Complice l'impossibilità di Angel Piqueras di prendere parte alla tre giorni di test sul circuito andaluso, il team Leopard ha deciso di schierare come sostituto d'eccezione Lorenzo Dalla Porta al fianco del titolare Adrian Fernandez. Per il pilota toscano si è trattato di un vero e proprio "ritorno a casa", visto che con la medesima squadra si è laureato campione del mondo nel 2019 diventando il primo italiano a riuscire nell'impresa in Moto3. Eccolo in azione, in attesa di rivederlo in gara nel contesto del CIV (di Alessandro Di Moro)

Il ritorno in Moto3 di Lorenzo Dalla Porta nei test di Jerez

        Si sono conclusi a Jerez gli ultimi test invernali di Moto2 e Moto3, che ora si ritroveranno in pista direttamente per l'esordio stagionale in Qatar. Per ci&ograve; che riguarda la Moto2, i primi segnali sui papabili valori in campo sono stati introdotti specialmente nel day-3, dove Fermin Aldeguer, grande favorito per la lotta al titolo 2024, si &egrave; ripreso la leadership della categoria dopo essersela vista soffiare da Aron Canet nei primi due giorni. Lo spagnolo del team di Boscoscuro, grazie al tempo realizzato in 1.40.307, si &egrave; issato davanti a tutti, girando quattro decimi pi&ugrave; veloce della pole position del 2023. Al momento i principali rivali del futuro pilota Pramac sembrano essere Joe Roberts, Manuel Gonzalez e Aron Canet, con una particolare attenzione rivolta su Tony Arbolino e Celestino Vietti, in costante crescita nelle sessioni invernali osservate. In Moto3 a fare la voce grossa &egrave; stato Jos&egrave; Antonio Rueda, abile a concludere in vetta grazie al miglior tempo di 1'43.276, battendo la concorrenza in primis di David Alonso. Buone performance per Luca Lunetta, secondo miglior rookie del test spagnolo. John Hopkins &egrave; sicuro: Roberts pu&ograve; arrivare in MotoGP nel 2025 Joe Roberts e Manuel Gonzalez inseguono Fermin Aldeguer Se Aldeguer ha impressionato per costanza di rendimento e velocit&agrave; espressa, Joe Roberts e Manuel Gonzalez non sono stati da meno. L'americano ha concluso a soli 44 millesimi dalla vetta mentre lo spagnolo del team Gresini a 78; a conferma di un inverno particolarmente positivo per entrambi, protagonisti di miglioramenti evidenti tanto sotto il profilo della velocit&agrave; secca quanto su quello del ritmo. Quarto tempo per un ottimo Tony Arbolino, in crescita nel day-3 rispetto a quanto fatto vedere nei primi due giorni di prove. Per l'italiano il gap da Aldeguer &egrave; di 130 millesimi. Aron Canet completa la top five, subendo solamente 4 millesimi da Arbolino e precedendo Somkiat Chantra, Marcos Ramirez, Alonso Lopez, Zonta van den Goorbergh e Ai Ogura. Appena fuori dalla top ten Celestino Vietti, distante 494 millesimi e complessivamente in crescita. Solo 23esimo Dennis Foggia mentre &egrave; da segnalare la 18esima casella di Deniz Oncu, rivelatosi il migliore tra i debuttanti. Jos&egrave; Antonio Rueda su David Alonso in Moto3, buona prova per Luca Lunetta&nbsp; Come detto, a prendersi la scena in Moto3 &egrave; stato Jos&egrave; Antonio Rueda, abile a precedere David Alonso sia nella classifica combinata che nel day-3. Il pilota Aspar ha concluso a soli 43 millesimi da Rueda, precedendo Ivan Ortol&agrave; e Ryusei Yamanaka, rispettivamente a 334 e 352 millesimi dalla vetta. Top five completata da Daniel Holgado nel day-3, mentre andando ad analizzare il complessivo delle prestazioni messe in scena nell'insieme dei tre giorni di test, &egrave; Colin Veijer a prendersi la quinta piazza. Stefano Nepa, settimo, si conferma il migliore tra gli italiani, mentre hanno impressionato per velocit&agrave; d'adattamento e maturit&agrave; d'approccio, i rookie Jacob Roulstone ed il nostro Luca Lunetta, entrambi abili ad&nbsp; affacciarsi con costanza nella top ten.&nbsp;   Marc Marquez spiega la scelta di non portare in Gresini il suo team di HRC        

Si sono conclusi nel segno degli spagnoli gli ultimi test invernali della middle class e della piccola cilindrata

Test Jerez: Aldeguer il più rapido in Moto2, Rueda svetta in Moto3

Durante i test sul tracciato di Jerez de la Frontera, Izan Guevara si è reso protagonista di un salvataggio da antologia nel curvone che immette sull'ultimo tornante, riuscendo a tornare in pista senza cadere. Tuttavia, per quanto spettacolare, la manovra del pilota Aspar ha evidenziato il problema delle vie di fuga del circuito andaluso: lo spagnolo è arrivato ad un soffio dalle barriere, ma sembra impossibile ampliare lo spazio visto che dietro la curva sorge il paddock. Il tracciato intitolato ad Angel Nieto è diventato troppo poco sicuro per le moto moderne?

Moto2: salvataggio da fiato sospeso per Guevara a Jerez, ma...

        Oltre a buona parte della griglia della Superbike, nei test svolti a Jerez de la Frontera sono scesi in pista anche alcuni protagonisti del mondiale Supersport. Tra questi, uno di quelli che si sono messi maggiormente in luce &egrave; stato Can Oncu, che in sella alla Kawasaki Ninja ZX-6R del team Puccetti &egrave; riuscito a chiudere la giornata conclusiva in seconda posizione con un incoraggiante 1'41.724, alle spalle del solo Stefano Manzi e ampiamente al di sotto del miglior riferimento cronometrico firmato durante il weekend di gara dello scorso ottobre. Un risultato sorprendente per il giovane e talentuoso pilota turco, soprattutto considerando la sua forma fisica, visto che si &egrave; operato al braccio sinistro nel mese di novembre e non ha ancora recuperato al cento per cento. Il responso di queste giornate (ben cinque, visto che Can ha girato anche per altri tre giorni prima dei test collettivi) non pu&ograve; che essere quindi altamente positivo, in attesa di andare in Australia, a Phillip Island, per il primo round di una stagione in cui il pupillo di Kenan Sofuoglu potrebbe avere tutte le carte in regola per giocarsi il titolo. SBK, BMW e Honda: intento comune, risultato diverso Oncu: &ldquo;Posso arrivare in Australia al top della forma&rdquo;  &ldquo;Sono davvero molto felice per il modo in cui sono andate le giornate di test&rdquo;, ha spiegato il classe 2003. &ldquo;Rispetto all'ultimo round della scorsa stagione siamo statti pi&ugrave; veloci e la moto che ho a disposizione &egrave; competitiva. Sia io che la squadra abbiamo lavorato bene, ma sono contento soprattutto per via del mio braccio sinistro, che va molto meglio dopo l'intervento e mi ha permesso di tornare a divertirmi mentre guido. Devo continuare ad allenarmi, ma posso arrivare in Australia al top della mia forma fisica e siamo gi&agrave; sulla strada giusta&rdquo;. MotoGP: presentato il team Trackhouse con Oliveira e Fernandez       

