Il primo podio stagionale di Jordi Torres in Gara2 a Imola (leggi QUI) &egrave; stata questa (oltre alla vittoria di Lorenzo Savadori nella Superstock 1000, leggi QUI) la migliore notizia per Aprilia nel quinto round della stagione Superbike.  La peggiore riguarda Leon Haslam,&nbsp; che fino a oggi era stato il principale antagonista di Jonathan Rea nel Mondiale. Quarto al termine della corsa&nbsp; sprint di sei giri di gara 1, nella seconda il pilota inglese, autore di un highside alla Curva 3 nel corso dell&rsquo;ottavo giro. Haslam &egrave; stato trasportato al Centro Medico del circuito. Gli esami radiologici non hanno evidenziato fratture ma saranno necessari ulteriori accertamenti per escludere ogni complicazione.  Leon mantiene la seconda posizione in classifica iridata, ma il suo distacco sfiora i 90 punti. Un recupero appare davvero improbabile.  &nbsp;&ldquo;S&igrave;, &egrave; stato un giorno difficile per me - spiega Haslam - In Gara1 ho ottenuto il miglior risultato possibile. In Gara2 faticavo in staccata, sono anche andato largo un paio di volte trovandomi dietro a VD Mark e Jordi. Poi ho trovato un buon ritmo, ma proprio mentre stavo recuperando ho fatto un brutto highside alla curva 3. Ora ho dolori ovunque, ma pensando alla caduta mi ritengo fortunato e credo che sar&ograve; al 100% per Donington&rdquo;.    Il primo podio ha messo invece di buonumore lo spagnolo Torres: &ldquo;E&rsquo; incredibile! Alla fine delle prove di venerd&igrave; pensavo che questa fosse una pista difficilissima, con le chicane che sono il mio punto debole e un tracciato molto stretto. In Gara1 ho avuto qualche problema al cambio, faticavo a scalare e alla fine ho fatto un dritto dovendomi ritirare. I ragazzi sono stati grandi a sistemare la mia moto per Gara2, questo terzo posto &egrave; per loro. La mia opinione su questa pista &egrave; decisamente cambiata, ora &egrave; la pi&ugrave; bella del mondo! Seriamente, sono contento della crescita che abbiamo messo in mostra, su una pista nuova abbiamo fatto un gran lavoro. Credo che su piste note potremo confermare i nostri progressi&rdquo;. Guarda la gallery  

Quarto in gara 1, highside nella seconda. E il suo compagno Torres sale sul podio 

SBK Imola: la giornata nera di Leon Haslam

Il rientro dell&rsquo;Aprilia nella MotoGP si sta rivelando pieno di difficolt&agrave;. In parte messe in conto, in parte no. Dopo tre prove, il migliore dei due, Alvaro Bautista, &egrave; ultimo in classifica con un punticino, racimolato in Texas. Marco Melandri &egrave; in palese difficolt&agrave;. All&rsquo;ultimo GP, in Argentina lo spagnolo ha concluso 22&deg;, l&rsquo;italiano 23&deg;.  Nonostante le difficolt&agrave;, il reparto corse Aprilia procede con determinazione lungo la strada stabilita per lo sviluppo della nuova MotoGP. Melandri e Bautista stanno correndo con una moto &ldquo;laboratorio&rdquo;, ma a Noale si sta lavorando a una moto nuova, che con quella attuale avr&agrave; poco in comune, l&rsquo;ingegnere resposabile del racing Aprilia.  Nel numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; 21 aprile, c&rsquo;&egrave; una lunga intervista a Romano Albesiano. Eccone uno stralcio.   Cosa puoi dire del cambio seamless? &laquo;Ci stiamo avvicinando alla dirittura d&rsquo;arrivo e potremmo essere pronti ad usarlo in gara nel periodo corrispondente alla gara del Mugello&raquo;.  Magari proprio nel GP Italia? &laquo;&Egrave; presto per annunciarlo, ma sar&agrave; pronto pi&ugrave; o meno in quel periodo e cos&igrave; potremmo anche farlo debuttare nella gara di casa. In ogni caso se non sar&agrave; al Mugello, sar&agrave; comunque a met&agrave; stagione. Lo stiamo collaudando in questo periodo, e funziona bene. Siamo molto vicini a deliberarlo&raquo;. Guarda la fotogallery della MotoGP Argentina 

Albesiano (capo del racing di Noale): &ldquo;Sar&agrave; pronto pi&ugrave; o meno in quel periodo&rdquo;

MotoGP, Aprilia: cambio seamless al Mugello

Max Biaggi ha fatto i complimenti via Twitter ad Alvaro Bautista che a Austin ha conquistato il suo primo punto mondiale.    Biaggi &egrave; collaudatore &ldquo;eccellente&rdquo; dell&rsquo;Aprilia, dunque i suoi complimenti avranno senza dubbio fatto piacere allo spagnolo. Ma l&rsquo;Aprilia continua a faticare parecchio nella sua nuova avventura in MotoGP. Ora, senza alcuna sosta, il mondiale si sposta in Argentina per la gara di domenica prossima sulla pista a Termas de Rio Hondo (QUI gli orari della TV). Con gli stessi materiali usati ad Austin, Aprilia Racing Team Gresini va alla ricerca di conferme e di nuovi passi in avanti.  &ldquo;Il tracciato di Termas de Rio Hondo rappresenta un&rsquo;altra novit&agrave; per l&rsquo;Aprilia - spiega Bautista - l&rsquo;obiettivo, come sempre, &egrave; quello di raccogliere pi&ugrave; informazioni possibile per migliorare le performance della moto e il mio feeling in sella. In Texas abbiamo raccolto il nostro primo punto mondiale, ma ci&ograve; non significa che scenderemo in pista in Argentina pensando al risultato; continueremo semplicemente a lavorare, provando ad avvicinarci ulteriormente ai piloti davanti a noi. Sar&agrave; importante portare nuovamente a termine la gara per accumulare dati e sensazioni che saranno fondamentali per impostare lo sviluppo nel corso della stagione europea, quando avremo la possibilit&agrave; di approntare novit&agrave; tecniche pi&ugrave; frequentemente&rdquo;.  In Texas, Marco Melandri, che sta faticando pi&ugrave;&nbsp; dello spagnolo a entrare in sintonia con l'Aprilia - si &egrave; ritirato per problemi al cambio.  &ldquo;In Argentina mi trover&ograve; ad affrontare un&rsquo;altra pista nuova: spero che questo fine settimana le condizioni meteo possano mantenersi stabili, al contrario di quanto accaduto in Texas, in modo da poter impostare meglio il nostro lavoro sulla moto. Se ci riusciremo, credo che potremo compiere un passo in avanti e avvicinarci al gruppo di piloti di fronte a noi&rdquo;. Guarda la gallery della MotoGP a Austin   &nbsp;

