        Dopo quell&rsquo;unica giornata di test svolta a novembre, a due giorni dalla realizzazione del sogno di diventare Campione del Mondo di Moto2, Augusto Fernandez ha dovuto aspettare oltre due mesi per tornare alla guida della RC16 del GASGAS Factory Racing Tech3, e ora finalmente ha ripreso il lavoro da dove lo aveva lasciato. Calendario ufficiale MotoGP 2023: date, orari tv, dove vederla  Reset &egrave; la parola d'ordine per Fernandez  Infatti, circondato da tutti i piloti esperti quali i collaudatori della varie Case, a Sepang c&rsquo;&egrave; anche lui per i test di shakedown nei quali ha iniziato un processo di conoscenza pi&ugrave; approfondito della MotoGP. &Egrave; iniziato quel momento in cui deve familiarizzare con il nuovo mezzo, con le nuove gomme, i freni e tutti i vari componenti che ci sono su questa moto. Lui stesso ammetteva sui canali social di MotoGP.com a novembre: &ldquo;Tutte le abitudini che ho alla guida, non servono pi&ugrave;. Devo cambiarle&rdquo;. Esattamente questo &egrave; il processo che viene richiesto a un debuttante quando arriva in una classe nuova. Per prendere le misure con il nuovo materiale che ha a disposizione deve fare un salto mentale e pratico non indifferente, che coster&agrave; fatica e concentrazione, ma che gli permetter&agrave; con il tempo di scalare il cronometro. E magari, chiss&agrave;, poter puntare a qualche solido risultato nel corso della stagione. Test MotoGP Sepang: anche il day 2 &egrave; di Crutchlow e di Yamaha       

L'arrivo nella top class richiede tempo ai piloti, chi pi&ugrave; e chi meno, e un lungo lavoro di adattamento che lo spagnolo ha appena cominciato

MotoGP, Augusto Fernandez unico debuttante ai test shakedown: si parte da zero

Il team Red Bull KTM Factory rivela le nuove moto RC16 con cui Brad Binder e Jack Miller affronteranno la nuova stagione di MotoGP 2023

MotoGP: KTM svela le RC16 per il Mondiale 2023

Quanti hanno desiderato di salire su una MotoGP, almeno una volta nella vita?&nbsp;  Un sogno per tanti,&nbsp;divenuto realt&agrave; solo per pochissimi. Ma a questi, potrebbero presto aggiungersi due nuovi fortunati, che potranno possedere una RC16 MotoGP originale, da ammirare nel proprio garage, o da portare in circuito, per sbizzarrirsi in pista.  Questo perch&eacute;&nbsp;KTM ha deciso di mettere in vendita ben due RC16 ufficiali, utilizzate in gara dal pilota spagnolo Pol Espargaro, nel 2019.  I dettagli   Complementamente avvolta dalla livrea originale, con tanto di decalcomanie del title sponsor Red Bull, la RC16 mantiene anche il numero di gara usato da &quot;Polyccio&quot;.  Ma andando oltre il lato estetico, &egrave; bene ricordare che la moto vanta un palmares di tutto rispetto: ha conquistato la prima fila del GP di San Marino nella scorsa stagione; ha collezionato otto piazzamenti nei primi dieci posti e, alla fine del campionato 2019, ha raccolto 100 punti. Quale appassionato potrebbe chiedere di pi&ugrave;?  Non solo la moto   Se la RC16, comunque, non dovesse bastare a convincere i potenziali acquirenti, KTM ha pensato bene di offrirla con un pacchetto esclusivo, comprendente:  - un set di abbigliamento in pelle utilizzato in gara da Pol Espargaro  - un casco autografato dallo stesso Espargaro  - un invito a trascorrere un intero weekend di gara con trattamento VIP durante il campionato 2021, in occasione del -quale sar&agrave; possibile osservare da vicino la vita del KTM Factory Team, incontrare i piloti, accedere alla Red Bull Energy Station e ricevere un kit completo di abbigliamento ufficiale della squadra.  Per avere la RC16 servono 288.000 euro (+ IVA). Una cifra decisamente elevata ma, si sa, l&rsquo;amore per le due ruote non conosce limiti e da qualche parte ci sono due appassionati disposti a fare questa follia.&nbsp;  Se siete tra questi, per&nbsp;portarvi a casa una delle due RC16 potete candidarvi all&rsquo;indirizzo rc16@ktm.com. 

