        Faced both present and future, it&rsquo;s time to draw some conclusions. And team GRT owner Filippo Conti is well aware of this as he considers a 2022 season that has fallen short of expectation in terms of results, but also a revolutionary 2023, which will bring two new riders and more besides. All in continued collaboration with Yamaha, for whom GRT remains the independent team of reference. &ldquo;We definitely expected more&rdquo;, begins Conti, &ldquo;we have to be honest. The Barcelona podium gave us a boost, so now the hope is that we can conclude the season in a positive fashion. I don&rsquo;t regret anything though, as difficulties often help us to grow, so I think a season like this can lay solid foundations for the future.&rdquo; Gerloff has struggled more than expected both this year and last, due to a series of factors on- and off-track. Has it been difficult to manage? &ldquo;No, and like I said the problems experienced over these two years have helped us to understand certain things. The important thing, both for us and him, is to finish the year on a high, so that we can look to the future with optimism.&rdquo; &nbsp;"Aegerter and Gardner two world champions, they know how to manage difficulties" A future that looks very bright for GRT. Was the decision to go with Gardner and Aegerter essentially down to you or Yamaha? &ldquo;The team and Yamaha work together, as one unit, with the same expectations. Gardner was a market opportunity, which Yamaha did well to seize. Aegerter has shown that he deserves a shot in Superbike, so the decision was logical. In a sense, Aegerter&rsquo;s profile represents the growth mentality that Yamaha has always carried forward&rdquo;. Was it tough to convince Gardner to change paddock? &ldquo;Andrea (Dosoli), Remy&rsquo;s manager and myself have a great relationship. Once his manager realised that there was no way for Remy to stay in MotoGP, he considered the available options. There was a possibility to go to a top Moto2 team but he chose Superbike, so we didn&rsquo;t have to convince him.&rdquo; Do you think it will be difficult to manage two thoroughbreds like Remy and Dominique? &ldquo;I can only hope it becomes difficult (he smiles)&rdquo;. Can you outline your goals for next season? &ldquo;Both will need time to adapt to the bike and the category, but we&rsquo;re talking about two world champions, who are not short on speed. The aspect we&rsquo;ll need to understand is the mental side, essential if you want to win titles. They&rsquo;ll have to deal with some difficulties at first, but I think they have everything they need to manage and overcome these. The goal is clear, everyone wants to be out front (he laughs).&rdquo; Changing the subject, as a Team Principal, do you consider Superbike to be in good health as a championship? &ldquo;Personally speaking, I can say that the platform is thriving and offers many opportunities, especially if you want to benefit from the support of a manufacturer. Nothing is easy, but the base is excellent for a team that wants to grow.&rdquo; In past years, there&rsquo;s been talk of a possible move to Moto2 and you&rsquo;re currently busy in MotoE. Are you considering a change of paddock? &ldquo;Our presence in MotoE is dictated by the fact that we consider it a championship with real room for development, and at the same time it doesn&rsquo;t conflict with Yamaha&rsquo;s strategy in Superbike. MotoGP and Superbike are two different products, with pros and cons rather than things that are better or worse: I don&rsquo;t want to move to Moto2, I&rsquo;m more interested in continuing to grow together with Yamaha&rdquo;. Traslated by Heather Watson YAMAHA HAS DECIDED: BALDASSARRI AND RAY SET FOR SBK PROMOTION       

"He could have gone to a top Moto2 team, instead he chose us. Managing him and Aegerter? I hope it becomes difficult"

Filippo Conti, GRT: "Gardner? There was no need to convince him. SBK is thriving"

