        Superbike oramai significa &ndash; anche - Pirelli e viceversa. Quella che questo weekend prender&agrave; il via sar&agrave; del resto la 21&deg; stagione contraddistinta dalla fornitura unica di pneumatici da parte dell&rsquo;azienda milanese, che non accenna a diminuire il proprio impegno, forte in primis degli ottimi risultati ottenuti anno dopo anno, sia in termini di tempi sul giro che di soddisfazione di organizzatore e team. Lo sa bene Giorgio Barbier, che c&rsquo;&rsquo;era nel 2004 &ndash; primo anno di monogomma Pirelli &ndash; e ci sar&agrave; in questo 2024, con il carico di esperienza e conoscenza che ne consegue. Giorgio, come vedi la griglia 2024 della SBK?&nbsp;&ldquo;Come ho detto spesso la SBK ha toccato il fondo ed &egrave; in seguito risalita, e l&rsquo;attuale impegno delle case sotto tanti aspetti, come ad esempio il &ldquo;furto&rdquo; dei talenti altrui, ne &egrave; una prova. Quest&rsquo;anno vi sono tanti giovani che continuano a dimostrare la loro voglia di emergere, oltre ad un autentico jolly come Iannone. Bautista resta l&rsquo;uomo da battere: ha migliorato la sua fiducia in sella anno dopo anno, anche se sar&agrave; l&rsquo;unico a dovere convivere con la variabile rappresentata dalla zavorra&rdquo;.&nbsp; Con quale spirito Pirelli inizia questa nuova stagione?&nbsp;&ldquo;Direi con il giusto spirito. Sar&agrave; una stagione interessante, in primis dal punto di vista tecnico: potrebbero stabilirsi nuovi equilibri. Per noi la SBK resta un campionato &nbsp;di estremo interesse, specie per quanto concerne lo sviluppo della gamma, considerato che lavoriamo con ben 8 misure differenti di pneumatici. Questo lavoro ci serve per consolidare la gamma che immettiamo sul mercato&rdquo;. Novit&agrave; all'orizzone per Pirelli  Quali sono le idee e le possibili novit&agrave; in SBK?&nbsp;&ldquo;La stagione come sempre &egrave; spezzata in 2: Phillip Island e poi tutto il resto (sorride ndr). La prima novit&agrave; &egrave; che la SC1 che abbiamo utilizzato negli ultimi anni in Australia diverr&agrave; in questa stagione una soluzione di gamma, sostituendo la SC1 precedente. La nuova soluzione sar&agrave; utile anche in ottica Moto2&rdquo;. &nbsp;&nbsp;Tra Jerez e Portimao avete provato una nuova gomma anteriore. Pareri?&nbsp;&ldquo;I risultati sono stati interessanti, di conseguenza la useremo nelle prime gare europee, per avere maggiori responsi. Si tratta di una SC1 di sviluppo&rdquo;. &nbsp; La SCQ continuer&agrave; a crescere e sorprendere?&nbsp;&ldquo;Durante l&rsquo;inverno &egrave; stata modificata in funzione alla specifica C0004, che lo scorso anno ha soppiantato quella di base, riuscendo ad essere utilizzata in un maggiore numero di Superpole Race. La sfida ora &egrave; di aumentare ulteriormente questo numero. Vi sar&agrave; anche uno sviluppo della SCX: la comparazione tra la versione di gamma e la 800 non &egrave; conclusa, quindi ci lavoreremo con forza&rdquo;. Supersport e Phillip Island  In Supersport cosa cambier&agrave;?&nbsp;&ldquo;La divisione della stagione &egrave; la stessa della SBK. A Phillip Island la SC2 potrebbe essere molto pi&ugrave; utile che su altre piste. Dal primo round europeo la SC1 di gamma sar&agrave; la soluzione che l&rsquo;anno scorso era conosciuta come B1333, la quale ha raccolto ottimi risultati weekend dopo weekend ed &egrave; gi&agrave; disponibile sul mercato&rdquo;.&nbsp;Phillip Island &egrave; sempre un round da decifrare. Cosa potrebbe mutare con la recente riasfaltatura?&nbsp;&ldquo;Nei track days svolti, ai quali hanno preso parte anche i team ufficiali dell&rsquo;ASBK, i responsi cronometrici sono stati positivi, con miglioramenti anche di un secondo. I consumi sembrano essere importanti, dovremo quindi lavorare su questo. Ogni anno si arriva in Australia con una situazione particolare, dove molti non conoscono del tutto il proprio pacchetto ma vogliono subito primeggiare, anche se a Phillip Island la gestione resta a dir poco fondamentale&rdquo;.&nbsp;Il 2024 sar&agrave; l&rsquo;anno del doppio impegno tra Superbike e Moto2/Moto3. I fans delle derivate possono stare tranquilli circa l&rsquo;impegno futuro di Pirelli?&nbsp;&ldquo;Assolutamente. Bisogna sempre considerare l&rsquo;approccio di base: la SBK resta il campionato nato e legato alla produzione di serie, con moto e case che interessano al mercato, quindi il nostro primo interesse &egrave; restare legati a questo campionato. La Moto2 e la Moto3 quasi non esistono fuori da determinati campionati, a differenza della Superbike, quindi vogliamo restare leader in questo paddock. C&rsquo;&egrave; da dire inoltre che in SBK utilizzeremo soluzioni tendenzialmente soft, come la SCX o la SCQ, che non useremo in Moto2, quindi parliamo di utilizzi di gamma molto differenti&rdquo;. SBK: Camier torna in azione con Marc VDS&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;       

L'INTERVISTA - Pirelli ed il suo respondabile SBK pronti per il 2024: "Questo campionato resta prioritario per l'azienda, Bautista l'uomo da battere. Il nuovo asfalto di Phillip Island? Consumi importanti"

Barbier: "La SBK sta risalendo dopo aver toccato il fondo, l'impegno altrove non ci distrae"

