        A Barcellona dopo poche curve dal via di Gara2 della Superbike, l&rsquo;Italia ha perso tre dei suoi protagonisti. Se davanti a tutti Nicol&ograve; Bulega e Andrea Iannone hanno condotto una gara quasi perfetta con l&rsquo;abruzzese che &egrave; purtroppo scivolato poco dopo la met&agrave; gara mentre era saldamente al quarto posto, nella parte centrale del gruppo Michael Ruben Rinaldi, Axel Bassani e Andrea Locatelli finivano in ghiaia dopo sole quattro curve dal via. SBK, LE PAGELLE DI BARCELLONA: RAZGATLIOGLU BRUCIA LE TAPPE, BULEGA REGGE L'URTO Non c&rsquo;&egrave; pace fra di noi In questo inizio di stagione, Axel e Michael che fino allo scorso anno si lottavano le prime posizioni oggi sono scivolati a lottare per le posizioni a met&agrave; gruppo. Michael che lasciata la Ducati ufficiale &egrave; salito sulla Panigale V4 R del team Motocorsa Racing &egrave; andato a sostituire Axel passato sulla Ninja ZX-10RR ufficiale lasciata libera di Jonathan Rea. La rivalit&agrave; tra i due &egrave; sfociata lo scorso anno in pi&ugrave; di un contatto che ha visto a turno finire a terra il romagnolo e il veneto. &ldquo;&Egrave; arrivato dritto e mi ha centrato in pieno&rdquo;. Ha esordito Axel arrivato alle interviste dopo la gara: &ldquo;Era dietro, stavo cercando di passare Sam con Locatelli dietro. Lui ha detto che non aveva pi&ugrave; possibilit&agrave; per rallentare e raddrizzare la moto ma cos&igrave; mi ha centrato pieno e mi ha dato una bella botta. Mi fa un po&rsquo; male il braccio e ho distrutto la moto&rdquo;. Axel ha ricordato che purtroppo i due hanno gi&agrave; avuto incontri ravvicinati troppe volte negli ultimi round: &ldquo;&Egrave; un peccato perch&eacute; negli ultimi tre weekend se conti anche l&rsquo;ultimo dell&rsquo;anno scorso mi ha centrato tre volte, ok che io butto in terra gli altri ma forse anche gli altri buttano per terra me un po&rsquo; troppo spesso. Dovremmo darci tutti una calmata&rdquo;. Il pilota feltrino ha raccontato delle scuse di Michael: &ldquo;Ha detto: &ldquo;Ti chiedo scusa ma non &egrave; colpa mia&rdquo;&rdquo;. Come titolava un libro di Mauro Biani e Francesco Foti: &ldquo;La banalit&agrave; del ma&rdquo;, in quella congiunzione avversativa c&rsquo;&egrave; tutto il non detto tra i due. &ldquo;L&rsquo;unica cosa che mi consola&rdquo; ha concluso Axel: &ldquo;&Egrave; che almeno siamo caduti tutti e due, perch&eacute; se fosse rimasto in piedi come l&rsquo;ultima volta mi sarebbero girate&hellip; Stavolta abbiamo fatto tutti e due zero e siamo pari e patta&rdquo;.  SBK BARCELLONA, BAUTISTA: &ldquo;HO ANCORA PI&Ugrave; FAME RISPETTO ALLO SCORSO ANNO&rdquo; La dinamica vista da Michael Dal canto suo Rinaldi si &egrave; detto dispiaciuto per l&rsquo;accaduto: &ldquo;&Egrave; un incedente di gara e mi spiace aver coinvolto anche un altro pilota ma sono stato portato su una linea poco ideale e questo &egrave; il risultato&rdquo;. Cercando di ricostruire quelle fasi concitate ecco il racconto del pilota Ducati: &ldquo;Purtroppo nel punto di frenata ero troppo interno non sono riuscito a fermarmi e ho colpito involontariamente Axel ed entrambi siamo finiti per terra&rdquo;. Insomma tra i due nonostante siano cambiati i colori e gli obiettivi continuano a trovarsi uno contro l&rsquo;altro in pista, purtroppo per loro e per tutti i tifosi italiani anche stavolta da questa battaglia ne sono usciti entrambi sconfitti.  BULEGA &Egrave; UNA CERTEZZA DELLA SBK: &ldquo;IERI HO PECCATO D&rsquo;INESPERIENZA, OGGI HO GESTITO&rdquo;       

Il duello tra i due italiani li ha visti cambiare casacca e ambizioni ma non ha cambiato l&rsquo;asprezza della rivalit&agrave;

Bassani e Rinaldi ai ferri corti: “Mi ha centrato tre volte in tre weekend”