Il turco del team Puccetti ha chiuso al secondo posto le giornate di prove con la Kawasaki Ninja ZX-6R: &ldquo;Posso arrivare in Australia in piena forma&rdquo;

SSP, Oncu ottimista dopo i test di Jerez: “Il braccio va molto meglio”

        Tra gli esordienti pi&ugrave; interessanti del mondiale Superbike di quest'anno, c'&egrave; sicuramente Sam Lowes. L'inglese &egrave; tornato nel paddock delle derivate di serie ad oltre un decennio di distanza da quel 2013 culminato con il titolo in Supersport prima del passaggio in Moto2, effettuando lo step nella classe regina con la Ducati Panigale V4 R del team MarcVDS, a sua volta al debutto nella categoria. Nella due giorni di test sul tracciato di Jerez, il centauro di Lincoln ha cercato di prendere le misure con una moto ben diversa dalla Moto2 a cui era abituato, trovandosi immediatamente a proprio agio. Sam ha infatti concluso in Top 10 la seconda e conclusiva giornata di prove, chiudendo anche e soprattutto come terza miglior Ducati (dopo quelle di Nicol&ograve; Bulega e Andrea Iannone) concentrandosi quasi esclusivamente sui long run, come dimostrano i 91 giri percorsi tra i cordoli della pista andalusa. Test Jerez, Bassani: "Non andr&ograve; in Australia puntando alla vittoria" Lowes: &ldquo;Contento dei miglioramenti, ma ho ancora margine&rdquo;  &ldquo;Sono davvero contento del modo in cui si sono conclusi questi test&rdquo;, ha spiegato Sam, chiaramente soddisfatto dei propri miglioramenti. &ldquo;Ho fatto un passo in avanti importante tra la prima e la seconda giornata, prendendo sempre una maggior confidenza con la Ducati Panigale V4 R. Anche il team ha lavorato alla grande dandomi un aiuto importante nel trovare i punti in cui ho ancora un grande margine di miglioramento, come la fase di frenata ed ingresso in curva, davvero diversa da quella richiesta dalle Moto2&rdquo;. &ldquo;Abbiamo provato diversi setup e alla fine ne abbiamo trovato uno con cui riesco ad esprimermi al meglio, mentre per quanto riguarda le gomme, ho provato la specifica pi&ugrave; morbida di Pirelli effettuando per&ograve; un solo time attack, perci&ograve; penso di poter andare pi&ugrave; forte di cos&igrave;&rdquo;, prosegue Lowes, con lo sguardo gi&agrave; proiettato verso il prossimo test. &ldquo;Tra pochi giorni effettueremo un altro test, questa volta a Portimao, e sar&agrave; importante capire come si comporter&agrave; la moto su una pista totalmente diversa&rdquo;. SSP: le "old gen" di Manzi e Oncu davanti a tutti nei test di Jerez       

L'inglese ha chiuso in crescendo la due giorni sulla pista andalusa in sella alla Ducati del team MarcVDS: &ldquo;Ho ancora un gran margine di miglioramento&rdquo;

Test Jerez, buon inizio per Sam Lowes: “Mi sto adattando alla SBK”

        Tra le grandi novit&agrave; del mondiale Superbike di quest'anno c'&egrave; chiaramente Axel Bassani, nuovo pilota ufficiale Kawasaki. Per il pilota di Feltre i test di Jerez sono stati particolarmente impegnativi, visto che si &egrave; dedicato all'adattamento del proprio stile di guida in sella alla supersportiva della Casa di Akashi, e non si fa illusioni in vista dell'inizio della stagione in programma a fine febbraio a Phillip Island. SBK: Bulega chiude al comando i test di Jerez, Bautista solo 16&deg; Bassani: &ldquo;Devo modificare il mio stile di guida&rdquo;  &ldquo;I test sono finiti, proprio come me, visti i tantissimi giri effettuati nel corso di queste due giornate&rdquo;, ha detto Axel al termine dell'impegnativa due giorni. &ldquo;Abbiamo anche fatto un long run per la prima volta capendo la direzione da prendere in vista della stagione, che &egrave; l'aspetto pi&ugrave; importante. Non &egrave; semplice, perch&eacute; devo ancora adattarmi alla moto e devo cambiare il mio stile di guida rendendolo pi&ugrave; efficiente&rdquo;. &ldquo;Il problema, se cos&igrave; si pu&ograve; definire, &egrave; che il livello &egrave; talmente alto (come dimostra lo straordinario tempo da record di Bulega, ndr) che pur dando il massimo, sembra di essere lentissimi rispetto ai primi&rdquo;, prosegue l'ormai ex-ducatista. &ldquo;Questo per&ograve; non mi demoralizza, ma anzi &egrave; uno stimolo a dare ancora di pi&ugrave; e devo impegnarmi per tornare nelle posizioni di vertice anche con la Kawasaki&rdquo;. SSP: le "old gen" di Manzi e Oncu davanti a tutti nei test di Jerez &ldquo;I limiti? Al momento sono miei, non della moto&rdquo;  Il processo di adattamento alla Ninja ZX-10RR &egrave; appena cominciato: &ldquo;Faccio fatica ad indicare dei limiti su questa moto, perch&eacute; al momento, come detto, il problema &egrave; che mi ci devo adattare. Sono ancora lontanissimo dal limite nelle frenate pi&ugrave; violente e fatico a farla girare, anche e soprattutto rispetto al mio compagno di squadra Lowes, Ma &egrave; solo questione di tempo e trover&ograve; il modo giusto per guidare la Kawasaki, che &egrave; completamente diversa rispetto alla moto che guidavo prima&rdquo;. "La Ducati &egrave; una moto diametralmente opposta, la cui base di partenza &egrave; pressoch&eacute; perfetta, mentre noi dobbiamo ancora lavorare parecchio. Per&ograve;, anche il nostro pacchetto ha un ottimo potenziale e, anche se non andr&ograve; in Australia per stare davanti a tutti, dal primo round stagionale all'ultimo continueremo sempre a crescere insieme fino ad arrivare a lottare per la vittoria", ha concluso Bassani, restando con i piedi per terra.        

