Antonio Cairoli è approdato in Ducati dopo una lunga militanza in KTM, dove come team manager ha conquistato il titolo MX2 con Andrea Adamo, futuro del motocross tricolore.

Caschi d'Oro, Cairoli: "Sarà un anno di sviluppo molto impegnativo per Ducati"

        Ducati is causing a stir on social media right now. After presenting the project on the stage at Bologna&rsquo;s Unipol Arena, the Italian manufacturer has now published a first video featuring new rider Alessandro Cupino, who will compete in the Italian MX Prestige championship, and test rider extraordinaire Antonio Cairoli. Cairoli and Lupino on the black Ducati A series of rapid shots in which the two friends/colleagues test themselves through the turns and jumps with their 450 bikes, which still feature a black livery, and not red as you might expect from a Ducati. The two prototypes are ridden by Lupino, dressed in full black Alpinestars, and Cairoli who wears red by Thor. Both wear an Airoh helmet and Sidi boots but while the eight-time Italian champion uses Oakley goggles, Cairoli wears 100%.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Ducati Motor Holding (@ducati)            

Ducati has published a first video on social media featuring Antonio Cairoli and Alessandro Lupino aboard the new Borgo Panigale MX bike

Ducati: the first MX video

        A few days after meeting with the President of the Republic Sergio Mattarella, Antonio Cairoli is already back to work. Following a triumphant MX career in which he amassed nine world titles, the Italian will be on four wheels this weekend, as he competes in the 22nd edition of the Rally Prealpi Master Show. The Italian is no stranger to the rallying world, having already taken part in the Monza Rally Show in recent years and demonstrating considerable talent behind the wheel too. He will race in the Prealpi with a category R5 Hyundai i20, sharing the cockpit with Anna Tomasi. Cairoli: "I&rsquo;ll race without pressure"  The Italian is pleased about the challenge that awaits him: "I&rsquo;m pleased to be able to drive a rally car again after a year away from the four-wheeled world. It&rsquo;s been a long and challenging season, but now it&rsquo;s finally time to enjoy the adrenaline but be able to race without any pressure. Thanks to everyone who has made this Prealpi Master Show adventure possible, particularly Andrea Adamo, Luca Pedersoli and the Peletto group". Translated by Heather Watson Valentino Rossi, 105 laps during the Audi test: &ldquo;Very consistent and no mistakes&rdquo;       

The nine-time MX world champion will compete in the 22nd edition of the Prealpi Master Show with the i20 of the PA Racing team, sharing the cockpit with Anna Tomasi

Cairoli returns to rallying: here’s the Italian champion’s Hyundai i20

Pochi giorni dopo l&#39;incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per Antonio Cairoli &egrave; gi&agrave; tempo di rimettersi in gioco. Chiusa la trionfale carriera nel motocross con nove titoli mondiali in bacheca, il pilota siciliano correr&agrave; questo weekend con le quattro ruote, visto che sar&agrave; al via della 22esima edizione del Rally Prealpi Master Show.  Per Tony il mondo del rally non &egrave; una novit&agrave; assoluta, avendo gi&agrave; preso parte negli scorsi anni al Monza Rally Show mostrando ottime doti anche con le auto. Correr&agrave; al Prealpi con una Hyundai i20 della categoria R5, condividendo l&#39;abitacolo con Anna Tomasi.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Rally Prealpi Master Show (@prealpimastershow)      Cairoli: &quot;Correr&ograve; senza pressione&quot;   Il pilota di Patti si &egrave; detto felice per questa nuova sfida che lo attende: &quot;Sono contento di poter tornare a guidare un&#39;auto da rally dopo un anno di lontananza dalle quattro ruote. E&#39; stata una stagione lunga ed impegnativa, ma finalmente &egrave; arrivato il momento di godermi un po&#39; di adrenalina correndo senza pressione. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa bella avventura al Prealpi Master Show e in particolare Andrea Adamo, Luca Pedersoli e il gruppo Peletto&quot;.  Valentino Rossi, 105 giri nel test con Audi: &quot;Molto costante, senza sbavature&quot; 

Il nove volte campione del mondo di motocross correr&agrave; nella 22esima edizione del Prealpi Master Show con la i20 del team PA Racing e condivider&agrave; l&#39;abitacolo con Anna Tomasi

Cairoli torna al volante: sar&agrave; al via del Rally Prealpi con una Hyundai

Il nove volte iridato nel motocross, correrà il Prealpi Master Show con la Hyundai del team PA Racing, in equipaggio con Anna Tomasi. Ecco la livrea della i20 con cui correrà Tony nella 22esima edizione del rally

Cairoli torna nei rally: ecco la Hyundai i20 del campione italiano

“La nuova vita? Non ho ancora capito bene cosa è successo” racconta il pilota siciliano all'uscita dal Quirinale. Guardate il video per l'intervista completa, dopo l'incontro con il Presidente della Repubblica

Tony Cairoli: “Non ho ancora deciso che gare farò”

Nel nostro angolo Bardahl siamo andati "lisci come l'olio" con il 9 volte iridato del Motocross

EICMA 2021: intervista ad Antonio Cairoli

Entrato sotto la tenda del suo team alla mattina presto, come di consueto, Tony Cairoli si &egrave; trovato davanti alla moto &ldquo;vestita&rdquo; con i nuovi colori. Per celebrare il suo ultimo Gran Premio da professionista al siciliano &egrave; stato riservato l&rsquo;onore di correre con l&rsquo;oro, che ha sostituito il giallo del logo RedBull e che ha bordato il mitico 222 sulla tabella porta numero frontale e sulle fiancatine laterali. La livrea che non &egrave; stata particolarmente fortunata, era senz&rsquo;altro molto bella. Il nove volte Campione del Mondo ha commentato: &ldquo;Questa poi me la porto a casa, vero?&rdquo;    &nbsp; 

Il Team KTM Red Bull Factory Racing, gestito dal Claudio De Carli, aveva in serbo una sorpresa speciale per l&#39;ultima gara da pilota ufficiale di Tony Cairoli, una livrea celebrativa sfumata in oro

