        Usc&igrave; bagnato ma felicissimo dall'Enzo e Dino Ferrari, perch&eacute; con un trofeo pesantissimo e sudato tra le braccia. Il sudore, tuttavia, non fu nemmeno avvertito dalla pelle di Gianluca Nannelli, per tanta era la pioggia ricevuta su collo e poche parti scoperte dall'abbigliamento tecnico indossato. I vestiti del team Caracchi, fradici di pioggia, vennero inzuppati pure da champagne di alta qualit&agrave;. Quell'Imola 2005 rimane uno dei ricordi pi&ugrave; belli del pilota toscano, in vittoria con la Ducati 749 R nella classe Supersport. Ehi, guarda anche tu in TV la SBK di Imola! Cielo di Imola beffardo in quella domenica 2 ottobre 2005 Beffardo, perch&eacute;?! Semplice: il weekend di fine settembre-inzio ottobre fu (quasi) completato in condizioni d'asciutto, per prove e qualifiche baciate dal Sole. Bellissimo, gi&agrave;. Nella determinata situazione, Gianluca - focosissimo e verace fiorentino, simpatico come pochi e velocissimo a bordo di qualsiasi due ruote - colloc&ograve; la Ducati 749 R in seconda posizione, quando le "file" erano composte da 4 moto. La battaglia prevista nel saliscendi pi&ugrave; tecnico e insidioso si preannunci&ograve; feroce: Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki: la spinta esplosiva delle quattro cilindri in linea prometteva successo, ma il fisicato e sempre abbronzato (davvero) "Nanna" poteva far volare la bicilindrica bolognese. Lo promise, lo fece, anche quando si risvegli&ograve; nel mattino domenicale caratterizzato da Giove Pluvio. Nannelli "meglio" di Bayliss: livrea 200 Miglia Edizione 1972 in successo S&igrave;, Gianluca e Troy si misurarono direttamenre in pista, non nel caso della Supersport di Imola. Casomai a Monza del 2005, quando e dove Nannelli prese parte alla Supersport - della quale figurava da titolare - e Superbike, alternandosi quindi tra 749 R e 999. Partentesi a parte condivisa con l'australiano, quell'annata mise il luce nella categoria di mezzo derivata dalla serie la capacit&agrave; del manico e la bont&agrave; dello storico team Caracchi, focoso esattamente se non di pi&ugrave; del suo portacolori. A proposito di colori: la livrea "Paul Smart-Bruno Spaggiari" esibita da Bayliss a Imola 2001 e riproposta dal Nanna nel 2005 risult&ograve; pi&ugrave; fruttuosa: contro una spalla rotta del numero 21 mettiamo il successo del toscano fiorentino.  Danza della pioggia per Nannelli? No, anzi: "Ce la f&ograve;, ce la f&ograve;" Lasciamo parola al protagonista, insieme al quale vivemmo l'evento, riportato pi&ugrave; volte da chiacchierate e chiacchierate: "Boja hane" inizia alla grande "Si sapeva che potessimo ottenere qualcosa di speciale a Imola, nel volere comune tra me e il team. Per&ograve;, seppure fiducioso, eravano anche preoccupati: la Ducati, ottima moto, a volte soffrive in condizioni di caldo. Ecco perch&eacute; la pioggia fu&nbsp; propiziatoria: non tanto in termini di grip, che avrei gestito io, quanto per le temperature. Sapevamo che avremmo potuto affrontare la gara relativamente tranquilli. Relativamente, esatto". La relazione &egrave; in merito ai rivali, che andavano da Kevin Curtain, Michel Fabrizio, Alessio Corradi, Broc Parkes, Nic Canepa, Ivan Goi, Matteo Baiocco, Steph Chambon, Joan Lascorz e altri specialisti di categoria: "Specialisti, ma li ho battuti tutti" sorride "E sapete come? Dando gas a pi&ugrave; non posso. Pioveva cos&igrave; tanto che dovettero annullare la seconda manche Superbike. Noi, invece, previa interruzione e conseguente ripartenza, abbiamo completato l'opera". E che opera: "Ad un certo punto, dentro al casco mi dicevo: ce la f&ograve;, ce la f&ograve;. Siccome la visibilit&agrave; era scarsa, meglio stare in testa, no? E io in testa mi sono messo, con l'idea di vincere. Ho vissuto anche un bello spavento, nei giri finali: perdendo aderenza alla Variante Bassa, me la stavo facendo addosso. Invece, ho mantenuto il controllo, sino a vincere".        

