Toprak Razgatlioglu lascer&agrave; Yamaha&nbsp;in favor di BMW a fine anno, e tutti a chiedersi? Chi sostituir&agrave; il turco nella formazione ufficiale blu di Iwata? Confermando la trattativa instaurata con Johann Zarco, giusto poco fa ci &egrave; arrivata ulteriore novella: Sam Lowes potrebbe salutare la Moto2, debuttando in SBK.  Yamaha e Lowes, affare possibile e tutto inglese in SBK    Poco fa avete letto bene: si tratta di Sam Lowes il ricercato da Yamaha, non Alex. Alex ha gi&agrave; corso con Yamaha in SBK dal 2016 al 2019, adesso potrebbe arrivare il turno del gemello, proprio Sam che &egrave; oggi impegnato con il team Marc VDS in Moto2, squadra con la quale ha convidiviso la vittoria di Jerez.  Quindi, il biondo Lowes - lo &egrave; anche l&#39;altro - va ancora forte nel paddock del Motomondiale, ma una chiamata importante potrebbe indurlo a cambiare rotta, tornando dove ha debuttato nel mondiale. Era il 2009, con Honda in Supersport. Stagioni complete con Yamaha dal 2011 al 2013, quest&#39;ultimo anno da titolo iridato a bordo della R6.  Poi, il salto a qualcosa di completamente diverso, la middle class &quot;prototipale&quot;, in cui figura dal 2014, ricordando la parentesi Aprilia MotoGP edizione 2017. Il nativo dello Linconshire &egrave; pilota esperto, diventato anche un buon collaudatore. La squadra capitanata da Paul Denning nella massima serie delle derivate gli sta aprendo le porte.  Classifica piloti SBK  Lowes pi&ugrave; Lowes, ricongiunzione dei gemelli diversi in SBK    Molto contenta dell&#39;operato garantito da Andrea Locatelli - non per caso &egrave; arrivato l&#39;accordo biennale tra le parti - Yamaha sta seriamente puntando a Sam Lowes, mica lo stiamo scrivendo &quot;giusto per&quot;. Del resto, al di l&agrave; del sommario Curriculum descritto, il britannico di bandiera inglese &egrave; inglese come Paul Denning, manager della formazione Pata Yamaha Prometeon WordlSBK.  Se vi sembra un dettaglio spicciolo, sappiate che non lo &egrave;. Caratura del pilota gi&agrave; conosciuta, et&agrave; buona - 33 anni da compiere il prossimo 14 settembre - e desiderio di cambiare aria lo favoriscono, come &egrave; favorevole la nazionalit&agrave; di un team che vuole chiudere la pagina Razgatlioglu, a dire il vero chiusa da Toprak.  Vedrete che se ne parler&agrave;: Sam Lowes &egrave; una delle scelte possibili a guidare la M1. Provate a immaginare l&#39;affare andato in porto: Lowes incontrerebbe Lowes, cio&egrave; Alex. Al momento Alex del team Kawasaki &egrave; anch&#39;egli in trattativa per rimanere o andarsene. Noi diciamo che rester&agrave; in SBK, ritrovando il gemello diverso ma identico, a riprendere sfide nazionali condivise in patria nella loro giovent&ugrave;.  Ma la vera domanda &egrave;: entrambi col numero 22, a chi andrebbe la tabella tanto agognata?  Calendario prossime gare 

Il britannico &egrave; corteggiato dal team Pata Yamaha Prometeon, che lo riporterebbe nel paddock dove vinse in Supersport