MXGP, la moto dell&#39;ultimo GP di Cairoli

Un viaggio dentro se stesso lungo 10 mesi per capire che, in fondo, il mondo a cui appartiene &egrave; quello che aveva temporaneamente lasciato. Dopo quasi vent&rsquo;anni nel Motomondiale, Andrea Dovizioso aveva bisogno di allontanarsi, per un po&rsquo; di vita &ldquo;normale&rdquo; dando sfogo alla passione primordiale, quella per il Cross, trasmessa da pap&agrave; Antonio. Ma alla fine, nulla pu&ograve; pareggiare &ldquo;L&rsquo;adrenalina di quando ti trovi in mezzo ai migliori 20 piloti del Mondo&rdquo;.  Dovi &egrave; tornato, utilizzando il finale del 2021, da vivere con la M1 specifica 2019 e il Team Petronas, per preparare il 2022 in cui invece guider&agrave; una Yamaha analoga alle ufficiali con il Team RNF, sponsorizzato da WithU. Una compagnia che, dopo il salto del proprio testimonial Franco Morbidelli nel team ufficiale, ha spinto per avere Dovizioso. Il quale, nel 2022, diventer&agrave; il decano per il motociclismo italiano nei tre grandi Mondiali, dato che Valentino Rossi e Antonio Cairoli hanno annunciato il ritiro.  MotoGP, Bastianini cresce bene, ma la GP22 &egrave; di Marini. Perch&eacute; a Enea no?  Il rientro   Com&rsquo;&egrave; stato il ritorno in MotoGP a Misano?  &ldquo;Da un lato &egrave; presto per dare giudizi, anche se poi &egrave; andato tutto come mi aspettavo, anzi persino meglio perch&eacute; &egrave; stato possibile girare in ogni tipo di condizione, anche sul bagnato. Dall&rsquo;altro lato, &egrave; andata bene perch&eacute; mi sono allineato al resto del gruppo&rdquo;.    Dopo otto anni sulla Ducati e i test 2021 con l&rsquo;Aprilia, com&rsquo;&egrave; stato il ritorno su una moto con il motore &ldquo;quattro in linea&rdquo;?  &ldquo;Per fornire risposte approfondite, &egrave; ancora presto. Per&ograve; &egrave; certamente un salto enorme, persino difficile da quantificare: ho memorie del 2012, quindi non &egrave; tutto nuovo, ma le differenze sono tali che, a parit&agrave; di piste e condizioni, devo cambiare traiettorie per sfruttare al meglio la M1. Devo ridisegnare la mia personalissima &lsquo;mappa&rsquo;. Poi so benissimo che la moto &egrave; questa, e tale rimarr&agrave; fino a fine stagione, e non posso nemmeno fare comparazioni con gli altri piloti Yamaha, perch&eacute; guidano una M1 differente, ma va bene anche cos&igrave;, ho capito su cosa lavorare per completare l&rsquo;adattamento&rdquo;.  Cosa hanno detto i test?  &ldquo;C&rsquo;&egrave; gi&agrave; un buon feeling con il telaio. Posso guidare in modo pi&ugrave; aggressivo in frenata e ingresso di curva, ed &egrave; bello sentire che pur spingendo hai margine&rdquo;.  Com&rsquo;&egrave; stato il ritorno nel paddock?  &ldquo;Quello di Misano &egrave; stato il primo weekend con un paddock un po&rsquo; aperto, dopo la pandemia, ma nulla a che vedere con il &lsquo;casino&rsquo; a cui eravamo abituati fino a due anni fa. Si comincia a rivedere la luce, per tornare un po&rsquo; alla normalit&agrave;, perch&eacute; in fondo un paddock senza gente sembra perdere di importanza&rdquo;.  Un paddock vuoto ricorda quelle gare amatoriali nel Cross a cui ti sei dedicato negli ultimi mesi.  &ldquo;S&igrave;, ho vissuto dieci mesi bellissimi, perch&eacute; quando finisci una stagione senza avere buone sensazioni, con la moto e in generale, senti che non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; bello andare a correre, e hai bisogno di fare altro. Dato che volevo fare Motocross e avere un po&rsquo; di libert&agrave; a casa &ndash;&nbsp;perch&eacute; se guidi in MotoGP tutto gira attorno a quella attivit&agrave; &ndash;&nbsp;dopo quasi 20 anni di Motomondiale l&rsquo;ho vissuta molto bene. Anche perch&eacute; sono una persona che cerca la privacy. Trascorrere dieci mesi tra campi di Cross e un ambiente &lsquo;terra terra&rsquo;, che tutti frequentano per passione pura, tutti con il proprio furgoncino, a passare la giornata nel verde, a prendere polvere e fango, devo dire che &egrave; stato bellissimo. Poi ovviamente parliamo di un livello amatoriale, l&rsquo;organizzazione e il seguito sono differenti rispetto alle mie abitudini, ma a differenza di ci&ograve; che potrebbe pensare la gente, l&rsquo;ho vissuta benissimo&rdquo;.  Dovizioso: &quot;Non ho saputo dire di no alla MotoGP&quot;   Poi per&ograve;&hellip;  &ldquo;Quando si &egrave; aperta la porta del ritorno in MotoGP non ho saputo dire di no, era ci&ograve; che avevo in mente, scopriremo se mi divertir&ograve; e far&ograve; risultati. In fondo io sono una persona a cui piace tantissimo avere un programma, altrimenti non sto bene, devo avere uno scopo e vivere di quello: in questi dieci mesi avevo le gare da disputare e gli allenamenti, ma poi mi chiedevo &lsquo;qual &egrave; l&rsquo;obiettivo?&rsquo;&rdquo;.    Nell&rsquo;intervista sul numero 28 di Motosprint, Max Biaggi aveva dato la stessa risposta.  &ldquo;Non mi sorprende, indipendentemente dal carattere: quando hai progetti importanti, ci sono momenti in cui dici &lsquo;basta&rsquo;, ma poi non ci stai bene, senza quei progetti&rdquo;.  Cosa ti &egrave; mancato della MotoGP?  &ldquo;Non c&rsquo;&egrave; niente da fare, quando sei in pista in mezzo a 20 piloti top, &egrave; una figata, per l&rsquo;adrenalina che si crea: ti senti fortunato a essere un pilota. Poi, dopo un po&rsquo; di tempo, tutto questo svanisce perch&eacute; comanda sempre la prestazione, il risultato&rdquo;.  Ci sono piloti Yamaha con stile simile al tuo?  &ldquo;No, ed &egrave; normale, perch&eacute; guido la M1 come facevo con la Ducati, ed &egrave; il motivo per cui devo essere io ad adattarmi alla moto, pi&ugrave; che il contrario&rdquo;.  Com&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;impatto con Ramon Forcada, il capotecnico che meglio di tutti conosce la M1?  &ldquo;Logicamente sono all&rsquo;inizio e devo capire tante cose, non ho la situazione sotto controllo sulla moto e su cosa sia possibile fare. Il metodo di lavoro &egrave; molto diverso rispetto alla Ducati, quindi devo adeguarmi e capire. Quando hai l&rsquo;et&agrave;, l&rsquo;esperienza e il curriculum di Ramon, oltretutto conoscendo questa moto alla perfezione, i vantaggi sono molteplici: in base a ci&ograve; che emerge, lui ti indirizza su tutto ci&ograve; che conosce&rdquo;.  &quot;Valentino non si arrabbia come in passato. Cairoli? Carriera pazzesca&quot;   Come ti ha accolto Valentino nel Team Petronas?  &ldquo;Lui &egrave; tranquillissimo, in generale cerca di sorridere. Tra noi non c&rsquo;&egrave; mai stato un rapporto di amicizia e non ci siamo mai frequentati fuori, ma c&rsquo;&egrave; sempre stato un assoluto rispetto reciproco, &egrave; una bella cosa perch&eacute; non siamo mai arrivati a un contrasto che potesse allontanarci. Siamo entrambi contenti di correre assieme&rdquo;.    Cosa pensi del suo ritiro?  &ldquo;Non avendo la possibilit&agrave; di giocarsi certe posizioni, Valentino si gode il bello di quest&rsquo;anno, e quando le cose non vanno non si arrabbia come in passato. Lo capisco benissimo, perch&eacute; si invecchia, lo sento anch&rsquo;io, c&rsquo;&egrave; inevitabilmente una parabola che a un certo punto comincia a scendere. E comunque in pochi al Mondo sono riusciti e riusciranno a correre a quell&rsquo;et&agrave; con certe prestazioni. Performance di quel tipo le fai soltanto avendo un talento stratosferico e la passione. Per&ograve; quando inizi a non fare risultati e a percepire il rischio, pensi al ritiro. Un&rsquo;altra cosa che ti permette di essere competitivo a questa et&agrave;, &egrave; il lavoro su tanti aspetti a livello fisico e mentale, e secondo me non c&rsquo;&egrave; ancora troppa cultura in merito nel mondo della moto&rdquo;.  Antonio Cairoli ha annunciato il ritiro prima dell&rsquo;infortunio a Riola Sardo, quando era in corsa per il titolo.  &ldquo;&Egrave; una situazione molto diversa, rispetto a Vale, non soltanto per il livello di prestazioni. Soltanto chi fa Cross avvicinandosi al professionismo pu&ograve; capirlo: onestamente fatico a darmi una risposta su come Cairoli sia riuscito ad arrivare a 36 anni giocandosi il titolo e con quella voglia&rdquo;.  Perch&eacute;?  &ldquo;Quest&rsquo;anno ho fatto tanti mesi di preparazione nel Cross, e non certo come fanno i big, e ho capito che serve una passione come quella di Tonino per andare cos&igrave; forte per cos&igrave; tanto tempo. Quella del Crossista, in Europa ancora pi&ugrave; che negli Stati Uniti, &egrave; una vitaccia: sei obbligato a svolgere cos&igrave; tanti allenamenti, restando tante ore in moto anche in determinate condizioni, che ti passa la voglia. E poi dobbiamo pensare ai rischi: nel Cross &egrave; facilissimo farsi male, in un anno loro si prendono dieci volte i rischi rispetto a noi della MotoGP. Anche per questo Tonino ha fatto una carriera pazzesca&rdquo;.  Il tuo obiettivo del 2022 sar&agrave; tornare con i big e vincere?   &ldquo;&Egrave; ci&ograve; che voglio, anche se il progetto &egrave; all&rsquo;inizio e ora siamo lontani. Ma &egrave; anche per questo che sono partito in anticipo: prima rientri, prima capisci qualcosa e prima sfrutti il potenziale&rdquo;.  &quot;Vi&ntilde;ales? Impressionante. Il progetto Aprilia &egrave; buono&quot;   Ti ha sorpreso Maverick Vi&ntilde;ales subito veloce con l&rsquo;Aprilia almeno nei test e nelle prove libere?  &ldquo;In pochi hanno capito quanto Maverick sia davvero veloce e talentuoso. Il suo 1&rsquo;32&rdquo;2 delle FP1 di Misano &egrave; stato impressionante, ed &egrave; possibile soltanto per chi ha il suo enorme talento e la sua voglia, ma poi per fare risultato in gara servono anche altri aspetti, e lui non conosce ancora bene la RS-GP. Quei crono non mi hanno sorpreso anche perch&eacute;, provando l&rsquo;Aprilia, ho capito quanto fosse buono il progetto&rdquo;.&nbsp;  Tu per&ograve; non l&rsquo;hai sposato, quel progetto, aspettando un&rsquo;altra chiamata.  &ldquo;Ho sempre avuto le idee molto chiare, giuste o sbagliate che fossero: per tornare in MotoGP avrei accettato soltanto certe situazioni. Si &egrave; aperta la porta, con l&rsquo;aiuto del main sponsor del prossimo anno (WithU, ndr), e ripeto che non avrei accettato altre situazioni&rdquo;.  Come hai visto Marc Marquez, tuo rivale nel triennio 2017-19?  &ldquo;I dettagli non li conosco, e non posso dire se potr&agrave; tornare al 100% oppure no. Ma credo sia messo molto peggio di quello che la gente pensa&rdquo;.  I Marquez e Dovizioso di oggi sono Fabio Quartararo, nel ruolo della lepre, e Pecco Bagnaia, l&rsquo;italiano ducatista all&rsquo;inseguimento.  &ldquo;Fabio &egrave; velocit&agrave; pura, quando va cos&igrave; forte soltanto una moto, significa che il pilota sta facendo qualcosa di speciale. E anche a Misano, recuperando quel divario da Bagnaia, ha fatto paura. Pecco &egrave; tosto, gi&agrave; l&rsquo;anno scorso aveva mostrato un bel potenziale a Jerez e nelle due Misano. &Egrave; molto bravo&rdquo;.  GP Americhe, Mir ironico: &ldquo;La Direzione Gara &egrave; la stessa del Qatar?&rdquo; 

