        Nel quarto round del campionato europeo Superstock 1000 &egrave; tornato al successo Markus Reiterberger: il portacolori Alpha Racing-Van Zon-BMW ha siglato la terza vittoria stagionale. Autore di un&rsquo;incredibile partenza, Reiterberger ha tenuto un passo irraggiungibile per gli avversari soprattutto nella seconda met&agrave; di gara, e ha concluso con oltre 4 secondi di vantaggio sull&rsquo;Aprilia di Maximilian Scheib, in volata su Roberto Tamburini. Tamburini, con la BMW del Berclaz Racing Team, il pi&ugrave; vicino rivale in classifica del tedesco, &egrave; partito accanto a lui a Donington, ma ha avuto un avvio di gara opposto, arretrando fino alla quinta posizione. L&rsquo;italiano &egrave; riuscito a rimontare fino alla terza piazza anche grazie alla caduta di Alessandro Delbianco e di un errore di Federico Sandi, ma Maximilian Scheib ha dato prova di essere un rivale difficile. Il cileno &egrave; stato l&rsquo;unico a tenere il passo di Reiterberger nelle prime fasi di gara, ma con il passare dei giri l&rsquo;Aprilia di Scheib sembrava avere pi&ugrave; difficolt&agrave;. Alla fine, ha difeso la seconda posizione per soli 18 millesimi su Tamburini. La top ten - Alle loro spalle Luca Vitali su Aprilia, autore della sua miglior prestazione stagionale, chiudendo la gara in quarta posizione. Ora insidia Florian Marino al quinto posto in classifica. Il francese, secondo lo scorso anno, ha perso il duello contro Vitali sia in pista che in classifica, chiudendo quinto. Federico Sandi sulla Ducati ha avuto difficolt&agrave; come i compagni di marca impegnati nel mondiale Superbike e non &egrave; riuscito a lottare per il secondo podio della stagione e lascia Donington con una sesta posizione. Settimo Riccardo Russo davanti a Jan Buehn. Qui la classifica della gara. &nbsp; &nbsp;       

Terzo posto per Roberto Tamburini, che si mantiene al secondo posto in classifica di campionato

Superstock 1000: Reiterberger domina a Donington

        Matteo Ferrari sulla Ducati del Barni Racing Team ha conquistato la prima vittoria della sua carriera nel Campionato Europeo Superstock 1000. Il successo &egrave; arrivato questo weekend a Imola, dopo una rimonta dalla terza fila che l&rsquo;ha visto sorpassare i rivali uno dopo l&rsquo;altro e resistere agli attacchi di Roberto Tamburini, portacolori del team Berclaz Racing Team SA- Alla sua quinta gara nella STK1000, la sua terza all&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, Ferrari ha messo bene in atto gli insegnamenti di Michele Pirro: il collaudatore della Ducati MotoGP, infatti, corre con Ferrari nella classe Superbike del CIV e i due si allenano insieme. Ferrari ha passato Maximilian Scheib su Aprilia Racing Team alla fine del nono giro e ha mantenuto le distanze da quel momento. Tamburini ha cominciato a rimontare dalla tredicesima posizione nella seconda met&agrave; della gara, ma la sua esclation si &egrave; fermata al secondo posto. Tamburini si avvicina - Il leader della classifica Markus Reiterberger su BMW del team Alpha Racing-Van Zon &egrave; risalito in quinta posizione al primo giro, ma poi ha avuto difficolt&agrave; a trovare lo stesso passo che aveva ad Aragon ed Assen, guadagnando solo una posizione. Dopo un paio di errori, il tedesco ha concluso la giornata sempre in quinta posizione, perdendo terreno in classifica: Tamburini &egrave; infatti soltanto ad un punto. Scheib ha finito la gara in terza posizione, passato da Tamburini all&rsquo;ultimo giro, con Federico Sandi sulla Ducati di Motocorsa Racing in quarta piazza. La battaglia per la sesta posizione &egrave; stata vinta da Luca Vitali su Florian Marino, ma l&rsquo;italiano dell&rsquo;Aprilia &egrave; stato penalizzato di una posizione per aver superato i limiti della pista all&rsquo;ultima curva. A completare la top ten Andrea Mantovani, Alessandro Delbianco e Samuele Cavalieri. Qui la classifica della gara.       

