        Il fresco vincitore del mondiale di MotoGP Pecco Bagnaia &egrave; stato intervistato da Fabio Fazio dove si &egrave; aperto raccontando le sensazioni che quest&rsquo;anno gli ha regalato. Il pilota di Chivasso comincia spiegando com&rsquo;&egrave; stata la prima volta che ha messo le mani su una moto, o meglio una mini moto: &ldquo;Mi sono avvicinato a questo sport vedendo mio padre e mio zio che andavano spesso in pista a girare. Mi &egrave; stata regalata da mio nonno e era pi&ugrave; un giocattolo che un qualcosa con cui correre. Aveva tre ruote e l&rsquo;aveva fatta lui. Poi ho avuto una mini moto da cross all&rsquo;et&agrave; di cinque anni. Volevo fare le pieghe grattando il ginocchio,&nbsp;e l&igrave; si cap&igrave; che il mio mondo era l&rsquo;asfalto e la velocit&agrave;.&rdquo;  Bagnaia: &ldquo;Sono il pilota pi&ugrave; forte al mondo&rdquo;  Il venticinquenne pilota Ducati ripensando a ci&ograve; che ha fatto in questa stagione si emoziona e dichiara: &ldquo;Quando firmai con Ducati sapevo che facendo ordine e mettendo le cose apposto saremmo riusciti ad ottenere risultati importanti. Certe volte ci ripenso &ndash; riferendosi alla vittoria del titolo &ndash; sono il pi&ugrave; forte al mondo, ci&ograve; mi carica ancora di pi&ugrave; dell&rsquo;essere il campione di MotoGP.&rdquo; Pecco viene, si pu&ograve; dire, dalla scuola &ldquo;rossiniana&rdquo;. Fa parte della VR46 Academy e &egrave; proprio quest&rsquo;ultima che ha data una svolta alla sua carriera. Infatti sono stati Valentino Rossi e Uccio a vedere in Francesco un potenziale dandogli la possibilit&agrave; di entrare nell&rsquo;Academy, diverso tempo fa. Successivamente Bagnaia li ha ricompensati con le vittorie in Moto3 e il titolo in Moto2. Il dottore &egrave; sempre stato vicino al campione di Chivasso e in questa stagione pi&ugrave; che mai. Ha mandato inolte un video messaggio con cui saluta Pecco, essendo impegnato nella 24h di Dubai dove ha chiuso in terza posizione. &ldquo;Ho chiesto a Vale di farmi da coach ma so che &egrave; complicato con i suo impegni sulle quattro ruote e ora anche quelli da pap&agrave;. Per&ograve; ci siamo sentiti tanto e &egrave; stato sicuramente d&rsquo;aiuto. Mi ha insegnato come comportarmi nei momenti difficili, gestire la calma, ma anche a festeggiare e essere rilassato.&rdquo;  Che numero sceglier&agrave; Pecco per il 2023?   &Egrave; ufficiale vedremo quale cifra esporr&agrave; sulla moto per il prossimo mondiale marted&igrave; 17 gennaio, in occasione dello shooting pre stagionale. &ldquo;L&rsquo;1 o il 63, decider&ograve; quando faremo le foto per la presentazione della Ducati. Avr&ograve; in mano i due numeri e quello che sentir&ograve; di pi&ugrave; mio attaccher&ograve; alla moto&rdquo; Pecco: "Pensavo di scordarmi di guidare con due mani"  Pecco come molti piloti non aveva la patente per circolare in moto nelle strade. Un p&ograve; per mancanza di tempo, un p&ograve; perch&egrave; non aveva questa necessit&agrave;. Per&ograve; quest'estate &egrave; riuscito a fare l'esame: "Avevo la paranoia di non ricordare alcune cose come guidare con due mani. Mi spiego, quando si va piano mi viene automatico togliere una mano dal manubrio cosa che all'esame non potevo fare. Alla fine &egrave; andato tutto bene" Domande tecniche del presidente Mattarella   Dopo la vittoria del motomondiale il pilota &egrave; stato premiato dal presidente Sergio Mattarella in una cerimonia avvenuta in Quirinale, presente anche tutto il team Ducati: "E' stato bellissimo e emozionante- Racconta da Fazio il pilota tricolore -&nbsp; Mi ha sorpreso il fatto che il presidente ci abbia fatto domande molto tecniche. Come funziona l'abbassatore? Cosa sono questi pulsanti? Penso che abbia spiazzato anche Dall'igna." Qui per rivedere la puntata completa         

<p>Dalle domande sull'abbassatore del presidente Mattarella, ad aver conseguito la patente per la moto solo quest'anno. Pecco si racconta in questa intervista</p>

Pecco Bagnaia a Che Tempo Che Fa: “Martedì deciderò se mettere il numero 1”

