L&#39;inedita Tappa 6 della Dakar 2024, formata da una prova speciale da affrontare nel corso di due giornate nel bel mezzo dell&#39;Empty Quarter saudita, ha messo a durissima prova anche i piloti pi&ugrave; esperti e le loro moto. Lo sanno bene alcuni assoluti protagonisti quali Mason Klein, Skyler Howes e Joan Barreda Bort, che proprio nel corso della sesta prova hanno dovuto abbandonare i propri sogni di gloria per via di noie tecniche sulle loro moto e problemi di varia natura.  Africa Eco Race, Tappa 10: vince Botturi, doppio podio per Aprilia  Nessuna vittoria di tappa per &ldquo;Bang Bang&rdquo;   Nello specifico, quello di Barreda &egrave; stato un ritiro importante dal punto di vista statistico, visto che dopo circa 20 km percorsi nel secondo dei due giorni nel deserto, ha dovuto abbandonare la sua Hero chiudendo anzitempo il proprio Rally Raid d&#39;esordio con la moto indiana. Un risultato che lascia l&#39;amaro in bocca a &ldquo;Bang Bang&rdquo; in quanto, non avendo ottenuto neanche una vittoria di tappa nel corso di questa edizione, torna a casa &ldquo;a mani vuote&rdquo; per la prima volta dal lontano 2011.  Dal 2012 al 2023, il centauro iberico (vincitore di 29 tappe, a sole 4 lunghezze dal record di Despres e Peterhansel) ha chiuso al comando almeno una speciale. Anche nelle edizioni in cui, come quest&#39;anno, ha dovuto abbandonare la corsa prima del previsto, come nel 2018 o nel 2021, ha sempre conquistato almeno una vittoria. Tuttavia, l&#39;obiettivo per quest&#39;anno era diverso visto che con la Hero doveva anche e soprattutto contribuire allo sviluppo della moto e, si sa, episodi come questo fanno parte del gioco.  Hillier passa a Honda per NW200 e TT, con la Dakar 2025 nel mirino  Barreda: &ldquo;Le gare sono cos&igrave;, ma sono felice&rdquo;   &ldquo;La nuova Tappa 6 da 48 ore non &egrave; stata semplice per me&rdquo;, ha spiegato Barreda Bort. &ldquo;Ho spinto tantissimo nella prima giornata, visto che dovevo aprire la strada partendo davanti a tutti ed &egrave; molto difficile orientarsi in una distesa cos&igrave; grande di sabbia e dune. Purtroppo per&ograve;, dopo soli 20 chilometri della seconda giornata, mi sono dovuto fermare per problemi tecnici. Mi dispiace, ma sono comunque felice perch&eacute; tutto ci&ograve; fa parte del gioco e le gare sono anche questo. Durante gli scorsi giorni il team ha fatto un gran lavoro e adesso guardo gi&agrave; al futuro provando ad aiutare la squadra nello sviluppo della moto nel corso dell&#39;anno&rdquo;.  Edoardo Colombi: &quot;Il titolo? Un&#39;emozione unica. Ora puntiamo al BSB&quot; 

Lo spagnolo, passato quest&#39;anno al team Hero, si &egrave; dovuto ritirare durante la Tappa 6 per problemi tecnici restando a secco di vittorie per la prima volta da oltre un decennio

Dakar: Barreda out senza vittorie di tappa, come non accadeva dal 2011

        Dopo l'arrivo di Monster Energy come main sponsor, il team Hero MotoSports ha fatto un secondo annuncio particolarmente importante in vista del 2024: la compagine indiana, in netta crescita nelle ultime stagioni, ha reso nota la propria line up per la Dakar che si svolger&agrave; in Arabia Saudita il prossimo mese di gennaio. Tre dei quattro piloti che prenderanno parte al Rally Raid pi&ugrave; duro e prestigioso al mondo saranno i medesimi gi&agrave; schierati nella stagione 2023, con Ross Branch nuovamente al via con il chiaro obiettivo di occupare costantemente le posizioni di vertice. Al suo fianco ci saranno Sebastian Buhler e Joaquim Rodrigues, entrambi in costante crescita sulla 450 Rally, mentre la grande novit&agrave; sar&agrave; rappresentata dalla leggenda spagnola Joan Barreda Bort. Rally Raid: Gioele Meoni alla Dakar 2024, nel segno di pap&agrave; Fabrizio Barreda al via per continuare a scrivere la storia  &ldquo;Bang Bang&rdquo;, ormai 40enne, &egrave; una vera e propria leggenda della Dakar con ben trenta tappe vinte all'attivo e ben sette edizioni concluse. Si tratta probabilmente del pilota pi&ugrave; forte a non aver mai concluso al primo posto la competizione, ma vanta numerosi altri successi tra cui cinque trionfi alla Spanish Baja, vittorie al Rally dell'Andalusia, al Merzouga Rally e al celebre Rally dei Faraoni. Inoltre, nei suoi trascorsi in Honda ha condiviso la tenda con il compianto Paulo Goncalves, a sua volta leggenda della Dakar e portacolori del team Hero prima del fatale incidente. Correre per lo stesso team dell'ex-compagno portoghese sar&agrave; uno stimolo in pi&ugrave; per Barreda, il quale sar&agrave; sicuramente tra i contendenti alla vittoria tra pochi mesi.        

Il forte pilota spagnolo, vincitore di ben 30 tappe nel rally raid pi&ugrave; duro al mondo, andr&agrave; a completare la line up a quattro punte della squadra indiana

Dakar 2024, che sorpresa: Barreda a caccia della vittoria con la Hero!

        La Dakar 2023 di Joan Barreda Bort si &egrave; conclusa ben sei giorni prima del previsto, con un viaggio in elicottero all'ospedale di Riyadh. Il pilota spagnolo, al via con una Honda supportata ufficialmente, ha vinto anche una tappa quest'anno portandosi a quota 30 trionfi e confermandosi uno dei pi&ugrave; vincenti di sempre nella corsa off-road pi&ugrave; dura del pianeta. Tuttavia, durante la nona speciale &egrave; caduto, dovendo dire addio al sogno di superare il record di vittorie fissato a quota 33. Soccorso prima da alcuni avversari e poi dall'equipe medica, &ldquo;Bang Bang&rdquo; &egrave; stato portato in ospedale con una frattura alla seconda vertebra lombare. Sicuramente non l'epilogo che l'ormai 39enne si aspettava, in quella che potrebbe essere stata una delle sue ultime partecipazione alla corsa saudita. Dakar,l'impresa di Klein: ha corso la nona tappa senza roadbook Barreda: &ldquo;Ero veloce, ma il deserto non perdona&rdquo;  &ldquo;E' un vero peccato dover abbandonare in questo modo la Dakar di quest'anno&rdquo;, ha ammesso lo spagnolo sui social. &ldquo;Ho iniziato la speciale con l'idea di spingere per continuare a restare vicino alle prime posizioni ed ero davvero veloce. Purtroppo il deserto non perdona nessun errore, ma almeno posso dire di averci provato&rdquo;. Franco Picco: "La Dakar di oggi? Sembra una gara di enduro estremo"       

Il pilota spagnolo, tra i pi&ugrave; vincenti di sempre nel Rally Raid pi&ugrave; importante al mondo, &egrave; incappato in una caduta durante la nona tappa: ecco come sta

