        La prima giornata del round di Assen &egrave; stata interamente condizionata dal maltempo, che ha impedito ai piloti della top class delle derivate di serie di esprimersi al meglio, raccogliendo dati prevalentemente in ottica di pista umida\bagnata. Sia le FP1 che le FP2, infatti, sono state caratterizzate dalla quasi totale assenza della pista asciutta, brevemente apparsa (e non in maniera completa) solamente nella prima met&agrave; della seconda sessione di giornata. In questo contesto ad esaltarsi &egrave; stato Toprak Razgatlioglu, mostratosi tra i pi&ugrave; confidenti in relazione a questa tipologia di condizioni climatiche e autore del miglior tempo nelle prime libere e del secondo nelle FP2, alle spalle del solo Alvaro Bautista nella combinata. Dunque, l'alfiere della BMW, che non ha mai vinto sul circuito di Assen, si candida ad un ruolo da protagonista, come si evince anche dalle sue parole. SBK, Rinaldi: "Toprak mi ha stupito pi&ugrave; di Bulega, noi dobbiamo ricominciare" Toprak Razgatlioglu: "Vento incredibile in curva 6" Il campione del mondo 2021 ha analizzato la giornata, sottolineando le buone sensazioni e la competitivit&agrave; avvertita in sella: "Il feeling generale &egrave; buono, la moto funziona ed il grip &egrave; alto in relazione alle condizioni di pista che abbiamo trovato. Abbiamo avuto solo un problema con il freno motore, ma c'&egrave; da dire che non abbiamo guidato sull'asciutto. Ho messo le gomme nuove negli ultimi 25 minuti, ho fatto il secondo tempo e poi &egrave; stata esposta la bandiera rossa, dopo che ha iniziato a piovere. Abbiamo avuto modo di modificare il setup della moto, soprattutto in frenata, sono soddisfatto. Alla fine del turno con la pista bagnata ho girato in 1'43.9, un ottimo tempo per le condizioni che c'erano".&nbsp; Il cambio di layout, tra Barcellona e Assen, si &egrave; fatto sentire sul setting della moto: "Fino ad ora non vedo grossi problemi, la seduta in sella &egrave; buona, mi piace, devo semplicemente cambiare la moto a seconda del tracciato. Tra qui e Barcellona il tracciato &egrave; completamente diverso e dobbiamo lavorare un p&ograve; sul freno motore, ma dobbiamo provare ancora domani sull'asciutto. Inoltre oggi in curva 6 il vento era incredibile, mi spostava da un lato senza girare; non avevo mai provato una cosa simile, anche se poi dopo qualche giro ti abitui". Il pilota turco elogia la BMW Sia che trovi asciutto sia che trovi bagnato, Razgatlioglu resta estremamente fiducioso in vista del proseguo del week-end di gara: "Abbiamo abbastanza dati sia per l'asciutto che per il bagnato, siamo forti. Dobbiamo ancora capire quali gomme scegliere per le gare, ancora non ho fatto una simulazione gara, non c'&egrave; stato il tempo per farlo. Sono sempre stato un po' spaventato dal circuito di Assen, spesso sono stato veloce ma non forte. Sia io che BMW abbiamo bisogno di vincere qui in Olanda, visto che non ci siamo mai riusciti. La moto soprattutto in alcune curve, gira meglio rispetto alla Yamaha, &egrave; pi&ugrave; facile da inserire in curva".  SSP300, Assen: Garcia poleman penalizzato, ne approfitta Seabright          

Il pilota turco si &egrave; rivelato tra i pi&ugrave; competitivi del primo giorno sul circuito olandese, avendo siglato il secondo miglior tempo

SBK, Razgatlioglu: "Ad Assen abbiamo bisogno di vincere"

        Un po&rsquo; per tradizione, un po&rsquo; per le previsioni meteo, tutti si aspettavano un venerd&igrave; condizionato dalla pioggia olandese (ecco qui il resoconto). Il terzo round della Superbike, ad Assen, &egrave; iniziato con questa incertezza e Alvaro Bautista ha ottenuto il miglior riferimento cronometrico in 1&rsquo;35.473. Il campione in carica ha ammesso: &ldquo;La pista non &egrave; mai stata completamente asciutta, sia al mattino sia al pomeriggio. Nel pomeriggio poi il vento &egrave; stato molto forte, soprattutto nella parte vicina al paddock, sentivo&nbsp;l&rsquo;aria che spingeva. Con queste condizioni &egrave; difficile avere buoni riferimenti e buone sensazioni perch&eacute; &egrave; difficile fare due giri con le stesse traiettorie. In ogni caso anche con queste condizioni &egrave; meglio essere primo che essere decimo&rdquo;. I dati raccolti nel 2023 non serviranno in vista delle round olandese  L&rsquo;anno scorso proprio Alvaro vinse tutto: Gara1, Superpole Race e Gara2. Questo fine settimana il pilota ufficiale Ducati lo vive in maniera diversa: &ldquo;Sar&agrave; di sopravvivenza. Non sappaimo quali condizioni troveremo in gara, bisogner&agrave; adattarsi in quel momento e dare il massimo. &Egrave; difficile lavorare cos&igrave; sulla messa a punto, quello che arriva arriva&rdquo;. A nulla serviranno i dati che ha raccolto dalla passata stagione: &ldquo;Il set up usato nel 2023 quest&rsquo;anno non funziona. A Barcellona l&rsquo;ho cambiato completamente. L&rsquo;importante &egrave; il feeling con la moto ed &egrave; molto simile a quello avuto proprio al Montmel&ograve;. Alla fine non mi sento in vantaggio, i tempi sono pi&ugrave; lenti dell&rsquo;anno scorso&rdquo;.  Bautista risponde a Paul Denning  Bautista ha poi commentato le dichiarazioni di Paul Denning (oggi team principal di Yamaha) sul suo conto nelle quali lo ha definito &ldquo;patetico&rdquo; per la reazione contraria avuta all'introduzione del regolamento sul peso. Bautista ha fatto un salto indietro nel tempo e ha detto: &ldquo;Ricordo che quando ero nel suo team, con Suzuki, c&rsquo;era stato qualche screzio. Era il periodo in cui c&rsquo;&egrave; stato il cambiamento di cilindrata, dalla 800 alla 1000. Mi aveva offerto di restare con lui ma con la 800 e io volevo invece la 1000 per lottare. Per questo ha perso la possibilit&agrave; di restare in MotoGP e forse ce l&rsquo;ha con me&rdquo;. Entrando poi nel dettaglio della discussione ha ammesso: &ldquo;Da un punto di vista tecnico non posso rispondergli, ma dal punto di vista del pilota s&igrave; e lui invece non ha mai guidato questa moto e non pu&ograve; sapere molte cose. Quindi non pu&ograve; parlarne&rdquo;. Lo spagnolo ha sottolineato il suo punto di vista sul regolamento del bilanciamento del peso: &ldquo;Non sono d&rsquo;accordo con questo regolamento, ma non solo per me. In futuro quando arriver&agrave; un pilota "leggero" da altre categorie inizier&agrave; con un handicap e anche le marche dovranno scegliere piloti che avranno un certo peso, per evitare questa zavorra&rdquo;. Calendario Superbike 2024       

Il meteo ha gi&agrave; fatto da padrone nella prima giornata del terzo round e lo spagnolo &egrave; primo, ma ammette: &ldquo;Bisogna essere pronti a tutto&rdquo;

SBK, Bautista: “Ad Assen un weekend di sopravvivenza”

        Tutti &ndash; o quasi &ndash; in attesa di Alvaro Bautista. Il campione del mondo in carica infatti non detta legge solo in pista &ndash; dove in questo 2024 la concorrenza non manca &ndash; ma anche fuori, ossia per quanto concerne il mercato, un po&rsquo; come un anno fa. Riavvolgendo il nastro SBK, infatti, &egrave; facile ricordare come la scelta di Alvaro di continuare &ndash; comunicata alla vigilia del quarto round &ndash; diede il via alle successive mosse di mercato in ottica 2024, ed in questi mesi la scena &egrave; destinata a ripetersi.&nbsp;&ldquo;Non ho fissato una deadline, anche se ovviamente non aspetter&ograve; sino a fine anno&rdquo; ci ha raccontato Alvaro a Phillip Island in merito alle decisioni sul futuro, ma siamo certi che qualche considerazione insieme ai suoi uomini pi&ugrave; fidati sia gi&agrave; stata fatta. Scampato il pericolo relativo ai postumi dell&rsquo;infortunio di Jerez lo spagnolo ha ritrovato sorriso e velocit&agrave;, il che ha certamente allontanato l&rsquo;ipotesti del ritiro, con la carta d&rsquo;identit&agrave; &ndash; che quest&rsquo;anno segner&agrave; quota 40 anni &ndash; a fare per&ograve; da contraltare. La scelta di Alvaro come detto toccher&agrave; anche altri piloti, a cominciare da Andrea Iannone.  Iannone cuore Ducati, ma BMW...  Lo scenario &egrave; chiaro: Andrea &egrave; tornato in SBK spinto dalla passione e dalla voglia di prendersi pi&ugrave; di una rivincita, affidandosi ad un team privato ma solido come Go Eleven e rispondendo immediatamente con i risultati a chi lo reputava ormai fuori dai giochi. L&rsquo;appetito in questi casi vien mangiando, dunque il prossimo obiettivo di Andrea non pu&ograve; che essere quello di passare da un team indipendente Ducati a quello ufficiale, per dare l&rsquo;assalto senza mezzi termini al suo primo titolo mondiale. &nbsp;Facile di conseguenza capire come la decisione di Bautista sia di fondamentale importanza per Andrea, che potrebbe avere strada libera verso il team Aruba come trovarsi la strada sbarrata, considerato anche che il posto di Bulega &egrave; a dir poco solido. In caso di mancato approdo in Aruba per Iannone sarebbe ovviamente il caso di guardarsi intorno: una opzione &egrave; restare in Go Eleven, con un anno di esperienza ed un supporto Ducati di prim&rsquo;ordine. &nbsp;&Egrave; lecito pensare per&ograve; che la volont&agrave; dell&rsquo;abruzzese sia quella di entrare in un team ufficiale, e l&rsquo;altra struttura in grado di poter consegnare ad Andrea una moto in crescita ed un soddisfacente stipendio &egrave;&hellip; BMW. Un&rsquo;ipotesi che al momento pu&ograve; sembrare lontana, ma non si deve dimenticare che gi&agrave; l&rsquo;anno scorso la casa tedesca intavol&ograve; una trattativa con Iannone, ed un anno dopo pu&ograve; contare su un mezzo le cui quotazioni si sono decisamente alzate, oltre che su un budget da MotoGP.&nbsp;BMW potrebbe cos&igrave; schierare un dream team da film, affiancando a Toprak Razgatlioglu un altro pezzo da novanta come Iannone, puntando dunque con due punte al titolo. Ducati Aruba, Go Eleven, BMW ed il sogno forse ancora non del tutto sopito della MotoGP: questi crediamo possano essere i pensieri di Iannone, ma prima occorre attendere il responso di re Alvaro. SBK, Nicol&ograve; Bulega operato per risolvere la sindrome compartimentale       