&quot;Tornare in MotoGP, in mezzo ai migliori piloti del mondo, era il mio desiderio. Rispetto le scelte di Rossi e Cairoli, e la loro incredibile longevit&agrave;, ma io sento ancora di poter ottenere certi risultati: ho apprezzato i mesi di vita &#39;normale&#39;, ma mi mancava correre e avere obiettivi&quot;

Esclusiva Andrea Dovizioso: &ldquo;Mi mancava l&#39;adrenalina della MotoGP&rdquo;

Dopo il bagno di gioia nel quale siamo rimasti immersi per quasi una settimana, &egrave; ora di ornare alla MXGP. Domenica a Teutschenthal scatter&agrave; l&rsquo;undicesimo round del Campionato del Mondo FIM di Motocross 2021, il primo di otto gare consecutive che ci porteranno in cinque settimane alla fine del campionato. La tradizionale gara che si disputava a giugno, dopo essere stata cancellata nel 2020 &egrave; tornata in calendario, in un&rsquo;inedita versione autunnale. Per la pista che sorge a circa 200 chilometri a sud di Berlino, nell&rsquo;ex Germania dell&rsquo;Est, &egrave; tempo di celebrazioni, ricorrono infatti quest&rsquo;anno due importanti ricorrenze; &egrave; la venticinquesima edizione del Gran Premio di Germania e sono anche 50 anni che si &egrave; disputata nel 1971, la prima gara iridata su questo terreno duro e veloce.    Il trio azzurro sul podio Mantova cinque giorni fa  Un po&#39; di storia di Teutschenthal   Teutschenthal &egrave; terra di doppiette, in epoca recente sono diversi i piloti che hanno centrato il doppio successo: Brian Jorgensen nel 2004, Michael Pichon nel 2005, Stefan Everts nel 2006, Josh Coppins nel 2008, Ken De Dycker nel 2010, Evgeny Bobryshev nel 2011, Antonio Cairoli nel 2012 e nel 2016, Jeffrey Herlings nel 2018 e Tim Gajser nell&rsquo;ultima edizione del 2019.&nbsp;Antonio Cairoli (KTM), reduce dal titolo con la Maglia Azzurra conquistato a Mantova con Mattia Guadagnini (KTM) e Alessandro Lupino (KTM), &egrave; l&rsquo;unico dei piloti in pista ad aver vinto qui ben 5 volte, su una delle piste dove ha raccolto i pi&ugrave; bei successi della sua carriera, inclusa la doppietta perentoria al Motocross delle Nazioni del 2013. Per il siciliano si tratta di raccogliere punti e iniziare una lunga quanto difficile rimonta per recuperare i 50 punti lasciati a Riola al rivale Herlings (KTM) che ora guida la classifica, primo dei magnifici cinque in lizza per il titolo.    Il pubblico tedesco, tradizionalmente uno dei pi&ugrave; numerosi del Mondiale  Chi fermer&agrave; Herlings?   L&rsquo;olandese &egrave; in uno stato di forma strepitoso e punter&agrave; senz&rsquo;altro al quarto successo consecutivo dopo i due raccolti in Turchia e quello appunto di Riola. Ad inseguirlo ad un solo punto di distanza, il campione in carica della classe regina, Tim Gajser, determinato a riprendersi la tabella rossa, sulla sua moto sin dalla prima gara dell&rsquo;anno in Russia. Lo sloveno della HRC, ripresosi dall&rsquo;intervento alla clavicola che lo ha rallentato in Sardegna, precede a sua volta Romain Febvre (Kawasaki) di tre lunghezze. A chiudere il gruppo dei cinque di testa, Jorge Prado (KTM9 a 12 punti da Herlings e con 33 sul compagno di squadra Cairoli.&nbsp;    La durra terra di Teutschenthal da vita a canali profondi ed insidiosi  In MX2 caccia alla volpe Renaux   In MX2 Maxime Renaux (Yamaha) riprender&agrave; la sua corsa verso il titolo, forte dei 71 punti di vantaggio sull&rsquo;inseguitore pi&ugrave; prossimo che &egrave; Mattia Guadagnini. L&rsquo;italiano, sorprendente rivelazione di questa stagione di esordio cercher&agrave; di riportarsi pi&ugrave; vicino al francese, difendendo contestualmente la sua seconda pozione dal belga Jago Geerts (Yamaha), giunto, dopo il ritiro di Mattia in gara due a Riola a sole sette lunghezze dal veneto. Da seguire la gara di Tom Vialle (KTM), campione del mondo in carica della MX2 e vincitore delle ultime tre prove disputate quest&rsquo;anno, alla ricerca di un podio finale di campionato.    Gajser in cima alla mitica &quot;piramide&quot; di Teutschenthal per lo scrub pi&ugrave; scenografico dell&#39;anno 

Si gira pagina, dopo il Gran Premio delle Nazioni, disputato nel bel mezzo del Mondiale, si torna alla routine dei Gran Premi MXGP, ripartendo dalla Germania