Axel &egrave; consapevole del lavoro da svolgere prima di poter lottare al vertice: &ldquo;La Kawasaki ha un buon potenziale, ma mi sto ancora adattando e dobbiamo crescere insieme&rdquo;

Test Jerez, Bassani: “Non andrò in Australia puntando alla vittoria”

        Non particolarmente soddisfatto della due giorni andalusa Alvaro Bautista, che sta cercando di capire al meglio come sfruttare la sua Panigale V4R zavorrata. Per il momento il bi-campione SBK &egrave; ancora lontano dai tempi ideali ma &egrave; anche vero che &egrave; soltanto il primo test dell&rsquo;anno e a Portimao riverificher&agrave; tutto il feeling su un tracciato diverso da Jerez. &ldquo;Dopo la giornata di ieri &ndash; esordisce Bautista &ndash; oggi mi sento meglio fisicamente. Non sono ancora al 100% ma sto migliorando. Spero di recuperare ancora di pi&ugrave; in vista di Portimao. Sento dolore ma &egrave; costante, ogni giro del run il dolore sparisce.&rdquo;&nbsp; &ldquo;Ho visto &ndash; dice lo spagnolo parlando dei tempi degli avversari &ndash; tanti piloti molto veloci, qualcuno ha girato in 38, Bulega in 37. Sono molto lontano, dovrei essere pi&ugrave; preoccupato io che i miei avversari perch&eacute; sono molto indietro.&rdquo;&nbsp; Bautista tra la questione zavorra, gli avversari ed il livello di confidenza con la moto  La novit&agrave; che ha dovuto sperimentare Bautista dalla fine dell&rsquo;anno scorso e nel primo test di quest&rsquo;anno &egrave; la zavorra applicata solamente alla sua moto. Quello che lo spagnolo ed i tecnici Ducati stanno facendo &egrave; quello di trovare il giusto equilibrio tra peso e prestazioni dopo aver anche riottenuto i giri tagliati nell&rsquo;ultimo biennio. &ldquo;A Portimao &ndash; spiega Bautista &ndash; faremo la stessa prova di ieri con i due tipi diversi di distribuzione della zavorra per capire se anche in un&rsquo;altra pista ho le stesse sensazioni. Per questa pista ho scelto una configurazione e a Portimao vedr&ograve; se va bene, se a Portimao la comparativa si risolve con la stessa configurazione di Jerez quella sar&agrave; quella che user&ograve; in Australia.&rdquo; Su Bulega e i suoi pi&ugrave; diretti avversari dice: &ldquo;Prima di venire ai test avevo detto che Razgatlioglu, Rea e Bulega sarebbero andati forte e che erano i rivali pi&ugrave; forti. Si &egrave; avverato quello che avevo previsto, non mi hanno sorpreso. Non so il lavoro degli altri in questo test ma so che il livello &egrave; pi&ugrave; alto che l&rsquo;anno scorso.&rdquo; Riferendosi al suo attuale livello di confidenza con la Panigale spiega: &ldquo;Io credo di essere al 70% come mio livello di guida, con la moto non lo so fino a quando non arrivo al 100% fisicamente. Non riesco a dare una percentuale adesso con la moto perch&eacute; non riesco ad arrivare al limite. Se fossi stato a posto fisicamente avrei provato anche la SCQ, ho visto tanti piloti veloci con quella gomma, adesso non posso spingere molto. Penso che non l&rsquo;abbiamo nemmeno montata sul cerchio. Questo test era importante per capire come mi trovavo e sinceramente non mi aspettavo di trovarmi cos&igrave; male.&rdquo;       

&ldquo;A Portimao proveremo la stessa distribuzione della zavorra di ieri&rdquo; dice lo spagnolo al termine della due giorni andalusa

Test Jerez, Bautista: “Sono preoccupato, non sono ancora al 100%”

        Con il passaggio in Superbike di Nicol&ograve; Bulega, il grande favorito per la conquista del titolo 2024 nel mondiale Supersport &egrave; chiaramente Stefano Manzi, vice campione dello scorso anno. Il riminese, nuovamente al via con la Yamaha R6 del team Ten Kate, &egrave; partito con il piede giusto nei test di Jerez de la Frontera, dove ha concluso la seconda giornata di test davanti a tutti con un crono di 1'41''388. Anche se Jerez non &egrave; un tracciato in cui le Next Generation possono fare una gran differenza, &egrave; curioso vedere due &ldquo;vecchie&rdquo; giapponesi da 600cc nelle prime due posizioni. Alle spalle di Manzi troviamo infatti Can Oncu con la Kawasaki Ninja ZX-6R del team Puccetti, mentre la prima delle Next Gen &egrave; la Ducati Panigale V2 dello spagnolo Adrian Huertas, terzo con i colori del team Aruba a quasi sei decimi di secondo dal miglior tempo.  Due MV in Top 5, Montella e Caricasulo inseguono  Nelle prime cinque posizioni troviamo altri due attesi protagonisti della corsa al titolo, ovvero la coppia del team MV Agusta Reparto Corse formata da Marcel Schroetter e Bahattin Sofuoglu, rispettivamente quarto e quinto in sella alle F3 800. Alle loro spalle hanno poi chiuso Yari Montella con la Ducati Barni e Federico Caricasulo, alle prese con i primi chilometri sulla MV del team MotoZoo. A proposito di italiani al debutto, nei test ha girato anche Niccol&ograve; Antonelli. La &ldquo;tigre di Cattolica&rdquo; sar&agrave; uno dei debuttanti pi&ugrave; interessanti della categoria con la Panigale V2 del team Althea e ha chiuso decimo il Day 2, davanti alla Kawasaki ProDina guidata dal due volte campione del National Trophy Gabriele Giannini. Entrambi, per&ograve;, hanno chiaramente ancora un grande margine di miglioramento. MotoGP 2024: obiettivi e prospettive dei 22 piloti in griglia       

Rispettivamente su Yamaha e Kawasaki, il riminese ed il turco hanno chiuso primo e secondo sulla pista andalusa. Terzo Huertas con la Ducati Aruba

SSP: le “old gen” di Manzi e Oncu davanti a tutti nei test di Jerez

        Gi&agrave; al comando a met&agrave; giornata con un tempo da record di 1'37.809, Nicol&ograve; Bulega ha chiuso davanti a tutti la seconda giornata di test del mondiale Superbike sul tracciato di Jerez de la Frontera. In sella alla Ducati Panigale V4 R ufficiale del team Aruba, il campione del mondo SSP in carica ha dimostrato di essersi adattato immediatamente alla potenza delle SBK, precedendo in classifica Jonathan Rea. A sua volta, il nordirlandese sembra aver gi&agrave; trovato un ottimo feeling con la Yamaha R1 dopo la lunga avventura in Kawasaki, mentre a completare il podio virtuale della giornata troviamo un sorprendente Scott Redding, che con la BMW M 1000 RR del team Bonovo Action &egrave; riuscito sul finale della sessione a mettere le proprie ruote davanti a quelle del compagno di marca Toprak Razgatlioglu. SBK Test Jerez, BMW continua a lavorare: ecco un nuovo forcellone Iannone in Top 5, test complicati per Bautista   A proposito di adattamenti veloci, quello di Andrea Iannone con la Ducati del team Go Eleven non si &egrave; fatto attendere visto che l'abruzzese ha chiuso la Top 5 (senza contare Stefan Bradl con la Honda MotoGP) davanti a Garrett Gerloff, a conferma del buon potenziale di BMW con tre moto nelle prime sei posizioni, al rookie Sam Lowes, a Remy Gardner e a Danilo Petrucci, nono e non particolarmente incisivo con la Panigale V4 R del team Barni. Decima posizione per Andrea Locatelli con la seconda Yamaha ufficiale, mentre per trovare Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi occorre scendere in quattordicesima e quindicesima piazza. Ancora pi&ugrave; complicata la giornata del bi-campione del mondo in carica Alvaro Bautista, alle prese con alcune noie fisiche che l'hanno portato alla decisione di concludere anzitempo i test non riuscendo cos&igrave; ad andare oltre la sedicesima posizione. Infine, &egrave; &ldquo;buio pesto&rdquo; in casa Honda: le CBR1000RR-R ufficiali del team HRC portate in pista da Xavi Vierge e Iker Lecuona sono state stravolte rispetto a quelle della passata stagione, ma i due piloti spagnoli sono riusciti ad entrare a stento nelle prime venti posizioni e avranno parecchio lavoro da svolgere per rendere competitiva la supersportiva della Casa di Tokyo.        