Come nel 2023 la decisione di Alvaro in merito al suo futuro indirizzer&agrave; il mercato: Andrea sogna la V4R rossa, ma il piano B potrebbe gi&agrave; esserci

SBK: il futuro di Iannone e BMW nelle mani di… Bautista

        Il re &egrave; tornato padrone del suo castello. Dopo aver interrotto a quota 6 la striscia di vittorie consecutive a Barcellona infatti Alvaro Bautista &egrave; tornato a dominare in Gara 2, conquistando il primo successo della sua stagione, nonch&eacute; il numero 60 in Superbike.&nbsp;Come spesso accaduto in passato lo spagnolo ha fatto valere il suo passo, con il quale giro dopo giro ha sfiancato la resistenza anche di Nicol&ograve; Bulega, rimasto a pochi decimi dal compagno fino agli ultimi giri di gara, quando ha saggiamente deciso di accontentarsi della seconda piazza, che gli permette di lasciare Barcellona da leader del mondiale. Toprak sul podio, Iannone a terra&nbsp; Detto della doppietta Ducati, a completare il podio &egrave; Toprak Razgatlioglu, unico pilota insieme a Bautista a salire sul podio in tutte e 3 le manche del fine settimana. BMW pu&ograve; sorridere anche grazie a Michael Van Der Mark, ottimo quarto davanti a Danilo Petrucci, al miglior piazzamento del fine settimana. Punti pesanti relativamente alla classifica dei piloti indipendenti quelli ottenuti dal portacolori Barni, vista la caduta di Andrea Iannone, finito a terra in curva 10 mentre tentava di inseguire Razgatlioglu.&nbsp;Positiva la prova di Remy Gardner, primo pilota Yamaha sul traguardo in sella alla R1 del team GRT, con Jonathan Rea che raccoglie i primi punti della sua stagione grazie all&rsquo;ottava posizione. Gara sfortunata invece per Andrea Locatelli, 13&deg; dopo essere rimasto incolpevolmente coinvolto &ndash; al pari di Axel Bassani - nell&rsquo;incidente provocato al primo giro da Michael Rinaldi, finito a terra insieme al portacolori Kawasaki. La classifica  SBK: il sorpasso da fiato sospeso di Toprak in SP Race a Barcellona  &nbsp;       

Lo spagnolo trionfa grazie al suo infernale ritmo, piegando la resistenza di Bulega e Razgatlioglu. Petrucci 5&deg;, Bassani out a causa di una carambola innescata da Rinaldi, Rea 8&deg;

SBK: Bautista torna il padrone di Barcellona in Gara 2, Iannone a terra

Come Rossi su Lorenzo in MotoGP nel 2009, Razgatlioglu ha superato Bautista all'ultima curva andando così a conquistare la seconda vittoria del weekend in SBK a Barcellona in sella alla BMW. Bravo anche Iannone ad approfittare del momento per inserirsi al secondo posto: ecco la sequenza completa della manovra-capolavoro

SBK: il sorpasso da fiato sospeso di Toprak in SP Race a Barcellona

        Da felice a triste nell&rsquo;arco di 24 ore. Questo &egrave; l&rsquo;umore di Alvaro Bautista al termine della seconda ed ultima giornata di test SBK sul tracciato di Barcellona in vista del round catalano del prossimo fine settimana.&nbsp; Lo spagnolo della Ducati ha chiuso in P17 con un distacco di 1&rdquo;3 dal compagno Nicol&ograve; Bulega, ancora leader della classifica. La cosa che conforta &egrave; che almeno la condizione fisica per lo spagnolo &egrave; tornata dopo il round australiano corso stringendo i denti.&nbsp; Bautista e i problemi di oggi  Lo spagnolo nella giornata di oggi, come lui stesso ha dichiarato, ha dovuto fare i conti con il poco grip ed un feeling con la moto non perfetto. &ldquo;Gi&agrave; dalla mattina &ndash; esordisce Bautista &ndash; ho capito che sarebbe stata una giornata complicata, poco grip dalle gomme per tutto il giorno e poco feeling con la moto. Fisicamente ci sono, ieri ho migliorato il mio feeling con la moto durante la giornata; oggi &egrave; iniziato peggio di ieri, non sono mai riuscito a riprendere il feeling con la moto, non so per quale motivo, forse per la condizione della pista.&rdquo;&nbsp; Poi aggiunge: &ldquo;Facevo fatica a far curvare la moto a gas aperto, ho dovuto mettere molta forza; anche il grip al posteriore non era al massimo, spinnava ogni volta e il posteriore non mi aiutava a curvare.&rdquo; Le prospettive di Bautista per il round catalano  I problemi riscontrati da Bautista in questa giornata sono veramente strani, considerando che lo spagnolo era uno dei pochi piloti a riuscire a guidare al meglio la moto tra le curve del tracciato catalano. Bautista spiega: &ldquo;Nel test dello scorso anno mi sono trovato meglio ed anche il passo gara era pi&ugrave; forte. Quest&rsquo;anno &egrave; diverso, dobbiamo lavorare e capire perch&eacute; abbiamo avuto questo problema e cercare di risolverlo.&rdquo;       

&ldquo;Giornata pi&ugrave; difficile rispetto a ieri&rdquo; commenta lo spagnolo di Ducati al termine della seconda ed ultima giornata di test sul tracciato catalano

Test Barcellona, Bautista deluso: “Poco grip e feeling non prefetto con la moto”

        Sorride Alvaro Bautista, ed i tempi sul giro per una volta non sono cos&igrave; importanti. Al di l&agrave; della terza piazza ottenuta nella prima giornata di test, con 7 decimi di ritardo da uno straordinario Nicol&ograve; Bulega, lo spagnolo pu&ograve; festeggiare per i miglioramenti compiuti sotto il piano fisico, ossia quello che in tutto l&rsquo;inverno non gli ha permesso di preparare la stagione 2024 nel migliore dei modi. Le parole di Bautista  &ldquo;Ora sono contento &ndash; apre Alvaro &ndash; dato che sento di essere tornato a posto. A Phillip Island non mi sono sentito del tutto a posto fisicamente, mentre ora s&igrave;. Ho iniziato la giornata con calma, ma poi mi sono sentito bene in sella, e posso dire non avere problemi in sella. Di conseguenza ho potuto pensare solo alla guida ed a come migliorare, che &egrave; la cosa pi&ugrave; importante&rdquo;.&nbsp;Riacquisita la perfetta condizione fisica Bautista ha potuto lavorare in scioltezza sulla sua Panigale V4R, come in una giornata di test invernali.&nbsp;&ldquo;Abbiamo fatto tanti cambiamenti sulla moto, dato che ora vado in cerca della totale fiducia. Devo abituarmi al maggiore peso, e capire in quali aree posso spingere ed in quali no. E&rsquo; stato un po&rsquo; il mio giorno di pre stagione&rdquo;. SBK, Pirro di scena a Barcellona: al lavoro sui dettagli della V4R       

Alvaro terzo e soddisfatto: "Ho iniziato con calma la giornata, poi ho sentito che tutto andava per il verso giusto e ho potuto lavorare come sperato"

SBK, a Barcellona sorride Bautista: "Finalmente sono tornato al top della condizione"

