Insieme ai piloti delle derivate di serie sono tornate in pista anche le grid girls: ecco i migliori scatti dal Motorland 

SBK, ecco le ombrelline del round di Aragon

        Lo spettacolo della Superbike &egrave; finalmente iniziato, e difficilmente si poteva chiedere di meglio. Il primo round di Aragon infatti ha gi&agrave; regalato un paio di momenti da ricordare, tra battaglie all'ultima curva e ritorni al successo. Festeggia ovviamente Bautista, ma Rea e Razgatlioglu sono tutt'altro che inferiori, mentre a centro gruppo Honda sembra muovere dei passi in avanti.&nbsp; Le pagelle di Aragon  Alvaro Bautista 9 - bentornato Trasforma le speranze invernali sue e di Ducati in realt&agrave;, dimostrando di essere gi&agrave; in forma mondiale. Dopo la sconfitta nel duello con Rea in una &ldquo;conservativa&rdquo; Gara 1, lo spagnolo ingrana la quinta e saluta la compagnia sia in Superpole Race che in Gara 2. Alvaro dice di essere nel momento migliore della carriera: i rivali sono avvertiti.&nbsp;Jonathan Rea 8 - arcigno&nbsp;Kawasaki consegna a Johnny un anteriore pi&ugrave; granitico, e lui fa tutto il resto. Vince la prima gara stagionale con un sorpasso magistrale su Bautista, dopo averne imbrigliato il passo per tutta la gara, mentre domenica raccoglie il massimo dopo aver battagliato con tutto e tutti. Se qualcuno poteva pensare che fosse in fase calante, Aragon &egrave; una sonora risposta negativa. &nbsp; Toprak Razgatlioglu 7.5 - ragioniere &nbsp;Per un pilota come il turco tre terzi posti, a qualche secondo dal vincitore, non posso rappresentare un risultato del tutto soddisfacente, ma la maturit&agrave; sta anche nel raccogliere sempre il massimo, come fatto in Spagna. Fino a quando le gomme gli consentono di attaccare lo fa, poi si difende da campione. Nota di merito per lo splendido sorpasso su Rinaldi all&rsquo;ultimo giro in Superpole Race.&nbsp;Michael Rinaldi 7 - indomito&nbsp;E&rsquo; l&rsquo;unico pilota in grado di dare realmente fastidio ai big three, colmando qualche lacuna in termini di velocit&agrave;, con voglia e foga agonistica. L&rsquo;amaro in bocca per aver mancato il podio resta, ma il weekend spagnolo pu&ograve; davvero essere un&rsquo;ottima base per il prosieguo della stagione. &nbsp; &nbsp; Axel Bassani 6.5 - corrente alternata &nbsp;Inizia la stagione pi&ugrave; che male, con una 16esima posizione in Gara 1 non da lui, ma tra sabato e domenica vede la luce e tutto cambia. Sia in Superpole Race che in Gara 2, infatti, il veneto torna la versione migliore di s&eacute;, con una sesta piazza al pomeriggio che vale tanto, sia in termini di morale che di classifica. Quest&rsquo;anno il titolo di miglior indipendente pu&ograve; essere suo.&nbsp;Andrea Locatelli 6 - sottotono&nbsp;Terminati i test era prevedibile che il bergamasco non potesse essere della partita per la posta pi&ugrave; alta, ed il weekend conferma in toto le previsioni. Dopo una Gara 1 sufficiente, arriva un guizzo (in termini di minor distacco dal podio) in Superpole Race, ma la caduta immediata in Gara 2 chiude un weekend con pochi lati positivi. Meglio pensare ad Assen, teatro del suo primo podio in categoria. &nbsp; Scott Redding 4 - in alto mare &nbsp;&ldquo;Avevamo basse aspettative ma&hellip;&rdquo; recitava un cartello, il quale incarna perfettamente il primo fine settima dell&rsquo;anno di Scott. Che la top sei fosse difficile lo aveva ammesso anche lo stesso inglese a fine test, ma sin dal venerd&igrave; &egrave; chiaro che lo stesso discorso si pu&ograve; fare per la top ten. In Gara 1 viene surclassato dal compagno (sostituto) Mykhalchyk ma almeno prende un punto, mentre domenica va anche peggio. Alla 12esima piazza della Superpole Race si somma il ritiro in Gara 2, con la M1000R che si ammutolisce dopo pochi giri. Il nervosismo &egrave; gi&agrave; arrivato a livelli di guardia, come testimonia il silenzio stampa, ed il futuro appare pi&ugrave; nero che mai.&nbsp;Iker Lecuona 6.5 - positivo&nbsp;Mentre il deluso Bautista ritrova il sorriso con Ducati, il suo successore pu&ograve; lasciare Aragon altrettanto (circa) soddisfatto, grazie ad un debutto di buon livello. La sesta piazza di gara 1 &egrave; oro colato dopo le difficolt&agrave; dell&rsquo;inverno, e consente allo spagnolo di poter azzardare in Superpole Race, montando la nuova SCQ e restando il miglior pilota Honda. In gara 2 le cose vanno peggio, ma il bilancio resta soddisfacente.&nbsp;Luca Bernardi 6 - lavori in corso&nbsp;I primi punti in categoria nella gara di debutto, tra l&rsquo;altro davanti all&rsquo;altro pi&ugrave; quotato rookie Oettl, valgono la sufficienza. Per il resta tante difficolt&agrave; date dall&rsquo;inesperienza, ma la sensazione post Aragon &egrave; che il sammarinese possa arrivare, a patto di fare le cose per gradi. Aragon SBK, Rinaldi: "La gomma &egrave; calata, avrei potuto raggiungere Bautista"       