Con la Ducati ufficiale, Nicol&ograve; ha siglato il miglior tempo davanti alla Yamaha di Rea e alla BMW di Redding. Indietro Alvaro, alle prese con problemi fisici

SBK: Bulega chiude al comando i test di Jerez, Bautista solo 16°

Il pilota turco, vera e propria leggenda della Supersport con ben cinque titoli mondiali conquistati in carriera, è tornato in azione sulla pista andalusa in sella alla Kawasaki Ninja ZX-6R del team Puccetti, girando insieme al suo “allievo” Can Oncu – pilota titolare della squadra – e fornendo al contempo una maggior quantità di dati alla squadra, che con il numero 61 sarà attesa ad una stagione da protagonista

SSP, Test Jerez: il ritorno in pista di Kenan Sofuoglu

        Se la prima met&agrave; della prima giornata sul tracciato di Jerez ha sorriso alla BMW di Toprak Razgatlioglu, il pomeriggio &egrave; stato a panaggio di Bulega e della Panigale V4R ufficiale del team Aruba. Il rookie di categoria e campione in carica della Supersport ha mancato per un soffio il record di sempre della pista andalusa, avvantaggiato dall&rsquo;aver girato con la SCQ. 1&rsquo;38&rdquo;292 il crono fatto segnare dal #11. Bulega conferma quindi le buone prestazioni viste nel test di Jerez del 31 ottobre ed 1&deg; novembre. Una ottima iniezione di fiducia in vista della giornata di domani, pi&ugrave; indicativa. Alle spalle di Bulega troviamo la Kawasaki ufficiale di Alex Lowes e la BMW di Toprak Razgatlioglu, terzo dopo il primo tempo di met&agrave; giornata. BMW bene anche con Van Der Mark e Gerloff, Bautista ancora alla ricerca del miglior feeling&nbsp;  Van Der Mark (BMW) chiude la prima giornata in quarta posizione davanti all&rsquo;unica Yamaha GRT, quella di Remy Gardner di 148 millesimi. Aegerter, invece, &egrave; stato messo ko da una sospetta infezione virale. Lo svizzero verr&agrave; rivalutato domani mattina e decider&agrave; se scendere in pista o dare forfait per questi test. Sesto tempo per la Yamaha ufficiale di Jonathan Rea, per tre millesimi appena alle spalle di Gardner ed a sua volta di 2 millesimi davanti alla Panigale V4R di Iannone. Gerloff, Petrucci e Bautista, ancora alle prese con le prove della sua Panigale con la zavorra, chiudono l&rsquo;ideale top 10 della giornata. Seguono Locatelli, che paga tre decimi dal suo capitano Jonathan Rea, Oettl, Redding, il meno veloce delle quattro BMW ufficiali, Bassani, quasi sette decimi dal compagno di squadra Lowes, Lecuona, fermo tanto tempo per problemi tecnici, Rabat, stakanovista di giornata con 87 giri, Vierge, ultimo dei piloti ufficiali. Chiudono la lista delle SBK i collaudatori Marino (Kawasaki), Smith e Guintoli, entrambi con BMW. Schrotter miglior Supersport  E&rsquo; il tedesco di MV Agusta ufficiale a chiudere in cima alla lista dei tempi la prima giornata con il crono di 1&rsquo;42&rdquo;015 davanti a Stefano Manzi e Can Oncu. Seguono Huertas, Bahattin Sofuoglu, Caricasulo, Mahias, Montella, Antonelli, Biesiekirski, Okubo, Van Straalen e Giannini. I tempi finali    SBK Test Jerez 24-25 gennaio       

Il rookie di Ducati Aruba ha preceduto Lowes e Razgatlioglu. Lecuona fermo tanto tempo per problemi, Aegerter non ha girato per problemi di salute. Domani la seconda ed ultima giornata

SBK, Test Jerez: Bulega ad un soffio dal record

Un mese prima che cominci la stagione Superbike 2024 dall&rsquo;iconico circuito di Phillip Island in Australia, la maggior parte dei piloti della griglia di partenza si ritrover&agrave; in pista per una due giorni di test. Teatro di questo primo &ldquo;incontro&rdquo; sar&agrave; il circuito di Jerez, tra i preferiti dove svolgere test invernali, e dal 24 al 25 gennaio sono ben 22 coloro che si metteranno alla guida, tra piloti e collaudatori.  Le nuove coppie si ritroveranno in pista   Per la prima volta si ritroveranno i tre contendenti al titolo 2023. Ovvero il campione del mondo Alvaro Bautista, Jonathan Rea con Yamaha e Toprak Razgatlioglu con BMW. Sar&agrave; l&rsquo;occasione per lavorare con la squadra, girare, prendere le misure con la moto nuova e con gli avversari. A loro si aggiunger&agrave; Axel Bassani con la Kawasaki, seguito dal compagno di squadra Alex Lowes.  Alex vs Sam: chi far&agrave; meglio tra i gemelli Lowes in SBK?  Dopo aver salutato la Moto2, Sam Lowes &egrave; pronto ad affrontare questa nuova e interessante sfida dove trover&agrave; tra gli sfidanti il fratello gemello. L&rsquo;inglese &egrave; pronto al debutto con il Marc VDS Racing Team, per una stagione che sar&agrave; di adattamento, a cominciare da questo assaggio. Ad affrontare la due giorni di test ci penser&agrave; anche Tito Rabat, pilota del team Puccetti, che ha per le mani la Kawasaki.    BMW con i rinforzi, Yamaha al completo, e tutti gli italiani   Impegnati in questo test ci saranno anche i due collaudatori BMW Bradley Smith e Sylvain Guintoli, ad affiancare Razgatlioglu e l&rsquo;altro pilota ufficiale Michael van der Mark. Non mancher&agrave; il Bonovo Team con Scott Redding e Garrett Gerloff, cos&igrave; come la Honda con i due portacolori Xavi Verge e Iker Lecuona.  Anche per Yamaha l&rsquo;appuntamento &egrave; importante e oltre a Rea ci saranno Andrea Locatelli, Remy Gardner e Dominique Aegerter del team GRT, e Philipp Ottl, del team GMT94.  Gli italiani saranno presenti: Danilo Petrucci (team Barni), Andrea Iannone (team GoEleven) pronto a svolgere la sua prima stagione in Superbike, Nicol&ograve; Bulega, in arrivo dalla Supersport nel team ufficiale Ducati, e Michael Ruben Rinaldi con il team Motocorsa.  Un unico collaudatore MotoGP &ldquo;infiltrato&rdquo;   Tra i 22 nomi legati alla Superbike, ne troviamo uno legato all&rsquo;altro campionato iridato, la MotoGP, ovvero Stefan Bradl. Il tedesco collaudatore Honda sar&agrave; impegnato a provare nuovo materiale della Casa alata, prima di volare in Malesia, dove dal 1&deg; febbraio inizier&agrave; il test di shakedown per debuttanti e collaudatori.  Calendario SBK 2024 

Dopo la pausa invernale &egrave; tempo di tornare in sella e manca poco al primo test, che si svolger&agrave; in Spagna, con anche un collaudatore di MotoGP...

