Pedro Acosta è l'unico rookie della stagione 2024 della MotoGP e come tale può sfruttare i tre giorni di shakedown per prendere sempre più confidenza con la propria GasGas RC16

Conclusa la prima giornata di Shakedown MotoGP sulla pista malese di Sepang dove per i prossimi due giorni si alterneranno in pista il rookie Pedro Acosta, i collaudatori di tutte le case con Yamaha e Honda che grazie alle concessioni potranno far lavorare in pista anche i propri piloti titolari

MotoGP Shakedown: Acosta e i tester scaldano Sepang

        Prima che il pilota ufficiale salga sulla moto c&rsquo;&egrave; il lavoro del collaudatore che prepara il prototipo per la stagione successiva. Il ruolo di quest&rsquo;ultimo &egrave; fondamentale per un team perch&eacute; consente agli ingegneri e sviluppatori di avere un feedback attendibile e di livello. Infatti molto spesso questi ruoli sono coperti da piloti che hanno avuto la loro pi&ugrave; che meritevole carriera nel mondo delle corse e di conseguenza esperienza. Ad esempio abbiamo visto come la KTM si sia migliorata negli ultimi anni con l&rsquo;entrata di Dani Pedrosa &ndash; tre volte campione del mondo e bandiera della Honda. Un altro esempio poteva essere Sylvain Guintoli, tester Suzuki, infatti anche grazie a lui il team giapponese si &egrave; coronato campione del mondo nel 2020. Il francese ha corso in MotoGP e conseguentemente nel campionato di Superbike dove ha trionfato nel 2014 in sella alla Aprilia. Il ruolo del collaudatore &egrave; molto importante perch&eacute; &egrave; il primo che approva le modifiche sulla moto e suggerisce eventuali correzioni agli ingegneri.  Cosa fa un tester di MotoGP? Nel corso della stagione le case e i team mettono alla prova la moto e vari componenti che vedranno la luce in maggioranza l&rsquo;anno successivo, eccetto alcune modifiche che verranno montate sul prototipo ufficiale a stagione in corso. I tester hanno la possibilit&agrave; di salire in sella per migliorare man mano il prototipo, fino ad arrivare alla settimana dello Shakedown dove la &ldquo;consegneranno&rdquo; in ai piloti che la guideranno in pista nel campionato. Ma in cosa consiste concretamente il lavoro del collaudatore? Prendiamo l&rsquo;esempio di una giornata tipo in circuito. Si comincia la mattina dove la squadra, dedicata al collaudatore, si riunisce per un briefing descrivendo gli obiettivi di giornata e discutendo dei cosiddetti &ldquo;test items&rdquo;, in soldoni si tratta di quelle parti della moto da provare, gli elementi da valutare. Il Savadori della situazione sale in sella e scalda la moto con qualche giro di pista, prima di entrare nel vivo della sessione e spingere al massimo, se serve e se il programma di giornata lo richiede. Ogni tanto il tester rientra ai box per fare il punto della situazione spiegando ai meccanici e ingegneri le problematiche e quindi risolverle, come spiegava poco tempo fa Lorenzo &ndash; tester Aprilia &ndash; ai colleghi di InMoto: &ldquo;Generalmente quando si scende in pista serve fare, magari, 10-12 giri mantenendo un certo tempo. In questo modo si riesce a valutare l&rsquo;efficacia di una modifica. Ci sono per&ograve; anche prove dove basta fare anche meno giri: si prova la modifica, poi si rientra e si riparte per una controprova e poi un&rsquo;altra ancora.&rdquo; Inoltre spesso il team cambia volutamente qualche caratteristica sul prototipo per visionare il suo comportamento e trarre delle conclusioni. Si agisce sulla elettronica, quindi la centralina e i vari sensori; sul telaio, modificando le geometrie del canotto di sterzo, forcellone posteriore e attacco pivot (punto di congiunzione tra il telaio e il forcellone della moto). &ldquo;Diciamo che non c&rsquo;&egrave; uno schema preciso da seguire &ndash; continua Savadori - ma dipende da quello che stai provando ed anche in base alle richieste dei responsabili delle varie aree della moto. Io ho di fatto una moto-laboratorio dove montiamo e proviamo le soluzioni che verranno usate subito in gara. Ma non solo, si testano anche particolari che possono riguardare quello che potr&agrave; essere il progetto per il prossimo anno.&rdquo;  Il collaudatore e il rapporto con i piloti MotoGP Come in una squadra di lavoro ben rodata anche tra i tester e i protagonisti della MotoGP ci deve essere dialogo. &ldquo;Con loro il rapporto &egrave; ottimo &ndash; dice Lorenzo riferendosi a Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Spesso ci confrontiamo su come va la moto, su quali sensazioni d&agrave;. Anche se, ovviamente, sono differenti. Ma comunque ci interfacciamo e facciamo spesso dei confronti&rdquo;. L&rsquo;ultimo step del lavoro di un collaudatore &egrave; quando consegna le singole modifiche o la moto ai piloti ufficiali: &ldquo;Sicuramente quello che d&agrave; pi&ugrave; soddisfazione &egrave; il momento in cui posso dire &ldquo;ora ci siamo, il materiale &egrave; pronto e si pu&ograve; andare in gara&rdquo;. Questo &egrave; il momento dove la palla passa ai piloti ufficiali e da cui arriva poi il riscontro effettivo riguardo la moto. Per concludere il lavoro di questi piloti &egrave; fondamentale per far si che quelli ufficiali possano performare in gara e ottenere risultati.        

