutivo. Poche le differenze dal punto di vista della livrea rispetto al 2022, con l'azzurro confermato come colore dominante, ma non mancano le novit&agrave; dal punto di vista tecnico: oltre a disporre della nuova Panigale V4 R in configurazione 2023, un dettaglio che spicca immediatamente &egrave; lo scarico sotto la sella, che rimanda ai tempi d'oro delle iconiche 998 e 1098. SBK: tra certezze e scommesse, chi sono i candidati al titolo? Clima di festa e ospiti speciale  Come detto, finalmente &egrave; stato possibile organizzare una vera e propria presentazione in grande stile, con centinaia di appassionati e addetti ai lavori presenti, DJ set,un presentatore ufficiale e grandi special guest. Tra queste spiccano i Disco Club Paradiso, gruppo musicale protagonista di X-Factor, e Ruben Xaus, leggenda della Superbike nonch&eacute; membro onorario della squadra capitanata da Gianni Ramello e Denis Sacchetti fondata ormai diciotto anni fa. Alessia Tonini al via del CIV Femminile: "Ho cambiato vita per correre" Oettl: &ldquo;Ripartiamo dal gran weekend di Phillip Island&rdquo;   Chiaramente, il protagonista numero uno &egrave; stato il pilota che difender&agrave; i colori del team nel mondiale 2023, ovvero Philipp Oettl, felice di poter proseguire la sua avventura iridata con una squadra dal clima cos&igrave; sereno: &ldquo;Fin dalla prima gara dello scorso anno mi sono trovato a mio agio in questo ambiente, instaurando immediatamente un ottimo rapporto con tutti i membri del team. La conferma di ci&ograve; che sto dicendo, &egrave; arrivata quando mi sono infortunato, momento in cui ho sentito la loro vicinanza e fiducia, che non &egrave; mai venuta meno nonostante i momenti difficili vissuti nel 2022&rdquo;. &ldquo;Se devo ringraziare una persona in particolare, per&ograve;, quella &egrave; sicuramente Denis Sacchetti, visto che mi ha aiutato molto in tutto, anche al di fuori del campionato e addirittura alla 24 Ore di Le Mans&rdquo;, ha spiegato il talento tedesco. &ldquo;In maniera inaspettata, il miglior weekend del 2022 &egrave; stato quello conclusivo di Phillip Island, dove siamo stati anche i migliori tra gli indipendenti, perci&ograve; in questo 2023 spero di poter ripartire da quel gran risultato continuando a crescere nel corso della stagione&rdquo;. Doppia punta MotoZoo in Supersport: Booth-Amos affianca Power       

Nella sua Cherasco, la squadra piemontese ha tolto i veli alla Ducati Panigale V4 R con cui il pilota tedesco andr&agrave; a caccia del titolo tra gli indipendenti

SBK: il team Go Eleven presenta la stagione, Oettl pronto a brillare

        Solido, ovvero, robusto. E l'aggettivo scelto da Phillip Oettl, utile a spiegare il rendimento offerto nella SBK del Catalunya Circuit. Il pilota del team Go Eleven, ripete la parola pi&ugrave; volte: "Venerd&igrave; solido, Superpole solida, metodo nel garage solido&nbsp; - tre volte, per la precisione - peccato per Gara Uno, rivelatasi per me davvero corta: un piccolo inconveniente tecnico mi ha visto fuori dalla contesa dopo poche centinaia di metri. Sono sfortune che possono capitare, comunque non incidono nel nostro bel lavoro condiviso". Infatti, il sesto e settimo posto descrivono la domenica del tedesco decisamente migliore rispetto al sabato: "Ottimo davvero il warm up, nel quale abbiamo preparato l'attacco alle due corse programmate. La gara sprint ha in buona parte evidenziato l'eccellente nostro potenziale che, per un motivo o per un altro, in questo 2022 non era ancora emerso". E' vero, il numero 5 si era infortunato all'Estoril, per una conseguente rinuncia alla tappa in oggetto, con relativa fatica pi&ugrave; tardi: "Essermi fatto male - conferma - ha aiutato poco e niente, ovviamente (sorride). Ma, dopo la pausa estiva, ho recuperato forma fisica, tonicit&agrave; e fiducia in sella. Ecco, appunto, il potenziale di cui parlavo, lo si &egrave; visto soprattuto nella manche di chiusura, previo un bellissimo risultato di gruppo". La formazione azzuro ciano e il suo portacolori sono usciti dalla fermata barcellonese con interessanti riscontri: ""Sono contento di come sia andato il round del Montmel&ograve;: io e il team Go Eleven abbiamo evidenziato cose promettenti, perci&ograve; non possiamo fare altro che continuare su questa strada, anzi: andremo avanti ancor pi&ugrave; uniti e convinti, concentrati sulle restanti trasferte da affrontare". Il percorso di Oettl in SBK: "Io mi adatto alla moto, la moto si adatta a me"  Durante l'azione, Philipp ha compiuti sorpassi, contestualmente difendendosi: "Mi hai visto frenare forte? B&egrave;, qui in SBK &egrave; necessario farlo, perch&eacute; ogni rivale stacca duro, molto duro. La Ducati Panigale V4 R consente numerose regolazioni e adattamenti, sicch&eacute; noi proviamo a trarre informazione al termine della prima gara, ma sappiamo come &egrave; finita. Altrimenti, credo che sarei stato anche pi&ugrave; efficace". Oettl esprime l'opinione su un parimarca, in grado di siglare perentoria tripletta: "Quando ho consultato i dati di Bautista. svela - mi sono accorto come egli calzi a pennello con la V4 R, e di quanto altrettanto la V4 R gli calzi alla perfezione. Diciamo che insieme costituiscano la coppia fantino-cavallo. Una combinazione precisa, la migliore della griglia attuale. Lo vediamo: Alvaro si trova nel momento di carriera migliore: in mezzo a tanti forti piloti, lo spagnolo &egrave; capace di guidare disinvolto, naturale, evitando inutili e dannosi rischi". E per il figlio d'arte di pap&agrave; Peter? Un interessante presente, lancio al futuro: "Io sono un debuttante, sto imparando, quindi mi devo adattere di volta in volta a situazione nuove e tutte da esplorare. Mi devo adattare io, e devo adattare la moto a me, certo. La mia forza? Ho una squadra pronta ad aiutarmi negli specifici momenti del lavoro. A volte, io e la Ducati ci troviamo a met&agrave; strada, 'piacendoci reciprocamente. Ecco, questo &egrave; il giusto equilibrio per andare forte. Sono contento di come si stia insieme crescendo".        

Philipp, pilota tedesco del team Go Eleven: "Lo spagnolo e la V4R sono come la coppia fantino-cavallo, una combinazione precisa e perfetta. Io sto imparando tante cose, tra cui frenare forte: qui &egrave; necessario farlo"

84 risultati per 'Go Eleven'

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