        Il mondiale Superbike &egrave; ufficialmente ripartito, e con lui la caccia ad Alvaro Bautista. Da due stagioni del resto lo spagnolo &ndash; che quest&rsquo;anno spegner&agrave; 40 candeline &ndash; si &egrave; dimostrato pressoch&eacute; intoccabile, in sella ad una Ducati Panigale V4R altrettanto riferimento della categoria, ma ogni stagione &egrave; una storia a s&eacute; ed i rivali non mancano, a cominciare da quel Toprak Razgatlioglu passato a BMW proprio per avere maggiori chance di vittoria, o da un Nicol&ograve; Bulega gi&agrave; rivelatosi un compagno pi&ugrave; scomodo. &nbsp;Alvaro dal canto suo &egrave; pronto a difendere il numero uno che porta sulla carena, nonostante un inverno falcidiato dai postumi dell&rsquo;infortunio rimediato durante i test del novembre scorso, nonch&eacute; dalla zavorra &ndash; intorno ai 6 chili - che la nuova regola sul peso minimo moto pi&ugrave; pilota gli imporr&agrave; di piazzare sulla sua Panigale. &nbsp;Alvaro sei arrivato a questa nuova stagione dopo un inverno complicato. Come cambia l&rsquo;approccio in questi casi?&nbsp;&ldquo;Al momento non ci sono differenze. L&rsquo;anno scorso ero pi&ugrave; tranquillo, dato che le sensazioni in sella erano buone ed ero al top fisicamente, quindi avevo meno cose a cui pensare. Attualmente il mio primo obiettivo &egrave; riottenere la giusta confidenza ed arrivare al massimo del mio potenziale, cosa che prima dell&rsquo;ultimo test era tutt&rsquo;altro che scontata. Marted&igrave; (nel test ndr) ho potuto per la prima volta non pensare al corpo, bens&igrave; alla moto, e subito mi sono sentito pi&ugrave; vicino alla mia versione migliore. Per ora quindi voglio solo progredire passo dopo passo&rdquo;.&nbsp;Dopo due titoli di fila ti senti cambiato in qualche modo?&nbsp;&ldquo;Sono sicuro di me stesso come lo ero prima, ed anche la fame &egrave; la stessa. Non ho pensato di essere arrivato dopo il secondo titolo in Superbike: la motivazione c&rsquo;&egrave;, anzi l&rsquo;infortunio ha contribuito ad aumentarla ulteriormente. Appena ho sentito che le mie condizioni miglioravano mi sono caricato: ho tanta voglia di essere competitivo dopo le difficolt&agrave;&rdquo;. I miglioramenti ed i rivali  Quali ulteriori margini di miglioramento senti di avere?&nbsp;&ldquo;Un punto dove vorrei migliorare &egrave; il time attack. Quando riesco a fare un singolo giro veloce vuole dire che ho davvero la giusta fiducia in sella, ma raramente riesco a fare lo stesso se sento che qualcosa non va. Vorrei quindi riuscire a fare come coloro che chiudono gli occhi, spengono il cervello e mettono insieme un giro veloce nonostante tutto. La cosa pi&ugrave; importante per&ograve; &egrave; adattarsi ai cambiamenti ed ai nuovi rivali&rdquo;.&nbsp;Parlando di rivali Bulega &egrave; gi&agrave; pi&ugrave; vicino a te di quanto non lo fosse mai stato Rinaldi in precedenza. Come ti immagini la convivenza nell&rsquo;arco della stagione?&nbsp;&ldquo;Io penso per me, ma avere un pilota cos&igrave; forte nel box &egrave; solo positivo, dato che dai dati posso capire tante cose. Pi&ugrave; che vederlo come un rivale lo vedo come un aiuto. Ovviamente in pista tutti vogliono vincere, ma il rapporto &egrave; buono sin dal giorno del suo approdo nel team&rdquo;. &nbsp; La pattuglia Ducati sta diventando sempre pi&ugrave; forte. Un ulteriore titolo confermerebbe come non basti il potenziale della V4R per vincere? &ldquo;Il livello sta crescendo, e di conseguenza &egrave; sempre pi&ugrave; difficile vincere. Quest&rsquo;anno mi aspetto che vi sia pi&ugrave; di un pilota Ducati costante come me, quindi sar&agrave; difficile&rdquo;. Bautista e la MotoGP  Il Bautista di oggi cosa potrebbe fare in MotoGP?&nbsp;&ldquo;Prima di farmi male mi sono sentito la migliore versione di me stesso, ma ora &egrave; inutile pensare alla MotoGP, dato che quando ho avuto la possibilit&agrave; di provare non ero a posto fisicamente, e ho provato forse le peggiori sensazioni di sempre in sella. Ricordo che quando ho finito la gara ho pianto, un po&rsquo; per il dolore un po&rsquo; per il dispiacere di non avere potuto sfruttare l&rsquo;occasione. Inutile parlarne ancora per&ograve;, senn&ograve; la gente inizierebbe a dire che ho avuto l&rsquo;opportunit&agrave; e non l&rsquo;ho sfruttata&rdquo;.&nbsp;Da 1 a 10 quanto &egrave; migliore il Bautista attuale da quello che ha disputato la sua ultima stagione completa in MotoGP?&nbsp;&ldquo;Direi 9&rdquo;.&nbsp;Hai gi&agrave; iniziato a pensare al 2025? Quali fattori possono influire sulle tue scelte future?&nbsp;&ldquo;Ti assicuro che non ci ho ancora pensato. Questo perch&eacute; ora sto pensando solo a tornare al meglio. Non ho fissato una deadline, anche se ovviamente non aspetter&ograve; sino a fine anno: non ho fretta, ma prima di pensarci voglio sentirmi competitivo, poi ci penser&ograve;&rdquo;. SBK, buoi pesto in casa Honda. Vierge: "Non possiamo essere felici"&nbsp;       

L'INTERVISTA - Alvaro si racconta: "L'infortunio mi ha caricato in termini di motivazione. Inutile pensare alla MotoGP, ma mi sento 9 volte pi&ugrave; forte rispetto all'ultimo anno in cui ci ho corso davvero"

SBK, Bautista: "Ho la stessa fame con 2 titoli in più, a Sepang ho pianto di dolore e dispiacere"

        L&rsquo;anno scorso Alvaro Bautista aveva iniziato la stagione con una tripletta, che certamente non potr&agrave; replicare in questo 2024. La caduta in Gara 1 ha infatti spento presto i suoi sogni di gloria, ed il punto guadagnato dopo essere ripartito &egrave; una magra consolazione, specie considerato il grande risultato colto dal compagno Nicol&ograve; Bulega.&nbsp;&ldquo;Sono stato pi&ugrave; interno del solito &ndash; l&rsquo;analisi della caduta di Alvaro - spingendo pi&ugrave; del solito sull&rsquo;anteriore, cos&igrave; sono finito a terra. Non so cosa avrei potuto fare senza la caduta: sono partito molto bene ma poi ho fatto un errore. Pensavo di poter aumentare il mio passo in quei momenti, invece sono rimasto calmo, dato che vi era tanto caos. Stavo recuperando dopo il contatto con Lowes, ma &egrave; andata male&rdquo;.&nbsp;Sei stato forse troppi impaziente nel recupero?&nbsp;&ldquo;Forse s&igrave;, ma in quel momento mi &egrave; sembrato facile passare i rivali. Quando sono caduto forse ero al limite sull&rsquo;anteriore, ma non credo di aver fatto nulla di folle. Dopo la gara &egrave; facile parlare di risultati, anche se penso che avrei potuto lottare per il podio&rdquo;.&nbsp;Chi ti ha impressionato di pi&ugrave; tra Nicol&ograve; e Iannone?&nbsp;&ldquo;Pensavo che Bulega potesse lottare per la vittoria, quindi direi Iannone perch&eacute; non pensavo potesse salire sul podio. C&rsquo;&egrave; da dire che &egrave; sempre stato rapido su questa pista, ma il podio &egrave; stato sorprendente. Bulega sembrava pi&ugrave; in difficolt&agrave; dopo la FP3, invece &egrave; stato bravo a gestire tutte le variabili&rdquo;. Bautista tranquillo  La velocit&agrave; della BMW invece?&nbsp;&ldquo;Non mi ha sorpreso, conosco il potenziale della moto. Toprak? La moto &egrave; veloce sul dritto quindi non mi sorprende vederlo rapido. Nella guida non mi sembra come l&rsquo;anno scorso per il momento, non ha la stessa fiducia&rdquo;.&nbsp;Cosa &egrave; successo in Superpole?&nbsp;&ldquo;Ho fatto il giro solo mentre altri hanno usato la scia, che qui spesso aiuta. Ho fatto il mio miglior crono quindi non posso lamentarmi: con il nuovo asfalto mi risulta pi&ugrave; difficile guidare, ma sono pi&ugrave; contento del mio passo che del giro singolo&rdquo;. SBK Phillip Island, Iannone: "Quando perdi quello che ami vivi male, ora voglio godermela"       

Lo spagnolo spiega: "Immaginavo che Nicol&ograve; potesse vincere, meno che Andrea salisse sul podio. La caduta? Sono stato pi&ugrave; interno del solito, senza avrei potuto lottare per le prime 3 posizioni"

SBK Phillip Island, Bautista: "Iannone mi ha impressionato più di Bulega"