&Egrave; il periodo dell'anno dove i team fanno vedere al mondo cosa hanno sviluppato grazie anche ai tester, scopriamo la figura del collaudatore in MotoGP

Cosa significa collaudare una MotoGP?

Mentre Andrea Dovizioso sta disputando la stagione 2020 e mancano tre gare alla fine, il suo entourage sta lavorando in ottica 2021 quando sicuramente non sar&agrave; pi&ugrave; un pilota Ducati. Ormai che la griglia di partenza &egrave; quasi al completo, le uniche opzioni valide restano quelle del collaudatore e le opzioni pi&ugrave; papabili sono Honda e, ora, Yamaha.  La rottura con Lorenzo   Non c&rsquo;&egrave; ancora nulla di ufficiale ma pare che sia vicina la separazione tra la casa di Iwata e Jorge Lorenzo, che dopo il ritiro dalle corse aveva subito firmato per vestire il ruolo di collaudatore. La collaborazione per&ograve; &egrave; durata poco, a causa soprattutto del Coronavirus e il maiorchino dopo il test svolto a febbraio &egrave; tornato in sella solo a ottobre, nel test di Portimao, dov&rsquo;&egrave; apparso fuori forma.  Con i giapponesi   Da qui l&rsquo;apertura dei giapponesi a considerare anche l&rsquo;opzione Dovizioso, tre volte vice-campione iridato dal 2016 al 2019, avversario numero uno di Marc Marquez in quegli anni, che &egrave; ancora molto in forma da tutti i punti di vista, sia psicologico sia fisico. Si tratterebbe di un vero collaudatore di lusso, e l&rsquo;azienda di Iwata dovr&agrave; vedersela con il suo acerrimo nemico da sempre, Honda. Infatti proprio la casa alata non ha negato l&#39;interesse nei confronti del forlivese, che potrebbe aiutare a sviluppare una moto pi&ugrave; &quot;digeribile&quot; anche per gli altri piloti, ovvero quelli che non si chiamano Marc Marquez. Il lungo digiuno di podi durato ben otto gare parla chiaro.&nbsp;    Stand-by   Nessuna novit&agrave; invece sul fronte Aprilia. La casa di Noale continua ad aspettare il verdetto sul pilota Andrea Iannone, risultato positivo al doping lo scorso novembre e questo dovrebbe arrivare tra circa un mese. Nel qual caso Aprilia dovesse interessarsi al forlivese, dovr&agrave; avere l&#39;obiettivo di potenziare lo sviluppo per poter sfruttare al meglio il talento di Dovizioso, come vi avevamo spiegato qui. Al momento il futuro del forlivese pare essere tra le due aziende giapponesi.  MotoGP GP Teruel, Aleix Espargaro: &quot;Avevo un ritmo da top 5&quot; 