Dakar 2023: frattura ad una vertebra per Barreda, costretto al ritiro

        Today&rsquo;s stage saw riders start and finish in HA&rsquo;IL. The route covered a total of 573 km, including 425 km of special. In terms of elevation, the athletes never dipped below 1000 metres and climbed as high as 1300 metres. Stage 4 ran on mixed terrain, first on sandy dunes which were followed by roughly 50 km of tarmacked road, while the final stretch largely involved gravel and stony ground. One new feature this year are the bonuses awarded to those opening the stage, or rather the first three starters. These are calculated between the start of the special stage and km 211. In numerical terms, this amounts to +1&rsquo;5&rdquo; per kilometre for the first starter, one minute for the second, and +0.5&rdquo; for the third. The bonus goes some way to making up for the gap that stage openers face, considering that they have to be more attentive to the road book as they have no tracks to follow. Today&rsquo;s winner was Spaniard Joan Barreda, who achieves his first Dakar stage win. Having started fifth, he set the fastest time of 4h28&rsquo;18&rdquo;. And he did so after having fractured the distal phalanx on his left big toe during stage two. Behind him, Monster Energy Honda rider Quintanilla, who closed +0.16&rdquo; and American Howes who finished in 4h29&rsquo;23&rdquo;. Having completed each stage with strong results, the American now places second in the general standings. Price has unfortunately fallen short of expectations, failing to stand out in any of the first five stages. Today he finished fourth, but we expect more from him. In fifth is A. Van Beveren, the surprise of this 2023 Dakar, who completed stage 4 in 4h30&rsquo;55&rdquo;. A complicated stage for the Australian Daniel Sanders, the current &ldquo;overall&rdquo; leader, placed eighth today. Not a great day for the Gas Gas rider although he nevertheless retains a decent lead, still +3.33 from second-placed Howes. Klein suffered problems with the fuel pumping system and closed twelfth, the young American keen to make an impression, if not win, here in Saudi Arabia. General standings         

Stage 4 goes to the Honda rider. Problems for Mason Klein

Dakar 2023: Joan Barreda wins his first stage. Sanders eighth

        Lo stage di oggi ha visto partire i piloti da HA&rsquo;IL per ritornare nell&rsquo;omonima localit&agrave;. Il percorso comprendeva in totale 573 Km tra cui 425 Km di speciale. In termini di altimetria le moto e gli atleti non sono mai scesi sotto i 1.000 m s.l.m, toccando punte fino ai 1.300 m. La tappa 4 &egrave; stata caratterizzata da un fondo misto: nei primi chilometri le moto hanno affrontato le dune, di conseguenza un fondo sabbioso, poi a seguire hanno avuto respiro con una cinquantina di chilometri su strada asfaltata. Il tutto si concludeva fino all&rsquo;arrivo con un terreno prevalentemente formato da ghiaia e rocce. Una novit&agrave; di questa edizione che vi segnaliamo &egrave; quella che da ieri sono stati aggiunti dei bonus per chi apre la strada, o meglio per chi parte nelle prime tre posizioni. Questi vengono calcolati tra la partenza della prova speciale e il km 211. In termini numerici sono di +1&rsquo;5&rdquo; al chilometro per il primo a partire, un minuto per il secondo e +0.5&rdquo; al terzo.&nbsp;Bonus aggiunti per colmare quel gap che i primi hanno nell'aprire la via, dovendo essere pi&ugrave; attenti nel seguire il road book senza avere delle tracce di moto che li hanno preceduti.  Tornando all&rsquo;ordine di arrivo, si aggiudica la vittoria lo spagnolo Joan Barreda che centra il primo successo nella Dakar partendo in quinta posizione e passando sotto il traguardo con il miglior tempo di 4h28&rsquo;18&rdquo;. Lo spagnolo aveva sub&igrave;to una frattura alla falange distale dell'alluce sinistro durante la seconda tappa della Dakar. A seguire si classificano Quintanilla, pilota Monster Energy Honda, che chiude con un distacco di +0.16&rdquo; e l&rsquo;americano&nbsp;Howes che passa sotto il traguardo di HA&rsquo;IL in 4h29&rsquo;23&rdquo;. Avendo sempre chiuso le tappe nelle prime posizioni, ci&ograve; gli ha garantito, in seguito alla gara di oggi, il secondo posto nella classifica generale. Le aspettative per la performance di Price erano ben altre, considerato che dopo cinque tappe, compreso il prologo, non lo abbiamo mai visto fare davvero bene. Oggi invece si prende la quarta posizione, ma da lui ci si aspetta qualcosa di pi&ugrave;. Quinto troviamo A. Van Beveren, la sorpresa di questa Dakar 2023 che sentiamo suonare alla porta dei grandi concludendo la tappa 4 in 4h30&rsquo;55&rdquo;. Passa alla prossima pagina per i risultati degli italiani &nbsp; Tappa complicata per l&rsquo;australiano  Daniel Sander, attuale leader della &ldquo;overall&rdquo; finisce in ottava posizione, una giornata non ottima per il pilota Gas Gas, che riesce comunque a mantenere un buon distacco, +3.33, da Howes, secondo nella generale. Problemi nel sistema di pescaggio della benzina per Klein oggi 12esimo, il giovane americano che punta a fare classifica se non a vincere qui in Arabia Saudita. L&rsquo;Italia in Arabia  Riguardo i piloti che portano il nostro tricolore vediamo svettare su tutti sempre il pilota BAS World KTM Paolo Lucci, che arriva ad HA&rsquo;IL con un distacco dal leader spagnolo di +21:43. L&rsquo;italiano con questa prestazione si prende il 17&deg; posto nella classifica generale. Alex Salvini si prende la 37esima posizione alla fine di questa quarta prova, passando sotto il traguardo in 5h39'19". Terzo miglior italiano Fanottoli 75esimo, Maestrami 82&deg; e Missoni e Picco rispettivamente ottantaseisimo e 88&deg;.&nbsp; Passa alla prossima pagina per la classifica generale &nbsp; &nbsp;La Classifica Generale        

La tappa 4 va al pilota Honda. Problemi per Mason Klein. Primo degli italiani sempre Lucci

Dakar 2023: Joan Barreda vince la sua prima tappa. Sanders ottavo

        Anche per l'edizione 2023 Joan Barreda Bort parte come uno dei piloti da tenere d'occhio, essendo ormai da anni uno dei grandi protagonisti della Dakar. Oltre alle quattro Honda del team HRC affidate a Cornejo, Quintanilla, Van Beveren e Brabec, infatti, anche &ldquo;Bang Bang&rdquo; avr&agrave; una CRF450 Rally supportata ufficialmente, con cui andr&agrave; a caccia delle prime posizioni e di un record che potrebbe inserirlo di diritto nella storia della competizione off road pi&ugrave; dura e celebre al mondo. Non solo calcio: l'Argentina potrebbe imporsi anche alla Dakar 2023 A poche speciali dal record  Nonostante sia ormai da anni uno dei principali contendenti alla vittoria, Barreda non &egrave; mai riuscito a chiudere le due settimane di gara in testa alla classifica generale e sicuramente ci riprover&agrave; tra pochi giorni in sella alla Honda del suo Monster Energy JB Team, ma anche senza il trionfo finale potrebbe raggiungere un grande record. Joan ha infatti conquistato ben 29 vittorie di tappa nel corso della propria carriera nel celebre Rally Raid e, gi&agrave; quest'anno, potrebbe diventare il pilota con pi&ugrave; prove speciali vinte in assoluto. Il primato &egrave; condiviso da due &ldquo;mostri sacri&rdquo; come Cyril Despres e Stephane Peterhansel, entrambi a quota 33; viste le 15 tappe che andranno a comporre il percorso dell'edizione 2023, per &ldquo;Bang Bang&rdquo; non sembra impossibile superarli, in quello che potrebbe diventare l'anno della sua consacrazione definitiva. Il CIV fa scuola: anche l'ASBK avr&agrave; la sua "Racing Night"       