Bautista passa l'esame a pieni voti, ma Rea non molla. Toprak ragioniere per un giorno anzi due, Redding gi&agrave; in crisi&nbsp;

SBK, Aragon: le pagelle del primo round della stagione

        Jonathan Rea ha dovuto arrendersi alla supremazia di Alvaro Bautista sia nella SP Race che in Gara 2, ma pu&ograve; ritenersi comunque soddisfatto dalla trasferta di Aragon, in cui ha raccolto un successo in Gara 1 e 54 punti in classifica. SBK Aragon, Bautista: "Tornare sulla Ducati e spingere &egrave; stato semplice" Il bilancio di Rea  &ldquo;Torno a casa comunque contento del mio fine settimana &ndash; ha raccontato il sei volte campione del mondo &ndash; In Gara 2 avrei avuto bisogno di strada libera per imporre il mio ritmo ma, dopo essermi portato in testa, sono rimasto bloccato nella lotta di gruppo e cos&igrave; ho commesso qualche errore. A livello di set-up, la mia moto era simile a sabato, ma le condizioni dell&rsquo;asfalto erano molto pi&ugrave; critiche. Inoltre, lottando con Toprak e Rinaldi ho perso del tempo prezioso, altrimenti credo che avrei potuto tenere il passo di Alvaro&rdquo;. L'incomprensione con Michael Ruben  A proposito di Rinaldi, nella Superpole Race ci era sembrato di vedere una piccola incomprensione tra il ducatista e il portacolori Kawasaki, cos&igrave; abbiamo chiesto a Johnny un parere sulla questione: &ldquo;Screzi con Michael? Lo scopro adesso &ndash; la risposta di Rea &ndash; Oggi era molto veloce, ci siamo sorpassati praticamente ovunque, ma le gare sono cos&igrave; e a me piace giocare duro&rdquo;. Adesso testa ad Assen: &ldquo;Spero di essere molto veloce l&igrave;, lavoreremo sodo assieme al team per mettere al meglio a punto la nostra moto&rdquo;, la conclusione del #65. SSP600 Aragon: Bulega porta la Ducati V2 sul podio, vince Aegerter       

Nelle gare domenicali il sei volte campione del mondo si &egrave; ritrovato a lottare duramente con il ducatista: ecco le sue impressioni in merito al termine della giornata

SBK Aragon, Rea: "La lotta con Rinaldi? Mi piace giocare duro"

Terzo, terzo e ancora terzo. Questo &egrave; il bottino di Toprak Razgatlioglu e weekend di Arag&ograve;n SBK terminato, nel quale il campione del mondo ha ceduto le armi sabato alla Kawasaki di Johnny Rea, domenica ad Alvaro Bautista con la Ducati. La Yamaha e il numero 1 si sono &quot;accontentati&quot; dei tre gradini del podio pi&ugrave; bassi: &quot;Per&ograve; dai, un ulteriore terzo posto &egrave; utile alla mia classifica di campionato - il turco &egrave; comunque contento - come l&#39;anno scorso, non ci siamo rivelati competitivi su questo tracciato. Ma negli altri circuiti cominceremo ad esserlo. Vedremo come andr&agrave; la prossima gara: nel frattempo, posso dire di essermi annoiato ad Arag&ograve;n&quot;.  Annoiato, in che senso? Ecco la spiegazione: &quot;A me piace battagliare, quando non posso, mi sento frustrato. Ci ho provato con Rinaldi, per qualche giro. Ci siamo toccati, ma queste sono le gare.&nbsp; Pensate che Alvaro Bautista &egrave; scappato, dallo start al traguardo nemmeno l&#39;ho visto. Finalmente torno a casa&quot;.  Toprak: &quot;Assen 2021 &egrave; stata dura, proveremo a ribaltare la situazione&quot;  Prima di parlare del prossimo round, Toprak completa il discorso spagnolo: &quot;Nella Superpole Race mi sono sentito meglio di quanto non lo fossi ieri - svela - poi, una modifica di assetto sulla mia R1, mi ha aiutato per Gara Due. Nonostante la confidenza fosse cresciuta, non mi sentivo forte o efficacia in frenata. La moto faticava ad arrestare la propria marcia al posteriore, saltava, dovevo controllarla. Meglio pensare ad Assen&quot;.  In Olanda, Razgatlioglu ha vissuto un weekend duro: &quot;L&#39;anno scorso Assen non &egrave; andata affatto bene - ricorda - tra gomme non scelte correttamente, interruzioni e incidenti. Ma penso che in Olanda potremo essere forti, vedremo di ribaltare la situazione&quot;.  Infine, una nota tecnica di non poco conto. Il campione parla di un dettaglio fondamentale nella SBK moderna: &quot;Sto usando l&#39;elettronica dell&#39;anno scorso, mentre le altre Yamaha usano la nuova gestione. Io mi sento meglio cos&igrave;, sar&agrave; pure anche una questione di assetto, per ora va bene cos&igrave;. Ad Assen vedremo cosa fare, ci stiamo lavorando&quot;.  &nbsp; 