Per il primo punto (in Texas) con l&rsquo;Aprilia. Ora dovr&agrave; cercare di far meglio in Argentina 

Biaggi fa i complimenti a Bautista via twitter

SBK Aragon, rivivi le due gare con le immagini pi&ugrave; belle!

Superbike Aragon, i piloti alle prese con i cubo di Rubik

Lorenzo Savadori vicecampione della Superstock 1000 FIM Cup passa all&rsquo;Aprilia. Lorenzo, che lo scorso anno ha perso il titolo sono all&rsquo;ultima gara, battuto dall&rsquo;argentino Mercado, passa quindi dalla Kawasaki alla moto di Noale, ritentando di fatto l&rsquo;attacco alla stessa categoria. Al suo fianco ci sar&agrave; Kevin Calia, e le Aprilia RSV4-RR saranno portate in pista da Nuova M2 Racing Team, che sta definendo proprio in questi giorni l&rsquo;accordo con la Casa per la gestione in circuito delle moto di Noale con Enzo Chiapello in qualit&agrave; di Team Manager.  La squadra schierer&agrave; anche tre moto nel Campionato Italiano Velocit&agrave; 2015 categoria Superbike per tre piloti: Kevin Calia, Enzo Chiapello ed Alessandro Andreozzi.  &ldquo;Quando sono stato contattato dall&rsquo;Apirlia&nbsp; non mi sembrava vero - ha spiegato Savadori - dopo aver &ldquo;giocato&rdquo; da ragazzino con i motorini Piaggio, sono entrato a far parte della famiglia Aprilia. Adesso non vedo l&rsquo;ora di provare la nuova moto in occasione dei test invernali, mi sto impegnando in allenamento affinch&eacute; io possa dare il massimo in questa nuova stagione ormai alle porte. Penso che lavorare con Aprilia e Nuova M2 Racing mi dar&agrave; la possibilit&agrave; di acquisire nuovi e proficui metodi di lavoro che saranno molto utili per la mia crescita come pilota!&rdquo;.  Kevin Calia: &ldquo;Gi&agrave; l&rsquo;anno scorso al CIV SBK ho trovato subito un ottimo feeling con tutto il team che mi ha dato prova di credere in me e che spero di ripagare con dei buoni risultati. Sto lavorando da mesi per affrontare al meglio il doppio impegno al mondiale e al CIV che richiede una preparazione atletica d&rsquo;alto livello ma onestamente adesso non vedo l&rsquo;ora di salire sulla nuova moto e cominciare questa nuova avventura con Nuova M2 Racing lavorando a stretto contatto con Aprilia&rdquo;.

Il vicecampione della categoria lascia la Kawasaki per ritentare l&rsquo;attacco al titolo

Savadori resta in Superstock ma passa all&rsquo;Aprilia

Michel Fabrizio prover&agrave; l&rsquo;Aprilia del Team Red Devils, nella speranza di trovare un posto al Mondiale Superbike del 2015.&nbsp; Il team Red Devils quest&rsquo;anno diventer&agrave; la squadra di riferimento Aprilia al Mondiale SBK, dopo che la casa di Noale ha deciso di trasferirsi in forze in MotoGP (leggi QUI).  La squadra ha gi&agrave; ufficializzato l&rsquo;arrivo di Leon Haslam (leggi QUI), ma vuole un secondo pilota da affiancare all&rsquo;inglese. Molti i nomi nella lista di Andrea Petricca, Team Manager della squadra capitolina e, tra questi, quello di Fabrizio, suo concittadino, gi&agrave; tra le fila del team nel 2013 - con un podio ottenuto a Phillip Island. Lo stesso anno Fabrizio aveva disputato poi gli ultimi 4 round della stagione al posto dell&rsquo;infortunato Jonathan Rea, nel Team Pata Honda, mentre sulla RSV4 del team romano saliva Toni Elias, rimasto con Red Devils per tutto il 2014.  Fabrizio - che in Superbike ha fatto il suo miglior risultato nel 2009, terzo assoluto &ndash; aveva iniziato la stagione 2014 con la Kawasaki del Team Grillini, ma a maggio, dopo Imola, squadra e pilota avevano deciso di separarsi.  Il test di Fabrizio con Red Devils averr&agrave; a&nbsp; Jerez, il 24 e 25 novembre. Se sar&agrave; positivo, Michel Fabrizio torner&agrave; dunque al Mondiale Superbike, dove ha corso complessivamente&nbsp; 217 gare, con 4 vittorie e 35 podi.