        Riferimenti record e sensazioni positive per team e piloti durante i test Moto3 e Moto2 equipaggiate dalla Pirelli, Casa che fornir&agrave; gomme alle entry e middle class dalla stagione 2024. Dopo l'assaggio offerto nella scorsa estate, le prove ufficiali di Valencia, in merito alle quali Giorgio Barbier si &egrave; espresso in tal senso: "Soddisfatto, certo" conferma "perch&eacute; abbiamo avuto la seconda evidente conferma di quanto buono gi&agrave; fatto al Montmel&ograve;, pista appositamente scelta per caratteristiche di selettivit&agrave; notevoli, in termini di grip e caratteristiche del layout. E' stato importante recarci in Catalunya, perch&eacute; abbiamo subito chiesto ai piloti di cosa avrebbero avuto bisogno per l'anno prossimo. Il tempo corre, e presto saremo subito all'inizio del 2024 in Qatar, dove noi vogliamo arrivare pronti. Ci&ograve; che mi rende pi&ugrave; felice, &egrave; apprendere come i piloti siano risultati veloci previa evidente facilit&agrave;. Vedere scendere costantemente i cronologici per giri consecutivi a migliorare i record, mi ha veramente fatto sentire contento. E pensare che non era un weekend di gare". Leggi anche: CryptoData RNF fuori dalla MotoGP Moto3 e categorie propedeutiche appannaggio Pirelli Barbier parte dalla entry class e relative categorie propedeutiche alla serie mondiale: "Sebbene il concetto prototipale fosse lontano dalle nostre corde, avevamo comunque progettato prodotti efficienti e competitivi per la classe Moto3, che ha un grande mercato e la connessione con le categorie giovanili. La Moto3 &egrave; conseguenza di quanto succede nella MiniGP, dove corrono moltissimi ragazzini. Poi ci sono le Talent Cup, la Red Bull Rookies Cup e lo JuniorGP e le competizioni americane. Averne appannaggio &egrave; veramente importante per noi" Poi, passa alla middle class, caratterizzata dai propulsori Triumph e telai artigianali: "Per quanto riguarda la Moto2, esiste solo nel mondiale e nell'Europeo che si corre nella Penisola Iberica. Produrre nuvoe gomme speciali non serve, ma stare attenti alle misure, s&igrave;. Sfrutteremo la misura da 3.50 pollici, anzich&eacute; la 3.75 dapprima usata. Sono soluzioni ottime quelle realizzare per la Superbike, quindi penso che pure per la Moto2 calzeranno al meglio". Il Responsabile Pirelli nutre un desiderio specifico: "Il mio sogno sarebbe che i team modificassero poco le moto in merito alle gomme e, pensando ancora al test di Barcellona, la mia preoccupazione era la seguente: l'eventuale esigenza delle squadre di stravolgere il set up, precedentemente usato con le coperture concorrenti. Qui abbiamo visto i primi assetti veramente dedicati alle Pirelli, nel conseguente perfezionamento dei tempi sul giro".  Leggi anche: Test Valencia: Marquez-Ducati, cosa aspettarsi?&nbsp; Pirelli In MotoGP? Un passo alla volta... La domanda &egrave; d'obbligo: la Casa milanese &egrave; entrata nel Motomondiale, che ha nella MotoGP la punta di diamante. Ci sar&agrave; un futuro coinvolgimento per la Pirelli? Barbier guarda al presente: "La MotoGP? E' un campionato di altissimo livello, come lo &egrave; la Formula 1. Come sappiamo, siamo impegnati in competizioni a due e quattro ruote, tra cui serie molti importanti e di grande visibilit&agrave;. Quando &egrave; arrivata l'opportunit&agrave; di fornire Moto3 e Moto2, in extremis, non abbiamo pensato ad altro. Ci muoveremo passo-passo". Sebbene a Valencia siano crollati i record, Giorgio tiene a precisare: "Ci sar&agrave; tempo per cercare le performance. Adesso siamo focalizzati sulle SC1, SC2, le mescole morbide arriveranno al momento opportuno. Si deve tenere conto di quante inedite pistedi&nbsp; saranno da esplorare, a partire dal Qatar, dove non ci rechiamo da anni, passando dagli USA e altri tracciati. In Superbike e Supersport proponiamo mescole SC0, SCX e SCQ, in Moto2 il ragionamento sar&agrave; diverso. Temevamo che i team puntualizzassero soluzioni eccessivamente morbide, se paragonate a quanto usato sino all'ultimo Gran Premio. Pi&ugrave; che altro, potrebbe succedere di aver a disposizione altissima aderenza al posteriore, e questa a causare chattering all'anteriore. Ecco perch&eacute; sar&agrave; fondamentale lavorare sugli assetti, in maniera da neutralizzarlo". L'esperienza del costruttore di pneumatici &egrave; spiegata dalle seguenti parole:&nbsp; "Produciamo e forniamo gomme per la Superbike da pi&ugrave; di 20 anni, nel processo di industrializzazione in cui &egrave; vietato commettere errori. Garantiamo pneumatici di serie assolutamente uguali l'uno l'altro e in grandissime quantit&agrave;. Nei prodotti prototipali e in minor numero, pu&ograve; capitare che si trovino lievi differenze. Dal mio punto di vista, noi siamo in grado di proporre assolut&agrave; qualit&agrave; e affidabilit&agrave;, lo vedete: nessun incidente, nessuna lamentela. I piloti qui a Valencia hanno trovato Pirelli semplici da sfruttare e amichevoli nelle sensazioni. Sono nostri punti forti". Prossimi test Moto3 e Moto2: penisola Iberica 2024 Tra pocol'anno si concluder&agrave;, quindi si pensa al 2024: "Avremo test a Portimao e Jerez, in aggiunta alle gi&agrave; sostenute prove del Montmel&ograve; e Valencia. Poi, si partir&agrave; per il campionato, al quale dovremo arrivare al pieno delle forze. Il primo anno servir&agrave; a capire molte cose, pvviamenre nella volont&agrave; di migliorarci costantemente, mentre nel secondo cominceremo un programma di evoluzione mirata". Il lavoro impostato prevede comunicazione e collaborazioni proficue: ""Confrontarci con Honda, KTM, Kalex, Speed Up, Ohlins, White Power e i diversi costruttori &egrave; fondamentale, in quanto utile a raggiungere presto gli ottimali set up per le moto. Cooperare &egrave; importante, poich&eacute; vogliamo che i piloti si divertano nella guida. Abbiamo sicuramente tratto riscontri positivi qui a Valencia, ma rendo grande merito all'operato dei team, bravi nell'adattarsi prontamente al cambio di coperture".       

Riscontri record nei test Moto3 e Moto2 a Valencia per la Casa milanese: "Confidenza e sfruttabilit&agrave; immediata sono i punti forti, vogliamo che i piloti si divertano"

Pirelli, Barbier: "Tempi migliorati con facilità, senza cercare performance"

        Le sensazioni positive tratte da team e piloti nel test Pirelli tenutosi al Catalunya Circuit fanno eco con la soddisfazione provata da Giorgio Barbier, Responsabile della Casa milanese che fornir&agrave; le gomme alle classi Moto3 e Moto2 dalla stagione 2024: "Sono molto contento" conferma "anche perch&egrave; abbiamo cominciato in condizioni veramente toste: di prima mattina l'asfalto presentava 30 gradi, nel pomeriggio la temperatura &egrave; salita a 50. Eppure, gli pneumatici si sono ben comportati, malgrado gli asetti delle diverse motociclette non fossero tarati ad hoc". La MotoGP corre a Misano! Come vi arriver&agrave; Pecco Bagnaia?&nbsp; Moto3 e Moto2: ecco Pirelli, partita forte al Montmel&ograve; Tra l'altro, Giorgio si trova gi&agrave; a Magny-Cours, dove la SBK scende in pista per il nono appuntamento stagionale. Durante lo spostamento tra Lione e Nevers, la telefonata con Barbier: "Sar&agrave; un round avvincente e interessante" non ci sono dubbi, ecco gli orari TV "vedremo come andr&agrave;, soprattutto dopo le bombe di mercato. Sapete, nelle derivate di serie siamo rodati e collaudati da tempo, mentre nei prototipi ci stiamo entrando adesso". Eppure, siete entrati decisi. "Bench&eacute; io non mi soffermi ai tempi sul giro, i riferimenti registrati promettono bene. Pi&ugrave; che altro, mi sono piaciute le reazioni di team e piloti, sorridenti e propositivi gi&agrave; al primo test completato. Mi rendo conto come saremo chiamati a lavorare su molti aspetti dei nostri prodotti, per&ograve; il passo &egrave; cominciato nel migliore dei modi". I prossimi test saranno programmati nel 2024. "S&igrave;, il tempo per analizzare dati e comportamenti c'&egrave;. In questo momento, la nostra intenzione &egrave; mantenere la linea impostata, non prevedo rivoluzioni di sorta o chiss&agrave; quale stravolgimento per le soluzioni portate in Catalunya. Dovremmo fare prove l'anno prossimo in febbraio, teoricamente a Jerez e Portimao. Poi, si andr&agrave; direttamente in Qatar. Ecco, casomai sar&agrave; il deserto e le condizioni al tramonto a metter alla prova le coperture. Tra la luce del giorno e l'imbrunire calano le temperature drasticamente, sale l'umidit&agrave;". Cosa hai notato al Montmel&ograve; nella giornata di luned&igrave;? "Tante cose, che vanno dal metodo di riscaldamento della gomma, all'attitudine dei piloti. E' stato bello vederli lavorare e comunicare con il nostro staff, perch&egrave; sono emersi commenti significativi e interessanti. in questi casi, la sinergia sar&agrave; importante: Pirelli fornir&agrave; indicazioni, traendo contestualmente indicazioni". Le Moto3 e le Moto2 ti sono piaciute? "Sapevo che andavano forte, confermo. Le piccole monocilindriche da 250 centimetri cubi sono portentose, e in curva toccano velocit&agrave; notevoli. La categoria di mezzo offre prestazioni altissime, per telai rigidi e assetti particolari. Appunto, come dicevo prima: la mia soddisfazione &egrave; in virt&ugrave; proprio degli ottimi riscontri annotati, senza che e i team avessero apportati set up specifici alle Pirelli. Penso si possa di conseguenza pure migliorare".        