Prima vittoria in carriera per la wild card, 'allievo' di Michele Pirro. Secondo posto per Roberto Tamburini, quarto Federico Sandi

Superstock: Ferrari vince sulla Ducati di Barni

        E' nato a Rimini il 21 dicembre del 1995 il nuovo campione europeo della Superstock 1000, Michael Ruben Rinaldi. Il portacolori del Ducati Junior Team si &egrave;  assicurato il titolo&nbsp; in  Spagna, al Pirelli Spanish Round, alla sua seconda stagione nella  classe. L&rsquo;italiano &egrave; diventato campione all'ultimo round. Un riconoscimento arrivato dopo tre vittorie e tanti ottimi piazzamenti sulle otto gare disputate finora.&nbsp; &nbsp; GLI INIZI - Prima di entrare nel circus della Superstock 1000, nel 2014 Rinaldi aveva  disputato l&rsquo;European Superstock 600 ed era riuscito a ottenere una top  11 finale, in una classe conosciuta per la sua alta competitivit&agrave;.  Ottenendo il suo miglior risultato nel round di Imola, nel 2015 &egrave; poi  passato dalla Yamaha alla Kawasaki e in una stagione complicata &egrave;  riuscito a concludere la stagione al secondo posto, nonostante per tre  gare non sia andato a punti. L&rsquo;italiano ha ottenuto la sua prima  vittoria sulla pista di Jerez ed &egrave; chiaro che ha cos&igrave; fatto il suo passo  in avanti. &nbsp; IN SQUADRA CON MERCADO - Nel 2016 &egrave; poi passato all&rsquo;European Superstock 1000 dove aveva come  compagno di squadra il contendente al titolo Leandro Mercado, e qui ha  imparato molto nella sua stagione da debuttante, concludendola al sesto  posto, con due podi e sei top 10. A quel punto, nel 2017, &egrave; arrivato  pronto per lottare per il titolo.&nbsp; Rinaldi ha iniziato la stagione con l&rsquo;obiettivo chiaro in mente,  dominando al MotorLand Aragon, dove ha conquistato la pole position e la  prima vittoria della stagione, nonch&eacute; la sua prima in assoluto nella  classe. L&rsquo;italiano ha tagliato il traguardo con 3.5s di vantaggio sui  rivali, dichiarandosi un forte rivale in campionato. &nbsp; LA STAGIONE - Tre pole position &ndash; a Imola, Donington  Park e Misano &ndash; e poi tutti primi o secondi posti tranne una sola volta: il rivale  Toprak Razgatlioglu., su Kawasaki Puccetti, &egrave; stato impossibile da  fermare al TT Circuit Assen, ma Rinaldi ha vinto a Imola prima di cadere  a Donington Park. Nel suo secondo appuntamento di casa, a Misano,  Rinaldi ha mostrato coraggio e determinazione necessari per essere un  campione e ha combattuto fino alla fine conMarco Facani chiudendo in seconda posizione.&nbsp; &nbsp; Dopo la pausa estiva, il pilota Ducati ha ottenuto la vittoria al Lausitzring al termine di una gara che l&rsquo;ha visto  allungare in classifica quando mancavano tre gare alla fine della  stagione, a causa della caduta di Razgatlioglu. In Portogallo per&ograve; ha  affrontato un fine settimana complicato, chiudendo in nona posizione  all&rsquo;Autodromo Internacional do Algarve e in Francia ha nuovamente  faticato tagliando il traguardo in decima posizione. Nonostante queste difficolt&agrave;, l&rsquo;italiano ha combattuto in Spagna dove  ha gestito la gara e ha chiuso sesto, vincendo il titolo con otto punti  di vantaggio. Rinaldi &egrave; il decimo italiano a conquistare il titolo.       

Ha 21 anni e la sua prima vittoria internazionale &egrave; stata a Jerez due stagioni fa. In Spagna, dopo una lunga serie di podi e di risultati al top, ha conquistato il titolo europeo della Superstock 1000.