Il 24 e 25 novembre, a Jerez. Il romano cerca un posto al Mondiale 2015 

SBK, Michel Fabrizio prova l&rsquo;Aprila Red Devils

A Valencia, nella tre giorni di test della MotoGP, Marco Melandri &egrave; diventato ufficialmente pilota dell&rsquo;Aprlia MotoGP. Lui e Bautista, lo spagnolo confermato dal team Gresini, che quest&rsquo;anno gestir&agrave; le Aprilia (leggi QUI) sono saliti in sella per la prima volta ala loro nuova moto, avendo a disposizione anche due esemplari del motore con distribuzione a valvole pneumatiche.  Un propulsore tutto da svezzare, soprattutto in termini di gestione elettronica, e una moto completamente nuova per i due piloti. Per Melandri, dopo 4 anni in Superbike, si &egrave; aggiunta la confidenza da ritrovare con le coperture Bridgestone e i freni in carbonio. Cos&igrave; l&rsquo;obiettivo della prima uscita &egrave; stato quello di accumulare esperienza, girare moltissimo e raccogliere la maggior quantit&agrave; possibile di dati.  Il piano di lavoro, che prevedeva che luned&igrave; girasse solo il collaudatore Alex Hofmann, &egrave; stato cambiato in corsa a causa delle previsioni meteo avverse. Cos&igrave; sia Melandri sia Bautista sono subito scesi in pista, anche se per pochi giri, nel pomeriggio di luned&igrave;. Una scelta azzeccata visto che il secondo giorno &egrave; stato caratterizzato da un tracciato costantemente bagnato a causa della pioggia insistente. Condizioni che non hanno comunque impedito ai due piloti Aprilia di compiere 73 giri complessivi (24 Melandri e ben 49 Bautista).  Decisamente migliore la situazione di mercoled&igrave;. I piloti sono scesi in pista dalla tarda mattinata e hanno continuato le loro prove fino alle 17:00. 68 giri per Bautista e 56 per Melandri testimoniano del molto lavoro svolto.    Alla fine dei tre giorni, Melandri ha oltre tre secondi di distacco dal vertice.   &ldquo;Abbiamo tenuto a battesimo una moto del tutto nuova, &egrave; una grande esperienza - ha detto Melandri - Per me si trattava di riprendere confidenza con gomme profondamente diverse da quelle delle mie stagioni in Superbike: per questo l&rsquo;importante era girare molto e accumulare dati e sensazioni. In questo senso sono soddisfatto, perch&eacute; cominciamo&nbsp; a capire su quali aree intervenire e come&rdquo;.  In realt&agrave; Melandri avrebbe preferito restare in Superbike (leggi QUI)  &ldquo;La moto &egrave; diversa dalla Aprilia guidata in SBK ma &egrave; &ldquo;nata bene&rdquo; e risponde bene alle modifiche. Il lavoro &egrave; moltissimo, saranno importanti i prossimi test di Jerez. Allora cominceremo a capire pi&ugrave; chiaramente il nostro potenziale&rdquo;.    Alvaro Bautista: &ldquo;Va migliorato il motore, ma gi&agrave; a Jerez a fine mese andremo a provare la nuova unit&agrave; a valvole pneumatiche. Per quanto riguarda la ciclistica, in questi test non siamo intervenuti sul set-up delle sospensioni e sulle geometrie: inizieremo a farlo a Jerez nei prossimi test. Con la squadra e con i tecnici mi sono trovato subito molto bene, c&rsquo;&egrave; una buona intesa e capiscono le mie indicazioni; penso che potremo fare un bel lavoro insieme&rdquo;.  Romano Albesiano, Responsabile di Aprilia Racing: &ldquo;Siamo soddisfatti di questi primi test. Si trattava per noi di un vero e proprio debutto, con tutte le incognite del caso, ma al termine di questi tre giorni possiamo guardare con fiducia ai futuri step di sviluppo. La nuova moto si &egrave; rivelata subito molto equilibrata e il motore a valvole pneumatiche testato venerd&igrave; ha impressionato Hofmann per la prestazione di punta e le caratteristiche di guidabilit&agrave;. Alvaro ha confermato quanto ci aspettavamo, mettendo in mostra un immediato feeling con la moto e una grande propensione al lavoro di affinamento. I tempi fatti segnare da Alvaro sono positivi, nonostante abbia utilizzato oggi esclusivamente il motore 2014. Marco ha accumulato esperienza su una moto anche per lui nuova e ha iniziato l&rsquo;apprendistato con le gomme Bridgestone, estremamente performanti ma altrettanto diverse da quelle alle quali era abituato. Ora non ci resta che tornare al lavoro a Noale con i dati acquisiti per preparare gli sviluppi da portare ai prossimi test di Jerez&rdquo;. &nbsp;

Test MotoGP: &ldquo;Cominciamo  a capire su quali aree intervenire e come&rdquo; 

Melandri: &ldquo;Questa moto &egrave; nata bene&rdquo;

Eccola qui la tabella incriminata, esposta a Marco Melandri durante entrambe le gare della Superbike a Magny Cours, round Francia.  Un... invito difficile da interpretare in moto diverso da un ordine di scuderia.  La posizione di Melandri al momento &egrave; abbastanza delicata.  L&rsquo;Aprilia ha ufficializzato il rientro in MotoGP gi&agrave; l&rsquo;anno prossimo, appoggiandosi alla struttura di Gresini (leggi QUI).  Questo significa che l&rsquo;impegno in SBK verr&agrave; ridimensionato. Di certo con sar&agrave; pi&ugrave; ufficiale. Sono state avviate trattative con diverse squadre, ma ancora non c&rsquo;&egrave; niente di deciso.  Quindi che ne sar&agrave; di Marco Melandri l&rsquo;anno prossimo? Lui dice di voler restare in SBK (Leggi QUI) ma con chi e a quali condizioni?  In questo contesto si inserisce tutto quello che &egrave; successo al round Francia, con Marco che ha lasciato vincere gara 1 a Sylvain Guintoli. Con quale peraltro i rapporti non sono pi&ugrave; idilliaci dal fattaccio di Portimao, quando il francese lo butt&ograve; gi&ugrave; senza troppi complimenti (leggi QUI). Ma gara 2 no.    Romano Albesiano, responsabile del Racing Aprilia dopo il passaggio di Gigi Dall&rsquo;Igna alla Ducati, nega che ci fossero accordi legati al futuro di Melandri.  &ldquo;Nessun accordo, ma una richiesta esplicita di aiutare Guintoli, che ha bisogno di punti per vincere il mondiale. Marco ha fatto la sua scelta. La sua voglia di vincere va anche capita. Ovviamente sarei stato pi&ugrave; contento se avesse fatto la cosa richiesta, ma questo non significa una rottura con Marco&rdquo;.

