La bellissima modella piemontese che vediamo spesso nei paddock delle due ruote, dal CIV al Mondiale, e che fa coppia fissa con l'ex pilota sammarinese

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        Avrebbe compiuto 54 anni il prossimo 30 novembre, Claudio Macciotta, per tutti il "Macio". Era il capotecnico di Nicol&ograve; Bulega, e la notizia della sua scomparsa &egrave; arrivata inaspettata.  Dal ricordo di Nicol&ograve; si capisce quanto il giovane pilota tenesse al suo capotecnico. "Eri una persona umile, sempre disponibile, buona... delle volte fin  troppo con chi non se lo meritava il tuo bene", scrive Nicol&ograve; sulla sua pagina social. "Mi ricorder&ograve; sempre le  tue lacrime di gioia a Jerez l'anno scorso quando siamo andati sul podio  per la prima volta...  "Ultimamente  stavi male, si vedeva e si sentiva, ma non avrei mai e poi mai pensato  ad un gesto del genere... La tua voce  cos&igrave; "bassa" e le tue caramelle  Fisherman's mentre guardavamo la  telemetria rimarranno nella mia testa  per tanto ancora. Se solo potessi  fare qualcosa... Spero tanto di  rincontrarti un giorno e poterti  riabbracciare... Cercher&ograve; di vincere  per te adesso, mi mancherai Macio". IL RICORDO DI PAPA' BULEGA -  "Claudio ha sempre protetto Nicol&ograve; da prestazioni non convincenti...",  ricorda Davide, il pap&agrave; di Nicol&ograve; che abbiamo raggiunto telefonicamente.  "Si metteva sempre in discussione, si faceva una colpa se Nicol&ograve; non  raggiungeva i risultati che erano nelle sue potenzialit&agrave;. Era stato  anche il mio meccanico in passato, e ha seguito Nicol&ograve; per tutto il 2016  e poi quest'anno in Qatar, in Argentina, a Jerez, a Misano e Aragon. "Avrebbe  dovuto venire al 'trittico', invece ci ha telefonato per dirci che i  suoi dolori alla schiena erano troppo forti, che non ce la faceva...",  aggiunge Davide, che poi ci spiega la foto in apertura che ritrae  Nicol&ograve; con Claudio, pubblicata sui social insieme al suo ricordo. "E'  una foto scattata in Qatar. Un momento bellissimo. Nicol&ograve; aveva le  cuciture interne dei guanti che gli davano fastidio alle dita. E allora  Claudio, per farlo guidare nelle migliori condizioni, prese il martello e  cominci&ograve; a batterle per abbassarle... era unico! Era un gentleman in un  mondo che forse non gli  apparteneva, era umile, gentile, umano,  comprensivo, modesto, buono,  bravo...", conclude Davide.  IL RICORDO DI NIETO - "E' un momento difficile per tutto il Team", dice Pablo Nieto. "Ma  vogliamo stringerci intorno alla sua famiglia in questo dolore. Di   Claudio ci mancheranno il garbo, l'eleganza e i modi gentili che sempre   lo hanno contraddistinto nel suo rapporto umano e lavorativo con piloti   e colleghi". Alla famiglia e agli amici di Claudio Macciotta, le condoglianze di Motosprint.       

"Mi ricorder&ograve; sempre le tue lacrime di gioia a Jerez l'anno scorso quando siamo andati sul podio per la prima volta", dice Nicol&ograve; Bulega

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