Rinaldi, tre "assi" nella manica: età, velocità e costanza

        Forte della sua esperienza nel mondiale Superbike Markus Reiterberger ha siglato la vittoria nell'ultima gara del campionato europeo Superstock 1000. Il pilota del team Van Zon Remeha BMW ha tagliato il traguardo con cinque secondi di vantaggio, ma Michael  Rinaldi, alfiere del Ducati Junior Team, si &egrave; assicurato il titolo continentale con il  sesto posto.  LA GARA - Colpo di scena subito dopo il via, alla curva 2 con  l&rsquo;incidente che ha visto coinvolti il contendente al titolo Florian  Marino e Florian Alt, entrambi su Yamaha, e Alejandro Medina Mayo del Cardoso School Racing Team. Medina ha dovuto  successivamente scontare un ride through e Marino ha perso le chance di lottare per il titolo, concludendo la gara al ventesimo posto. &nbsp; La lotta al titolo si &egrave; cos&igrave; concentrata su Rinaldi e Razgatlioglu che  hanno guidato insieme per vari giri, subito dietro al gruppo di testa.  Rinaldi ha poi preso un grosso rischio a cinque giri dal traguardo, quando &egrave; stato quasi investito da Jeremy Guarnoni, poi penalizzato per l&rsquo;incidente. Rinaldi ha resistito e ha portato a casa un sesto posto che gli ha permesso dil laurearsi campione europeo, nonostante il terzo posto di Razgatlioglu. &nbsp; Il compagno di squadra di Rinaldi, Mike Jones si &egrave; piazzato quarto con Roberto Tamburini su Yamaha a completare la top 5. &nbsp; Alle spalle di Rinaldi, hanno concluso Federico Sandi, l'ex campione europeo della 600 Marco Faccani e la wild card Andrea Mantovani, con il pilota cileno Maximilian Scheib a completare la top 10. Qui la classifica della Superstock 1000. &nbsp; Sul podio sono saliti Illia Mykhalchyk (TripleM Racing) e  Toprak Razgatlioglu (Kawasaki Puccetti Racing).       

Con il sesto posto in gara il pilota della Ducati si &egrave; assicurato il titolo europeo

Superstock 1000 Jerez: Reiterberger vince la gara, Rinaldi il titolo

        Dopo otto round, il titolo europeo della Superstock 1000 sar&agrave; deciso proprio all&rsquo;ultimo appuntamento stagionale, a Jerez. Con tre piloti in lotta per il campionato, l&rsquo;atmosfera sar&agrave; intensa e l'azione in pista lo ancora di pi&ugrave;.. Nonostante un paio di round complicati, il portacolori del Ducati Junior Team Michael Ruben Rinaldi &egrave; il leader della classifica generale della STK1000 con otto punti di vantaggio sul francese Florian Marino e affronta l'ultima possibilit&agrave; di conquistare il titolo in Spagna in questa stagione. L&rsquo;italiano arriva da due piazzamenti top 10 e punta a dimostrare il grande stato di forma che fino a Portimao gli ha permesso di chiudere al primo o al secondo posto. In Spagna l&rsquo;anno scorso Rinaldi ha chiuso ottavo, ma nel 2015 aveva vinto nell&rsquo;European STK600,. I RIVALI - Florian Marino, portacolori di Yamaha ufficiale, si &egrave; piazzato fuori dalla top 5 solo in un&rsquo;occasione: a Imola a maggio. Secondo in classifica, si gioca il titolo questo fine settimana, su una pista dove non ha corso soltanto nel mondiale Supersport nel 2014. Il terzo contendente al titolo &egrave; il pilota turco Toprak Razgatlioglu: portacolori del Kawasaki Puccetti Team, he dopo aver avuto una partenza impegnativa &egrave; riuscito a mantenere un grande passo con la sua ZX-10RR e si &egrave; finora assicurato tre vittorie dominanti. Il giovane talento &egrave; a soli 14 punti dalla vetta della classifica generale. L&rsquo;anno scorso a Jerez Razgatlioglu &egrave; salito sul terzo gradino del podio, ma c&rsquo;&egrave; da considerare che torner&agrave; in pista dopo l&rsquo;infortunio rimediato alla spalla in Francia. LE WILD CARD &ndash; Nell&rsquo;ultimo appuntamento della stagione, sulla griglia di partenza dell&rsquo;Europeo Superstock 1000 ci saranno diverse wildcard, che renderanno la gara ancora pi&ugrave; emozionante: a cominciare dal tre volte campione della Superbike tedesca Markus Reiterberger, al via con la BMW del team Van Zon Remeh. Ma ci sar&agrave; anche Florian Alt, all&rsquo;esordio con la R1 del team MGM Racing: il tedesco, due volte vicecampione della SBK tedesca, &nbsp;conosce bene il tracciato, che lo ha visto impegnato nel CEV e nella Red Bull Rookies Cup. Al via ci sar&agrave; anche il nostro Andrea Mantovani, che torner&agrave; nella Superstock 1000 dopo un anno di assenza, e che sar&agrave; schierato in sella all&rsquo;Aprilia del team Nuova M2 Racing, insieme a Maximilian Scheib e Luca Vitali. &nbsp;       