        Axel Bassani, per il momento e per fortuna, non &egrave; cambiato. L&rsquo;aver indossato la divisa verde e nera del team KRT infatti non ha intaccato la sua vena spiritosa e serena, che lo rende uno dei piloti pi&ugrave; divertenti con cui dialogare. Anche alle porte di una stagione che si preannuncia complicata, a causa di una ZX-10RR sempre pi&ugrave; alle prese con il peso degli anni, ma che Axel vuole cercare di portare il pi&ugrave; in alto possibile.&nbsp;Axel, sei pronto per iniziare questa nuova stagione in Superbike?&nbsp;&ldquo;Mi sento pronto. Vorrei girare sempre, per capire la Kawasaki ed adattare il mio stile, ma ci siamo&rdquo;.&nbsp;Su chi punteresti un euro come campione del mondo? &nbsp;&ldquo;Se devo essere onesto dico Toprak. L&rsquo;ho visto guidare a Jerez e guida molto pi&ugrave; facilmente rispetto a quanto faceva con Yamaha: pu&ograve; fare a meno di spingere del tutto, ma il tempo lo ottiene comunque&rdquo;. &nbsp;Che inverno &egrave; stato per te? Hai cambiato tante cose, a partire da moto e... casco.&nbsp;&ldquo;Per il casco ero preoccupato perch&eacute; di solito sono pignolo, invece mi sono trovato bene (sorride ndr). E&rsquo; stato un inverno corto, dato che i test sono finiti tardi e di conseguenza siamo stati fermi poco, ma &egrave; meglio cos&igrave; dato che ho bisogno di stare il pi&ugrave; possibile sulla moto. La Kawasaki &egrave; completamente diversa dalla Ducati: non meglio o peggio, diversa. Di conseguenza devo cambiare stile, sia in frenata che in percorrenza ed accelerazione. A Portimao ho fatto uno step in avanti ma serve tempo, anche perch&eacute; se provassi a forzare farei peggio. Il miglioramento deve venire un passo alla volta&rdquo;. Pensi che il tuo carattere espansivo ti abbia aiutato ad essere selezionato da Kawasaki?&nbsp;&ldquo;Non saprei. Io cerco di essere quello che sono e di dire quello che penso, in modo da andare a dormire tranquillo. Non voglio fare il finto o il lecchino, ossia la categoria che odiavo anche a scuola: se ho un problema lo dico, dato che &egrave; meglio essere chiari piuttosto che raccontare le favole. Ovviamente resto nei limiti, cercando di essere il pi&ugrave; limpido possibile. Credo sia una forma di rispetto anche verso chi &egrave; a casa: penso sia giusto cosa com&rsquo;&egrave; realmente nel paddock, senza che vedano solo le belle immagini da spettatore in tv. Quando guardo da casa certi campionati mi girano se sento determinate cose, ma ognuno ha le sue idee&rdquo;.  Bassani, la pressione e l'eredit&agrave; di Rea  Ti aspettavi un primo impatto migliore?&nbsp;&ldquo;Tempi alla mano ho girato pi&ugrave; forte rispetto ai miei test dell&rsquo;anno passato, anche se la posizione non lo conferma. A Portiamo ad esempio se avessi sfruttato la SCQ avrei chiuso in top ten, pur non essendo ancora al 100% in sella. So che tutti vorrebbero vedermi subito veloce ma non &egrave; il mio caso: io devo crescere con calma, cercando di sistemare la moto e svilupparla, per poi arrivare a giocarci le posizioni che contano sul finale di stagione&rdquo;.&nbsp;Hai avvertito la pressione in questi mesi?&nbsp;&ldquo;No, al massimo mi metto pressione da solo perch&eacute; voglio essere veloce, come tutti i piloti. Ho un compagno con grande esperienza, che penso difender&agrave; i colori del team ad inizio stagione, quando io potrei essere pi&ugrave; in difficolt&agrave;. Le prime 3 o 4 gare saranno difficili, ma arriver&ograve;&rdquo;. &nbsp;La fama &egrave; cresciuta?&nbsp;&ldquo;Non direi, anche se ora ho i tifosi Kawasaki dalla mia parte. Prima mi tifavano in quanto pilota di un team piccolo in mezzo ai grandi, ma magari stavo sulle scatole ai veri ducatisti, invece ora i tifosi della casa dovrebbero essere tutti dalla mia parte&rdquo;. &nbsp;Ogni tanto ci pensi al fatto che sei in Kawasaki, ossia il team pi&ugrave; vincente degli ultimi 10 anni? Che effetto ti fa?&nbsp;&ldquo;L&rsquo;ho pensato gi&agrave; il giorno in cui ho firmato (sorride ndr). E&rsquo; una squadra che ho sempre osservato e mi &egrave; sempre piaciuta: &egrave; un onore esserci, ma ora sta a me farmi valere&rdquo;. &nbsp;E invece che hai preso il posto di Rea? &nbsp;&ldquo;Johnny &egrave; Johnny, ha vinto tanto ed &egrave; uno dei pi&ugrave; forti della storia, quindi &egrave; bello essere al suo posto. E&rsquo; difficile ottenere quello che ha ottenuto lui, basterebbe la met&agrave; quindi 3 mondiali, o anche uno (ride ndr)&rdquo;. &nbsp; Quanto pensi ci vorr&agrave; per dimenticare lo stile di guida Ducati ed apprendere del tutto quello Kawasaki?&nbsp;&ldquo;Difficile dirlo, ci vuole calma. I primi round serviranno per questo&rdquo;. &nbsp;Se potessi migliore un aspetto della moto con la bacchetta magica quale sarebbe?&nbsp;&ldquo;Frenata, che credo sia il principale problema in questo momento, ed il freno motore. Se migliorassimo in questi aspetti cresceremmo di conseguenza anche sotto altri aspetti&rdquo;. L'obiettivo per il 2024  Hai un manager come Alberto Vergani, che ne ha viste tante. Qual &egrave; stato il consiglio che ti ha dato per questa nuova avventura?&nbsp;&ldquo;Mi ha detto di stare tranquillo e divertirmi, senza strafare che non serve a nulla. Ovviamente mi ha ricordato che &egrave; una grande opportunit&agrave;, ma devo solo continuare sulla falsa riga degli anni passati, quando ho sempre fatto il mio compito&rdquo;. &nbsp;A fine 2024 sar&ograve; soddisfatto se&hellip;&nbsp;&ldquo;Faccio un po&rsquo; di podi, vinco la mia prima gara e magari chiudo la stagione nei primi 5. L&rsquo;anno scorso ho perso la quinta piazza sul finale, vorrei riottenerla&rdquo;. SBK, per i test &egrave; corsa contro il tempo: arrivate a Phillip Island le gomme posteriori&nbsp;&nbsp;       

L'INTERVISTA - Axel spiega: "L'ho visto guidare, forza meno che con Yamaha ed i tempi arrivano. Io un personaggio? Essere limpido credo sia una forma di rispetto, anche verso chi guarda da casa"

SBK, Bassani: "Io dopo Rea? Mi basterebbe vincere la metà di lui, per il titolo dico Toprak"

Il team ufficiale della Casa di Akashi ha tolto i veli alle ZX-10RR con cui Alex Lowes e la new entry Axel Bassani saranno impegnati nel mondiale delle derivate di serie. Una livrea inedita, con il bianco ed il giallo a prendere il posto del nero presente fino allo scorso anno e, ovviamente, il classico “verde Kawasaki” come colore dominante. Riusciranno a tenere testa alle agguerritissime rivali nel corso della stagione?

Kawasaki cambia look: ecco le nuove Ninja di Lowes e Bassani

        Attraverso una presentazione sui propri canali social, il team ufficiale Kawasaki ha mostrato per la prima volta le livree delle Ninja ZX-10RR con cui Alex Lowes ed Axel Bassani prenderanno parte alla stagione 2024 del mondiale Superbike. Quest'ultimo ha indossato per la prima volta il &ldquo;verde Kawasaki&rdquo; dopo aver corso per diverse stagioni con Ducati ed &egrave; pronto ad intraprendere questa nuova sfida da pilota Factory. Davide Brivio torna in MotoGP: sar&agrave; Team Principal Trackhouse Bassani: &ldquo;La livrea mi piace, ma sono impaziente di salire in sella&rdquo;  Dopo aver effettuato una prima presa di contatto con la supersportiva della Casa di Akashi nei test di Jerez de la Frontera e in quelli di Portimao, il pilota di Feltre andr&agrave; in Australia con la consapevolezza di avere ancora tanto da imparare per adattarsi al meglio alla nuova moto, ma lo far&agrave; con i colori ufficiali puntando in alto. &ldquo;Sono molto contento di poter finalmente vedere la mia Kawasaki con i colori ufficiali&rdquo;, ha detto Axel. &ldquo;Penso sia una gran bella livrea e mi piace molto l'accostamento dei vari colori. E' sempre bello vedere il verde Kawasaki, &egrave; una tonalit&agrave; che ha qualcosa di speciale. Inoltre, mi piace avere un look diverso all'inizio di una nuova stagione e mi auguro che il tutto piaccia anche agli appassionati. Ora per&ograve; sono impaziente di andare in Australia: penso di poter vivere una bella stagione con il team KRT&rdquo;. Tourist Trophy: Conor Cummins ancora al via con il team Padgett's       