SBK test Jerez, 24 e 25 gennaio: ecco chi ci sar&agrave;

        Tra le numerose novit&agrave; in griglia per il 2024 del mondiale Superbike, va annoverata anche la presenza di Sam Lowes e del team MarcVDS, con cui l'inglese (dopo averne difeso i colori in Moto2 con ben 7 vittorie, 15 podi e 12 pole position) esordir&agrave; nella classe regina regina delle derivate dalla serie guidando una Ducati Panigale V4 R. Sam, che torner&agrave; cos&igrave; nel paddock in cui si &egrave; laureato campione del mondo SSP nel 2013, ha effettuato una prima presa di contatto con la supersportiva di Borgo Panigale sul circuito di Jerez de la Frontera, prendendo immediatamente le misure con la nuova categoria. Il meteo non ha aiutato, vista la forte umidit&agrave; e le basse temperature, ma il pilota di Lincoln &egrave; comunque riuscito ad effettuare parecchi giri sia con le gomme rain che con quelle da asciutto, trovandosi gi&agrave; a proprio agio con la moto. SBK: Honda ottimista, ma "risparmia" un giorno di test a Portimao Lowes: &ldquo;Sono bastati tre giri per farmi tornare il sorriso&rdquo;   &ldquo;Ero davvero felice all'idea di provare finalmente la Ducati e di fare cos&igrave; il mio debutto ufficiale su una Superbike&rdquo;, ha spiegato Sam. &ldquo;Le condizioni non erano ottimali e sono partito decisamente nervoso, ma sono bastati tre giri per farmi tornare il sorriso. La moto mi &egrave; piaciuta fin da subito, &egrave; facile da guidare e mi d&agrave; grande confidenza, facendomi sentire immediatamente a casa. Mi sono trovato bene anche con il mio nuovo gruppo di lavoro all'interno del box, che mi ha gi&agrave; dato qualche consiglio utile&rdquo;. &ldquo;Ci siamo concentrati sugli aspetti da migliorare per adattare il mio stile di guida alla Superbike, che richiede una frenata decisamente diversa rispetto a quella della Moto2, ma anche sui miei punti di forza&rdquo;, ha continuato il 33enne britannico. &ldquo;Adoro guidare questa Ducati, la velocit&agrave; che raggiunge &egrave; pazzesca ed &egrave; fantastico anche il lavoro svolto dall'elettronica. So che il mondiale SBK ha un livello molto alto, ma dopo questo primo test penso ci siano tutti i presupposti per vivere un 2024 da protagonisti&rdquo;. Trackhouse approda in MotoGP: Aprilia incontra gli USA       

L'inglese ha effettuato i primi giri sulla pista andalusa in vista del debutto in Superbike dopo oltre un decennio in Moto2, trovandosi immediatamente a proprio agio

SBK, test Jerez: Sam Lowes già “innamorato” della Ducati

        Il mondiale Superbike 2023 &egrave; giunto al termine da quasi un mese, ma in casa Yamaha si sta gi&agrave; pensando al 2024. Negli scorsi giorni, infatti, il team ufficiale &egrave; sceso in pista a Jerez de la Frontera per dei test con i propri piloti titolari Jonathan Rea e Andrea Locatelli, i quali hanno potuto prendere le misure della R1 nella configurazione per la prossima stagione. Ben 173 giri completati per Rea (con un best lap di 1'38.592), mentre Locatelli ne ha effettuati 155 firmando anche un ottimo 1'38.447, vicinissimo al miglior crono fatto registrare nei precedenti test da Remy Gardner. Ecco cosa hanno detto i due piloti Factory Yamaha dopo le due positive giornate di prove. Bautista, che guaio: problemi alle vertebre e accertamenti in arrivo Rea: &ldquo;Ho provato tre moto, aumentando la confidenza&rdquo;  &ldquo;E' stato un test positivo e mi sono divertito molto in sella alla R1&rdquo;, ha spiegato il nordirlandese. &ldquo;Le condizioni della pista erano ottime e le temperature sono state pi&ugrave; alte rispetto a quelle che ci aspettavamo, perci&ograve; sono riuscito a svolgere tutto il lavoro previsto, provando ben tre moto e numerose componenti diverse. Non siamo ancora arrivati alla combinazione perfetta, ma abbiamo ancora molto tempo a nostra disposizione prima che inizi il campionato&rdquo;. &ldquo;Pi&ugrave; comprendo questa Yamaha e pi&ugrave; mi rendo conto di quanta confidenza trasmetta, anche se sono ancora lontano dal limite&rdquo;, ha proseguito il sei volte campione iridato. &ldquo;Inoltre, ho completato anche una simulazione di gara da venti giri con buone sensazioni, pur potendo ancora migliorare l'ultima parte della frenata. In ogni caso, il team ha lavorato alla grande e ora meritiamo tutti un po' di riposo prima di tornare in azione a gennaio&rdquo;. SSP: il team Petronas MIE Racing annuncia i piloti per il 2024 Locatelli: &ldquo;Il mio miglior test di sempre&rdquo;  Anche il pilota italiano si &egrave; detto contento del lavoro svolto a Jerez: &ldquo;Sono felice per questi test, visto che sono andati bene mentre in passato erano un mio punto debole e faticavo a fare un buon lavoro, specialmente su questa pista. Questa volta, per&ograve;, sono riuscito ad essere veloce ad ogni uscita e in ogni condizione, risultando competitivo sia sul giro singolo che sul passo gara. Penso sia stato il mio miglior test di sempre e il merito &egrave; anche del team che mi ha permesso di trovare la giusta fiducia, chiudendo in un ottimo modo questo 2023&rdquo;. SBK: Bradley Ray e Motoxracing ancora insieme per il 2024       

Il sei volte campione del mondo &egrave; sceso in pista per due giornate di prove sulla pista andalusa con il team ufficiale Yamaha. Ottime sensazioni anche per Andrea Locatelli

SBK, Rea commenta i test di Jerez: “Sono ancora lontano dal limite”

