        Piccole ma importanti novit&agrave; in arrivo in MotoGP. La Grand Prix Commission che comprende Carmelo Ezpeleta (Dorna, presidente), Jorge Viegas (FIM), Herve Poncharal (IRTA) e Biense Bierma (MSMA), assistiti da Carlos Ezpeleta (Dorna), Mike Trimby (IRTA, segretario della riunione) e Corrado Cecchinelli (Director of Technology), si &egrave; riunita a Misano, in occasione del GP San Marino e Riviera di Rimini, prendendo delle decisioni in materia di wild card, warm up e non solo. Classifica piloti Da due a tre wild card  Secondo quanto stabilito, il numero massimo di iscrizioni ammesse come wild card per la classe MotoGP in un Gran Premio passer&agrave; da due a tre a partire dal 2024. Come spiegato dal comunicato emesso da Dorna nella giornata di mercoled&igrave;, attualmente se ci sono pi&ugrave; richieste di wild card rispetto ai posti disponibili, la decisione su chi accettare viene presa dalla Grand Prix Commission. In futuro, la decisione sar&agrave; presa in base a un nuovo protocollo che terr&agrave; conto del numero delle wild card gi&agrave; assegnate a ogni singolo Marchio nella stagione in corso. Nel caso in cui a pi&ugrave; candidati sia gi&agrave; stato assegnato lo stesso numero di wild card, la decisione si baser&agrave; sulla classifica e, all'inizio della stagione, su quella della stagione precedente nel campionato costruttori, con priorit&agrave; per i marchi che si sono classificati pi&ugrave; in basso. Per quanto riguarda le altre classi, la scadenza per l'approvazione delle domande di wild card delle classi Moto3 e Moto2 &egrave; stata modificata a 90 giorni prima di un GP al di fuori dell'Europa. Per i Gran Premi in Europa, il termine rimane invariato a 45 giorni prima dell'evento.  Classifica squadre Il warm up MotoGP anticipa (di poco)  In arrivo anche una piccola modifica al programma del warm up MotoGP, che avr&agrave; effetto immediato. In risposta a una richiesta dei piloti della classe regina, l&rsquo;ultima sessione della domenica mattina inizier&agrave; cinque minuti prima, per garantire un intervallo maggiore tra la sessione e la parata (novit&agrave; gi&agrave; sperimentata a Misano). Inoltre, si &egrave; deciso di intervenire immediatamente su un dettaglio regolamentare che riguarda la definizione della &ldquo;fine di un giro&rdquo;. In rare occasioni si verificano situazioni in cui un pilota taglia il traguardo separato dalla sua moto. &Egrave; stato quindi deciso che, nel caso in cui il pilota non sia in contatto con la moto, il tempo di arrivo &egrave; determinato dalla prima parte del pilota o della moto a tagliare il traguardo, a seconda di quale dei due arrivi per ultimo. In tutti i casi, per determinare la validit&agrave; del giro si terr&agrave; conto di eventuali infrazioni, compresi i limiti della pista e il vantaggio ottenuto, ma non solo. Ci&ograve; include i casi in cui la moto e il pilota sono separati. In questo caso, sia la moto che il pilota saranno presi in considerazione per determinare le infrazioni. Inoltre, &egrave; stato stabilito che la comunicazione ai team o ai piloti su ogni questione disciplinare pu&ograve; avvenire per iscritto, via e-mail o con altri mezzi elettronici. Calendario gare MotoGP &nbsp;       

A margine del GP San Marino e Riviera di Rimini, la Grand Prix Commission ha apportato alcune piccole modifiche regolamentari

MotoGP: wild card e warm up, ecco cosa cambia nel regolamento

        Cal Crutchlow torner&agrave; a gareggiare in MotoGP, e lo far&agrave; nel weekend del GP Giappone. Infatti, nel Gran Premio di Motegi, in programma dal 29 settembre all&rsquo;1 ottobre, il collaudatore britannico scender&agrave; in pista per la prima volta in qualit&agrave; wild card da quando, nel 2021, ha assunto il ruolo di tester Yamaha. Nell&rsquo;ultimo biennio, Crutchlow ha infatti preso parte a 10 gare, ma in sostituzione prima di Maverick Vinales, uscito dal team ufficiale di Iwata a met&agrave; 2021, e poi di Andrea Dovizioso, ritiratosi prima della fine della stagione 2022.  CIV, Racing Night a Misano: info, programma, biglietti Cal Crutchlow wild card a Motegi con Yamaha  Cal correr&agrave; con i colori Yamalube RS4GP e scender&agrave; in pista con il chiaro obiettivo di raccogliere dati utili allo sviluppo della M1. &ldquo;Sono felice di avere la possibilit&agrave; di correre a Motegi con lo Yamalube RS4GP Racing Team&rdquo; ha dichiarato il tester della Casa dei tre diapason. &ldquo;Come collaudatore ufficiale Yamaha, faccio tutto il possibile per aiutare a sviluppare la M1 e il GP del Giappone &egrave; una buona occasione per testare il nostro prototipo in un contesto di gara. Lavoreremo sodo per raccogliere quante pi&ugrave; informazioni preziose possibili per Yamaha&rdquo;. &ldquo;Credo che questa wild card sar&agrave; un punto di svolta significativo per migliorare le prestazioni della YZR-M1&rdquo; ha confermato Kazutoshi Seki, YMC MotoGP Project Leader. &ldquo;Gli ingegneri stanno lavorando molto duramente e la partecipazione di Cal al GP del Giappone giover&agrave; allo sviluppo della YZR-M1 per il team ufficiale, non solo per questa stagione ma anche per la prossima&rdquo;. &Egrave; ci&ograve; che sicuramente sperano Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, alle prese con una moto lontana dalle prestazioni mostrate dalla concorrenza europea. MotoGP: ha ragione Marquez o la Honda?       

