        L'annuncio dell'arrivo di Nicol&ograve; Bulega in Superbike nel team ufficiale Ducati Aruba per il 2024 ha ovviamente avuto come conseguenza l'addio di Michael Ruben Rinaldi, che ha difeso i colori della squadra (e del marchio italiano) dal 2016 ad oggi. Un lunghissimo periodo in cui, tra Stock 1000 e SBK, sono stati tanti i momenti che il romagnolo ricorder&agrave; con il sorriso. SBK: i pi&ugrave; grandi trasferimenti di mercato della storia Rinaldi: &ldquo;Quando sono arrivato ero poco pi&ugrave; che un ragazzino&rdquo;   Sui propri social, Michael ha voluto ricordare quello che, in effetti, &egrave; stato un lungo viaggio ricco di insidie, insicurezze ma anche tante, tantissime soddisfazioni: &ldquo;Caro Team, il nostro &egrave; stato un viaggio meraviglioso. Alla nostra prima gara insieme, ovvero Aragon 2016, ero poco pi&ugrave; che un ragazzino e ricordo bene il pensiero che avevo nella mente in quel momento: volevo arrivare con voi in Superbike e diventare campione del mondo&rdquo;. &ldquo;Sono passati tanti anni da quella gara e sono state altrettante le emozioni vissute insieme che mi hanno permesso di approdare davvero con voi in SBK, tra cui ovviamente il titolo in Stock 1000 nel 2017&rdquo;, ha ricordato Rinaldi. &ldquo;Poi la crescita, la prima vittoria nel mondiale, i podi e il trionfo nel campionato indipendenti 2020 e l'arrivo al team ufficiale. Dopo questi momenti, e tre stagioni da ufficiale, &egrave; giunto il momento di chiudere questo capitolo per puntare a nuove sfide&rdquo;. SBK Francia: dove vederla, orari TV e programmazione SKY e TV8 &ldquo;Ho sempre dato tutto me stesso&rdquo;   &ldquo;In ogni momento di questa avventura, ho sempre dato tutto me stesso crescendo sia come persona che come pilota. Mi avete supportato e sopportato, spronandomi a spingere al massimo in ogni gara e sono orgoglioso di tutto ci&ograve; che abbiamo vinto insieme, ma la vittoria a Misano con voi, davanti al pubblico di casa, vale pi&ugrave; di ogni altra cosa&rdquo;, prosegue il numero 21. &ldquo;Tutti questi ricordi incredibili mi daranno la forza per proseguire in questa seconda parte di stagione con grinta e determinazione&rdquo;, conclude Michael, senza dimenticare un ulteriore ringraziamento. &ldquo;Voglio ringraziare tutti i membri del team Aruba e di Ducati Corse, ma anche i miei tifosi e i ducatisti per il loro calore. Anche grazie a loro, ho sempre cercato di tirar fuori la miglior versione di me. Ci rivediamo in pista&rdquo;. SSP, Simone Corsi verso il mondiale: "Sto valuntando le opzioni per il 2024"       

Con l'arrivo di Bulega, Michael saluter&agrave; ufficialmente la squadra ufficiale Ducati a fine 2023: &ldquo;Si chiude questo grande capitolo, per puntare a nuove sfide&rdquo;

SBK, l'addio di Rinaldi al team Aruba: “E' stato un viaggio meraviglioso”

        La notizia era nell'aria da tempo e i test effettuati con la Ducati Panigale V4 R negli ultimi mesi lasciavano ben poco spazio ad altri scenari, ma adesso, a pochi giorni dal round di Magny-Cours, &egrave; arrivata l'ufficialit&agrave;: Nicol&ograve; Bulega correr&agrave; nel mondiale Superbike nel 2024 con il team ufficiale Aruba Ducati, al fianco di Alvaro Bautista. Kawasaki saluta Rea: si chiude un'era della SBK In SBK da campione del mondo della SSP?  Il classe '99 sta vivendo una stagione stellare in Supersport con la Panigale V2 della medesima squadra, con cui ha ottenuto ben nove vittorie ed altri quattro piazzamenti a podio che gli permettono di occupare la prima posizione nella classifica di campionato con un margine di 46 lunghezze su Stefano Manzi. Nei sopracitati test con la V4 R, Nicol&ograve; ha dimostrato di essere gi&agrave; pronto per il salto nella classe regina delle derivate di serie, in cui potrebbe arrivare da campione del mondo 2023 della SSP. Il suo approdo nel team Factory al posto di Michael Ruben Rinaldi render&agrave; la Ducati ancora pi&ugrave; competitiva nella prossima stagione? Gigi Dall'Igna annuncia: "Andrea Iannone in SBK nel 2024" Bulega: &ldquo;Un sogno che diventa realt&agrave;"  &ldquo;Voglio essere sincero: questo &egrave; un sogno che si avvera. Correre per un team ufficiale &egrave; il desiderio di ogni pilota e per questo motivo, prima di parlare delle mie emozioni e delle mie aspettative, voglio ringraziare Ducati e Aruba.it Racing", ha ammesso Nicol&ograve;. "Sono anche estremamente riconoscente per l'opportunit&agrave; che mi &egrave; stata data gi&agrave; nella passata stagione da Aruba.it e Feel Racing ed in particolar modo da Stefano Cecconi, Serafino Foti e Daniele Casolari, che mi hanno scelto per guidare una Ducati Panigale V2 fantastica su cui mi sono sentito subito a mio agio". "So quanto importante sia questa opportunit&agrave; e dar&ograve; sempre il massimo per migliorami, giorno dopo giorno, con l&rsquo;unico obiettivo di ottenere i migliori risultati possibili", prosegue il pilota di Montecchio Emilia. "Lo dico ancora: grazie per la fiducia. Pensando alla storia di questo Team dove hanno sempre corso grandissimi campioni mi sento fiero di poter difendere gli stessi colori. Inoltre sono molto felice di poter condividere il box con Alvaro Bautista. Averlo come compagno di squadra sar&agrave; un grosso stimolo e cercher&ograve; di assorbire ogni informazione per poter imparare da lui&rdquo;. Giulio Nava: "Sacrificio e impegno dietro ai successi di Bautista"       

Nicol&ograve; effettuer&agrave; il salto nella classe regina delle derivate di serie in sella alla Panigale V4 R ufficiale, andando a condividere il box con lo spagnolo