Con il 2020 agli sgoccioli, il forlivese sta lavorando sul prossimo futuro e le opzioni pi&ugrave; probabili sono di diventare collaudatore di una delle due Case giapponesi

Dovizioso collaudatore 2021: ipotesi Honda, ma occhio a Yamaha

E&#39; terminata la prima giornata di test a Sepang da parte dei collaudatori delle maggiori case motociclistiche in attesa dei piloti ufficiali che il 10 marzo scenderanno in pista in Qatar per la prima prova di Motogp. Oggi, a provare sono stati soltanto i test driver, mentre dal 6 all&#39;8 febbraio a calcare il circuito della Malesia ci penseranno i campioni della classe regina.    I TEST DRIVER - Intanto, a provare i nuovi prototipi oggi sono stati: Michele Pirro per la Ducati, Stefan Bradl per la Honda, Mika Kallio per KTM, Sylvain Guintoli per Suzuki, Bradley Smith per Aprilia.&nbsp;Jonas Folger avrebbe dovuto testare la Yamaha ma invece era assente.&nbsp;Da ricordare che i collaudatori che hanno girato non hanno avuto una lista ufficiale dei tempi, poich&eacute; la cosa pi&ugrave; importante in questa occasione era far pi&ugrave; giri possibili e rendere la moto al meglio in vista dell&#39;arrivo dei piloti ufficiali.    TANTI GIRI IN PISTA - E di giri in pista se ne sono visti davvero molti con Michele Pirro tester Ducati che ha fatto scaldare il motore della nuova GP19, ma anche Bradley Smith collaudatore Aprilia e Mika Kallio tester KTM non ha davvero scherzato. Quest&#39;ultimo, che ha cambiato il suo vecchio numero (36) in 66, ha girato con ben sette moto diverse: tante nuove possibilit&agrave; quindi da testare per la casa austriaca in attesa dell&#39;arrivo di Pol Espargar&ograve; e del neo acquisto Johann Zarco. Kallio, al giornale Crash.net, dopo questa prima giornata ha raccontato di aver provato prima le moto ufficiali e poi quelle del team Tech3 dicendo che tra di queste c&#39;&egrave; una differenza di assetto, in pi&ugrave; ha provato la nuova carena alata molto simile a quella della Yamaha facendo capire che non ha trovato molta differenza sul giro.    NIENTE YAMAHA &ndash; Da segnalare che nella prima giornata la Yamaha M1 non ha girato, ma sicuramente domani ci sar&agrave;. In Pit lane, infatti, i meccanici hanno mostrato quella che sar&agrave; la moto di Nakasuga che far&agrave; da collaudatore insieme a Folger. La casa giapponese non ha comunque sprecato questa prima giornata concentrandosi sul lavoro da svolgere sulla R1 che parteciper&agrave; alla 8 Ore di Suzuka. 

In attesa dell&#39;arrivo dei piloti ufficiali, sono scesi in pista i collaudatori delle varie case motociclistiche