La M1 del britannico, che torna in pista dopo aver sostituito Dovizioso a fine 2022, avr&agrave; la livrea del Yamalube RS4GP Racing Team

MotoGP: Cal Crutchlow wild card Yamaha a Motegi

Il progetto &egrave; ambizioso, interessante e, soprattutto, completamente tinto di rosa. Maria Herrera e l&#39;Angeluss MTA Racing preparano una wild card iridata, con l&#39;obiettivo di portare in pista nella Moto3 di Arag&ograve;n una KTM. Una terza KTM, per la precisione: la spagnola verr&agrave; schierata dalla squadra di Alessandro Tonucci, che ha in Stefano Nepa e Ivan Ortol&agrave; i due titolari fissi.  Herrera, ritorno alle origini ad Arag&ograve;n     Oggi protagonista nella MotoE, la spagnola ha gi&agrave; gareggiato in Moto3, dal 2013 al 2017, prima con qualche presenza di campionato, poi in qualit&agrave; di iscritta permanente, alternandosi su KTM, Honda, Husqvarna e Mahindra. La venticinquenne di Toledo vanta quindi una grande esperienza nella piccola cilindrata prototipale.  A sostenere la wild card del Motorland, l&#39;Angeluss MTA Racing che, previo lo sponsor e Aurora Angelucci, porter&agrave; nel paddock una formazione totalmente al femminile. La soddisfazione di Maria &egrave; alta: &quot;S&igrave;, anche perch&egrave; mi piace la pista di Arag&ograve;n - spiega - e dar&ograve; il massimo per fare bene, valorizzando questo progetto, che avr&agrave; personale nel box costituito da donne, in ogni massione ricoperta nel lavoro da condividere&quot;.  GP Catalunya, Bezzecchi: &quot;La gara del Mugello non &egrave; frutto del caso&quot;  &nbsp; 

La spagnola e la squadra KTM di Alessandro Tonucci hanno l&#39;obiettivo di correre ad Arag&ograve;n, schierando una formazione completamente al femminile

Maria Herrera e Angeluss MTA preparano una wild card Moto3

Questo fine settimana il mondiale Superbike torner&agrave; in pista per il round della Repubblica Ceca che si svolger&agrave; sul circuito di Most, grande novit&agrave; di quest&#39;anno. Per quel che riguarda la Supersport 600, in occasione della tappa ceca ci saranno ben cinque wild card in griglia, che porteranno a 34 il numero di piloti al via delle due gare.  Due di essi provengono proprio dalla Repubblica Ceca e correranno quindi sul circuito di casa. Si tratta di Ondrej Vostatek e Jirka Mrkyvka, con il primo reduce da una stagione fino ad ora positiva nel CEV Stock 600, dove ha ottenuto diversi podi ed &egrave; attualmente secondo in classifica alle spalle del dominatore Alex Escrig. Mrkyvka &egrave; invece figlio d&#39;arte: il padre Jiri ha infatti corso nel mondiale Superbike a inizio millennio.    SBK: Fritz ed Hanika wild card nel Round di Most  Occhio a Hobelsberger   Dai trascorsi nel CIV e nello stesso mondiale Supersport, Patrick Hobelsberger sar&agrave; una potenziale mina vagante questo fine settimana. Il tedesco ha infatti gi&agrave; corso a Most circa un mese e mezzo fa in occasione della tappa dell&#39;IDM, &egrave; primo in classifica nella serie nazionale e godr&agrave; del supporto tecnico di GMT94.  Discorso analogo per il croato Martin&nbsp;Vugrinec, che a Most &egrave; gi&agrave; salito sul podio, mentre torna in pista il finlandese Eemeli Lahti portando cos&igrave; in gara l&#39;unica Suzuki GSX-R600 della griglia, come gi&agrave; accaduto in occasione della scorsa tappa del mondiale svoltasi ad Assen.  SSP, Luca Ottaviani a fianco di Michel Fabrizio a Most 

Sul circuito ceco su cui si correr&agrave; questo fine settimana, la Supersport 600 avr&agrave; alcune special guest provenienti da vari campionati: Vostatek, Mrkyvka, Hobelsberger, Vugrinec e Lahti

SSP600: cinque wild card al via del round di Most

Come di consuetudine, le tappe italiane del Mondiale Supersport sono una occasione da prendere al volo per i team del Campionato Italiano di categoria. Ed anche la griglia dell&rsquo;appuntamento di Misano di quest&rsquo;anno sar&agrave; piena di wild card.&nbsp;  Se Kevin Manfredi &egrave; gi&agrave; parte integrante del Mondiale Supersport facente parte dell&rsquo;Europeo, dalla griglia del CIV di categoria arrivano talenti del calibro di:&nbsp;  Massimo Roccoli, cinque volte campione italiano  Roberto Mercandelli, attuale leader della classifica dopo le due prove di Mugello e Misano    Luca Ottaviani, Kawasaki del team RM Corse    Davide Stirpe, ex campione italiano, con la MV del team Extreme Racing Service    Oltre agli annunciati Armando Pontone e Matteo Patacca con il loro team Bike e Motor  Appuntamento quindi tra un paio di settimane per le sei wild card che saranno in griglia a Misano per la seconda volta in questa stagione dopo l&#39;appuntamento del CIV 

La tappa italiana del Mondiale Supersport sar&agrave; arricchita dalle numerose presenze del Campionato di categoria

SSP600, la Valanga Azzurra delle wild card: dal CIV al Mondiale

Una buona notizia (se non altro) per quest&rsquo;anno dopo la cancellazione dei test di Sepang ed il potenziamento di quelli di Losail ad inizio marzo. Nella stagione che partir&agrave; il prossimo 28 marzo da Losail verr&agrave; reintrodotta la regola delle wild card.  Nel 2020 infatti la pandemia da Covid, oltre a portarsi via alcune gare del campionato, si era portata via anche la possibilit&agrave; di vedere all&rsquo;opera le wild card e nello specifico i collaudatori Jorge Lorenzo (avrebbe dovuto &ldquo;spendere&rdquo; la sua wild card a Barcellona), Michele Pirro, Sylvain Guintoli e gli altri test riders.  E proprio Michele Pirro sar&agrave; un po&#39; l&rsquo;osservato speciale della due giorni di test sul circuito andaluso di Jerez. Il pugliese, infatti, preziosissimo nello sviluppo della D16 GP21, &egrave; al momento l&rsquo;unico pilota confermato come wild card e sar&agrave; al fianco di Jack Miller e Pecco Bagnaia negli appuntamenti di Mugello, Misano e Valencia.&nbsp;  Salvo ripensamenti dell&rsquo;ultimo minuto, wild card rule is back!  MotoGP: &egrave; Jack Miller l&#39;ultima speranza (australiana) della Ducati? 