SBK, ufficiale: Bulega al fianco di Bautista in Ducati Aruba nel 2024

Assente nei test di Misano e reduce dall&#39;esperienza in MotoGP a Le Mans, Danilo Petrucci &egrave; tornato in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Barni Spark Racing per due giornate di test sul tracciato del Mugello, utili a riprendere la giusta confidenza con moto e squadra in vista dell&#39;ormai imminente round di casa al Misano World Circuit Marco Simoncelli (in programma dal 2 al 4 giugno).  L&#39;avvio di stagione del ternano nel mondiale Superbike &egrave; stato pi&ugrave; complicato del previsto, con una sola Top 5 ottenuto in occasione del round di Mandalika e l&#39;undicesimo posto nella classifica di campionato dopo i primi quattro weekend di gara, ma i nuovi componenti testati sul tracciato alle porte di Firenze sembra che abbiano permesso a Danilo di effettuare un passo in avanti dal punto di vista del feeling in sella. Baster&agrave; per vederlo nelle posizioni di vertice a partire dall&#39;appuntamento di Misano?  Classifica piloti SBK    Le parole di Danilo Petrucci dopo i test del Mugello   Nelle dichiarazioni successive al test, &ldquo;Petrux&rdquo; la lasciato trasparire un po&#39; di ottimismo, senza tuttavia sbilanciarsi del tutto: &ldquo;Avevamo moltissime novit&agrave; da provare sulla moto, tra cui un nuovo forcellone e diverse opzioni nel setup. Novit&agrave; che mi hanno permesso di migliorare il feeling alla guida, ma questi chilometri sono stati molto utili anche per comprendere meglio il comportamento delle gomme Pirelli (ben diverse dalle Michelin MotoGP e dalle Dunlop usate lo scorso anno nel MotoAmerica, ndr)&rdquo;.  JuniorGP, Tiezzi stoico a Valencia: zona punti sfiorata con una frattura 

Danilo ha effettuato una due giorni sulla pista toscana, provando anche un nuovo forcellone che sembra soddisfare le sue esigenze

SBK, test al Mugello positivo per Petrucci: a Misano ci sar&agrave; la svolta?

        La prima giornata di test della Superbike a Barcellona si era chiusa con un Alvaro Bautista davanti a tutti e particolarmente sereno. Uno stato d'animo che ha permesso allo spagnolo di iniziare al meglio anche il Day 2, visto che a met&agrave; giornata la sua Ducati Panigale V4 R ufficiale si trova davanti a tutti grazie ad un riferimento cronometrico di 1'40.459, distante meno di un decimo dal record della pista. Il campione del mondo in carica &egrave; anche caduto alla curva 11 nel corso della sessione, chiudendo ugualmente davanti a tutti. Alle sue spalle a met&agrave; giornata troviamo il connazionale Iker Lecuona con la Honda CBR1000RR-R, anche lui velocissimo ma caduto durante un tentativo di time attack alla curva 14, venendo poi portato al centro medico per accertamenti e causando l'esposizione di una bandiera rossa. SBK: la particolare soluzione di Toprak per dare il massimo nei test Rinaldi migliore degli italiani, sorpresa Gardner  In terza piazza c'&egrave; il migliore degli italiani, ovvero Michael Ruben Rinaldi con la seconda Ducati Factory, seguito da un sorprendente Remy Gardner con la Yamaha R1 del team GRT. L'australiano, ex-MotoGP, &egrave; il migliore degli indipendenti e il primo dei piloti in sella alle moto della Casa di Iwata, con cui &egrave; riuscito a far registrare un tempo migliore anche rispetto a Jonathan Rea, che chiude la Top 5 con la Kawasaki. Buona anche la sesta posizione del &ldquo;nostro&rdquo; Andrea Locatelli con la Yamaha ufficiale (seppur con una caduta), seguito da Xavi Vierge, Alex Lowes, Michael Van Der Mark e Scott Redding a chiudere i dieci con le due BMW del team SMR. Solo undicesimo Toprak Razgatlioglu, il quale non si &egrave; per&ograve; concentrato sul time attack, con Danilo Petrucci tredicesimo e Axel Bassani quindicesimo. Passando alla classe Supersport, &egrave; ancora una volta Nicol&ograve; Bulega ad occupare la prima posizione in sella alla Ducati Panigale V2 del team Aruba; il leader del mondiale precede i compagni di marca Raffaele De Rosa, Yari Montella e Federico Fuligni. SSP300, Mirko Gennai: "Quest'anno l'obiettivo &egrave; uno solo" | Esclusiva       

Nonostante un incidente, il ducatista continua a dettare il passo anche nella mattinata del Day 2 davanti a Lecuona, anche lui caduto. Sorprende Gardner, indietro Petrucci

Test Barcellona SBK: Bautista cade, ma resta al top a metà giornata

        Non c'&egrave; da stupirsi, ma a chiudere al comando la prima giornata di test della Superbike a Barcellona &egrave; stato Alvaro Bautista con la Ducati Panigale V4 R ufficiale del team Aruba. Lo spagnolo, campione del mondo in carica e leader del mondiale dopo i primi due round, &egrave; riuscito ad essere immediatamente competitivo al Montmel&ograve;, restando in vetta dall'inizio alla fine di questo Day 1. SBK 2023: sar&agrave; un monologo Bautista-Ducati? | Il tema Bautista pensa a divertirsi in sella  &ldquo;Ho pensato solo a divertirmi in sella, ma ha funzionato visto che sono riuscito ad essere molto competitivo fin dai primissimi giri su questa pista&rdquo;, racconta Alvaro al termine della sessione. &ldquo;Pur essendo stati veloci nei primi due round della stagione, sapevamo di avere ancora del potenziale da sfruttare e questi test ci stanno dando la possibilit&agrave; di testare nuove soluzioni senza lo stress del weekend di gara&rdquo;. &ldquo;Quando parlo di novit&agrave;, in realt&agrave; non intendo nuove parti sulla moto, ma soltanto dei setup diversi&rdquo;, prosegue il trentottenne. &ldquo;Non sono ancora dire se siano migliori o peggiori di quelli che abbiamo utilizzato ad inizio anno, ma almeno sappiamo di poter cambiare assetto continuando ad essere veloci su ogni tipo di tracciato&rdquo;. Addio Yamaha MotoGP: Morbidelli ha in "testa" la Ducati SBK? Ducati velocissima sul giro singolo, ma anche sul passo gara  &ldquo;Per quanto riguarda il giro singolo, non ho spinto al massimo simulando un time attack in stile Superpole, ma ho comunque forzato il ritmo riuscendo a far registrare un tempo davvero notevole. Il fatto che sia arrivato con questa facilit&agrave; evidenzia il mio gran feeling con questa Ducati, con cui per&ograve; mi trovo alla grande anche e soprattutto nelle simulazioni di passo gara con gomme usate, che &egrave; l'aspetto pi&ugrave; importante nei test&rdquo;, conclude il numero 1 con grande tranquillit&agrave;. SSP300, Mirko Gennai: "Quest'anno l'obiettivo &egrave; uno solo" | Esclusiva       

Lo spagnolo ha chiuso al comando la prima giornata di test in sella alla Ducati: &ldquo;Ho guidato tranquillamente. I tempi sono stati buoni fin da subito&rdquo;