Cosa succeder&agrave; in Aprilia dopo che Marco ha obbedito solo a met&agrave;?

SBK Francia, Melandri e adesso?

A Magny Cours, Marco Melandri ha obbedito solo a met&agrave; agli ordini di scuderia dell'Aprilia. In gara 1 il ravennate, che era in testa e&nbsp; poteva comodamente vincere la gara, ha ceduto la posizione a Sylvain Guintoli.  Il francese sta contendendo il mondiale a Tom Sykes: servono punti.  L&rsquo;ordine di scuderia &egrave; arrivato a 5 giri dalla fine con un &ldquo;emoticons&rdquo; una &ldquo;faccina&rdquo; sulla tabella di segnalazione dal muretto.  E Melandri ha obbedito.  &ldquo;Nella vita alle volte bisogna fare un passo indietro per cercare poi di farne uno in avanti &ndash; aveva spiegato Marco alla fine. L&rsquo;allusione ai piani dell&rsquo;Aprila per il prossimo anno. La Casa torner&agrave; in MotoGP e deve decidere cosa far&agrave; in SBK. Evidentemente il futuro preoccupa Marco -&nbsp; Io lavoro per Aprilia e devo fare il bene della squadra. Certo, quando sai che potevi esserci tu davanti&hellip; Ma io far&ograve; il mio lavoro fino al Qatar&rdquo;.    La mossa ha suscito anche un po&rsquo; di feroce ironia in Jonathan Rea, terzo al traguardo. Che al parco chiuso si &egrave; avvicinato a Melandri e gli ha sussurrato qualcosa. Cosa? &ldquo;Volevo sapere quanto lo hanno pagato&rdquo;.  Pi&ugrave; o meno due ore dopo, in gara 2, le cose sono andate diversamente.  Situazione fotocopia, con Marco in testa e Guintoli dietro. Anche questa volta &egrave; arrivata l&rsquo;indicazione dal muretto. Ma le cose sono andate diversamente. Melandri ha ignorato l&rsquo;imput e non ha lasciato passare Guintoli.  &ldquo;Per rispetto sponsor personali - ha spiegato Marco alla fine -&nbsp; Io ho sudato sempre per vincere. Collaboro, ma nel giusto. Per poter guardare mia figlia negli occhi e sapendo di poterle dire di sempre dare il massimo nella vita&rdquo;.  Alla fine di gara 1, Guintoli aveva ringraziato Melandri davanti alle telecamere. &ldquo;Grazie Marco&rdquo;.  Alla fine di gara 2, se era contrariato il francese non lo ha mostrato. I due si sono stretti la mano, sorridendo. Non &egrave; dato sapere cosa si successo nel box.  Romano Albesiano, capo del racing Aprila: &ldquo;Siamo primi nel campionato costruttori, dopo questa doppietta. Noi cerchiamo comunque anche il titolo piloti. Devo ringraziare tanto Marco per quello che ha fatto nella prima manche, per un pilota come lui &egrave; stata una decisione difficile&rdquo;.

SBK Francia. &ldquo;Devo poter guardare mia figlia negli occhi

Melandri: Collaboro, ma il giusto... 

L&rsquo;Aprilia vorrebbe ingaggiare Michele Pirro, che potrebbe diventare il compagno di squadra di Alvaro Bautista nel team Aprilia-Gresini 2015, leggi QUI), portandosi cos&igrave; in casa il collaudatore di riferimento della Ducati. &Egrave; per questo che i vertici di Ducati Corse si sono mossi subito, alla prima avvisaglia, per non lasciarlo andare via.  Passata l&rsquo;agitazione iniziale, per&ograve;, ora in Ducati si sentono sicuri: Pirro rester&agrave;, ne sono certi. Perch&eacute; a Borgo Panigale sanno di avere un certo appeal, e perch&eacute; pensano che l&rsquo;Aprilia ingagger&agrave; Marco Melandri. Chiudendo quindi la porta a Pirro.  In Aprilia in effetti devono decidere che fare con il progetto Superbike, devono perci&ograve; valutare come collocare Melandri, che ha un contratto anche per il 2015. Se Marco accetter&agrave; di tornare in MotoGP, Pirro non avr&agrave; sbocchi. In caso contrario lo scenario cambierebbe.  Melandri continua a fare sapere di non voler lasciare la Superbike (leggi QUI)&nbsp; e di voler continuare lungo la sua strada anche nel 2015. &Egrave; vero che senza moto e senza team non saprebbe che fare, ma il ravennate sta esplorando tutte le possibilit&agrave; offerte dal suo contratto. E forse bisogner&agrave; aspettare la fine del Mondiale SBK (che si conclude il 5 novembre) per avere delle certezze.  Enrico Borghi  Sul numero di Motosprint in edicola dal 30 settembre, potrete trovare molte altre notizie di MotoGP. 

Incertezza sul progetto SBK e sul destino di Melandri

MotoGP. Aprilia tenta Pirro

Eugene Laverty vuole andare in MotoGP. Qualcosa pi&ugrave; di un semplice desiderio.  Al sito della Dorna, organizzatore del Motomondiale, il pilota irlandese ha detto che &ldquo;Ci sono buone probabilit&agrave;. Sto parlando con diversi team&rdquo;.  Eugene Laverty, fratello di Michael Laverty, che corre in MotoGP per il team Paul Bird, ha gi&agrave; corso al Motomondiale,&nbsp; in 250. Nel 2007 con una Honda e nel 2008 con l&rsquo;Aprilia.  Poli l&rsquo;rlandese &egrave; passato alla Superbike. Quest&rsquo;anno &egrave; in Suzuki, ma la sua stagione migliore &egrave; stata nel 2013, quando ha concluso secondo in campionato, con 9 vittorie e 19 podi complessivi.    Per quanto riguarda l&rsquo;ipotesi MotoGP, dice: &ldquo;Stiamo cominciando a parlare, qualcosa si sta muovendo, ma al momento non c&rsquo;&egrave; nulla di definito. Va avanti gi&aacute; da un p&oacute; e tutti aspettiamo le mosse di un pilota. Quando la sua situazione sar&aacute; definita, tutto il resto potr&aacute; andare a posto.&rdquo;  La conferma che Laverty se ne andr&agrave; dalla SBK, viene dal suo stesso team: &ldquo; Crescent Suzuki estende i suoi ringraziamenti e auguri a Eugene Laverty mentre si prepara a passare al Campionato MotoGP per la stagione 2015. Pilota motivato &#8203;&#8203;e tecnicamente completo, Laverty ha finora aggiunto due podi al suo prestigioso bottino in Superbike quest&rsquo;anno cogliendo anche il suo 33&ordm; successo nella gara inaugurale della stagione a Phillip Isalnd in sella a alla sua Yoshimura GSX-R, rimanendo concentrato sul suo obiettivo di tornare presto sul podio della fine dell&rsquo;anno&rdquo;.  Due le possibile destinazioni: Team Aspar, oppure Aprilia. La decisione &egrave; imminente.