Giorgio Barbier, Responsabile della Casa: "Risconti interessanti, soprattutto pensando che gli assetti non fossero ad hoc per le nostre gomme"

Pirelli nei test Moto3 e Moto2: "Bene, ma possiamo anche migliorare"

        Il countdown verso un campionato SBK 2023 che si preannuncia scoppiettante prosegue e, come per team e piloti, anche per Pirelli gli ultimi mesi sono stati decisivi per l&rsquo;organizzazione e la definizione della stagione alle porte. L&rsquo;azienda milanese infatti &egrave; pronta ad una nuova annata nelle vesti di forniture unico di pneumatici, alla ricerca di ulteriori progressi da sfruttare sia in pista che sul mercato. Progressi che fanno rima spesso con novit&agrave;, nella fattispecie legate alla Supersport, categoria che sta vivendo un periodo di crescita certamente interessante.&nbsp;&ldquo;Dopo un anno di esperienza con la &ldquo;nuova&rdquo; SSP era tempo di tornare a fare dello sviluppo &ndash; spiega il Motorsport Director di Pirelli Giorgio Barbier &ndash; sulla base dei dati raccolti nei campionati nazionali, soprattutto di Spagna e Francia. Di conseguenza abbiamo deciso di portare anche nella categoria di mezzo la SC1 125/70, che affiancheremo alla SC1 standard (la 120/70 ndr) per offrire ai team una soluzione in pi&ugrave;. Ci aspettiamo degli ottimi risultati, come avvenuto del resto nei campionati nazionali: in particolare un miglioramento in frenata ed in ingresso e percorrenza di curva&rdquo;. Barbier: &ldquo;La SCQ deve diventare ottimale per ogni Superpole Race"   Per la Superbike invece quali sono gli obiettivi?&nbsp;&ldquo;In primis stiamo lavorando su un nuovo anteriore, pensato per regalare maggiore aderenza, del quale abbiamo gi&agrave; due prototipi, che abbiamo provato a Jerez e proveremo anche a Portimao. Al posteriore l&rsquo;obiettivo &egrave; rendere la SCQ una gomma adatta a tutte le Superpole Race: siamo gi&agrave; soddisfatti della prestazione dello pneumatico, del resto l&rsquo;anno scorso ha permesso di migliorare tanti primati, quindi ora lavoriamo sulla durata&rdquo;.&nbsp;Dove pu&ograve; migliorare Pirelli nel suo ruolo di fornitore gomme?&nbsp;&ldquo;In Superbike abbiamo la possibilit&agrave; di alzare l&rsquo;asticella sempre pi&ugrave; alto, la cosa importante per noi &egrave; non determinare un gap troppo ampio tra ci&ograve; che viene approvato in SBK e ci&ograve; che viene compreso a livello nazionale. Non dobbiamo dunque aprire questa forbice: creare dei prodotti troppo specializzati non andrebbe d&rsquo;accordo con il mercato. Ormai Pirelli e la Superbike hanno una storia arrivata al 20&deg; anno: come azienda facciamo parte di un mercato sofisticato, dove un errore pu&ograve; costare caro&rdquo;.&nbsp;Qualcuno vi ha attribuito la possibilit&agrave; di spostare gli equilibri della categoria. Sei d&rsquo;accordo?&nbsp;&ldquo;E&rsquo; una responsabilit&agrave; che sappiamo di avere, e che abbiamo sempre gestito. In un test come quello di Jerez avere un responso molto positivo da una casa ma non dalle altre non serve, &egrave; molto pi&ugrave; utile averne uno mediamente soddisfatto da tutte. Nelle ultime tre stagioni hanno vinto tre case diverse, ed alcuni team privati hanno raccolto risultati eccellenti, quindi sono soddisfatto del nostro operato&rdquo;.&nbsp;A Jerez avete avuto quasi tutti i piloti SBK in pista, a differenza di molti altri test. E&rsquo; stato un fattore d&rsquo;aiuto?&nbsp;&ldquo;Ci sono pro e contro. Avere tutte le case presenti ci ha permesso di mettere tutti nella stessa condizione: questo appunto &egrave; un bene, anche se per noi avere informazioni da pi&ugrave; team su pi&ugrave; piste &egrave; utile. Nella fattispecie spero di ottenere il giusto numero di responsi tra Jerez e Portimao: piloti e team sanno bene che prima ci danno un feedback e prima vi &egrave; la possibilit&agrave; di vedere in pista una nuova soluzione. Non abbiamo fretta di portare alla luce nuovi prodotti, l&rsquo;importante &egrave; arrivare a fine anno con la consapevolezza che le novit&agrave; lavorano meglio di ci&ograve; che abbiamo in gamma&rdquo;.&nbsp;Ultima domanda. Come valuti la griglia Superbike 2023?&nbsp;&ldquo;Bellissima. Negli ultimi due anni il campionato &egrave; cresciuto tanto, grazie agli sforzi sia di Dorna che dei binomi case &ndash; team. Vi sono tanti piloti nuovi che incuriosiscono sia addetti ai lavori che tifosi, ed in generale in Superbike raramente ho visto piloti arrivare e non trovarsi bene. Negli ultimi anni sono arrivati tanti piloti dalla Moto2, ma spero che anche Supersport possa tornare ad essere un ottimo serbatoio di talenti: la strada &egrave; quella giusta&rdquo;. SBK, Redding sconsolato: "La nuova moto? Non &egrave; cambiato nulla"&nbsp;       

La SC1 125/70 affiancher&agrave; la standard gi&agrave; presente. Barbier: "Ci aspettiamo grandi miglioramenti, per la SBK gi&agrave; pronta una novit&agrave;"

Pirelli investe sulla SSP: pronta al debutto la stessa gomma anteriore della SBK

Ai nostri microfoni il Direttore delle Attivit&agrave; Sportive Moto di Pirelli sulla stagione 2022