        Non &egrave; usuale vedere Alvaro Bautista 12&deg; in classifica, nemmeno il venerd&igrave;. Phillip Island per&ograve; sta mettendo pi&ugrave; a dura prova del solito il talento dello spagnolo, rallentato sia dal maltempo che da alcuni inconvenienti.&nbsp;&ldquo;Non &egrave; stata una giornata facile per nessuno &ndash; apre Alvaro &ndash; ma ancora meno per me, dato che oltre al maltempo ho dovuto fare i conti anche con qualche problema, ma nel complesso sono abbastanza contento. &nbsp;Alcune cose che abbiamo provato nel test hanno funzionato, cos&igrave; mi sono sentito meglio sia al mattino che al pomeriggio. La confidenza con la moto sta arrivando. Tutti stanno spingendo forte, come se la gara fosse di 3 o 4 giri, mentre io sto cercando di essere veloce senza distruggere le gomme&rdquo;. Bautista la strategia per la gara  La gestione delle gomme sar&agrave; comunque importante domani?&nbsp;&ldquo;Assolutamente, specie in questa pista. Non si pu&ograve; girare in 1&rsquo;29 basso per 10 giri, occorre gestire. Io potevo fare 20 giri gestendo le gomme, ma ora dobbiamo lavorare in modo diverso: con il precedente livello di aderenza si poteva giocare con l&rsquo;elettronica e la guida per essere rapido, mentre ora c&rsquo;&egrave; tanta aderenza ma il limite delle gomme &egrave; lo stesso e non si pu&ograve; superare, quindi mi risulta pi&ugrave; difficile guidare come vorrei. Non faccio le curve come prima, quindi non &egrave; semplice essere veloce&rdquo;.&nbsp;Quale pu&ograve; essere l&rsquo;obiettivo di domani?&nbsp;&ldquo;Domani il meteo dovrebbe migliorare ed il vento diminuire, il che sar&agrave; di aiuto per tutti. Ci sono tanti piloti in pochi decimi, quindi credo che nessuno possa avere un&rsquo;idea chiara della gara. Ci sar&agrave; chi vorr&agrave; spingere per 5 giri e cercher&agrave; di sopravvivere fino al cambio gomme, e chi cercher&agrave; di gestirsi in tutta la gara. Personalmente l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di arrivare al mio limite, ma solo dopo la Superpole sar&ograve; in grado di impostare una strategia&rdquo;. SBK Australia, Rea: "Potrebbero essere le gare pi&ugrave; difficili della mia carriera"       

Alvaro attardato ma fiducioso: "Alcune cose provate nel test stanno funzionando, oggi &egrave; stata dura per tutti ma ancora di pi&ugrave; per me. Impossibile ora pensare ad una strategia per la gara"

SBK Phillip Island, Bautista avvisa: "La confidenza con la moto sta arrivando"

        L&rsquo;inverno di Alvaro Bautista si &egrave; concluso col settimo tempo, a sette decimi dal primatista Toprak Razgatlioglu, conquistato nell&rsquo;ultimo giorno di test a Phillip Island. Piazzamenti e distacchi che non entusiasmano, ma il campione del Mondo prova comunque a non fare drammi, consapevole di non aver ancora espresso il massimo del suo potenziale. SBK: calendario 2024 Test Phillip Island: le parole di Alvaro Bautista  &ldquo;Dall&rsquo;inizio della pre-season, questo &egrave; stato il primo giorno in cui mi sono potuto concentrare sul lavoro da fare per migliorare il feeling con la moto senza dovermi preoccupare delle mie condizioni fisiche &ndash; ha spiegato il portacolori Aruba.it &ndash; questo mi rende molto felice anche se, ovviamente, c&rsquo;&egrave; ancora molto da fare per poter essere nelle condizioni ottimali&rdquo;. A rendere la vita difficile al due volte iridato tra le derivate di serie ci ha pensato il nuovo asfalto del circuito australiano: &ldquo;Non sono soddisfatto &ndash; ha spiegato il numero 1 &ndash; fino all&rsquo;anno scorso per me era pi&ugrave; semplice trovare il limite perch&eacute; avevo maggiore controllo della situazione e, con meno grip, riuscivo a gestire lo spin in uscita di curva per far girare la moto. Adesso non posso guidare come in passato&rdquo;. Alvaro ha faticato in particolare nell&rsquo;ultimo settore della pista, un tratto in cui fino all'anno scorso faceva la differenza: &ldquo;Prima riuscivo a far scivolare la moto e uscivo dall&rsquo;ultima curva praticamente &lsquo;dritto&rsquo;, portando cos&igrave; tanta velocit&agrave;. Ora non ci riesco, perch&eacute; tendo ad andare fuori traiettoria. Anche il consumo delle gomme &egrave; diventato un tema importante. Quel che conta &egrave; che ho potuto guidare senza dolore, e sono felice per questo&rdquo;.  Alvaro Bautista non &egrave; ancora al 100%  Se Bautista deve ancora trovare la quadra, altri due ducatisti sono riusciti a impressionare in positivo: parliamo del compagno di box Nicol&ograve; Bulega e del debuttante in SBK Andrea Iannone. &ldquo;Le prestazioni di Bulega non mi hanno certo sorpreso &ndash; l&rsquo;ammissione di Bau Bau &ndash; ma non lo ero a Jerez e nemmeno a Portimao, mi aspettavo questa velocit&agrave;. Conosciamo il suo talento, &egrave; veloce. Iannone, invece, mi ha colpito di pi&ugrave;. Non sai mai cosa aspettarti da un pilota reduce da tanti anni di stop, ma lui sembra essere ancora allo stesso livello. Nei test &egrave; stato rapido, vedremo se lo sar&agrave; anche nei weekend di gara&rdquo;. A proposito della stagione che inizier&agrave; nel weekend, Alvaro non si sente il favorito: &ldquo;No, non lo sono. Io continuo a lavorare con la filosofia del 2023, non ho cambiato metodo di lavoro e so di non essere ancora al 100% a causa dei miei problemi. Oggi ho avuto un buon passo-gara, ma so che mi manca ancora qualcosa. Al momento, sono al 70-80%&rdquo;. SBK, Bassani: "Io dopo Rea? Mi basterebbe vincere la met&agrave; di lui, per il titolo dico Toprak"       

Il campione del Mondo ha concluso l'inverno col settimo tempo: "Adesso l'asfalto ha pi&ugrave; grip e non riesco a sfruttare i miei punti di forza"

SBK, Test Phillip Island, Bautista: "Non riesco a guidare come in passato"

        To see Alvaro Bautista fifteenth on the timesheets is strange, even during a test. After the difficulties at Jerez, the Spaniard hoped to see improvement in Portugal, but this was not the case. Not so much in terms of lap times, seeing as the Spanish rider chose not to mount the SCQ tyre, but with regard to his health, which is still subpar. &ldquo;Things have gone better than Jerez&rdquo;, commented Bautista, &ldquo;but not completely. Yesterday I felt an improvement physically speaking, while today was worse, perhaps also because of how physically demanding this track is. I&rsquo;m not really in pain, but it&rsquo;s always there and it's not easy&rdquo;. Bautista focuses on himself Combined with his less-than-ideal health are a few small technical issues, to resolve as soon as possible. &ldquo;We haven&rsquo;t found the ideal setting, as it was clear I couldn&rsquo;t push hard come the end of the day. We&rsquo;re lacking something right now. It hasn&rsquo;t been a simple winter so far, as I haven&rsquo;t been able to complete a lap without thinking about the pain. This makes it hard to understand whether we&rsquo;re on the right path or not, but this is the situation, and we must do our best&rdquo;. Only the Phillip Island test remains before things get serious, and Bautista&rsquo;s team-mate Nicol&ograve; Bulega is looking strong. &ldquo;I&rsquo;m both confident and not. I just have to work as hard as I can at home, that&rsquo;s all that matters. I&rsquo;ll evaluate my situation day by day and when we get to Australia we&rsquo;ll see where I&rsquo;m at. Worried about Bulega? I&rsquo;m more worried about myself, as the important thing is to get back to being 100%, both physically and with the bike. Only at that point can I look at what others are doing, but I knew that some riders, Nicol&ograve; included, would be quick&rdquo;.       

Alvaro not yet on top: "The feeling was better yesterday, worse today. I&rsquo;m not sure I&rsquo;ll be in the best shape in Australia, I can only work and see day by day"

Portimao SBK test, Bautista: "Worried about Bulega? More about myself"

        Vedere Alvaro Bautista 15&deg; in classifica fa specie, anche in una giornata di test. Dopo le difficolt&agrave; di Jerez infatti lo spagnolo sperava in un miglioramento, che per&ograve; non &egrave; arrivato. Non tanto in termini cronometrici, dato che lo spagnolo ha evitato ancora una volta montare la SCQ, quanto per quanto concerne le sue condizioni fisiche, che restano imperfette.&nbsp;&ldquo;Le cose sono andate meglio rispetto a Jerez &ndash; le parole di Bautista &ndash; ma non del tutto. Ieri ho sentito un miglioramento dal punto di vista fisico, mentre oggi un peggioramento, forse anche dovuto dall&rsquo;impegno maggiore che richiede questa pista. Non sento tanto dolore, ma &egrave; sempre l&igrave; e non &egrave; semplice&rdquo;. Bautista pensa a se stesso  Ad una condizione fisica non perfetta si uniscono le piccole difficolt&agrave; dal punto di vista tecnico, da risolvere il prima possibile.&nbsp;&ldquo;Non abbiamo trovato l&rsquo;assetto perfetto, dato che a fine giornata &egrave; stato chiaro come non potessi spingere del tutto. Ci manca qualcosa al momento. Non &egrave; stato un inverno semplice finora, dato che non sono riuscito a fare un giro senza pensare, anche minimamente, al dolore. In queste condizioni &egrave; difficile capire del tutto se si &egrave; presa o meno la strada giusta, ma la situazione &egrave; questa e dobbiamo fare il massimo&rdquo;.&nbsp;Ora per Bautista resta solo il test di Phillip Island prima di iniziare a fare sul serio, con un Nicol&ograve; Bulega sempre pi&ugrave; incisivo.&nbsp;&ldquo;Sono fiducioso e non lo sono. Posso solo lavorare al meglio a casa, il resto non conta. Valuter&ograve; la mia situazione giorno per giorno, e quando sar&ograve; in Australia potr&ograve; tirare le somme. Spaventato da Bulega? Sono spaventato pi&ugrave; da me stesso, dato che per me la cosa importante &egrave; tornare al 100% fisicamente e con la moto. A quel punto potr&ograve; guardare gli altri, ma sapevo che alcuni piloti compreso Nicol&ograve; sarebbero stati veloci&rdquo;. Test Portimao, Bulega: "Non sono ancora al massimo del mio potenziale"       