Due le possibili destinazioni: Team Aspar, oppure Aprilia 

MotoGP. Arriva Eugene Laverty?

L&rsquo;Aprilia torner&agrave; al Motomondiale, nella MotoGP del 2014. Un progetto di lungo respiro, cominciato con un contratto di durata quadriennale con il team Gresini (leggi QUI).  C&rsquo;&egrave; gi&agrave; il primo pilota, Alvaro Bautista, spagnolo. E molto si discute del secondo, con Marco Melandri ancora indeciso se fare il grande salto in MotoGP oppure restare in SBK (leggi QUI).  La Casa di Noale ha una lunga storia nel motomondiale.  Aprilia entra nel Mondiale nelle classi 125 e 250 a met&agrave; degli anni &rsquo;80: su queste due cilindrate si costruir&agrave; il futuro del Motociclismo, un percorso costellato di successi e gioie che sono arrivate sin da subito, grazie a Loris Reggiani (nella foto, 1987, prima vittoria nella 250) e Alessandro Gramigni. Quasi sempre piloti italiani, perch&eacute; la filosofia del &lsquo;Made in Italy&rsquo; e il sentimento nazionale sono estremamente radicati.  Proprio col fiorentino Gramigni, Aprilia conquist&ograve; nel 1992 il suo primo titolo mondiale, cui seguirono ben presto altri trionfi, come quello di Kazuto Sakata due anni pi&ugrave; tardi. Ma fu nella quarto di litro (250) che l&rsquo;Aprilia raggiunse la sua consacrazione grazie al talento indiscusso di Max Biaggi: l&rsquo;era del &lsquo;Corsaro&rsquo; ha rappresentato la svolta e la nascita di un nuovo corso in tutto l&rsquo;arco degli anni &rsquo;90.  Dopo i tre mondiali consecutivi del romano (&rsquo;94-&rsquo;95-&rsquo;96, poi il quarto titolo con la Honda nel 1997), la Casa veneta ha continuato a condurre le danze con Loris Capirossi (1998) e Tetsuya Harada, in quel titolo giocatosi all&rsquo;ultima curva dell&rsquo;ultima gara in Argentina, fino ad arrivare, con questi protagonisti passati alla classe regina, alla stella di Valentino Rossi.  Col pilota di Tavullia l&rsquo;Aprilia consolida il suo dominio, stabilendo in alcune annate quasi una sorta di &lsquo;monopolio&rsquo; sulle classi minori. &lsquo;Rossifumi&rsquo; (prima di diventare &lsquo;il Dottore&rsquo;) per due volte in ciascuna categoria si prende l&rsquo;abitudine di stupire nella stagione di esordio per poi colpire in quella successiva: cos&igrave; facendo, arrivano i primi due titoli dei suoi 9 complessivi, in 125cc nel 1997 e in 250 nel 1999.  A quel punto, Aprilia decide di far il grande salto: tentare di sfondare anche nella classe regina, territorio di caccia incontrastato delle case giapponesi da oltre un quarto di secolo. La sfida non &egrave; affatto semplice e nei primi anni (1996-2000) la casa di Noale, con al timone il presidente Ivano Beggio e l&rsquo;ing. Jan Vitteveen, raccoglie poco con i piloti Reggiani, Romboni, Harada e McWilliams.  Fortunatamente, nelle altre classi i successi continuano a susseguirsi grazie alla linfa delle nuove generazioni, guardacaso sempre di nazionalit&agrave; italiana: si annoverano i titoli di Roberto Locatelli (nel 2000 in 125), di Marco Melandri (2002) e di Manuel Poggiali (2003) in 250cc.  In MotoGP, l&rsquo;Aprilia punta su un prototipo a 3 cilindri: RS Cube. Ma Laconi, Edwards, Haga, McWilliams e McCoy non riescono a raccogliere i frutti sperati,culminando nell&rsquo;inevitabile abbandono alla fine della stagione 2004.  Nelle classi cadette, arrivano altri titoli: Alvaro Bautista (2006 in 125) e Jorge Lorenzo che in 250 conquista i primi due (2006 e 2007) dei suoi attuali 4 titoli.  Parlano spagnolo anche gli ultimi sussulti della Casa di Noale grazie alle vittorie di Julian Simon nel 2009 e Nico Terol nel 2011: con l&rsquo;avvicendamento nella stagione successiva della classe Moto3 al posto della 125cc, Aprilia esce definitivamente anche dalla scena delle categorie cadette. Si riaffaccia timidamente nella top class sotto le spoglie di CRT/ART, portata in pista da Aleix Espargar&ograve;, Randy De Puniet e, quest&rsquo;anno, da Danilo Petrucci.  