Lo spagnolo non ha mai conquistato il celebre Rally Raid, ma potrebbe diventare il pilota con pi&ugrave; speciali vinte nella storia della competizione

Dakar 2023: Joan Barreda Bort a caccia di un particolare record

        Brutte notizie per Skyler Howes: il portacolori Husqvarna deve dire addio all&rsquo;edizione 2022 della Dakar dopo cinque tappe. Danilo d'Arabia, una bella storia Dakar finita  Howes aveva concluso la Stage 5 in top ten, nonostante una caduta (con conseguente forte colpo alla testa) nel corso della navigazione. Il motociclista americano era riuscito a riprendere la corsa, salvo poi sentirsi poco bene dopo il traguardo: Skyler ha dichiarato di non ricordare nulla della caduta, ma avverte dolori a spalla e caviglie. Howes &egrave; stato trasferito in ospedale a Riyadh per ulteriori accertamenti, decisione che lo estromette dall&rsquo;elenco dei partecipanti alla sesta tappa.&nbsp; Barreda dolorante  Non &egrave; andata meglio a Joan Barreda, caduto tra i chilometri 265 e 270. Il pilota della Honda, vincitore mercoled&igrave;, decider&agrave; venerd&igrave; se i dolori a una spalla gli consentiranno di proseguire o meno la sua avventura nel deserto.&nbsp; Dakar: il grande debutto di Paolo Lucci, sulle tracce di Meoni       

Il rally inizia a perdere alcuni dei suoi protagonisti: Skyler &egrave; costretto a dare forfait dopo la caduta di oggi, mentre Joan valuter&agrave; venerd&igrave; se continuare o dire stop

Dakar: Howes si ritira, Barreda in dubbio per la sesta tappa

        Con la conclusione della quarta tappa da Al Qaismah a Riyadh, i piloti hanno concluso la speciale pi&ugrave; lunga di questa edizione della Dakar, da ben 465 chilometri cronometrati ed altri 242 di trasferimento. A conquistare la vittoria nello stage odierno &egrave; stato lo spagnolo Joan Barreda Bort, al secondo trionfo di tappa di questa edizione, il quale ha concluso davanti al cileno Pablo Quintanilla che ha completato una doppietta HRC. Giornata da ricordare anche per i colori italiani, visto che Danilo Petrucci &egrave; stato uno dei grandi protagonisti concludendo in terza posizione con la KTM Tech3, a poco pi&ugrave; di 6 minuti di distacco da &ldquo;Bang Bang&rdquo; dopo essere stato davanti a tutti nella prima parte della speciale. Nonostante le sfortune degli scorsi giorni, il ternano sta dimostrando il proprio talento tra le dune, non riscontando problemi neanche in uno stage lungo e ricco di insidie come quello di oggi.  Sunderland ancora leader della generale  Ottimo piazzamento per i due piloti ufficiali Sherco, Goncalves e Santolino, i quali hanno terminato rispettivamente in quarta e quinta piazza. Sesto Luciano Benavides su Husqvarna, a precedere la Gas Gas di Sam Sunderland, ancora primo della classifica assoluta con tre minuti di vantaggio su Walkner, oggi ottavo. Perde terreno anche Van Beveren, terzo della generale ma solo dodicesimo oggi, il quale ha perso oltre quattro minuti dal leader inglese. Tappa complicata anche per alcuni tra i protagonisti pi&ugrave; attesi: il campione in carica Kevin Benavides ha terminato la speciale in 17esima posizione precedendo Daniel Sanders, in difficolt&agrave; nella seconda parte di stage. Molto indietro anche il due volte campione Toby Price, ai margini della top-30. Buona, invece, la prestazione di Paolo Lucci, 22esimo con l'Husqvarna del team Solarys Racing. Dopo la lunga navigazione di oggi, la tappa numero 5 in programma per domani sar&agrave; ad anello, con partenza e arrivo a Riyadh ed una lunghezza di 346 chilometri di speciale pi&ugrave; 214 di trasferimento. Valentino Rossi all'assalto della 12 Ore del Golfo: info e orari TV       

Barreda Bort e Quintanilla firmano un uno-due HRC nella speciale pi&ugrave; lunga, in cui anche Danilo ha brillato chiudendo "a podio" con la KTM Tech3. Sunderland ancora leader della classifica generale

Dakar, incredibile Petrucci: chiude terzo con la KTM nella quarta tappa

        Dopo il prologo e la prima tappa, entrambe vinte da Daniel Sanders con la Gas Gas , la seconda tappa ha visto protagonisti diversi nelle posizioni di vertice. Nei 338 chilometri di prova speciale di oggi, il pi&ugrave; veloce &egrave; stato lo spagnolo Joan Barreda Bort in sella alla Honda del team ufficiale HRC. &ldquo;Bang Bang&rdquo; risale cos&igrave; al decimo posto nella classifica generale dopo le difficolt&agrave; patite nella prima tappa. Seconda posizione di giornata per l'inglese Sam Sunderland, vincitore dell'edizione 2017, che pur avendo accusato 5 minuti di ritardo rispetto a Barreda, &egrave; ora il nuovo leader della generale davanti ad Adrien Van Beveren su Yamaha e al compagno di team Daniel Sanders. Podio di tappa per il campione in carica Kevin Benavides su KTM, seguito da Skyler Howes su Husqvarna e dal due volte vincitore Toby Price, quinto, anche lui su KTM. Dakar, auto dell'assistenza in fiamme: "Si &egrave; trattato di un attentato" Difficolt&agrave; nella navigazione  Il gi&agrave; citato Sanders ha chiuso oltre la ventesima posizione dopo aver faticato pi&ugrave; del previsto nel trovare la giusta strada, complice l'essere partito per primo dopo la vittoria di tappa nel Day 1. L'australiano non &egrave; stato per&ograve; l'unico a perdere tempo nelle fasi di navigazione, visto che diversi piloti sono usciti involontariamente dal percorso, tra cui anche diversi big quali Matthias Walkner, ufficiale KTM, e Pablo Quintanilla, pilota HRC. Giornata non semplice anche per i colori italiani, che hanno perso Danilo Petrucci a causa di un problema meccanico alla sua KTM. Il migliore del nostri portacolori &egrave; stato Paolo Lucci, 31esimo in sella alla Husqvarna del team Solarys Racing. Buona prestazione anche per Fanottoli e Gritti, i quali hanno chiuso nelle prime 50 posizioni.&nbsp; Domani altri 381 chilometri da percorrere, di cui 255 di prova speciale da Al Artawiyah ad Al Qaysumah, che non saranno per&ograve; uno stage Marathon senza assistenza ma una tappa classica, per via della pioggia che ha scombinato i piani dell'organizzazione. Causa Covid-19, cambia il calendario del mondiale FIM Superenduro       

La seconda tappa, da Ha'Il a Al Artawiyah, ha visto lo spagnolo del team ufficiale Honda grande protagonista di giornata, mentre l'inglese della Gas Gas, secondo, &egrave; passato in testa alla classifica generale

