Non c&rsquo;&egrave; solo Danilo Petrucci a calamitare su di s&eacute; l&rsquo;attenzione generale per quello che sta facendo in questa edizione della Dakar (oggi vittoria di tappa per il ternano, primo in assoluto a vincere una gara di MotoGP e una speciale della celebre maratona), ma c&rsquo;&egrave; anche un altro pilota che merita attenzione per le sue prestazioni.  Stiamo parlando dello spagnolo Joan Lascorz, anche lui debuttante quest&rsquo;anno alla Dakar al volante di un Buggy SSV opportunamente modificato. S&igrave; perch&eacute; Joan &egrave; paraplegico dal lontano 2012, anno del suo incidente durante dei test SBK ad Imola.&nbsp;  E anche oggi il buon Lascorz ha stupito tutti chiudendo in quarta posizione la stage, issandosi cos&igrave; al decimo posto nella classifica generale di questa edizione. Ci&ograve; che sta facendo lo spagnolo &egrave; qualcosa da applausi: competere con i normodotati nella sua condizione nel Rally Raid pi&ugrave; difficile ed affascinante del mondo &egrave; da togliersi il cappello per la forza di volont&agrave; di Joan di rimettersi in gioco dopo l&rsquo;incidente, al motto del &ldquo;never give up&rdquo;.  Joan Lascorz e l&rsquo;arte del non arrendersi mai 

Proprio come Petrucci, anche il pilota spagnolo sta stupendo tutti in questa edizione della Dakar, in cui occupa la decima posizione della classifica, dopo il quarto posto conquistato nella quinta tappa

Dakar, incredibile Lascorz: quarto con il buggy nonostante la disabilit&agrave;

Joan Lascorz returns to the SBK garage. &lsquo;His&rsquo; garage. The former Spanish rider, who was forced to retire following a terrible accident at Imola in 2012, still loves the racing and will now be involved in a new and interesting way.  The 36-year old will be a consultant to fellow Spaniard Ana Carrasco, who rides the team Provec Kawasaki Ninja. Already in attendance at some of the pre-season tests, Lascorz and the &lsquo;pink warrior&rsquo; have come to an agreement and will work together during the 2021 Supersport 300 championship.  Joan is pleased to return to his favourite environment: &ldquo;I&rsquo;m very excited &ndash; he says &ndash; I&rsquo;ve never worked as a consultant, but I&#39;ve already been on hand at the pre-season tests. The Provec team is fantastic, Ana is a great rider and I believe I can help her to fully express herself&quot;.  Everyone with Joan&rsquo;s number 17   When he got injured, Joan&#39;s fans and colleagues were heartbroken for him. Knowing he was hurt and no longer able to race was upsetting for everyone. And so, as a sign of affection, rivals and friends and particularly the Provec team raced with a number 17 sticker on fairings, helmets, protective panels and mudguards.  Though many years have passed, it&rsquo;s great to learn that Lascorz is now back, ready to work with Nico Sartori, Carrasco&rsquo;s crew chief. Also with them is Carla Grau, who undertakes the role of manager and direct assistant to Ana. Once again, Kawasaki has shown that it knows exactly how to do things, in a smart and meaningful way.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, Cortese: &ldquo;I was close to being in a wheelchair&rdquo; 

The former Kawasaki rider returns to the garage to take on a new role: &quot;I can help Ana, working with a fantastic team&quot;