La Casa di Mattighofen mette in vendita le moto utilizzate lo scorso anno dal pilota spagnolo. Il prezzo? Per pochi

KTM: in vendita due RC16 di Pol Espargaro

Cosa si nascoste dietro una MotoGP? E nello specifico una KTM? Tante ore di duro lavoro da parte di ingegneri e meccanici nel creare una moto competitiva che pu&ograve; essere definita come una &ldquo;zuppa&rdquo; da cucinare in modo perfetto dove alle volte non &egrave; facile replicare il gusto e trovare l&#39;equilibrio giusto. A parlare del grande lavoro svolto sulla RC16, che ha fatto il suo ingresso nella classe regina nel 2017, &egrave; il Technical Director Sebastian Risse che tra i primi, insieme alle altre 30 persone che lavorano in Red Bull KTM Factory Racing ha plasmato il gioiellino austriaco.    &ldquo;Tutto deve rimanere gestibile&rdquo;   Il Technical Director della Casa austriaca, attraverso le pagine del sito KTM, ha parlato dello sviluppo della RC16:&quot;Piace sempre vedere lo sviluppo andare avanti rapidamente ma d&#39;altra parte devi stare attento che rimanga qualcosa di gestibile. Quando sviluppi contemporaneamente molti cambiamenti in parallelo, devono essere tutti compatibili tra di loro e ci&ograve; aumenta notevolmente la complessit&agrave;. Portare una nuova moto per una nuova stagione significa molte decisioni e molti elementi di prova che devono adattarsi insieme. Essere sempre al limite&rdquo;.  MotoGP, blocco sviluppo: KTM contraria alla deroga  Il progetto KTM &egrave; ancora giovane   Per la Casa austriaca, ovviamente, fare il suo esordio in MotoGP non &egrave; stato per niente facile, nonostante negli anni Pol Espargar&ograve; e company abbiano dimostrato un grande miglioramento in pista:&quot;Questo progetto &egrave; ancora cos&igrave; giovane che fai scoperte continuamente e in molte aree - va avanti Risse - L&#39;elettronica &egrave; piuttosto complessa come si pu&ograve; vedere in pista, mentre per quanto riguarda il telaio e il motore sono sviluppi che vanno gestiti in fabbrica, poi vai in pista, provi ed analizzi. Cosa &egrave; meglio? Cosa &egrave; peggio? E poi prendi una decisione. La moto si evolve anche con l&#39;aerodinamica e abbiamo fatto molto sul telaio dal punto di vista della rigidit&agrave;. Abbiamo iniziato come &quot;nuovi&quot; e seguendo questo concetto di telaio in acciaio &egrave; stato un grande campo su cui lavorare&rdquo;.  &ldquo;Il pilota &egrave; la priorit&agrave;&rdquo;   Nonostante il grande lavoro che c&#39;&egrave; dietro al prototipo KTM, per&ograve;, il pilota resta sempre il maggior interlocutore da non perdere mai di vista:&ldquo;Quando la teoria, i dati e il pilota puntano nella stessa direzione&nbsp;- conclude Risse -,&nbsp;allora &egrave; super, vuol dire che possiamo essere sicuri al 100%. In caso contrario, significa che c&#39;&egrave; qualcosa da migliorare. Per me la priorit&agrave; &egrave; il pilota. Deve avere fiducia nella soluzione che gli proponiamo&rdquo;.  &ldquo;Carte selvagge&rdquo; fuori dal mazzo: per Savadori e colleghi niente GP 

Il Technical Director KTM Sebastian Risse svela tutti i retroscena relativi al duro lavoro svolto sulla RC16

Cosa si cela dietro una KTM? Una &ldquo;zuppa&rdquo; dall&#39;equilibrio perfetto

        Pi&ugrave; che black friday potremmo definirlo Orange Friday. L'occasione infatti &egrave; di quelle irripetibili. Ktm ha messo in vendita a prezzo scontato le RC16 della stagione 2018 appena conclusa, utilizzate da Bradley Smith e Pol Espargar&oacute;. L'ultima &egrave; anche fresca fresca di podio a Valencia. PREZZO IN SALDO - Il prezzo &egrave; di 250mila euro, come dice l&rsquo;annuncio pubblicato sui social della casa austriaca. E' vero, la cifra &egrave; fuori budget per la maggior parte di voi appassionati, ma &egrave; giusto considerare che il valore delle due RC16 da gara &egrave; di gran lunga superiore. PACCHETTO ACCESSORI - Interessante per gli appassionati il pacchetto di accessori proposto e incluso nel prezzo: una tuta, un casco autografato da Pol Espargar&oacute; e un GP da vivere nel paddock insieme al team. Ci state facendo un pensierino? Mandate una mail a RC16@ktm.com.       