Dakar: Barreda al top nella seconda tappa, Sunderland nuovo leader

Dalla Dakar 2021, che quest&#39;anno ha visto diversi incidenti pi&ugrave; o meno gravi, arrivano notizie anche da parte di Joan Barreda trasportato in ospedale per alcuni controlli medici dopo che due giorni fa era caduto.  Quanto accaduto durante la nona tappa sembra aver avuto degli strascichi e il pilota spagnolo &egrave; stato portato al Yambu General Hospital da dove ha fatto sapere le sue condizioni di salute.  Il post sui social      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Joan Barreda (JBBBB) (@joanbarredabort)      &ldquo;Mi dispiace amici -&nbsp;ha scritto Joan Barreda postando una foto sui social -. Sono in ospedale a fare una risonanza alla testa. La caduta di due giorni fa in cui ho perso conoscenza per alcuni minuti ha avuto oggi il suo scotto da pagare. Volevo davvero continuare la gara e finire al meglio, ma non ci sono riuscito&rdquo;.  Il pilota HRC si era reso protagonista nella giornata di oggi di un fatto inusuale: quarto in classifica generale, e con un vantaggio di 12 minuti su Ricky Brabec, non si &egrave; fermato al rifornimento ed ha continuato la speciale. Dopo circa un&#39;ora &egrave; rimasto senza carburante ed &egrave; stato costretto a fermarsi. Poi il trasferimento in ospedale: che la mancanza di rifornimento sia collegata al suo stato di salute?  Non resta che attendere dall&#39;Arabia Saudita aggiornamenti sulle sue condizioni fisiche. 

Il pilota spagnolo era caduto due giorni fa perdendo conoscenza, poi nella giornata di oggi il mancato &ldquo;stop&rdquo; per il rifornimento e il trasporto in ospedale dopo aver finito il carburante

Dakar 2021: Barreda in ospedale per un check up alla testa

Oggi si &egrave; disputata la sesta tappa della gara pi&ugrave; estenuante dell&rsquo;anno: al giro di boa della Dakar 2021, prima del giorno di riposo, i piloti hanno affrontato una speciale che li portati da Al Qaisumah a Ha&rsquo;il.  A causa delle difficolt&agrave; incontrate nel concludere la tappa 5 da diversi piloti, l&rsquo;organizzazione ha deciso di ritardare di 1 ora e 30 minuti la partenza dal bivacco di Al Qaisumah. Il percorso della speciale della tappa 6 &egrave; stato accorciato di 100 chilometri per rendere il programma meno impegnativo. I piloti hanno comunque dovuto affrontare ancora tanta sabbia e dune. Sebbene le capacit&agrave; di navigazione abbiano ancora una volta giocato un ruolo decisivo nel risultato di questa speciale, anche le capacit&agrave; fisiche sono state messe a dura prova, richiedendo loro uno sforzo considerevole.    I risultati della giornata   La sesta speciale si &egrave; conclusa con la vittoria di Joan Barreda su Honda, che porta a 27 il numero dei suoi successi nelle speciali della Dakar. Lo spagnolo ha preceduto di soli 13 secondi Ross Branch su Yamaha e di 53&rsquo;&rsquo; Daniel Sanders su KTM.  Ai piedi del podio di giornata l&rsquo;americano campione in carica Ricky Brabec su Honda, staccato di 2&rsquo;24&rsquo;&rsquo;, poi Matthias Walkner su KTM e il francese Adrien Van Beveren su Yamaha.  Con il settimo posto Toby Price su KTM conquista la vetta della classifica provvisoria della Dakar.  A completare la top 10, il portoghese Joaquim Rodrigues su Hero, l&rsquo;inglese Sam Sunderland su KTM e il cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna. Soltanto quindicesimo oggi Kevin Benavides, il pilota Honda che ieri ha conquistato la vittoria della speciale nonostante una brutta caduta e la frattura del naso.  Venticinquesima posizione per la forte pilota spagnola Laia Sanz, su Gas Gas.&nbsp;    Gli italiani   Trentacinquesimo il primo degli italiani, Maurizio Gerini su Solarys, oggi terzo della classifica Original Motul, dove si afferma Benjamin Melot. Gerini rimane per&ograve; al comando della speciale classifica riservata ai piloti senza assistenza.  Cinquantaquattresima posizione al traguardo di oggi per Franco Picco, che recupera qualche posizione nella classifica Original Motul e rientra nella top 10 dopo una quinta tappa impegnativa.  Cinquantaseiesima piazza per Cesare Zacchetti, sessantaseiesimo Giovanni Stigliano, settantasettesimo Francesco Catanese. Tre gli italiani ritirati: Tiziano Intern&ograve; nella quarta tappa, Lorenzo Piolini e Davide Cominardi nella tappa di ieri.&nbsp;  La classifica generale   Dopo le prime sei tappe Toby Price su KTM spodesta Kevin Benavides su Honda e passa al comando della la classifica generale con 2&rsquo;16&rsquo;&rsquo; di vantaggio. Terza posizione per il cileno Jos&eacute; Ignacio Corbejo Florimo, anche lui su Honda, che precede Ross Branch su Yamaha e il framcese Xavier De Soultrait su Husqvarna.  Sesta piazza per la KTM di Sam Sunderland, seguita dalla Honda di Joan Barreda, che recupera parzialmente il suo gap. A completare la top 10 sono lo spagnolo Lorenzo Santolino su Sherco, l&rsquo;americano Skyler Howes su KTM del team Bas e il cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna.  Laia Sanz &egrave; venticinquesima nella classifica generale, Maurizio Gerini &egrave; ventinovesimo. Quarantanovesima piazza per Cesare Zacchetti, cinquantunesima per Franco Picco. Pi&ugrave; attardati Giovanni Stigliano, sessantottesimo, e Francesco Catanese, settantatreesimo.  Domani i piloti potranno godersi una meritata giornata di riposo prima di riprendere la seconda parte della sfida, con altre sei tappe che li porteranno al traguardo di Jeddah.     Dakar 2021: CS Santosh &egrave; fuori pericolo    

Al giro di boa per la Dakar 2021 Joan Barreda su Honda infila la ventisettesima vittoria di tappa alla Dakar. Maurizio Gerini primo degli italiani, Franco Picco recupera posizioni

Dakar 2021: Barreda vince nel Day 6, Price al comando

La quarta giornata della Dakar 2021 si &egrave; dipanata su un percorso di 476 di trasferimento e 337 di speciale da Wadi Ad-Dawasir a Riyad e si &egrave; conclusa con la vittoria dello spagnolo Joan Barreda che ha portato la sua Honda al traguardo di giornata con un vantaggio di 5&rsquo;57&rsquo;&rsquo; su&nbsp; Branch, su Yamaha. Terza posizione per Daniel Sanders, su KTM; mentre l&rsquo;argentino Luciano Benavides ha concluso quarto davanti al compagno di squadra Xavier De Soultrait.  Con la quinta piazza il francese si proietta al comando della classifica provvisoria dell&rsquo;estenuante maratona alla sua seconda edizione in Arabia Saudita.  Sesto tempo per la Hero di Rodrigues, poi la Honda di Corbejo Florimo e la Husqvavna di Quintanilla, con lo slovacco Svitko e il francese Adrian Van Beveren a completare la top 10.  Undicesimo il ceco Brabec su KTM, che oggi ha firmato una speciale conservativa, chiudendo a una decina di minuti da Barreda, e piazzandosi di pochi secondi davanti a Sunderland.  Quattordicesima piazza per l&rsquo;argentino Kevin Benavides su Honda, ventiduesimo Toby Price su KTM davanti all&rsquo;australiano all&rsquo;austriaco Matthias Walkner, tutti su KTM.  Bel venticinquesimo posto per la spagnola Laia Sanz su Gas Gas.    Gli italiani   Strepitoso quarantaseisemo posto per il sessantacinquenne Franco Picco su Husqvarna, che &egrave; il primo degli italiani. Un piazzamento che gli consente di balzare dalla tredicesima alla sesta posizione nella classifica Original Motul. Cinquantasettesimo Cesare Zacchetti, sessantaquattresimo Maurizio Gerini davanti a Lorenzo Piolini. Ottantaduesimo Giovanni Stigliano, seguito a due posizioni di distanza da Francesco Catanese.  La classifica dopo le prime 4 tappe   In classifica generale Xavier De Soultrait conduce con 15 secondi su Joan Barreda e 3&rsquo;24&rsquo;&rsquo; su Kevin Benavides., mentre il leader della provvisoria dopo la speciale di ieri, Skyler Howes, precipita in quinta posizione alle spalle di Branch.  Sesta posizione in graduatoria generale per Kevin Benavides davanti a Sunderland e Price, con Corbejo Florimo e Quintanilla a completare la top10. Laia Sanz &egrave; ventinovesima nella classifica generale, Maurizio Gerini &egrave; trentasettimo, Franco Picco &egrave; cintaquantacinquesimo.  Esclusiva, Morbidelli: &ldquo;Italiano quando mi alleno, brasiliano dopo mezzanotte&rdquo;  &nbsp; 