New entry nel team KRT, Axel ha tolto i veli alla moto con cui prender&agrave; parte alla stagione: &ldquo;Bello vedere la moto con la colorazione ufficiale, ma ora voglio tornare in sella&rdquo;

SBK, Bassani: “Il verde Kawasaki ha qualcosa di speciale”

        L&rsquo;anno 0 per Kawasaki &egrave; ufficialmente iniziato. La partenza di Jonathan Rea non pu&ograve; che solcare una linea profonda nella storia di KRT, rappresentato anche dalla inedita livrea svelata questa sera. Il classico verde che ha accompagnato il team di riferimento della casa di Akashi nelle ultme stagioni ha infatti lasciato il posto ad un verde molto pi&ugrave; chiaro, con l&rsquo;inserimento altrettanto inedito del giallo in alcune zone.&nbsp;Sorprende &ndash; fino ad un certo punto &ndash; l&rsquo;assenza tra gli sponsor di Monster, che ha deciso di supportare per la stagione alle porte &ndash; con portate diverse &ndash; Ducati e Yamaha. Kawasaki dal canto suo si presenta ai nastri di partenza del 2024 con una moto oramai pi&ugrave; che collaudata, che pu&ograve; per&ograve; ora contare su 500 giri motore in pi&ugrave;, a disposizione del confermato Alex Lowes e del nuovo acquisto Axel Bassani. Le parole di Guim Roda &ldquo;In questo 2024 entriamo in una nuova era &ndash; il commento del Team Manager Guim Roda &ndash; dove per la prima volta dal 2015 il regolamento relativo al bilanciamento delle prestazioni non &egrave; a sfavore di Kawasaki. Capiamo la difficolt&agrave; di rendere il pi&ugrave; equilibrato possibile il campionato, e vogliamo sfruttare tale occasione per essere parte dello spettacolo e lottare per vincere delle gare&rdquo;.&nbsp;&ldquo;Lowes &egrave; un pilota veloce &ndash; prosegue Roda &ndash; che sta cercando la costanza sulla distanza di gara, mentre Bassani&nbsp;&egrave; un giovane talento, che sta imparando come sfruttare appieno il potenziale della Ninja. I distacchi quest&rsquo;anno si preannunciano ridotti, anche a causa dell&rsquo;altissimo livello medio dei piloti: sono sicuro che si tratti della stagione pi&ugrave; competitiva ed eccitante dal 2012, anno in cui il nostro progetto KRT ha preso il via&rdquo;. SBK, Iannone: "Sono caduto e mi sono fatto male, ora ecco una nuova sfida"       

Nuova livrea per KRT, con il confermato Lowes e la novit&agrave; Bassani. Roda: "E' una nuova era, nonch&egrave; la stagione pi&ugrave; competitiva ed eccitante da quanto siamo entrati in questo campionato"

SBK, Kawasaki si presenta: "Adesso il regolamento non ci penalizza"

        Tra le grandi novit&agrave; del mondiale Superbike di quest'anno c'&egrave; chiaramente Axel Bassani, nuovo pilota ufficiale Kawasaki. Per il pilota di Feltre i test di Jerez sono stati particolarmente impegnativi, visto che si &egrave; dedicato all'adattamento del proprio stile di guida in sella alla supersportiva della Casa di Akashi, e non si fa illusioni in vista dell'inizio della stagione in programma a fine febbraio a Phillip Island. SBK: Bulega chiude al comando i test di Jerez, Bautista solo 16&deg; Bassani: &ldquo;Devo modificare il mio stile di guida&rdquo;  &ldquo;I test sono finiti, proprio come me, visti i tantissimi giri effettuati nel corso di queste due giornate&rdquo;, ha detto Axel al termine dell'impegnativa due giorni. &ldquo;Abbiamo anche fatto un long run per la prima volta capendo la direzione da prendere in vista della stagione, che &egrave; l'aspetto pi&ugrave; importante. Non &egrave; semplice, perch&eacute; devo ancora adattarmi alla moto e devo cambiare il mio stile di guida rendendolo pi&ugrave; efficiente&rdquo;. &ldquo;Il problema, se cos&igrave; si pu&ograve; definire, &egrave; che il livello &egrave; talmente alto (come dimostra lo straordinario tempo da record di Bulega, ndr) che pur dando il massimo, sembra di essere lentissimi rispetto ai primi&rdquo;, prosegue l'ormai ex-ducatista. &ldquo;Questo per&ograve; non mi demoralizza, ma anzi &egrave; uno stimolo a dare ancora di pi&ugrave; e devo impegnarmi per tornare nelle posizioni di vertice anche con la Kawasaki&rdquo;. SSP: le "old gen" di Manzi e Oncu davanti a tutti nei test di Jerez &ldquo;I limiti? Al momento sono miei, non della moto&rdquo;  Il processo di adattamento alla Ninja ZX-10RR &egrave; appena cominciato: &ldquo;Faccio fatica ad indicare dei limiti su questa moto, perch&eacute; al momento, come detto, il problema &egrave; che mi ci devo adattare. Sono ancora lontanissimo dal limite nelle frenate pi&ugrave; violente e fatico a farla girare, anche e soprattutto rispetto al mio compagno di squadra Lowes, Ma &egrave; solo questione di tempo e trover&ograve; il modo giusto per guidare la Kawasaki, che &egrave; completamente diversa rispetto alla moto che guidavo prima&rdquo;. "La Ducati &egrave; una moto diametralmente opposta, la cui base di partenza &egrave; pressoch&eacute; perfetta, mentre noi dobbiamo ancora lavorare parecchio. Per&ograve;, anche il nostro pacchetto ha un ottimo potenziale e, anche se non andr&ograve; in Australia per stare davanti a tutti, dal primo round stagionale all'ultimo continueremo sempre a crescere insieme fino ad arrivare a lottare per la vittoria", ha concluso Bassani, restando con i piedi per terra.        

Axel &egrave; consapevole del lavoro da svolgere prima di poter lottare al vertice: &ldquo;La Kawasaki ha un buon potenziale, ma mi sto ancora adattando e dobbiamo crescere insieme&rdquo;

Test Jerez, Bassani: “Non andrò in Australia puntando alla vittoria”