Il pilota pugliese di Ducati sar&agrave; di nuovo in pista in MotoGP come wild card dopo il ripristino della regola, cancellata lo scorso anno causa pandemia da Covid

MotoGP, tornano le wild card! Tre GP per Michele Pirro

Dalla Federazione Motociclistica Internazionale arriva notizia di una riunione della Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta, Presidente di Dorna, Paul Duparc della FIM, Herve Poncharal di IRTA, Davide Brivio di Suzuki, Luigi Dall&rsquo;Igna di Ducati, Romano Albesiano di Aprilia, Mike Leitner di KTM, Takeo Yokoyama di Honda e Lin Jarvis di Yamaha, alla presenza di Jorge Viegas Presidente FIM, Carlos Ezpeleta di Dorna, Mike Trimby di IRTA, segretario della riunione, di Mike Webb, direttore di gara, di Corrado Cecchinelli, director of Technology, di Jean-Paul Gombeaud, FIM Sporting Director, e di Franck Vayssi&eacute; FIM CCR Director.  La riunione si &egrave; tenuta a Portimao lo scorso 20 novembre e si &egrave; conclusa con alcune importanti decisioni a proposito del regolamento sportivo.    Bandiere gialle   I piloti che vedono una bandiera gialla esposta sono tenuti a rallentare per proteggere i piloti caduti e gli ufficiali di gara presenti. La Commissione ha introdotto nel regolamento le attuali politiche gi&agrave; in corso di attuazione dalla Direzione Gara. I tempi dei piloti che passano con la bandiera gialla in una sessione di prove saranno cancellati.  Velocit&agrave; in pitlane   La penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; in corsia box durante una gara &egrave; stata modificata in una penalit&agrave; di 2 long lap. La penalit&agrave; precedente era un ride through. (I Commissari Sportivi FIM si riservano il diritto di imporre ulteriori o diverse penalit&agrave;, ad esempio per velocit&agrave; eccessivamente elevate).  Depositi cauzionali per proteste e ricorsi   Qualsiasi persona o ente che presenti una protesta o un appello ricever&agrave; sempre la restituzione del deposito cauzionale nel caso in cui la protesta o l&#39;appello abbia esito positivo (&egrave; anche prassi corrente che i depositi cauzionali incamerati vadano a un fondo amministrato dalla FIM per un eventuale utilizzo per buone cause).  Iscrizioni wild card   A causa delle restrizioni Covid-19, le iscrizioni wild card sono state cancellate nel 2020. Per il 2021 le wild card saranno consentite in tutte le classi con un massimo di due per classe ad ogni evento. Tuttavia, come in precedenza per le wild card Moto2, le wild card Moto3 verranno prese in considerazione solo se gestite da un team Moto3 esistente.  Miglior Gran Premio del 2020   La Commissione ha deciso che, a causa dell&#39;interruzione del calendario causata dalla pandemia, nessun evento sarebbe stato dichiarato Miglior Gran Premio. Verr&agrave; invece consegnato uno speciale trofeo a tutti i dieci circuiti che hanno ospitato eventi nel 2020 in riconoscimento degli enormi sforzi che avevano fatto per sostenere il Campionato in tempi difficili.  KTM, da brutto anatroccolo a cigno della MotoGP  &nbsp; 

La GP Commission modifica il regolamento sportivo. Tra le novit&agrave; 2 long lap per l&rsquo;eccesso di velocit&agrave; in pitlane, e il ritorno delle wild card, massimo due per classe, ma in Moto3 ora potr&agrave; schierarle solo un team esistente

MotoGP: dal 2021 tornano le wild card

Jorge Lorenzo sta facendo molto parlare di s&eacute; in questi giorni: non pi&ugrave; tardi di ieri ha dichiarato che se ricevesse una proposta da un team vincente sarebbe disposto a tornare a correre,&nbsp;e ora ha rilasciato delle dichiarazioni a proposito del fatto che quest&rsquo;anno nel Motomondiale non ci sar&agrave; nessuna wild card.  La decisione, presa a causa della pandemia, ha impedito a Jorge Lorenzo di disputare qualche Gran Premio, come si era prefissato, in accordo con Yamaha ufficiale. Il primo appuntamento per il maiorchino sarebbe stato quello di Jerez.  &quot;Sollevato ma dispiaciuto&quot;   Lo spagnolo ha ammesso di essere &ldquo;Un po&rsquo; sollevato&rdquo; dal fatto di rimandare il suo ritorno ufficiale con la Yamaha perch&eacute; preferisce assicurarsi di essere competitivo, ma al contempo si &egrave; dichiarato impaziente di tornare a&nbsp;competere con la M1.&nbsp;  &quot;Da un lato sono triste perch&eacute; volevo davvero fare questa gara, ma dall&rsquo;altra sono un po&rsquo; sollevato perch&eacute; arrivando&nbsp;a quel GP senza aver fatto nessun test prima, non credo che sarei stato molto competitivo&rdquo;, ha detto Jorge Lorenzo durante l&rsquo;Instagram Live dopo la vittoria al Virtual British Grand Prix di domenica scorsa. &nbsp;    Aspettando il prossimo test   &ldquo;Non penso che sarebbe stata una buona idea andare direttamente in pista per affrontare un Gran Premio da&nbsp;wildcard&rdquo;, ha aggiunto Lorenzo.  &ldquo;Ho bisogno di capire quando sar&agrave; il prossimo test. Yamaha sta studiando dove e quando sar&agrave; possibile svolgere la prossima sessione di prove. Ho visto che pochi giorni fa KTM stava testando sulla pista dello Spielberg quindi spero che presto sia possibile fare un test anche per noi, magari a Motegi o su un&rsquo;altra pista.  &ldquo;Spero&nbsp;di poterlo fare perch&eacute; mi sono divertito molto con la mia moto a Sepang, sono stati davvero dei bei giorni, mi &egrave; piaciuto tornare a lavorare con la mia squadra e non vedo l&rsquo;ora di rifarlo&rdquo;, ha concluso Lorenzo.  Rossi: &ldquo;Passai in Yamaha per dimostrare di essere forte&rdquo; 

&quot;Non penso che sarebbe stata una buona idea andare direttamente in pista per affrontare un Gran Premio senza aver provato prima. Yamaha sta studiando quando fare il prossimo test&rdquo;, annuncia Lorenzo

Lorenzo: &ldquo;Volevo davvero correre&hellip; ma sono sollevato&rdquo;