Toprak: &quot;Ho colto tre podi, ma non ho potuto battagliare come piace a me. Bautista? L&#39;ho visto poco, in partenza &egrave; scappato subito&quot;

Arag&ograve;n SBK, Razgatlioglu: &quot;Che noia, finalmente torno a casa&quot;

&Egrave; un weekend da incorniciare, quello vissuto da Alvaro Bautista ad Aragon. La vittoria nella Superpole Race ha fatto il paio con il largo successo ottenuto in Gara 2, rifilando quasi cinque secondi a Jonathan Rea.  SSP600 Aragon: Bulega porta la Ducati V2 sul podio, vince Aegerter  Le impressioni di Bautista dopo Gara 2   Una domenica perfetta, nella quale Alvaro &egrave; apparso imbattibile: &ldquo;Oggi ero imbattibile? No, credo che nessuno lo sia &ndash; ha esordito il ducatista, prima di raccontare le emozioni vissute nella domenica del Motorland &ndash; Semplicemente dopo il warm-up ho avvertito ottime sensazioni in sella alla mia Ducati, sapevo che avrei potuto spingere. Infatti, nella Superpole Race mi sono detto: &lsquo;Ok, proviamoci&rsquo;, cos&igrave; ho spinto fin dall&rsquo;inizio cercando di fare il mio ritmo. Ho potuto tenere il passo e le traiettorie che volevo, sono riuscito a gestire la corsa a mio piacimento, la moto funzionava al meglio e io mi sentivo davvero a mio agio&rdquo;.  Un successo bissato in Gara 2: &ldquo;Nel pomeriggio &egrave; stata un&rsquo;altra storia: le condizioni dell&rsquo;asfalto erano diverse dagli altri giorni, test compresi, cos&igrave; &egrave; stato importante restare calmi e comprendere quale fosse il limite di aderenza&rdquo;. Il portacolori Aruba Racing ha gestito con esperienza la corsa, evitando rischi inutili: &ldquo;Sono partito calmo, Rea ha spinto fin da subito e ho preferito restargli dietro per studiare le condizioni della pista. Una volta avute le idee chiare, ho provato a scappare e dettare il mio ritmo senza prendermi rischi eccessivi&rdquo;.  Bautista: &quot;Mi godo il momento&quot;   Una domenica da incorniciare, che ha ripagato pilota e squadra del lavoro svolto in inverno: &ldquo;Ho vinto perch&eacute; abbiamo lavorato benissimo assieme al team in questo weekend anche grazie alle basi gettate durante le prove invernali - ha raccontato un Bau Bau comunque realista, perch&eacute; sa che arriveranno fine settimana pi&ugrave; complicati - S&igrave;, le gare difficili arriveranno: ci saranno weekend in cui trovare la messa a punto ideale sar&agrave; meno semplice perch&eacute; avremo meno tempo a disposizione&rdquo;.  Ma prima di pensare alle prossime gare c&rsquo;&egrave; ancora tempo: &ldquo;Adesso voglio godermi il momento. A essere onesto, sabato ero felice, ma non mi sentivo rilassato perch&eacute; non avevo potuto dare il mio massimo. Dopo la SP Race mi sono sentito pi&ugrave; tranquillo, perch&eacute; durante la corsa ho potuto fare ci&ograve; che volevo in ogni giro, in ogni curva. L&rsquo;importante &egrave; estrarre il massimo da ogni condizione, senza superare il limite&rdquo;.  Alvaro e il paragone col 2019   In conclusione, Bautista ha tracciato un paragone con la stagione 2019, la sua prima nel WorldSBK e con i colori di Borgo Panigale: &ldquo;Quella fu la mia prima stagione, non avevo riferimenti e non potevo indirizzare correttamente il lavoro degli ingegneri. Adesso in Ducati hanno migliorato la moto, la Panigale era gi&agrave; veloce ma ora &egrave; pi&ugrave; bilanciata, e in pi&ugrave; io mi sento pi&ugrave; veloce di tre anni fa&rdquo;, ha analizzato il #19. &ldquo;Allora ero vicino al limite, mentre adesso avverto di avere un margine maggiore&rdquo;.  Se la Panigale &egrave; migliorata rispetto a tre anni fa, lo stesso s&igrave; pu&ograve; dire del Bautista pilota, come spiegato dallo stesso iberico: &ldquo;Sono migliorato e cresciuto come pilota, ho guidato un&rsquo;altra moto e mi sento pi&ugrave; completo, inoltre sono al top della condizione fisica. Provengo da una motocicletta difficile da guidare, tornare sulla Ducati e spingere &egrave; stato quasi semplice&rdquo;, ha concluso il leader della classifica generale tracciando un paragone con la sua esperienza in Honda.&nbsp;  MotoGP Americhe, Bagnaia: &ldquo;Terzo posto che vale come una pole&rdquo; 