        A Roncade, in provincia di Treviso, gioved&igrave; 30 novembre si &egrave; tenuto uno dei tanti eventi che l&rsquo;associazione Motomorphosis tiene durante l&rsquo;anno. Si tratta di un progetto basato su quattro pilastri, ovvero educazione, sostenibili&agrave;, mobilit&agrave; e sicurezza, e tra gli invitati c&rsquo;erano due piloti professionisti. Il collaudatore Ducati Michele Pirro e il pilota Kawasaki in Superbike Axel Bassani. Entambi si sono rivolti al grande pubblico, costituito per lo pi&ugrave; da giovani studenti delle superiori, per parlare del loro mondo: il motociclismo. La video-intervista esclusiva a Michele Pirro Pirro: &ldquo;Lo sport e l'agonismo mi hanno insegnato le regole&rdquo;  Pirro ha raccontato: &ldquo;Non ho iniziato a correre in moto perch&eacute; venivo da un paese dove questo sport era famoso o perch &eacute; avevo un genitore gi&agrave; nell&rsquo;ambiente. Ho affrontato le prime gare che avevo gi&agrave; 14 anni&rdquo;. Pi&ugrave; grande rispetto agli altri suoi colleghi, ma ha sottolineato: &ldquo;Mi reputo una persona molto fortunata perch&eacute; ho iniziato a fare le corse. Lo sport e l'agonismo mi hanno insegnato le regole. Mi hanno fatto capire quanto sia pericolosa la strada e quindi se non avessi intrapreso questa carriera, non so se a quest'ora sarei stato ancora sano&rdquo;. Come spesso succede ai pi&ugrave; giovani Michele ha ammesso: &ldquo;Avevo quell'indole innata di andare forte per strada. Ma rischiavo molto. Quando ho iniziato a fare questo sport mi sono reso conto che ero proprio nella fase pi&ugrave; pericoloso della mia vita. Il talento ce l'avevo dentro, ognuno ne ha uno, e ho capito quanto era indispensabile per strada collegare il cervello&rdquo;.  Il dietro le quinte dell'essere pilota, raccontato da Bassani  La storia di Axel &egrave; profondamente diversa: &ldquo;Io arrivo dalle montagne. Guardavo Valentino Rossi in televisione, ho chiesto a Babbo Natale la minimoto e da l&igrave; &egrave; cominciato il mio percorso. La moto e lo sport in generale insegnano molto: bisogna fare molti sacrifici e capisci che le cose devi guadagnartele, meritartele. Non &egrave; cos&igrave; semplice come sembra&rdquo;. Raggiungere quei livelli richiede molto impegno: &ldquo;Bisogna lavorare duro tutti i giorni. Magari gli amici vanno a fare festa e io sto a casa a dormire perch&eacute; il giorno dopo devo andare a girare. Durante il percorso, crescendo, molti altri hanno abbandonato, sia per i sacrifici sia per problemi economici&rdquo;. Lo sport regala poi un altro valore: &ldquo;Inizi ad avere pi&ugrave; rispetto degli altri, capisci il sacrificio che c'&egrave; dietro&rdquo;. Gli &egrave; stato poi chiesto quale fosse la sua sesazione ogni volta che taglia il traguardo, e ha spiegato: &ldquo;Se vinco &egrave; bello, ho finito il lavoro ed &egrave; stata una grande soddisfazione. Se chiudo indietro &egrave; bello lo stesso perch&eacute; &egrave; finita l'agonia. Per noi piloti &egrave; sempre importante passare sul traguardo&rdquo;. Anche quando magari le cose non vanno come vorrebbero: &ldquo;Quando si cade, la prima cosa che guarda un pilota &egrave; la moto, perch&eacute; deve ripartire. Primo o ultimo a quel punto non importa: devo finire la gara e portare a termine il lavoro sia per me sia per la squadra. Si possono sempre raccogliere dati che possono servire per la gara dopo&rdquo;. La video-intervista esclusiva ad Axel Bassani       

Cosa significa fare il pilota e cosa insegna questo mestiere? A parlarne sono stati il collaudatore Ducati e il pilota Kawasaki in Superbike

Motomorphosis, i valori del motociclismo: parlano Pirro e Bassani

        Gioved&igrave; 30 novembre si &egrave; svolto l'evento di Motomorphosi, a Roncade, un progetto di sensibilizzazione sociale sul tema dell'educazione, della sicurezza e della mobilit&agrave;. A presenziare c'erano due personaggi del motociclismo: il collaudatore Ducati Michele Pirro e Axel Bassani. Quest'ultimo ha ricevuto anche il premio del fair play e in esclusiva ci ha raccontato: "E' stato il primo premio del genere assegnato e ne sono onorato. L'ho ricevuto per la reazione avuta dopo la caduta di Jerez, con Michael Rinaldi. Ho cercato di essere il pi&ugrave; ragionevole possibile". Bassani racconta come procede il lavoro con Kawasaki  Il veneto ha appena cominciato la pausa invernale, dopo aver svolto gli ultimi due giorni di test a Jerez con la Kawasaki. Dopo aver salutato il team Motocorsa, con cui ha trascorso gli ultimi tre anni, ha colto al volo l'offerta della squadra ufficiale di Akashi, dove ha preso il posto di Jonathan Rea. La fase della conoscenza tra le due parti &egrave; gi&agrave; superata e ha dichiarato: "Con Kawasaki abbiamo capito che direzione prendere. Vado in vacanza con la sensazione che c'&egrave; molta motivazione di lavorare. Penso arriveremo ai prossimi test con qualcosa di nuovo e di interessante, quindi sono tranquillo e molto contento della scelta fatta". Ascoltate qui sotto l'intervista integrale, in cui parla di obiettivi, Alvaro Bautista e tanto altro:  Calendario SBK 2024       

Il pilota veneto &egrave; tornato dagli ultimi test ed &egrave; stato ospite dell'evento Motomorphosi, dove ha anche ricevuto il premio del fair play

SBK, Bassani esclusivo: "Con Kawasaki abbiamo capito che direzione prendere"

Ospite all'evento Motomorphosis, il nuovo pilota della Casa di Akashi ci ha raccontato gli ultimi giorni di lavoro in pista, prima di cominciare la pausa invernale

Bassani: ecco come sono andati i test a Jerez con la Kawasaki | Esclusiva

        Tra appassionati ed addetti ai lavori si possono fare incontri di spessore in quel di Eicma, ad esempio Axel Bassani, fresco di passaggio dalla realt&agrave; indipendente Motocorsa al team ufficiale Kawasaki. Un nuovo capitolo che ha gi&agrave; preso il via a Jerez, con i primi test invernali.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; entusiasmante iniziare una nuova avventura &ndash; le parole di Axel &ndash; anche se non sar&agrave; facile, dato che la moto &egrave; completamente diversa e va capita. Parlare sempre inglese sar&agrave; un&rsquo;altra sfida interessante, del resto finora ho sempre parlato italiano nel box&rdquo;. I traguardi con Motocorsa e gli obiettivi futuri  &ldquo;Non &egrave; mai facile lasciare casa &ndash; il pensiero di Bassani in merito alla fine del rapporto con Motocorsa &ndash; ma ero tempo di provare altro e fare nuove esperienze. Nel 2024 spero di divertirmi, questa &egrave; la prima missione&rdquo;.&nbsp;Ecco l&rsquo;intervista completa!  Iannone dopo i test SBK: "Alla guida di Ducati con l'entusiasmo di un bambino"       

Axel si racconta presso lo stand Motosprint di Eicma: "Avevo voglia di iniziare una nuova avventura. Obiettivo del 2024? Divertirmi"

Axel Bassani: l'avventura con Motocorsa, l'approdo in Kawasaki ed il futuro

Il pilota veneto è passato a trovarci presso il nostro stand, parlando sia del passato che del presente

