        Diciamolo subito, a scanso di equivoci: la vittoria della Ducati nell&rsquo;Italiano Prestige ha un valore certamente non paragonabile a quello di un trionfo agli Internazionali d&rsquo;Italia o al Mondiale. Per&ograve; &egrave; innegabile che sia un successo. Il primo, importantissimo e non scontato, del progetto fuoristrada lanciato dalla Casa di Borgo Panigale. I tanti appassionati presenti a Mantova, pi&ugrave; numerosi rispetto ad una normale gara del Campionato degli anni scorsi, sono un primo segnale di che tipo di potenziale attrattivo ha la Ducati nel mondo del Motocross. E la partecipazione della stessa Casa alla gara di Mantova, con tanto di bilico in stile MotoGP e di uno staff (compreso Antonio Cairoli) quasi al completo, fa capire quanto il management della &ldquo;Rossa a due ruote&rdquo; punti a questo progetto. Ducati nel Cross: la ciliegina sulla torta Due sono i motivi principali. Il primo riguarda il blasone sportivo, gli obiettivi ad esso legati e il DNA racing di un&rsquo;azienda che ha da sempre le competizioni nel sangue. Diventare vincente anche nel Motocross a livello mondiale sarebbe la ciliegina sulla torta di un periodo da sogno, per la Ducati. Andare poi a &ldquo;sparigliare le carte&rdquo; in una specialit&agrave; nuova, in cui comandano le Case cosiddette tradizionali dell&rsquo;off-road, darebbe un gusto doppio. Al contrario, se ci pensiamo bene, &egrave; un po&rsquo; quello che sta cercando di fare la KTM nella Velocit&agrave;. Il secondo motivo &egrave; pi&ugrave; venale: trovare una nuova linea di business in un segmento, quello del fuoristrada pi&ugrave; puro, che ad oggi alla Ducati manca: non a caso, lo stesso Claudio Domenicali in un&rsquo;intervista del dopo-gara di domenica scorsa ha detto che l&rsquo;obiettivo &egrave; vendere moto da cross agli appassionati, offrendo una moto il pi&ugrave; possibile &ldquo;pronto gara&rdquo;. Il progetto, aggiungiamo noi, potrebbe arrivare presto anche nel mondo Enduro, per allargare ancora di pi&ugrave; l&rsquo;orizzonte delle possibili vendite sul mercato. I numeri, del resto, dicono molto: solo in Italia, il mondo dell&rsquo;off-road conta oggi quasi 20.000 praticanti tesserati&hellip; Concludiamo dicendo che un motivo non esclude l&rsquo;altro. Anzi. Sport e mercato, come spesso accade, strettamente connessi. Ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che questo debutto promettente a Mantova &egrave; un bene per il motociclismo italiano. E anche per quello mondiale.        

La vittoria di Alessandro Lupino in sella alla 450 di Borgo Panigale potrebbe essere l&rsquo;inizio di un&rsquo;altra scalata vincente

