        Remo Venturi &egrave; un atleta che ha scritto pagine di storia del motociclismo italiano ed internazionale. Nato a Spoleto, in provincia di Perugia, il 21 aprile 1927, nel corso della sua carriera ha dato lustro al motociclismo sia attraverso le sue numerose vittorie che tramite una umanit&agrave; e professionalit&agrave; encomiabili. Nel suo primo periodo da pilota, vinse un Campionato Italiano 125 cc (1953), la Milano &ndash; Taranto (1954) e il Motogiro d&rsquo;Italia (1957). A cavallo tra gli anni &rsquo;50 e &rsquo;60, in sella ad una MV Agusta, ottenne due secondi posti finali nel Campionato del Mondo 500 cc. Conquist&ograve; altri quattro tricolori, rispettivamente nel 1959, 1960, 1962 e 1964. Titoli che gli valsero l&rsquo;ingresso nella Hall of Fame del Campionato Italiano Velocit&agrave;.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Venerd&igrave;, nel giorno del suo 90&deg; compleanno, la Federazione Motociclistica Italiana ha premiato Remo Venturi alla sede del Comitato Regionale Umbria a Perugia, alla presenza del Vice Presidente FMI, Giuseppe Bartolucci, del Presidente del Comitato Regionale CONI Umbria, Domenico Ignozza e dell&rsquo;Assessore allo Sport della Provincia di Perugia, Roberto Bertini. Durante l&rsquo;evento, organizzato grazie all&rsquo;iniziativa di Mara Colligiani, Presidente del Co.Re. Umbria FMI, la Federazione Motociclistica Italiana e il CONI hanno consegnato due targhe a Remo Venturi in segno di riconoscimento per quanto fatto nel mondo dello sport e del motociclismo in particolare. UN PIONIERE - &ldquo;Venturi &egrave; stato uno dei pionieri del motociclismo moderno e oggi fa parte della cultura sportiva italiana&rdquo;, ha detto Giovanni Copioli, Presidente FMI. &ldquo;Per la FMI &egrave; stato un grande onore poterlo premiare in un giorno tanto importante. La sua grande passione fa s&igrave; che spesso partecipi ancora oggi ad eventi a carattere motoristico e ci&ograve; non pu&ograve; che fargli onore&rdquo;.  &ldquo;Premiare un pilota del calibro di Venturi &egrave; una grande emozione&rdquo;, ha detto Giuseppe Bartolucci, Vice Presidente FMI.&rdquo;Come FMI dobbiamo riconoscere ai nostri campioni i meriti per aver dato lustro al motociclismo italiano nel corso dei decenni. Venturi, come molti altri piloti nostrani, deve essere un esempio positivo per i giovani motociclisti, siano essi atleti o semplici appassionati&rdquo;. &ldquo;Nel corso del tempo ho ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ma questo mi ha particolarmente emozionato&rdquo;, ha detto Remo Venturi. &ldquo;Ricordo sempre con grande orgoglio che dal 1958 al 1962 non sono mai caduto durante una gara perch&eacute; sapevo quanto fosse importante portare a termine i GP. Inoltre nei prossimi giorni partir&agrave; la 26&deg; edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d&rsquo;Italia, a me dedicata e ci&ograve; non pu&ograve; che farmi molto piacere&rdquo;. (Nella foto: Remo Venturi e Mara Colligiani)       

Il giorno del suo compleanno Federmoto  e Coni hanno  consegnato al campione due targhe in segno di riconoscimento "per quanto fatto nel mondo dello sport e del motociclismo in particolare"

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Remo Venturi festeggia i 90 anni