Bassani: "Sarei stato scemo a non scegliere Kawasaki" | Eicma 2023

        Axel Bassani e Kawasaki: un matrimonio celebrato da poco, con il pilota di Feltre che nei test di Jerez ha avuto modo di salire per la prima volta in sella alla Ninja ZX-10RR ufficiale. Il bi-campione tra gli indipendenti ha utilizzato le due giornate per macinare chilometri e prendere le misure con la moto completamente diversa rispetto alla Ducati Panigale V4 R a cui era abituato, senza focalizzarsi sul tempo nel giro secco. Test Jerez: Gardner svetta su Bulega, Iannone gi&agrave; con i migliori! Bassani: &ldquo;Tra Kawasaki e Ducati non c'&egrave; nulla in comune&rdquo;  &ldquo;In generale, &egrave; stata una due giorni positiva&rdquo;, ha detto Axel alla fine della seconda giornata. &ldquo;Chiaramente saltare met&agrave; del Day 1 per via del maltempo non ha aiutato visto che ho bisogno di prendere le misure con una moto del tutto diversa rispetto a quella a cui ero abituato visto che tra la Kawasaki e la Ducati non c'&egrave; praticamente nulla in comune. Ad ogni uscita in pista abbiamo effettuato qualche modifica e, alla fine, siamo riusciti a capire dove migliorare per diventare pi&ugrave; competitivi anche se c'&egrave; un gran margine di miglioramento&rdquo;. &ldquo;Non ho mai cercato il tempo, perch&eacute; non era il momento giusto per spingere e rischiare&rdquo;, ha specificato il classe '99. &ldquo;L'obiettivo di questi due giorni era semplicemente quello di adattarmi alle tantissime novit&agrave; e ho girato sempre con le stesse gomme, senza guardare nemmeno i dati di Lowes. Nei prossimi test proveremo anche qualche time attack, ma non abbiamo alcuna fretta al momento visto che siamo ancora abbastanza distanti&rdquo;. MotoGP: ecco le date dei test 2024, con una grande novit&agrave; I pregi e i difetti della Kawasaki secondo Axel  &ldquo;Un problema su cui dobbiamo ancora lavorare &egrave; l'impennamento, perch&eacute; la Ninja si alza di pi&ugrave; in accelerazione rispetto alla Ducati e quindi perdo tempo nei rettilinei. Anche in frenata non sono ancora del tutto a mio agio, mentre ci&ograve; che mi ha colpito positivamente &egrave; la facilit&agrave; di guida. Mi sembra di avere pi&ugrave; margine d'errore e anche il cambio &egrave; morbido. Non sono ancora dove vorrei stare, ma il team &egrave; fantastico e le sensazioni al momento sono buone&rdquo;, ha concluso Bassani, consapevole di essere ancora lontano dal suo limite e da quello della moto. Il FIM JuniorGP torna in Italia: tutti a Misano nel 2024       

In questi due giorni Axel ha effettuato i primi giri con la Kawasaki: &ldquo;E' tutto diverso rispetto alla Ducati. Non ho cercato il tempo, ho ancora un gran margine&rdquo;

SBK Test Jerez, Bassani: “Non è ancora il momento di prendere rischi”

Tra gli uomini pi&ugrave; attesi della prima giornata di test a Jerez c&rsquo;era naturalmente Axel Bassani. Tanta la curiosit&agrave; nel vedere il pilota di Feltre, reduce dal secondo titolo da pilota indipendente, alle prese con la Kawasaki ufficiale lasciata da Jonathan Rea. Tante novit&agrave; per il pilota veneto, a cominciare dal dover parlare in inglese con i meccanici.  &ldquo;Impennava tanto la moto &ndash; esordisce Bassani &ndash; dobbiamo sistemare tutto un po&rsquo; alla volta. La prima impressione &egrave; positiva anche se la pista non era bellissima, non ho spinto tanto perch&eacute; ho visto che alcuni sono caduti e non volevo fare una &ldquo;cappella&rdquo; subito al primo giorno, non ne avremo avuto bisogno. C&rsquo;&egrave; da lavorare.&rdquo;    Test Jerez: le differenze tra Kawasaki e Ducati secondo Bassani  Bassani fa un confronto con la moto attuale rispetto alla Panigale V4R del team Motocorsa guidata fino a domenica pomeriggio. &ldquo;Tante differenze: la posizione in sella, l&rsquo;erogazione del motore, i freni, curva bene e l&rsquo;accelerazione &egrave; buona. Mi sento bene sulla moto, mi piace ma &egrave; completamente diversa, bisogna adattarsi perch&eacute; passare da un V4 ad un 4 in linea &egrave; totalmente un&rsquo;altra cosa. La moto impenna tanto, dobbiamo lavorarci, probabilmente ero lento anche io a centro curva e ripartivo quasi da fermo. Non ho lavorato tanto sul setting perch&eacute; prima volevo capire la mia posizione in sella, poi ben venga se domani si riesce a fare pi&ugrave; giri. Devo cambiare qualcosina nel mio stile di guida ma perch&eacute; non ho fatto tanti giri.&rdquo;&nbsp;  Bassani e l&#39;inglese nelle comunicazioni con il team  Il pilota veneto specifica in primis il setting usato nella prima mezza giornata per poi parlare della nuova squadra, capitanata da Marcel Duinker, suo nuovo capotecnico. &ldquo;Come base di assetto sono partito da quella di Lowes, simile a quella di Rea fino alla Superole Race. Siamo partiti da quella per avere una idea. La squadra &egrave; bella, mi piace, sono molto tranquilli, non hanno ansia o agitazione, sanno che ci sono tanti giorni di test e che dobbiamo lavorare tanto. Devo parlare sempre in inglese, va bene per le interviste ma adesso devo spiegare le sensazioni sulla moto. Un po&rsquo; alla volta si impara.&rdquo;  Bassani ricorda i risultati con Motocorsa  Alla battuta di Rinaldi &ldquo;adesso ho capito perch&eacute; Bassani andava forte&rdquo;, &egrave; arrivata la pronta replica del diretto interessato che ha lanciato una frecciatina all&rsquo;indirizzo proprio del suo ex compagno di marca. &ldquo;La moto di Motocorsa &egrave; una gran moto, dal primo anno abbiamo fatto grandi risultati. Quest&rsquo;anno potevamo essere la seconda Ducati in classifica generale se qualcuno non ci avesse buttato per terra. Abbiamo preso tanti punti, sarebbe stato un grande risultato arrivare tra i primi 5 del Mondiale. L&rsquo;inverno &egrave; lungo, ci sono sempre tanti campioni del mondo e poi in gara cambiano le carte in tavola.&rdquo;&nbsp;  Gli obiettivi di Bassani al test di Jerez&nbsp;  Vista la giornata condizionata dalla pioggia ed anche quella di domani non dovrebbe essere da meno, il pilota veneto potrebbe disputare qualche giro sul bagnato con la Kawasaki per saggiarne le potenzialit&agrave;. &ldquo;Sicuramente vorrei prima fare un po&rsquo; pi&ugrave; di giri sull&rsquo;asciutto per sistemarmi, con il bagnato va sempre tutto bene ma &egrave; un 50-50 e c&rsquo;&egrave; un&rsquo;alta possibilit&agrave; di cadere e fare danni. Se domani &egrave; bagnato e non si pu&ograve; far altro magari qualche giro si pu&ograve; fare.&rdquo;  Test Jerez SBK day 1 

&ldquo;Ho visto che in tanti sono caduti, fossi caduto anche io non sarebbe stato utile&rdquo; ha commentato il pilota di Feltre dopo la prima presa di contatto con Kawasaki ufficiale

Test Jerez, Bassani: &ldquo;Non ho spinto per non fare una &#39;cappella&#39; al primo giorno&rdquo;

Il pilota veneto domani potrà finalmente scendere in pista con la Kawasaki ZX-10RR del team KRT. Nel frattempo il team ha svelato la nuova livrea "Winter Test" con cui lui ed Alex Lowes scenderanno in pista durante i test prestagionali.