Ducati: un debutto promettente

        Dopo una stagione lontano dalla Supersport 300, il team Box Pedercini Corse torna a correre in pianta stabile nel CIV SS300 e per farlo ha scelto uno dei piloti pi&ugrave; esperti del paddock: Alfonso Coppola. Il campano dai trascorsi sia nel mondiale di categoria sfiorando il titolo iridato nel 2017 e che lo scorso anno &egrave; salito sul podio a Vallelunga. CIV 2024, FOLGORI: "IN SBK, OBIETTIVO 20-22 MOTO IN GRIGLIA" Binomio importante per il titolo tricolore Il Campionato Italiano Velocit&agrave; ritrova il Box Pedercini Corse dopo il titolo conquistato nel 2022 lo Leonardo Carnevali grazie a tre vittorie, quattro secondi posti ed un terzo gradino del podio. La squadra mantovana torna nel CIV Supersport 300 e lo fa con uno dei piloti pi&ugrave; esperti della classe, Alfonso Coppola. Il campano, classe 1997, ha una grandissima esperienza nella classe &ldquo;trecento&rdquo;. Dopo aver sfiorato il titolo mondiale nel 2017 ed una breve passaggio con le 600, Coppola &egrave; tornato a correre nel CIV Supersport 300 nel 2021 dove nelle ultime tre stagioni ha raccolto una vittoria e tre podi. Il campano per&ograve; solo nella stagione 2022 ha disputato tutto l&rsquo;anno chiudendo in quinta posizione il campionato italiano. Il Box Pedercini Corse ha cos&igrave; deciso di puntare su Coppola per puntare a confermarsi come uno dei team di riferimento della categoria che nella prossima stagione subir&agrave; diverse novit&agrave;, la pi&ugrave; importante di tutto ovviamente il passaggio alla gomma Dunlop, che dal 2024 sar&agrave; fornitore unico di tutte le classi del CIV. Ivan Pedercini, Team Manager: &ldquo;Siamo estremamente entusiasti di dare il benvenuto ad Alfonso Coppola nella nostra squadra per la stagione 2024. Sappiamo che la Supersport300 &egrave; una categoria molto combattuta e competitiva. Dopo il nostro successo nel 2022, sappiamo che il ritorno in questa categoria richiede impegno e dedizione per confermarsi. Siamo convinti che Alfonso, con la sua vasta esperienza e la sua notevole capacit&agrave;, sia la scelta giusta per guidare la nostra Kawasaki Ninja al successo". Alfonso Coppola: "Sono molto felice di avere l'opportunit&agrave; di correre con il Box Pedercini Corse e di poter correre con la Kawasaki. Questa nuova avventura mi carica di stimoli e aspettative. Non vedo l'ora di incontrare il team e iniziare a lavorare insieme. Sono convinto che fin dai primi test stabiliremo un'ottima collaborazione e lavoreremo intensamente per essere subito competitivi. Credo fermamente che, con il pacchetto Kawasaki, abbiamo grandi possibilit&agrave; di essere protagonisti nel campionato. Non vedo l&rsquo;ora di scendere in pista ed iniziare questa nuova stagione. Ringrazio tutto gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo&rdquo;.  CIV 2024: SPONGA AL DEBUTTO IN MOTO3 CON SM POS CORSE       

Il team mantovano torna nella Supersport tricolore dopo il successo del 2022 puntando nuovamente al titolo con l&rsquo;esperto pilota campano

