Che il week-end di Andrea Dovizioso sarebbe stato difficile, in fondo si sapeva sin dall&#39;inizio. Al momento Phillip Island non &egrave; una pista su cui far brillare un prototipo Ducati. Ma nessuno poteva immaginare che il colpo da incassare sarebbe stato,&nbsp;in realt&agrave;, cos&igrave; duro. Anche se il Dovi (e lo fa!) si deve assumere le sue responsabilit&agrave;; perch&eacute; probabilmente, senza l&rsquo;errore iniziale, avrebbe potuto limitare i danni ed arrivare almeno tra i 10, o a ridosso dei migliori. Adesso, a 33 punti di distanza da Marquez in classifica mondiale e con 2 gare ancora da correre (soprattutto Sepang, dovrebbe essere favorevole alla Ducati) l&rsquo;imperativo &egrave; categorico: vincere a tutti i costi!    DARE IL MASSIMO NELLE PROSSIME GARE - &ldquo;La gara di oggi &egrave; stata una grande delusione,&quot; dice il pilota Ducati - &quot;e abbiamo perso davvero molti punti in classifica. Sicuramente il mio errore di inizio gara ha complicato le cose e forse anche la scelta della gomma posteriore non &egrave; stata la migliore, ma su questa pista la nostra moto fa ancora fatica. Quest&rsquo;anno siamo riusciti a migliorare molti aspetti e ad essere competitivi per tutta la stagione, per&ograve; quando arriviamo su tracciati come questo, dove non ci sono grandi frenate e con curvoni molto lunghi, alcuni dei nostri limiti vengono amplificati: infatti qui a Phillip Island tutte le Ducati non sono state molto veloci. Peccato, perch&eacute; in questo momento della stagione sarebbe stato importante essere pi&ugrave; vicino a Marquez in classifica, ma adesso dobbiamo pensare alla Malesia, dove dovremo semplicemente dare il nostro massimo&rdquo;. 

Dovizioso commenta amaramente una gara che rischia di compromettere l&rsquo;intera stagione

Phillip Island, Dovizioso: &ldquo;una grande delusione&rdquo;

Come il gatto col topo. Marc Marquez conduce una gara d&rsquo;attesa per gran parte del tempo, a Phillip Island. Poi, quando l&rsquo;acqua bolle, dentro gli spaghetti: cambio di ritmo e via fino a impallinare per primo la bandiera a scacchi, non prima, per&ograve;, di essere passato indenne attraverso un paio di bagarre col coltello tra i denti e aver resistito alle sportellate di Rossi, determinatissimo a conquistare un piazzamento importante in Australia. Grazie a qusta vittoria, Marc guadagna un vantaggio di 33 punti su Dovizioso in classifica mondiale e corre a vele spiegate verso il titolo 2017.    SAPER ATTENDERE IL MOMENTO GIUSTO - &ldquo;E&rsquo; stata una battaglia fantastica,&rdquo; - commenta Marquez - &ldquo;lo immaginavo gi&agrave; prima della gara. Sapevo che oggi sarebbe stata una giornata importante, soprattutto perch&eacute; Dovi ha avuto qualche problema durante il week-end; io mi sentivo bene, poi durante la gara aspettavo, continuavo ad aspettare, aspettare&hellip; poi quando siamo arrivati agli ultimi giri ho dato tutto, ho aperto veramente il gas negli ultimi 2-3. Il duello comunque &egrave; stato davvero divertente; poi s&igrave;, ho qualche graffio sulla tuta, io e Valentino abbiamo avuto qualche momento di bagarre... ci siamo divertiti. Una gara entusiasmante, di nuovo un bello spettacolo in MotoGP&rdquo;. 

Il campione della Honda, con la vittoria australiana, allunga le distanze e punta dritto al mondiale

Phillip Island, Marquez: &ldquo;ho aperto veramente il gas negli ultimi 2-3 giri&rdquo;

Ci&ograve; che stupisce, in realt&agrave; &egrave; la serie di coincidenze: il mondo italiano, inteso come i piloti italiani ma anche le squadre italiane, e quelle straniere in cui gli italiani sono tanti, ha commesso errori e sviste praticamente tutto insieme. Nello stesso momento. Si parla dei team di vertice, ovviamente. E si scopre come Valentino Rossi e Andrea Dovizioso abbiano sbagliato il momento del rientro ai box &ndash; e Rossi &egrave; recidivo, in questo, dunque c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;aggravante &ndash; e come il Team Ducati e il Team Suzuki si siano fatti trovare impreparati al momento del cambio moto. Non deve essere andato tutto liscio nemmeno in Yamaha, per&ograve;, se Valentino a fine gara si &egrave; lamentato, dando la colpa anche al team e quindi contraddicendo se stesso: in altre occasioni aveva detto che in pista ci va lui e quindi decide lui, questa volta ha detto che si &egrave; fidato delle segnalazioni. Tardive, per&ograve;.&nbsp;  Si potr&agrave; dire che in una gara corsa in condizioni simili era molto pi&ugrave; facile sbagliare che azzeccare tutte le mosse, per&ograve; c&rsquo;&egrave; chi le ha azzeccate e allora il riferimento esiste. E si chiama Marc Marquez. Anzi, Marc Marquez e il Team HRC. Ancora una volta, il campione del mondo si &egrave; distinto per la sua straordinaria furbizia, lucidit&agrave;, intelligenza, determinazione. E&rsquo; lui che ha tenuto il team sotto pressione. Lui ha stabilito il piano, lui ha chiesto di tenere pronta una moto &ldquo;da asciutto&rdquo; sin dall&rsquo;inizio, mentre i team rivali hanno tenuto per qualche giro entrambe le moto in configurazione &ldquo;da bagnato&rdquo;, e questo ha ritardato le operazioni di rientro degli altri piloti&hellip;  Il testo completo &egrave; sul numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; 8 agosto. 

Il direttore di Motosprint, Enrico Borghi, analizza la gara della Repubblica Ceca, decisa ai box dal flag-to-flag&nbsp; &nbsp;

Il commento di Borghi - Brno, disastro all&rsquo;italiana

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