SBK, Test Barcellona: Alvaro Bautista velocissimo e senza stress

        Non &egrave; una novit&agrave;, ma anche in questa prima parte della giornata inaugurale di test del mondiale Superbike a Barcellona &egrave; Alvaro Bautista a comandare la classifica. Lo spagnolo detta il passo in sella alla Ducati Panigale V4 R ufficiale del team Aruba, con cui ha ottenuto un miglior crono di 1'40.500 rifilando ben sette decimi al pi&ugrave; diretto degli inseguitori, ovvero Iker Lecuona con la Honda CBR1000RR-R. La seconda Ducati ufficiale, guidata da Michael Ruben Rinaldi, si trova invece in terza piazza: il riminese si sta confermando competitivo in questo avvio di stagione, pur accusando un ritardo importante (ben 849 millesimi) sul giro secco rispetto al compagno di marca. Rinaldi &egrave; anche l'ultimo pilota ad avere un distacco inferiore al secondo rispetto a Bautista.  SBK 2023: sar&agrave; un monologo Bautista-Ducati? | Il tema Razgatlioglu quarto, Petrucci nono. Bulega al top in SSP  In quarta posizione troviamo il turco Toprak Razgatlioglu, con un best lap pi&ugrave; lento di ben un secondo e 123 millesimi rispetto al miglior riferimento cronometrico del diretto rivale per la corsa al titolo, seguito dal compagno di squadra in Yamaha Andrea Locatelli e dalla seconda Honda dello squadrone HRC, ovvero quella di Xavi Vierge. Il migliore dei piloti indipendenti in questa prima mattinata di test &egrave; stato Garrett Gerloff, settimo e primo dei piloti BMW, con Dominque Aegerter, Danilo Petrucci e Scott Redding a chiudere la Top 10. Tredicesimo, invece, Axel Bassani con la Ducati Motocorsa. Presenti inoltre alcuni protagonisti della Supersport, con il leader della classifica di campionato Nicol&ograve; Bulega al comando con la Ducati Panigale V2 con oltre un secondo di vantaggio su Raffaele De Rosa e sul rientrante Yari Montella. Calendario SBK 2023: date, orari tv e dove vederla       

Lo spagnolo della Ducati comanda la classifica al termine della mattinata, davanti a Lecuona e Rinaldi. Quarto Razgatlioglu, nono Petrucci

SBK Test Barcellona, Day 1: Bautista detta il passo a metà giornata

        Dopo un inizio di stagione emozionante sul tracciato di Phillip Island (qui le pagelle), &egrave; gi&agrave; tempo di tornare in sella per i protagonisti del Mondiale Superbike e della Supersport, per un altro appuntamento extraeuropeo. Questo fine settimana si svolger&agrave; infatti il secondo round della stagione, in programma in Indonesia al Pertamina Mandalika Street Circuit. Sulla pista indonesiana i piloti delle due categorie iridate dovranno gi&agrave; andare alla caccia delle Ducati di Alvaro Bautista e Nicol&ograve; Bulega, entrambi a punteggio pieno dopo l'appuntamento inaugurale, con tanti protagonisti pronti a darsi battaglia e la &ldquo;solita&rdquo; incognita meteo indonesiana che potrebbe mescolare i valori in campo. Andiamo a scoprire gli orari TV del weekend. SBK: la griglia completa per la stagione 2023 SBK Indonesia: la programmazione di Sky  Cos&igrave; come per Phillip Island, anche questa volta per seguire in diretta le gesta dei piloti delle derivate di seria bisogner&agrave; stare svegli in orario notturno, anche se ne varr&agrave; sicuramente la pena. Su Sky Sport MotoGP si potranno seguire in diretta tutte le sessioni a partire dalla giornata di sabato (il venerd&igrave;, invece, soltanto sul sito WorldSBK): ecco gli orari di prove e gare. Sabato 4 marzo 02:55 - Superpole SSP 03:40 &ndash; Superpole SBK 05:00 &ndash; Gara 1 SSP 06:30 &ndash; Gara 1 SBK Domenica 5 marzo 03:30 &ndash; Superpole Race SBK 05:00 &ndash; Gara 2 SSP 06:30 &ndash; Gara 2 SBK SBK, calendario 2023: date, orari, dove vederla La programmazione di TV8  Sabato 4 marzo 06:30 &ndash; Gara 1 SBK Domenica 5 marzo 03:30 &ndash; Superpole Race SBK 06:30 &ndash; Gara 2 SBK Il Team Maurer presenta la squadra per l'Aprilia RS 660 Cup 2023       

Primo back to back della stagione per i piloti della Superbike e della Supersport, che torneranno in azione a Mandalika: ecco il programma del weekend

SBK, Indonesia: orari, date, dove vederla in TV

        I test a Phillip Island non si sono conclusi nel migliore dei modi per Axel Bassani, che &egrave; stato lo sfortunato protagonista di un incidente con Danilo Petrucci alla curva 4. Caduta a parte, per&ograve;, il portacolori del team Motocorsa Racing &egrave; riuscito a migliorare il proprio feeling in sella alla Ducati Panigale V4 R in configurazione 2023, avvicinandosi alle posizioni di alta classifica nonostante i chilometri in meno percorsi rispetto alla concorrenza. &ldquo;Per quanto riguarda l'incidente, ovviamente mi scuso con Danilo, visto che stavamo girando insieme facendo un long run e volevo semplicemente passarlo visto che in quel punto del tracciato ero pi&ugrave; veloce&rdquo;, ha spiegato Axel a fine giornata. &ldquo;Ho tentato l'ingresso, lui ha mollato i freni e ci siamo scontrati. Sarebbe meglio evitarli, certo, ma sono episodi che possono succedere, anche se purtroppo abbiamo perso tempo&rdquo;. Test SSP, Bulega: "Ottimo feeling con la Ducati fin dai primi giri" Bassani: &ldquo;Abbiamo fatto un passo in avanti rispetto a Portimao&rdquo;  &ldquo;Aver perso l'ultima ora di test non ci ha aiutato, ma sono fiducioso in vista del primo round della stagione&rdquo;, prosegue il numero 47. &ldquo;Avevo bisogno di fare pi&ugrave; chilometri possibile visto che sia io che il team abbiamo svolto meno test rispetto alla maggior parte della concorrenza, ma ora stiamo trovando la quadra. Se avessimo tentato un time attack nel finale, sicuramente saremmo anche pi&ugrave; in alto nella classifica&rdquo;. &ldquo;Quello che conta, comunque, &egrave; che sul passo gara siamo competitivi. A parte i primi due o tre, siamo tutti molto vicini e rispetto a Portimao abbiamo fatto un sensibile passo avanti&rdquo;, prosegue il pilota di Feltre. &ldquo;Anzich&egrave; cercare esclusivamente il tempo sul giro, qui ho lavorato con la squadra per trovare il giusto feeling in sella e ora siamo tranquilli, perch&egrave; a parte l'inconveniente della caduta, abbiamo visto che il nostro potenziale &egrave; ottimo&rdquo;.        