La scelta di vietare le wild card per la stagione 2020 &egrave; stata una decisione che ha fatto molto discutere. Primi tra tutti, ovviamente, i diretti interessati come Michele Pirro, collaudatore Ducati e ogni anno wild card per la Casa di Borgo Panigale, che in merito a questo ha espresso parole molto dure.  Visto il grande dispiacere di tanti, quindi, Motosprint nei giorni scorsi aveva lanciato sui social un sondaggio sull&#39;argomento che &egrave; stato accolto dagli appassionati della MotoGP con grande entusiasmo.  La maggioranza vince... questa volta forse no   Il sondaggio parlava chiaro:&rdquo;E&#39; giusto vietare le wild card nel 2020?&rdquo;. E la risposta della maggioranza dei votanti ha lanciato un messaggio di chiaro dissenso. Con il 53% dei voti l&#39;opzione pi&ugrave; votata &egrave; stata quella che diceva che &ldquo;la decisione &egrave; troppo avventata e che era meglio valutare l&#39;evolversi della situazione prima di negare ai piloti una vetrina come la wild card.&rdquo;  Affermazione pi&ugrave; che legittima, anche se il Ceo Dorna Carmelo Ezpeleta, spiegando la motivazione del &ldquo;no&rdquo; alle wild card aveva detto che il problema era legato soprattutto alla quantit&agrave; di persone all&#39;interno del paddock. Uno o pi&ugrave; piloti in pi&ugrave; porterebbero con s&eacute; anche pi&ugrave; meccanici, tecnici etc...  &ldquo;Esagerati!&rdquo;   A votare un &ldquo;no&rdquo; secco dicendo che si &egrave; trattato soltanto di &ldquo;un&#39;esagerazione&rdquo; &egrave; stato un altro consistente 36% dei votanti. Infine, il 12%, quindi la minoranza, crede che invece la scelta di vietare le wild card nel 2020 sia giusta:&rdquo; Meno gente circola nel paddock, meglio &egrave;.&rdquo; Insomma, idee contrastanti che mettono in evidenza come gli appassionati di MotoGP abbiano voglia di vedere un Campionato completo da ogni punto di vista. E se tutti vorremmo che fosse cos&igrave;, intanto non resta che sperare che a luglio possa ripartire, per il resto staremo a vedere.  Ezpeleta: &ldquo;Senza pubblico non si pu&ograve; correre in Asia&rdquo; 

I lettori di Motosprint non ci stanno e alla scelta della Dorna di negare le wild card per il 2020 rispondono con un &ldquo;esagerati&rdquo;

Wild card negate: &ldquo;Una decisione avventata&rdquo;

Sì. Meno gente circola nel paddock, meglio è

No. È un'esagerazione. Bastava limitarne il numero

È una decisione avventata. Era meglio valutare l'evolversi della situazione, prima di negare ai piloti una vetrina come questa

MotoGP: giusto vietare le wild card nel 2020? - SONDAGGIO

Michele Pirro ha finalmente tolto la prima ruggine dopo il lungo lockdown: il pluricampione europeo ed italiano nonch&eacute; collaudatore Ducati in MotoGP ha avuto infatti l&rsquo;onore di fare i primi giri di pista sul nuovo asfalto del circuito di Misano, anticipando di un giorno i primi test per i piloti residenti in Emilia Romagna.  Prove di cucina nel lockdown   &ldquo;Per chi come noi &egrave; abituato a vivere la vita a 360 all&rsquo;ora, &egrave; stata dura&hellip;&rdquo;, ci dice Michele Pirro, che raggiungiamo telefonicamente subito topo i test. &ldquo;In due mesi e mezzo a casa mi sono sempre allenato, mi sono dedicato a sistemare delle cose, e poi anche alla cucina&hellip; Non avevo mai cucinato, ma ho provato a fare qualcosa: la mia ragazza lavora in ospedale, fa l&rsquo;infermiera, e per quando tornava a casa cercavo di far vedere che avevo fatto qualcosa&hellip; La prima settimana parti che sei carico, ma poi diventa impegnativo stare tanto tempo fermo&rdquo;, racconta Michele.    &ldquo;Ho cambiato le gomme da solo... che schiuma!&rdquo;   Intanto sei stato il primo a girare sul nuovo asfalto di Misano.  &ldquo;S&igrave;, ho fatto shakedown della pista da solo per collaudare il nuovo asfalto e le modifiche che Franco Uncini ha fatto fare in alcune uscite di curva. Nel test invece ho avuto occasione di fare un po&rsquo; di giri in pi&ugrave;, mi sono divertito&rdquo;.  Con quale moto hai girato?  &ldquo;Con una Panigale di serie che uso ogni tanto per allenamento. Al primo giro mi sono detto &lsquo;Mad...na come va questa moto&rsquo;&hellip; poi pian piano sono tornato ai parametri normali&rdquo;, dice ridendo.  Eri con il team?  &ldquo;No, ero da solo. Ho anche cambiato le gomme da solo&hellip; ho fatto una fatica! Era da un po&rsquo; che non le cambiavo io. E&rsquo; stata durissima&hellip; poi ero con la tuta, ho fatto una schiuma&hellip;&rdquo;   Perch&eacute; eri da solo?  &ldquo;Perch&eacute; &egrave; stata una cosa un po&rsquo; improvvisata, i tecnici di Barni non c&rsquo;erano e in Ducati sono ancora tutti in stand by. Il primo test vero lo dovremmo fare il fine mese, il 28, sempre a Misano. Vediamo, perch&eacute; c&rsquo;&egrave; sempre il problema che da fuori regione non si pu&ograve; venire...   E Dovizioso perch&eacute; non &egrave; venuto?  &ldquo;Non ama molto girare con le moto di serie, e non c&rsquo;erano le condizioni per venire con tutto il team&rdquo;.  Dovizioso in KTM? Beirer: &ldquo;Non &egrave; la nostra priorit&agrave;&rdquo;  Che idea ti sei fatto dei nuovi protocolli?  &ldquo;E&rsquo; tutto surreale e anomalo. Spero che questa situazione passi in fretta e che possiamo in breve tempo tornare alla normalit&agrave;. Anche a livello di scenografia &egrave; strano vedere Misano diversa&hellip;   &quot;Secondo me ci vuole buon senso e basta, poi questo virus prima o poi caler&agrave; un po&rsquo; la morsa&rdquo;.     &ldquo;Il divieto delle wild card mi sembra strano&rdquo;   Michele, parliamo di MotoGP: quest&rsquo;anno non sar&agrave; possibile correre come wild card in MotoGP. Tu di solito ne fai almeno due o tre. Come hai preso questa notizia?  &ldquo;Non apriamo quest&rsquo;argomento, perch&eacute; sono molto deluso: prendere una decisione con cos&igrave; tanto anticipo secondo me non &egrave; corretto. Non so se sia un modo per far pagare qualcosa a qualcuno, ma non credo sia giusto. Posso capire una decisione presa un mese prima, ma adesso non si sa ancora quando partir&agrave; il campionato e quante gare si faranno&hellip; Honda magari vuol far pagare a Lorenzo il fatto di essere andato in Yamaha... Ma io non sono Lorenzo, che ha guadagnato e pu&ograve; stare anche a casa&hellip; Penso di poter dare ancora tanto alla MotoGP&hellip;&rdquo;, dice Pirro senza mezzi termini.  &ldquo;Comunque teniamo duro, e speriamo di partire almeno per il CIV&rdquo;, conclude.  VOTA IL SONDAGGIO:&nbsp;giusto vietare le wild card nel 2020? 