Tra presente e futuro, &egrave; tempo di bilanci. Lo sa bene Filippo Conti, patron del team GRT, alle prese con un 2022 inferiore alle aspettative dal punto di vista dei risultati, ma la contempo con un 2023 rivoluzionario, con due nuovi piloti e tante attese da confermare. Il tutto sempre in collaborazione con Yamaha, della quale GRT resta la struttura indipendente in riferimento. &nbsp; &ldquo;Sicuramente ci aspettavamo di pi&ugrave; - apre Conti - occorre essere onesti. Il podio di Barcellona ha restituito vigore alla stagione, quindi ora la speranza &egrave; quella di concludere la stagione in maniera positiva. Non posso comunque recriminare nulla, dato che spesso le difficolt&agrave; aiutano a crescere, quindi penso che una stagione come questa possa gettare delle buone basi per il futuro&rdquo;. &nbsp; Gerloff ha faticato pi&ugrave; del previsto sia l&rsquo;anno scorso che quest&rsquo;anno, per una serie di dinamiche interne ed esterne alla pista. E&rsquo; stato difficile gestirlo? &nbsp; &ldquo;No, e come detto i problemi vissuti in questo biennio ci ha aiutato a capire delle cose. La cosa importante sia per noi che per lui &egrave; concludere l&rsquo;anno in crescita, per guardare con ottimismo al futuro&rdquo;.  &quot;Aegerter e Gardner due campioni del mondo, sanno gestire le difficolt&agrave;&quot;   Un futuro che per GRT sembra brillante. La scelta di Gardner ed Aegerter &egrave; stata maggiormente tua o di Yamaha? &nbsp; &ldquo;Il team e Yamaha lavorano all&rsquo;unisono, come un corpo unico, con le stesse aspettative. Gardner era una opportunit&agrave; di mercato, che Yamaha &egrave; stata brava a cogliere. Aegerter ha dimostrato di meritare un&rsquo;occasione in Superbike, quindi la scelta &egrave; stata logica: in un certo senso la trafila di Aegerter rappresenta la mentalit&agrave; di crescita dei piloti che ha sempre portato avanti Yamaha&rdquo;. &nbsp; E&rsquo; stato difficile convincere Gardner a cambiare paddock? &nbsp; &ldquo;C&rsquo;&egrave; un ottimo rapporto tra Andrea (Dosoli ndr), me ed il manager di Remy. Quest&rsquo;ultimo una volta capito che non vi era la possibilit&agrave; di restare in MotoGP ha valutato le opzioni disponibili: aveva la possibilit&agrave; di tornare in un top team della Moto2, ma ha scelto la Superbike, quindi non abbiamo dovuto convincerlo&rdquo;. &nbsp; Pensi sar&agrave; difficile gestire due cavalli di razza come Remy e Dominique? &nbsp; &ldquo;Mi auguro che diventi difficile (sorride ndr)&rdquo;. &nbsp; Si pu&ograve; gi&agrave; tracciare un obiettivo per la prossima stagione? &nbsp; &ldquo;Servir&agrave; tempo ad entrambi per adattarsi a moto e categoria, ma parliamo di due campioni del mondo, ai quali quindi la velocit&agrave; non manca. L&rsquo;aspetto da capire &egrave; quello mentale, fondamentale per vincere i titoli: dovranno gestire dei momenti difficili all&rsquo;inizio, ma penso abbiano tutte le armi per gestirli e superarli. L&rsquo;obiettivo &egrave; chiaro, tutti vogliono stare davanti (ride ndr)&rdquo;. &nbsp; Cambiamo discorso. Da Team Principal reputi la Superbike un campionato in salute? &nbsp; &ldquo;Personalmente parlando posso dire che &egrave; una piattaforma in salute, e che offre tante opportunit&agrave;, specie se puoi beneficiare del supporto di una casa. Nulla &egrave; facile, ma la base &egrave; ottima per un team che vuole crescere&rdquo;. &nbsp; Negli anni passati si &egrave; parlato di un tuo possibile salto in Moto2, ed attualmente sei impegnato in MotoE. Mediti un cambio di paddock? &nbsp; &ldquo;La presenza in MotoE &egrave; dettata dal fatto che, secondo noi, &egrave; un campionato con ampi margini di sviluppo, che al contempo non entra in conflitto con le strategie in Superbike di Yamaha. La MotoGP e la Superbike sono due prodotti diversi, con pro e contro ma senza cose migliori o peggiori: non voglio passare in Moto2, la cosa che mi interessa &egrave; continuare a crescere insieme a Yamaha&rdquo;.  SBK, rivoluzione Barni: Fores al posto di Bernardi dal round dell&#39;Argentina &nbsp; 