Axel &egrave; stato protagonista di una carambola che ha coinvolto anche Danilo in curva 4: &ldquo;Mi spiace, il mio era un tentativo di sorpasso. Sono comunque fiducioso per il primo round&rdquo;

Test SBK, Bassani: “Petrucci? Volevo passarlo, sono cose che succedono”

        Uno dei grandi protagonisti della prima giornata di test ufficiali del Mondiale Superbike a Phillip Island &egrave; stato Michael Ruben Rinaldi, che in sella alla Ducati Panigale V4 R del team ufficiale Aruba.it ha chiuso in seconda posizione alle spalle di Toprak Razgatlioglu, precedendo anche il compagno di squadra e campione del mondo in carica Alvaro Bautista. SSP, test Phillip Island: Bulega e la Ducati dettano il passo nel Day 1 Rinaldi: &ldquo;Siamo veloci, ma Bautista di pi&ugrave;&rdquo;  &ldquo;Ad essere sinceri, nel turno della mattina ho faticato a trovare il giusto feeling con la moto visto che qui si utilizzano delle gomme pi&ugrave; dure rispetto a quelle che usiamo nel resto della stagione&rdquo;, ha detto il pilota riminese. &ldquo;Giro dopo giro, e grazie al lavoro svolto dall'intera squadra, siamo comunque riusciti a migliorarci e ad arrivare nelle posizioni che contano ritrovando la giusta confidenza in sella&rdquo;. &ldquo;Per quanto riguarda il passo, sui long run siamo gi&agrave; competitivi. E' bello essere davanti, ma ci&ograve; che conta &egrave; arrivare pronti alla gara, su cui ci concentreremo anche nella seconda giornata. Al momento Alvaro &egrave; pi&ugrave; veloce di circa un decimo e mezzo rispetto a noi, ma lavoreremo ancora per avvicinarci ulteriormente e arrivare pronti al weekend&rdquo;, conclude Michael, pronto a vivere una stagione da protagonista. CIV: Pirro sceglier&agrave; il numero 1 come Bagnaia e Bautista?       

Il riminese della Ducati ha chiuso la prima giornata in seconda posizione: &ldquo;Ho perso tempo per trovare il giusto feeling, ma &egrave; stato un ottimo Day 1&rdquo;

Test SBK, Rinaldi: “Bello stare davanti, ma conta il passo gara”

        Se &egrave; vero che chi ben comincia &egrave; a met&agrave; dell'opera, allora Alvaro Bautista e il team ufficiale Ducati Aruba.it possono stare tranquilli in vista dell'inizio della stagione 2023 del Mondiale Superbike. Dopo dei buoni test a Jerez, infatti, lo spagnolo ha chiuso la due giorni di prove sul tracciato di Portimao davanti a tutti, precedendo la Kawasaki di Jonathan Rea e il proprio compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi. &ldquo;Siamo andati molto forte in questi test a Portimao, ma al di l&agrave; del tempo sul giro secco, ci&ograve; che conta davvero &egrave; il feeling in sella alla moto&rdquo;, ha spiegato il campione del mondo in carica a fine test. &ldquo;Durante queste sessioni in inverno si vedono spesso tempi interessanti da parte di tanti piloti che non rispeccihano sempre la verit&agrave;, ma sono contento di come abbiamo lavorato, perch&egrave; in quest'ultima giornata siamo riusciti a migliorare nei punti in cui faticavamo di pi&ugrave;, specialmente in uscita di curva&rdquo;.  Bautista: &ldquo;Il livello si &egrave; alzato. La caduta? Meglio ora che in gara&rdquo;  &ldquo;Guardando la classifica, si nota immediatamente che i miei tempi sono ottimi e pi&ugrave; veloci rispetto a quelli di un anno fa, &egrave; vero, ma anche i miei rivali sono riusciti a migliorare molto&rdquo;, ha detto lo spagnolo, pronto alla difesa titolata. &ldquo;Rea e Toprak sono molto competitivi, cos&igrave; come il mio compagno di squadra Rinaldi. Non vedo l'ora di andare in Australia per il primo round e vedere il livello reale di tutti i miei avversari, ma sar&agrave; sicuramente una stagione incerta&rdquo;. "Con l'arrivo di nuovi piloti come Gardner e Petrucci, il livello si &egrave; alzato ulteriormente e sicuramente nel corso della stagione anche loro arriveranno davanti&rdquo;, prosegue Bautista, che ha poi raccontato della caduta avvenuta in mattinata senza perdere l'ottimismo. &ldquo;Nel corso di quest'ultima giornata sono anche caduto, ma fisicamente non ho riportato danni. E' stata una caduta ad alta velocit&agrave; alla curva 7, ma vedendola con ottimismo posso dire di aver trovato il limite ed &egrave; molto meglio farlo durante i test che nei weekend di gara&rdquo;. Michael Dunlop trionfal al South African Classic TT con la GSX-R750 SRAD       

Lo spagnolo ha chiuso al top la due giorni di prove sulla pista portoghese: &ldquo;Il livello della Superbike si &egrave; alzato ulteriormente. La caduta? Meglio trovare il limite adesso"

SBK Test Portimao, Bautista: “Migliorato molto, soprattutto l'uscita di curva”

        La due giorni di test del Mondiale Superbike sul circuito di Jerez de la Frontera si &egrave; conclusa in maniera positiva per Michael Ruben Rinaldi, che ha terminato il Day 2 con il quarto tempo a 377 millesimi dal crono del leader Toprak Razgatlioglu e, soprattutto, a meno di due decimi dal compagno di squadra Alvaro Bautista. &ldquo;Tutto sommato, sono stati due giorni di test produttivi per noi&rdquo;, ha detto il ducatista alla fine della seconda giornata. &ldquo;Abbiamo provato diverse soluzione e in alcuni momenti mi sono perso un po', ma ho tenuto un ottimo passo gara che mi ha permesso di stare vicino a Rea e Toprak. Alvaro credo abbia ancora un po' di margine per quanto riguarda i long run, mentre su giro secco siamo tutti e quattro abbastanza vicini, che era il mio obiettivo&rdquo;.  Rinaldi: &ldquo;Non &egrave; un caso che Bautista abbia il numero 1 sulla carena&rdquo;  &ldquo;Come detto, Alvaro sul passo gara &egrave; stato il migliore e non &egrave; un caso che abbia lui il numero 1 sulla carena, ma essergli vicino dal punto di vista prestazionale mi rende ottimista&rdquo;, prosegue il numero 21. &ldquo;Nonostante fosse solo un test, tutti hanno provato almeno un time attack, perci&ograve; i valori in campo sono abbastanza veritieri e, infatti, noi quattro abbiamo fatto la differenza&rdquo;. Nonostante le super concessioni e i vari cambiamenti regolamentari, quindi, secondo Michael i protagonisti saranno gli stessi dello scorso anno: &ldquo;Alla fine, indipendentemente dalle novit&agrave; del regolamento, i primi &egrave; normale che siano gli stessi. Toprak, Alvaro e Johnny nel 2022 hanno fatto un campionato a parte, perci&ograve; unirmi a loro va benissimo e sono contento, anche se in effetti mi aspettavo che qualche outsider venisse fuori almeno nel giro secco, come ad esempio Lecuona. Evidentemente serve pi&ugrave; tempo anche a loro per provare tutti gli aggiornamenti&rdquo;. Miller: "Sarebbe bello vincere con tre moto diverse in MotoGP"       