Alvaro ancora non al top: "Ieri sensazioni migliori, oggi peggiori. Non sono certo di arrivare nelle migliori condizioni in Australia, posso solo lavorare e valutarmi giorno per giorno"

SBK test Portimao, Bautista: "Spaventato da Bulega? Più da me stesso"

        Gi&agrave; al comando a met&agrave; giornata con un tempo da record di 1'37.809, Nicol&ograve; Bulega ha chiuso davanti a tutti la seconda giornata di test del mondiale Superbike sul tracciato di Jerez de la Frontera. In sella alla Ducati Panigale V4 R ufficiale del team Aruba, il campione del mondo SSP in carica ha dimostrato di essersi adattato immediatamente alla potenza delle SBK, precedendo in classifica Jonathan Rea. A sua volta, il nordirlandese sembra aver gi&agrave; trovato un ottimo feeling con la Yamaha R1 dopo la lunga avventura in Kawasaki, mentre a completare il podio virtuale della giornata troviamo un sorprendente Scott Redding, che con la BMW M 1000 RR del team Bonovo Action &egrave; riuscito sul finale della sessione a mettere le proprie ruote davanti a quelle del compagno di marca Toprak Razgatlioglu. SBK Test Jerez, BMW continua a lavorare: ecco un nuovo forcellone Iannone in Top 5, test complicati per Bautista   A proposito di adattamenti veloci, quello di Andrea Iannone con la Ducati del team Go Eleven non si &egrave; fatto attendere visto che l'abruzzese ha chiuso la Top 5 (senza contare Stefan Bradl con la Honda MotoGP) davanti a Garrett Gerloff, a conferma del buon potenziale di BMW con tre moto nelle prime sei posizioni, al rookie Sam Lowes, a Remy Gardner e a Danilo Petrucci, nono e non particolarmente incisivo con la Panigale V4 R del team Barni. Decima posizione per Andrea Locatelli con la seconda Yamaha ufficiale, mentre per trovare Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi occorre scendere in quattordicesima e quindicesima piazza. Ancora pi&ugrave; complicata la giornata del bi-campione del mondo in carica Alvaro Bautista, alle prese con alcune noie fisiche che l'hanno portato alla decisione di concludere anzitempo i test non riuscendo cos&igrave; ad andare oltre la sedicesima posizione. Infine, &egrave; &ldquo;buio pesto&rdquo; in casa Honda: le CBR1000RR-R ufficiali del team HRC portate in pista da Xavi Vierge e Iker Lecuona sono state stravolte rispetto a quelle della passata stagione, ma i due piloti spagnoli sono riusciti ad entrare a stento nelle prime venti posizioni e avranno parecchio lavoro da svolgere per rendere competitiva la supersportiva della Casa di Tokyo.        

Con la Ducati ufficiale, Nicol&ograve; ha siglato il miglior tempo davanti alla Yamaha di Rea e alla BMW di Redding. Indietro Alvaro, alle prese con problemi fisici

SBK: Bulega chiude al comando i test di Jerez, Bautista solo 16°

        The number one on his fairing looks almost identical, but this is one of few things to remain intact in Alvaro Bautista&rsquo;s world. The Aruba rider prepares to fight as world champion and the clear favourite, but in a championship that now looks quite different, making his battle more complicated. The Spaniard can nevertheless count on the best bike on the grid, as well as the possible difficulties that his rivals &ndash; not least Toprak Razgatlioglu and Jonathan Rea &ndash; may experience aboard new bikes. &ldquo;I&rsquo;ve worked over the winter&rdquo;, comments Bautista, &ldquo;but after the Jerez injury and the Sepang race I had to spend some days at home, recovering. So I haven&rsquo;t done everything I wanted to, although I have increased my muscle mass. I can&rsquo;t gain 13 kg of muscle, and even if I did, I&rsquo;d have to do another sport. I feel fit, though I&rsquo;m curious to see how I&rsquo;ll feel on the bike&rdquo;. Do you see this update to the regulation as being against you? &ldquo;It&rsquo;s a championship regulation, though I&rsquo;ll be the only one, or almost, to have to add ballast. I&rsquo;m sorry because I don&rsquo;t think it&rsquo;s fair, but everyone&rsquo;s accepted it and we have to work &ndash; we won&rsquo;t cry as others have done.&rdquo; Bautista, the ballast and Iannone How does your riding change with the ballast? &ldquo;The bike is harder to ride, I can&rsquo;t close the turns, especially the fast ones, and it&rsquo;s not easy to stop the bike either. Ducati has worked over the winter and now we need to see how we do at Jerez. 7kg at 200km/h is significant, so it will be tougher than it was last year.&rdquo; Might we say you&rsquo;re about to face your toughest challenge? &ldquo;The changes to the regulation and among the riders shake things up but also motivate me. When everything stays the same, it&rsquo;s hard to get excited but the current situation means it's easy to put in the effort. It&rsquo;s a challenge that makes me even more determined to be better&rdquo;. What do you expect from Iannone? &ldquo;I welcome him. He&rsquo;s strong, we&rsquo;ll see what happens during the season&rdquo;.       

The Spaniard is ready to fight for a third title, despite the unknowns: "I struggle to close the fast corners with the ballast, but I can&rsquo;t gain 13 kg of muscle. Iannone? He&rsquo;s strong, we&rsquo;ll see"

SBK, Bautista: “I’m taking on a new challenge, I don’t want to cry like the others”

        Il numero uno sulla carena &egrave; rimasto pressoch&eacute; identico, ma rappresenta una delle poche cose rimaste intatte nel mondo di Alvaro Bautista. Il portacolori Aruba infatti si presenta nuovamente ai nastri di partenza da campione del mondo e da favorito, ma in un campionato che certamente ha cambiato pelle per rendergli pi&ugrave; complicata la missione titolo. Lo spagnolo pu&ograve; comunque contare sulla miglior moto in griglia, nonch&eacute; sulla possibili difficolt&agrave; di avversari &ndash; Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea su tutti &ndash; alle prese con nuove moto tutte da scoprire.&nbsp;&ldquo;Ho lavorato nel corso dell&rsquo;inverno &ndash; le parole di Bautista - ma dopo l&rsquo;infortunio di Jerez e la gara di Sepang ho dovuto passare alcuni giorni a casa per recuperare: non ho quindi fatto tutto quello che avrei voluto, pur riuscendo ad aggiungere massa muscolare. Non posso prendere 13 chili di muscoli, anche perch&eacute; se lo facessi dovrei dedicarmi ad un altro sport. Attualmente mi sento in forma, anche se sono curioso di capire le sensazioni in sella&rdquo;.&nbsp;Vedi questa novit&agrave; regolamentare come un qualcosa contro di te?&nbsp;&ldquo;E&rsquo; una regola del campionato, anche se sar&ograve; l&rsquo;unico o quasi a dover aggiungere la zavorra. Mi dispiace perch&eacute; non credo sia una cosa giusta, ma tutti hanno accettato e dobbiamo lavorare: non dobbiamo piangere come hanno fatto gli altri&rdquo;. Bautista, la zavorra e Iannone  Cosa cambia nella guida con la zavorra?&nbsp;&ldquo;La moto &egrave; pi&ugrave; difficile da guidare, non riesco a chiudere le curve, specie quelle veloci, e non &egrave; semplice nemmeno fermare la moto. In inverno Ducati ha lavorato, ora non resta che tornare a Jerez e capire qual &egrave; la situazione. 7 chili a 200 all&rsquo;ora diventano importanti, quindi sar&agrave; pi&ugrave; difficile rispetto all&rsquo;anno scorso&rdquo;.&nbsp;Possiamo dire che stai per affrontare la tua sfida pi&ugrave; grande?&nbsp;&ldquo;I cambiamenti regolamentari e tra i piloti rendono tutto particolare, ma anche motivante. Quando tutto resta uguale &egrave; difficile scuotersi, invece nella situazione attuale &egrave; facile svegliarsi ed impegnarsi. E&rsquo; una sfida, che mi regala ulteriore voglia di essere migliore&rdquo;.&nbsp;Cosa ti aspetti da Iannone?&nbsp;&ldquo;Gli do il mio benvenuto. E&rsquo; forte, vedremo cosa accadr&agrave; nel corso della stagione&rdquo;.&nbsp;SBK: ecco le Ducati Panigale di Bautista e Bulega &nbsp;&nbsp;       

Lo spagnolo pronto a dare la caccia al tris, tra tante incognite: "Fatico a chiudere le curve veloci con la zavorra, ma non posso guadagnare 13 chili in muscoli. Iannone? E' forte, vedremo"

SBK, Bautista: "Affronto una nuova sfida, non voglio piangere come gli altri"