&ldquo;Prendere una decisione con tanto anticipo &egrave; strano: non si sa ancora nemmeno quando partir&agrave; il campionato. Forse Honda vuol far pagare a Lorenzo il fatto di essere andato in Yamaha&hellip;&rdquo; &egrave; il pensiero del collaudatore Ducati MotoGP

Esclusiva, Pirro: &ldquo;Il divieto delle wild card sembra una mossa contro Lorenzo&rdquo;

Jorge Lorenzo &egrave; impaziente di tornare in sella e, soprattutto, di tornare a misurarsi con i suoi avversari di sempre in MotoGP: lo far&agrave; al GP di Barcellona, dove correr&agrave; come wild card. Per il momento i suoi fans dovranno accontentarsi di questa apparizione, perch&eacute; il maiorchino non fa trapelare nessuna intenzione di tornare a correre stabilmente come pilota titolare nel mondiale 2021. Anche se lascia una porta aperta al ripensamento&hellip;  &ldquo;A oggi la mia scelta &egrave; fatta al 98% ma siamo esseri umani e dunque possiamo cambiare anche idea&rdquo;, dice in un&rsquo;intervista con Sky da Dubai.  Alla domanda se il team Yamaha Petronas potrebbe essere il suo team se dovesse tornare, Lorenzo ha detto che &ldquo;&egrave; un posto interessante e Valentino avr&agrave; le porte aperte se vorr&agrave; continuare come tutti sappiamo. Ovvio se pensi di correre con la Yamaha lo devi tenere presente perch&eacute; &egrave; una realt&agrave; professionale supportata ufficialmente e a tutti gli effetti. Oggi la mia decisione &egrave; presa ma se proprio deve esserci quell&#39;unica possibilit&agrave;, remota, allora &egrave; naturale che posso tornare solo con una Yamaha quindi questo posto bisogna tenerlo in considerazione&rdquo;.    A Dubai, segregato in hotel   Jorge Lorenzo era negli Emirati Arabi per trascorrere qualche giorno di relax: lo abbiamo visto sorridente nei giorni scorsi, con lo yutuber colombiano Mario Ruiz mentre sfidava la sua paura delle altezze sulla vetta di un grattacielo. Ma adesso la sua espressione &egrave; seria: Lorenzo &egrave; rimasto a Dubai quando &egrave; scoppiata l&rsquo;emergenza Coronavirus, e non nasconde la sua preoccupazione.  &ldquo;Sono in hotel e mi muovo il meno possibile. Qui a Dubai i dati ci dicono che ci sono poco meno di 100 casi di coronavirus ma bisogna stare attentissimi. Non &egrave; il momento di scherzare, la salute viene prima di tutto. Finch&eacute; la situazione era sotto controllo abbiamo fatto quello&nbsp;che avevamo programmato da un paio di mesi. Poi le cose sono cambiate velocemente ed &egrave; arrivata la preoccupazione. Dubai sembra un Paese che si sta un po&rsquo; salvando ma mi viene in mente che siamo vicini all&#39;Iran dove la situazione &egrave; davvero brutta&rdquo;.    Come in un film   Alla domanda di quando riprender&agrave; il mondiale MotoGP secondo lui, Lorenzo ipotizza i mesi estivi.  &ldquo;Siamo come in un film&rdquo;, dice. &ldquo;Tutto si &egrave; paralizzato e anche lo sport. Si parla di giugno/luglio per iniziare il campionato. Se si dovesse partire da Barcellona allora comincerei con gli altri visto che l&igrave; far&agrave; la wild card, ma in questo momento dobbiamo fare quello che dicono gli esperti altrimenti la situazione pu&ograve; solo peggiorare. Lo sport &egrave; secondario rispetto a tutto quello che sta succedendo&rdquo;.    Aspettando la wild card   Certo sar&agrave; interessante rivedere Jorge Lorenzo in azione a Barcellona sulla moto con la quale ha vinto tre mondiali.  &ldquo;Sar&agrave; un&#39;esperienza senza stress, senza il pensiero di lottare per un Campionato di MotoGP viaggiando tantissimo e onorando tanti compromessi. Ci sar&ograve; a Montmel&oacute; e sono contento... Sempre se ci sar&agrave; gara. Sono curioso di vedere come andr&agrave; il mio weekend&rdquo;, aggiunge Lorenzo.  Quanto alle previsioni, alla domanda se pensa di poter stare fra i primi cinque, Lorenzo risponde che &egrave; &ldquo;un pensiero troppo ottimista in questo momento. Calcoliamo che potrei arrivare senza aver fatto altri test, senza aver capito a fondo la moto e senza essermi allenato molto dal punto di vista fisico...&quot;, spiega.  &quot;Niente &egrave; impossibile in MotoGP anche se il mio ruolo &egrave; aiutare la squadra. Barcellona &egrave; il tracciato dove vado forte ma dove posso anche contribuire maggiormente per lo sviluppo della moto. Per questo con la Yamaha l&#39;abbiamo scelta; faremo i tre giorni del week end e anche il test del luned&igrave;&rdquo;, conclude Lorenzo.  MotoGP: i piloti accettano la #10toqueschallenge - VIDEO 