CIV, Box Pedercini Corse torna nella Supersport 300 con Alfonso Coppola

&Egrave;&nbsp;stata una domenica fantastica per i nostri colori: tripletta Ducati e tre italiani sul podio, la bella storia di Fabio Di Giannantonio alla prima vittoria in top class (ma ancora senza una sella per il 2024, prima o poi qualcuno ci dovr&agrave;&nbsp;spiegare il vero motivo) e un Pecco Bagnaia che potrebbe aver fatto l&rsquo;allungo decisivo verso la conferma mondiale.  MotoGP, la classifica piloti aggiornata  GP Qatar: Michelin e il problema dell&#39;affidabilit&agrave;&nbsp;  Del Qatar, poi, c&rsquo;&egrave;&nbsp;il rovescio della medaglia. La pagina in chiaroscuro, se non addirittura nera. Non vogliamo neanche lontanamente pensare che Jorge Martin si sia ritrovato a correre con una gomma non performante a causa di un gioco deciso a tavolino. Perch&egrave;&nbsp;se cos&igrave;&nbsp;fosse, un problema del genere per noi del motociclismo sarebbe grave come le scommesse nel calcio o il doping nell&rsquo;atletica. Perch&egrave;&nbsp;ne andrebbe della credibilit&agrave;&nbsp;di un movimento. E di uno sport che deve, oggi pi&ugrave;&nbsp;che mai, dare l&rsquo;esempio di imparzialit&agrave;&nbsp;ed equidistanza.  Per ora lasciamo perdere le congetture e stiamo ai fatti. E i fatti dicono che troppe volte, nel corso della stagione, abbiamo assistito a risultati altalenanti oppure troppo condizionati da gomme difettose o dai comportamenti imprevedibili. Lo stesso Bagnaia ha lamentato un problema nella Sprint del sabato di Lusail e nel corso della stagione almeno quattro-cinque volte &egrave;&nbsp;stato rallentato da coperture giudicate non perfette. Il 2023 &egrave;&nbsp;stato caratterizzato da troppi saliscendi a livello di prestazioni. Oltre a Bagnaia e Martin, pensiamo anche a Marco Bezzecchi, Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio e Luca Marini: tutti una volta al top e la volta dopo a centro gruppo (il fatto che siano tutti ducatisti &egrave;&nbsp;una coincidenza?). Se un pilota &egrave;&nbsp;da podio, pu&ograve;&nbsp;non esserlo sempre. Ma spesso, quello s&igrave;.  Dorna, FIM e Michelin devono correre ai ripari, trovando una soluzione che dia maggiore equilibrio e pi&ugrave;&nbsp;coerenza ai valori in pista. Indipendentemente dai cattivi pensieri, restano le conseguenze: fornire una gomma non performante ogni tanto pu&ograve;&nbsp;essere un errore giustificabile. Ma se il numero di casi aumenta, si rischia di fare una brutta pubblicit&agrave;&nbsp;al nostro sport. E male a tutti gli addetti ai lavori, ai partner che investono. E agli appassionati che lo seguono.    Le pagelle della MotoGP: voti a team e piloti&nbsp; 

Nel 2023 le prestazioni delle Michelin sono state troppo altalenanti. Serve dare maggiore equilibrio ai valori in pista

MotoGP e Michelin: obiettivo credibilit&agrave;

        Arianna Barale ha trascorso autunno e inverno allenandosi, mantenendo belle calde e cariche le proprie batterie personali. La giovane pilota pieomontese, 20 anni compiuti lo scorso 5 febbraio, &egrave; pronta alla nuova esperienza agonistica, che porta il nome Team Box Pedercini, formazione Kawasaki capace di emozionarla e motivarla: "Entrando in questo blasonato team - l''entusiasmo della numero 41 - mi sento onorata. Tra me e Ivan Pedercini &egrave; bastata una telefonata, e le idee su cosa fare quest'anno sono apparse immediatamente chiarissime: il neonato Campionato Italiano Velocit&agrave; Femminile, serie sulla quale abbiamo preso entrambi la medesima decisione. Non vedo l'ora di provare la Ninja preparata dalla squadra e affrontare la stagione prossima allo start". Barale e Team Box Pedercini: CIVF e possibili wild card  Oltretutto, la brava e simpatica cuneese mira a pi&ugrave; esperienze: "S&igrave;, sempre insieme al team Pedercini sto valutando eventuali wild card a ulteriori categorie della stessa Supersport 300, in base a risultati colti e budger accumulato. Opterei per il Campionato Italiano Velocit&agrave;, al quale ho gi&agrave; preso parte. Oppure, lo Women's European Cup, altro sfida gi&agrave; affrontata. Comunque, qualasia cosa far&ograve;. sar&agrave; al massimo del mio impegno". Le dediche vanno alla squadra e ai sostenitori: "Grazie mille al team per avermi acccolta tra le loro fila, come grazie a ogni sponsor che mi ha portato sino a qua. Senza l'aiuto ricevuto, tutto ci&ograve; non sarebbe possibile. Come detto, attendo il momento di saltare in sella e dare gas".        