        Per il secondo anno consecutivo, le incantevoli Dolomiti innevate hanno fatto da cornice alla presentazione del Ducati Lenovo Team che questa mattina, presso il Palacampiglio di Madonna di Campiglio, ha svelato i colori della Desmosedici GP con la quale prender&agrave; parte al Campionato Mondiale MotoGP 2024. La livrea, come sempre predominata dal colore Rosso Ducati, &egrave; stata impreziosita da un dettaglio grafico fluo che riprende la curva presente nel logo Ducati e che si ripresenta anche sulle carene della Panigale V4 R Superbike del team Aruba.it Racing Ducati e sulle nuovissime moto da cross del Ducati Corse R&amp;D &ndash; Factory MX Team, svelate sul palco insieme alle MotoGP.  Il due volte campione del mondo della top class, Pecco Bagnaia, nel 2024 cercher&agrave; di difendere nuovamente il titolo, provando a conquistare il terzo sigillo consecutivo. Annata che si prospetta particolarmente importante anche per Enea Bastianini, chiamato alla riscossa dopo un 2023 difficile poich&egrave; condizionato dagli infortuni. La presentazione, avvenuta in occasione dell&rsquo;evento &ldquo;Campioni in Pista&rdquo; organizzato da Ducati in collaborazione con Trentino Marketing e l&rsquo;Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, ha avuto tra i protagonisti ovviamente anche il due volte campione del mondo della Superbike Alvaro Bautista ed il suo nuovo compagno di squadra, Niccol&ograve; Bulega. Durante l'evento &egrave; stato introdotto ufficialmente anche il nuovo Direttore Sportivo di Ducati Corse Mauro Grassilli, mentre Paolo Ciabatti, nuovo Direttore Generale della Divisione Off-Road di Ducati Corse, ha presentato sul palco per la prima volta le nuove moto da cross di Ducati che saranno affidate al nove volte Campione del Mondo Cross Tony Cairoli e ad Alessandro Lupino.   Le parole di Gigi Dall'Igna: "Il 2023 anno indimenticabile" Luigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha mostrato tutta la sua soddisfazione per una stagione 2024 che sembra gi&agrave; ricalcare le vincenti orme dell'ultimo biennio, in cui la casa di Borgo Panigale &egrave; riuscita a trionfare in lungo ed in largo sia in MotoGP che in Superbike: "Il 2023 &egrave; stato sicuramente un anno indimenticabile, ma ora siamo qui per lanciare la nuova stagione ed accogliere le sfide che ci aspettano nel 2024. In MotoGP, nel Ducati Lenovo Team, rivedremo il Campione del Mondo, Pecco Bagnaia insieme ad Enea Bastianini, che lo scorso anno, a causa dei numerosi infortuni, non ha potuto dimostrare tutto il suo potenziale. Sarebbe stato difficile immaginarsi di poter fare meglio ed invece la stagione WorldSBK 2023 ci ha regalato altre soddisfazioni, entrando di diritto nella storia di Ducati. Alvaro Bautista si &egrave; riconfermato Campione del Mondo Superbike mentre Nicol&ograve; Bulega, con la Panigale V2, si &egrave; laureato Campione del Mondo Supersport centrando un primo storico titolo piloti per Ducati nella categoria. A rendere ancora pi&ugrave; speciali questi due successi sono state le vittorie dei titoli Costruttori in entrambe le categorie, un risultato che ci riempie d&rsquo;orgoglio".  Pecco Bagnaia promuove la GP24 Il campione del mondo della MotoGP, Pecco Bagnaia, ha approvato su tutta la linea la sua nuova moto, sia per ci&ograve; che riguarda l'estetica sia per le prestazioni, dal momento che il primo assaggio di Valencia, nel test effettuato dopo l'ultima gara della stagione 2023, era stato estremamente positivo: "Sono davvero entusiasta di iniziare la mia quarta stagione insieme al Ducati Lenovo Team. Durante l&rsquo;ultimo test a Valencia abbiamo ottenuto riscontri positivi dalla moto ed individuato una solida base per imbastire il lavoro di sviluppo per la nuova stagione. Perci&ograve;, non vedo l&rsquo;ora di ritornare in pista per continuare da dove ci siamo interrotti. Sar&agrave; una stagione lunga ed impegnativa, ma siamo pronti ad affrontarla con lo spirito di sempre". Alle parole del pilota di Chivasso sono seguite quelle del compagno di squadra, Enea Bastianini: "Il 2023 &egrave; stato un anno molto difficile e quindi spero di potermi riscattare in questa nuova stagione. Ci aspetta un 2024 sicuramente molto interessante. Anche se lo scorso anno ho preso parte solo a pochi Gran Premi, credo di avere imparato molto e cercher&ograve; di fare tesoro di questi insegnamenti nella nuova stagione. Credo molto nella mia squadra e sono molto fiducioso perch&eacute; so che abbiamo a nostra disposizione un grande potenziale. Non vedo l&rsquo;ora di tornare in pista e ricominciare". Alvaro Bautista alla ricerca del terzo titolo mondiale Il team Aruba si presenta ai nastri di partenza della stagione 2024 della Superbike forte di un squadra caratterizzata dal talento e dall'esperienza di Alvaro Bautista, assoluto riferimento della top class delle derivate di serie, ma anche dalla freschezza del nuovo arrivato, Niccol&ograve; Bulega, campione in carica della classe Supersport: "E&rsquo; una grande soddisfazione poter tornare in un posto bellissimo come Madonna di Campiglio per presentare le moto con cui affronteremo un campionato che si presenta estremamente sfidante, con tanti cambiamenti sia a livello di regolamento tecnico che in termini di concorrenza. Dovremo subito lavorare al meglio per adattarci alle nuove regole ma credo in ogni caso che sar&agrave; una stagione molto divertente. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di arrivare prima possibile al nostro massimo potenziale per poterci poi divertire in ogni round. Ci saranno anche cambiamenti all&rsquo;interno del box con un nuovo compagno di squadra". Dopo lo spagnolo &egrave; toccato all'italiano prendere la parola: "Sono molto contento di avere avuto il privilegio di partecipare a questa presentazione. Ricordo benissimo quando da bambino seguivo la presentazione di Ducati a Madonna di Campiglio ed essere adesso tra i protagonisti di questo evento mi riempie d&rsquo;orgoglio. Per questo ringrazio il team Aruba per aver creduto in me ed avermi dato la possibilit&agrave; di salire su questa Panigale V4R che trovo davvero bellissima. Lasciatemi fare una battuta: di solito quando una moto &egrave; bella deve andare anche veloce. Per questo abbiamo aspettative importanti per questa stagione. Sono certo che possiamo fare bene. Il pacchetto che abbiamo a disposizione &egrave; eccellente, io sono molto carico e cercher&ograve; di dare il massimo fin da subito&rdquo;.   MotoGP: Enea Bastianini e la sua Ducati Desmosedici GP24        

Nella splendida cornice di Madonna di Campiglio la casa di Borgo Panigale ha tolto i veli alle moto della stagione che sta per iniziare