A Sepang motori accesi per i primi test Motogp

Alle prese con le quattro ruote nel primo appuntamento sul ghiaccio delle Gseries BPA 2015 ad Andorra, l&rsquo;ex-campione della 250cc&nbsp; ha parlato della sua esperienza come tester HRC, in cui si &egrave; diviso tra la nuova Honda 2015 e le nuove coperture Michelin.  In qualita di tester ufficiale HRC hai girato a Sepang lo scorso novembre. Come &egrave; andata e quale moto hai provato in quell&rsquo;occasione?  S&igrave;, ho effettuato una sola prova come tester HRC alla fine di novembre e ho avuto modo di provare la nuova moto ufficiale con le gomme Michelin&raquo; spiega Aoyama. &laquo;&Egrave; stato l&rsquo;inizio di una nuova tappa personale, l&rsquo;anno scorso ho guidato una Open e ho avvertito la differenza soprattutto nella potenza. Tutto &egrave; andato per il verso giusto, mi sono sentito a mio agio e ho potuto tenere subito un buon ritmo: un inizio davvero molto positivo per tutta HRC&raquo;.  Qual &egrave; la tua prima impressione sugli pneumatici Michelin? Quali sono i loro punti di forza e dove invece possono ancora migliorare?  &laquo;Non abbiamo avuto molto tempo a disposizione e le condizioni erano anche difficili: a Sepang fa sempre molto caldo; nonostante tutto, le gomme si sono ben comportate garantendo delle buone prestazioni e trasmettendo un ottimo feeling.  &laquo;Naturalmente dobbiamo continuare a migliorare e crescere insieme, anche per quanto concerne il telaio della moto e di conseguenza potersi meglio adattare, nel corso dell&rsquo;anno che abbiamo a disposizione, alle nuove coperture&raquo;.  Quali saranno i principali obiettivi dei prossimi due test in Malesia, Sepang1 e Sepang2, e successivamente di quello in Qatar, preludio della gara inaugurale della stagione?  &laquo;Non vedo l&rsquo;ora di tornare a Sepang per i primi test dell&rsquo;anno, prender&ograve; parte ad entrambi gli appuntamenti ufficiali. Il nostro obiettivo &egrave; proprio quello di adattarci il pi&ugrave; possibile alle Michelin e verificare le loro prestazioni.  &laquo;Dopo di che andremo in Qatar, e li cercher&ograve; di dare il meglio per ottenere il maggior numero di informazioni sia per gli pneumatici sia per la Honda, e al tempo stesso esprimere tutto il mio potenziale in questa nuova veste di collaudatore che andr&ograve; a ricoprire quest&rsquo;anno&raquo;.  Ricoprirai esclusivamente questo ruolo o magari ti vedremo in griglia in qualche occasione?  &laquo;Quest&rsquo;anno il mio compito saranno principalmente i test. Ma &egrave; possibile anche che prenda parte a qualche gara; per questo motivo, nell&rsquo;eventualit&agrave;, voglio farmi trovare pronto in qualsiasi momento&raquo;.

L'ex campione del mondo della 250 quest'anno sar&agrave; collaudatore di Honda, ma &egrave; pronto ad ogni evenienza... Intanto andr&agrave; ai test di Sepang

Aoyama: "Pronto per correre!"

La Suzuki ha scelto una formazione spagnola per il 2015, l&rsquo;anno del ritorno in MotoGP. Correr&agrave; con Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales, anche se sar&agrave; con ogni probabilit&agrave; Randy de Puniet, il francese che ha portato avanti lo sviluppo della Suzuki fino a oggi, a correre nell&rsquo;ultima gara di quest&rsquo;anno, il GP di Valencia, ultima gara della stagione 2014.  E poi che ne sar&agrave; del francese?  &ldquo;In Suzuki &egrave; gi&agrave; pronto per me un contratto come tester o qualcosa del genere - ha spiegato De Puniet al sito della Dorna -&nbsp; Posso scegliere se accettarlo o meno. Vorrei esser informato sui loro programmi al pi&ugrave; presto possibile, perch&egrave; voglio tornare alle competizioni, ma non a condizioni svantaggiose. Il mio primo obiettivo &egrave; rientrare con la MotoGP. Se poi ci fosse anche una possibilit&agrave; con la Superbike, perch&egrave; no?&rdquo;   Questo finesettimana, De Puniet correr&agrave; in Giappone, la mitica 8 Ore di Suzuka: condivider&agrave; la GSX-R 1000 numero 34 con Takuya Tsuda e Josh Waters.  &ldquo;Per la Suzuki, come per le altre Case giapponesi, questa &egrave; una corsa molto importante. Far&ograve; del mio meglio per dare il mio contributo e adattarmi subito alla moto&rdquo;.  Il programma MotoGP riprender&agrave; a settembre.  &ldquo;Abbiamo in programma test al Mugello, ad Aragon, in Spagna e a Valencia, dove dovremo correre come wild card il GP della Comunit&agrave; Valenciana&rdquo;  Su quali elementi in particolare la Suzuki si sta concentrando nel suo sviluppo?  &ldquo;Di recente abbiamo lavorato molto sull&rsquo;elettronica, siamo passati dalla ECU Mitsubishi a quella della Magneti Marelli. Stiamo facendo progressi sotto tutti i punti di vista, ma &egrave; sempre difficile da dire perch&egrave; non abbiamo riferimenti, quindi &egrave; difficile fare una valutazione.&rdquo;

Il pilota-collaudatore correr&agrave; la 8 Ore di Suzuka

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