<p>Gianluca in versione anfibia e vintage al Santerno: la Ducati 749 R Caracchi dedicata alla 200 Miglia 1972 fu pi&ugrave; forte di avversari e diluvio</p>

Vittoria in Supersport: Nannelli e l'acqua magica di Imola 2005

Una Scrambler 250, trasformata in custom per venire incontro alla statura di chi l&#39;avrebbe guidata. Serbatoio blu con le stelle verniciato a mano. Vistosa e inconfondibile, come il &ldquo;pilota&rdquo; a cui &egrave; stata&nbsp;destinata: nientemeno che Lucio Dalla. Questa Ducati &egrave; la pi&ugrave; peculiare tra i gioielli in mostra da sabato a Bologna, allo Spazio 212, in Via Galliera 2/B, nell&#39;esposizione &ldquo;Rino Caracchi: le moto, gli amici&rdquo;.&nbsp;  NCR: Rino Caracchi &egrave; un grande nome nella storia della Ducati e della Superbike ma non soltanto. Con Rino Nepoti diede vita alla NCR, struttura che ha scritto pagine di storia, come il celebre trionfo di Mike Hailwood al Tourist Trophy del 1978. Caracchi, padre di Stefano &ndash; ex pilota e team manager che ha voluto dare vita a questa mostra &ndash; ha proseguito nel percorso da preparatore anche dopo la chiusura della NCR. E le sue creature sono esposte a Bologna.&nbsp;  Le moto: nella mostra che rester&agrave; aperta fino al 22 gennaio, con ingresso gratuito, ci saranno una Cucciolo 48, l&#39;ultimo oggetto restaurato da Caracchi. Ma anche una 125 Regolarit&agrave;, la 175 utilizzata dalla statunitense Vicky Smith al Motogiro e la stessa Ducati Cobas con cui Stefano Caracchi and&ograve; sul podio a Daytona. 

<p>Sabato, a Bologna, apre la mostra dedicata alle creature di Rino Caracchi, uno dei grandi preparatori con la scuderia NCR</p> 

Ducati da collezione: la Scrambler di Lucio Dalla

Il video con il test di Bradley Ray a Cartagena!

Moto2 CEV: il team di Caracchi &egrave; pronto!

Conclusi i test a Cartagena, il team Vyrus &egrave; gi&agrave; al lavoro per mettere a frutto l'esperienza fatta. Il fine settimana spagnolo per il Vyrus-Racing Team &egrave; stato condizionato da un forte vento, che non ha facilitato il lavoro di messa a punto; sono state schierate due moto e tante soluzioni da provare. A test finiti prevale l'ottimismo.  "In questi tre giorni abbiamo provato in pista diverse soluzioni di Air Box, cogliendo un miglioramento sostanziale che ha aumentato decisamente la nostra velocit&agrave; massima", ha detto Stefano Caracchi alla guida del team. "Molto lavoro &egrave; stato poi fatto sulle sospensioni e tutta la ciclistica per adattare la moto ai pneumatici che useremo questa stagione, Ascanio (il Project Leader) ha gi&agrave; progettato alcune modifiche che metteremo in campo nei prossimi test. Abbiamo tanto lavoro da fare in officina, ma siamo sulla strada giusta. Tutto il team &egrave; molto soddisfatto del giovane Bradley Ray che ci sta dando delle indicazioni precise e si sta dimostrando oltre ad un pilota veloce un buon collaudatore".   "Abbiamo fatto molti run per provare il materiale, la squadra mi ha detto di non cercare il tempo e di non prendermi nessun rischio, ma di concentrarmi sulla moto e cos&igrave; ho fatto e le cose sono andate via via migliorando", ha aggiunto Bradley Ray. "Ho poi avuto modo anche di divertirmi molto nel girare in pista un video pazzesco... davvero incredibile... guardatelo!"    Il prossimo test &egrave; previsto per la seconda met&agrave; del mese di marzo.  &nbsp;

Il video con il test di Bradley Ray acon la Vyrus  Cartagena!

4 risultati per 'caracchi'

Vittoria in Supersport: Nannelli e l'acqua magica di Imola 2005

Ducati da collezione: la Scrambler di Lucio Dalla

Moto2 CEV: il team di Caracchi è pronto!

Moto2 CEV: il team di Caracchi è pronto!