Ci sono momenti in cui si &egrave; combattuti tra due sensazioni opposte ed &egrave; realmente complicato scegliere il comportamento giusto, fare la scelta migliore. Eppure lo &ldquo;stimolo&rdquo; &egrave; lo stesso. Senza dilungarci in esempi che tirano in ballo l&rsquo;amore e i sentimenti, passiamo senza indugi allo &ldquo;stimolo&rdquo; che procura reazioni diametralmente opposte. Tra poche settimane inizia il mondiale MotoGP e c&rsquo;&egrave; una grande gioia: ricominciano le battaglie in pista, le gare emozionanti e sta a vedere che potremmo goderci una stagione come quella passata che, a memoria d&rsquo;uomo, &egrave; stata una delle pi&ugrave; appassionanti, ricche, combattute ed esaltanti di sempre. Almeno per chi scrive questo &ldquo;pezzo&rdquo; che, nel 2017, si &egrave; divertito moltissimo con il Mondiale.&nbsp;&nbsp;    FUTURO FORZATO - L&rsquo;attesa &egrave; cos&igrave; forte che proprio non vedi l&rsquo;ora che ricominci, perch&eacute; lo sport, quando la lotta &egrave; ad alto livello, lo spettacolo &egrave; emozionante e l&rsquo;esito &egrave; incerto sino alla fine, &egrave; davvero una cosa coinvolgente per la testa e per il cuore.&nbsp; Poi c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;altra faccia della medaglia che non &egrave; fatta (soltanto) di parcheggi, aeroporti, controlli di sicurezza e problemi di connessione (le cose che fanno perdere il bene dell&rsquo;intelletto a chi segue le gare sul posto). C&rsquo;&egrave; l&rsquo;estenuante problematica dell&rsquo;impossibilit&agrave; di vivere il presente.&nbsp;&nbsp; Insomma, vedo gi&agrave; tonnellate di letterine che si agitano come atomi impazziti per comporre storie (molto spesso farlocche, o fake come si dice oggi) destinate a collezionare una manciata di click per poi essere messe nel grande magazzino delle notizie che non valgono pi&ugrave; nulla o che non hanno mai avuto valore, a saturare i giganteschi server remoti del mondo del web.&nbsp;&nbsp;    ANNO DI PASSAGGIO - Per molti la stagione 2018 &egrave; solamente un disturbo, una pratica da archiviare alla svelta in attesa del 2019. E qui si rompono le acque e il pianeta Terra &egrave; invaso da Rossi che si ritirano e che formano un team, da Marquez che vanno alla KTM perch&eacute; la Red Bull lo vuole, fino allo sfinimento, alla reiterazione &ldquo;h 24&rdquo;, alla mancanza di vergogna di qualche addetto ai lavori che un giorno dice bianco e mezz&rsquo;ora dopo nero. Per carit&agrave;, non c&rsquo;&egrave; la voglia di limitare nessuno anche perch&eacute; c&rsquo;&egrave; chi si diverte a leggere di un calciatore che nello stesso giorno &egrave; in partenza per Madrid, ma &egrave; anche pronto a giurare fedelt&agrave; a Milano. Ma questo, ragazzi, &egrave; il calcio. Sport fatto da mille squadre e da migliaia di calciatori.&nbsp; &nbsp;La MotoGP &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; piccola, siamo in sintonia almeno su questo? Fantasticare e baloccarsi con news a getto continuo pu&ograve; anche essere divertente, ma la stagione 2018 &egrave; molto di pi&ugrave;. Non dimentichiamolo, per favore.  &nbsp; 

<p>Pensare gi&agrave; al 2019 di Rossi e Marquez &egrave; un esercizio puramente calciofilo</p>  <p>&nbsp;</p> 

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Contromano: MotoGP o fantamercato?