Sul podio di giornata anche Branch e Sanders. Indietro Brabec, Price e Matthias Walkner. Franco Picco primo degli italiani, recupera posizioni ed &egrave; sesto nella Original by Motul

Dakar 2021: Barreda vince nel Day 4, De Soultrait si porta al comando

Sabbia, sabbia e ancora sabbia ha atteso i concorrenti nella seconda tappa della Dakar, oggi, da Bisha a Wadi ad-Dawasir: ben 457 km di speciale pi&ugrave; 228 di trasferimento. In contrasto con la tappa di ieri, questa speciale &egrave; stata caratterizzata da una serie di dune che ha richiesto molta attenzione nella navigazione.  Dopo essere stato in testa dal primo check point, il pilota Honda Joan Barreda ha dominato la seconda tappa raccogliendo la sua 25esima vittoria in una speciale alla Dakar e scalando la vetta della classifica generale. Barreda eguaglia cos&igrave; il suo connazionale Marc Coma: entrambi sono al quarto posto nella classifica di tutti i tempi quanto a vittorie nelle prove speciali alla Dakar.  &ldquo;Dopo la dura giornata di ieri, sono stato costretto a spingere, e oggi ce l&#39;ho messa tutta. Mi &egrave; piaciuto molto questo tipo di speciale&rdquo;, ha detto Barreda. &ldquo;&Egrave; pi&ugrave; veloce e migliore per me, meglio del terreno di ieri. In questo momento, &egrave; tutto perfetto. Certo, domani sar&agrave; una giornata lunga e di nuovo davvero dura, ma la gara &egrave; cos&igrave;. Dobbiamo mantenere la calma e stare davanti. Sicuramente ci sono ancora molti chilometri da percorrere e cercheremo di continuare a spingere&quot;, ha concluso Barreda.  Con questa vittoria di speciale, Barreda si porta al comando della classifica generale, scalzando il proprio compagno di squadra, l&rsquo;americano Ricky Brabec.  Terzo gradino del podio nella seconda tappa per il cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna, che precede la Yamaha di Ross Branch e la Honda di Jos&eacute; Ignacio Cornejo Florimo. Sesto il francese Adrien Van Beveren su Yamaha, davanti allo slovacco Stefan Svitko e all&rsquo;argentino Luciano Benavides. A completare la top ten l&rsquo;australiano Daniel Sanders &nbsp;e il francese Xavier De Soultrait.  Problemi&nbsp; per Toby Price: il leader della classifica provvisoria dopo aver vinto la speciale di ieri scivola in quindicesima posizione dopo aver concluso in ventottesima piazza oggi.  La classifica generale dopo le prime due tappe vede Barreda leader davanti a Brabec, con Brach, Quintanilla e De Soultrait in top5.  Ritardi e ritiri   Ventitreesima posizione per Laia Sanz, che si porta in trentesima posizione in classifica generale. Soltanto sessantanovesimo Matthias Walkner: l&rsquo;austriaco della KTM, terzo in classifica dopo la prima tappa, ha avuto un problema tecnico al cambio: si &egrave; fermato e ha perso due ore e un quarto per ripristinare la moto e adesso &egrave; quarantaseiesimo.  Da segnalare il ritiro di Andrew Short: dopo tre partecipazioni positive e un sesto posto ottenuto nel 2019, l&#39;americano si &egrave; fermato dopo 273 km di speciale a causa di un problema meccanico che non &egrave; stato in grado di risolvere. Convinto che non fosse necessario attendere l&#39;aiuto della sua squadra di assistenza, ha gettato la spugna ed &egrave; stato trasportato da uno degli elicotteri dell&#39;organizzazione.  Dodicesima posizione oggi &ndash; e diciassettesima in classifica generale &ndash; per Joaquim Rodrigues, che partecipa alla sua quinta Dakar con l&#39;ambizione di rendere omaggio a Paulo Gon&ccedil;alves, che era sposato con sua sorella Sofia. L&rsquo;obiettivo del pilota portoghese per l&#39;edizione &egrave; semplicemente arrivare al traguardo della tappa finale.  Gli italiani   Maurizio Gerini si conferma oggi il primo degli italiani e conclude in trentaquattresima posizione, ma secondo della classifica Original Motul, alle spalle del lituano Arunas Gelazninkas. Gerini &egrave; trentaquattresimo anche in classifica generale e terzo nella Original Motul.  Sessantesima posizione assoluta per Franco Picco, che &egrave; 58esimo nella classifica generale e undicesimo nella graduatoria Original Motul.  Quanto agli altri italiani, sessantacinquesimo di tappa Cesare Zacchetti, sessantottesimo Lorenzo Piolini. Pi&ugrave; attardati Giovanni Stigliano, Francesco Catanese, Tiziano Interno e Davide Cominardi, giunti uno in scia all&rsquo;altro, dalla 76&deg; alla 79esima posizione.  Rally Raid, esclusivo Botturi: &ldquo;Per la prima volta niente Dakar n&eacute; Africa Race&rdquo;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  . 

Lo spagnolo scavalca il compagno di squadra Brabec. Ritiro per Andrew Short. Primo degli italiani Maurizio Gerini, trentaquattresimo. Franco Picco sfiora la top 10 della Original Motul