SBK, è già 2024: ecco la ZX-10RR di Axel Bassani

        Quello vissuto da Axel Bassani a Jerez de la Frontera &egrave; stato un fine settimana a due facce. Da una parte, il portacolori del team Motocorsa &egrave; riuscito a conquistare il titolo di migliore tra gli indipendenti per il secondo anno consecutivo in sella alla Ducati Panigale V4 R, ma dall'altra ha perso la quinta posizione in campionato per via delle due sfortunate cadute di Gara 1 e della Superpole Race, con soltanto un undicesimo posto in Gara 2 come risultato utile in quello che &egrave; stato il suo ultimo weekend con la moto di Borgo Panigale. SSP Jerez: Bulega vince una Gara 2 caotica, Oncu 3&deg; a sorpresa Bassani: &ldquo;Felice per il titolo, ma &egrave; un peccato aver perso il quinto posto&rdquo;  &ldquo;Ad essere sinceri non sono felicissimo, perch&eacute; speravo di vivere un ultimo weekend con Ducati decisamente migliore rispetto a questo&rdquo;, ha ammesso Axel. &ldquo;Tra Rinaldi, Gardner e Gerloff, evidentemente tutti puntavano a me come se fossi un bersaglio da colpire. Scherzi a parte, sono comunque contento di aver conquistato il titolo indipendenti per il secondo anno consecutivo, visto che sia io che il team Motocorsa ce lo meritiamo&rdquo;. Il dispiacere deriva anche e soprattutto dalla quinta posizione in campionato, persa all'ultima gara dopo averla mantenuta per quasi tutta la stagione: &ldquo;Per 35 gare su 36 sono stato quinto in campionato e venir beffato all'ultimo in un round in cui non sono riuscito ad essere realmente protagonista non &egrave; molto piacevole. Il feeling in sella non &egrave; pi&ugrave; lo stesso da Magny-Cours, ma questa volta era buono e non abbiamo ottenuto i risultati sperati soltanto per via di alcuni episodi&rdquo;. SBK Jerez, Rea saluta la Kawasaki: "Volevo finire nel migliore dei modi" &ldquo;Sar&agrave; strano avere un compagno di squadra&rdquo;  Archiviata la stagione 2023, da marted&igrave; Axel salir&agrave; in sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR ufficiale diventando a tutti gli effetti un pilota Factory per la prima volta in carriera: &ldquo;Sar&agrave; interessante guidare una nuova moto, cos&igrave; come lo sar&agrave; avere un compagno di squadra visto che negli ultimi tre anni sono stato da solo nel box. Oggi Rea ha dimostrato che la Kawa &egrave; ancora una moto molto competitiva, perci&ograve; non vedo l'ora di salirci e scoprire cosa mi riserver&agrave; questa nuova avventura&rdquo;. SBK Jerez, Bautista: "Non sono felice per la vittoria, ma lo sono per la gara"       

Axel ha conquistato il titolo tra i non ufficiali, ma sperava nella Top 5 mondiale: &ldquo;Purtroppo da Magny-Cours ho perso feeling. Ora sono pronto per una nuova avventura&rdquo;

SBK Jerez: Bassani campione tra gli indipendenti, ma felice a metà

        Un altro capitolo della rivalit&agrave; tra i due piloti italiani &egrave; andato in scena durante gara-1. Rinaldi e Bassani sono andati un&rsquo;altra volta a contatto, questa volta ad averne la peggio &egrave; stato il pilota di Feltre, che ha mostrato poi il dito medio all&rsquo;indirizzo del #21.  Una sorta di &ldquo;vendetta&rdquo; di Rinaldi dopo quanto successo a Barcellona, anche se dopo le interviste i due piloti italiani si sono chiariti e riappacificati, come testimonia il post instagram pubblicato dallo stesso Michael.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Michael Rinaldi (@michaelrinaldi21)      &nbsp;Rinaldi: &ldquo;Non mi sono accorto che ci fosse stato un contatto&rdquo;  In merito al contatto che ha portato alla caduta di Bassani e Rinaldi ad essere penalizzato con il long lap penalty, Michael spiega: &ldquo;Ho rivisto le immagini dopo, non mi sono accorto che ci fosse stato un contatto, dalle immagini &egrave; stato anche difficile vederlo. Eravamo nono ed ottavo e non ci stavamo giocando nulla, subito dopo la gara sono andato a cercarlo per dirgli che mi dispiaceva. Ho parlato con il suo team ed hanno capito il mio punto di vista perch&eacute; anche loro hanno visto le immagini. Probabilmente la mia pedana sinistra ha toccato leggermente la sua ala, l&igrave; c&rsquo;&egrave; anche una zona bagnata e non vorrei che dopo il contatto si sia scomposto perdendo poi l&rsquo;anteriore.&rdquo; Poi aggiunge: &ldquo;In quella curva, in questa pista come in altre, ci sono i pannelli luminosi con le bandiere. C&rsquo;era la bandiera verde che di solito &egrave; data dopo una gialla. Quando ho visto la verde ho pensato che ci fosse stata una gialla dietro di me, mi sono voltato e l&rsquo;ho visto per terra. L&rsquo;ho sorpassato e dalle immagini sembra che la mia pedana sinistra abbia toccato la sua moto. E&rsquo; un contattino che finisce con il pilota che si riaccoda in 20 casi su 21 e non succede nulla. Purtroppo &egrave; scivolato e visto che quest&rsquo;anno ci sono stati diversi momenti &egrave; bello crearci una storia dietro.&rdquo; Bassani: &ldquo;Non voglio pensare che l&rsquo;abbia fatto apposta&rdquo; Il pilota di Feltre, dal canto suo, ribatte alla sua maniera al contatto con il compagno di marca: &ldquo;Non voglio pensare che l&rsquo;abbia fatto apposta, stavo cercando di gestire la gara. Ho visto che era dietro e sapevo che mi avrebbe portato un attacco, eravamo settimo ed ottavo. Al nove &egrave; entrato e mi ha portato via la moto, mi ha toccato sul manubrio e si &egrave; chiusa davanti, sono caduto gi&ugrave; dalla moto. E&rsquo; andata cos&igrave;, &egrave; un peccato perch&eacute; noi ci stiamo giocando un campionato mentre lui no.&rdquo; Poi aggiunge: &ldquo;Non &egrave; ancora venuto a chiedermi scusa, ma ci sta. Avr&agrave; ancora addosso il rancore di Barcellona, l&igrave; non sono andato io. Un po&rsquo; di rancore ci sta, siamo piloti, l&rsquo;agonismo &egrave; alto. Mi d&agrave; pi&ugrave; fastidio non che non sia venuto a chiedermi scusa, quello lo posso anche capire, ma che mi abbia tirato gi&ugrave; mentre eravamo settimo ed ottavo, sono le gare.&rdquo;       