&nbsp;&quot;Poteva andare in top team Moto2, invece ha scelto noi. Gestire lui e Aegerter? Mi auguro diventi difficile&quot;

Filippo Conti, GRT: &quot;Gardner? Non c&#39;&egrave; stato bisogno di convincerlo. La SBK &egrave; in salute&quot;

        Quattro round portati a termine, previo modalit&agrave; di vera lotta nella mischia della SBK. Il team GYTR GRT Yamaha mette in pista l'americano Gerloff - nella foto di copertina - e il giapponese Nozane. Il manager della formazione vestita di blu &egrave; Filippo Conti, persona competente, appassionata e pure analitica: "Ripercorrendo quanto realizzato sinora - le sue parole - non ci riteniamo del tutto soddisfatti. Ci aspettavamo di pi&ugrave;, purtroppo non siamo riusciti a performare come potremmo. Garrett Gerloff &egrave; stato poco fortunato, poich&egrave; incappato in caduta, mentre Kohta Nozane &egrave; cresciuto, sebbene debba ulteriormente migliorare. Noi abbiamo un pacchetto che ci pu&ograve; consentire di lottare nelle posizioni che davvero contano. Ecco perch&egrave; dobbiamo impegnarci per riuscire a effettuare il&nbsp; gradino successivo". Anche perch&egrave; il livello della SBK &egrave; ancora pi&ugrave; alto. "Certo, &egrave; decisamente pi&ugrave; alto. Lo dicono i numeri. Basti controllare il tempo totale registrato nelle gare 2021, confrontandolo con le manche completate quest'anno. I passi in avanti compiuti si sono dimostrati veramente importanti.&nbsp; Qui abbiamo gare combattutissime, dai tempi sul giro in costante abbattimento. I record segnati in tanti circuiti spiegano bene la situazione: l'asticella &egrave; sempre pi&ugrave; alta e, di volta in volta, verr&agrave; alzata". MotoE Vs SBK: confronto improponibile   GRT &egrave; coinvolta anche nella MotoE, per mezzo del team WithU GRT RNF. Filippo stila un bilancio a seguito delle prime gare 2022: "Siamo contenti di come sta andando la stagione. Nelle gare della classe elettrica tutto il weekend &egrave; molto conciso e spettacolare: i piloti effettuano pochi giri, per&ograve; questi passaggi sono sempre al limite e velocissimi. Noi abbiamo Niccol&ograve; Canepa, capace di fare benissimo e un ottimo lavoro. Avremmo anche Bradley Smith ma, come sappiamo, l'infortuno da lui accusato nell'Endurance lo sta tenendo al momento fuori dalle azioni. L'inglese non ha avuto l'opportunit&agrave; di esprimersi in sella alla nostra Energica. Per&ograve; &egrave; arrivato Andrea Mantovani, in grado di fare un ottimo lavoro. Siamo stati contenti insieme". Pi&ugrave; difficile la SBK o la MotoE? "Sono due campionati diversi tra loro. Ovviamente, per essere competitivi in entrambi, occorrono i medesimi ingredienti. Le finestre di intervento sulla Ego Corsa sono limitate, per adattare le moto abbiamo modifiche ristrette, per fare la differenza si deve essere parecchio combattivi". Quali obiettivi avete per il prossimo futuro? "Il nostro obiettivo principale &egrave; la SBK. Il rapporto con Yamaha sta diventando sempre pi&ugrave; importante, infatti, il marchio sta investendo nel team GRT. Yamaha &egrave; all'interno della nostra struttura, noi siamo molto entusiasti di consolidare queste bella partnership". Quartararo e la MotoGP   Nella classe regina prototipale &egrave; un rappresentante Yamaha a dettare legge. Conti spiega perch&egrave; El Diablo sia il riferimento attuale: "Fabio lo ha ampiamente dimostrato - analizza - &egrave; lui il pi&ugrave; competitivo, poich&egrave; riesce a interpretare le potenzialit&agrave; della M1" Se venisse in SBK, come farebbe? "Quando un pilota va forte in una determinata categoria, non penso che troverebbe difficolt&agrave; in altri campionati. Se Yamaha lo ha confermato con due ulteriori anni di contratto, lo ha blindato nella top class, lui stesso di l&agrave; ha ancora grandi ambizioni, come grandi sono quelle della Casa. Auguro a Quartararo il meglio, sia come pilota che come persona". Visita interessate per Dovizioso nella SBK di Misano       

