Il catalano da anni vive ad Andorra dove ha creato un vero e proprio garage dei desideri per ogni appassionato di 2 e 4 ruote. Ferrari, Lamborghini, Porsche ma anche una spettacolare McLaren Senna oltre che la sua Suzuki GSX-RR e le Aprilia RS-GP e la sua vecchia RSW 250GP.

Il garage da sogno di Aleix Espargaro

        Quella che si sta per chiudere &egrave; stata una settimana di grandi emozioni per Fabio Quartararo prima di calarsi nell&rsquo;ottica MotoGP e volare in Malesia per i primi test stagionali in vista della stagione che inizier&agrave; in Qatar&nbsp; Da Parigi&hellip;  Giusto un paio di giorni fa, Fabio Quartararo &egrave; stato ricevuto a Parigi all&rsquo;Eliseo dal Presidente Macron per ritirare la medaglia di Cavaliere della Legion d&rsquo;Onore francese per il titolo vinto nel 2021 ed essere stato il miglior francese negli ultimi anni del Motomondiale. Il francese suoi suoi social ha pubblicato, poi, il video che lo ritrae mentre Macron gli appunta sul petto la prestigiosa medaglia             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Fabio Quartararo (@fabioquartararo20)      &hellip;a Maranello  Non vuoi farti un passaggio in Italia nel fine settimana? Certo che no, e infatti Fabio nella giornata di oggi &egrave; stato a Maranello in visita alla Ferrari con tanto di foto di rito insieme a Piero Ferrari, figlio del grande Enzo             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Ferrari (@ferrari)      Fabio Quartararo futuro       

Il francese &egrave; stato prima ospite del Presidente Macron per essere nominato Cavaliere della Legion d&rsquo;Onore e poi in Italia a visitare la sede della Ferrari

Quartararo: la sua settimana da Parigi a Maranello

        Nel 2024 del team Gresini non c&rsquo;&egrave; solo la MotoGP, ma tanto altro. La struttura gestita da Nadia Padovani, che si prepara a schierare Marc Marquez e suo fratello Alex sulla griglia di partenza della top class, parteciper&agrave; anche alla classe MotoE &ndash; con FELO come main sponsor &ndash; puntando sulla confermata coppia composta da Matteo Ferrari e Alessio Finello. Nella serie elettrica del Motomondiale, dal 2023 divenuta monomarca Ducati, Gresini Racing punter&agrave; al titolo mondiale con Ferrari, mentre l&rsquo;obiettivo di Finello &egrave; arrivare stabilmente nelle posizioni di testa. Marc Marquez: "Il rivale pi&ugrave; tosto? Io" Ferrari e Gresini, obiettivo iridato  &ldquo;Sono molto contento di cominciare questa sesta stagione con i colori Gresini: l&rsquo;obiettivo per il 2024 &egrave; chiaro, ma dobbiamo partire con lo stesso ritmo dell&rsquo;anno scorso per centrarlo&rdquo; ha commentato Ferrari, iridato MotoE nel 2019, quando la categoria era ancora denominata Coppa del Mondo. Il romagnolo, terzo classificato nel 2023 alle spalle di Mattia Casadei e Jordi Torres, vuole la seconda corona mondiale e non vede l&rsquo;ora di scendere di pista: &ldquo;Nel calendario 2024 ci sar&agrave; una pista inedita per la categoria, Portimao, che sar&agrave; la prima tappa di campionato nonch&eacute; il circuito dove faremo i test. Ci sar&agrave; sicuramente qualche novit&agrave; sulla moto, quindi non vedo l&rsquo;ora di testarla&rdquo;.  Finello e Gresini puntano in alto  Anche Finello &egrave; gi&agrave; focalizzato sull&rsquo;inizio della nuova stagione: &ldquo;Sono contento di avere ancora Matteo come compagno di box perch&eacute; abbiamo davvero un bel rapporto, &egrave; per me un gran supporto, ci aiutiamo a vicenda &ndash; ha commentato il piemontese, al terzo anno con Gresini &ndash; non vedo l&rsquo;ora di provare la MotoE a Portimao, una pista difficile ma spettacolare. Quest&rsquo;anno dobbiamo portare a casa i risultati che ci spettano, per il lavoro e l&rsquo;impegno che io e la squadra abbiamo investito in questo progetto di crescita insieme: &egrave; ora di raccoglierne i frutti, meritiamo di stare nelle posizioni che contano&rdquo;. La MotoE disputer&agrave; i primi test dal 21 al 23 febbraio all&rsquo;Autodromo dell&rsquo;Algarve, prima del round inaugurale del 2024, che avr&agrave; luogo il 22-23 marzo, sempre a Portimao.  MotoGP, Alex Marquez: "Ora tocca a me"       