MotoGP, Superbike e Motocross: Ducati si presenta in vista del 2024

        Il 2023 ha chiuso un&rsquo;era della Superbike, almeno per quanto riguarda i rivali dell&rsquo;imprendibile Alvaro Bautista. Per cercare di contrastare il binomio formato dallo spagnolo e dalla Ducati &ndash; da capire quanto la nuova regola sul peso minimo sar&agrave; un ostacolo &ndash; tanti big hanno cambiato moto: Jonathan Rea ha lasciato la Kawasaki dopo la stagione pi&ugrave; difficile in verde, e rilever&agrave; la Yamaha di Toprak Razgatlioglu, che dopo aver avuto il merito di tenere aperto il Mondiale fino all&rsquo;ultima tappa di Jerez (non banale contro un Bautista che si &egrave; aggiudicato tre quarti delle manche...) salir&agrave; sull&rsquo;incognita BMW. Axel Bassani, invece, dopo due titoli di miglior Indipendente diventer&agrave; ufficiale sulla Kawasaki lasciata da Rea: il veneto fa parte di un contingente italiano sempre pi&ugrave; numeroso ai piani alti, assieme alla novit&agrave; 2023 Danilo Petrucci e alle conferme Michael Ruben Rinaldi &ndash; unico vincitore tra gli azzurri &ndash; e Andrea Locatelli. E nel 2024 arriveranno anche Nicol&ograve; Bulega e Andrea Iannone, per completare i temi di una stagione che per molti versi aprir&agrave; un nuovo capitolo. Anche se il nome del favorito ai nastri di partenza non cambier&agrave;... Le pagelle del 2023  Toprak Razgatlioglu 9: inizia la stagione consapevole che la rincorsa al titolo sar&agrave; un affare piuttosto complicato, e lo zero in Australia causato da un errore di Lowes &egrave; un promemoria non necessario. Da l&igrave; in poi per&ograve; il turco &egrave; una macchina macina risultati, capace di sfruttare ognuno dei &ndash; pochi &ndash; momenti di appannamento di Bautista. Most resta la ferita pi&ugrave; difficile da rimarginare, con una vittoria sfumata a causa di un problema allo pneumatico posteriore, ma il merito pi&ugrave; grande di Toprak &egrave; quello di averci sempre creduto, regalando nel frattempo spettacolo ad ogni singolo weekend. Co protagonista da oscar della stagione.&nbsp;Alvaro Bautista 10: fare meglio del 2022 non era facile, ma lo spagnolo ci &egrave; decisamente riuscito. Raramente nella storia delle derivate infatti si era visto un pacchetto moto pi&ugrave; pilota cos&igrave; dominante in ogni singolo tracciato, anche in quelli sulla carta sfavorevoli, come confermato dal fatto che lo spagnolo ha mantenuto la testa della classifica generale dal primo all&rsquo;ultimo round. Difficile trovare la gemma pi&ugrave; preziosa in una stagione da 27 vittorie in 36 manche: forse Gara 2 di Portimao, con un sorpasso all&rsquo;esterno da impazzire sul rivale di stagione Razgatlioglu, oppure le vittorie dominanti come Gara 2 a Barcellona, con 8 secondi e mezzo rifilati al secondo classificato. Non &egrave; mancato qualche errore nel corso dell&rsquo;anno, Gara 1 di Aragon su tutti, ma imputare qualcosa ad un pilota in grado a pi&ugrave; riprese di fare un altro sport &egrave; decisamente difficile. Forse il 2024 sar&agrave; il suo ultimo anno in pista, per la gioia dei rivali.&nbsp;Andrea Locatelli 8: il bergamasco non sar&agrave; forse il pilota pi&ugrave; istrionico del paddock, ma se Yamaha ha deciso di confermarlo per le prossime 2 stagioni un motivo c&rsquo;&egrave;, anzi pi&ugrave; di uno. Andrea attualmente fa della costanza la sua arma prediletta, e quando le occasioni si presentano raramente se le lascia sfuggire. Alla prima parte di stagione non ne segue una seconda altrettanto brillante, cosa che gli impedisce di lottare per il terzo posto in campionato con il rimontante Rea, ma gli 8 podi stagionali e la palma di miglior italiano in classifica generale sono risultati che certificano la sua velocit&agrave;.&nbsp;Xavi Vierge 6.5: le deludenti prestazioni di Lecuona fanno risaltare le sue, che comunque spesso e volentieri hanno faticato a raggiungere la sufficienza. Questo nonostante un inizio da favola, con il primo podio di stagione giunto gi&agrave; a Mandalika. Purtroppo per lui e per Honda quello indonesiano rimane anche l&rsquo;unico piazzamento tra i primi 3 della stagione, immerso in un mare di giornate da dimenticare. Termina la stagione in top ten, regalando perlomeno una piccola soddisfazione a Honda e limitando le cadute.&nbsp;Axel Bassani 7.5: la vittoria del secondo titolo indipendenti di fila racconta solo in parte la stagione del veneto, salito davvero sulle montagne russe a pi&ugrave; riprese. Dal pilota capace di insidiare Razgatlioglu per la vittoria sino agli ultimi giri di Gara 2 ad Imola, a quello in apnea degli ultimi round di stagione vi &egrave; un abisso, ma nel complesso &egrave; impossibile non giudicare positiva la sua stagione. I segnali di crescita dal 2022 sono evidenti, anche se continua a mancare a tratti quella gestione delle gomme fondamentale per restare sempre ai piani alti della classifica. La promozione in Kawasaki &egrave; meritata, per un pilota che certamente ha divertito spesso e volentieri. &nbsp; Danilo Petrucci 7: la stagione di Danilo, per essere raccontata, andrebbe spezzata in due tronconi. Il primo da Phillip Island a Barcellona, il secondo da Misano a Jerez. Nel primo il ternano fatica, troppo, tanto da farsi delle domande su s&eacute; stesso e sulla scelta di sbarcare in Superbike. La seconda, grazie ad un fondamentale test al Mugello ed all&rsquo;aiuto di Ducati, da Danilo Petrucci. Appena il ternano ha iniziato a capire la V4R i risultati non hanno tardato ad arrivare, con i 3 podi in altrettanti round tra Donington e Most come momento pi&ugrave; alto. Il titolo indipendenti &egrave; sfuggito, ma le basi per sognare nel 2024 ci sono, con la prima vittoria come obiettivo preponderante.&nbsp;Remy Gardner 6: le gomme Pirelli non sono facili da capire per un pilota al debutto: per informazioni citofonare a casa Gardner. Per tre quarti di stagione l&rsquo;australiano fatica oltre ogni previsione, dovendo fare i conti parallelamente con l&rsquo;ottimo inizio del compagno di squadra, ma &ndash; per fortuna &ndash; nell&rsquo;ultima parte di annata vede la luce, e salva pi&ugrave; o meno la stagione. Resta lo 0 alla voce podi, ma i piazzamenti in top five degli ultimi 2 round lasciano ben sperare per il futuro. Rinaldi tra risultati e rimpianti  Tito Rabat 5: sarebbe bastata una Kawasaki ufficiale per fare meglio? Possibile, dato che lo spagnolo ha conquistato pi&ugrave; punti nell&rsquo;ultimo round &ndash; dove ha avuto a disposizione una ZX-10R di Rea &ndash; che in tutto il resto della stagione, ma i dubbi restano. Gli squilli di Tito nel corso dell&rsquo;anno si contano sulle dita di una mano, ed i saltuari salti in MotoE certamente non hanno aiutato.&nbsp;Michael Ruben Rinaldi 7: il quinto posto finale in campionato non &egrave; un risultato da buttare, ma per un pilota partito con ben altre velleit&agrave; fatica ad essere sufficiente, specie se il compagno di squadra &egrave; il paragone pi&ugrave; scomodo possibile. La stagione di Michael &egrave; un continuo susseguirsi di rimpianti, a causa di giornate terminate con uno zero nonostante una velocit&agrave; da podio, vedi ad esempio Gara 2 a Misano. Poca costanza ma tanta velocit&agrave;, per l&rsquo;unico pilota al di fuori dei big three a vincere almeno una manche, a conferma che il talento davvero non manca. Chiss&agrave; che il ritorno in una struttura satellite non gli possa restituire quel pizzico di serenit&agrave; in pi&ugrave;.&nbsp;Dominique Aegerter 6.5: inizia la stagione in maniera incredibile, con una prima fila in Australia che spaventa la concorrenza e conferma come meritasse il passaggio in top class. Purtroppo per&ograve; le premesse non vengono confermate nel proseguo dell&rsquo;anno, anche a causa di problemi fisici &ndash; sindrome compartimentale e spalle - che sembrano non poterlo lasciare in pace. Quando tutto sembra andare in rovina per&ograve; ecco il colpo di scena, con un finale di stagione favoloso ed i primi 2 podi in SBK a Jerez. Un anno folle, ma incoraggiante.&nbsp;Loris Baz 5: stagione complicata per il francese, irrimediabilmente compromessa o quasi dal brutto infortunio patito a Mandalika. L&rsquo;unico segnale di vita arriva ad Imola, con una doppia top ten utile pi&ugrave; per il morale che per la classifica. La scelta di BMW di non confermarlo &egrave; l&rsquo;ultimo capitolo di un 2023 da dimenticare, che rischia di essere il suo ultimo anno in Superbike. &nbsp; Lorenzo Baldassarri 5: debuttare in Superbike con un team altrettanto al debutto non &egrave; certo un aiuto, e le cose davvero non girano come sperato. Dopo i primi round complicati ci si attende una ripresa, che purtroppo non arriva, rendendo pi&ugrave; complicata la situazione un fine settimana dopo l&rsquo;altro. Nel finale le voci di mercato non aiutano, e Lorenzo termina il 2023 con 20 punti e la necessit&agrave; di ripartire dalla Supersport.&nbsp;&nbsp;Bradley Ray 5.5: negli occhi di tutti resta e rester&agrave; il sesto posto in Gara 2 ad Imola, tracciato old style mai visto in precedenza dall&rsquo;inglese, che nel resto della stagione riesce a tratti a difendersi. A rendere ancora pi&ugrave; ardua la salita ci pensa il riacutizzarsi di un vecchio infortunio, che rende gli ultimi round una lunga agonia. Rea saluta Kawasaki senza mai mollare&nbsp;  Garrett Gerloff 7: termina la stagione come miglior pilota BMW, il che gi&agrave; basterebbe per motivare il voto. A rendere particolare la stagione dell&rsquo;americano &egrave; l&rsquo;andamento, con una prima parte complicata seguita da una secondo a dir poco convincente, con tanto di pole a Magny - Cours come momento di glori&nbsp;Jonathan Rea 8: una stagione da highlinder quella del nordirlandese, capace di portare la Kawasaki in posizioni dove oramai non riuscirebbe pi&ugrave; a stare, a causa di ritardo nei confronti delle rivali divenuto evidente. Questo per&ograve; a Johnny non interessa, che dopo un piccolo momento di crisi &ndash; Barcellona e Misano in primis &ndash; torna a vestire i panni del terzo uomo all&rsquo;interno del trio che ha dominato la Superbike nelle ultime stagioni, salendo con costanza sul podio. Il premio per una tale impresa arriva a Most, quando le condizioni particolari gli permettono di cogliere la prima ed unica vittoria di stagione. Un&rsquo;annata destinata a non rimanere nella memoria di Rea, se non per il fatto che &egrave; stata l&rsquo;ultima con la famiglia Kawasaki.&nbsp;Scott Redding 4: &egrave; senza dubbio la grande delusione della stagione, in rappporto a talento e mezzo a disposizione. La BMW non &egrave; la Ducati attualmente, ma l&rsquo;inglese sembra smettere di crederci davvero troppo presto, finendo per perdere i gradi di capitano all&rsquo;interno della spedizione BMW e impersonare il ruolo del comprimario un weekend dopo l&rsquo;altro, peggiorando i risultati della scorsa stagione. Un peccato per lui e per la SBK, che sembra aver perso un possibile protagonista.&nbsp;Phillip Oettl 5.5: l&rsquo;incoraggiante finale di stagione alza lievemente la votazione, ma il computo totale dell&rsquo;annata del tedesco non pu&ograve; che essere insufficiente. Il salto in avanti atteso infatti non arriva, e Philipp finisce per essere spesso e volentieri l&rsquo;ultimo pilota Ducati, con weekend da 1 o 3 punti come Imola e Most. Per fortuna il prossimo anno avr&agrave; un&rsquo;altra occasione: l&rsquo;impegno &egrave; da premiare. &nbsp; Iker Lecuona 5.5: sulla carta dovrebbe essere il pilota con le carte in regola per puntare in alto all&rsquo;interno del box Honda, invece la sua stagione diventa presto complicata e avara di soddisfazioni. A sua discolpa occorre dire che saltare continuamente dalla CBR alla RCV213V non aiuta certo a migliorare le proprie prestazioni, ma le 13 cadute &ndash; secondo solo a Lowes &ndash; sono una conferma delle due difficolt&agrave;.&nbsp;Hafizh Syahrin 5: ha il merito di portare gli unici punti di squadra al team MIE. La CBR fatica nel team ufficiale, dunque &egrave; difficile aspettarsi di meglio dal malese, che perlomeno cerca di limitare i danni e si toglie qualche piccola soddisfazione, prima di lasciare la categoria.&nbsp;Oliver Konig 4: difficile trovare un aspetto positivo nella stagione del giovane ceco, bruciato da un passaggio in top class troppo repentino e da un mezzo non all&rsquo;altezza. Non riuscire a conquistare nemmeno un punto in tutto l&rsquo;anno &egrave; grave, e d&agrave; la misura della disfatta. Lowes troppo spesso a terra&nbsp;  Alex Lowes 5: Il titolo di &ldquo;cascatore&rdquo; dell&rsquo;anno non sar&agrave; certamente un trofeo da esibire a casa per Alex, che da un certo punto di vista fa davvero arrabbiare. Spesso e volentieri infatti ha messo in mostra una velocit&agrave; da podio, sia in gara che nel singolo giro, ma i troppi errori lo hanno condannato a terminare la stagione addirittura fuori dalla top ten, con zero podi nelle gare lunghe ed una sola soddisfazione nella Sprint di Mandalika. La Kawasaki &egrave; in difficolt&agrave;, ma non abbastanza da giustificare una stagione cos&igrave; complicata.&nbsp;Michael Van Der Mark 5: seconda stagione di fila falcidiata da un brutto infortunio per l&rsquo;olandese, che proprio davanti al pubblico amico di Assen ha dovuto fare i conti con la frattura del femore sinistro. L&rsquo;unico momento di gloria arriva a Portimao, con un fine settimana costantemente o quasi ai piani alti della classifica, il resto &egrave; un insieme di difficolt&agrave;.&nbsp;Isaac Vinales 5: complicato attendersi particolari cose dallo spagnolo, partito insieme al team Pedercini con gli sfavori del pronostico sin da inizio stagione, anche a causa di una Kawasaki non all&rsquo;altezza. Tra problemi e giornata difficili lo spagnolo racimola un solo punto a Donington. Ininfluente aggiungere altro.&nbsp;Eric Granado 4: giustamente si concentra sulla MotoE, dove non ottiene per&ograve; quanto sperato, mentre sponda Superbike il bilancio &egrave; ancora peggiore. Consente a Syahrin di fare un&rsquo;ottima figura, dato che non raccoglie nemmeno un punto in tutto l&rsquo;anno, passando agli onori della cronaca solamente per le molteplici cadute.&nbsp;Gabriele Ruiu NG: prende parte a 6 round del campionato, ma i continui problemi tecnici tra prove e manche compromettono sul nascere qualsiasi velleit&agrave; di miglioramento o risultato. Inutile dunque accanirsi sul giovane romano, la cui avventura nel mondiale continua ad essere incolore. Marquez &amp; Iannone, sogni... ufficiali in MotoGP e SBK       