Yamaha pensa al dopo Razgatlioglu in SBK: ecco Sam Lowes

Nome e cognome di Toprak Razgatlioglu tengono banco pi&ugrave; che mai. Il turco &egrave; gi&agrave; in Inghilterra, pronto a vivere il quarto round stagionale della SBK. A Donington Park, vedremo in azione la R1 numero 54, gestita dalla squadra Pata Yamaha with BRIXX, formazione che schiera anche Andrea Locatelli e condotta dal manager Paul Denning.  In una recente intervista rilasciata a Motosport.com e poi ripresa dal sito WorldSBK, Paul ha detto la sua in merito ai piloti schierati dalla Casa di Iwata nel campionato dedicato alle moto derivate di serie. Denning, appunto, si &egrave; soffermato proprio su Razga e ha parlato anche di Garrett Gerloff, punta GRT.  Il tema &egrave; la MotoGP. Toprak &egrave; in piena trattativa per farne parte nel 2022. Garrett l&#39;ha gi&agrave; assaggiata due volte, in sostituzione di Valentino Rossi a Valencia 2020, poi di Franco Morbidelli nello scorso weekend di Assen. Paul la pensa cos&igrave;: &quot;Ci piacerebbe tenerli entrambi in questo paddock - quello SBK, ovviamente - ma se qualche team MotoGP si facesse avanti con una buona offerta, Yamaha non si metterebbe di traverso&quot;.  Toprak punta al numero 1, Garrett anche     Il turco e l&#39;americano sono due purosangue, privi di mezze misure. Denning ha in Razga una opinione ben precisa: &quot;So bene quanto sia forte la sua motivazione - spiega - e quanto voglia vincere. Non parlo per lui, ma&nbsp; immagino che preferirebbe laurearsi Campione del Mondo Superbike anzich&eacute; arrivare sesto in MotoGP&quot;.  Difficile dar torto al manager inglese, che poi si sofferma sul texano: &quot;Il fine settimana olandese &egrave; stato inficiato da condizioni meteo in continuo mutamento - descrive lo scenario trovato nella top class dal numero 31 - ma lui &egrave; rimasto tranquillo, facendo parlare il suo talento. Penso sia andato veloce&quot;.  Infine, la pubblicit&agrave; ricavata dalla SBK: &quot;So che Lin Jarvis e tutta la struttura Yamaha impegnata in MotoGP siano rimasti piacevolmente impressionati, questa &egrave; una bella cosa per il nostro paddock. Malgrado non abbia ancora vinto una manche Superbike, Gerloff ha dimostrato di essere competitivo&quot;.  Brembo spiega quanto e come siano sollecitati i freni delle SBK a Donington Park 

Paul &egrave; il manager Pata Yamaha with BRIXX: &quot;Immagino che Toprak voglia laurearsi campione con le derivate. Ci piacerebbe mantenere il turco in questo paddock e vorremo tenere pure Gerloff, ma...&quot;

SBK, Denning: &ldquo;Razgatliogu e Gerloff in MotoGP? Yamaha non si opporrebbe&rdquo;

        Yamaha ha fatto il suo ritorno nel mondiale Superbike quest&rsquo;anno e ha terminato in  quinta posizione nella classifica costruttori. Tuttavia la stagione &egrave;  stata segnata da varie sfide, per cui &egrave; stato difficile lottare sempre  per la top 3. Ci &egrave; voluto tutto l&rsquo;anno per ottenere il podio, ma quando Sylvain Guintoli l&rsquo;ha centrato in Gara1 in Qatar, &egrave; stata una vittotia per il nuovo team nella  lunga strada del progresso. I &nbsp; &ldquo;L'anno &egrave; stato impegnativo per alcuni aspetti, i piloti hanno  rimediato alcuni infortuni e questo ha rallentato il nostro  miglioramento&rdquo;, ha spiegato il team manager Paul Denning a World SBK.com. &ldquo;Quando la moto ha iniziato ad  avere qualche buon progresso, c&rsquo;&egrave; stato il brutto infortunio di Sylvain e  Alex si &egrave; poi rotto la clavicola e il progetto non &egrave; proseguito con lo  stesso ritmo. Speravamo di ottenere risultati migliori, questo &egrave; chiaro,  ma il massimo livello del campionato ora &egrave; il livello della MotoGP, per  quello che i nostri principali avversari stanno facendo&rdquo;. &nbsp; La stagione si  &egrave; conclusa positivamente e Denning &egrave; contento delle prestazioni del  team. &nbsp; &ldquo;Dal punto di vista di Yamaha, alla fine del 2011 erano ultimi in campionato con una collaborazione completa con la fabbrica, una moto che  &egrave; stata sviluppata principalmente in Giappone e una squadra molto  stabile, con due piloti davvero buoni&rdquo;, ha detto Denning. &ldquo;Ma cinque  anni fuori dal Campionato, si tratta di un lungo periodo perch&eacute; la  struttura scompare, la propriet&agrave; intellettuale viene sostituita da tutto  quello che gli altri stanno facendo e se si guarda a come Kawasaki e  Ducati hanno sviluppato la moto in questo Campionato, in particolare a  Ducati, tre anni fa nessuno avrebbe pensato a quello che ora sta facendo  Chaz. Passo dopo passo lo stesso pilota, gli stessi ingegneri e la  stessa struttura hanno avuto successo. In realt&agrave; non siamo dov&rsquo;era la  moto tre anni fa, quindi dita incrociate, possiamo raggiungere quel  livello pi&ugrave; velocemente rispetto a loro e iniziare a sfidare loro e  anche le moto verdi&rdquo;. &nbsp; Alex Lowes rimarr&agrave; con il team Pata Yamaha Official e Michael  van der Mark si unir&agrave; a lui. &nbsp; &ldquo;Non vediamo l&rsquo;ora che arrivi il 2017, con molto ottimismo, &nbsp;ma  l&rsquo;ottimismo va temperato con il realismo di quanto sia duro il  campionato e di quando lavoro dobbiamo fare per raggiungere il livello  superiore&rdquo;, ha detto Denning. &ldquo;Vogliamo vedere entrambe le R1  costantemente nella top 6, spingere verso il podio fin dall&rsquo;inizio della  prossima stagione e l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di averli nella top 6 del  Campionato. Potrebbe non sembrare un obiettivo molto interessante, ma  dobbiamo basarci su dove siamo adesso e per noi sarebbe un significativo  passo in avanti in termini di prestazione e costanza&rdquo;.       