Nella serata al Cocoric&ograve; di Riccione, la struttura di Nadia Padovani ha presentato anche la formazione che parteciper&agrave; alla serie elettrica

MotoE, presentazione Gresini: Ferrari e Finello, obiettivo mondiale

Una due ruote col Marchio del Cavallino? Opera del designer Kar Lee

La Ferrari dalla F1 alla MotoGP? Il concept è da brividi

        Tra i tanti ospiti passati presso lo stand di Motosprint ad Eicma, vi &egrave; stato anche Matteo Ferrari, fresco di ulteriore conferma nel mondiale MotoE. Del campionato elettrico infatti il romagnolo &egrave; senza dubbio una dei protagonisti sin dalla prima stagione, ossia quel 2019 in cui conquist&ograve; il titolo. Da quel momento ad oggi Matteo &egrave; rimasto sulla cresta dell&rsquo;onda, ottenendo in questo 2023 la terza piazza finale.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; stata una stagione bellissima &ndash; le sue parole &ndash; molto intensa. Una delle migliori se non la migliore sotto il profilo della velocit&agrave;: purtroppo mi &egrave; mancato l&rsquo;ultimo guizzo per conquistare il titolo ma sono convinto che, mantenendo questo slancio, l&rsquo;anno prossimo sar&agrave; molto divertente&rdquo;. La Moto2 e Marquez attendono Ferrari Non solo MotoE per&ograve; per il romagnolo che, sempre come portacolori del team Gresini, sar&agrave; impegnato tra due settimane a Valencia, nelle vesti di wild card in Moto2.&nbsp;&ldquo;Non era scontato avere questa opportunit&agrave;, perci&ograve; sono molto felice. L&rsquo;ultima volta che ho corso a Valencia ho vinto il titolo MotoE, quindi ho un bel ricordo: speriamo di fare bene anche questa volta&rdquo;. Scalpita dunque al pensiero di scendere in pista Ferrari, che nel 2024 sar&agrave; anche compagno di squadra di... Marc Marquez: "Spero faccia tanti podi, cos&igrave; faremo pi&ugrave; feste (ride ndr)".&nbsp; Ecco l'intervista completa!          

Matteo ospite presso lo stand Motosprint ad Eicma, nonch&egrave; pronto per la Moto2: "L'ultima volta che ho corso a Valencia ho vinto il titolo. Sono carico, occasione da sfruttare"

Ferrari: "Marquez in Gresini? Spero faccia tanti podi, così faremo più... feste"

        Il calendario Moto2 conta ancora tre GP, ma Matteo Ferrari ha gi&agrave; messo nel mirino l&rsquo;ultimo ballo stagionale in quel di Valencia. Per un motivo molto semplice, ossia la sua partecipazione nelle vesti di wild card tra le fila del team Gresini, lo stesso con cui ha conquistato il titolo MotoE nel 2019 e continua ad essere un protagonista nel medesimo campionato.&nbsp;Terminata la stagione della MotoE in terza piazza, ad un solo punto dalla seconda, per il riminese sono pronte a spalancarsi dunque le porte della Moto2, per un debutto in categoria ma non nel mondiale, visti &ndash; oltre che ovviamente in MotoE &ndash; i trascorsi in Moto3 dal 2013 al 2015. Ferrari pronto per la sfida  &ldquo;Sono molto contento per questa opportunit&agrave; &ndash; le parole di Matteo &ndash; questa prima wild card in moto2 rappresenta per me un traguardo bellissimo quanto non scontato. Tornare in certi palcoscenici dopo l&rsquo;esperienza in Moto3 &egrave; motivo di orgoglio&rdquo;.&nbsp;Soddisfazione ma anche realismo nella mente di Ferrari, consapevole che una volta in pista non sar&agrave; semplice, in una Moto2 dove spesso i dettagli fanno la differenza.&nbsp;&ldquo;Non &egrave; semplice fare una wild card nella Moto2 attuale, basta vedere i risultati di chi l&rsquo;ha gi&agrave; fatta in stagione o di chi ha disputato solo poche gare. Lavorando per&ograve; per il team sviluppo di WP mi sento abbastanza pronto per scendere in pista. Un obiettivo? Difficile, anche perch&eacute; correremo a Valencia a fine novembre, quindi freddo e vento potrebbero essere dei fattori. Spero di portare a casa punti ma non sar&agrave; facile, anche perch&eacute; tutti arrivano da una stagione intera, dove hanno potuto trovare le giusta condizioni per esprimersi&rdquo;.&nbsp;Ovviamente questa wild card non pu&ograve; che alimentare pensieri in ottica futura, con un approdo a tempo pieno in Moto2 che resta l&rsquo;obiettivo a lungo termine del romagnolo.&nbsp;&ldquo;Per il 2024 una wild card a Valencia non cambia la situazione, ma &egrave; pur sempre uno spiraglio che aspettavo, nonch&eacute; una occasione da sfruttare. Sta a me giocarmi bene le mie carte, magari in ottica 2025. La Moto2 &egrave; il mio obiettivo sin dall&rsquo;approdo in Gresini: nel 2024 voglio confermarmi in MotoE, poi magari dimostrare il mio valore in altre categorie&rdquo;. &nbsp;&nbsp;       