Dagli esordi alla decisione di tornare in MotoGP nel 2015 

Aprilia, la lunga storia

Marco Melandri sta meditando il suo futuro. L&rsquo;Aprilia l&rsquo;anno prossimo rientrer&agrave; al Motomondiale, in MotoGP con il team Gresini (leggi QUI). C&rsquo;&egrave; gi&agrave; un pilota, Alvaro Bautista (leggi QUI) manca la seconda guida.  Marco &egrave; al bivio. Che fare adesso? Passare alla MotoGP con una moto tutta da sviluppare, dunque anni nelle retrovie. Oppure restare in Superbike, e tentare l&rsquo;assalto al titolo.  C&rsquo;&egrave; poi la questione tutt&rsquo;altro che risolta su quale tipo di impegno la Casa di Noale manterr&agrave; al Mondiale Superbike dell&rsquo;anno prossimo.  Escluso il Team Interno - le forze saranno dirottate alla MotoGP - restano due ipotesi. L&rsquo;Aprilia potrebbe abbandonare del tutto la Superbike, oppure appoggiarsi a un team. Questa &egrave; la strada che ha maggiore probabilit&agrave; di essere percorsa.  Marco Melandri &egrave; in Superbike dal 2011, prima con Yamaha, poi due stagioni in BMW. Da quest&rsquo;anno fa coppia con Sylvain Guintoli in Aprilia. Il francese &egrave; secondo al Mondiale, Marco &egrave; quarto. A due prove dal termine, Magny Cours e Qatar, Melandri &egrave; tagliato fuori dalla corsa al titolo. La sua stagione &egrave; iniziata male, ingranando la marcia giusta solo a partire dalla Malesia, prima doppietta della stagione (leggi QUI).  Dunque, che fare? In attesa di decidere, Marco si &egrave; concesso una breve vacanza a Venezia con la sua bella fidanzata, Manuela. I due hanno avuto una bambina da poco (leggi QUI).   Ecco le foto di Marco e Manuela a Venezia.&nbsp; &nbsp;      

MotoGP e SBK? Intanto vacanza con Manuela. Guarda le FOTO 

Melandri al bivio

L&rsquo;Aprilia torna in MotoGP l&rsquo;anno prossimo, ma non &egrave; affatto detto che Marco Melandri faccia lo stesso. Anzi, sembra proprio che l&rsquo;ex campione 250 (titolo del 2002) sia deciso a restare nel Mondiale Superbike, almeno per un altro anno.  A Jerez, ultima tappa disputata della SBK,&nbsp; Romano Albesiano, a capo dell&rsquo;attivit&agrave; sportiva della Casa italiana ha rilasciato dichiarazioni in linea con quanto affermato da mesi dalla propriet&agrave; del Gruppo Piaggio.&nbsp; &ldquo;Andiamo in MotoGP per promuovere il brand, mentre in Superbike si promuove il prodotto&rdquo;.    A Misano, nei giorni d&rsquo;apertura del GP di San Marino MotoGP, &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio ufficiale (leggi QUI) dell&rsquo;accordo con il Team Gresini. In seguito &egrave; arrivata la conferma di Alvaro Bautista (leggi QUI). Ma per quanto riguarda la Superbike restano diversi dubbi. &laquo;Abbiamo due scelte: restare con un team interno, ma ridimensionato, oppure appoggiarci ad un top team, in ogni caso lo sviluppo della RSV4 continuer&agrave;&raquo;.    Marco non ha speranze per il titolo SBK di quest&rsquo;anno. Ma &egrave; quarto in campionato ed &egrave; riuscito comunque a vincere 5 gare, di cui due doppiette, in Malesia (leggi QUI) e a Jerez (leggi QUI).  In MotoGP, dove manca dal 2010, con una moto tutta da sviluppare,&nbsp; sarebbe appena un comprimario. &Egrave; per questo che sta pensando di correre ancora una stagione in Superbike, ed eventualmente tornare nella MotoGP solo nel 2016. Spetta solo a lui decidere.