"Quando la moto ha iniziato ad avere qualche buon progresso, c'&egrave; stato il brutto infortunio di Guintoli e Lowes si &egrave; poi rotto la clavicola..." dice Paul Denning, team manager di Yamaha

SBK, Denning: "Speravamo in risultati migliori"

Paul Denning, Team Principal di Crescent Suzuki, ha fatto il punto della situazione a conclusione dei test di Jerez che hanno visto in pista il confermatissimo Alex Lowes ed il nuovo arrivo Randy De Puniet, alle prese con lo sviluppo della GSX-R1000.  &ldquo;Come probabilmente gi&agrave; sapete, l&rsquo;ex pilota MotoGP Randy De Puniet &egrave; entrato a far parte del team per la stagione 2015&rdquo;, ha commentato Denning. &ldquo;Dopo essere stato impegnato nello sviluppo della GSX-RR per il ritorno di Suzuki in MotoGP, Randy non vede l&rsquo;ora di tornare alle corse vere e proprie ed &egrave; molto fiducioso sul fatto di poter diventare un pretendente al titolo ed al podio ad ogni round. Pur continuando il suo lavoro come tester MotoGP, soprattutto in vista dell&rsquo;arrivo di un nuovo fornitore di pneumatici in MotoGP, per Randy il Mondiale Superbike sar&agrave; la priorit&agrave;&rdquo;.  La compagine inglese &egrave; scesa in pista a Jerez al termine dello scorso mese, non riuscendo per&ograve; a sfruttare al meglio il tempo a propria disposizione a causa del meteo inclemente. &ldquo;Il test di Jerez &egrave; stato positivo, nonostante la volont&agrave; del meteo di rovinarci i piani. La versione 2015 della GSX-R1000 Crescent Suzuki ha gi&agrave; mostrato una notevole competitivit&agrave; e costanza di rendimento. Le nuove regole, come da aspettative, stanno creando un maggiore equilibrio tra le varie moto. Alex ha fatto segnare il tempo pi&ugrave; veloce tra i piloti presenti, sia con pneumatici da gara che da qualifica, sull&rsquo;asciutto, mentre Randy ha familiarizzato con la GSX-R1000 Superbike velocemente e si &egrave; detto fiducioso ed a suo agio in tutte le condizioni di pista".  De Puniet non &egrave; l&rsquo;unica novit&agrave; a livello di organico del Team Crescent Suzuki, come spiega in dettaglio Denning: &ldquo;Il test ha rappresentato inoltre la prima occasione per lavorare con la nuova struttura della squadra, dopo l&rsquo;addio di Phil Marron, Carl Meakin e di Scott Kennedy. Pete Jennings torna con Crescent e sar&agrave; il capo tecnico di Alex, mentre i nuovi arrivi Melvin Newnes e Andry Berzins lavoreranno al suo fianco con Ian Campbell. Lez Dale, Russell e Ash continueranno a lavorare insieme, ma dal lato del box di Randy. Christophe Lambert &egrave; l&rsquo;ultima aggiunta e sar&agrave; il tecnico dati per Randy, mentre Davide Gentile far&agrave; da supervisore della parte elettronica, lavorando direttamente con Alex durante i weekend di gara, con Tim Seed che dar&agrave; una mano ad entrambi.&rdquo;

Il Team Principal di Crescent Suzuki Paul Denning guarda con attesa alla prossima stagione: ci sar&agrave; anche De Puniet

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