        Andrea Iannone aveva iniziato l&rsquo;anno con una brutta notizia: la sua Bentley Continental Supersports del valore di oltre 350.000, infatti, gli era stata confiscata per ragioni amministrative (leggi qui) Adesso, per&ograve;, il pilota di Vasto pu&ograve; tirare un sospiro di sollievo, perch&eacute; la Bentley &egrave; tornata nel garage di casa. I FATTI - Ma cosa aveva fatto Iannone per farsi sequestrare l&rsquo;auto? In realt&agrave; l&rsquo;aveva soltanto prestata al suo preparatore atletico, Stefano Falasca. Ma c&rsquo;era una questione della quale il pilota di Vasto ha dichiarato di non essere a conoscenza: la macchina supersportiva ha la targa svizzera, perch&eacute; Iannone risiede in Ticino. Ma il suo preparatore atletico risiede in Italia. E quando ha voluto fare un giro in Italia &ndash; considerando che i limiti di velocit&agrave; in Svizzera sono molto severi, ci sta che abbia pensato di &lsquo;lanciarla&rsquo; sulle nostre strade &ndash; &egrave; stato fermato dalla polizia, come ha riportato &lsquo;La Provincia di Como&rsquo;. Ebbene, i residenti in Italia non sono autorizzati a guidare mezzi con targa svizzera: farlo &egrave; considerato un reato doganale secondo la convenzione di Instambul, che disciplina la circolazione dei veicoli con targa extracomunitaria che circolano all&rsquo;interno del territorio doganale comunitario, e stabilisce dei precisi criteri per ci&ograve; che riguarda la temporanea importazione di beni, come pu&ograve; essere appunto un&rsquo;auto di grossa cilindrata. La Guardia di Finanza di Chiasso, dunque, aveva confiscato la vettura da 710 cavalli come importazione illegale, considerando la cosa alla stregua di contrabbando. Al processo che ne &egrave; seguito, Iannone ha dichiarato di non conoscere tale regola, ed &egrave; stato creduto. Cos&igrave; la sua Bentley &egrave; tornata a casa, come annunciato da Speedweek.com. SCHERZI A PARTE - Per rendersi conto di quanto Andrea Iannone tenga alla sua supersportiva, basti pensare che la Bentley &egrave; stata scelta per fare un terribile scherzo al pilota Aprilia per la popolare trasmissione TV &lsquo;Scherzi a parte&rsquo;: lo scorso novembre a Iannone era stato fatto credere che la sua macchina era stata rubata e che per recuperarla doveva avventurarsi di notte in barca sulle acque del lago di Como. Cosa che Iannone ha fatto, sfidando la sua proverbiale paura dell&rsquo;acqua. Una vera e propria dichiarazione d'amore per la sua preziosissima Bentley.       

<p>La preziosa Continental Supersports confiscata all&rsquo;inizio di gennaio &egrave; tornata nelle mani del pilota Aprilia</p>

Andrea Iannone: dissequestrata la sua Bentley

        Fine del 2018 amaro per Andrea Iannone che ha sub&igrave;to il sequestro della sua Bentley Continental Supersport da quasi 400 mila euro. Il pilota, che dal prossimo campionato 2019 vestir&agrave; i panni del team Aprilia, ormai da tempo risiede a Lugano e proprio alla Dogana al confine con la Svizzera, diverse settimane fa, la Guardia di Finanza e i funzionari della Dogana di Como hanno messo sotto sequestro la sua Bentley per violazione della convenzione di Instanbul. L'ACCADUTO - L'auto, che aveva una targa svizzera, poteva infatti circolare nella Comunit&agrave; Europea senza assolvere alle formalit&agrave; doganali per soli sei mesi (anche non consecutivi), in pi&ugrave;, come da legge per poter circolare doveva essere guidata dal solo proprietario dell'auto cosa che invece non &egrave; accaduta. Quando la Guardia di Finanza ha sequestrato la Bentley, infatti, alla guida c'era il preparatore atletico di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto ha fatto ricorso su quanto accaduto.       

Il pilota di Vasto, residente da tempo a Lugano, ha violato la convenzione di Instanbul e si &egrave; visto sequestrare l'auto

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Andrea Iannone: dissequestrata la sua Bentley

Sequestrata la Bentley da 400 mila euro di Iannone