&ldquo;Se proprio dovesse esserci quell&#39;unica possibilit&agrave;, remota, &egrave; naturale che potrei tornare solo con una Yamaha&hellip;&rdquo; dice Lorenzo, in quarantena a Dubai

Lorenzo: &ldquo;La mia decisione &egrave; definitiva al 98%, ma...&rdquo;

Quanto sarebbe competitivo Jorge Lorenzo con la nuova M1? La domanda che appassionati e addetti ai lavori si sono posti dopo aver visto il maiorchino nelle vesti di collaudatore Yamaha, trover&agrave; una risposta il prossimo giugno, quando Jorge Lorenzo scender&agrave; in pista per una wild card Catalunya.    A dare l&rsquo;annuncio lo stesso pilota spagnolo, che attraverso un breve video postato su Instagram ha detto che &ldquo;Dopo averci pensato su per qualche settimana, ieri ho deciso: parteciper&ograve; al GP di Catalunya. Non vedo l&rsquo;ora e spero di vedervi tutti l&igrave;&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    I HAVE AN IMPORTANT THING TO ANNOUNCE... #MotoGP #Yamaha  Un post condiviso da  Jorge Lorenzo (@jorgelorenzo99) in data: 5 Mar 2020 alle ore 3:45 PST     A Barcellona, quindi, Rossi e Lorenzo torneranno a essere compagni e avversari. Un anticipazione di ci&ograve; che potremmo vedere nel 2021, se entrambi i piloti dovessero decidere di vestire i colori del team Petronas&hellip;   

Il maiorchino, attuale collaudatore della Casa di Iwata, disputer&agrave; la gara di Barcellona in sella a una YZF-M1 2020

Ufficiale: wild card per Lorenzo in Catalunya

        Chi pensava che Dani Pedrosa potesse tornare a correre almeno qualche gara con la KTM si sbagliava di grosso. Diventato collaudatore per la casa austriaca, dopo una vita trascorsa in sella alla Honda del team Repsol, per il pilota spagnolo non sar&agrave; prevista nessuna wild card per la prossima stagione 2019, il che significa che non affronter&agrave; nessuna gara. A comunicarlo, in un'intervista a Speedweek.com &egrave; Pit Beirer, Direttore Motorpsort KTM che ancor prima che inizi il campionato scaccia ogni dubbio:&rdquo;lui non vuole pi&ugrave; gareggiare e noi non abbiamo previsto wild card.&rdquo; POSTA IN GIOCO&ndash; Beirer sembra molto convinto delle sue dichiarazioni, tanto che, se durante l'anno un collaudatore dovesse affrontare qualche gara per svariati motivi, a quel punto scenderebbe in pista Mika Kallio:&rdquo; al momento &ndash; dice - gli accordi prevedono che il nostro pilota di riserva sia lui.&rdquo; Poi Beirer parla ancora di Pedrosa:&rdquo; Dani ha smesso di correre per diverse ragioni, tra queste credo che ci sia anche il fatto che non voglia pi&ugrave; correre rischi, se volesse saprebbe bene come fare a stare l&igrave; davanti, per cui sarebbe folle se accettasse di correre ancora anche soltanto per una gara.&rdquo;       

Il Direttore Motorsport KTM ha parlato della possibilit&agrave; per Pedrosa di correre come wild card fugando ogni dubbio

Pit Beirer su Pedrosa: 'non correrà più'

La GP Commission ha annunciato negli ultimi giorni una serie di modifiche al regolamento del campionato, alcune delle quali sono ad effetto immediato. Un occhio di riguardo &egrave; stato dato alla voce &ldquo;sicurezza&rdquo;, visti gli ultimi episodi che hanno coinvolto i piloti in pista. Il primo passo consiste nell&rsquo;estendere l&rsquo;uso obbligatorio degli airbag ai piloti che corrono come wild card (in precedenza ne erano esentati). Questa misura &egrave; una conseguenza dell&rsquo;incidente di Michele Pirro al Mugello.  &nbsp; 

La decisione &egrave; stata presa in seguito alla caduta di Michele Pirro al Mugello &nbsp;

Airbag obbligatorio anche per le wild card

Prime novit&agrave; in questa settimana di gare che a partire da venerd&igrave; vedr&agrave; i piloti impegnati nel Gran Premio di San Marino. Il Misano World Circuit dedicato a Marco Simoncelli, accoglier&agrave; due wild card in Moto3: Kevin Zannoni e Alex Fabbri.  ESORDI NUOVI E DA DIMENTICARE - Per quanto riguarda Zannoni quello di venerd&igrave; sar&agrave; l&#39;esordio nel campionato del mondo, invece per Fabbri, sar&agrave; un ritorno, in quanto proprio lo scorso anno ha partecipato alla stessa tappa di campionato con un esordio non proprio felice (il pilota &egrave; caduto dopo pochi giri di gara).  KEVIN ZANNONI - 17 anni ancora da compiere, Kevin Zannoni proviene dal CIV (Campionato italiano di velocit&agrave;), dove attualmente si trova in vetta alla classifica. Il pilota di Cesena, che fa parte del Team MF84 Pluston Althea, a Misano correr&agrave; proprio con i colori del team Althea in veste di wild card. &ldquo;Sono veramente contento di annunciare &ndash; ha scritto il giovane pilota italiano attraverso i social network - che prender&ograve; parte come wild card nel Gp di San Marino nel Campionato del mondo di Moto3 con il Team Althea Racing. Per me &egrave; gi&agrave; un sogno che si avvera, devo ringraziare di cuore tutto il team Althea, Genesio Bevilacqua e Michel Fabrizio per questa grandissima possibilit&agrave;. Metter&ograve; tutto me stesso per imparare il pi&ugrave; possibile e fare esperienza.&rdquo;.  ALEX FABBRI - Insieme a lui, in sella alla Mahindra del Team Minimoto Porto Maggiore, ci sar&agrave; Alex Fabbri, che per il secondo anno di fila ha ottenuto la wild card per il Gp di San Marino. Il pilota dicannovenne che attualmente corre nel Campionato di velocit&agrave; nella Moto3, conosce molto bene il circuito di Misano in quanto &egrave; nato a San Marino e proprio nel circuito di casa ha conquistato gareggiando nel CIV un secondo e terzo posto. 