Alvaro &egrave; raggiante dopo i successi in SP Race e Gara 2: &quot;Provengo da un&#39;altra&nbsp;moto, pi&ugrave; difficile da guidare&nbsp;e ora mi sento pi&ugrave; completo&quot;

Aragon SBK, Bautista: &quot;Tornare sulla Ducati e spingere &egrave; stato semplice&quot;

Pole position e caduta per dare inizio a un sabato concluso con una vittoria quasi insperata, dopo un salvataggio incredibile: l&#39;avventura di Lorenzo Baldassarri nel nuovo Mondiale Supersport non poteva iniziare in modo pi&ugrave; dolce e rocambolesco.  &quot;&Egrave; stato un inizio emozionante, per&ograve; &egrave; quello che volevo. Non volevo un inizio &#39;piatto&#39;, siccome a me piace fare le gare &#39;di cuore&#39;, &#39;di passione&#39; e &#39;di goduria&#39; - racconta soddisfatto il vincitore di Gara 1 -. Delle volte ti tolgono pi&ugrave; energia rispetto a uno che le affronta per arrivare in fondo e fare punti in ottica campionato, ma a me, a volte, piace dare spettacolo. Quindi, come inizio, bene, per&ograve;, adesso, come spettacolo pu&ograve; anche bastare!&quot;.   &quot;Gi&agrave; in qualifica, sul time attack, oggi l&#39;ho lanciata, per&ograve; &egrave; stato bello perch&eacute; &egrave; il vero attacco al tempo, quando uno d&agrave; il tutto per tutto, per fare il giro. &#39;O la va, o la spacca&#39;. Oggi &egrave; stata un po&#39; cos&igrave;. Anche in gara lo spettacolo non &egrave; mancato, quindi, bello. Sono davvero felice di aver iniziato cos&igrave;&quot; prosegue Lorenzo, che entra del dettaglio di una giornata contraddistinta da pi&ugrave; di un brivido.  Lorenzo racconta un ultimo giro... emozionante   &quot;Che momento l&#39;ultimo giro! Penso sia un gran modo di iniziare la stagione, ero molto fiducioso con questa moto e questa squadra, perch&eacute; mi hanno messo nelle condizioni di avere il giusto feeling e spingere forte sin dal mattino. Sono molto felice perch&eacute; abbiamo cominciato con la pole position e la vittoria della gara. L&#39;ultimo giro &egrave; stato molto strano, perch&eacute; volevo mantenere la calma, ma ho preso un rischio in Curva 7&quot;, spiega Baldassarri.   &quot;Aegerter stava facendo un primo settore davvero buono e io, per recuperare, ho perso l&#39;anteriore. Poi, sono riuscito a riprenderlo, a restare con lui e a superarlo. Volevo chiudere tutte le porte nell&#39;ultima curva, forse anche un po&#39; troppo. Ho chiesto un pochino troppo allo pneumatico anteriore, quindi, quando l&#39;ho persa, ho pensato di essere fuori e di aver rovinato tutto all&#39;ultima curva. Ho pensato a Marquez, al fatto che, forse, anch&#39;io potevo fare come fa lui. L&#39;ultima &egrave; una curva molto veloce e, quando ho toccato Dominique, sono stato fortunato, perch&eacute;, con la ruota sollevata da terra in quel modo, mi ha quasi aiutato a riprendere la moto. Sono stato fortunato. Ringrazio la Yamaha, la squadra e... Dio&quot;.  Baldassarri: &quot;Un bel modo per ripartire&quot;   Una vittoria che ha il sapore della rivincita per il marchigiano, che alla fine dello scorso anno aveva messo in discussione il prosieguo della sua carriera.  &quot;Gli ultimi due anni, l&#39;ultimo in particolare, ho pensato di smettere di correre, perch&eacute; non sono pi&ugrave; un rookie e piuttosto che gareggiare per fare numero &egrave; meglio restare a casa - racconta il 25enne -. Ero l&igrave; per vincere e se dovevo lottare con gli ultimi era meglio smettere. Credo che ricominciare con questa squadra, in questo campionato, sia un bel modo per ripartire. Gli ultimi due anni sono diventato pi&ugrave; forte, perch&eacute; mi hanno tolto fiducia nella guida, ma mi hanno rafforzato a livello mentale&quot;.  Trovata la sua dimensione in SSP, con il Team Evan Bros, possiamo dire che quello visto oggi &egrave; il vero Lorenzo, nella sua forma migliore?  &quot;Ho acquistato molta fiducia e serenit&agrave; con il team e con la moto me la sto costruendo e penso ci sia ancora del margine. Passo dopo passo, dobbiamo restare sereni e non perdere la tranquillit&agrave;. Anche grazie all&#39;esperienza del 2019, nel Mondiale, dove avevo vinto tre gare, poi mi sono un po&#39; perso. L&igrave; era stato anche per un cambio di gomma. Per&ograve;, in ogni campionato ci sono dei problemi durante l&#39;anno. L&#39;importante &egrave; non perdere la tranquillit&agrave; - conclude Baldassarri -. Non dev&#39;essere sempre come oggi, ma questa la dedico alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono state di supporto&quot;.  Aragon SBK, ecco gli orari TV Sky e TV8 del primo Round 2022 