FIM Awards 2022: intervista a Giorgio Barbier

        The Mandalika round and title win for Alvaro Bautista are still on everybody&rsquo;s mind, particularly for&nbsp;Giorgio Barbier who, as Motorsport Director for Pirelli, can say he has won another battle. In Indonesia, the Milanese company took on a track that was in a critical condition and came out on top. &ldquo;The asphalt was finished less than two weeks before the race weekend&rdquo;, comments Barbier, &ldquo;so at first it was very dirty with no rubber down and that meant it was &lsquo;eating&rsquo; the tyres very quickly. Luckily, as the sessions went on, the situation improved and what had looked like an insurmountable problem on Friday turned out to be surmountable. In FP1 riders were lapping six seconds slower than last year, then with similar times in FP2, before Saturday saw Toprak set a very impressive time and lower the lap record by more than a second. I didn&rsquo;t expect such quick times in Sunday&rsquo;s races, considering the heat, but it all went better than expected.&rdquo; When the track is in such a condition, is it more of a challenge or a risk? &ldquo;Both. When you&rsquo;re on the other side of the world, it&rsquo;s hard to patch things up at the drop of a hat. The tyres for this round were shipped in July so the only way is to carefully studied the previous year&rsquo;s data and the development carried out between then and now. For example, I chose to bring the A0843 development SC1 after using it on aggressive asphalt. At European rounds, we saw how it offered more grip than the SC2, or rather the tyre we took to Indonesia last year, so we took this decision, and it proved to be the right one. Time is always tight, in two weeks&rsquo; time the cargo will be shipped with the tyres for next year&rsquo;s first round. I wouldn&rsquo;t mind seeing further improvement (he smiles)&rdquo;. &nbsp; Barbier: "Bautista deserved the title"  Over the course of the weekend, Bautista complained that the front tyre options didn&rsquo;t include the A0674 development SC1. &ldquo;When we loaded the tyres, that was the one that few riders considered but then, round by round, the riders changed their opinion and now it&rsquo;s likely to be the SC1 of reference next year. If we&rsquo;d brought the standard SC1 and the 674, we&rsquo;d have had two solutions with the same compound, so I decided to bring the 843. On Friday morning I spoke to Alvaro about this, telling him that I&rsquo;ve seen many champions over the years and that he was very much doing his part to win the title, aside from the fact that Ducati provides him with a great bike. I told him that if he were to win the title in Indonesia, no one could use the tyres as an alibi, and he did very well&rdquo;. How would you judge his Indonesian weekend? Did he deserve the title? &ldquo;As I&rsquo;ve said, he did really well. He showed his stuff on both Saturday and Sunday, taking risks and battling with Toprak in race 2, the Turk also doing a fantastic job. Alvaro undoubtedly deserves the title. I&rsquo;m pleased that in the last three years, three different riders have won with three different bikes. This showcases the value of the championship and the product we supply, as well as proving that, if you want to win, the tyres are no obstacle.&rdquo;       

The Pirelli Motorsport Director is pleased: "In Indonesia the asphalt was an issue at first, but then we set a new lap record"

SBK, Barbier: "3 different title-winning bikes in 3 years: if you want to win, the tyres are no obstacle”

        Il round di Mandalika ed il successo iridato di Alvaro Bautista sono ancora negli occhi di tutti, compreso Giorgio Barbier, che da Motorsport Director di Pirelli pu&ograve; dire di aver vinto un&rsquo;altra sfida. L&rsquo;azienda milanese infatti ha sfidato un tracciato in condizioni critiche come quello indonesiano, uscendone appunto vincitrice.&nbsp;&ldquo;L&rsquo;asfalto &egrave; stato finito meno di due settimane prima del weekend di gara &ndash; racconta Barbier - quindi all&rsquo;inizio era molto sporco e non &ldquo;gommato&rdquo;: di conseguenza ci &ldquo;mangiava&rdquo; le gomme molto rapidamente. Per fortuna con il passare dei turni la situazione &egrave; migliorata, e quello che venerd&igrave; sembrava un problema insuperabile &egrave; diventato superabile. IN FP1 si &egrave; girato sei secondi pi&ugrave; piano dell&rsquo;anno scorso, in FP2 su tempi simili, sabato &egrave; stato abbassato il record della pista di pi&ugrave; di un secondo, con Toprak capace di fare un crono impressionante. Domenica non mi aspettavo tempi cos&igrave; rapidi in gara, visto il tanto caldo, invece &egrave; andato tutto meglio del previsto&rdquo;.&nbsp;Un round caratterizzato da un tracciato in tali condizioni &egrave; pi&ugrave; una sfida o un rischio?&nbsp;&ldquo;Entrambe le cose. Quando sei dall&rsquo;altra parte del mondo &egrave; difficile mettere una eventuale pezza sul momento: le gomme per questo round sono partire a luglio, quindi l&rsquo;unica possibilit&agrave; &egrave; studiare a fondo i dati dell&rsquo;anno precedente e lo sviluppo avvenuto da quel periodo ad oggi. Ad esempio ho scelto di portare la SC1 di sviluppo A0843 dopo averla usata su asfalti aggressivi: durante i round europei abbiamo potuto notare come avesse pi&ugrave; grip rispetto alla SC2, ossia la gomma portata in Indonesia l&rsquo;anno scorso, cos&igrave; abbiamo compiuto questa scelta, che alla fine si &egrave; rivelata corretta. I tempi sono sempre stretti, tanto che tra 15 giorni partir&agrave; il cargo con le gomme per il round del prossimo anno: non mi dispiacerebbe migliorare ancora (sorride ndr)&rdquo;. Barbier: "Bautista ha meritato il titolo"  Bautista nel corso del fine settimana si &egrave; lamentato della mancanza, tra le scelte possibili all&rsquo;anteriore, della SC1 di sviluppo A0674. &nbsp;&ldquo;Quando abbiamo fatto il carico quella gomma era ancora poco considerata dalla maggior parte dei piloti, salvo poi acquisire consensi round dopo round, tanto che il prossimo anno penso diverr&agrave; la SC1 di riferimento. Portando la SC1 di gamma e la 674 avremmo avuto due soluzioni con la stessa mescola, cos&igrave; ho deciso di portare la 843. Venerd&igrave; mattina ho parlato della cosa con Alvaro, dicendogli che negli anni ho visto tanti campioni, e che lui ci stava mettendo tanto del suo nella vittoria del campionato, a prescindere dal fatto che Ducati gli aveva fornito una grande moto. Gli ho detto che se avesse vinto il titolo in Indonesia nessuno avrebbe potuto usare l&rsquo;alibi della gomma, e lui &egrave; stato molto bravo&rdquo;. &nbsp;Come giudici il suo weekend indonesiano? Ha meritato il titolo?&nbsp;&ldquo;Come detto &egrave; stato davvero bravo. Sia sabato che domenica ha dimostrato il suo valore, rischiando nonostante la classifica fosse dalla sua parte, specie nel bellissimo duello di Gara 2 con Toprak, che &egrave; stato altrettanto fantastico. Alvaro si &egrave; senza dubbio meritato il titolo. Sono contento che negli ultimi tre anni abbiano vinto tre piloti diversi con tre moto diverse: questo esprime il valore del campionato e del prodotto che forniamo, nonch&egrave; dimostra che se vuoi vincere le gomme non sono un ostacolo&rdquo;. SBK Indonesia, Dall'Igna: "Capito subito che questo poteva essere l'anno giusto per vincere"&nbsp;&nbsp;&nbsp;       

Il Motorsport Director di Pirelli sorride: "In Indonesia l'asfalto &egrave; stato un problema all'inizio, poi abbiamo ritoccato il record della pista"

SBK, Barbier: "3 diverse moto campioni in 3 anni: se vuoi vincere le gomme non sono un ostacolo"