&ldquo;Non mi sono accorto del contatto ed anche dalle immagini non si vedeva nulla&rdquo; spiega Rinaldi, mentre Bassani &egrave; convinto del contrario: &ldquo;Mi si &egrave; chiuso il davanti perch&eacute; mi ha portato via la moto&rdquo;

SBK Jerez: ancora uno scontro Rinaldi-Bassani

        Tredicesimo, undicesimo e dodicesimo. Chiedere ad Axel Bassani cosa ne pensi del rendimento offerto nella SBK di Portimao &egrave; come domandare a un attore in primis protagonista, poi relegato al ruolo di comparsa. Da pilota Ducati Motocorsa che si giocava podi e top five a oggi nei 15 con fatica, ci passa una bella differenza: "Non &egrave; andata come speravo" ammette "di solito, facciamo il miracolo della domenica; stavolta, invece, non &egrave; venuto fuori. Il feeling con la moto non era lo stesso di sempre, eravamo lenti, bisogner&agrave; capire cosa manchi. Rispetto ad Arag&ograve;n, i problemi accusati qui erano diversi". Axel in SBK a Portimao: "Vittoria con Ducati? Titolo indipendenti, semmai" Dati e Ducati. Il portacolori Motocorsa pu&ograve; accedere alle noti delle altre Panigale V4 R? Si, ma restano i problemi, asuo dire: "Sono onesto; consulto i dati degli altri ducatisti, solo che loro girano un secondo pi&ugrave; forte di me. Ci&ograve; che faccio &egrave; uguale, ma qualcosa non funziona". Dopo la brutta caduta rimediata nelle FP1 di Magny-Cours, l'equilibrio &egrave; mutato: "Questa moto &egrave; diversa dalla precedente, ma non rende come dovrebbe. Su questa seconda moto ho scarsa confidenza, in teoria sono uguali. Dobbiamo capire come trovare il modo di farla funzionare come la versione usata a inizio stagione, con la quale mi veniva quasi tutto facile.&nbsp; mentre adesso sono undicesimo, dodicesimo. Sembra una coincidenza, dopo che ho distrutto l'altra moto in Francia. Strano, ma vero". Axel ha contributo al titolo Costruttori conquistato dalla Rossa, ecco il suo pensiero: "Mi fa piacere di aver aiutato Ducati a vincere qualcosa" e, in merito al passaggio in Kawasaki, parla di Johnny Rea: "Johnny mi ha chiesto come stavo, fine". Concludere senza una vittoria la parentesi in Ducati vale a sconfitta per Bassani? No, per diversi motivi: "Il punto? Noi di Motocorsa dovremmo vincere, ma non ci riesce nemmeno Toprak Razgatlioglu. Tuttavia, mai dire mai. Niente&nbsp; &egrave; impossibile. Mi piacerebbe tornare al mio livello, cio&egrave;, i primi sei della SBK. La realt&agrave; dice che il turco e Rea sino in difficolt&agrave;, parlo dei migliori piloti al mondo. Noi ci accontentiamo del titolo Indipendenti".        

Axel, anche in Portogallo al di sotto delle aspettative e meno competitivo del solito: "Consulto i dati degli altri ducatisti, ma prendo un secondo al giro"

SBK Portimao, Bassani: "Ho cercato il miracolo domenicale, invano"

        La notizia era nell'aria ormai da diverse settimane, ma nel venerd&igrave; del round di Portimao del mondiale Superbike &egrave; arrivata l'ufficialit&agrave;: sar&agrave; Axel Bassani il nuovo pilota ufficiale Kawasaki per il 2024. Il talentuoso pilota di Feltre salir&agrave; sulla Ninja ZX-10RR andando ad affiancare il gi&agrave; confermato Alex Lowes, prendendo cos&igrave; il posto del sei volte campione del mondo Jonathan Rea, diretto invece in Yamaha. Per Axel si tratter&agrave; di un'avventura completamente nuova (si parla di contratto 1+1), visto che difender&agrave; i colori di una squadra Factory per la prima volta dopo la positiva esperienza vissuta in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Motocorsa Racing nelle ultime tre stagioni. Al tempo stesso, la squadra capitanata da Lorenzo Mauri sta gi&agrave; preparando il post-Bassani, con l'obiettivo di &ldquo;raddoppiare&rdquo; schierando due moto nel 2024. SBK, non solo piloti: a Portimao si accende il mercato dei capotecnici Bassani: &ldquo;Spero di regalare grandi emozioni ai fan Kawasaki"  "Sono molto contento per questa grande opportunit&agrave; che Kawasaki ha deciso di darmi", ha detto Axel, pronto per questa importante sfida. "Dar&ograve; il massimo dentro e fuori dalla pista per ottenere i migliori risultati possibili, sperando di regalare grandi emozioni e soddisfazioni a tutti i fan del marchio. Voglio ringraziare la mia famiglia per i sacrifici fatti e Lorenzo Mauri per la strada che abbiamo percorso insieme in questi anni permettendomi di farmi notare. Ci vediamo presto in pista".        

Giunto ai saluti con il team Motocorsa, il prossimo anno il pilota italiano salir&agrave; sulla &ldquo;verdona&rdquo; lasciata libera dal sei volte campione del mondo