&quot;Ringrazio la Yamaha, la squadra e... Dio&quot; racconta Lorenzo dopo la vittoria di Gara 1, grazie a un salvataggio degno di Marc Marquez

SSP, Baldassarri d&agrave; spettacolo ad Aragon: &ldquo;Un sabato &#39;o la va, o la spacca&#39;&rdquo;

Ci ha provato con le unghie Michael Rinaldi ad essere della partita per il podio, ma si &egrave; dovuto accontentare della quarta piazza. Un risultato comunque positivo per il romagnolo, che analizza la sua gara con occhio analitico, e sembra aver ben chiaro cosa gli ha impedito di essere ancora pi&ugrave; rapido. &nbsp; &ldquo;Abbiamo lavorato bene, anche in qualifica, ma penso che abbiamo commesso un errore per la gara. Abbiamo fatto un assetto considerando l&rsquo;aderenza della Superpole, ma l&rsquo;aderenza della gara era completamente diversa, cos&igrave; ho fatto tanta fatica a voltare la moto: dobbiamo solo bilanciare meglio la moto, ricordandoci dei cambi di aderenza. Penso che senza questo problema sarei potuto stare con i primi tre, dato che non ho guidato come volevo. Ho detto al team che siamo partiti nel modo giusto&rdquo;. &nbsp; Come &egrave; stato lo show offerto dai primi tre?  &ldquo;Bello, anche grazie al mio posto in esclusiva. Sono stati tutti intelligenti: credo che la strategia di Rea fosse quella di non far scappare Bautista, e la cosa ha pagato. Pensavo che Alvaro potesse vincere, e mi aspettavo il calo di Toprak nella seconda parte di gara&rdquo;.  Rinaldi: &ldquo;In un team ufficiale devi sempre puntare a vincere&rdquo;   Ti aspettavi di essere quarto dopo i test?  &ldquo;Il mio obiettivo &egrave; di essere sempre della partita per la vittoria, anche perch&eacute; se la pensi diversamente all&rsquo;interno di un team ufficiale &egrave; meglio che stai a casa&rdquo;. &nbsp; Rea ha definito un razzo la Ducati. Credi vi sia ancora questa grande differenza di motore?  &ldquo;Credo che ognuno debba dire che l&rsquo;erba del vicino &egrave; sempre pi&ugrave; verde, ma non so come la Kawasaki volti o esca dalle curve. Alla fine ha vinto, quindi non so perch&eacute; si preoccupa del nostro motore: certamente &egrave; ottimo, ma ci sono due rettilinei e 17 curve, quindi&hellip;&rdquo;  SBK, Bautista: &quot;Ho dato il 90%, finire era pi&ugrave; importante che vincere&quot; 

&quot;Ad Aragon vi sono 2 rettilinei contro 17 curve. Ho iniziato bene la stagione, anche se ho fatto un errore&quot;

SBK, Rinaldi: &ldquo;Rea ha vinto e si preoccupa del nostro motore, non capisco&rdquo;