Dakar 2021: Barreda vince il Day 2 e va in testa

Una giornata tragica, che tutti avremmo voluto evitare. Il dramma di Goncalves ha rovinato l&rsquo;aria di festa della Dakar 2020, l&rsquo;edizione delle novit&agrave;, a partire dalla sede stessa dell&rsquo;evento, l&rsquo;Arabia Saudita. Qualcuno diceva &ldquo;Show must go on&rdquo;, certo. Ma non &egrave; facile. Non tutti i colleghi erano al corrente della morte di Paulo e, in parte, per loro &egrave; stato meglio cos&igrave;, perlomeno durante la fase di guida.  A motori spenti, invece, la notizia ha ricoperto tutto l&rsquo;ambiente. La cronaca narra di una tratta - la settima - difficile, che ha lasciato a piedi pi&ugrave; di un protagonista. In quattro ore e trentasette minuti, lo spagnolo Joan Barreda ha completato la missione, portando alla vittoria la Honda del team Monster Energy, che ha preceduto le KTM di Matthias Walkner e Luciano Benavides. L&rsquo;austriaco e l&rsquo;argentino hanno entrambi superato i quattro minuti di ritardo dal vincitore, oggi primo da Ryadh a Wadi al Dawasir, per una lunghezza totale di 547 chilometri. Tiene i denti sulla presa Ricky Brabec. L&rsquo;americano non &egrave; riuscito a vincere la tappa, ma resta il leader della competizione. Seguono i cileni Quintanilla e Cornejo Florimo, perci&ograve;, Honda, Husvarna e Honda. L&rsquo;ecatombe Yamaha continua. La prima moto blu &egrave; solo nona, nelle mani di Franco Caimi, il miglior dei rappresentanti di Iwata nella tratta odierna. Ancora molto brillanti gli italiani: Cerutti finisce la fatica con un diciottesimo posto, Gerini avvicina la top 30, con un trentunesimo. Il team Solaris &egrave; sempre concreto e sue Husky davvero competitive.  AGGIORNAMENTO ORE 17:45 -&nbsp;Classifica rivista nella Dakar di oggi. In una giornata che tutti avrebbero voluto non andasse come sappiamo, pure l&rsquo;ordine di arrivo ha sub&igrave;to scossoni determinanti ed imprevisti. Il vincitore non &egrave; pi&ugrave; Joan Barreda, bens&igrave;, Kevin Benavides, anche se la moto che primeggia resta una Honda, sempre dello stesso team: Monster Energy. La rettifica &egrave; stata notificata per un motivo ben preciso: Barreda e Benavides - insieme a Stefan Svitko - si sono fermati per soccorrere Paulo Goncalves, lo sfortunato protagonista della tappa numero 7. In quel &ldquo;ritardo&rdquo; (parola usata fuori convenzione, perch&eacute; apprezziamo il gesto dei tre rivali - colleghi) gli organizzatori hanno dovuto ricalcolare tutti i riferimenti, arrivando alla conclusione finale. Il podio &egrave; completato da Matthias Walkner, prima KTM al traguardo, Rimane in vetta, nel computo dei sette giorni gi&agrave; consumati, l&rsquo;americano Brabec, che oggi ha limitato i danni, rimanendo comunque in top five. Diciannovesimo Cerutti, trentasettesimo Gerini. I piloti arrivati alla fine sono 116. 

Settima tappa della Dakar caratterizzata dal lutto di Goncalves e dominata dallo spagnolo Barreda, che non ha festeggiato il successo ottenuto. Ma dopo le verifiche qualcosa &egrave; cambiato. In favore del compagno di squadra Benavides.

Giornata nera, vittoria Honda - AGGIORNAMENTO

        Oggi si &egrave; disputata la seconda tappa della Dakar: da Pisco a San Juan De Marcona, per un totale di 553 km, &ldquo;Non so se ho fatto bene i calcoli a vincere oggi, perch&eacute; non penso di aver guadagnato molto tempo&rdquo;, dichiara Matthias Walkner dopo aver trionfato nella seconda tappa della Dakar in sella alla sua KTM ufficiale. &ldquo;Ma &egrave; sempre bello vincere una tappa. E&rsquo; servita molta tecnica per sorpassare le auto, ma per la maggior parte delle volte quelle che abbiamo incontrato non andavano troppo forte. Per contro, c&rsquo;era del fesh-fesh, nel quale possono a volte nascondersi delle pietre che non sono facili da evitare. A volte &egrave; pericoloso, ma &egrave; anche divertente&rdquo;, ha commentato Walkner. E&rsquo; stata una vittoria quasi al fotofinish, considerando che l&rsquo;americano Ricky Brabec &egrave; stato al comando per tutta la speciale in sella alla Honda, e solo poco prima del traguardo la KTM di Walkner si &egrave; portato davanti, chiudendo con 22" di vantaggio. Terzo, con un ritardo di 1&rsquo;41&rsquo;&rsquo; oggi, Juan Barreda, che mantiene il comando con un vantaggio di 1'31" su Walkner. Quarta posizione oggi per l&rsquo;australiano Toby Price, che sta correndo con i postumi di una recente operazione ad un polso. Il vincitore nel 2016 ora &egrave; quinto nella generale, alle spalle della Husqvarna del cileno Pablo Quintanilla, che oggi si &egrave; piazzato al quinto posto Al sesto posto oggi &ndash; ma anche nella classifica generale - la KTM di Sam Sunderland, che precede Adrien van Baveren, primo dei piloti Yamaha, a 10'19". Kevin Benavides su Honda, Andrew Short su Husqvarna e Jos&eacute; Ignacio Cornejo su Honda completano la top ten. Di poco fuori dalla top ten Paolo Goncalves, undicesimo nella seconda tappa. La prima delle donne in gara si conferma Laia Sanz, 27esima in sella alla KTM a poco pi&ugrave; di mezz'ora dalla vetta. Nella classifica dopo le prime due tappe &egrave; 26esima, a 42'43". GLI ITALIANI - Maurizio Gerini &nbsp;e Jacopo Cerutti e hanno concluso rispettivamente al 32esimo a e 33esimo posto in sella alle Husqvarna. Nella generale, il primo &egrave; Cerutti, 34esimo: ieri al pilota lombardo era stata affibbiata un&rsquo;ora in pi&ugrave; per un errore di cronometraggio, relegandolo in 129esima posizione anzich&eacute; nella effettiva 31esima piazza che aveva conquistato.       

Il campione in carica &egrave; partito questa mattina in terza posizione e ha conquistato la terza vittoria di tappa. Barreda si mantiene al comando

Dakar 2019: nel Day2 vince Walkner

        La quarantunesima edizione della Dakar &egrave; partita e Joan Barreda ha attaccato fin dal primo momento, concludendo al comando la prima giornata dell&rsquo;estenuante competizione che oggi ha preso il via da Lima, in Per. Lo spagnolo della Honda, che finora ha sempre mancato la vittoria assoluta ma che aveva gi&agrave; conquistato 20 successi di tappa, ha siglato il miglior crono percorrendo in 57&rsquo;&rsquo;36&rsquo; gli 84 km di speciale tra Lima e Pisco, dove i piloti meno blasonati hanno aperto la via, mentre i pi&ugrave; veloci sono partiti pi&ugrave; tardi, in ordine inverso. LA TOP TEN - In sella alla Honda CRF450 Rally, Barreda ha staccato di 1'34" il cileno Pablo Quintanilla sulla Husqvarna. Sul terzo gradino del podio di questa prima giornata si &egrave; piazzata la Honda di Ricky Brabec, staccato di 2'52". Quarto tempo, a soli 3 secondi da Brabec, per la Yamaha di Adrian van Beveren. Pi&ugrave; indietro le KTM, dominatrici della classifica assoluta da 17 edizioni: la prima &egrave; quella di Sam Sunderland, che ha spuntato la quinta posizione di giornata a 2&rsquo;56&rsquo;&rsquo;. Alle sue spalle si sono posizionati i suoi compagni di squadra Toby Price, reduce da un infortunio al polso rimediato un mese fa, e Matthias Walkner, il vincitore dell&rsquo;edizione 2018 della Dakar, oggi ha chiuso in settima posizione con 3&rsquo;12&rsquo;&rsquo; di distacco da Barreda. A chiudere la top ten altre due Honda &ndash; quelle di Kevin Benavides e Jos&eacute; Ignacio Cornejio, e la Yamaha di Xavier de Soultrait, a 5&rsquo;54&rsquo;&rsquo;. Di poco fuori dai primi dieci il portoghese Paulo Goncalves, che di recente &egrave; stato sottoposto all&rsquo;intervento dell&rsquo;asportazione della milza, per un incidente in una gara del campionato nazionale. Il suo distacco &egrave; di soli 6&rsquo;41&rsquo;&rsquo; da Barreda. La prima donna in gara &egrave; ancora una volta Laia Sanz, che ha concluso con il 31esimo tempo a 12"38 sulla KTM ufficiale. GLI ITALIANI &ndash; Il favorito tra gli italiani, Jacopo Cerutti, compare al 129&deg; posto, con un distacco di 1 h 12&rsquo;&rsquo; 52&rsquo;&rsquo;, ma il pilota lombardo &egrave; sereno, e dal suo profilo social precisa: &ldquo;Primo giorno andato! Mi sono divertito! Sono partito tranquillo perch&eacute; le dune sono imprevedibili e difficili ma nella seconda parte mi sentivo sicuro e ho accelerato. La moto mi piace, solo qualche modifica che prontamente i meccanici faranno! Non so ancora il risultato perch&eacute; erroneamente mi hanno addebitato un&rsquo;ora&rdquo;, scrive Cerutti. Il pi&ugrave; veloce degli italiani risulta al momento Maurizio Gerini, autore del 37esimo tempo, a 17'32", mentre Mirko Pavan si &egrave; piazzato in 85esima piazza. &nbsp; Nicola Dutto, il primo pilota paraplegico a correre la Dakar, si &egrave; classificato al 113 posto anche per via di una penalit&agrave; di 5 secondi, alle spalle del connazionale Gabriele Minelli. Mirco Miotto &egrave; 121esimo, Elio Aglioni 125esimo.       