Iniziativa curiosa della casa austriaca. E' possibile acquistare le due moto con cui Smith ed Espargar&ograve; hanno corso la stagione 2018 della MotoGP

Ktm in saldo: 250.000 euro per le RC16!

Al Red Bull Ring, durante il GP Austria, KTM ha presentato ufficialmente la sua MotoGP, coraggiosa perch&eacute; diversa dalla concorrenza.

La KTM RC16 si veste ufficialmente da MotoGP

Fino a ora lo sviluppo della KTM RC16, la moto con cui la Casa austriaca debutter&agrave; in MotoGP, &egrave; stato seguito a distanza, con curiosit&agrave; ma senza attenzioni morbose. Al Red Bull Ring, per&ograve;, durante il GP Austria, KTM ha svelato ufficialmente la moto, che sar&agrave; una voce fuori da coro. Il programma di sviluppo della RC16 &egrave; stato veloce ma ben studiato, perch&eacute; la moto &egrave; stata prima &ldquo;svezzata&rdquo; da Alex Hoffmann (che per la KTM ha lasciato l&rsquo;Aprilia) e successivamente seguita da Mika Kallio. La RC16 &egrave; stata anche guidata da Randy De Puniet (che ha sviluppato la Suzuki GSX-RR), Karel Abraham e Thomas Luthi. Nel 2017 e nel 2018 i piloti ufficiali saranno Bradley Smith e Pol Espargar&oacute;. Entrambi hanno dimostrato di poter puntare alla top ten con la Yamaha M1, quindi sar&agrave; interessante monitorare le loro prestazioni in sella alla moto austriaca.&nbsp;  CICLISTICA DIVERSA DALLE ALTRE - KTM, come spesso accade, ha iniziato un suo percorso tecnico, coraggioso perch&eacute; diverso rispetto a quello della concorrenza. Un po&rsquo; come aveva fatto Ducati nel 2003, con la prima versione della Desmosedici (una moto completamente diversa dalle concorrenti), anche KTM, sulla RC16, non ha abbandonato alcune soluzione tecniche utilizzate con successo sui modelli di serie, sulla Moto3 e sulle fuoristrada. Stiamo parlando dell&rsquo;acciaio per la costruzione del telaio, in questo caso a traliccio. Una struttura semplice, poco costosa e soprattutto versatile, pi&ugrave; versatile rispetto al doppio trave in alluminio, pi&ugrave; difficile da modificare durante la fase di sviluppo. KTM sar&agrave; l&rsquo;unica a utilizzare il telaio a traliccio in tubi d&rsquo;acciaio, che in Moto3 sta funzionando, dato che le quarto di litro austriache sono competitive come ed a volte pi&ugrave; delle Honda. Certo, la MotoGP &egrave; ben altra cosa, perch&eacute; le potenze in gioco sono notevolmente superiori, per&ograve; molti ingegneri che lavorano nel racing sostengono che con un telaio a traliccio in tubi d&rsquo;acciaio si possono raggiungere gli stessi obiettivi (a livello di rigidezze) ottenuti con strutture a doppio trave in alluminio, riducendo anche l&rsquo;ingombro laterale. Viene da chiedersi per quale motivo, fino a ora, nessuno ha scelto la soluzione del traliccio in tubi di acciaio ma la risposta potrebbe essere pi&ugrave; semplice di quanto si possa immaginare: filosofia costruttiva e know how. Tutti i costruttori giapponesi, l&rsquo;Aprilia e anche Gigi Dall&rsquo;Igna, ora a capo di Ducati Corse insieme a molti telaisti che lo hanno seguito da Noale, hanno sempre progettato e sviluppato moto equipaggiate con telai a doppio trave in alluminio, soluzione tecnica che conoscono alla perfezione e che quindi sanno sfruttare al meglio.  