Parla il manager della squadra Yamaha di Gerloff e Nozane: "I record si abbattono, il livello &egrave; ulteriormente cresciuto" poi passa alla MotoGP: "Quartararo vince perch&egrave; interpreta il potenziale della M1"

Filippo Conti di YGTR GRT: “La SBK ha alzato l'asticella”

        Nella settimana in cui la Motogp era sulla riviera romagnola, a Misano, non solo i piloti italiani sono stati coinvolti in eventi o come ospiti d'eccezione, ma anche quelli spagnoli, nello specifico Marc Marquez, &egrave; stato accolto in un modo davvero speciale. 7 VOLTE CRISTALLO - A dedicargli un premio &egrave; stata la vetreria Conti di Spoleto che, come ormai avviene da diversi anni, in occasione del Gp di Misano ci tiene ad onorare i grandi protagonisti del motociclismo mondiale omaggiandoli con delle opere di cristallo.La vetreria Conti, piccola azienda a conduzione familiare, opera nel settore artigianale da oltre 50 anni ed &egrave; stata creata da Paolo Conti al quale &egrave; poi subentrato anche il figlio Daniele Conti.E proprio quest'ultimo, insieme all'amico Alfredo Sabatini, in occasione del weekend di Misano ha incontrato il sette volte iridato Marc Marquez consegnadogli un trofeo fatto interamente di cristallo e realizzato da loro.Nel trofeo, sono state raffigurate le immagini simbolo delle vittorie di Marquez come il dado rosso con i sei puntini &ldquo;lanciato&rdquo; dal pilota spagnolo in occasione della sesta vittoria, la mano con le cinque dita &ldquo;give me five&rdquo; in occasione del quinto titolo e l'ultima relativa al &ldquo;settimo livello&rdquo; di gioco con il quale Marquez si divert&igrave; a scherzare in occasione della vittoria a Motegi del settimo mondiale.       

In occasione del Gp di Misano, la vetreria Conti di Spoleto ha creato un'opera di cristallo che ha consegnato allo stesso Marquez