        Axel Bassani e Kawasaki: un matrimonio celebrato da poco, con il pilota di Feltre che nei test di Jerez ha avuto modo di salire per la prima volta in sella alla Ninja ZX-10RR ufficiale. Il bi-campione tra gli indipendenti ha utilizzato le due giornate per macinare chilometri e prendere le misure con la moto completamente diversa rispetto alla Ducati Panigale V4 R a cui era abituato, senza focalizzarsi sul tempo nel giro secco. Test Jerez: Gardner svetta su Bulega, Iannone gi&agrave; con i migliori! Bassani: &ldquo;Tra Kawasaki e Ducati non c'&egrave; nulla in comune&rdquo;  &ldquo;In generale, &egrave; stata una due giorni positiva&rdquo;, ha detto Axel alla fine della seconda giornata. &ldquo;Chiaramente saltare met&agrave; del Day 1 per via del maltempo non ha aiutato visto che ho bisogno di prendere le misure con una moto del tutto diversa rispetto a quella a cui ero abituato visto che tra la Kawasaki e la Ducati non c'&egrave; praticamente nulla in comune. Ad ogni uscita in pista abbiamo effettuato qualche modifica e, alla fine, siamo riusciti a capire dove migliorare per diventare pi&ugrave; competitivi anche se c'&egrave; un gran margine di miglioramento&rdquo;. &ldquo;Non ho mai cercato il tempo, perch&eacute; non era il momento giusto per spingere e rischiare&rdquo;, ha specificato il classe '99. &ldquo;L'obiettivo di questi due giorni era semplicemente quello di adattarmi alle tantissime novit&agrave; e ho girato sempre con le stesse gomme, senza guardare nemmeno i dati di Lowes. Nei prossimi test proveremo anche qualche time attack, ma non abbiamo alcuna fretta al momento visto che siamo ancora abbastanza distanti&rdquo;. MotoGP: ecco le date dei test 2024, con una grande novit&agrave; I pregi e i difetti della Kawasaki secondo Axel  &ldquo;Un problema su cui dobbiamo ancora lavorare &egrave; l'impennamento, perch&eacute; la Ninja si alza di pi&ugrave; in accelerazione rispetto alla Ducati e quindi perdo tempo nei rettilinei. Anche in frenata non sono ancora del tutto a mio agio, mentre ci&ograve; che mi ha colpito positivamente &egrave; la facilit&agrave; di guida. Mi sembra di avere pi&ugrave; margine d'errore e anche il cambio &egrave; morbido. Non sono ancora dove vorrei stare, ma il team &egrave; fantastico e le sensazioni al momento sono buone&rdquo;, ha concluso Bassani, consapevole di essere ancora lontano dal suo limite e da quello della moto. Il FIM JuniorGP torna in Italia: tutti a Misano nel 2024       

In questi due giorni Axel ha effettuato i primi giri con la Kawasaki: &ldquo;E' tutto diverso rispetto alla Ducati. Non ho cercato il tempo, ho ancora un gran margine&rdquo;

SBK Test Jerez, Bassani: “Non è ancora il momento di prendere rischi”

        In casi come quello di Jonathan Rea e la Yamaha, si pu&ograve; parlare del proverbiale &ldquo;amore a prima vista&rdquo;. Il nordirlandese, dopo ben nove stagioni con Kawasaki, &egrave; infatti salito sulla R1 ufficiale nella due giorni di test del mondiale Superbike a Jerez (qui il resoconto della seconda giornata) per effettuare i primi giri in sella alla moto con cui andr&agrave; all'assalto del titolo nel 2024, trovandosi immediatamente a proprio agio. &ldquo;Non mi ero creato nessuna aspettativa per questo primo test, ma fin dai primi giri mi sono trovato bene con la Yamaha, pur rendendomi immediatamente conto di essere su una moto molto diversa rispetto alla Kawasaki&rdquo;, ha detto un Rea visibilmente soddisfatto. &ldquo;L'erogazione del motore &egrave; fantastica, &egrave; facile da guidare e ora abbiamo una buona base da cui partire che non andr&agrave; stravolta per arrivare a giocarci la vittoria in gara&rdquo;. MotoGP: ecco le date dei test 2024, con una grande novit&agrave; Rea: &ldquo;Mi sono bastati pochi giri per capire la R1&rdquo;   Il sei volte campione del mondo ha evidenziato la bont&agrave; del pacchetto: &ldquo;Quando guidavo la Kawasaki mi chiedevo come facessero Toprak e Locatelli ad essere veloci con ogni tipo di gomma, ma mi sono bastati pochi giri per capire che sulla R1 si riesce a sfruttare ogni mescola proprio per via della versatilit&agrave; del motore. E' un ottimo pacchetto e la dimostrazione l'ha data anche Remy Gardner, che ha chiuso i test davanti a tutti&rdquo;. &ldquo;Sicuramente bisogner&agrave; lavorare sui vari aspetti dell'elettronica, essendo qualcosa di estremamente personale, ma purtroppo in questo Day 2 il mio ingegnere elettronico non era presente, perci&ograve; questo sar&agrave; il focus della nostra prossima uscita. Per il resto, ho solo bisogno di tempo e chilometri per abituarmi alla moto, ma al momento sono davvero contento di queste prime sensazioni&rdquo;, ha concluso il nordirlandese. Il FIM JuniorGP torna in Italia: tutti a Misano nel 2024       

Il sei volte campione del mondo si &egrave; gi&agrave; adattato alla R1 in questa due giorni: &ldquo;L'erogazione del motore &egrave; fantastica, dobbiamo lavorare soltanto sull'elettronica&rdquo;

Test Jerez, Rea contento della R1: “Non servono stravolgimenti”

        La prima met&agrave; della seconda ed ultima giornata di test a Jerez &egrave; andata in archivio con indicazioni molto importanti rispetto alla sola mezza giornata di ieri. Nonostante la poca attivit&agrave; in pista, la nota positiva &egrave; che c&rsquo;&egrave; il sole, quindi nel pomeriggio i piloti potranno spingere un po&rsquo; di pi&ugrave; per raccogliere pi&ugrave; dati possibili da consegnare ai tecnici come &ldquo;compito a casa&rdquo; per l&rsquo;inverno. A precedere tutti alle 14 &egrave; Michael Rinaldi, autore del giro pi&ugrave; veloce di questa prima met&agrave; giornata in 1&rsquo;40&rdquo;211. Rispetto a ieri, il romagnolo del team Motocorsa &egrave; dotato della valvola sullo scarico Termignoni della sua V4R. A seguire la Yamaha GRT di Dominique Aegerter staccata di meno di un decimo da Rinaldi.&nbsp; Iannone migliora Terza posizione per l&rsquo;altra Yamaha GRT, quella di Remy Gardner, accreditata di un crono di 1&rsquo;40&rdquo;321, a 110 millesimi da Rinaldi. Quarto tempo per Alex Lowes con la Kawasaki ufficiale e quinto per Andrea Iannone. Il pilota di Vasto ha migliorato sensibilmente il suo crono rispetto alla giornata di ieri e questa mattina ha fatto segnare un 1&rsquo;40&rdquo;386, segno che la velocit&agrave; non l&rsquo;ha persa nonostante la lunga squalifica. Molto bene ancora Jonathan Rea in 1&rsquo;40&rdquo;448, sar&agrave; da tenere molto d&rsquo;occhio quest&rsquo;anno il nordirlandese con la Yamaha.&nbsp; Bautista la prende con calma&nbsp; Passo in avanti anche per Nicol&ograve; Bulega con la seconda V4R ufficiale di Aruba che ferma il cronometro sul 1&rsquo;40&rdquo;826 davanti alle due BMW Bonovo Action di Garrett Gerloff e Scott Redding. Decima posizione per Bradley Ray davanti ad Alvaro Bautista, pi&ugrave; cauto dopo la brutta caduta rimediata nella mattinata di ieri all&rsquo;ultima curva del tracciato andaluso. Bassani e Mackenzie chiudono la lista delle Superbike davanti alle uniche due Supersport presenti, Huertas con la Panigale V2 di Aruba e Debise con la R6 di Evan Bros.&nbsp; I tempi alle 14  &nbsp;       