MXGP: Si riparte dalla Germania con Herlings in rosso

La conquista del trofeo Chamberlain rester&agrave; per sempre nella memoria di chi quel giorno era a Mantova a prendere la pioggia ma pi&ugrave; di tutti nella memoria di chi quella vittoria l&rsquo;ha costruita giorno dopo giorno, credendoci, senza mai mollare. Coma ha fatto Cairoli, ancora malconcio dopo la caduta di Riola e sotto antidolorifici per riuscire a correre, o il CT Thomas Traversini, da dieci anni alla guida di una Nazionale che non sembrava riuscire a vincere mai.&nbsp;    Lupino all&#39;attacco della prima curva in gara due  Copioli: &quot;Questo risultato rimarr&agrave; nella storia dello sport italiano e mondiale&quot;   Il successo &egrave; finalmente arrivato ed &egrave; stato emozionante come emerge dalle parole del Presidente della FMI, Giovanni Copioli, che ha lasciato trasparire il proprio stato d&rsquo;animo: &ldquo;Sono emozionato, abbiamo conquistato il successo in maniera fantastica rimanendo con il fiato sospeso fino all&#39;ultimo metro, e vincere cos&igrave; &egrave; ancora pi&ugrave; bello! Questo risultato rimarr&agrave; nella storia dello sport italiano e mondiale, merito di una squadra unita che ha saputo stringere i denti nei momenti di difficolt&agrave; sotto la pioggia di Mantova, su una pista che non perdona alcun errore. Ho visto l&#39;unione del gruppo nello spirito dei tre piloti, ma anche nella grande collaborazione tra i team e tra la FMI e in ogni componente di questa spedizione. Il 2021 si sta rivelando un anno fantastico per il motociclismo italiano e non ci potrebbe essere maniera migliore di celebrare i 110 anni della Federazione Motociclistica Italiana. Ci tengo particolarmente a ringraziare Antonio, Alessandro, Mattia e il nostro Commissario Tecnico Thomas Traversini, capaci di regalare emozioni indelebili all&#39;Italia intera.&rdquo;    La grinta del Presidente Copioli, motociclista prima ancora che dirigente della FMI  Traversini: &quot;Siamo riusciti a conquistare il Motocross delle Nazioni in Italia&quot;   Per il CT della Nazionale si &egrave; trattato di un traguardo rincorso a lungo che sembrava essere diventato una chimera: &ldquo;Non ho parole per quello che abbiamo fatto. Siamo riusciti a conquistare il Motocross delle Nazioni in Italia, davanti al nostro pubblico al termine di tre manche incredibili. Un&#39;impresa che ho sempre sognato e che siamo riusciti a completare grazie a tre grandi piloti che hanno dimostrato tutto il loro valore. Antonio ha dato tutto nonostante una condizione fisica non ottimale, Alessandro non ha mai mollato fino all&#39;ultimo metro, Mattia ha corso due ottime manche. Ringrazio il Presidente Copioli per esserci stato sempre vicino, i team e tutto lo staff FMI per il lavoro svolto.&rdquo;    Concentrazione e strategia, dietro la vittoria del Nazioni c&#39;&egrave; anmche il CT Traversini  Cairoli: &quot;sul traguardo abbiamo potuto esultare per questa grande vittoria&quot;   La gioia di chi ha inseguito questo traguardo per una vita, come ha fatto Antonio Cairoli da quando corre in moto, &egrave; evidente: &ldquo;Dopo la caduta della Sardegna sapevo che il Nazioni sarebbe stato difficile se si fosse corso sull&rsquo;asciutto, e sul bagnato le cose si sono complicate ancor di pi&ugrave;. Nella prima manche sono caduto e ho sentito dolore, ma nella seconda sono riuscito a mantenere la seconda piazza senza troppi problemi. In pista cercavo di ascoltare lo speaker ma non capivo cosa stesse succedendo con Alessandro; pensavo fossimo fuori dai giochi invece sul traguardo abbiamo potuto esultare per questa grande vittoria.&rdquo;    Cairoli &quot;annaffia&quot; la conquista del Trofeo delle Nazioni, l&#39;ultimo che gli restava da vincere  Lupino: &quot;Non ho mollato un attimo, ho dato tutto&quot;  Da anni in squadra con l&rsquo;amico Cairoli e da anni in caccia del risultato, come il siciliano, aveva sfiorato il successo in America a Red Bud, prima che arrivasse la squalifica per carburante irregolare impiegato sulla moto di Cervellin. Questa volta il brivido lo ha fatto vivere lui con un taglio che poteva costare caro e pagato a caro prezzo da lui stesso in gara: &ldquo;La prima heat &egrave; stata tutto sommato regolare mentre al via della seconda sono stato spinto fuori pista dal gruppo. Sono rientrato e durante la gara guardavo i miei meccanici che mi segnalavano sia la penalit&agrave; che le posizioni da guadagnare necessarie per vincere. Non ho mollato un attimo, ho dato tutto e sono riuscito a risalire dal nono al settimo posto dopo una scivolata che per qualche attimo mi ha disorientato. Sono davvero felice.&rdquo;    Lupino salta gi&ugrave; dalla moto per correre ad abbracciare l&#39;amico Cairoli  Guadagnini: &quot;Non potevo aspettarmi giornata migliore&quot;   In lacrime da tre giri prima della fine e fin sotto il podio invece il giovane talentoso Mattia Guadagnini che si &egrave; preso il peso della vittoria sulle spalle ed ha portato a casa due risultati insperati, finendo anche a parimenti con Ren&egrave; Hofer, nella classifica di classe della MX2 ma risultando secondo a causa del miglior piazzamento dell&rsquo;austriaco: &ldquo;Una vittoria incredibile. Esordire al Nazioni con un successo &egrave; meraviglioso. Credo di aver corso bene nonostante alcuni errori. Sono state gare difficili ma abbiamo mantenuto i nervi saldi e abbiamo portato a casa un Trofeo ambito da tutti i piloti del Motocross mondiale. Non potevo aspettarmi giornata migliore, sono davvero emozionato e soddisfatto.&rdquo;    La cura maniacale di ogni minimo dettaglio, anche cos&igrave; Guadagnini ha costruito la vittoria 

Dopo tante emozioni e tanto caos nelle fasi finali, prima di festeggiare tutti insieme, &egrave; arrivato il momento per i protagonisti del Nazioni per riflettere su quanto accaduto