Gli italiani “coccolano” Marquez con un trofeo dedicato ai suoi 7 titoli

Trovare risposte nel paddock del Mondiale GP non &egrave; sempre facile. Se l&rsquo;argomento &egrave; il denaro, poi, la missione diventa quasi impossibile. Tutti parlano di soldi ma nessuno scopre le proprie carte, ma &egrave; chiaro che alla fine qualcuno deve pagare la festa. La divisione tra ricchi e poveri &egrave; sempre esistita, anche in questo sport, ed effettivamente le differenze di budget tra grandi e piccoli team della MotoGP sono significative. Se una squadra satellite che viaggia nella parte medio-bassa della classifica investir&agrave; 8 milioni di euro per un Mondiale di 19 tappe &ndash; sette delle quali fuori dall&rsquo;Europa &ndash; i factory team non spenderanno meno di 30 milioni. E in alcuni casi, la cifra rappresenta una soglia minima: qualcuno investir&agrave; anche il doppio!&nbsp;&nbsp;    TETTO SALARIALE - &Egrave; possibile prendere lo stipendio dei piloti come punto di riferimento. Nella MotoGP non esiste la norma del tetto salariale, come accade per esempio nella NBA, ma in un certo senso &egrave; una regola non scritta che vige nel Circus. Sempre parlando in senso generale, cio&egrave; facendo una media, va detto che un top team si autoimpone un tetto salariale di 15 milioni di euro per i due piloti ufficiali, ed &egrave; la cifra che lo scorso anno la Ducati ha sborsato per Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. Questo &egrave; pi&ugrave; o meno il totale investito anche da Honda e Yamaha per le proprie coppie di piloti. Stiamo parlando quindi dell&rsquo;elite della MotoGP.&nbsp;&nbsp;  DIFFERENZE SOSTANZIALI - Questa differenza tra &ldquo;grandi e piccoli&rdquo; non &egrave; soltanto legata alle spese per i piloti. Il potenziale economico che supporta i primi &egrave; indicato anche da un altro dettaglio: una squadra satellite paga soltanto il materiale che utilizza, mentre una Casa &ndash; la cui emanazione &egrave; il factory team &ndash; deve sostenere i costi del materiale prodotto per il proprio team ma anche per quelli satellite.&nbsp;&nbsp; Le strutture ufficiali, poi, muovono anche parecchio personale, mentre una squadra di secondo piano porta una ventina di persone per un test come quello di Sepang. Nei GP europei, poi, alle persone coinvolte se ne aggiunge un&rsquo;altra decina, cio&egrave; i vari addetti all&rsquo;hospitality.&nbsp;&nbsp; Componenti per la moto, viaggi, personale, comunicazione e PR, attivit&agrave; promozionali, invitati e ospiti. Sono tutte voci che compongono la lista dei costi per un team, e qualcuno deve pagare i conti. Cerchiamo di capire chi se ne occupa.&nbsp;&nbsp;   &nbsp; CHE INVESTIMENTI! - La prima fonte di reperimento fondi &egrave; differente tra factory team e squadre satellite. Nel caso dei team ufficiali, il principale supporto economico arriva direttamente dalla Casa costruttrice: la marca ha il proprio mecenate. Anche perch&eacute; con il suo potenziale economico, una Casa usa le corse anche per formare ingegneri pronti per la competizione pi&ugrave; difficile e spinge altri ingegneri verso la ricerca a livelli estremi; perch&eacute; si tratta di mettere in relazione il marchio con il principale palcoscenico tecnologico e questo messaggio viene irradiato in tutti gli angoli del Mondo. Tutti questi discorsi giustificano l&rsquo;ingente quantit&agrave; di milioni che le sei Case presenti in MotoGP investono nel corso di ogni stagione. I bilanci tirano il fiato grazie agli introiti legati agli sponsor &ndash; alcuni dei quali iniettano direttamente denaro, mentre altri sono partner tecnici &ndash; e si tratta principalmente delle aziende maggiormente connesse al mondo dei motori e della moto. Questi sponsor si trasformano in fornitori che somministrano componenti attraverso accordi di interscambio commerciale.&nbsp;&nbsp; Un&rsquo;altra fonte di introiti &egrave; il &ldquo;rimborso&rdquo; che la Dorna paga a ogni Casa, per ciascuna moto, a patto che ne vengano schierate pi&ugrave; di due sulla griglia di partenza.