Il romagnolo di Motocorsa guida davanti alle Yamaha GRT di Aegerter e Gardner. Andrea migliora i tempi rispetto a ieri piazzandosi meno di due decimi dal compagno di marca. Positivo anche Rea dopo l&rsquo;ottimo esordio di ieri con la Yamaha

Test Jerez Superbike: Rinaldi davanti a tutti, Iannone migliora

Tra gli uomini pi&ugrave; attesi della prima giornata di test a Jerez c&rsquo;era naturalmente Axel Bassani. Tanta la curiosit&agrave; nel vedere il pilota di Feltre, reduce dal secondo titolo da pilota indipendente, alle prese con la Kawasaki ufficiale lasciata da Jonathan Rea. Tante novit&agrave; per il pilota veneto, a cominciare dal dover parlare in inglese con i meccanici.  &ldquo;Impennava tanto la moto &ndash; esordisce Bassani &ndash; dobbiamo sistemare tutto un po&rsquo; alla volta. La prima impressione &egrave; positiva anche se la pista non era bellissima, non ho spinto tanto perch&eacute; ho visto che alcuni sono caduti e non volevo fare una &ldquo;cappella&rdquo; subito al primo giorno, non ne avremo avuto bisogno. C&rsquo;&egrave; da lavorare.&rdquo;    Test Jerez: le differenze tra Kawasaki e Ducati secondo Bassani  Bassani fa un confronto con la moto attuale rispetto alla Panigale V4R del team Motocorsa guidata fino a domenica pomeriggio. &ldquo;Tante differenze: la posizione in sella, l&rsquo;erogazione del motore, i freni, curva bene e l&rsquo;accelerazione &egrave; buona. Mi sento bene sulla moto, mi piace ma &egrave; completamente diversa, bisogna adattarsi perch&eacute; passare da un V4 ad un 4 in linea &egrave; totalmente un&rsquo;altra cosa. La moto impenna tanto, dobbiamo lavorarci, probabilmente ero lento anche io a centro curva e ripartivo quasi da fermo. Non ho lavorato tanto sul setting perch&eacute; prima volevo capire la mia posizione in sella, poi ben venga se domani si riesce a fare pi&ugrave; giri. Devo cambiare qualcosina nel mio stile di guida ma perch&eacute; non ho fatto tanti giri.&rdquo;&nbsp;  Bassani e l&#39;inglese nelle comunicazioni con il team  Il pilota veneto specifica in primis il setting usato nella prima mezza giornata per poi parlare della nuova squadra, capitanata da Marcel Duinker, suo nuovo capotecnico. &ldquo;Come base di assetto sono partito da quella di Lowes, simile a quella di Rea fino alla Superole Race. Siamo partiti da quella per avere una idea. La squadra &egrave; bella, mi piace, sono molto tranquilli, non hanno ansia o agitazione, sanno che ci sono tanti giorni di test e che dobbiamo lavorare tanto. Devo parlare sempre in inglese, va bene per le interviste ma adesso devo spiegare le sensazioni sulla moto. Un po&rsquo; alla volta si impara.&rdquo;  Bassani ricorda i risultati con Motocorsa  Alla battuta di Rinaldi &ldquo;adesso ho capito perch&eacute; Bassani andava forte&rdquo;, &egrave; arrivata la pronta replica del diretto interessato che ha lanciato una frecciatina all&rsquo;indirizzo proprio del suo ex compagno di marca. &ldquo;La moto di Motocorsa &egrave; una gran moto, dal primo anno abbiamo fatto grandi risultati. Quest&rsquo;anno potevamo essere la seconda Ducati in classifica generale se qualcuno non ci avesse buttato per terra. Abbiamo preso tanti punti, sarebbe stato un grande risultato arrivare tra i primi 5 del Mondiale. L&rsquo;inverno &egrave; lungo, ci sono sempre tanti campioni del mondo e poi in gara cambiano le carte in tavola.&rdquo;&nbsp;  Gli obiettivi di Bassani al test di Jerez&nbsp;  Vista la giornata condizionata dalla pioggia ed anche quella di domani non dovrebbe essere da meno, il pilota veneto potrebbe disputare qualche giro sul bagnato con la Kawasaki per saggiarne le potenzialit&agrave;. &ldquo;Sicuramente vorrei prima fare un po&rsquo; pi&ugrave; di giri sull&rsquo;asciutto per sistemarmi, con il bagnato va sempre tutto bene ma &egrave; un 50-50 e c&rsquo;&egrave; un&rsquo;alta possibilit&agrave; di cadere e fare danni. Se domani &egrave; bagnato e non si pu&ograve; far altro magari qualche giro si pu&ograve; fare.&rdquo;  Test Jerez SBK day 1 

&ldquo;Ho visto che in tanti sono caduti, fossi caduto anche io non sarebbe stato utile&rdquo; ha commentato il pilota di Feltre dopo la prima presa di contatto con Kawasaki ufficiale

Test Jerez, Bassani: &ldquo;Non ho spinto per non fare una &#39;cappella&#39; al primo giorno&rdquo;