        The 2022 edition of the Daytona 200 is done and dusted, with a second consecutive win for Brandon Paasch who was able to just beat Cameron Petersen and Sheridan Morais to the line aboard TOBC Racing&rsquo;s Triumph 765. The top three, who finished within 0.057 of a second of each other, were all equipped with Pirelli tyres, the Italian manufacturer thereby monopolising the podium at the prestigious race in Florida. A result that is even more extraordinary when you read the full results, seeing as six of the first eight across the line were in fact Pirelli riders, with the Italian manufacturer&rsquo;s tyres equipping more than half the grid, despite Dunlop having been the single supplier for all other MotoAmerica rounds for years already. Giorgio Barbier: &ldquo;Daytona is unique and really demanding on the tyres&rdquo;  Pirelli sporting director, Giorgio Barbier, gives us some background on this triumph, highlighting the peculiarity of the American track: &ldquo;We&rsquo;ve been able to enter a world, that of MotoAmerica, that has been focused on single supplier Dunlop for a long time. Up until 2021, Daytona was organised by a different body to the national series, but now that it&rsquo;s part of the calendar, we had many riders on Pirelli tyres. A demonstration that the presence of more than one manufacturer stimulates the competition and makes it more exciting&rdquo;. &ldquo;Daytona is a one-of-a-kind track and is very demanding on the tyres&rdquo;, continues Barbier. &ldquo;In the banked section, there is enormous stress on the rear, but through the internal section, there&rsquo;s little grip, so it&rsquo;s like having two different tracks. As for the front, there were various options that could be competitive, as proved by the fact that the three guys on the podium had three different compounds. &nbsp;The rear tyre, on the other hand, is a dual compound with a harder SC2 carcass on the side subject to more stress through the raised turns and an SC0 on the other side. Years ago, they used a dual compound tyre in the world championship at Monza too&rdquo;. &ldquo;Paasch exploited the Pirellis perfectly&rdquo;  With his win, Paasch showcased the value of the Pirelli project in two ways: &ldquo;In winning, Brandon did not just highlight the competitiveness of our tyres, but also and particularly their lifespan at high level, seeing as he used the same tyres for 33 laps of the race. He already knew the Pirellis well and Triumph too, as he raced in British Superbike last year, and he was able to exploit them perfectly. As for the future, BSB could be important ground for our development and testing, as could a British King of the Baggers series&rdquo;. Translated by Heather Watson Chris Pfeiffer dies: the legendary stuntman has left us       

The Italian tyre brand monopolised the podium at the prestigious American race. But from where does this competitiveness derive? We asked sporting director Giorgio Barbier

Pirelli conquers Daytona: the secrets to the 200 Mile win

        L'edizione 2022 della 200 Miglia di Daytona &egrave; andata in archivio con il secondo trionfo consecutivo per Brandon Paasch, che in sella alla Triumph 765 del TOBC Racing &egrave; riuscito a vincere in volata su Cameron Petersen e Sheridan Morais. I primi tre, racchiusi in appena 57 millesimi, erano tutti equipaggiati con gomme Pirelli, che ha cos&igrave; monopolizzato il podio della prestigiosa corsa sul circuito della Florida. Un risultato che diventa ancora pi&ugrave; straordinario leggendo la classifica completa, visto che tra i primi otto classificati ben sei erano piloti Pirelli e, soprattutto, le gomme della Casa italiana erano montate su oltre mezza griglia nonostante il monogomma Dunlop vigente in tutti gli altri round del MotoAmerica ormai da anni. Crisi carburanti: le competizioni non rimarranno a secco Giorgio Barbier: &ldquo;Daytona &egrave; unica e davvero esigente con le gomme&rdquo;  Il direttore sportivo di Pirelli, Giorgio Barbier, ci ha raccontato i retroscena di questo trionfo, evidenziando le particolarit&agrave; del tracciato americano: &ldquo;Siamo riusciti ad inserirci in un mondo, quello del MotoAmerica, ormai focalizzato da anni sul monogomma Dunlop. Fino al 2021 Daytona era organizzato da un ente diverso rispetto al campionato nazionale, ma anche quest'anno che &egrave; entrato a far parte del calendario abbiamo avuto tanti piloti gommati Pirelli. E' stata la dimostrazione che la presenza di pi&ugrave; costruttori stimola la competizione rendendola pi&ugrave; avvincente&rdquo;.  &ldquo;Daytona &egrave; una pista unica nel suo genere ed &egrave; davvero molto esigente con le gomme&rdquo;, prosegue Barbier. &ldquo;Nella sezione del banking, sul posteriore ci sono carichi elevatissimi, ma nella parte interna e guidata c'&egrave; poco grip ed &egrave; come se fossero due circuiti diversi. Per quanto riguarda l'anteriore c'erano diverse opzioni in grado di essere competitive, come dimostra il fatto che i tre piloti a podio avessero tre mescole differenti. La gomma posteriore, invece, &egrave; una bimescola con una carcassa SC2 pi&ugrave; dura nel lato pi&ugrave; sollecitato dalle curve sopraelevate ed una SC0 dall'altra parte. Anni fa, anche a Monza veniva utilizzata una gomma bimescola nel mondiale&rdquo;. Tito Rabat riparte dall'ESBK: obiettivo titolo per lo spagnolo &ldquo;Paasch ha sfruttato le Pirelli in maniera perfetta&rdquo;  Con la sua vittoria, Paasch ha dimostrato la bont&agrave; del progetto Pirelli in maniera duplice: &ldquo;Brandon non ha soltanto vinto mostrando la competitivit&agrave; delle nostre gomme, ma anche e soprattutto la loro durata ad alto livello, visto che ha utilizzato gli stessi pneumatici per ben 33 giri di gara. Lui conosceva gi&agrave; bene le Pirelli e la Triumph visto che ci ha corso nel British Superbike lo scorso anno ed &egrave; riuscito a sfruttarle in maniera perfetta. Pensando al futuro, proprio il BSB pu&ograve; essere un importante territorio per il nostro sviluppo e per alcuni esperimenti, come potrebbe essere quello di un King of the Baggers britannico&rdquo;. Jorge Lorenzo rivela: "Correr&ograve; ancora con Valentino Rossi"       

Il marchio italiano di pneumatici ha monopolizzato il podio della prestigiosa corsa americana. Ma da cosa &egrave; derivata questa competitivit&agrave;? L'abbiamo chiesto al direttore sportivo Giorgio Barbier

Pirelli conquista Daytona: ecco i segreti del trionfo alla 200 Miglia

        I primi test 2022 del Mondiale Superbike si sono conclusi giusto settimana scorsa, ma i cambi di casacca invernali non erano le sole novit&agrave; viste in pista sul tracciato di Jerez nelle giornate di mercoled&igrave; e gioved&igrave;. Una delle novit&agrave; che vedremo spesso in pista nel 2022 &egrave; la gomma Pirelli SCQ, intravista negli ultimi test di dicembre del 2021 e provata da alcuni piloti proprio in occasione di quel test. L'SCQ &egrave; una gomma espressamente studiata per la Superpole Race di 10 giri e nasce dai feedback ricevuti da Pirelli dai piloti sull&rsquo;uso della gomma SCX nell&rsquo;ultimo biennio nelle gare lunghe. Le parole di Giorgio Barbier   E&rsquo; stato il Direttore Motorsport di Pirelli Giorgio Barbier ad annunciare questa novit&agrave; nella giornata di mercoled&igrave;: &ldquo;Quello che stiamo preparando principalmente per il 2022 sono pneumatici legati alla Superpole e alla Tissot Superpole Race. Questa sar&agrave; chiamata la gomma SCQ come qualifica, ma non &egrave; proprio cos&igrave;: sar&agrave; solo legata a questi due momenti. Ci&ograve; significa che lo pneumatico &egrave; in grado di fare 10 giri, come &egrave; stato per lo pneumatico SCX due anni fa. Ora, l'SCX viene utilizzato da tutti in tutte le condizioni, quindi abbiamo dovuto creare qualcosa di nuovo.&rdquo; Parlando delle soluzioni di pneumatici per le prime gare del 2022, Barbier aggiunge: &ldquo;Nei test di dicembre dello scorso anno avevamo gi&agrave; un paio di nuove soluzioni posteriori e ne abbiamo un paio di nuove per questo test e a Portimao. Ci aspettiamo che da Portimao avremo abbastanza informazioni per preparare qualcosa per la prima gara di Aragon, Assen e probabilmente anche Estoril. Questo sar&agrave; il primo pneumatico per l'inizio della primavera in Europa, poi cercheremo qualcosa per la stagione calda in estate. Quello sar&agrave; il lavoro pi&ugrave; importante per la prossima stagione in arrivo, con l'SCQ al posteriore, e andremo avanti anche sull&rsquo;anteriore con l'ultimo test che abbiamo fatto durante gli ultimi round europei dello scorso anno.&rdquo; In chiusura, parla dei test effettuati a fine dicembre e delle richieste in particolare di BMW: &ldquo;I test che abbiamo fatto alla fine dello scorso anno sono stati buoni; La BMW ci ha detto che non era soddisfatta del risultato, quindi abbiamo prodotto le nuove soluzioni. Ci aspettiamo che questi due test abbiano un buon riscontro per avere, entro marzo, tutte queste soluzioni testate da tutti.&rdquo;       