&nbsp;&nbsp; &nbsp; A SCOPO DI LUCRO - Per quanto riguarda i team satellite, invece, la situazione &egrave; differente, perch&eacute; &egrave; diverso anche il fine con cui sono strutturate. I factory team rientrano in un investimento deciso dal board dell&rsquo;azienda che costruisce e vende le moto, quindi in questo caso si investe nello sviluppo della tecnologia e sulla ricerca (costi che i team satellite non hanno), fattori che torneranno utili anche per le moto da strada. Invece i team satellite sono aziende create a scopo di lucro. Soltanto in alcuni casi un team satellite pu&ograve; entrare a far parte dei piani dello sviluppo della moto, come nel caso del rapporto tra Team Pramac e Ducati.&nbsp;&nbsp;   &nbsp; TEAM PRIVATI? ASPETTO COMPLICATO - Esistono poi casi eccezionali come il Team Marc VDS &ndash; con cui Franco Morbidelli debutta in MotoGP &ndash; dove l&rsquo;eccentrico patron Marc van der Straten ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia economicamente privilegiata e ha messo in piedi un team nella classe regina per puro divertimento e per soddisfare la passione per le corse. La raccolta delle risorse dei team privati &egrave; un aspetto complicato. I costi di gestione della struttura sono elevati e la differenza di competitivit&agrave; rispetto alle moto ufficiali &egrave; cos&igrave; netta da rendere difficile anche il reperimento di sponsor sufficientemente munifici per potersi permettere la &ldquo;festa&rdquo;. Di fronte a questo endemico problema di copertura del budget &egrave; intervenuta la Dorna, aiutando a livello finanziario i team non ufficiali: un aiuto che consente di coprire i costi delle moto, pi&ugrave; o meno il 50% del budget annuale.&nbsp;&nbsp;  L&rsquo;UTILE SUPERA I 10 MILIONI - Per quanto possa far storcere il naso ai puristi, la MotoGP &egrave; uno spettacolo, oltre a essere uno sport. Nel momento in cui la FIM, nel 1992, cedette alla Dorna i diritti per organizzare il mondiale Velocit&agrave;, lo sport ha ceduto il passo al legittimo interesse di una compagnia privata che ha la necessit&agrave; di incassare pi&ugrave; denaro possibile grazie al prodotto acquistato. Si tratta del ritorno di un investimento, insomma. E il lavoro, da questo punto di vista, &egrave; impeccabile: negli ultimi 26 anni la Dorna ha condotto il motociclismo a livelli di popolarit&agrave; e notoriet&agrave; mai visti prima, e forse nemmeno mai immaginati. Si &egrave; trattato di un cammino con alti e bassi, con momenti di scetticismo per la direzione imboccata, ma la sensazione &egrave; che da tempo la MotoGP navighi con il vento in poppa.&nbsp;&nbsp; La MotoGP si &egrave; trasformata in uno show, uno spettacolo sportivo, che cresce e che riscuote giorno dopo giorno sempre pi&ugrave; interesse: a testimoniarlo sono le numerose richieste di ospitare un GP che arrivano sulla scrivania del boss della Dorna, Carmelo Ezpeleta. Cos&igrave; come si accumulano i contratti televisivi che, secondo il bilancio della compagnia, sono la benzina che fa funzionare la MotoGP.&nbsp;&nbsp; La MotoGP, infatti, introita denari grazie a tre strade: diritti TV, diritti dei promotori locali (cio&egrave; gli organizzatori dei GP) e pubblicit&agrave;. Di queste tre voci, la pi&ugrave; importante &ndash; e per distacco &ndash; &egrave; quella legata ai diritti TV, che portano pi&ugrave; o meno il 50% del fatturato annuale della Dorna. Il &ldquo;fee&rdquo; (cio&egrave; i milioni di euro) che pagano gli organizzatori locali rappresenta pi&ugrave; o meno il 30%, la restante fetta riguarda la pubblicit&agrave;. Si parla di un totale vicino ai 300 milioni di euro l&rsquo;anno, con oscillazioni del 5% tra una stagione e l&rsquo;altra. L&rsquo;utile lordo &egrave; di circa 50 milioni di euro. Togliendo le tasse, resta una cifra comunque di tutto rispetto, tra i 10 e i 15 milioni.&nbsp;&nbsp; 