Gran Premio delle Nazioni di Motocross: la voce dei protagonisti

A pochi giorni dall&rsquo;annuncio del suo ritiro dalle competizioni a fine 2021, durante le prove cronometrate del Gran Premio di Sardegna, sulla pista di Riola, Antonio Cairoli &egrave; caduto violentemente, restando immobile a terra. Il nove volte Campione del Mondo ha lasciato il pubblico ammutolito e gli istanti che hanno preceduto la sua uscita dal tracciato, in barella, sono sembrati eterni. Giunto al centro medico le prime notizie arrivate sono state subito confortanti; il pilota di Patti (ME) non ha mai perso conoscenza e sembra non aver riportato danni gravi ma solo un forte trauma a tutto il corpo, a seguito del gran volo fatto. Al momento si trova presso la clinica mobile per ulteriori esami e appena disponibili, vi daremo ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni.    Cairoli appena passato il traguardo di Riola, pochi istanti prima della caduta 

Tony &egrave; stato protagonista di una bruttissima caduta nel corso delle prove cronometrate. In forse la sua presenza per le manche del Gran Premio della Sardegna

MXGP Sardegna: brutta caduta per Cairoli nelle prove a Riola

Il ritiro a fine stagione non &egrave; la sola cosa che accumuna Antonio Cairoli e Valentino Rossi. Uomini simbolo dei loro due sport, il siciliano e il pesarese hanno reso grandi Motocross e Motomondiale, diventando due vere leggende di asfalto e sterrato. Due figure diverse unite da destino comune: la rincorsa a quel decimo titolo che non vuole saperne di arrivare...

Rossi, Cairoli e quell'agognato decimo Mondiale

        As Tony Cairoli retires from racing, an important piece of MX history goes with him, his successes having been so much more than just the victories, which are nevertheless worth listing. Second only to Everts  He has won nine world titles, triumphed in 93 races and scored 177 podiums during eighteen years in the world championship. Incredible figures that put Tonino second in the classification of most successful MX riders, behind only the legendary Stefan Everts who won ten titles. Numbers that we have perhaps heard too little about. Unfairly so, considering the significance of Cairoli, who leaves a notoriety that his sport never knew before. Because aside from the victories, there is so much more&hellip; Cairoli has contributed to the history of national and international MX, bringing countless fans to the discipline. It&rsquo;s easy to draw a parallel with Valentino Rossi, he too on nine titles and an authentic MotoGP icon, because Tony is to MX what Valentino is to the world championship, a true crowd drawer who has always known how to attract the attention of the fans (he has more than a million Instagram followers) and sponsors. An icon of his discipline  We will miss seeing him and his unmistakeable #222 plate on track. Sure, MX will go on, but without its most charismatic figure. Quietly&nbsp;charismatic, we might say, a man who made few complaints and put in a lot of hard work. Tony remained humble, turning his discretion into his strength and counting on the strength of his family, especially during the tough times, when injuries would put obstacles in his path. Obstacles that never stopped him from pursuing his passion, even when age became a factor, making it harder to compete against young and hungry rivals. It won&rsquo;t be the same without that young Sicilian who was able to project himself and his beloved discipline onto the front pages. An unlikely achievement, in a world dominated by MotoGP and Superbike. But Tony did this too, putting MX centre stage. And for this we should always be grateful to him. Translated by Heather Watson Andrea Dovizioso returns to MotoGP, a stroke of Yamaha genius or a gamble?       

As the Italian retires, the MX world loses its most charismatic figure, so much more than his incredible achievements over the years

Tony Cairoli, the man who put MX centre stage

Dopo l&#39;annuncio di Valentino Rossi, la notizia di un altro illustre ritiro ha scosso il mondo del motociclismo e del motocross in particolare: al termine di questa stagione, infatti, Tony Cairoli dar&agrave; l&#39;addio alle competizioni. Ripercorriamo la straordinaria carriera del pilota siciliano attraverso le imprese che lo hanno elevato a leggenda di questo sport, al pari di piloti del calibro di Stefan Everts, Joel Smets e gli altri assi dello sterrato.  Tony Cairoli, l&#39;uomo che ha portato il Motocross al centro del mondo  Arco di Trento, 2017   E&rsquo; l&rsquo;anno del nono e per ora ultimo mondiale di Cairoli. Vittoria del Gran Premio, vittoria di gara 1 e secondo in gara 2 dietro a Gajser, dopo essere caduto al via ed aver passato tutti nella stessa curva nel tripudio generale della folla presente in Trentino.  MXON 2012-2013 a Lommel e Teutschental   A Lommel nel 2012 al Motocross delle Nazioni si trasforma in un autentico martello e vince entrambe le manche portandosi a casa l&rsquo;evento. L&rsquo;anno successivo invece sale sul podio facendo pi&ugrave; o meno la stessa cosa dell&rsquo;anno prima.  Matterley Basin, 2006   Ancora un MX delle Nazioni per Cairoli, per la prima volta in Inghilterra. Quello che fa &egrave; incredibile, vince la seconda manche della giornata battendo le 450 Open con una 250 privata. Peraltro batte gli americani Villopoto e Townley, giusto per citare due nomi del panorama del cross.    Svezia 2012 contro Desalle   Nel 2012 in Svezia Cairoli si presenta da leader del mondiale, lo sfidante &egrave; il belga Clement Desalle in svantaggio di 50 punti. Il Gran Premio non va nel migliore dei modi per il siciliano che si ritira in entrambe le manche lasciando la vittoria proprio al belga che gli strappa la tabella rossa da leader del campionato (pari punteggio Desalle-Cairoli). Delle 14 manche successive al Gran Premio di Svezia, Cairoli ne vincer&agrave; 13 arrivando secondo in una sola e vincendo quel titolo.  Afyon ed Oss, 2021   Arriviamo a quest&rsquo;anno con il doppio strepitoso appuntamento in Turchia chiuso con il podio con due manche incredibili. Anche ad Oss in Olanda ad inizio anno sforna una delle sue prestazioni memorabili: da quarto che era, negli ultimi 5&rsquo; della gara recupera su chi gli stava davanti e va a vincere la manche.  Kegums, 2011   Un&rsquo;altra battaglia contro il belga Clement Desalle e ancora lo stesso risultato. Tony batte Clement &ldquo;sbattendogli&rdquo; la moto in faccia dopo averlo sorpassato su un salto andando a vincere manche e Gran Premio di Lettonia chiudendo di fatto i conti per il Mondiale.  Poi ci sono anche le battaglie di inizio carriera (2006-2007) con il francese Christophe Pourcel, ma ci sarebbe da scrivere un libro intero sulla carriera del siciliano nel Mondiale.  Insomma, nell&rsquo;arco dei suoi 16 anni di carriera il siciliano &egrave; stato capace di imprese straordinarie battendo avversari di tutte le et&agrave; e riuscendo a resistere contro i giovani rampanti che stanno arrivando adesso come Prado ed Herlings.  MXGP, Cairoli: i tre grandi infortuni della carriera   