Il riminese ha chiuso la seconda giornata sul tracciato andaluso con il quarto tempo, alle spalle di Bautista: &ldquo;Alvaro ha ancora qualcosa in pi&ugrave;, ma sono contento di non essere distante&rdquo;

SBK Test Jerez, Rinaldi: “Sul passo gara sono vicino a Rea e Toprak”

        Con il secondo posto in Gara 2 a Mandalika, Alvaro Bautista ha conquistato il titolo mondiale in Superbike con un round d'anticipo. Un trionfo arrivato nell'anno del ritorno in Ducati dopo due stagioni estremamente complicate in Honda, che ha permesso al numero 19 di completare quell'opera iniziata nel 2019 ma non portata a termine per via di una seconda parte di stagione disastrosa. Questa volta, invece, il pilota ufficiale Aruba &egrave; stato sempre impeccabile, riportando il titolo a Borgo Panigale dopo un digiuno durato ben undici anni per la Rossa, da quel 2011 in cui a laurearsi campione del mondo fu Carlos Checa con la 1098 del team Althea. SSP, Indonesia: Aegerter trionfa in Gara 2 davanti a Manzi, out Tuuli Spagna-Ducati: binomio vincente in SBK  Seppur in annate ben diverse e distanti tra loro di oltre una decade, i due titoli mondiali conquistati da Carlos Checa e Alvaro Bautista presentano delle analogie importanti. Tutti e due in arrivo dal Motomondiale dopo una lunga carriera, entrambi spagnoli nonch&eacute; unici piloti iberici a salire sul tetto del mondo nella classe regina delle derivate dalla serie, ma anche e soprattutto entrambi in sella ad una Ducati, nella loro seconda stagione da piloti della Casa italiana. Nel 2012, Checa non riusc&igrave; a bissare il successo ottenuto l'anno precedente, cedendo lo scettro all'Aprilia e a Max Biaggi. Nel 2023, Bautista avr&agrave; nuovamente Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea come avversari principali, che con il nuovo regolamento, le concessioni e una gran voglia di rivalsa saranno pi&ugrave; agguerriti che mai, ma Alvaro (in sella alla nuova Panigale V4 R) non far&agrave; sconti, provando a replicare l'impresa di quest'anno scrivendo una nuova pagina di storia. EICMA 2022, Bastianini: "Nel team ufficiale dovr&ograve; ripartire quasi da zero"       

Ad undici anni di distanza dal titolo di Carlos, Alvaro ha trionfato in Superbike con la Rossa di Borgo Panigale, diventando il secondo spagnolo a riuscire nell'impresa

SBK, da Checa a Bautista: Spagna e Ducati di nuovo sul tetto del mondo

        E' stato uno dei migliori weekend in carriera, quello di Magny-Cours per Axel Bassani. Dopo un fantastico podio ottenuto in Gara 1, il portacolori del team Motocorsa &egrave; riuscito nuovamente a tenere testa agli ufficiali anche in Gara 2 chiudendo in terza piazza, risultando di gran lunga il migliore tra i piloti indipendenti in sella alla Panigale V4 R della squadra capitanata da Lorenzo Mauri. &ldquo;Posso dire di essere semplicemente contentissimo per com'&egrave; andata&rdquo;, ha detto il 23enne al termine del fine settimana francese. &ldquo;In Gara 2 ho provato a tenere il passo di Toprak e di Rinaldi, riuscendoci nei primi giri. E' stato pazzesco, ma nella seconda parte di gara avevano qualcosina in pi&ugrave; rispetto a me. Comunque, va bene cos&igrave; e sono felice sia per me che per la squadra. Stiamo lavorando nel modo giusto per restare costantemente in queste posizioni&rdquo;. Classifica piloti SBK: la situazione dopo Magny-Cours Bassani: &ldquo;Nel 2021 andavo forte senza sapere il perch&egrave;&rdquo;  &ldquo;Sento di poter essere competitivo su tutte le piste da qui alla fine della stagione, perch&egrave; adesso ho una maggiore consapevolezza nei miei mezzi&rdquo;, prosegue il pilota di Feltre. &ldquo;Lo scorso anno andavamo forte su alcune piste, come l'Argentina e l'Indonesia, ma non sapevamo il motivo. Adesso, invece, non &egrave; impossibile tenere testa ai migliori con costanza&rdquo;. &ldquo;Il momento del weekend in cui faccio pi&ugrave; fatica &egrave; la Superpole Race, ma per il resto siamo forti e il mio feeling con la Ducati &egrave; ottimo. Non so se potrei essere cos&igrave; competitivo anche in sella ad un'altra moto&rdquo;, conclude Bassani, dando uno sguardo ad un eventuale futuro lontano da Borgo Panigale. SSP300 Magny-Cours, impresa di Steeman: vince dopo due Long Lap Penalty       

Dopo il podio di Gara 1, il pilota del team Motocorsa si &egrave; ripetuto anche nella seconda manche: &ldquo;E' stato un weekend incredibile per me e per la squadra&rdquo;

SBK Magny-Cours, Bassani: “Possiamo lottare sempre con i migliori”