Il titolo europeo verr&agrave; assegnato nell'ultimo round: Rinaldi &egrave; leader con 8 punti sul francese Marino. E intanto arrivano anche Marcus Reiterberg, Florian Alt e Andrea Mantovani

Superstock 1000: a Jerez fra aspiranti campioni e wild card

Federico Sandi ha trovato subito un ottimo feeling con il circuito di Portimao: il portacolori del team Berclaz ha messo a segno il crono di 1&#39;45&#39;&#39;702 nel primo turno di questa mattina ed &egrave; rimasto imbattuto anche nella seconda sessione, nella quale sono stati solo tre i piloti a non migliorare: oltre a Sandi, il turco Razgatlioglu e l&#39;italiano Ruiu.  Alle spalle di Sandi si &egrave; piazzata, a poco pi&ugrave; di un decimo, la Yamaha di Marino, mentre la Kawasaki del turco Razgatlioglu campione della 600 Stock europea &egrave; in terza posizione. A cinque decimi c&#39;&egrave; un altro italiano: l&#39;ex campione europeo della 600 Stock Marco Faccani, con la BMW del team Althea. Bene anche Roberto Tamburini, con la Yamaha ufficiale, alle spalle di Guarnoni e davanti a Luca Vitali.  Tra gli italiani, da segnalare la nona posizione di D&#39;Annunzio, mentre Michael Ruben Rinaldi, leader della serie continentale, &egrave; soltanto dodicesimo davanti al suo compagno di squadra, l&#39;australiano Mike Jones.  Qui tutti i tempi della giornata. 

<p>Il figlio dello storico capo meccanico di Biaggi sigla il miglior tempo sulla BMW Berclaz davanti al francese Marino. Quarto tempo per Faccani</p> 

Superstock 1000, Portimao: il Day1 &egrave; di Sandi

        Il portacolori del Ducati Junior Team Michael Rinaldi&nbsp; ha ottenuto  un&rsquo;importante vittoria nella Superstock 1000 European Championship in  Germania. Il leader in campionato &egrave; salito sul podio insieme al suo compagno di  squadra Mike Jones e al pilota Yamaha Roberto Tamburini, e adesso ha un vantaggio di 26  punti nella classifica generale, con tre round ancora da disputare.  La gara &egrave; vissuta su una lotta a tre fra Rinaldi, Sandi e Razgatlioglu al penultimo giro ha  condizionato il risultato della gara con il poleman Sandi che &egrave; andato nella ghiaia  dopo aver toccato Razgatlioglu che poco dopo &egrave; caduto.&nbsp;  Dopo l&rsquo;errore di Sandi e la caduta di Razgatlioglu, Rinaldi ha mantenuto la calma e ha dimostrato di avere un passo  forte per combattere fino alla fine, mentre Sandi ha concluso al quinto posto. &nbsp; UNA GARA TATTICA - &ldquo;Abbiamo disputato una gara tattica, che non &egrave; sempre stato il nostro  punto di forza", ha dichiarato Rinaldi. "Abbiamo migliorato molto questo aspetto: dopo un  difficile warm up, siamo restati concentrati, gestendo il passo nelle  fasi iniziali e raggiungendo i primi. La moto era estremamente  competitiva e ringrazio il team per il grande lavoro fatto.  "&Egrave; stata una  dura battaglia, forse anche oltre il limite, ma abbiamo bisogno di  concentrarci sul nostro lavoro. Abbiamo conquistato punti importanti e  dobbiamo restare concentrati negli ultimi round che restano&rdquo;, conclude Rinaldi, che torner&agrave; in pista fra meno di tre settimane, all&rsquo;Autodromo Internacional do Algarve per il prossimo round dell'Europeo Superstock 1000.       