Alle spalle della sua Honda si piazzano Pablo Quintanilla e Ricky Brabec. Cerutti &egrave; indietro, ma &egrave; un errore

Dakar 2019: il Day1 è di Barreda

        La decima tappa della Dakar, la prima dopo la pausa forzata per il maltempo, si &egrave; rivelata particolarmente selettiva. Sulla strada da Salta a Bel&eacute;n, in Argentina, molti hanno perso letteralmente la bussola: un errore di navigazione li ha costretti a perdere molto tempo. Ecco com&rsquo;&egrave; andata.&nbsp; Nona tappa &ndash; Salta-Bel&eacute;n km 373 La prima speciale in Argentina si &egrave; svolta con temperature decisamente elevate, che hanno raggiunto i 40&deg;C all&rsquo;ombra. Il pericolo maggiore era la possibilit&agrave; perdita di lucidit&agrave; per i piloti nelle vaste distese di sabbia. E le sorti della gara, molto probabilmente, si sono decise sul letto del fiume di Belen, quando alcuni piloti hanno dirottato di oltre 10 km dal percorso corretto, accumulando ino a 50 minuti di ritardo. Tra loro ci sono anche piloti del calibro dello spagnolo Joan Barreda, che &egrave; arrivato al traguardo della tappa in 14&deg; posizione a 38&rsquo;15&rsquo;&rsquo;, l&rsquo;argentino Kevin Benavides a 47&rsquo;35&rdquo;, l&rsquo;australiano Toby Price a 49&rsquo;17&rdquo; e il francese Antoine Meo, arrivato oltre un&rsquo;ora dopo il primo. A dare l&rsquo;addio definitivo alle speranze di vittoria &egrave; stato Adrien Van Beveren: il leader della gara &egrave; incappato in una caduta ad alta velocit&agrave; a soli tre chilometri dal traguardo e non ha potuto riprendere il via per la sospetta frattura ad una clavicola. Ad avvantaggiarsi di tutto questo &egrave; stato l&rsquo;austriaco Matthias Walkner: il pilota della KTM non ha commesso errori e si &egrave; presentato per primo al traguardo della speciale, staccando di 11&rsquo;35&rsquo;&rsquo; Pablo Quintanilla, secondo di giornata davanti allo spagnolo Gerard Farres Guell. Undicesima posizione per Laia Sanz. Primo degli italiani, Jacopo Cerutti, ventesimo, davanti a Maurizio Gerini, mentre Alessandro Botturi &egrave; stato costretto al ritiro per una caduta che gli &egrave; costata la frattura di una clavicola. Classifica generale - La Dakar vede Matthias Walkner leader con ben 39&rsquo;42&rsquo;&rsquo; di vantaggio su Joan Barreda e 41&rsquo;23&rsquo;&rsquo; su Kevin Benavides, terzo. Con il terzo posto di giornata Gerard Farres Guell balza in quarta posizione in classifica, davanti a Toby Price e Antoine Meo. Quindicesima Laia Sanz, con un ritardo di poco pi&ugrave; di due ore. Il primo italiano &egrave; Jacopo Cerutti, ventitreesimo. Ventisettesimo Maurizio Gerini.       

A 3 km dal traguardo della speciale il francese della Yamaha &egrave; costretto ad abbandonare la corsa che lo vedeva in testa. Ritiro anche Alessandro Botturi

Dakar, decima tappa: Van Beveren cade, Walkner comanda

        E&rsquo; stata una tappa massacrante, la sesta della Dakar 2018. Dal deserto del Per&ugrave; i piloti hanno cominciato a salire in quota, sotto la pioggia, a tratti la grandine, e con tanto freddo, che ha preso il posto della forte calura dei giorni passati. Per rendere un&rsquo;idea di quanto sia stata difficile la tappa basti considerare che i 313 km di speciale previsti sono stati ridotti a 194. Ma a questi vanno aggiunti i 457 del lungo trasferimento, durante i quali i protagonisti della Dakar hanno costeggiato il lago Titicaca, prima di passare la frontiera con la Bolivia, fino a La Paz, dove hanno ricevuto un&rsquo;accoglienza trionfale. Qui la carovana si fermer&agrave; per una giornata prima di riprendere il via sabato 13. Sesta tappa &ndash; 194 km &ndash; San Juan de Marcona &ndash; La Paz La tappa prima della pausa ha visto la prima vittoria il pilota KTM Antoine Meo: &laquo;Oggi &egrave; stata una buona giornata. Sono cos&igrave; felice di aver ottenuto la mia prima vittoria di quest'anno: &egrave; fantastico. La giornata &egrave; stata molto lunga e faceva molto freddo. Ho fatto una bella battaglia con Toby Price per tutta la speciale ma, mentre ci avvicinavamo al traguardo, gli ultimi 10 chilometri erano davvero fangosi e scivolosi, e sapevo di avere la possibilit&agrave; di recuperare un po&rsquo; di tempo. Ho corso il rischio, ho spinto molto forte e sono riuscito a batterlo. Domani riposo, e poi via per la seconda parte del rally!&raquo; Secondo di tappa il pilota Honda Kevin Benavides su Honda, che ha preceduto da Toby Price su KTM. Alla sua seconda Dakar, l&rsquo;argentino &nbsp;&egrave; ora il leader della classifica davanti a Van Beveren su Yamaha e a Walkner su KTM.&nbsp; Ventesima piazza per Laia Sanz, che &egrave; diciassettesima nella classifica generale. Giornata difficile per Alessandro Botturi, che ha sofferto per un problema alla moto sin dall&rsquo;inizio della speciale, ma &egrave; riuscito a portare sua Yamaha fino a La Paz. Ha impiegato &nbsp;2 ore e 16 minuti e si &egrave; piazzato 47&deg; a 22 minuti da Meo. Alessandro Botturi &egrave; adesso 25&deg; della generale. &nbsp;&ldquo;&Egrave; stata una giornata veramente difficile&rdquo;, dice Botturi. &ldquo;Abbiamo sofferto tanto freddo e il trasferimento &egrave; stato ancora una volta massacrante. Sono per&ograve; contento perch&eacute; oggi ho avuto un problema alla moto all&rsquo;inizio della speciale e per un momento ho temuto di non farcela. In altitudine la moto non funzionava bene e non potevo mettere la quinta marcia, spesso neanche la quarta, cos&igrave; ho dovuto fare tutta la prova in terza. Ho cercato di risparmiare il mezzo e uscire indenne da questa prima parte di gara.  "Dalla tappa di riposo in poi dobbiamo cambiare marcia. Sono partito bene, ma sono un po&rsquo; pi&ugrave; indietro rispetto all&rsquo;obiettivo iniziale, quindi vedr&ograve; di fare meglio nella seconda settimana&rdquo;, conclude Botturi. Classifica generale - Dopo la sesta tappa la Dakar dunque Benavides leader con un vantaggio di 1&rsquo;57&rsquo;&rsquo; su Van Beveren &nbsp;e 3&rsquo;50&rsquo;&rsquo;su Walkner. A 9&rsquo;33 insegue Barreda che precede Price soli 6 secondi. Meo &egrave; sesto, a oltre dieci minuti. &nbsp;       