Ripercorriamo la carriera del 9 volte campione del mondo MX, attraverso le sue battaglie e le vittorie pi&ugrave; significative

MXGP: le vittorie pi&ugrave; significative di Tony Cairoli

La moglie di Tony ha seguito il pilota durante il corso della sua carriera sostenendolo sempre in ogni occasione.

MXGP: Jill Cairoli Cox, sempre al fianco di Tony

Il nove volte campione del mondo ha deciso di appendere il casco al chiodo a fine stagione, al termine di una trionfale carriera che gli ha permesso di ottenere grandi successi nel mondo dei motori diventando un&#39;icona dello sport italiano e mondiale

MXGP: le foto più significative della carriera di Tony Cairoli

La carriera di un pilota, che sia su pista che su sterrato, &egrave; fatta sia di grandi vittorie ma anche di momenti di grandi difficolt&agrave; come gli infortuni, dai quali si pu&ograve; ritornare pi&ugrave; forti di prima. Ce lo insegna Tony Cairoli, che dopo tre infortuni importanti &egrave; tornato pi&ugrave; forte che mai e quest&rsquo;anno vuole far sudare freddo i suoi avversari sulla strada verso il titolo.&nbsp;  Ripercorriamo i tre grandi infortuni che hanno segnato la carriera del fenomeno di Patti, dai quali per&ograve; &egrave; riuscito a risorgere come l&rsquo;Araba fenice.  Tony Cairoli dice basta: il simbolo del motocross si ritira a fine stagione  Sudafrica 2008   Il primo degli unici tre infortuni gravi della carriera. Cairoli &egrave; in sfida aperta contro il sudafricano Tyla Rattray per il titolo della MX2 quando in Sudafrica prende una botta e si rompe il ginocchio. Risultato? Ritiro dal campionato a met&agrave; stagione e titolo MX2, ultimo per Cairoli, sfumato.  Maggiora 2015   Secondo infortunio grave per Cairoli. Siamo in Italia, gara di qualifica del Gran Premio di Maggiora. Cairoli al primo giro parte in testa e cade sbattendo il gomito. Risultato? Gomito fratturato in tre punti. Nelle gare successive prova lo stesso a correre stringendo i denti ma deve arrendersi dopo 5 gare vedendo sfumare anche quella possibilit&agrave; di titolo.&nbsp;  Kegums 2019   Il terzo infortunio &egrave; quello pi&ugrave; recente, appena due anni fa. Siamo a Kegums, in Lettonia. Cairoli &egrave; in piena lotta ancora per il campionato quando cade e gli esce la spalla. Risultato? Uscendo la spalla dalla sua sede, si &egrave; rotto il sovraspinato ed altri legamenti costringendo il siciliano a fermarsi ed andare sotto i ferri per riparare la spalla perdendo un&rsquo;altra possibilit&agrave; di vincere il tanto agognato decimo mondiale.  In questa stagione il siciliano &egrave; partito fortunatamente senza infortuni e ad oggi si trova a 29 punti dalla vetta e pu&ograve; sognare ancora quel decimo mondiale che manca dalla sua bacheca, meno il record di vittorie di Everts trovandosi a 93 contro le 101 del belga. 

Il siciliano non ha ottenuto solo grandi vittorie nel Mondiale cross, ma ha anche grosse &quot;batoste&quot; sotto forma di infortuni, che ne hanno minato la scalata al decimo titolo tanto agognato

MXGP, Cairoli: i tre grandi infortuni della carriera

Era nell&rsquo;aria ed era l&rsquo;unica formazione possibile, oggi &egrave; arrivata la conferma: Thomas Traversini ha convocato i tre piloti che tenteranno l&rsquo;impresa a Mantova. Antonio Cairoli, Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino, tre piloti, tre amici e tre profondi conoscitori di Mantova; meglio non poteva andare, il 2021 potrebbe regalare all&rsquo;Italia ancora grandissime soddisfazioni sportive.    Mattia Guadagnini, la novit&agrave; di questa 2021 per la squardra azzurra  Antonio Cairoli, nato a Patti (ME) il 23/09/1985. Moto: Ktm. Team: Red Bull KTM Factory Racing. Moto Club: Milani. Classe MXoN: MXGP  Guadagnini, nato a Bassano del Grappa (VI) il 11/04/2002. Moto: Ktm. Team: Red Bull KTM Factory Racing. Moto Club: Ardosa. Classe MXoN: MX2  Alessandro Lupino, nato a Viterbo il 15/01/1991. Moto: Ktm. Team: MRT Racing. Moto Club: G.S. Fiamme Oro Milano. Classe MXoN: MX Open  Antonio Cairoli, sar&agrave; il capitano della squadra; il siciliano &egrave; in piena lotta per il titolo iridato MXGP 2021. Mattia Guadagnini nel 2019 conquist&ograve;, proprio con la Maglia Azzurra, il Campionato del Mondo 125 cc e oggi &egrave; uno dei protagonisti del Mondiale MX2, nel quale &egrave; attualmente secondo. Eccellente anche la stagione di Alessandro Lupino, nella top ten della MXGP sia durante le ultime manche di gara che nella classifica generale.  &nbsp;  Alessandro Lupino in azione nell&#39;ultimo Nazioni disputato nel 2019  Giovanni Copioli, Presidente FMI: &ldquo;Finalmente torneremo ad assistere al Motocross delle Nazioni, una delle competizioni pi&ugrave; intense ed emozionanti sia per il pubblico che per i piloti. Ringrazio sentitamente i team e i nostri ragazzi che hanno accettato con entusiasmo la convocazione nonostante quest&rsquo;anno il Trofeo non si corra a fine stagione, come &egrave; sempre avvenuto, ma nel pieno della sfida per il Mondiale. Le classifiche di MXGP ed MX2 dicono che, sulla carta, abbiamo una delle migliori formazioni e sono certo che i piloti daranno il massimo per confermare i valori dimostrati nella prima parte della stagione&rdquo;.  Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI: &ldquo;La nostra &egrave; una squadra molto competitiva, cos&igrave; come dimostrano i risultati ottenuti fino ad oggi dai piloti. Ancora una volta hanno dimostrato un forte attaccamento alla Maglia Azzurra mettendosi a disposizione, insieme ai loro team, per rappresentare il nostro Paese. Cairoli e Lupino sono esperti, sanno perfettamente come correre questa competizione. Guadagnini &egrave; s&igrave; all&rsquo;esordio, ma ha gi&agrave; disputato molte competizioni a squadre nazionali a livello giovanile. Visti gli ottimi rapporti che hanno tra di loro gli atleti azzurri, ci sar&agrave; sicuramente un grande spirito di gruppo, fondamentale in questi appuntamenti&rdquo;. 