La prima giornata di attivit&agrave; in pista della Superbike sul circuito francese di Magny-Cours &egrave; stata particolare per Alvaro Bautista, che nelle condizioni di bagnato delle FP2 ha chiuso con il quarto tempo in sella alla Ducati Panigale V4 R ufficiale nonostante una caduta senza conseguenze.  Bautista: &ldquo;Mi trovavo bene in sella prima della caduta&rdquo;   &ldquo;Nel corso dei turni abbiamo apportato alcune modifiche al setup della moto, perch&egrave; facevo fatica ad uscire forte dalle curve pi&ugrave; lente&rdquo;, ammette Alvaro a fine giornata commentando l&#39;incidente. &ldquo;Mi trovavo abbastanza bene in sella prima della caduta, ma sono arrivato troppo veloce al punto di frenata e, per non andare lungo, ho provato a staccare pi&ugrave; forte senza tuttavia riuscire a mantenere il controllo. E&#39; stato un mio errore, non si ripeter&agrave;&rdquo;.  Durante i test di Barcellona, Ducati aveva portato un nuovo forcellone che, al momento, Bautista preferisce non utilizzare: &ldquo;Era una buona soluzione, ma l&#39;abbiamo provato nei test in ottica 2023. Ha bisogno di ulteriore sviluppo e in futuro sar&agrave; sicuramente un vantaggio montarlo sulla Panigale, ma adesso preferisco utilizzare parti che conosco bene e con cui ho gi&agrave; acquisito un buon feeling, in modo da essere veloce in tutti i turni&rdquo;.  SSP300, Magny Cours: Steeman si ripete nelle FP2, davanti a Vannucci  &ldquo;Per me sar&agrave; un weekend in difesa&rdquo;   Le gare sul tracciato francese si prospettano in difesa per il numero 19: &ldquo;Sicuramente il circuito di Magny-Cours &egrave; uno di quelli su cui ho meno esperienza rispetto ai miei rivali, specialmente in condizioni di asciutto, perci&ograve; al momento credo che questo possa essere un weekend in difesa per me visto che Toprak e soprattutto Jonathan saranno molto competitivi in gara, qualunque sia la condizione meteo&rdquo;.  &ldquo;Diciamo che non &egrave; stata una giornata particolarmente utile per me, visto che la nuova Pirelli da asciutto l&#39;ho utilizzata per un solo giro prima dell&#39;arrivo della pioggia e sul bagnato non ho spinto al massimo per evitare di prendere troppi rischi&rdquo;, ammette il leader del mondiale. &ldquo;Questo &egrave; un tracciato poco favorevole sia per me che per la Ducati, ma faremo il possibile per essere veloci, sperando in gare asciutte&rdquo;.   

Lo spagnolo&nbsp;ha chiuso il venerd&igrave; con il quarto tempo nelle FP2 bagnate: &ldquo;E&#39; un circuito su cui ho poca esperienza, specialmente sull&#39;asciutto&rdquo;

SBK Magny-Cours, Bautista: &ldquo;La caduta? Un errore da non ripetere&rdquo;

        Chiuso il weekend in Repubblica Ceca, per Alvaro Bautista non &egrave; arrivato soltanto il momento per tracciare un bilancio del Round e della sua prima parte di stagione, ma anche per fare il punto sui suoi avversari: il campione in carica Toprak Razgatlioglu e il sei volte iridato Jonathan Rea, che anche a Most non hanno perso occasione per cercare di accorciare le distanze nella classifica di campionato. Se al turco di Casa Yamaha la missione &egrave; riuscita piuttosto bene, non altrettanto fortunato &egrave; stato il nordirlandese, che in questo fine settimana ha dovuto tirare i remi in barca. "Penso che Johnny nel pomeriggio sia rimasto pi&ugrave; calmo e abbia ragionato un po' di pi&ugrave;, dopo l'uscita in stile motocross di della mattina" ha detto Bautista commentando la domenica del pilota Kawasaki. "&Egrave; stato fortunato a non cadere, perch&eacute; ha fatto un bel pezzo sulla ghiaia e non &egrave; facile fare ci&ograve; che ha fatto, con queste moto. In ogni caso &egrave; stata una bella gara, divertente, con un sacco di sorpassi".  SBK, Rea dopo Most: &ldquo;Tutti guardano le ultime gare, io il quadro generale&rdquo; Bautista: "Johnny e Toprak? Sono entrambi difficili da battere"  Una cosa che non &egrave; mancata fino a questo momento sono stati proprio i sorpassi e dopo una prima parte di stagione passata a darsi "sportellate", lo spagnolo ha spiegato quali sono le principali differenze che ha riscontrato tra Rea e Razgatlioglu.&nbsp; "Quando lotti con Toprak, se lui &egrave; pi&ugrave; veloce di te, prova a superarti. O almeno, &egrave; ci&ograve; che fa con me: quando prova a passarmi &egrave; perch&eacute; ne ha di pi&ugrave; - ha raccontato Bautista -. Jonathan, invece, &egrave; pi&ugrave; della serie: 'voglio passarti per starti davanti', anche se magari non ne ha pi&ugrave; di te. Lo fa pi&ugrave; per disturbarti e deconcentrarti, che per scappare via. Ad ogni modo, sono entrambi difficili da battere". SBK Most, Razgatlioglu: &ldquo;Gran feeling con la Yamaha. Dura la lotta con Rea&rdquo; "A volte devi sbagliare per svegliarti e restare concentrato"  Con due mastini alle calcagna, per il ducatista non sar&agrave; facile mantere il vantaggio accumulato in questa prima met&agrave; dell'anno. Ma, al netto dei punti persi a Donington, Alvaro non ha grossi rimpianti ed &egrave; pi&ugrave; che soddisfatto di come sta andando il suo ritorno in Ducati. "Se potessi tornare indietro non avrei cambiato la moto ad Aragon, perch&eacute; pur avendo vinto non avevo pi&ugrave; le stesse sensazioni che avevo con il set-up dei test invernali - ha spiegato -. Per il resto, non ho nulla da dire su questa prima parte di stagione, a parte per la caduta di Donington. Penso di aver imparato dai miei errori e di non ripeterli, ma a volte devi commettere degli sbagli per svegliarti e restare concentrato. Penso che quell'incidente mi abbia rimesso sull'attenti".       

Dopo il fine settimana a Most, Alvaro mette a confronto la battaglia con i suoi avversari

SBK, Bautista: “Razgatlioglu cerca il sorpasso quando ne ha di più, Rea...”