Alvaro implacabile, ma costretto a fare i conti con un Razgatlioglu da 9 per velocit&agrave; e concretezza. Bene il debuttante Petrucci e Bassani, Rea saluta Kawasaki con stile

SBK: Bautista da 10, italiani (quasi) tutti promossi: il pagellone del 2023

        Twenty-three full time riders will compete in Superbike in 2024, five of whom are rookies and include Andrea Iannone, who returns to the track after a four-year suspension and will be keen to make an immediate impression. Alvaro Bautista and his Ducati remain the pairing to beat, but team changes for both Torpak Razgatlioglu and Jonathan Rea shake up the playing field. Many new line-ups in SBK Following publication of the much discussed 2024 calendar, which features just twelve rounds and only one non-European event (Australia), Dorna now confirms the entry lists for next year&rsquo;s WorldSBK championship. Starting with the Aruba.it Racing &ndash; Ducati team, which of course retains world champion Alvaro Bautista who will be flanked by SSP world champion Nicol&ograve; Bulega. The Italian replaces Michael Ruben Rinaldi who moves to the Motocorsa Racing team. The Spark Barni Racing team keeps Danilo Petrucci, while team GoEleven hires Andrea Iannone to ride its Ducati. The Italian returns to racing after a four-year suspension and already showed promise during his first tests at Jerez, so will likely be a favourite for the title of rookie of the year. The number of Ducatis on the grid rises from five to six, thanks to the arrival of the ELF Marc VDS Racing team with Sam Lowes, who switches to the production-derived series where he will compete against twin brother Alex, who will again ride the factory Ninja ZX-10RR. With Jonathan Rea having left Kawasaki, the team now looks to Axel Bassani who joins the experienced Alex Lowes as the Japanese manufacturer targets a return to the top. There will be just three ZX-10RR machines on the grid next season, with Tito Rabat competing with the Puccetti Racing Ninja. Yamaha will field six bikes in WorldSBK in 2024. The Pata Prometeon Yamaha machines are entrusted to Andrea Locatelli and new arrival Jonathan Rea, who immediately stood out in testing and will undoubtedly be a title contender. The GYTR GRT Yamaha WorldSBK team confirms Dominique Aegerter and Remy Gardner aboard its YZF-R1 machines, while the GMT94 and Motoxracing teams will field, respectively, Philipp Oettl and Bradley Ray. If there&rsquo;s one team that needs a change of pace in 2024 it&rsquo;s BMW, the German manufacturer having signed Toprak Razgatlioglu in an attempt to get the M1000RR competing at the sharp end of SBK. Toprak takes the place of Scott Redding, who moves to Bonovo Action BMW alongside the reconfirmed Garrett Gerloff, while the second factory BMW is entrusted to Michael Van der Mark. As for HRC, there is no change in terms of riders, with Iker Lecuona and Xavi Vierge set to ride the new Honda CBR1000RR-R, while the Petronas MIE Racing Honda team promotes Adam Norrodin and Tarran Mackenzie to its SBK ranks. The complete entry list        

The ducatista will defend the Superbike title again next year, Toprak and Rea switch manufacturer but remain the main title contenders alongside the Spaniard

The 2024 Superbike field: the hunt to catch Bautista is on

        Occhio alla citazione, perch&eacute; assai autorevole: "S&igrave;, viaggiare, evitando le buche pi&ugrave; dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo con amore. Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore". Ebbene s&igrave;, ci siamo permessi di scomodare il grande Lucio Battisti, che ci ha dato ispirazione a questo pezzo SBK: da un cantautore vincente, le parole sono servite al vincente Aruba Ducati, team capace di siglare doppietta nella stagione 2023, grazie ai titoli conseguiti da Alvaro Bautista e Niccol&ograve; Bulega. I Costruttori dal budet pi&ugrave; elevato nel Motomondiale Aruba Ducati "doppia B": Bautista e Bulega sul tetto delle derivate di serie Alvaro Bautista ha bissato quanto fatto nel 2022, aggiungendo un mondiale della classe Superbike ai suoi trionfi di carriera, doverosamente rincordando l'alloro 125 edizione 2006. L'esperto spagnolo ha portato nella classe Superbike nuovamente in alto la Ducati Panigale V4 R ufficiale, contraddistinta dal marchio Aruba, formazione di riferimento della serie. Concetto suggellato dalla vittoria conseguita da Niccol&ograve; Bulega, giovane italiano capace di trionfare in Supersport. La bicilindrica 955, ammiratissima e competitiva, ha piegato la concorrenza della pari cubatura, battendo anche le tre cilindri MV Agusta e Triumph, oltre alle quattro in linea Yamaha, Honda e Kawasaki.  Flymeto con Aruba Ducati: viaggi di successo presenti e futuri Il calendario 2024 della SBK sar&agrave; articolato su 12 trasferte, perlopi&ugrave; da affrontare sul suolo europeo, ma comunque assolutamente impegnative negli spostamenti di materiale e personale. Flymeto si occuper&agrave; della seconda voce, come ha gi&agrave; fatto nelle uscite 2023 di Arag&ograve;n, Portimao e Jerez. Serafino Foti, titolare della struttura Feel Racing che gestisce moto, professionisti e il progetto derivato di serie, spiega quanto sia flymeto di aiuto in stagioni cos&igrave; tirate: "Poter contare sul loro appoggio logistico &egrave; per noi fondamentale, perch&eacute; risparmiamo tempo e, ognuno di noi, si trova il pacchetto viaggio completo di qualsiasi voce. Siamo 35 elementi, a occuparci di ruoli defniti: dai piloti ai meccanici, dagli addetti all'hospitality ai PR. Grazie a flymeto tutto &egrave; pi&ugrave; semplice e... veloce".  Flymeto &amp; Ducati: vincere in SBK insieme Mario Cantoni Fiala &egrave; presente agli eventi motoristici pi&ugrave; importanti, a rappresentare la flymeto direttamente nel paddock. Il Direttore della Divisione Motosport non vede l'ora di ripartire: "Ovviamente, dopo le festivit&agrave; natalizie (ride). Essere partner del team Aruba Ducati &egrave; per noi motivo di grossa soddisfazione, in quanto loro squadra di riferimento nella SBK, e poi rivelatasi vincente, pi&ugrave; di una volta. Siamo felici nel pensare quanto il nostro supporto sia contributo al successo di gruppo. Abbiamo cominciato da Arag&ograve;n 2023, proseguiremo almeno a tutto il 2024, con la voglia di stare insieme e lavorare a stretto contatto".        

E' flymeto a gestire gli spostamenti dello staff Aruba, che impiega 35 professionisti impegnati nei campi gara&nbsp;

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