Tre anni fa Alvaro Bautista sbarc&ograve; in Europa con la Ducati V4 R e vinse dominando. Oggi non &egrave; riuscito a centrare nuovamente l&rsquo;obiettivo, ma l&rsquo;onore delle armi &egrave; pi&ugrave; che salvo. Il duello dell&rsquo;ultimo giro con Jonathan Rea del resto &egrave; valso da solo il prezzo del biglietto, al termine di una gara nella quale lo spagnolo ha evitato con intelligenza di commettere errori. &nbsp; &ldquo;Dopo due stagioni difficili &ndash; apre Alvaro &ndash; era importante per me in primis finire la gara, ed iniziare a costruire una base per essere veloce in tutte le gare. All&rsquo;inizio sono rimasto dietro Jonathan e Toprak, dato che sapevo di avere il passo per stare con loro. Dopo qualche giro sia io che Rea abbiamo capito che Razgatlioglu era in difficolt&agrave;, cos&igrave; lo abbiamo passato: &egrave; stato bello perch&eacute; siamo arrivati in tre appaiati alla prima curva, ed ho i segni della gomma di Toprak sulla tuta&rdquo;. &nbsp; Come hai gestito la gara da l&igrave; in poi?  &ldquo;Credo che Rea sapesse che con il mio passo potevo provare ad andarmene, cos&igrave; ha provato sempre a stare davanti. Io volevo per prima cosa finire la gara, quindi non volevo battagliare eccessivamente: sul rettilineo riuscivo a passare, ma in accelerazione lui &egrave; sempre stato pi&ugrave; rapido. All&rsquo;ultima curva ho sempre fatto fatica a far voltare la moto, soprattutto a causa del vento. All&rsquo;ultimo giro ho provato lo stesso, forzando la moto, ma Rea &egrave; riuscito a voltare meglio ed a battermi. Mi sono divertito molto, anche perch&eacute; queste sono le posizioni per le quali voglio lottare&rdquo;. &nbsp; Cosa ti &egrave; mancato per vincere?  &ldquo;Volevo in primis finire la gara e fare un bel risultato, dato che se sei veloce ma cadi non &egrave; il massimo. Non voglio dire che non ho provato a vincere, ma ho dato il 90%, per non superare il limite&rdquo;.  Bautista: &quot;Capisco la frustrazione di Redding&quot;   Hai pensato per un secondo che la fuga fosse una possibilit&agrave; reale?  &ldquo;Sinceramente non ci ho pensato, volevo solo restare concentrato. Un paio di volte ho avuto dei problemi di stabilit&agrave; una volta in testa: forse se non provenissi da due anni come gli ultimi due avrei agito diversamente, ma ora era la cosa migliore da fare&rdquo;. &nbsp; Pensi che te la saresti giocata anche senza la supremazia sul dritto?  &ldquo;Non so, forse in curva uno avrei potuto osare di pi&ugrave; in alcuni momenti. Lo stesso in curva quattro, anche se &egrave; un punto critico. Non vi erano molti punti dove passare senza rischiare, tranne il rettilineo&rdquo;. &nbsp; Come pensi quando vedi Redding fare un solo punto dopo aver lasciato la Ducati?  &ldquo;Capisco in pieno la sua frustrazione attuale. Ha lasciato una moto molto buona, salendo su una moto pi&ugrave; difficile. Penso che abbia le stesse sensazioni che avevo io fino all&rsquo;anno scorso: ora pu&ograve; solo cercare di adattare la moto al suo stile&rdquo;.  SBK, Rea festeggia dopo gara 1: &quot;Non mi divertivo cos&igrave; da tanto tempo&quot; 

Lo spagnolo 2&deg; al traguardo: &quot;Se non avessi passato due anni difficili avrei corso diversamente&quot;

SBK, Bautista: &quot;Ho dato il 90%, finire era pi&ugrave; importante che vincere&quot;

Seconda sessione di prove libere per la Superbike in quel di Aragon, con il sole a brillare in cielo ed Alvaro Bautista a brillare in pista. Lo spagnolo infatti &egrave; stato il migliore ad interpretare le diverse condizioni del pomeriggio (con la pista pi&ugrave; calda di circa otto gradi, da 23 a 31), piazzando la propria Ducati davanti a tutti. &nbsp; 1&rsquo;49&rdquo;006 il crono di Alvaro, distante tre decimi dal riferimento mattutino di Rea ma comunque molto veloce. Alle sue spalle c&rsquo;&egrave; proprio il nordirlandese, staccato di soli 24 millesimi, con Toprak Razgatlioglu a completare l&rsquo;ipotetica prima fila: insomma, se mai c&rsquo;era bisogno i &ldquo;big three&rdquo; hanno confermato di essere i primi candidati per la vittoria.  Tamburini sorprende, Redding annaspa     Quarta posizione per Garrett Gerloff, capace al pari di Bautista di migliorarsi nel pomeriggio, precedendo Alex Lowes e Michael Rinaldi: mezzo secondo il distacco dalla vetta per il romagnolo, ancora in cerca del miglior assetto, davanti alla sorpresa della giornata. &nbsp; Parliamo di Roberto Tamburini, che nella sua giornata di debutto in Superbike (con la Yamaha del team Motoxracing) si prende il lusso di conquistare la settima piazza, precedendo addirittura il pilota ufficiale di Iwata Andrea Locatelli, nonostante i problemi tecnici avuti nella FP1.Ottavo appunto il bergamasco, ultimo pilota ad incassare meno di un secondo dalla vetta, mentre chiudono la top ten l&rsquo;ucraino Illia Mykhalchyk (altra gradita sorpresa del day1) e Loris Baz.  Soltanto 12&deg; Axel Bassani, ma chi davvero appare in sofferenza &egrave; Scott Redding: il portacolori del team BMW incassa quattro decimi dal compagno - sostituto Mykhalchyk, occupando la 14&deg; piazza. 18&deg; piazza per Lucas Mahias, tornato in pista a 28 minuti dalla fine dopo il tremendo botto della FP1, mentre Luca Bernardi e Gabriele Ruiu hanno concluso la sessione in 19&deg; e 20&deg; piazza.  I tempi     SSP300 Aragon, Diaz si prende le FP2, ma Bruno Ieraci lo segue da vicino 