Con il secondo posto il pilota Honda si porta in vetta alla graduatoria del rally. Giornata difficile per Botturi, ventesima Laia Sanz

Dakar sesta tappa: vince Meo, ma Benavides è leader

        La quinta tappa della Dakar vede protagonista la spagnolo della Honda Joan Barreda, che dopo il successo nella seconda tappa conquista anche la quinta frazione, la San Juan de Marcona-Arequipa, che ha visto i piloti in sella per 774 km, di cui 266 cronometrati. Con il quinto posto Adrien Van Beveren si mantiene al comando, ma ora vede il suo vantaggio ridotto a solo un minuto. Barreda, invece, &egrave; quarto a 7&rsquo;33 dal leader della Yamaha.  Quinta tappa &ndash; 774 km &ndash;San Juan de Marcona, Per&ugrave;&nbsp; &nbsp;Da questa tappa iniziano le giornate davvero lunghe per i piloti: 774 km d suddivisi fra 508 km di trasferimento e 266 di speciale. Per la prima volta si &egrave; corso contemporaneamente anche con le auto e i camion, ma in due settori. Joan Barreda su Honda ha assestato una vittoria perentoria, con oltre dieci minuti di vantaggio su Matthias Walkner, alfiere della KTM. Podio di giornata per Kevin Benavides su Honda, a 12'20". Antoine Meo &egrave; arrivato quarto,&nbsp; a 40&rsquo;&rsquo; da Van Beveren, conquistando il suo miglior piazzamento finora in questa Dakar. Il leader della corsa, Adrien van Beveren su Yamaha ha colto il quinto posto, ma con 14 minuti e mezzo di distacco da Barreda. Una caduta &egrave; costata diverse posizioni a Pablo Quintanilla, che &egrave; arrivato sedicesimo ma a quasi mezz&rsquo;ora dal vincitore della tappa e da secondo in classifica generale &egrave; precipato in nona piazza. Sempre pi&ugrave; veloce la spagnola Laia Sanz, che con la sua KTM ufficiale ha concluso l&rsquo;estenuante giornata all&rsquo;undicesimo posto ed &egrave; diciottesima in classifica generale Quattordicesima posizione di tappa per Alessandro Botturi, che al momento &egrave; ventiduesimo nelle graduatoria della corsa       

Lo spagnolo della Honda recupera quattordici minuti. Van Beveren chiude al quinto posto ma si mantiene al comando della corsa. Undicesima Laia Sanz, quattordicesimo Alessandro Botturi

Dakar, quinta tappa: vittoria per Barreda

La Dakar 2016 si &egrave; conclusa con un punteggio da assegnare per Honda. Ora i dati raccolti verranno analizzati e c'&egrave; un anno di tempo per prepararsi alla prossima missione, e tornare a puntare ai vertici della classifica nel 2017. Insomma, il team torna a mani vuote ma pi&ugrave; determinato che mai a cogliere gli onori al prossimo round.  L'edizione del 2016 &egrave; stata particolarmente dura per la squadra, che ha visto uscire di scena dei principali piloti - Joan Barreda&nbsp; prima del giorno di riposo e un altro - Paulo Goncalves - dopo che aveva guidato la classifica generale per tre giorni consecutivi. Il miglior risultato &egrave; arrivato dal californiano 24 enne Ricky Brabec, che si &egrave; rivelato una grande promessa al debutto e che ha concluso nono assoluto, con un secondo posto nella nona speciale.  Paolo Ceci ha giocato un ruolo importante per la squadra, andando ad aiutare Paulo Goncalves e Joan Barreda in occasioni diverse, quando si sono trovati in difficolt&agrave;. Paulo ha conquistato due vittorie di tappa, mentre Joan aveva vinto il prologo e avrebbe vinto anche le prime due speciali se non fosse stato per le penalit&agrave; in cui &egrave; incorso per eccesso di velocit&agrave;.  "Le aspettative del Team HRC per questa Dakar 2016 erano molto pi&ugrave; alte di quello che siamo riusciti ad ottenere", ha commentato Martino Bianchi, General Manager del Team HRC. "Purtroppo una serie di problemi ha fatto s&igrave; che non riuscissimo ad ottenere i risultati sperti, particolarmente per via dell'uscita prematura di due dei nostri principali protagonisti: Joan Barreda e Paulo Goncalves, con quest'ultimo leader della gara per diverso tempo prima del giorno di riposo. Anche Barreda &egrave; stato sempre nella mischia con i primi, come previsto del resto.  "Molte cose dovranno essere analizzate: il motivo per questo mancato successo e i problemi tecnici che abbiamo avuto. C'&egrave; ancora molto lavoro da fare. D'altra parte i giovanissimi hanno lavorato molto bene. Il team HRC e Honda South America Rally Team hanno voluto entrambi portare delle giovani promesse alla Dakar, che saranno sicuramente piloti di successo nel futuro e questo successo lo abbiamo vsito perch&eacute; il primo rookie di questa edizione &egrave; un pilota Honda, Kevin Benavides, del Team Honda South America. Ha dimostrato di essere veramente forte ed &egrave; stato anche fortemente supportato dai fans locali in Argentina.  "Anche i rookies Ricky Brabec e Adrien Metge hanno fatto un gran lavoro. Dopo tutto il team ha lavorato molto bene e abbiamo avuto due settimane veramente dure, soprattutto per il team, non tanto per i piloti perch&eacute; quest'anno il percorso non era eccezionalmente difficile, specialmente durante la prima settimana. La squadra, del resto, ha dovuto lavorare in condizioni molto difficili. Le condizioni meteo sono state estreme a causa dell'unidit&agrave;, del caldo e del freddo nell'ultima settimana. Purtroppo, lavorare cos&igrave; duramente e soffrire tanto per non portare a casa i risultati sperati lascia l'amaro in bocca. Siamo pronti a raccogliere la sfida per il futuro e torneremo pi&ugrave; forti e vittoriosi la prossima volta", ha concluso Martino Bianchi.  Fiammetta La Guidara  Nella foto in evidenza Kevin Benavides.

"Le aspettative del Team HRC per questa Dakar 2016 erano molto pi&ugrave; alte di quello che siamo riusciti ad ottenere", spiega Martino Bianchi di Honda

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