Il pilota Aprilia sta pensando di restare almeno un altro anno in SBK 

Melandri: pi&ugrave; SBK che MotoGP

Il rientro del marchio Aprilia nella massima competizione motociclistica mondiale, la MotoGP, avverr&agrave; gi&agrave; nella stagione 2015, con un anno di anticipo rispetto ai programmi gi&agrave; annunciati.  Ecco il comunicato ufficiale di Noale.  &ldquo;La strategia definita dal Gruppo Piaggio per l&rsquo;impegno del marchio Aprilia nella classe MotoGP punta a favorire la rapida crescita del livello di competitivit&agrave;, concentrando ogni sforzo tecnico e organizzativo delle strutture di Aprilia Racing sullo sviluppo dei prototipi. Per questo, Aprilia Racing far&agrave; scendere in pista le proprie moto avvalendosi di un accordo raggiunto con Gresini Racing.  L&rsquo;accordo consentir&agrave; ad Aprilia Racing - eccellenza italiana in campo agonistico, protagonista nel motociclismo sportivo a livello mondiale - di usufruire dell&rsquo;importante contributo di Gresini Racing in termini di esperienza e conoscenza della classe MotoGP, e tale da concretizzare la decisione strategica di debuttare gi&agrave; nella prossima stagione. L&rsquo;accordo ha valore quadriennale e pertanto Gresini Racing gestir&agrave; in pista le moto Aprilia, nella classe MotoGP, sino alla stagione 2018. Aprilia Racing ha attualmente in corso le valutazioni in merito ai piloti che saranno parte del progetto MotoGP.  &ldquo;Abbiamo deciso di debuttare con un anno di anticipo perch&eacute; le competenze tecniche e agonistiche di Aprilia Racing sono di assoluta eccellenza&rdquo; commenta il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno. &ldquo;Il percorso di crescita nella Superbike &egrave; stato, in questo senso, esemplare, dal debutto nel 2009 ai cinque titoli mondiali sinora vinti con la RSV4&rdquo;. Straordinario il track record di Aprilia nell&rsquo;ultimo decennio: &ldquo;Il Gruppo Piaggio gestisce Aprilia dal 2005&rdquo; ricorda Roberto Colaninno. &ldquo;e in meno di dieci anni, Aprilia ha vinto 26 dei 52 titoli mondiali conquistati nella sua storia. A questi si aggiungono altri quattro titoli, il mondiale 250 di Marco Simoncelli con Gilera e tre mondiali vinti nella 125 dalla Derbi, che fa sempre parte del Gruppo Piaggio e ha portato a vincere il primo titolo mondiale un giovanissimo Marc Marquez&rdquo;. &nbsp; Aprilia Racing vanta il Reparto Corse europeo pi&ugrave; vincente degli ultimi decenni nella velocit&agrave;. Rappresenta uno straordinario patrimonio italiano di competenze tecniche che, in poco pi&ugrave; di venti anni di storia, ha reso la Casa di Noale protagonista in tutti i pi&ugrave; importanti ambiti del motociclismo sportivo, con la conquista di ben 52 titoli mondiali"  Il palmar&egrave;s di Aprilia raccoglie oggi 294 vittorie e 38 titoli iridati nel Motomondiale (19 Costruttori e 19 Piloti), 45 vittorie e 5 titoli mondiali nel WSBK (3 Costruttori e 2 Piloti) e 9 mondiali nelle discipline off-road. Su moto Aprilia hanno corso, vinto e si sono formati molti dei protagonisti del motociclismo sportivo degli ultimi lustri, quali Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi, Marco Melandri, Manuel Poggiali, Jorge Lorenzo e Casey Stoner. E anche Marc Marquez ha conquistato il suo primo titolo mondiale con una moto Derbi 125, anch&rsquo;esso brand del Gruppo Piaggio, contribuendo cos&igrave; ai 102 titoli mondiali che il Gruppo Piaggio complessivamente vanta nel proprio palmar&egrave;s, allori conquistati non solo da Aprilia ma anche da marchi leggendari come Moto Guzzi, Gilera e Derbi.  Gestita dal due volte campione del mondo classe 125cc Fausto Gresini, la Gresini Racing &egrave; impegnata nel Motomondiale dal 1997, raccogliendo risultati sportivi di prestigio: ai due titoli iridati vinti nel 2001 con Daijiro Kato (250cc) e nel 2010 con Toni Elias (Moto2), alle 40 vittorie e 114 podi conquistati si aggiungono i titoli di vicecampione del mondo MotoGP ottenuti per tre stagioni consecutive, nel 2003 e nel 2004 con Sete Gibernau e nel 2005 con Marco Melandri. Con Gresini Racing hanno corso campioni del calibro di Alex Barros, Loris Capirossi, Colin Edwards e Marco Simoncelli. Oggi Gresini Racing &egrave; una realt&agrave; che affronta un impegno globale in tutte le classi del Motomondiale: la stagione 2014 la vede infatti protagonista in MotoGP con Alvaro Bautista e Scott Redding, in Moto2 con Xavier Sim&eacute;on e Lorenzo Baldassarri e in Moto3 con Niccol&ograve; Antonelli ed Enea Bastianini&rdquo;.    

Ora &egrave; ufficiale l&rsquo;ingresso nel 2015 della casa di Noale. L'accordo con il Team Gresini durer&agrave; 4 anni 

Aprilia in MotoGP con Gresini

Gioco di squadra in Aprilia? Marco Melandri non ci pensa nemmeno. Questo traspare dalle sue parole dopo la vittoria di gara 1 nel MOndiale Superbike a Jerez.&nbsp; Marco ha superato e battuto il suo compagno di squadra Sylvain Guintoli, che era in testa dal via (leggi QUI)  Con il secondo posto, il francese accorcia il distacco da Tom Sykes, quinto in gara 1.  Ora l&rsquo;inglese &egrave; a quota 336, mentre il&nbsp; francese di punti ne ha 301. Marco &egrave; fuori dai giochi per il titolo, il francese no.  Romano Albesiano, capo del Racing Aprilia,&nbsp; dice che &ldquo;I piloti sono liberi&rdquo; ma se Guintoli dovesse arrivare a giocarsi davvero il titolo che farebbe Melandri? Lo aiuterebbe?  Ecco la risposta: &ldquo;Io voglio vincere le gare. Non posso lottare per il titolo perch&eacute; a inizio stagione la mia moto era difficile da guidare. Adesso va bene e ne voglio approfittare&rdquo;  Voi cosa leggete tra le righe, un si o un no?  Guintoli &egrave; consapevole di come la pensa il suo compagno di squadra in Aprilia: &ldquo;Quando lui pu&ograve; vincere &egrave; difficile pensare che rinunci. Da sepang in poi (doppietta di Melandri, leggi QUI) lui &egrave; diventato pi&ugrave; forte&rdquo;.  Insomma, sar&agrave; un finale di stagione incandescente!

Marco non sembra molto disposto ad aiutare Guintoli nella lotta al titolo 

SBK: Melandri &ldquo;Gioco di squadra? Io voglio vincere&rdquo;

L&rsquo;Aprilia &egrave; sempre pi&ugrave; vicina alla MotoGP, dove dovrebbe approdare l&rsquo;anno prossimo. E nel caso questo si verificasse, la presenza in Superbike verrebbe sensibilmente ridotta e affidata a un team satellite. Questo in sostanza quello che ha detto Romano Albesiano, l&rsquo;ingegnere a capo della Direzione Gestione Sportiva di Aprilia.  A Jerez, dove &egrave; in corso il round del Mondiale Superbike, Albesiano ha parlato del prossimo futuro della Casa di Noale.  &ldquo;L&rsquo;intenzione di tornare in MotoGP &egrave; stata annunciata da tempo per il 2016, ma stiamo valutando di anticipare i tempo, quindi&nbsp; 2015. S&igrave;, &egrave; possibile che succeda&rdquo; spiega Albesiano&rdquo;.  Perch&eacute; questo anticipo?  "I motivi sono diversi, ma indubbiamente le nuove regole della Superbike che entreranno in vigore il prossimo anno non ci sono piaciute ed hanno inciso molto sulla nostra decisione&rdquo;.  Ma se la notizia di un arrivo anticipato in MotoGP &egrave; ormai abbastanza certa, resta il dubbio sul nome del team al quale verrebbero affidate le moto di Noale.  &ldquo;Stiamo valutando la partnership con Gresini, non c&rsquo;&egrave; nulla di deciso. Ma se dovessi dare una percentuale di fattibilit&agrave;, direi pi&ugrave; del 50%&rdquo;.  E per quanto riguarda i piloti? Melandri?  &ldquo;Stiamo parlando con diversi&rdquo;.  E la Superbike?  &ldquo;La MotoGP &egrave; un grosso sforzo, che ci impegner&agrave; in maniera prioritaria. Stiamo analizzando alcune possibilit&agrave; che ci permettano di mantenere la presenza in SBK. Dovr&agrave; essere comunque una presenza di&nbsp; alto livello&rdquo;.  Le ipotesi? Il team red Devils, gi&agrave; satellite Aprilia. E poi c&rsquo;&egrave; la squadra di Francesco Batta, che fino a prima di Jerez gestiva le Bimota. Ora per&ograve; la Bimota &egrave; stata espulsa dal Mondiale SBK (leggi QUI) e il manager italo belga pu&ograve; garantire esperienza e strutture logistiche adeguate.