Arianna affronter&agrave; la neonata serie tinta di rosa, portando in gara la Ninja della formazione Kawasaki

La Barale e Team Box Pedercini nel Campionato Italiano Velocità Femminile

        Nuovi arrivi di caratura mondiale nel National Trophy 2023. La griglia della classe 600 sar&agrave; arricchita dalla presenza di Antonio Frappola, che prender&agrave; parte al Campionato organizzato dal Moto Club Spoleto in sella alla Kawasaki ZX-6R del team MC Box Pedercini. Fabio Gaspari, l'architetto al top del Trofeo Italiano Amatori Frappola continua con MC Box Pedercini  Il pilota campano classe 2004 continuer&agrave; cos&igrave; la sua avventura nel contesto italiano, nel quale era rientrato nel 2022 dopo l&rsquo;esperienza nella Supersport 300 mondiale. La stagione passata aveva visto Frappola partecipare alla SS300 italiana, sempre con i colori MC Box Pedercini, in cui aveva conquistato 56 punti mettendo in mostra prestazioni al livello del gruppo di testa. Il sodalizio con la struttura Pedercini proseguir&agrave; nel NT 600, un cambiamento che segner&agrave; il passaggio alle moto da 600 cm3 per Frappola: &ldquo;Io e il team siamo una grande famiglia, sono felice di poter fare questo grande salto con loro &ndash; il commento di Antonio &ndash; sar&agrave; dura, dovr&ograve; imparare molto, ma non vedo l&rsquo;ora di scendere in pista. Sono sicuro che arriveranno belle soddisfazioni&rdquo;. L'eroico Fulvio Rizzi, Campione a 70 anni       

Il giovane pilota campano, reduce da una stagione nel CIV SS300, nel 2023 passer&agrave; al Campionato gestito dal Moto Club Spoleto

National Trophy: Antonio Frappola sbarca nella 600 con MC Box Pedercini

        Sar&agrave; un cambio importante ma parziale, quello che far&agrave; Leonardo Carnevali in questa stagione. Dopo essere diventato campione italiano del CIV Supersport 300 nel 2022 al termine di un'annata quasi perfetta, il classe '99 &egrave; pronto ad effettuare il salto nella categoria superiore, la Supersport 600 (da quest'anno con l'intera griglia formata da moto Next Generation), ma lo far&agrave; con dei colori a lui gi&agrave; ben noti. Sfumata la possibilit&agrave; di passare al mondiale a tempo pieno, il pilota di Saronno rester&agrave; infatti all'interno del Box Pedercini con cui ha vinto il titolo lo scorso anno, effettuando il passaggio in 600 con la medesima struttura con cui &egrave; gi&agrave; stato al top della serie tricolore. Sicuramente quella che lo attende non sar&agrave; una sfida semplice visto che il CIV SSP &egrave; una delle serie nazionali pi&ugrave; combattute dell'intero panorama motociclistico, ma Leonardo ha gi&agrave; dimostrato di potersi difendere bene se messo nelle giuste condizioni tecniche. CIV SSP, obiettivo titolo: Mercandelli prosegue con il team Rosso&amp;Nero Carnevali: &ldquo;Non voglio mettermi pressione&rdquo;  Pur arrivando in 600 da campione italiano, Carnevali ha ammesso di non sentire particolare pressione, ma di voler imparare il pi&ugrave; possibile: &ldquo;Non voglio mettermi addosso troppa pressione e mi sento abbastanza tranquillo in vista di questa nuova sfida. Essendo la mia prima volta su una 600, l'unico obiettivo che mi devo porre &egrave; quello di acquisire pi&ugrave; esperienza possibile, ma per capire il mio livello attuale devo attendere i primi test&rdquo;. NW200: Glenn Irwin e Ducati di nuovo insieme per continuare a vincere       

Il campione 2022 della SS300 difender&agrave; anche quest'anno i colori del team Box Pedercini, passando per&ograve; alla Supersport 600 della serie tricolore