Quanto costa un team della MotoGP? e una sessione di test come quella di Sepang? Quanto incassa la Dorna? Come si finanzia uno show da 300 milioni come il mondiale?

I conti della MotoGP: Chi paga la festa?&nbsp;

Saranno i piloti Gino Rea e Aiden Wagner, a portare le due MV Agusta F3 675 in griglia di partenza il 28 Febbraio a Phillip Island in Australia. La squadra pu&ograve; contare sull&rsquo;esperienza e la competenza dell&rsquo;ex pilota Mirko Giansanti, che vestir&agrave; il ruolo di Direttore Tecnico Sportivo.  Giansanti, che ha vissuto da protagonista molte stagioni del Motomondiale in sella a moto 125 e 250 cc, dichiara: &ldquo; &egrave; un salto notevole quello che ci vede impegnati nel Campionato del Mondo di Supersport. Abbiamo le potenzialit&agrave; per poter far bene. Sono entusiasta di questa nuova esperienza che mi vede coinvolto come Direttore Tecnico Sportivo in una categoria cos&igrave; importante. Cercher&ograve; di dare il mio massimo apporto a squadra e piloti&rdquo;.  Filippo Conti, Team Manager del GRT Racing Team ha detto: &ldquo;La prossima stagione ci vedr&agrave; impegnati in un progetto ambizioso ed allo stesso modo entusiasmante. Ci avvaliamo del prestigio di un marchio storico come MV Agusta e dell&rsquo;ingaggio dei piloti Gino Rea e Aiden Wagner ai quali assicuriamo il miglior materiale tecnico e l&rsquo;ambiente idoneo perch&eacute; possano competere e confermare le loro gi&agrave; note potenzialit&agrave;. Ringraziamo gli sponsor che, accordandoci la loro fiducia, hanno aderito a questo progetto per la realizzazione del quale confidiamo nella professionalit&agrave; e nell&rsquo;entusiasmo di tutto il Team".  Gino Rea (nella foto), pilota anglo-britannico, classe 1989, esordisce nel 2007 partecipando al Campionato Europeo Superstock 600, rimanendo a gareggiare in questa categoria anche nel 2008 e nel 2009, stagione che termina con la vittoria del titolo in sella alla Honda CBR600RR del team Ten Kate Honda Racing. Nel 2010 il suo debutto nel Modiale Supersport con la Honda del il team Intermoto Czech, con il quale rinnova l&rsquo;accordo anche per la stagione successiva. Nel 2012 passa alla classe Moto2 del Motomondiale. La stagione passata lo ha visto emergere nella Top Ten del Mondiale Supersport, chiudendo il Campionato al sesto posto con 97 punti all&rsquo;attivo  Il pilota anglo-britannico dichiara: &ldquo;Sono molto entusiasta e non vedo l&rsquo;ora di iniziare a lavorare con il GRT Racing Team! Gi&agrave; dai primi contatti, il Team mi ha trasmesso fiducia e so che faranno tutto il necessario per darmi un ottimo pacchetto. Finora sono stati molto bravi ad organizzare tutto per il 2016. Spero di ripagare i loro sforzi e portare i risultati che meritano il prossimo anno. Sar&agrave; un anno di costruzione per tutti noi come team ma non vedo alcun motivo per cui non possiamo essere molto forti e lottare per le vittorie. La MV Agusta F3 675 si presenta come una moto fantastica e non vedo l'ora di guidarla! Da quando ho debuttato nel mondiale Supersport ho corso solo su una Honda, quindi sono entusiasta di affrontare questa nuova sfida. Sono grato per questa opportunit&agrave; e molto felice di essere riuscito a portare con me il capo meccanico dello scorso anno. Vorrei ringraziare i miei sponsor personali che hanno contribuito a rendere questo sogno una realt&agrave;. Spero di iniziare presto i test&rdquo;.  E&rsquo; Aiden Wagner l&rsquo;altro pilota che porter&agrave; in pista i colori del GRT Racing Team. Australiano classe 1994, vincitore negli eventi extra-campionato disputatisi al Phillip Island Grand Prix Circuit in concomitanza con la MotoGP dell&rsquo;Australian Superstock (2012) e Australian Supersport (2013). Il suo debutto nel Mondiale Supersport &egrave; avvenuto lo scorso anno. Aiden Wagner dichiara: &ldquo;Sono davvero felice di correre con GRT Racing Team per la stagione 2016. Adesso conosco il 70% delle piste in calendario e credo che la combinazione del team con la MV sar&agrave; un grande passo avanti per me. Mi aspetto un grande ambiente nel Team, tutti i ragazzi non solo sono veramente bravi in quello che fanno, ma &egrave; anche bello lavorare con loro. Tutto questo messo insieme dovrebbe essere una combinazione vincente per ottenere ottimi risultati nella stagione 2016. Non vedo l&rsquo;ora di iniziare!&rdquo;