WorldSBK, Joan Lascorz consultant to Ana Carrasco

Joan Lascorz torna ad operare in un garage SBK. Nel suo garage. L&#39;ex pilota spagnolo, ritiratosi a causa del terribile incidente rimediato ad Imola nel 2012, ha ancora voglia di gare e le affronter&agrave; in un ruolo per lui inedito, ma alquanto interessante.  Il trentaseienne di Barcellona sar&agrave; il consulente della connazionale Ana Carrasco, titolare della Kawasaki Ninja messa in pista dal team Provec. Gi&agrave; presente in alcuni test prestagionali, Lascorz e la pink warrior hanno trovato l&#39;accordo: la Supersport 300 annata 2021 sar&agrave; da affrontare insieme.  Joan &egrave; felice e merita di tornare nel suo ambiente preferito: &quot;Mi sento molto entusiasta - le sue parole - non sono mai stato consulente, ma ho provato nelle sessioni di prove prestagionali. Il team Provec &egrave; fantastico, Ana &egrave; un ottimo pilota, credo di poterla aiutare per farla rendere al meglio&quot;.  Joan Lascorz e l&rsquo;arte del non arrendersi mai  Tutti con il numero 17 di Joan     Quando si fece male, Joan spezz&ograve; i cuori di tifosi e colleghi. Saperlo fermo, infortunato e non pi&ugrave; in grado di guidare una motocicletta da competizione, &egrave; stato brutto per tutti. Cos&igrave;, in segno di affetto, avversari ed amici - soprattutti i ragazzi del team Provec - hanno appiccicato l&#39;adesivo numero 17 su carene, caschi, pannelli protettivi e parafanghi.  Pur essendo passato ormai tanto tempo, &egrave; bello apprendere che Lascorz torner&agrave;, per interfacciarsi con Nico Sartori, capotecnico della Carrasco. Con loro, anche Carla Grau, manager e assistente diretta di Ana. Ancora una volta, in Kawasaki, hanno dimostrato di saper fare le cose bene, con senso e costrutto.&nbsp;  SBK: a Jerez, Sykes e BMW a mezzo secondo dal record di Rea 

L&#39;ex pilota Kawasaki torna nel garage, per ricoprire un ruolo per lui inedito: &quot;Posso aiutare Ana, lavorando in un team fantastico&quot;

SBK, Joan Lascorz consulente di Ana Carrasco

Ogni tanto c&rsquo;&egrave; bisogno di raccontare delle belle storie. E una di queste riguarda lo spagnolo Joan Lascorz che, a quasi 9 anni dal suo incidente in moto il 2 aprile 2012, &egrave; riuscito a sedersi sulla sedia a rotelle senza aiuti di alcun tipo, dimostrando il vero significato del &ldquo;mai arrendersi&rdquo;    Joan Lascorz sogna la Dakar  La storia di Joan   Ma facciamo un piccolo passo indietro e ripercorriamo la carriera del pilota catalano prima di quel tragico incidente nel quale &egrave; rimasto paraplegico. Dopo anni nel campionato spagnolo Supersport, debutta nel Mondiale da pilota titolare nel 2007, dopo le wild card di Imola degli anni precedenti, con la Honda del team Glaner Motocard. Chiude 18&deg; con 38 punti ed il primo podio di carriera a Vallegunga. Nel 2008 invece &egrave; quinto in classifica generale con 1 vittoria, 3 podi e 121 punti. Il team cambia moto da Honda a Kawasaki per il 2009 e arriva quarto con 163 punti, 1 vittoria e 6 podi. Nel 2010 &egrave; ancora in Supersport: 3&deg; posto finale con 168 punti, 1 vittoria ed 8 podi.  Nel 2011 passa in Superbike nel team Kawasaki Racing con la ZX-10R. A fine stagione &egrave; 11&deg; (miglior Kawasaki in classifica) con 161 punti e per 17 volte &egrave; in top 10. Highlight della sua stagione, oltre ad arrivare tre volte quinto, &egrave; il giro veloce in gara-2 a Portimao. Inizia la stagione 2012 con un punto in Australia e due top 10 ad Imola. Proprio il 2 aprile durante una sessione di test sullo stesso circuito nel quale aveva ottenuto due top 10, resta vittima di un grave incidente nella salita che dalla Tosa porta alla Piratella schiantandosi ad oltre 200 km/h in un punto non protetto dalle barriere. Frattura della sesta vertebra cervicale, che fortunatamente non ha intaccato gli arti, ma che lo lascia paraplegico per il resto della sua vita.&nbsp;  Da quel momento inizia la seconda vita di Joan, dapprima commentatore delle gare per TVE e poi reinventandosi pilota di auto (riadattate) con discreti successi soprattutto nel fuoristrada, vincendo anche un Campionato Spagnolo categoria Buggy SSV.&nbsp;  Lascorz, cos&igrave; come i DiDi e Zanardi, &egrave; sempre pi&ugrave; un esempio del motto &ldquo;mai arrendersi&rdquo; ed attraverso i social ci mostra spesso quello che riesce a fare nonostante la sua condizione fisica. Dimostrando a tutti che con la forza di volont&agrave; si pu&ograve; superare qualsiasi ostacolo e tornare ad una condizione di vita quasi normale.&nbsp;  Prologo Dakar: Ricky Brabec comincia bene 