SBK, ufficiale: Kawasaki si affida ad Axel Bassani per il dopo-Rea

E&rsquo; un po&rsquo; l&rsquo;uomo copertina della giornata Axel Bassani visto la conferma della fine del rapporto con Motocorsa a fine stagione e l&rsquo;approdo quasi certo in Kawasaki per il 2024. Il pilota di Feltre ha chiuso il venerd&igrave; al tredicesimo posto ma con qualche piccolo problema&nbsp;  &ldquo;Abbiamo iniziato con qualche problema &ndash; esordisce Bassani &ndash; ma nel pomeriggio &egrave; andata un po&rsquo; meglio. Siamo tredicesimi, non distantissimi dai nostri avversari. Dobbiamo mettere a posto ancora alcune cose, perdo tanto nel secondo settore forse perch&eacute; sbaglio io. Se riusciamo a sistemare quel settore secondo me ci avviciniamo.&rdquo;&nbsp;  Facendo un confronto con Aragon dice: &ldquo;Ad Aragon mi prendevo 2&rdquo;4 mentre qui solo 9 decimi. I problemi sono altri ma la situazione non &egrave; tragica come ad Aragon, siamo a 2-3 decimi dai nostri diretti avversari. L&rsquo;obiettivo per domani &egrave; star davanti a Petrucci, il mio diretto avversario. Non sono a posto per fare quello che facevo ad Imola e Most, devo ritrovare la base dalla quale ripartire e fare un po&rsquo; alla volta. E&rsquo; inutile fare terzo o quarto quando non ci sono le possibilit&agrave; e si fanno errori o peggio. Bisogna fare un passo alla volta.&rdquo;  Poi aggiunge: &ldquo;Devo riuscire ad essere dentro i primi 6-8 e giocarmela, da l&igrave; ricostruire ed avvicinarmi. I primi tre stanno andando molto forte. Gli ultimi due weekend sono stati veramente difficili, ci &egrave; successo di tutto: a Magny-Cours ho distrutto la moto buona e cambiato tanti motori, ad Aragon problemi che non avevo mai sentito ed ero senza il mio capotecnico, abbiamo saltato anche i test quindi stiamo rincorrendo. Dobbiamo stare tranquilli e con calma ritorneremo dove eravamo.&rdquo;  Parlando dell&rsquo;addio a Motocorsa a fine stagione spiega: &ldquo;E&rsquo; un peccato, vedremo dove andr&ograve; ma pu&ograve; essere una bella cosa. Mi dispiace molto perch&eacute; Motocorsa &egrave; come la mia famiglia, sono loro che mi hanno portato qui, abbiamo fatto tanti bei risultati, l&rsquo;anno scorso abbiamo vinto il Trofeo Indipendenti, ci sono tanti bei ricordi. E&rsquo; arrivato il momento che le nostre strade si dividessero, continuiamo a lavorare e dare il massimo. Ci separiamo in modo felice.&rdquo;  Poi aggiunge parlando della Ducati di Motocorsa: &ldquo;La moto era gi&agrave; buona, era solo arrivato il momento di cambiare aria. Come quando si va a scuola e si passa dalle elementari alle medie, non si resta 10 anni in terza media perch&eacute; ci si trova bene. Cambiare serve per crescere.&rdquo;  Bassani: &ldquo;Dir&ograve; sempre quello che penso&rdquo;   A domanda sul fatto che possa cambiare &ldquo;personalit&agrave;&rdquo; passando in un team ufficiale, il pilota di Feltre risponde: &ldquo;Dir&ograve; sempre quello che penso, sono fatto cos&igrave;. L&rsquo;ho sempre fatto e continuer&ograve; a farlo. Dico la verit&agrave;, non dico niente di male, ovviamente entro i limiti. Ognuno &egrave; libero di esprimere la propria opinione, normale che ci sia chi &egrave; d&rsquo;accordo e chi no con quello che dico.&rdquo; 

&ldquo;Sono come la mia famiglia, mi hanno portato loro al Mondiale&rdquo; dice il pilota di Feltre dopo la tredicesima posizione nella classifica combinata delle libere

SBK Portimao, &quot;Mi dispiace lasciare Motocorsa, &egrave; il momento di cambiare&rdquo;, Bassani a un passo da Kawasaki

        Lorenzo Mauri ci ha messo la faccia. Come &egrave; solito fare, in linea con il suo stile. In queste settimane del resto si &egrave; discusso del futuro sia di Axel Bassani che del team Motocorsa, destinati a prendere strade diverse all&rsquo;interno della griglia Superbike, cos&igrave; il team Principal del team italiano ha voluto chiarire dubbi e speculazioni in una piccola conferenza stampa a Portimao, confermando la notizia di Bassani e spiegando buona parte dei piani del proprio team per la prossima stagione.&nbsp;&ldquo;Axel Bassani non sar&agrave; con noi nel 2024 &ndash; ha aperto Lorenzo &ndash; dato che andr&agrave; in una squadra ufficiale. Il team Motocorsa probabilmente far&agrave; due moto: marted&igrave; sar&agrave; il giorno della decisione, in linea con la scelta finale di uno sponsor. In caso questo accordo non andasse in porto continueremo con una sola moto, per la quale sono in lizza due nomi. Quest&rsquo;ultimi scenderanno probabilmente in pista con noi nei test di Jerez, prima uno e poi l&rsquo;altro: entrambi hanno esperienza in Superbike, ma prima di decidere voglio perlomeno capire quali sensazioni possono trasmettere alla squadra. La sfida &egrave; quella di non allontanarsi troppo dai piazzamenti di quest&rsquo;anno&rdquo;.&nbsp;Il test dunque sar&agrave; decisivo per scegliere la prima guida.&nbsp;&ldquo;Esatto. Non &egrave; una sfida, bens&igrave; un modo per capire come i piloti si possono integrare con la moto, che come sappiamo si pu&ograve; modificare ma fino ad un certo punto&rdquo;.&nbsp;Non c&rsquo;&egrave; il rischio che nell&rsquo;arco dei due giorni le condizioni cambino e rendano difficile il confronto tra i due piloti?&nbsp;&ldquo;A questa cosa sto pensando da giorni, ma con la squadra valuteremo anche questo, quindi metteremo i piloti in condizioni di non pensarci, anche perch&eacute; vi saranno anche altri piloti in pista. Riusciremo a capire le condizioni della pista, inoltre non &egrave; un test meramente basato sul tempo sul giro&rdquo;. Un pilota esperto per la prima moto, un debuttante per l'eventuale seconda Indizi sull&rsquo;eventuale seconda guida?&nbsp;&ldquo;E&rsquo; un pilota che proviene dal campionato spagnolo Moto2, sarebbe al debutto in Superbike&rdquo;.&nbsp;E sulla prima guida?&nbsp;&ldquo;Entrambi fanno gi&agrave; la Superbike, non sono vecchi ma nemmeno giovanissimi. Penso che entrambi potrebbero crescere: la nazionalit&agrave; non &egrave; un vincolo, dato che l&rsquo;unico che non parla inglese nel team sono io. Dovrei fare un corso ma non ho voglia (sorride ndr)&rdquo;.&nbsp;Hai parlato dei tuoi programmi con Ducati e Dorna?&nbsp;&ldquo;Onestamente no. Con Ducati devo in ogni caso pagare, per poi tentare a casa di trarre il massimo dalla moto, mentre per quanto concerne Dorna volevo concretizzare il tutto prima di parlare&rdquo;.&nbsp;Torniamo a Bassani. Come ti ha comunicato la sua scelta?&nbsp;&ldquo;Ne abbiamo parlato, sono molto contento del suo passaggio in un team ufficiale. Insieme abbiamo colto ottimi risultati, crescendo insieme e lavorando nel modo giusto. Axel &egrave; un perfezionista, riuscendo per&ograve; in gara a guidare anche sopra i problemi, come ha dimostrato tante volte&rdquo;. SBK, non solo piloti: a Portimao si accende il mercato dei capotecnici        

Il Team Principal Motocorsa a tutto tondo: "Felice per Axel, &egrave; un perfezionista. Nei test alterner&ograve; i due candidati alla prima moto, mentre per l'eventuale seconda decider&ograve; marted&igrave;"

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