Rea e Wagner con MV Agusta

La concessionaria di pubblicit&agrave; del Gruppo Amodei (del quale fanno parte anche le riviste della Conti Editore, Autosprint e Motosprint, con i mensili In Moto e Auto, AM e Sport&amp;Style) diventa una societ&agrave; di advertising &amp; experience. Non solo un semplice cambio di denominazione, ma di sostanza, come ha spiegato l&rsquo;amministratore delegato Massimo Martellini: &laquo;Saremo al fianco delle aziende per la pubblicit&agrave;, ma anche nel mondo degli eventi fino al contatto con le persone. Integreremo la pubblicit&agrave; in senso stretti con gli eventi&raquo;.  La novit&agrave; &egrave; stata annunciata ieri sera, nel corso di una grande festa alla Fabbrica del Vapore, location affascinante nel centro di Milano. Con una folta schiera di ospiti VIP, che vanno da Fernando Llorente a Barbara Berlusconi, dal dg interista Piero Ausilio a Igli Tare, dal presidente del Torino Urbano Cairo al dg del Parma Pietro Leonardi, dall&rsquo;ad interista Marco Fassone al suo capitano Javier Zanetti, dal presidente del Verona Setti al ds del Napoli Bigon, fino al presidente della Lega Maurizio Beretta e il dg della Figc Antonello Valentini.  Nell&rsquo;occasione &egrave; stato presentato anche il nuovo mensile della Conti Editore, Cotto e Mangiato, in edicola da fine giugno.  Piero Chiambretti, presentatore della serata, anzi &ldquo;editore&rdquo;, visto che per tutta la serata si &ldquo;spaccia&rdquo; per Roberto Amodei, spiega: &laquo;Il gruppo Amodei con Tuttosport, il Corriere dello Sport, il Guerin Sportivo, Autosprint, Motosprint, Auto &egrave; il pi&ugrave; grande gruppo editoriale sportivo in Italia...&raquo;.  *Nelle foto. In alto, da sinistra: l&rsquo;amministratore delegato di Sport Network, Massimo Martellini, il nostro editore Roberto Amodei, Piero Chiambretti e il direttore del Corriere dello Sport Paolo De Paola.&nbsp;  Sotto, dall&rsquo;alto: Giorgia Palmas e Vittorio Brumotti, Barbara Berlusconi, il direttore Editoriale della Conti, Andrea Brambilla con Chiambretti, Ilaria D&rsquo;amico premiata.         

Festa con i VIP per il nostro Gruppo Editoriale

Leandro Mercado giovane e talentuoso pilota argentino che corre con il team Barni nella FIM Cup Stock 1000, &egrave; passato da Bologna.  E ne ha aprofittato per una visitina alla Conti Editore, per prendersi una copia di Motosprint fresca di stampa.  Perch&eacute; Leandro, anzi &ldquo;Tati&rdquo; come lo chiamano tutti parla e legge l&rsquo;italiano senza problemi.  Lo scorso anno ha terminato quarto la stagione della Stock 1000.  

L&rsquo;argentino corre per il Team barni la Stock 1000 

8 risultati per 'conti'

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Leandro Mercado in visita a Motosprint