Si &egrave; chiuso con una vittoria, un terzo e un secondo posto, il weekend di Alvaro Bautista in Repubblica Ceca. Un ruolino di marcia pi&ugrave; che positivo per lo spagnolo, che tiene la testa del campionato, dopo un Round disputato con una mano acciaccata, su un circuito dove non aveva mai messo le ruote, in sella alla Panigale V4R.  &quot;Oggi &egrave; andata peggio di ieri, ma abbiamo tempo per recuperare&quot; dice lo spagnolo a fine weekend, parlando anche della mano infortunata a Donington. &quot;Non c&#39;&egrave; niente di rotto, ma i tendini e i legamenti hanno bisogno di riposo e io li ho stessati correndo a Donington; lo scorso weekend al WDW - dove ho fatto un sacco di autografi e corso la Race of Champions - e poi anche qui. Non ho avuto tempo per recuperare. L&#39;aspetto positivo &egrave; che non ho grossi problemi a guidare la moto, ma non &egrave; piacevole finire la gara e avere dolore. Mi dispiace per mia moglie, che in questa pausa dovr&agrave; occuparsi di tutte le faccende di casa, badando non a due bambini ma a tre, con me (ride ndr.)&quot;.  Bautista: &quot;Abbiamo limitato i danni, ora posso pensare a riposare la mano&quot;   Al netto del fastidio dovuto all&#39;infortunio, quella a Most non &egrave; stata una domenica delle pi&ugrave; semplici per Bautista, autore di qualche sbavatura e di un bel dritto in Gara 2.  &quot;Oggi non so perch&eacute;, ma ho mancato il punto di frenata in Curva 1. A volte sono arrivato lungo, a volte ho frenato troppo presto... i riferimenti non mi erano del tutto chiari oggi, ma non so come mai - spiega il ducatista -. Oggi ho perso tanto alla prima frenata, in quel punto non ero forte quanto lo ero ieri. Quando sono andato lungo ero secondo e rientrando in pista ho visto Toprak e Rea abbastanza vicini, cos&igrave; ho deciso di restare terzo. Allo stesso tempo, per&ograve;, ho perso velocit&agrave; andando fuori pista e, di conseguenza, oltre alla posizione, ho perso anche un po&#39; di terreno. Non penso sia stato il momento chiave della gara, perch&eacute; alla fine sono riuscito a fare dei buoni tempi e ho pensato a tenere il mio ritmo&quot;.  Non recrimina Bautista, anche se resta un pizzico di rammarico per non essere riuscito a trovare prima il ritmo che, forse, gli avrebbe permesso di contendere a Razgatlioglu la vittoria della gara.  &quot;Alla fine, Toprak faceva dei buoni giri e ho cercato di seguirlo, ma l&#39;ho fatto troppo tardi - continua lo spagnolo -. Mi sono serviti un paio di giri per cambiare i riferimenti e provare a spingere maggiormente. E quando sono riuscito ad avere un passo e dei feedback migliori, Toprak era gi&agrave; lontano. Penso che questo fine settimana sia stato positivo per noi, perch&eacute; abbiamo chiuso con tre podi, su un circuito sul quale non avevo mai corso con la Ducati e, in pi&ugrave;, con questa soluzione di gomme al posteriore, che mi &egrave; servito tutto il weekend per far funzionare, perch&eacute; non l&#39;avevo mai usata prima. Alla fine, posso dire che &egrave; stato positivo perch&eacute; abbiamo limitato i danni e ora posso pensare a far riposare la mano e affrontare le prossime gare al 100%&quot;.  &quot;Era pi&ugrave; importante non perdere terreno, che trarre vantaggio&quot;   Concluso il Round in Repubblica Ceca, il pilota del team ufficiale Ducati pu&ograve; affrontare la pausa estiva con il giusto spirito, forte di una solida prima parte di stagione e di un bel margine in campionato.  &quot;Come ho detto ieri, non penso al campionato, ma &egrave; certamente meglio veder aumentare che ridurre il vantaggio - sottolinea Alvaro, commentando la classifica - . Credo che la cosa importante, comunque, sia non fare errori. Per esempio, stamattina in Superpole Race, con le SCX avevo pi&ugrave; grip ma sentivo la moto puntata sull&#39;anteriore. Ho rischiato di cadere un paio di volte e non me la sono sentita di rischiare per seguire Razgatlioglu e Rea. &Egrave; pi&ugrave; importante non perdere troppo, che aumentare il gap in classifica. In ogni caso, credo che qui, Donington, ma anche Magny-Cours - soprattutto con la hard al posteriore - siano tre circuiti dove per noi &egrave; pi&ugrave; importante non perdere terreno, piuttosto che trarre vantaggio. Io non penso molto alla classifica, comunque, preferisco pensare gara per gara e concentrarmi sul portare a casa il massimo&quot;.  SBK Most, Razgatlioglu: &ldquo;Gran feeling con la Yamaha. Dura la lotta con Rea&rdquo; 

A fine weekend, Alvaro spiega perch&egrave;, in questi ultimi tre Round, sar&agrave; pi&ugrave; importante non perdere terreno, che allungare in classifica

SBK Most, Bautista: &ldquo;Meglio non fare errori, che aumentare il vantaggio&rdquo;

6-6-4. Questo &egrave; il bottino di Michael Ruben Rinaldi al termine del quinto round stagionale, andato in scena a Donington Park, dove non &egrave; riuscito a calcare il podio, ma domenica in Gara2 &egrave; stato autore di una prova senza dubbio positiva. Il portacolori dell&rsquo;Aruba.it Racing Ducati sabato &egrave; stato rallentato da due inconvenienti e ha raccontato: &ldquo;In Gara1 ho mancato il podio e ieri ero naturalmente pi&ugrave; affamato, ma i primi 3 non hanno commesso neanche una sbavatura&rdquo;.  La soddisfazione &egrave; tanta per Rinaldi a Donington Park   Impossibile dunque tagliare il traguardo nei primi tre, ma una speranza ce l&rsquo;ha avuta: &ldquo;All&rsquo;ultimo giro ho visto Jhonny (Rea) faticare e ho spinto ancora di pi&ugrave;, ma non volevo neanche concludere la gara con una caduta. Ho capito dunque che il podio non era possibile, ma sono felice del quarto posto. Abbiamo lavorato molto bene&rdquo;. Anche perch&eacute; poi, c&rsquo;era un aspetto da non sottovalutare: &ldquo;Eravamo su un circuito difficile per noi. Potrei direi che questa sia stata la gara pi&ugrave; dura della mia carriera e per questo motivo sono molto soddisfatto del risultato finale&rdquo;. Esser stato nel gruppo di testa gli ha dato quel qualcosa in pi&ugrave;: &ldquo;Quando sono pi&ugrave; vicino al top sono pi&ugrave; motivato, questo aiuta, ma avvicinare quei piloti &egrave; molto difficile. Ho dato il meglio di me. Essere cos&igrave; vicino a loro vuol dire che ho fatto una grande gara&rdquo;.  SBK, Redding: &quot;Dopo Aragon avevo messo in discussione la scelta della BMW&quot;  La rivalit&agrave; con Bassani &egrave; entrata nel vivo   In Gara1 davanti a Rinaldi ha concluso Axel Bassani, pilota del team privato Motocorsa, che &egrave; nella lista di coloro che potrebbero soffiargli il posto nel 2023. Il romagnolo punta a rinnovare con la squadra toscana e ha ricordato: &ldquo;Quando sono in una buona forma con la moto, il mio obiettivo &egrave; stare con Jhonny, Alvaro e Toprak e non con un pilota indipendente&rdquo;. Un fine settimana di pausa e poi si riparte alla volta della Repubblica Ceca: &ldquo;A Most mi aspetto di essere l&igrave; davanti, mi sento molto comodo con la moto e con il team. Stiamo lavorando molto buono. L&rsquo;obiettivo sar&agrave; il podio&rdquo;.  La tappa al WDW: ecco il nome del favorito   Prima per&ograve;, ha un altro appuntamento in programma, la Race of Champions questo sabato al WDW: &ldquo;Mentre io sono qui a Donington, gli altri si stanno allenando a Misano. Sar&agrave; un giorno fantastico per i fan, cos&igrave; come sar&agrave; bellissimo per me lottare contro gli altri piloti&quot;. La sfida riguarda tutti i portacolori della Casa di Borgo Panigale tra MotoGP, SBK e anche Danilo Petrucci e sar&agrave; bella accesa: &quot;Tutti vorranno vincere. Non ho mai visto Jorge Martin guidare la Panigale, ma Pecco penso sia il favorito&rdquo;.  Classifica piloti SBK: la situazione dopo Donington&nbsp; 