NIENTE &Ouml;HLINS,&nbsp;SI PUNTA SU WP - Anche le sospensioni sono diverse rispetto a quelle della concorrenza, che utilizza componenti &Ouml;hlins. Sulla RC16, invece, ci saranno le WP, azienda di propriet&agrave; di KTM, che la Casa di Mattighofen ha interesse a far crescere, sia a livello tecnologico, sia a livello di brand. Sicuramente non potere accedere all&rsquo;immenso database della &Ouml;hlins sar&agrave; un limite per KTM, soprattutto all&rsquo;inizio, per&ograve;, considerando anche che il Costruttore austriaco utilizzer&agrave; un telaio diverso rispetto a quello della concorrenza, nel lungo periodo la scelta di puntare sulla WP potrebbe assicurare dei vantaggi, perch&eacute; permetter&agrave; di modificare velocemente qualsiasi componente. In passato&nbsp;Honda aveva provato a utilizzare sospensioni Showa sulle sue moto ufficiali, per&ograve; alla fine i piloti avevano preferito le &Ouml;hlins, che garantivano un feeling migliore, probabilmente non tanto per questioni tecniche-costruttive ma per la capacit&agrave; dell&rsquo;azienda svedese di risolvere velocemente le problematiche, grazie all&rsquo;immensa mole di dati che ogni weekend viene accumulata su diversi tipi di moto.  MOTORE V4 di 90&deg; - Nelle moto di serie KTM ha puntato su motori bicilindrici a V stretta (75&deg;), soluzione che non sembra pi&ugrave; adeguata alle sportive di produzione, figuriamoci alla MotoGP. Per questo motivo, per la classe regina,&nbsp;KTM ha sviluppato un propulsore inedito, un V4 di 90&deg; da oltre 250 CV, in grado di oltrepassare i 19.000 giri/&rsquo;, caratterizzato dalla distribuzione con le valvole pneumatiche e il cambio seamless. L&rsquo;impianto di scarico &egrave; stato sviluppato in collaborazione con Akrapovic, azienda con cui KTM collabora attivamente da diversi anni, sia nel settore racing, sia in quello della produzione. Infine, sembra che dalla RC16 KTM allestir&agrave; una costosa supersportiva stradale in stile Honda RC213V-S. Se ci&ograve; accadr&agrave; la lista delle MotoGP replica aumenter&agrave; e chiss&agrave;... questa tipologia di moto potrebbe diventare un segmento di mercato (premium).&nbsp;  L&rsquo;EUROPA PAREGGIA COL GIAPPONE - Alla presentazione della KTM RC16 hanno ovviamente partecipato tutti i manager della Casa austriaca ma anche Carmelo Ezpeleta, orgoglioso di avere tre Costruttori europei e tre Costruttori giapponesi impegnati nella MotoGP, dal 2017.  Stefan Pierer (CEO KTM Group): &ldquo;Avevamo deciso che quando avremmo conquistato la leadership del mercato europeo avremmo accettato la sfida della MotoGP. In quasi due anni e mezzo abbiamo costruito la moto e ora siamo pronti al debutto nella classe regina. Le corse fanno parte del nostro DNA. Sicuramente avremo bisogno di tempo per crescere. Il nostro primo obiettivo &egrave; il podio ma il mio sogno &egrave; il titolo iridato!&rdquo;.  Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna Sports): &ldquo;Non &egrave; stato difficile convincere KTM a partecipare alla MotoGP, dove a breve ci sar&agrave; un equilibrio tra produttori giapponesi ed europei. Sono molto impressionato da come KTM lavora e non solo con la MotoGP. In Moto3, infatti, sono stati subito competitivi&rdquo;.  Pit Beirer (Direttore KTM Motorsport): &ldquo;La Moto3 &egrave; stata una grande sfida ma il nostro sogno era far parte della MotoGP. Ora siamo pronti a debuttare ma non &egrave; stato facile, perch&eacute; ci siamo dovuti strutturare per progettare e sviluppare la MotoGP e per avere una struttura in grado di seguire lo sviluppo quando saremo in pista durante il mondiale&rdquo;.  Mika Kallio (collaudatore MotoGP): &ldquo;La prima volta che ho guidato la RC16 ho ottenuto buoni riscontri cronometrici e questo mi ha stupito. Chiaramente abbiamo bisogno di migliorare, per&ograve; sono convinto che abbiamo raggiunto un buon livello prestazionale e lo abbiamo dimostrato con i tempi, non solo con le parole. Siamo gi&agrave; molto vicini ai nostri concorrenti. Il nostro motore, infatti, &egrave; gi&agrave; buono e per migliorarlo ulteriormente abbiamo altri quattro test prima del debutto, a Valencia&rdquo;. 

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