CIV SSP: nuova categoria ma stesso team per Leonardo Carnevali

        Continuano a fioccare gli annunci di mercato nel Campionato Italiano Velocit&agrave; 2022, questa volta relativi al futuro di Antonio Frappola. Dopo la stagione trascorsa nel Mondiale 300, il pilota nativo di Castellammare di Stabia continuer&agrave; il suo percorso nella piccola cilindrata ritornando nel contesto del CIV, difendendo i colori del team MC Box Pedercini sulla griglia della Supersport 300. Un binomio che, vista l'esperienza e qualit&agrave; delle parti coinvolte, ambisce a togliersi importanti soddisfazioni. CIV SBK: Michele Pirro e Barni ancora insieme per difendere il titolo Le parole di Frappola  "Sono felicissimo di annunciare che correr&ograve; nel CIV SSP300 unendomi all'importante Team Pedercini", ha dichiarato Antonio. "Dopo due anni di esperienza in SSP300 tra CIV e Mondiale, sono pronto per puntare in alto e sono felicissimo di provarci con la Kawasaki del team di Volta Mantovana. Ora mi dedicher&ograve; alla preparazione in vista dei primi test del 2022".             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ?Antonio Frappola? (@antoniofrappola17)      CIV PreMoto3: ecco Xavi Martinez, in arrivo dalla Cuna de Campeones       

Dopo la stagione nel Mondiale con Chiodo Moto Racing Team, il giovane campano torner&agrave; a solcare i campi di gara del Campionato Italiano&nbsp;

SSP300: Antonio Frappola ritorna nel CIV con il team MC Box Pedercini

AUSTIN - Avete presente le scene in cui il pilota rientra nel box e viene accolto dagli applausi e dalle pacche sulle spalle? Bene, questo &egrave; quello che si vede in televisione. Quando le telecamere non ci sono, oppure il box viene chiuso, possono accadere altre cose. E quello che &egrave; accaduto nel box Yamaha dopo la gara &egrave; molto significativo, riguardo lo stato di tensione che regna in quella squadra.  Appena Jorge Lorenzo &egrave; rientrato, dopo la gara, il capo del racing, Kouichi Tsuji, ha fatto una cosa che non fa mai: ha perso il controllo dei nervi. Si &egrave; diretto verso Lorenzo e lo ha apostrofato a male parole, urlandogli (s&igrave;, raccontano proprio questo) i peggiori improperi per l&rsquo;errore, clamoroso, commesso al via. E quando Jorge ha reagito, abbozzando scuse di vario genere, il capo del racing Yamaha &egrave; andato ancora oltre! Ha alzato ancora di pi&ugrave; la voce, intimando al suo pilota di punta di assumersi le sue responsabilit&agrave;. Lorenzo ha reagito alzandosi e lasciando il box.  Una reazione cos&igrave; non si scatena per una partenza sbagliata, pur se l&rsquo;errore &egrave; clamoroso per un pilota del livello di Lorenzo. si reagisce cos&igrave; se la misura &egrave; colma, se la tensione ha oltrepassato il livello di guardia. Ed &egrave; il caso della Yamaha.  Jorge Lorenzo ha perso il controllo dei nervi e il contatto con la realt&agrave;. Ha passato il week-end litigando con tutti, trattando male chiunque, nel team. Ha creato un clima di tensione enorme, nessuno lavora pi&ugrave; con calma.  L&rsquo;articolo completo di Enrico Borghi lo potete leggere sul numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; mattina

Volete sapere cosa &egrave; successo quando &egrave; tornato al box?

Lorenzo in crisi mistica

JEREZ - Loris Baz &egrave; stato dichiarato "unfit" dai medici e quindi non correr&agrave; il round di Jerez, l'ultimo del Mondiale SBK 2013. Il francese si &egrave; procurato una frattura vertebrale nel brutto botto del Nurburgring e, non essendo passati i giorni necessari per saldarsi, i medici hanno deciso di non farlo scendere in pista.  Loris apparentemente sta bene (stava bene anche in Turchia, quando gli &egrave; stato impedito di correre per la prima volta), gira nel paddock col proprio scooter, ma quindi non potr&agrave; aiutare il compagno di squadra Tom Sykes a conquistare il titolo iridato.  Il team Provec, infatti, puntava molto sulla presenza di Baz, ma ora dovr&agrave; contare solo sulle prestazioni del leader del mondiale, al quale baster&agrave; un quarto posto in gara 1 per laurearsi campione del mondo.  g. f.

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