Lo spagnolo regola per soli 24 millesimi Rea, 3&deg; Razgatlioglu. Il riminese &egrave; 7&deg;, nel panino dei connazionali Rinaldi - Locatelli

SBK: Bautista alza la voce nelle FP2, di Aragon, sorpresa Tamburini

Trentasei anni - quasi trentasette, da compiere il 17 settembre - e non sentirli o, come dice lui stesso &quot;sentirli diversamente&quot;: Michel Fabrizio &egrave; tornato in azione nel campionato Mondiale, da cui mancava dal 2015, quando ad Imola sostitu&igrave; l&#39;infortunato NIco Terol in SBK, sulla Panigale R del team Althea Ducati.  Addirittura, il pilota di Frascati ha ritrovato ad Arag&ograve;n la&nbsp;Supersport 600 iridata, &quot;lasciata&quot; nel lontano 2005. Vi ricordate il soprannome? The &quot;Wizard&quot; impressionava con la Honda, tanto da meritarsi il passaggio ad uno step superiore. Il resto &egrave; storia, anticipata da 125 e MotoGP, completata da numerose annate nel paddock delle derivate.  Seduto oggi nel garage G.A.P. MOTOZOO Racing By Puccetti, il numero 84 si preparava ad inforcare la sua Kawasaki Ninja: &quot;Lei &egrave; pronta, m&ograve; vediamo se lo sono io&quot; ha scherzato Michel, poi ha aggiunto: &quot;Divertiamoci, dai!&quot; prima che Fabio Uccelli ed il suo staff avviassero il quattro cilindri della ZX-6R.  Casco vintage-shocking e stile di guida unico     Guardate che bello il casco di Fabrizio. Ricorda le colorazioni di met&agrave; anni Novanta, tanto apprezzate dai tifosi, riproposte dall&#39;esperto &quot;rookie&quot; romano: &quot;Mi sono allenato tantissimo, qui c&#39;&egrave; poco da giocare. Anzi, non si gioca per niente, infatti, le due gare a weekend saranno belle toste&quot;.  Tutto questo lo aveva detto mesi fa, quando aveva annunciato il ritorno. Se pensiamo che stiamo parlando di un pilota che ha battuto miti come Haga, Spies, Corser, Bayliss e Rea, &egrave; giusto precisare come anch&#39;egli sia mitico e ricordare quei bei momenti vintage, ripresti dal casco fluo, ancor pi&ugrave; vivi ammirando Michel in sella.  Dovizioso ed Aprilia prolungano la loro collaborazione 

Il trentaseienne pilota romano mancava da una competizione iridata dal 2015, addirittura &egrave; rimasto lontando undici anni dalla 600: l&#39;emozione del primo giorno di scuola

SSP Aragon, il ritorno del &quot;rookie&quot; Michel Fabrizio

Alla fine Chaz Davies ce l&rsquo;ha fatta. Il successo sfumato ieri in gara 2 &egrave; arrivato oggi in gara 1, conquistato con le unghie e con i denti. Jonathan Rea ci ha provato fino all&rsquo;ultimo, anche con un ingresso super-aggressivo nella curva 14 all&rsquo;ultimo giro, ma Davies non ha mollato un millimetro. Con l&rsquo;inversione della griglia di partenza la gara ha avuto un copione diverso, con i piloti pi&ugrave; veloci impegnati a risalire nelle posizioni di testa per almeno sei o sette giri. Ma quando poi si sono ritrovati davanti, i valori in campo sono ritornati i soliti.  Stavolta, per&ograve;, Rea non &egrave; riuscito a fare la differenza e ad andare via, nonostante Rea sia stato il pi&ugrave; lesto a portarsi nelle posizioni di testa. Il primo a mettergli pressione &egrave; stato Melandri, intanto che Davies utilizzava pi&ugrave; tempo per liberarsi di Lowes e Van Der Mark, visto che l&rsquo;altra Kawasaki di Sykes oggi non &egrave; mai stata in palla. C&rsquo;&egrave; anche da dire che oggi tutti i piloti hanno girato circa mezzo secondo pi&ugrave; lenti di ieri, probabilmente per l&rsquo;asfalto ancora pi&ugrave; freddo. Ad ogni modo, gli ultimi dieci giri sono stati dominati dal terzetto di testa, con le due Ducati di Melandri e Davies impegnati a braccare la Kawasaki di Rea.  Per un paio di giri si &egrave; anche avuta l&rsquo;impressione che le Rosse fossero pi&ugrave; veloci ma la costanza di Rea &egrave; stata impeccabile. Il pilota inglese ha rintuzzato gli attacchi di Melandri finch&eacute; quest&rsquo;ultimo non si &egrave; eliminato da solo&nbsp;con un paio di sbavature di troppo, distaccandosi e chiudendo terzo. Nel frattempo Davies ha martellato senza sosta, riuscendo anche a guadagnare qualche metro in un paio di circostanze, ma Rea non ha mai mollato, meritandosi fino alla fine il secondo posto.&nbsp;  Qui i risultati completi 

