REZZATO (BS) - Dal 2017, Honda ha dotato la CRF450R di un monocilindrico potente quanto quelli della migliore concorrenza. Nel 2019, crescono ancora le prestazioni e cala il peso; &Egrave; stata addirittura tolta la pedivella d&#39;avviamento. Come al solito, la cura dei dettagli &egrave; una delle migliori, se non la migliore, della categoria e ora, finalmente, il manubrio Renthal con tubo di 22 millimetri di diametro e traversino ha lasciato il posto ad un elemento conico e i cerchi sono di colore nero.  ALLUNGO E MANEGGEVOLEZZA - In sella, tutto &egrave; al posto giusto e la maneggevolezza nello stretto &egrave; elevatissima. Per questo motivo, nei tratti veloci la CRF450R va gestita con mestiere, anche perch&eacute; il nuovo motore ha pi&ugrave; allungo del precedente, senza avere perso nulla ai bassi e medi regimi. Promosse anche le modifiche all&#39;impianto frenante, pi&ugrave; potente.  L&#39;ELETTRONICA NON MANCA - Per personalizzare la risposta al comando del gas e adattare l&rsquo;erogazione alle differenti condizioni di grip del tracciato, ci sono tre mappature. C&#39;&egrave; anche il launch control con tre livelli d&rsquo;intervento Unica nota stonata, la frizione; il comando &egrave; duro e ha la tendenza a prendere gioco. La CRF450R &egrave; gi&agrave; disponibile ad un prezzo di 9490 euro. 

<p>Il grosso monocilindrico ha guadagnato allungo ma la fruibilit&agrave; resta ottima. Merito di una ciclistica equilibrata, pi&ugrave; stabile che agile.</p> 

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Honda CRF450R: più potenza, stessa guidabilità