Il costruttore milanese, grazie all&rsquo;esperienza della SCX utilizzata nelle gare lunghe lo scorso anno, porter&agrave; una gomma espressamente penssata per la gara di 10 giri della domenica mattina

SBK: Pirelli introduce la gomma SCQ per la Superpole Race

Intervistata da Mirko Colombi, la Sales Manager di Ohvale fa il punto al termine della FIM MiniGP World Series. Ecco le sue parole

EICMA 2021: intervista a Marica Barbiero

On day two of the SBK test at Jerez de la Frontera, yesterday&#39;s sessions having been hindered by rain, our reporter Mirko Colombi continues to send us interviews.  Pirelli SBK manager Giorgio Barbier speaks to Motosprint and considers both what is happening at the Andalusian track right now and the 2021 calendar in general.  New products   Despite the first test day proving to be a flop for most riders, the SBK field hopes to take to the track today: &ldquo;These tests are undoubtedly important - states Giorgio Barbier - because we finished a good test season in November and it&rsquo;s essential to carry on again now and understand. There are new riders and many modifications have been made to bikes and these need to be tested. In addition, on our side, we&rsquo;d like to restart with something after a 2020 that was a little short on development. We have material ready and we&rsquo;d like to test it before March&rdquo;.  These new products include a rain tyre: &ldquo;Already last year we brought a new specification for use in the wet and that worked well at Magny Cours. We have another one ready, but for now this is not a priority for teams and they are not so interested. They have a lot to test on the bikes, then perhaps the slick tyres and, lastly, the rain tyres. Finding someone who&rsquo;s happy to head out with a brand-new bike on a damp track is difficult right now&rdquo;.  SBK, Rabat&#39;s Ducati features aerodynamic brakes from... Moto2  On the 2021 season   This year, and despite the fact the championship&rsquo;s not started yet, it appears the level might be even higher: &ldquo;There&rsquo;s a clear upturn in competitiveness - explains Barbier &ndash; both in terms of the bikes and the individual teams, so we&rsquo;ll see more bikes from the same manufacturer and more challenges for Jonathan Rea who&rsquo;s going to have some good rivals or some good battles going on behind him if he&rsquo;s able to break away early. This is a good sign&rdquo;.  Adding to the on-track battles are the independent riders who also appear increasingly competitive: &ldquo;Those who have a better chance of doing development will be up front, but the fact that the regulation allows for privateer bikes that are not so different to the factory machines means that a good rider and a good team can be well up on the grid. I&rsquo;m sure we&rsquo;ll see this again in 2021 and it&rsquo;s very interesting. BMW is doubling its presence on the grid, while Ducati has decided to maintain a strong presence with riders like Chaz Davies on team Go Eleven. These are signs that the championship is active and alive&rdquo;.  The new calendar: &ldquo;The right decision&rdquo;   Barbier also considers the 2021 calendar, and the rounds scheduled so far: &ldquo;It&rsquo;s a sensible move if we consider last year and understand that we were never going to be out of the pandemic early this year. With respect to Formula 1 and MotoGP that are already having to postpone races, SBK, with a start scheduled for late April, can afford to wait and see, and also allow its teams to test more in Europe until late March. Teams can prepare well for the Assen opener&rdquo;.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, Redding&rsquo;s soft side: &ldquo;Jacey, you warm me up&rdquo; 

From the Jerez circuit, the Pirelli SBK manager talks about next season: &ldquo;With respect to F1 and MotoGP which are already postponing races, SBK can wait and better prepare&rdquo;

Pirelli, Barbier: &ldquo;The SBK calendar is great, it will be an interesting season&rdquo;

Nella seconda giornata di test SBK a Jerez de la Frontera che ieri ha visto un meteo del tutto piovoso, arrivano nuove interviste da parte del nostro inviato Mirko Colombi.  A parlare a Motosprint &egrave; stato il Responsabile Pirelli SBK Giorgio Barbier, che ci ha fatto una panoramica di quanto si sta verificando sul circuito andaluso, cos&igrave; come del calendario 2021.  Le novit&agrave; in pista   Nonostante la prima giornata di test sia stata un &ldquo;flop&rdquo; per gran parte dei piloti, oggi la speranza &egrave; che i riders della SBK possano girare: &ldquo;Queste prove sono senza dubbio importanti - ha detto Giorgio Barbier - perch&egrave; abbiamo finito a novembre una buona stagione di test e riprendere adesso &egrave; fondamentale per capire. Ci sono piloti nuovi e molte modifiche sulle moto che sono state fatte e che vanno verificate. In pi&ugrave; da parte nostra vorremmo avere qualcosa con cui ci piacerebbe ripartire dopo che la stagione scorsa &egrave; stata un po&#39; avara di sviluppi. Abbiamo del materiale pronto e vorremo verificarlo prima di marzo&rdquo;.  Tra queste novit&agrave;, anche una gomma da bagnato: &ldquo;Gi&agrave; l&#39;anno scorso avevamo visto una specifica nuova per l&#39;asfalto bagnato - ha proseguito - che era andata molto bene a Magny- Cours. Ne abbiamo un&#39;altra pronta, ma al momento la priorit&agrave; dei team non &egrave; questa, il loro interesse &egrave; basso. Devono provare tante cose sulle moto, poi magari le gomme slick ed infine le gomme da bagnato. Adesso trovare qualcuno che si prenda la briga di entrare con una moto tutta nuova su una pista tutta umida &egrave; difficile&rdquo;.  SBK, Rinaldi fermo al box si gusta il nuovo numero di Motosprint  Sulla stagione 2021   Quest&#39;anno, anche se il Campionato non &egrave; ancora ripreso, sembra che il livello potr&agrave; essere ancora pi&ugrave; alto: &ldquo;C&#39;&egrave; una crescita decisa della competitivit&agrave;, - ha spiegato Barbier - sia dei veicoli che delle singole squadre, quindi vedremo pi&ugrave; moto della stessa marca in gara con pi&ugrave; sfide per Jonathan Rea che ne avr&agrave; di avversari buoni e tanta bagarre dietro di lui nel caso riesca a scappare fin da subito. Questo &egrave; senz&#39;altro un buon segnale&rdquo;.  In pi&ugrave;, ad aumentare la bagarre in pista ci penseranno sicuramente i piloti che fanno parte dei team indipendenti che appaiono sempre pi&ugrave; competitivi: &ldquo;Chi ha pi&ugrave; possibilit&agrave; di fare pi&ugrave; sviluppo sta davanti per&ograve;, il fatto che il regolamento permetta di avere delle moto per i privati non cos&igrave; diverse dalle Case permette con un buon pilota e una buona squadra di portarsi molto avanti in griglia. Sono sicuro che questo lo vedremo anche nel 2021 ed &egrave; molto interessante. Vedi BMW che ha raddoppiato la sua presenza, Ducati che ha deciso di mantenere una presenza forte come quella di Chaz Davies nel team Go Eleven. Questo &egrave; un segnale che il campionato &egrave; vivace e vivo&rdquo;.  SBK, Rabat: &ldquo;La Ducati &egrave; come la Ferrari: Rossa e vincente&rdquo;  Il nuovo calendario: &ldquo;Scelta corretta&rdquo;   A proposito di Campionato, quindi, non resta che analizzare i round programmati per il 2021:&ldquo;E&#39; stata fatta un&#39;operazione molto sensata rispetto all&#39;anno scorso&nbsp;- ha concluso Barbier -, capendo che non potevamo uscire da questa pandemia subito ad inizio 2021. Rispetto a Formula 1 e MotoGP che gi&agrave; stanno rinviando delle gare, la SBK con una partenza a fine aprile si &egrave; messa in condizione di stare un po&#39; pi&ugrave; a guardare permettendo anche alle squadre di provare di pi&ugrave; in Europa fino a marzo inoltrato. Le squadre potranno prepararsi bene per la partenza ad Assen&rdquo;.  SBK, Sacchetti Go Eleven: &ldquo;Davies un top rider, per me il pi&ugrave; forte e costante&rdquo; 