Dopo una gara difficile e combattuta, il pilota della Ducati &egrave; riuscito ad avere ragione di Jonathan Rea e della sua Kawasaki. Terzo Melandri

SBK Aragon gara 2, Davies mette tutti in fila

Ad Aragon &egrave; un sabato mattina freddo e il mondiale Superbike si trova a scendere in pista con una temperatura dell&rsquo;asfalto che non supera i 16,5 C&deg;. Per questi i tempi delle FP3 sono pi&ugrave; alti di quelli delle FP2 del venerd&igrave; e gli equilibri si sono sovvertiti con due Ducati sul podio virtuale, con Davies primo, Melandri terzo e Rea a frapporre il verde al rosso. Nei primi otto non ci sono le Honda ufficiali che devono quindi passare dalla Superpole 1 per sperare di entrare nella Superpole 2, pratica risolta abbastanza facilmente sia da Hayden che da Bradl che hanno dato almeno mezzo secondo a tutti gli altri.  Da segnalare che alla fine della prima sessione di qualifica, ben tre piloti &ndash; Krummenacher, Jezek e Reiterberger -&nbsp; hanno perso l&rsquo;anteriore in momenti molto ravvicinati tra loro, tutti e tre a due minuti dalla fine della sessione e alla curva numero due, dove il lato destro del pneumatico anteriore &egrave; particolarmente freddo. Sempre a proposito di ritiri, a dieci minuti dalla fine delle SP2 Lowes ha rotto la seconda Yamaha R1 ha sua disposizione, dopo essere scivolato con la prima all&rsquo;inizio delle FP3, e quindi si automaticamente &egrave; qualificato come dodicesimo.  Sfortunato anche Bradl, visto che la sua Honda CBR ha iniziato a sputare fiamme dal basamento a due minuti dalla fine della Superpole 2, cio&egrave; proprio quando tutti gli altri piloti stavano mettendo la gomma da tempo per effettuare l&rsquo;ultimo tentativo. Le prime moto ad andare molto pi&ugrave; forte volare sono state le Kawasaki, con Rea e Sykes che sono scesi subito di oltre mezzo secondo sotto il minuto e cinquanta. Ma pochi attimi dopo Davies ha piazzato la zampata riuscendo a togliere 31 millesimi e prendendosi la pole position. Quarta l&rsquo;altra Ducati di Melandi, con la seconda fila completata da Forex e Torres, mentre la terza &egrave; composta da Van der Mark, Mercado e Laverty.  qui i risultati completi della SP2 

Il pilota Ducati ha battuto di soli 31 millesimi Rea, mettendo dietro anche Sykes e Melandri. In gara si annuncia battaglia

SBK Aragon, prima pole dell&#39;anno per Davies

da Aragon (Spagna): Marco Masetti  Ayrton Badovini &egrave; l&rsquo;uomo pi&ugrave; felice del mondo: da poco in sella dopo un lungo esilio, &egrave; gi&agrave; tra i migliori nella qualifica della SBK Aragon (leggi QUI come sono andate le qualifiche).  &ldquo;Dopo otto mesi senza moto (leggi QUI) , posso dire che fino ad ora &egrave; un gran bel week-end, direi addirittura incredibile. Certo, c&rsquo;&egrave; ancora molto da fare sia sulla moto che sul pilota, ma essere sesto a un secondo mi fa molto piacere. Abbiamo fatto modifiche anche drastiche sul set up e l&rsquo;elettronica, abbiamo ancora qualche problema, soprattutto di grip, ma abbiamo capito come lavorare. Domani nel warm up faremo altre modifiche. Pe rla gara non ho piani precisi, spero di essere nei dieci e di continuare a crescere&rdquo;.  E se piovesse? Tu sei forte sul bagnato... &ldquo;Io vado forte sull&rsquo;acqua, ma non mi piace guidare sul bagnato, meglio che non piova&rdquo;.  &nbsp; Guarda la fotogallery delle prove [conti_gallery id=&rdquo;32419&rdquo;]

"C&rsquo;&egrave; ancora molto da fare sia sulla moto che sul pilota, ma essere sesto a un secondo mi fa molto piacere&rdquo; 

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