"&Egrave; stata una dura battaglia, forse anche oltre il limite, ma bbiamo conquistato punti importanti e dobbiamo restare concentrati", dichiara il leader dell'europeo<br />

Superstock 1000, Rinaldi: "Al Lausitz una gara tattica"

        In vista della ripresa dell&rsquo;Europeo Superstock 1000, che avverr&agrave; nel weekend del 18-20 agosto, quando saranno trascorse ben nove settimane di pausa estiva, i team si sono impegnati in qualche  test prima del sesto round stagionale. In particolare il Ducati Junior Team &egrave; stato&nbsp; presente proprio al sul circuito del Lausitzring, in Austria, con i due piloti Michael Ruben Rinaldi e Mike Jones, che si  sono preparati al meglio in vista del prossimo round, fra tre  settimane, lavorando anche sulla messa a punto delle moto. &nbsp; &nbsp; Rinaldi domina la classifica iridata per solo un punto ed &egrave; tornato  sulla pista tedesca dove l&rsquo;anno scorso aveva faticato, ma ha spiegato di  aver apportato alcuni importanti miglioramenti nel suo adattamento al  circuito. L&rsquo;italiano &egrave; determinato a lottare per la vittoria nella  seconda parte di stagione e con il crono di 1.38.6 &ndash; pi&ugrave; veloce della  pole record &ndash; ha fatto capire di avere tutte le carte in regola. RINALDI NON VA IN VACANZA - &ldquo;Finalmente siamo tornati in sella!&rdquo; ha dichiarato Rinaldi. &ldquo;In questi  test abbiamo innanzitutto cercato di preparare al meglio la gara del  Lausitzring, trovando un&rsquo;ottima messa a punto e buone sensazioni. La  pista &egrave; sempre un po&rsquo; rovinata, ma &egrave; cos&igrave; per tutti ed abbiamo cercato  di adattarci al meglio. Abbiamo girato molto, e fisicamente mi sono  sentito bene. &nbsp; "Non ho fatto vacanze, mi sono allenato tanto in questo  periodo di stop ed il morale &egrave; alto. Siamo stati veloci su tutte le  piste e bisogna continuare a fare il massimo in ogni gara, senza  commettere errori. Ora dobbiamo aspettare tre settimane, ma siamo  fiduciosi&rdquo;. &nbsp; COME IN AUSTRALIA - Il compagno di squadra australiano Mike Jones ha inizialmente preso le  misure con la pista e ha poi adattato il suo stile di guida al tracciato  tedesco. Jones punta a costruire la giusta fiducia per svolgere una  buona seconda parte di stagione e magari centrare anche il suo primo  podio del 2017.&nbsp; &nbsp; &nbsp;&ldquo;Pur essendo una pista molto diversa da quelle dove  corriamo solitamente, il Lausitzring mi &egrave; piaciuto fin dai primi giri", ha detto Mike Jones.  "Mi ricorda i tracciati australiani, essendo stretto e un po&rsquo; rovinato,  quindi mi sono adattato in fretta. Per me, in questi test la priorit&agrave;  era migliorare la mia guida. Mi sono concentrato su questo e, con  l&rsquo;aiuto del mio coach, abbiamo cambiato alcune cose per massimizzare il  nostro potenziale da qui in poi. Ho capito su quali aspetti  focalizzarmi, migliorando le sensazioni in sella, quindi sono fiducioso.  "Era importante sentirmi maggiormente a mio agio, ed abbiamo fatto  davvero ottimi progressi. Dopodich&eacute;, abbiamo lavorato sulle geometrie e  la distribuzione dei pesi. Non vedo l&rsquo;ora di correre&rdquo;.       

"Non ho fatto vacanze, mi sono allenato tanto in questo periodo di stop ed il morale &egrave; alto", dice il leader dell'europeo Superstock Michael Rinaldi<br />

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