Albesiano: &ldquo;In SBK ci affideremo a un team di alto livello&rdquo; 

Aprilia verso la MotoGP

A Laguna Seca, Marco Melandri si &egrave; aggiudicato la vittoria di gara 1 del round USA del Mondiale Superbike. &Egrave; la sua terza vittoria di stagione, la sedicesima in SBK.  Il pilota dell&rsquo;Aprilia, che conosce molto bene la pista americana, dove ha corso varie volte in MotoGP oltre in SBK, ha approfittato di un errore di Tom Sykes. Il pilota Kawasaki, sette vittorie e ampiamente primo in campionato, era scattato bene dalla pole. Ma &egrave; andato largo al &ldquo;Cavatappi&rdquo;, e Melandri lo ha passato, aumentando gradatamente il suo vantaggio.  Sykes &egrave; stato sorpassato presto anche dall&rsquo;altro pilota Aprilia, Sylvain Giuntoli, che ha concluso secondo, davanti a Sykes.  L'Aprilia dunque festeggia una "doppietta".    &ldquo;La mia partenza &egrave; stata ottima - dice Melandri - anche se nei primi giri ero spaventato visto che Tom di solito cerca di andare in fuga da subito. Quando ha sbagliato al Cavatappi ho pensato fosse l'occasione giusta per spingere al massimo. Ho impostato il mio ritmo, rimanendo concentrato e non commettendo errori. Solo negli ultimi giri ho potuto finalmente respirare, visto che avevo preso vantaggio su Sylvain. Una grande gara, la RSV4 ha funzionato alla grande e il mio team ha fatto un lavoro impeccabile&rdquo;.  E&nbsp; Guintoli: &ldquo;Ho dato il massimo come sempre, avevo un buon passo e non ho commesso errori. Nei primi giri mi sentivo bene, avrei anche potuto attaccare Marco ma ho preferito rimanere a ruota. Da met&agrave; gara in poi lui era davvero veloce, ha guidato benissimo e non ho potuto rispondere ai suoi tempi. E' un gran risultato, abbiamo dimostrato che la RSV4 &egrave; competitiva anche su un circuito movimentato come questo. Ora lavorer&ograve; con il team per cercare di essere ancora pi&ugrave; veloce in Gara2&rdquo;.  Quarto posto per Davide Giugliano  Al secondo giro, Chaz Davies &egrave; caduto, battendo la testa. Appena si &egrave; alzato, sembrava stordito. Poi si &egrave; recato al centro medico.  Guarda la classifica di gara 1          

Il pilota Aprilia &egrave; passato in testa al primo giro ed &egrave; sempre rimasto davanti. Guintoli secondo, terzo Sykes e quarto Davide Giugliano

SBK USA. Gara 1 a Melandri

Max Biaggi torna sull'Aprilia. &Egrave; lo stesso pilota ad annunciarlo, usando il sistema ormai pi&ugrave; caro ai piloti: twitter.  Ecco il twitt:  "Molte cose nella vita catturano lo sguardo,solo poche catturano il cuore,ma io seguo quelle! Da luned&igrave; con @ApriliaOfficial test al #Mugello"  Max ne ha parlato anche ai microfoni di Italia 1, durante il commento al round Misano. Precisando che non sar&agrave; a Portimao, prossima tappa perch&eacute; proprio in quei giorni sar&agrave; invece in pista per tre giorni di prove&nbsp; con la Casa di Noale.  Il test di Biaggi al Mugello dello scorso maggio era stato penalizzato dal maltempo ed &egrave; per questo motivo che Max ha chiesto altri tre giorni di prove. Dunque, il 7, l'8 e il 9 luglio, l'ex Corsaro sar&agrave; di nuovo al Mugello.  Prover&agrave; la ART del test team, praticamente la moto che utilizza Petrucci nel Mondiale MotoGP.  Romano Albesiano, responsabile del Racing Aprilia, ha parlato di "Una sorta di regalo di compleanno (Max compie 43 anni il 26 giugno) per un campione che ha significato molto nella storia dell'Aprilia". Verissimo.  Ma &egrave; facile anche immaginare che le indicazioni di Biaggi saranno tenute in una certa considerazione. La Casa di Noale infatti sta concentrando tutti i suoi sforzi verso l'obiettivo cui tiene di pi&ugrave;: il ritorno in MotoGP, nel 2016.  Quanto all'ipotesi di rivedere Biaggi in gara, dall'Aprilia arrivano solo smentite. 

Il 7, l'8 e il 9 luglio sar&agrave; al Mugello per un nuovo test con la ART MotoGP

21 risultati per 'aprlia'

SBK Imola: la giornata nera di Leon Haslam

MotoGP, Aprilia: cambio seamless al Mugello

Biaggi fa i complimenti a Bautista via twitter

SBK Aragon, rivivi le due gare con le immagini più belle!

Superbike Aragon, i piloti alle prese con i cubo di Rubik

Savadori resta in Superstock ma passa all’Aprilia

SBK, Michel Fabrizio prova l’Aprila Red Devils

Melandri: “Questa moto è nata bene”