A Mantova l&rsquo;Italia schierer&agrave; una delle formazioni pi&ugrave; forti di sempre, per tentare di fare il colpaccio e portare a casa un trofeo che manca ormai da 19 anni

Motocross delle Nazioni: ecco la formazione azzurra

Dopo due Gran Premi difficili, Tim Gajser (Honda) torna a vincere in Lettonia, allungando sensibilmente in classifica iridata, dove il suo vantaggio sale a 13 punti sul diretto inseguitore Romain Febvre. Il pilota HRC non &nbsp;vince nemmeno una manche ma con una condotta accorta riesce nell&rsquo;impresa di strappare la vittoria di giornata a Jeffrey Herlings (KTM) che sembrava essere imbattibile a Kegums. L&rsquo;olandese, autore della pole e vincitore di gara uno, aveva la vittoria in pugno fino all&rsquo;ultimo giro quando una caduta lo ha relegato al quarto posto, facendo sfumare l&rsquo;impresa.&nbsp;    Il podio di Kegums con un felice Prado, un attonito Gajser ed un deluso Herlings  Partenza sotto la pioggia e hole-shot a Febvre   Sotto la pioggia battente, al via della seconda frazione, &egrave; Romain Febvre (Kawasaki) a scattare davanti a tutti, il francese vede la possibilit&agrave; concreta di andare in fuga, seguito da Jorge Prado (KTM) e Jeffrey Herlings, con Cairoli (KTM) quarto che incappa in una scivolata che lo relega al nono posto. Poco dopo finisce a terra anche Febvre che lascia il comando ad uno scatenato Prado, velocissimo e molto pulito nella guida. Il galiziano &egrave; inseguito da Herlings che per&ograve; non riesce a tenere il suo ritmo e da Gajser, sornione in terza posizione, mentre Febvre segue quarto. Cairoli intanto cerca di risalire ma il grande sforzo fatto nella prima frazione, per recuperare la partenza difficile, lo rallenta ed il siciliano guadagna tre posizioni sfruttando il guasto meccanico di Glen Coldenhoff (Yamaha) e le cadute di Jeremy Seewer (Yamaha) e Calvin Vlaanderen (Yamaha), portandosi al sesto posto dietro Brian Boogers (GasGas).    La pioggia non ha intimorito Jorge Prado, vincitore in gara due  Finale col botto per Herlings   A tre giri dal termine arriva l&rsquo;attacco di Herlings sul capofila Prado che per&ograve; ne ha di pi&ugrave; e non lascia avvicinare l&rsquo;olandese, nonostante un errore all&rsquo;atterraggio del salto finale. Gajser tenta a sua volta di farsi sotto ma Herlings fa tutto da solo e nell&rsquo;ultimo giro scivola e non riesce a ripartire prontamente, lasciando passare Gajser e Febvre che chiude con la moto che fuma da met&agrave; manche. Sul podio Gajser sale sul primo gradino del podio, con Prado secondo e Herlings terzo; Febvre terzo al traguardo si porta a casa il quarto di giornata, mentre Cairoli sesto, chiude il Gran Premio della Lettonia al quinto posto.    Febvre e la sua Kawasaki &quot;fumante&quot;, il francese nonostante tutto &egrave; riuscito a terminare terzo  Ottimo Lupino, bene anche Forato   Non riesce a salire sul podio l&#39;eroe di casa Pauls Jonass (GasGas), caduto al via e autore di una spettacolare caduta sulle waves, mentre termina ottavo assoluto Alessandro Lupino (KTM), eccellente sulla sabbia lettone. Gli altri due azzurri in gara fanno benino, con Alberto Forato (GasGas) che &egrave; sedicesimo di giornata e continua a raccolgiere punti e Ivo Monticelli, ancora dolorante per i postumi della caduta di Lommel che porta a casa un diciannovesimo posto.    Il Gran Premio di casa resta tab&ugrave; per Pauls Jonass, qui mentre finisce a terra in gara due  &nbsp;In classifica di campionato, come detto, comanda sempre Gajser, seguito da Febvre a 13 punti, terzo opra &egrave; Prado a due punti dal francese e con tre di vantaggio su Cairoli, scivolato al quarto posto. Herlings segue a 43 punti dalla vetta. La MXGP si ferma per quattro settimane e torner&agrave; con la doppietta sulla pista di Afyonkarahisar, in Turchia, programmata per il 5 e 8 settembre.  &nbsp;    La classifica di campionato dopo sette Gran Premi 

Allo sloveno della Honda basta non commettere errori e con due secondi posti centra il terzo successo stagionale dopo i due di Russia e Olanda, giornata difficile per Cairoli

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