        Domenica sera in tv, ad intrattenere il pubblico italiano, &egrave; stato&nbsp;Valentino Rossi ospite a &ldquo;Che tempo che fa&rdquo;.&nbsp;Una lunga intervista alla quale il Dottore &egrave; stato &ldquo;sottoposto&rdquo; dal padrone di casa Fabio Fazio con tante domande divertenti alle quali ha dovuto rispondere tra risate e vecchi ricordi. L'ULTIMA VOLTA &ndash; Risale a dieci anni fa l'ultima volta che Rossi &egrave; stato ospite nella trasmissione di Rai1. Era il 2009, era il periodo prima dell'inizio del campionato, era l'anno in cui il campione di Tavullia vinse il suo ultimo titolo iridato. E se &egrave; vero che i talenti della motogp tra cui anche Vale, della scaramanzia fanno il loro credo, la speranza &egrave; che Fazio porti bene anche nel 2019. INDOVINA IL COLORE &ndash; Dopo la pausa che tra poco sta per finire, sabato prossimo Vale voler&agrave; a Giacarta in Indonesia per presentare la nuova Yamaha 2019, poi sar&agrave; il momento dei test a Sepang. Ma come sar&agrave; la nuova M1? La curiosit&agrave; &egrave; tanta, soprattuto per quanto riguarda il colore: &ldquo;presenteremo soprattutto la grafica, - dice Vale - e non sar&agrave; di certo beige. La Yamaha &egrave; blu e lo sponsor nero quindi sar&agrave; una moto interista tutti gli anni cambia un po'.&rdquo;&nbsp;Fazio ci scherza su: &ldquo;ma avr&agrave; una punta di giallo, un po' di verde? Del porpora?" &ldquo;Forse terra di Siena sul parafango.&rdquo; - ride Rossi. GLI INIZI &ndash; Il presentatore di Rai1 fa poi vedere un video a Vale in cui, a 15 anni, girava per Tavullia con l'Ape car: &ldquo;tutto &egrave; iniziato guidando l'Ape car &ndash; racconta Rossi - ma prima andavo con la minimoto.L'ape car l'ho avuto a 15 anni, andavo a scuola da Tavullia a Pesaro, non facevo in tempo a prendere la corriera e quindi prima andavo in scooter poi avevo freddo e pap&agrave; Graziano decise di comprarmi l'ape car.&rdquo; &ldquo;Un po' come Fantozzi che calcolava l'arrivo del tram per andare a lavoro.&rdquo; - dice Fazio. &ldquo;Arrivavo sempre in ritardo.&rdquo;- risponde Rossi. ZERO IN CONDOTTA - E a proposito di scuola c'&egrave; una materia che il Dottore proprio non buttava gi&ugrave; quando faceva le superiori, storia dell'arte: &ldquo;con la prof di arte &ndash; racconta &ndash; non andavo tanto d'accordo ma la colpa era mia perch&egrave; le dissi che non mi interessava, lei la prese male e da l&igrave; abbiamo avuto dei problemi. Mi disse che non sarei riuscito a guadagnare soldi con le moto.&rdquo; SPIEGAMI LA VELOCITA' &ndash; Ma Rossi, il suo riscatto nella vita l'ha trovato proprio con il suo talento, e non solo. Amatissimo da miliardi di fans in tutto il mondo, &egrave; entrato anche a far parte del vocabolario Zingarelli che gli ha chiesto di spiegare il termine velocit&agrave;: &ldquo;la velocit&agrave; costringe ad una cura adatta &ndash; dice - altrimenti comporta un errore, un rimpianto. Ci vuole testa e fisico.&rdquo; IL REGALO &ndash; Durante la trasmissione &egrave; anche entrata in studio una moto davvero speciale, quella gialla e bianca con grafica storica Yamaha anni '70 usata al festival di Goodwood in Inghilterra. &ldquo;Dopo che vengono usate &ndash; spiega il pilota di Tavullia - i giapponesi ne tengono una mentre le altre le schiacciano, non capisco perch&egrave;. Gli ho chiesto di darla a me, ho 4 Yamaha in camera da letto tutte quelle con cui ho vinto il mondiale. Tra queste c'&egrave; anche la Yamaha con la quale ho vinto in Sud Africa il 18 aprile 2004 &egrave; la pi&ugrave; bella vittoria conquistata con l'M1.&rdquo; PRESENTE E FUTURO - &ldquo;Ma insomma, a 40 anni hai capito chi &egrave; un pilota?&rdquo; - chiede Fazio. &ldquo;Posso dire &ndash; risponde Rossi &ndash; che mi sento molto vicino ai ragazzi dell'Academy &egrave; bello lavorare con i ragazzini, c'&egrave; mio fratello e ci sono due che quest'anno corrono contro di me (Morbidelli e Bagnaia). Se mi arriveranno davanti mi gireranno, ma sar&agrave; una bella sfida. Passiamo tanto tempo insieme, ci sfidiamo e gli spiego la mia esperienza. &Egrave; un modo per rimanere giovani, ci spingiamo tutti a migliorare insieme &egrave; pi&ugrave; bello allenarsi.&rdquo; COME NASCE UNA LEGGENDA &ndash; Quando Rossi approd&ograve; nel Motomondiale cambi&ograve; il modo di festeggiare, facendo da apripista anche a tutti i suoi colleghi: &ldquo;erano idee che nascevano con il fan club, - conclude il 9 volte iridato - il gallo, il bagno pubblico, la bambolina gonfiabile e molto altro, ci sembrava poco festeggiare con una mano alzata e basta. Tutto questo era nato per scherzo e poi ha attratto un sacco di gente, anche gente che non seguiva le moto, ha fatto crescere il motociclismo e in molti hanno iniziato a seguire le moto grazie a me.&rdquo;       

Il pilota di Tavullia ospite a "Che tempo che fa" parla degli inizi della sua carriera e di quello che sar&agrave; il futuro

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Pecco Bagnaia a Che Tempo Che Fa: “Martedì deciderò se mettere il numero 1”

Rossi da Fazio: “La prof mi disse che non avrei mai fatto soldi con le moto”