Niente podio per il romagnolo a Donington Park, che per&ograve; nella gara di domenica si &egrave; divertito portando la sua Ducati di Aruba.it in quarta posizione

SBK, Rinaldi: &ldquo;Punto a stare con i fantastici 3, non con gli indipendenti&hellip;&rdquo;

        La prima gara del weekend della Superbike sul circuito inglese di Donington Park si &egrave; conclusa con un sesto posto per Michael Ruben Rinaldi, secondo pilota Ducati al traguardo alle spalle di Axel Bassani. Un risultato che non soddisfa il pilota italiano, consapevole del potenziale della Panigale V4 R ufficiale. &ldquo;Onestamente non posso dire di essere troppo contento per questo sesto posto, perch&egrave; prima della caduta Alvaro stava dimostrando che la moto ha il potenziale per lottare nelle posizioni da podio&rdquo;, ammette il riminese. &ldquo;Purtroppo durante la gara ho accusato qualche problema di troppo in sella e, pur provando a rimediare e a metterci una pezza, ho tenuto un passo di circa mezzo secondo pi&ugrave; lento rispetto al previsto&rdquo;. SBK, Rea: "Non ho alibi, ha vinto il pilota giusto: Razgatlioglu" Rinaldi: &ldquo;Ho rischiato di cadere lottando con Bassani&rdquo;  Negli ultimi giri, Michael &egrave; riuscito a guidare sopra ai problemi lottando per la top five con Bassani: &ldquo;Con Axel abbiamo lottato negli ultimi passaggi, ma non essendo del tutto a mio agio in sella ho rischiato anche di cadere per provare a passarlo e ho capito che sarebbe stato pi&ugrave; saggio limitare i danni senza pensare alla posizione finale. E' chiaro che il nostro obiettivo &egrave; il podio ad ogni gara, ma dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno, perch&egrave; con i se e con i ma non si va da nessuna parte&rdquo;. &ldquo;Il bello della Superbike &egrave; che ci sono tre gare ad ogni weekend, perci&ograve; possiamo riscattarci immediatamente&rdquo;, prosegue il numero 21 con ottimismo. &ldquo;Nella Superpole Race l'obiettivo sar&agrave; centrare la top five provando a stare davanti a Redding e Lowes, per poi lottare per le posizioni da podio nella gara pi&ugrave; lunga tenendo un passo simile a quello di Alvaro. Sappiamo di essere competitivi, perci&ograve; resto positivo&rdquo;. SBK Donington, Basani: "Se sar&ograve; in Ducati l'anno prossimo? Vedremo"       

Il pilota del team ufficiale Ducati ha concluso la gara del sabato in sesta piazza: &ldquo;Il risultato non ci rende giustizia, avevamo un passo non distante da quello di Bautista&rdquo;

SBK Donington, Rinaldi contento a metà: “Il podio non era irraggiungibile”

        Attenzione alle parole che leggerete e ai commenti che scriverete, perch&eacute; non ci piace vedere a terra un pilota, sopratutto se questo si &egrave; fatto male. Per fortuna, tuttavia, sembra che Alvaro Bautista stia bene, e che per lui rimangano solo zero e delusioni accumulate nella Gara Uno della SBK di Donington Park. Essendo quasi tutto a posto, pu&ograve; partire la nostra analisi. SBK, errore "inutile" per Bautista  Se il fantasma &egrave; tornato, ce ne accorgeremo presto. Cio&egrave;, domani, quando la SBK dovr&agrave; completare Tissot Superpole Race e Gara Due. D'accordo, ma lo spirito maligno di chi si sarebbe impossessato? Nientemeno del leader del mondiale, Bautista, oggi incappato in una scivolata "evitabile". Che significa "evitabile"? Tutte le cadute sarebbero da evitare, certo. Per&ograve;, la finita a terra di Alvaro, oggettivamente, ha un senso che troviamo a fatica. Perch&eacute; un pilota esperto come lui, avrebbe dovuto capire due cose: Toprak Razgatlioglu era ormai scappato verso la vittoria. Johnny Rea, giocando in casa, aveva una motivazione ulteriore. Inoltre, il nordirlandese - se avete visto la corsa, confermerente - risultava pi&ugrave; rapido in curva, specialmente nelle pieghe lente e strette. Contrariamente, lo spagnolo e la Panigale V4 R tribolavano, rimbalzavano, uscivano dalla traiettoria ideale. Perdendo tempo. Avendo lui un buon margine di punti da amministrare, perch&eacute; non salire su un buon terzo gradino del podio? Deja vu in SBK: Bau Bau far&agrave; come nel 2019?  Cosa successe nel 2019, da far parlare cos&igrave; tanto i giornalisti? In sintesi, questo: arrivato da anni di Motomondiale - con un titolo vinto in 125 nel 2006 con Aprilia - gare conquistate in 250 e podi in MotoGP, il pilota di Talaveira de la Reina affrontava la SBK nelle vesti di rookie.&nbsp; Rookie di lusso, intendiamoci: inserito nel super ufficiale Aruba Ducati, il numero 19 part&igrave; (quasi) ammazzando il campionato, poi commise un suicidio. Accadde che, al seguito di un dominio siglato su tutte le piste, and&ograve; gi&ugrave;, nel senso fisico del termine, che di testa. Da Phillip Island ad Assen solo vittorie, a Imola limit&ograve; i danni, a Jerez doppietta con caduta, Misano lo vide al successo, poi arriv&ograve; Donington Park. In Gran Bretagna, che coincidenza, l'apertura della&nbsp;serie di errori. Gli stessi, simili a quello di oggi. Chiusura dell'avantreno, senza sapere perch&eacute; e per come. E Johnny Rea ne approfitto, recuperando punti, sorpassandolo, centrando il quinto dei sei titoli di carriera. Nel caso di Alvaro, a pendere sulla testa ci fu anche il rinnovo contrattuale con Borgo Panigale, incombenza gi&agrave; arichiviata quest'anno. Sicch&eacute;, considerando i paragrafi precedenti, quale &egrave; la causa della caduta dello spagnolo? Quale pressione doveva gestire? Gli capiter&agrave; ancora?       

Alvaro oggi &egrave; finito a terra, nella stessa dinamica con cui perdeva l'avantreno della Ducati tre anni orsono: proprio sulla pista inglese, lo spagnolo pass&ograve; da dominatore ad autore di numerose cadute, che lasciarono il titolo a Rea

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