Dal circuito di Jerez, il Responsabile Pirelli SBK ci dice la sua sulla prossima stagione: &ldquo;Rispetto a F1 e MotoGP che gi&agrave; stanno rinviando gare, la SBK star&agrave; pi&ugrave; a guardare ma potr&agrave; prepararsi meglio&rdquo;

Pirelli, Barbier: &ldquo;Ottimo il calendario SBK, sar&agrave; una stagione interessante&rdquo;

The 2021 SBK calendar has been released and, although provisional, the hope is that every round can in fact be completed without all the rescheduling we saw this year. Thirteen rounds for a championship that begins in Europe and ends in Australia. Not bad at all, it&rsquo;s going to be exciting.  And hard work too. One man who is well aware of this is Giorgio Barbier, Pirelli manager in the SBK paddock. His experience, combined with what we saw between Phillip Island and Estoril this year, instils confidence with regard to the future schedule: &quot;Yes, because 2020 served as a test bench that will help us all to understand what to do next year. Not knowing what will happen pandemic wise over the winter, it was important to have a calendar, in order to be able to plan the season&quot;.  The championship begins in Europe and ends outside the Old Continent.  &quot;Not bad, also because it would have been impossible to start with the non-EU rounds. Those type of events need to be planned well in advance and promotion would have needed to begin now. With the countries in question still &lsquo;closed&rsquo;, it would have been a waste of time, especially for the circuits hosting the events. So, it&rsquo;s Assen in late Aprile, Portugal straight afterwards. One after another, we&rsquo;ll work our way through the European rounds while keeping an eye on what&rsquo;s going on further afield&quot;.  &nbsp;  Brand-new Pirelli tyres  The Milanese manufacturer never stops. As the sole SBK supplier for all three classes, Pirelli is working on next year&rsquo;s solutions. For Superbike, as well as the tried and tested SCX, there&rsquo;s a new front tyre: &quot;Yes, we already brought an interesting and cutting-edge front solution to Jerez - &nbsp;Barbier confirms &ndash; and this represents our next challenge. Testing will take place from January and into the spring, during which the teams will be able to use our development material and other things&quot;.  Ahead of the long-haul rounds, or rather South America, Asia and Oceania, Barbier reveals how important it is to race in those parts of the world: &quot;Argentina and Phillip Island are great events, Indonesia&rsquo;s new, great, it&rsquo;s important to go back to Asia, it&rsquo;s essential for the championship. We had interesting feedback when we raced at Sepang and in Thailand. The oriental markets are interested in Asian races, so Lombok is strategic, new tracks help the championship&quot;.  &nbsp;  Supersport 300 and 600 pave the way to Superbike  With thousands of tyres delivered to the SBK paddock, Pirelli undertakes a real challenge, with solutions that range in terms of specific size and compound to span the 300, 600, and 1000 categories. And it&rsquo;s not just a technical path, but a career path too. &ldquo;2020 has helped us understand certain tings. The Supersport 600 and 300 classes need two races per weekend. This is better economisation for everyone, while having more chance of scoring a good result is added value for teams and riders&rdquo;.  What are the advantages?  &quot;With two races per class, every event gains value. The idea has been embraced and we&rsquo;ll have double races every weekend. Also because, if we think about it, the guys who aim to reach Superbike will be ready, in terms of mentality, because they&rsquo;ve already had that experience in the 300 or 600. The SBK format has always involved two races for the top class, and now that&rsquo;s extended across all categories&rdquo;.  Translated by Heather Watson  WorldSSP, Krummenacher turns down Giugliano and looks to the Gas Racing Team 

Giorgio Barbier, Pirelli manager at the racetracks, explains how the 300 and 600 classes can help riders on their way to the top class: &quot;2020 has taught us that the double race format in both categories is useful in terms of mentality, each round will have more value&quot;

WorldSBK, Barbier: &ldquo;The Supersport classes are preparation for Superbike&rdquo;

Il calendario SBK 2021 &egrave; stato divulgato e, bench&eacute; sia da ritenersi una stilazione provvisoria, c&#39;&egrave; ben da sperare che ogni appuntamento fissato nel programma futuro possa essere completabile, evitando le tante rinunce fatte quest&#39;anno. Tredici tappe iridate, per un inizio europeo ed il finale in Australia. Niente male, ci sar&agrave; da divertirsi.&nbsp;  E pure impegnarsi. Lo sa meglio di tutti Giorgio Barbier, Responsabile Pirelli nel paddock delle derivate di serie. La sua esperienza, congiunta a quanto accaduto da Phillip Island all&#39;Estoril, suggerisce di interpretare lo schedule futuro con grande fiducia: &quot;S&igrave;, perch&eacute; il 2021 servir&agrave; a tutti come banco prova di esperienze sul campo - spiega -che ci aiuter&agrave; a capire come muoverci l&#39;anno venturo. Non sapendo cosa accadr&agrave; dal punto di vista sanitario durante l&#39;inverno, era comunque importante avere gi&agrave; un calendario, in modo da programmare la stagione&quot;.  Si inizia in Europa e si conclude al di fuori del Vecchio Continente.  &quot;Niente male, anche perch&eacute; sarebbe stato impossibile partire con tappe extra continentali. Quei tipi di eventi vanno preparati con largo anticipo; la promozione relativa ad ogni round sarebbe dovuta iniziare adesso e, con i Paesi in oggetti ancora chiusi, sarebbe stato solo tempo perso, specialmente per i circuiti che ospiteranno le gare. Perci&ograve;, ben venga Assen a fine aprile, il Portogallo appena dopo. Uno dopo l&#39;altro, snoccioleremo gli impegni con europei, monitorando quanto accade fuori dal Vecchio Continente&quot;.    Gomme Pirelli inedite   La Casa milanese non si ferma mai. Essendo fornitore unico della SBK per tutte e tre le classi coinvolte, Pirelli sta lavorando alle coperture da portare l&#39;anno prossimo. Per la Superbike, oltre alla consolidata e piaciuta SCX, novit&agrave; relative all&#39;avantreno delle moto: &quot;Certo, gi&agrave; a Jerez avevamo una soluzione dedicata all&#39;anteriore, evoluta ed interessante - &nbsp;Barbier conferma - che costituir&agrave; il motivo principale della prossima sfida. Ci saranno test da gennaio alla primavera, durante i quali i team protranno beneficiare del nostro materiale sviluppo e di altre peculiarit&agrave;&quot;.  Aspettando le trasferte pi&ugrave; lunghe, ovvero Sudamerica, Asia ed Oceania, Barbier svela quanto sia fondamentale correre da quelle parti: &quot;Argentina e Phillip Island belle trasferte, la novit&agrave; Indonesia, molto bene: &egrave; importante tornare in Asia, per il campionato &egrave; fondamentale. Nei round disputati a Sepang prima e Thailiandia poi, abbiamo avuto riscontri interessanti. I mercati orientali sono interessati a gare asiatiche, ecco perch&eacute; Lombok &egrave; strategico e la novit&agrave; giova al campionato&quot;.    Supersport 300 e 600 preparative alla Superbike   Con migliaia di gomme spedite nei paddock del circus SBK, Pirelli ricopre uno sforzo notevole, per soluzioni che spaziano da misure e mescole specifiche, dalla 300, passando alla 600, sino alla &quot;mille&quot;. Appunto, il percorso non &egrave; solo tecnico, bens&igrave; pure di carriera: &quot;Il 2020 ci ha portato una consapevolezza - entra nei dettagli- le classi Supersport 600 e 300 hanno bisogno di due gare a weekend. Ci&ograve; porta una migliore economizaziione per tutti, intoltre, avere pi&ugrave; chance di ottenere un buon risultato &egrave; per team e piloti un valore aggiunto&quot;.  Quali saranno i vantaggi?  &quot;Con due manche per classe, ogni singola trasferta acquisir&agrave; valore. L&rsquo;idea &egrave; piaciuta e avremo doppia gara per tutti i fine settimana. Anche perch&eacute;, se ci pensiamo, i ragazzi che ambiscono alla Superbike, arriverebbero pronti, in termini di mentalit&agrave;, perch&eacute; gi&agrave; dotati di esperienza nella 300 e in 600. Il format SBK ha sempre proposto almeno due gare nella cilindrata alta, ora &egrave; completo con tutte le categorie&rdquo;.  Chaz Davies con Go Eleven, la nuova sfida del pilota gallese  &nbsp;  &nbsp; 