        Prima giornata di test che si chiude anzitempo per i piloti Superbike complice la pioggia scesa prima che scoccasse la met&agrave; esatta della giornata. Questo stop anticipato ha dato la possibilit&agrave; ad alcuni piloti di parlare con i giornalisti ed esprimere le proprie sensazioni con le nuove moto. Tra questi Michael Rinaldi che, come nel 2020, correr&agrave; con un team familiare come Motocorsa al posto di Axel Bassani. &ldquo;La prima giornata &egrave; andata bene &ndash; esordisce Rinaldi &ndash; nonostante abbia conosciuto solo ieri tutti i membri del team, abbiamo mangiato insieme per fare squadra ed oggi siamo scesi in pista. E&rsquo; una sensazione molto bella, a me piace questo tipo di approccio alle gare, tanta passione e professionalit&agrave;. I ragazzi hanno lavorato benissimo, mi sono trovato bene fin da subito, il feeling con la moto &egrave; stato incredibile e sono molto contento. Quando torni in un team privato alcune cose non possono essere uguali, a livello tecnico in pista mi sono trovato bene, &egrave; la sorella di quella che avevo. Ducati come in MotoGP d&agrave; a disposizione dei clienti la stessa moto, questo &egrave; quello che ho adesso.&rdquo; Test Jerez: Mauri ed il passato da pilota Ridendo, Rinaldi paragona Cecconi di Aruba e Mauri di Motocorsa: &ldquo;Cecconi non metteva mano alle moto ma sistemava il server nel box. L&rsquo;importante &egrave; che la moto sia a posto al 100% e Mauri, avendo un passato da pilota, &egrave; molto metodico su alcuni aspetti, pi&ugrave; che fare il lavoro controlla 10 volte quello fatto dai tecnici per suo scrupolo personale. Questo mi fa molto piacere perch&eacute; d&agrave; il cuore non solo come team manager ma come persona in pi&ugrave; nel box.&rdquo; Ducati di Motocorsa simile a quella di Aruba&nbsp; Il romagnolo parla anche delle differenze tra la moto factory guidata fino a domenica e quella del team Motocorsa. &ldquo;Pi&ugrave; o meno &egrave; la stessa moto, cambia lo scarico e di conseguenza il comportamento della moto in accelerazione. Qualcosa di positivo, sono molto contento perch&eacute; &egrave; una bellissima moto. Adesso mi spiego perch&eacute; Bassani andasse cos&igrave; forte, non ha nulla da invidiare a quella di GoEleven o quella di Barni. Anche Zambenedetti, il capo del progetto Superbike, mi ha confermato che la moto al 95% &egrave; uguale, cambiano solo alcuni sponsor personali, qui abbiamo Termignoni mentre Ducati ufficiale ha Akrapovic. In termini di performance &egrave; la stessa, salendoci ho confermato le sue parole.&rdquo;&nbsp; Gli obiettivi di Motocorsa alla fine del test Il pilota Motocorsa spiega gli obiettivi della giornata prima che iniziasse a piovere. &ldquo;La cosa pi&ugrave; importante era verificare che le moto fossero due sorelle, una cosa che abbiamo fatto stamattina con moto 1 e moto 2, il lavoro pi&ugrave; importante l&rsquo;abbiamo completato. L&rsquo;unica cosa &egrave; che lo scarico Termignoni &egrave; sprovvisto della valvola che permette di avere pi&ugrave; freno motore, cosa che avevo nel team ufficiale. Mauri &egrave; stato velocissimo ed anche sul Termignoni avremo a disposizione la valvola e domani la prover&ograve;, sono un pilota che ha bisogno di pi&ugrave; freno motore. Magari c&rsquo;&egrave; un po&rsquo; di lavoro in pi&ugrave; da fare per metterla meglio a punto per&ograve; penso che ce la faremo.&rdquo; Motocorsa come GoEleven, 2024 come 2020 Rinaldi torna in un team satellite a distanza di quasi quattro anni dall&rsquo;ultima volta, quando proprio nel 2020 ha militato con GoEleven. &ldquo;E&rsquo; simile alla situazione del 2020, cambia un po&rsquo; perch&eacute; ci sono altre persone. E&rsquo; un team indipendente ma totalmente diverso, devo ancora conoscere bene tutti i meccanici e creare quel clima bello. E&rsquo; una situazione indipendente, piccoli sponsor, persone con tanta passione, poco budget e tutto su una unica moto e sul pilota. E&rsquo; un&rsquo;arma vincente soprattutto quando bisogna dare qualcosa in pi&ugrave;. Quando dovevo decidere sul mio futuro, ci ho pensato tanto su cosa scegliere e cosa fare. E&rsquo; vero che bisogna guardare anche il lato economico, ma dopo 2-3 anni senza risultati ci si spegne dentro. Insieme a Mauri abbiamo trovato la soluzione per far s&igrave; che io potessi salire su questa moto contento sia a livello tecnico che in tutto il resto. Ho deciso di continuare con Ducati perch&eacute; penso di essere meglio che su un&rsquo;altra moto.&rdquo;&nbsp; Il maltempo a Jerez rovina i piani di Motocorsa Infine, parla del setting usato per la prima uscita con la Ducati di Motocorsa. &ldquo;Sono partito esattamente con il mio setting di domenica sia a livello di ciclistica che di elettronica per verificare che le moto fossero uguali. Nel pomeriggio avrei voluto provare qualche setting che il mio capotecnico usava ogni tanto con Bassani perch&eacute; voleva sapere i miei commenti per il futuro usare qualche cosa che mi potesse essere di aiuto per&ograve; purtroppo non c&rsquo;&egrave; stata l&rsquo;opportunit&agrave;.&rdquo;       

&ldquo;Cambia lo scarico ed il comportamento della moto in accelerazione&rdquo; dice il romagnolo di Motocorsa alla fine della prima met&agrave; giornata in Andalusia &nbsp;

Test Jerez, Rinaldi: “La moto è simile a quella di Aruba”

        La prima giornata di test sul circuito di Jerez in vista della prossima stagione della Superbike, non &egrave; andata come previsto per Alvaro Bautista. Il ducatista, bi-campione del mondo in carica, &egrave; infatti caduto malamente, per fortuna senza rimediare problemi fisici, ma non ha potuto provare la moto con il peso in pi&ugrave; che dovr&agrave; utilizzare nel 2024. &ldquo;Non abbiamo rispettato per niente i piani iniziali per questa giornata, visto che sono caduto e poi ha iniziato a piovere", ha spiegato lo spagnolo. &ldquo;E' stata una caduta strana, perch&eacute; mi sembrava tutto a posto ma, all'uscita dalla curva 13, sono stato sbalzato dalla moto ritrovandomi di testa sull'asfalto. Un bel volo, ma &egrave; andata bene visto che per fortuna sono tutto intero, pur avendo concluso anzitempo il nostro lavoro&rdquo;. Test Jerez SBK, primi giri per Bulega: "E' come girare su un'altra pista" Bautista: &ldquo;Non ho usato il peso in pi&ugrave;, ma c'&egrave; chi cerca troppe scuse&rdquo;   Non aver provato la moto con i 6 kg in pi&ugrave; ha rappresentato un problema in vista del lavoro della seconda giornata: &ldquo;Complice anche l'arrivo della pioggia, non abbiamo avuto il tempo di provare la moto con la zavorra che dovr&ograve; utilizzare l'anno prossimo per raggiungere il peso minimo, perci&ograve; &egrave; tutto rimandato a domani. Durante l'inverno cercher&ograve; di mettere su un po' di massa muscolare e migliorare la situazione, ma non stravolger&ograve; il mio fisico e devo comunque farmi un'idea di come cambier&agrave; il comportamento del mezzo con questa novit&agrave; regolamentare&rdquo;. &ldquo;Ci sono diversi piloti che si lamentano perch&eacute; peso troppo poco, dicendo che loro pesano di pi&ugrave; essendo pi&ugrave; alti, ma non &egrave; solo questo il problema&rdquo;, prosegue Alvaro, lanciando qualche frecciatina ad alcuni colleghi e rivali (Redding in primis, ndr). &ldquo;Per esempio, Aleix Espargar&ograve; &egrave; molto alto ma in MotoGP va forte lo stesso. Qui invece l'altezza viene usata come una scusa da chi, evidentemente, dovrebbe fare un altro lavoro&rdquo;. SSP: Manzi, da "disoccupato" a vice campione in meno di un anno &ldquo;La MotoGP? Se avanzer&agrave; tempo la prover&ograve;&rdquo;  Complice questo trvagliato Day 1, Alvaro non &egrave; sicuro di poter provare la Ducati MotoGP per prepararsi al Gran Premio della Malesia a cui parteciper&agrave; come wild card: &ldquo;Speravo di provare anche la MotoGP durante queste due giornate, ma ora non so se ci riuscir&ograve;, perch&eacute; la Superbike resta la priorit&agrave; assoluta in questo momento. Se finiamo il lavoro prima della pausa di met&agrave; giornata, allora domani nel pomeriggio effettuer&ograve; qualche giro con la Desmosedici, altrimenti ci salir&ograve; direttamente a Sepang&rdquo;.        

Lo spagnolo &egrave; stato protagonista di un highside all'ultima curva: &ldquo;Sono caduto di testa, &egrave; andata bene. Il peso? Vedremo domani, ma c'&egrave; chi si lamenta troppo&rdquo;

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