Lo spagnolo, tetraplegico dopo l&#39;incidente ad Imola di 9 anni fa, tra ieri ed oggi, si &egrave; mostrato in un paio di video nei quali risaliva sulla sua sedia a rotelle senza aiuti esterni

Joan Lascorz e l&rsquo;arte del non arrendersi mai

        &ldquo;Io sto con Bryan&rdquo;, in sinergia con &nbsp;17 Foundation, promuover&agrave; una serie di iniziative a favore di Joan Lascorz, pilota spagnolo del mondiale Superbike divenuto&nbsp; tetraplegico dopo un terribile incidente in test a Imola.  L&rsquo;obbiettivo &egrave; tentare di aiutarlo a realizzare il suo sogno di partecipare da protagonista alla Dakar 2020. Sarebbe il primo tetraplegico in gara alla Dakar. Diversamente da Nicola Dutto, infatti, che ha perso l&rsquo;uso delle gambe e sta correndo la sua prima Dakar, Lascorz &egrave; limitato anche nell&rsquo;uso delle braccia e delle mani. IL SOGNO DI LASCORZ - Joan Lascorz ha avuto l&rsquo;incidente che lo ha reso tetraplegico il 2 aprile 2012 durante dei test ad Imola. Ha poi iniziato a gareggiare in auto, avendo una parziale mobilit&agrave; degli arti superiori che gli consente di guidare dei veicoli adattati. Ora ha 33 anni, una forza di volont&agrave; straordinaria e un sogno: partecipare, anzi, cercare di vincere la Dakar in auto. Joan Lascorz vorrebbe gareggiare regolarmente, tornare a sentirsi un pilota, come nel 2016 quando ha vinto il Campionato Spagnolo Buggy &ldquo;ho tantissime motivazioni, ho ancora tanto gas dentro di me&rdquo;, dice Lascorz. &ldquo;IO STO CON BRYAN&rdquo; &ndash; Il gruppo &egrave; nato per sostenere Bryan Toccaceli, giovane crossista italiano costretto su una sedia a rotelle in seguito ad un grave incidente. Ma si sa che l&rsquo;amicizia, la passione per lo sport e la solidariet&agrave; non hanno confini e non sono legate ad una specialit&agrave;. &ldquo;Io sto con Bryan&rdquo; &egrave; un gruppo eterogeneo, nato su iniziativa di Nicol&ograve; Ballestieri, con sammarinesi ed italiani uniti dal desiderio di supportare Bryan e gli atleti in difficolt&agrave;. Come primo passo &ldquo;Io sto Con Bryan&rdquo; collaborer&agrave; all&rsquo;organizzazione cena di beneficenza per il ciclista Michael Antonelli, ciclista diciannovenne protagonista di un grave incidente durante la Firenze-Viareggio ad agosto. L&rsquo;appuntamento &egrave; il 25 gennaio alle ore 20 al Ristorante Royal le Terrazze al Centro Azzurro a San Marino.&nbsp; &nbsp; Poi il gruppo promuover&agrave; poi una serie di iniziative a favore di Joan Lascorz, e questa collaborazione intende diventare un emblema di amicizia e cooperazione tra gli appassionati di nazioni tradizionalmente avversarie.  Italia e Spagna, nel motociclismo, sono sempre state rivali. Ma ora ci sono due ragazzi tetraplegici, Bryan Toccaceli e Joan Lascorz, uniti dalla stessa passione e gli sportivi di Italia, Spagna e San Marino uniscono le forze per aiutarli.  Per chi si vuole unire al gruppo, questa &egrave; la pagina Facebook. &nbsp; &nbsp;       

"Vorrei gareggiare regolarmente, tornare a sentirmi un pilota, come nel 2016 quando ho vinto il Campionato Spagnolo Buggy", ha detto. Il gruppo 'Io sto con Bryan', nato per sostenere Toccaceli, sosterr&agrave; il sogno di Lascorz

5 risultati per 'Lascorz'

Dakar, incredibile Lascorz: quarto con il buggy nonostante la disabilità

WorldSBK, Joan Lascorz consultant to Ana Carrasco

SBK, Joan Lascorz consulente di Ana Carrasco

Joan Lascorz e l’arte del non arrendersi mai

Joan Lascorz sogna la Dakar