I due piloti, che attualmente corrono nel Campionato di velocit&agrave; italiano, avranno la possibilit&agrave; di gareggiare questo fine settimana sul circuito di &ldquo;casa&rdquo;

Moto3: Zannoni e Fabbri le wild card di Misano

"Questo &egrave; quello che accade in questa parte del mondo in agosto: tanta pioggia e nel giro di due minuti la pista &egrave; bagnata, ed &egrave; questo che &egrave; successo in FP2", spiega Max Biaggi, autore del miglior crono nel primo turno di prove libere a Sepang.  "Ho fatto solo uno o due giri per verificare il setting da bagnato perch&eacute; era da un po' che non giravo sul bagnato", aggiunge il romano dell'Aprilia. "Abbiamo ottenuto informazioni buone nel caso che domenica si debba uscire con un setup da bagnato.  "Sembra che i giorni di test siano stati utili, ma le condizioni oggi non sono le stesse. Non &egrave; il caldo ma l'umidit&agrave; che cambia il grip sulla pista, quindi dobbiamo vedere cosa possiamo migliorare", conclude Max Biaggi.  Fiammetta La Guidara

"Non &egrave; il caldo ma l'umidit&agrave; che cambia il grip sulla pista, quindi dobbiamo vedere cosa possiamo migliorare", dice Biaggi

Biaggi: 'L'umidit&agrave; modifica il grip'

Ormai &egrave; ufficiale: Max Biaggi correr&agrave; a Misano come wild card in sella ad una terza RSV4 RF dell&rsquo;Aprilia Racing Team &ndash; Red Devils. La notizia era nell'aria gi&agrave; da un po' e noi vi abbiamo sempre puntualmente riportato i rumors (leggi qui). Ma c'erano state anche le smentite dello stesso Max, che prometteva di essere s&igrave; al circuito Marco Simoncelli, ma solo come commentatore... E invece, a meno che non gli diano un microfono mentre gareggia, il pluricampione del mondo per il commento della Superbike non ci sar&agrave; perch&eacute; sar&agrave; impegnato a correre su un tracciato "amico", che lo ha visto conquistare due doppiette di gara, nel 2010 e 2012.  Quando scender&agrave; in pista saranno passati 985 giorni dalla sua ultima gara.  "Mi sento come se fosse passata un&rsquo;eternit&agrave;! Ovviamente non ho mai perso di vista le moto, le ho sempre seguite ed in qualche modo mi sento sempre aggiornato, ovviamente non da pilota. Adesso che ho preso questa decisione di correre, ma solo per divertirmi e per il piacere di farlo, mi preparo a tutti quelli che potranno essere gli avvenimenti del fine settimana e cercher&ograve; di farmi trovare al meglio&rdquo;, ha dichiarato Max Biaggi a WorldSBK.  Quale sar&agrave; l'approccio di Max Biaggi al fine settimana di gare?  &ldquo;Sicuramente il mio approccio sar&agrave; di istinto e si baser&agrave; sui miei ricordi e sensazioni del passato, visto che &egrave; da diverso tempo che manco da una gara. Poi sicuramente ci sar&agrave; lo scontro con la realt&agrave;, i secondi che vanno via veloci e gli avversari che, correndo ogni due settimane, sono sempre alla ricerca del limite. Questa &egrave; una prospettiva che non vedo da diversi anni, ma non sono spaventato. So benissimo che loro andranno fortissimo ed &egrave; per questo che non mi pongo aspettative prima di iniziare&rdquo;, ha detto ancora Biaggi nella sua intervista a WorldSBK.  Cosa pensi di ci&ograve; che &egrave; riuscito a fare Jonathan Rea nella prima met&agrave; di stagione?  &ldquo;Johnny &egrave; un ragazzo che stimo molto e sono contento che lui abbia finalmente avuto un&rsquo;occasione per dimostrare il pilota che &egrave;&rdquo;.  Sei gi&agrave; sceso in pista a Misano quest&rsquo;anno, giusto?  &ldquo;Ho gi&agrave; provato a Misano quest&rsquo;anno, ma solo in quanto collaudatore di alcune componenti e soluzioni, quindi non con il pacchetto che attualmente utilizzano Haslam e Torres&rdquo;.  Ci sar&agrave; un&rsquo;altra novit&agrave; per il prossimo fine settimana, ovvero un asfalto completamente nuovo&hellip;  &ldquo;Misano si &egrave; fatto il lifting, era una cosa di cui aveva bisogno. Il nuovo asfalto non &egrave; male, ovviamente il calore rende a volte il tutto pi&ugrave; difficile ma sicuramente &egrave; un passo avanti&rdquo;.  Dal 2012 ad oggi, quanto credi sia cambiato nel Mondiale?  &ldquo;Non sono sicuro che non siano cambiate le cose, sinceramente parlando. Alla fine sono passati tre anni e quando correvo io c&rsquo;erano le gomme da 16,5&rsquo;&rsquo; mentre ora si utilizzano quelle da 17&rsquo;&rsquo;, quindi non solo gli pneumatici sono diversi ma anche le moto. Il cambio di regolamento di quest&rsquo;anno le ha rese leggermente meno prestanti ed in ogni caso differenti rispetto al passato. Non sar&agrave; facile trovare il limite da subito. Non &egrave; solo una questione di coraggio, ma anche di fiducia e approccio&rdquo;.  Come hai visto Troy in pista e quanto credi ci sia in comune tra il tuo ed il suo ritorno?  &ldquo;Vedere Troy di nuovo in gara mi ha sorpreso ma allo stesso tempo reso felice. In quanto appassionato di moto ed avendo condiviso i tracciati con lui in passato, mi ha fatto piacere rivederlo in pista. Potrei definire quasi &lsquo;romantico&rsquo; il suo ritorno. E poi non &egrave; mica andato piano!&rdquo;  Da campione e pilota vincente la voglia di competere, di lottare non si perde mai, vero?  &ldquo;S&igrave;, per&ograve; gli automatismi, la preparazione fisica e mentale ovviamente si perdono quando si smette e questo &egrave; un fattore non da poco.  Tu comunque non sei rimasto completamente fermo&hellip;  &ldquo;Io ho s&igrave; fatto qualche test, ma niente pi&ugrave;. Poi ovvio, quando Aprilia mi chiede di provare delle nuove componenti o soluzioni, non &egrave; che devo spingere al 100%. Quando si fanno dei test l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di capire se la componente o la soluzione funzionano bene, non di cercare la velocit&agrave;&rdquo;.  Nella conferenza stampa del gioved&igrave; del Gran Premio di Catalunya Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez si sono detti felici del tuo ritorno in pista. Valentino ha anche detto che forse verr&agrave; a vederti.  &ldquo;Tutti e tre sono stati molto gentili ma questo non fa altro che mettermi della pressione (ride). Per fortuna, come ho detto, faccio questo ritorno con l&rsquo;obiettivo di divertirmi il pi&ugrave; possibile e quindi gran parte della pressione scivola via automaticamente. So benissimo che c&rsquo;&egrave; un gruppo di piloti che &egrave; intoccabile, inavvicinabile, detto questo si vedr&agrave;. Il mio riferimento sar&agrave; Bayliss: Troy ha fatto due gare, in Tailandia &egrave; andato meglio ovviamente. Ovvio che i primi facevano un altro sport&rdquo;.  La sensazione &egrave; che, in generale, gli addetti ai lavori, i media ed i fan siano concordi sul fatto che tu sarai in grado di fare qualcosa in pi&ugrave;&hellip;  &ldquo;Io non mi metto limiti ma sono molto realista. Lui ha fatto come miglior risultato un nono, sbaglio? Non &egrave; male in una griglia come quella Superbike. Spero che il mio risultato non sar&agrave; tanto lontano, poi dipender&agrave; tutto da come si evolver&agrave; il weekend e soprattutto da come avr&agrave; inizio, alla fine sono tre anni che non mi trovo in questa situazione. Ora sono tranquillo, ma sicuramente presto l&rsquo;adrenalina e la pressione si faranno sentire e non sar&agrave; facile gestirla come in passato. Ho con me i ragazzi di Aprilia e tutti quelli che ho lasciato, che mi conoscono e che mi metteranno nelle migliori condizioni possibili per far bene&rdquo;.  Sei pronto anche per tutti i fan che verranno a vederti?  &ldquo;Pi&ugrave; saranno e pi&ugrave; sar&ograve; contento. Sar&agrave; una festa per me e per loro, una sorta di rimpatriata. Il fan club sar&agrave; presente in prima linea cos&igrave; come tanti tifosi ed appassionati di moto. Ci sar&agrave; da divertirsi&rdquo;.  &nbsp;  &nbsp;