Il Responsabile Pirelli nei campi gara, spiega quanto 300 e 600 aiuteranno nella salita alla Top Class delle derivate: &quot;Il 2020 ci ha insegnato che la doppia manche in entrambe le categorie sia utile in termini di mentalit&agrave;, ogni trasfert&agrave; avr&agrave; pi&ugrave; valore&quot;

SBK, Barbier: &ldquo;Le classi Supersport preparano i piloti alla Superbike&rdquo;

Penisola Iberica e tour estivo nel Sud Europa. La SBK 2020 riparte dalla Spagna, prosegue in Portogallo e torna in Spagna per altre due volte.&nbsp;  Con un gran lavoro riorganizzativo, Dorna ha creato una bozza di calendario - provvisoria - comunque attendibile, andando sul &quot;sicuro&quot;, ovvero, dove l&#39;organizzazione sa gi&agrave; come muoversi per allestire weekend di gare che rispettino le norme dettate dalla pandemia Covid-19.  Il primo appuntamento della ripartenza - nel computo della stagione sar&agrave; il secondo, considerando ii grande inizio di Phillip Island - sar&agrave; a Jerez de la Frontera, Andalusia. Nei giorni 1 e 2 agosto, le classi Superbike, Supersport 600 e Supersport 300 riaccenderanno i motori, con i rispettivi leader di classifica a difendere il primato: Alex Lowes e Andrea Locatelli, mentre per la piccola cilindrata sar&agrave; il debutto ufficiale.  Essendo l&#39;Angel Nieto non poi cos&igrave; distante dal circuito dell&#39;Algarve, lo spostamento a Portimao &egrave; pi&ugrave; che sensato. Terza tappa 2020 in Portogallo, nel bellissimo saliscendi situato nel Sud del Paese. Da Siviglia al circuito ci sono circa tre ore di auto, piloti e addetti ai lavori si sposteranno tra un round e l&#39;altro via terra.  Un piccolo break e nuovamente la Spagna, in questo caso nel deserto nei pressi di Alcaniz. Il tecnico Motorland di Aragon ospiter&agrave; l&#39;evento alla fine del mese di agosto, partendo da venerd&igrave; 28 a domenica 30. Camion e materiale partiranno dal Portogallo e giungeranno in loco nel tempo utile previsto per spostamenti ed allestimenti nel paddock.  La volont&agrave; di inserire le gare di Barcellona a settembre, nel weekend del 18 e 19. Il circuito del Montmel&ograve; &egrave; una primizia nell&#39;ambito delle derivate di serie mondiali e i piloti sono tutti entusiasti di poterci correre. Qualora non fosse possibile organizzare tutto per settembre, la possibilit&agrave; ricadr&agrave; nel mese di ottobre, circa 30 giorni dopo.  Per ulteriori date, Dorna e Pirelli stanno continuando a lavorare. Giorgio Barbier, responsabile di pista della Casa milanese di pneumatici, &egrave; ottimista: &quot;Innanzitutto, &egrave; bello vedere che le cose stiano tornado progressivamente alla propria normalit&agrave; - spiega - e, nonostante la pausa forzata, proporremo il miglior spettacolo possibile. L&#39;obiettivo &egrave; di totalizzare nove round, possibilmente portando il pubblico in pista nei circuiti che necessitano di questa condizione. Dovremo attendere le varie disposizioni locali. Tra questi impianti, cito Misano, tappa a cui noi teniamo molto. Speriamo di poterci correre&quot;.  &quot;Per quanto riguarda gli pneumatici sappiamo che in estate nella Penisola Iberica far&agrave; molto caldo, con temperature di asfalto a toccare i 60 gradi, In questo senso, porteremo ai piloti soluzioni e specifiche di gamma ad hoc, per garantire tenuta alla gomma anteriore e durata alla posteriore. In pista vedremo tutte e tre le classi, questa &egrave; una ulteriore buona notizia di come team e piloti abbiano reagito negli ultimi mesi&quot;.  Calendario provvisorio 2020 SBK   28 febbraio-1 marzo, Phillip Island (disputata da Superbike e Supersport 600)  1-2 agosto,&nbsp; Jerez de la Frontera (Superbike, Supersport 600 e 300)  8-9 agosto, Portimao (Superbike, Supersport 600 e 300)  29-30 agosto, Aragon (Superbike, Supersport 600 e 300)  19-20 settembre, Barcellona (Superbike, Supersport 600 e 300)  in attesa di ricollocazione: Misano, Magny - Cours, Donington e Assen  MV Agusta: la F4 torner&agrave; anche in SBK 

La bozza del calendario rivisto prevede Jerez, Portimao, Aragon e Barcellona. L&#39;obiettivo di Dorna e Pirelli &egrave; disputare almeno nove round, includendo Misano&nbsp;

SBK 2020, si riparte dalla Spagna

Il 2019 &egrave; finito da poco ma squadre e piloti sono gi&agrave; concentrati sulla prossima stagione. E non solo loro. La Casa milanese di pneumatici sar&agrave; presente ai test di Aragon con uno staff dedicato. Giorgio Barbier spiega quale sar&agrave; il programma di massima, a partire da Aragon: &ldquo;Quello del Motorland &egrave; un test importante, perch&eacute; le condizioni che troveremo in Spagna saranno poi utili per tutta la stagione, Pioggia a parte, ovviamente. Parlando della classe Superbike, lavoreremo su specifiche per l&rsquo;anteriore, concentrandoci non solo sulle performance, ma pure sul grip assoluto. Al posteriore avremo materiale nuovo, da introdurre per incrementare le voci di sicurezza&rdquo;.    BELLA PIEGA - Sembra ancora presto per vedere in azione le novit&agrave; annunciate qualche settimana fa. &ldquo;Le soluzioni SCX e da qualifica, per il momento, non verranno portate in pista - continua Barbier - avremo modo e tempo per farlo pi&ugrave; avanti. Il campionato sta prendendo una bella piega, Honda sta tornando a fare sul serio, l&rsquo;anno prossimo avremo ancora pi&ugrave; team e piloti, non resta che attendere l&rsquo;uscita del calendario completo. Vedo bene il futuro della SBK&rdquo;. E detto da lui, che lo segue dal lontano 1988&hellip; &nbsp; 

Barbier parla di specifiche per l&rsquo;anteriore e nuovo materiale per il posteriore. E per quanto riguarda il futuro della Superbike&hellip;

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