"Non sar&agrave; facile trovare il limite da subito. E'  una questione di coraggio, ma anche di fiducia e approccio&rdquo; dice Biaggi, wild card a Misano

Biaggi a Misano: Questione di feeling

Alla bella et&agrave; di 50 anni, Jeremy McWilliams&nbsp; correr&agrave; una gara di Moto2, a Silverstone, il 31 agosto. La gara di casa per un britannico come lui, nato a Belfast, Irlanda del Nord. McWilliams ha smesso di correre nel Motomondiale nel 2005, mentre la sua prima stagione al Motomondiale risale al 1993.  McWilliams non ha mai abbandonato il mondo delle corse, attualmente al comando del team Agro-On Wil Racedays Honda impegnato sia in STK1000 che in STK600.    Era in pista anche a Indianapolis, in una gara di contorno alla MotoGP, una serie Harley davidson: e ha vinto.  A Silverstone porter&agrave; in gara una moto sperimentale che sta sviluppando: Bennetts Brough Superior (moto con telaio monoscocca in fibra con serbatoio integrato e forcella di derivazione Fior, Bmw),  Su twitter ha postato queste foto scattate durente un test a Mallory Park. " Quando arriva un&rsquo;opportunit&agrave; come quella di correre in una gara della Moto2, &egrave; difficile dire di no. La moto &egrave; un concetto completamente nuovo in termini di design del telaio, non c&rsquo;&egrave; niente altro di simile in Moto2, con il telaio monoscocca in carbonio.&rdquo;    Ed &egrave; - scrive ancora su Twitter - rimasto "piacevolmente impressionato dal fatto che da quando si &egrave; saputo in giro che torno in gara, il mio telefono &egrave; rovente!&rdquo;

Far&agrave; una wild card in Moto2 a Silverstone

McWilliams torna a correre a 50 anni

La Suzuki ha scelto una formazione spagnola per il 2015, l&rsquo;anno del ritorno in MotoGP. Correr&agrave; con Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales, anche se sar&agrave; con ogni probabilit&agrave; Randy de Puniet, il francese che ha portato avanti lo sviluppo della Suzuki fino a oggi, a correre nell&rsquo;ultima gara di quest&rsquo;anno, il GP di Valencia, ultima gara della stagione 2014.  E poi che ne sar&agrave; del francese?  &ldquo;In Suzuki &egrave; gi&agrave; pronto per me un contratto come tester o qualcosa del genere - ha spiegato De Puniet al sito della Dorna -&nbsp; Posso scegliere se accettarlo o meno. Vorrei esser informato sui loro programmi al pi&ugrave; presto possibile, perch&egrave; voglio tornare alle competizioni, ma non a condizioni svantaggiose. Il mio primo obiettivo &egrave; rientrare con la MotoGP. Se poi ci fosse anche una possibilit&agrave; con la Superbike, perch&egrave; no?&rdquo;   Questo finesettimana, De Puniet correr&agrave; in Giappone, la mitica 8 Ore di Suzuka: condivider&agrave; la GSX-R 1000 numero 34 con Takuya Tsuda e Josh Waters.  &ldquo;Per la Suzuki, come per le altre Case giapponesi, questa &egrave; una corsa molto importante. Far&ograve; del mio meglio per dare il mio contributo e adattarmi subito alla moto&rdquo;.  Il programma MotoGP riprender&agrave; a settembre.  &ldquo;Abbiamo in programma test al Mugello, ad Aragon, in Spagna e a Valencia, dove dovremo correre come wild card il GP della Comunit&agrave; Valenciana&rdquo;  Su quali elementi in particolare la Suzuki si sta concentrando nel suo sviluppo?  &ldquo;Di recente abbiamo lavorato molto sull&rsquo;elettronica, siamo passati dalla ECU Mitsubishi a quella della Magneti Marelli. Stiamo facendo progressi sotto tutti i punti di vista, ma &egrave; sempre difficile da dire perch&egrave; non abbiamo riferimenti, quindi &egrave; difficile fare una valutazione.&rdquo;

Il pilota-collaudatore correr&agrave; la 8 Ore di Suzuka

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