Si amplia la pattuglia italiana in classe intermedia, con Matteo deciso a fare bene: "Occasione da sfruttare nonch&egrave; motivo di orgoglio. Voglio giocarmi le mie carte, per il futuro"

Moto2, occasione per Ferrari: wild card a Valencia con Gresini

        Nei primissimi anni Venti, i circuiti motociclistici pi&ugrave; famosi in Italia erano quelli di Orbassano, Brescia e Cremona, del Tevere (a Roma) e dell&rsquo;Adriatico (a Rimini). A questi si aggiunse il Circuito del Savio, disputatosi a Ravenna dal 1923 al 1927, primo evento motoristico romagnolo riservato sia alle moto che alle auto. Dal TT alle nuvole | Polvere di Stelle Il Savio e il trionfo di Ferrari  In questa rubrica i riferimenti al Circuito del Savio non sono mancati, visto che vi parteciparono grandi campioni, ma in questa puntata di Polvere di Stelle potr&ograve; sviluppare l&rsquo;argomento grazie alla recentissima pubblicazione del libro che Rossano Novelli e Alberto Galassi, autori ravennati Doc, gli hanno dedicato. Il volume di 192 pagine di grande formato, e ricchissimo di rare illustrazioni, &egrave; stato realizzato in esclusiva per l&rsquo;Automobile Club Ravenna con il contributo dell&rsquo;ACI Storico, ed &egrave; stato presentato gioved&igrave; 28 settembre presso la sala multimediale dei Chiostri della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Per l&rsquo;Automobile Club della citt&agrave; romagnola, presieduto da Giancarlo Minardi, fondatore e animatore dell&rsquo;omonima scuderia di Formula 1, la storia del Circuito del Savio &egrave; tanto importante da averne ottenuto i diritti sul marchio, e questa importanza deriva soprattutto dalla vittoria conseguita da Enzo Ferrari, su Alfa Romeo RL 3000, nella prima edizione disputata nel pomeriggio del 17 giugno 1923. In quell&rsquo;occasione Ferrari sal&igrave; per la prima volta, da quando aveva iniziato a correre, sul gradino pi&ugrave; alto del podio e all&rsquo;arrivo ebbe modo di conoscere i genitori di Francesco Baracca, che gli affidarono il &ldquo;Cavallino rampante nero&rdquo;, simbolo dell&rsquo;asso lughese dell&rsquo;aviazione caduto nel corso della Grande Guerra dopo aver vinto 34 duelli aerei. Il titolo del libro &egrave; infatti &ldquo;1923-1927 Il Circuito del Savio &ndash; tra storia e leggenda la prima vittoria di Enzo Ferrari pilota&rdquo;. Ma anche se l&rsquo;immagine di copertina &egrave; dedicata a questa storica vicenda, i contenuti del libro illustrano con la stessa impostazione, gli stessi spazi per documentazione e cronache sia le corse automobilistiche che quelle motociclistiche. Cosa spinse un gruppo di appassionati ravennati a impegnarsi per organizzare il Circuito del Savio? La risposta la diede gi&agrave; allora il comitato promotore commentando la riuscita della prima edizione. Ne riporto alcuni brani: &ldquo;Ultima fra tutte le regioni, quasi che si trovasse a far parte del settentrione d&rsquo;Italia per un errore topografico, perch&eacute; mai delle regioni limitrofe e vicine aveva subito l&rsquo;influsso del progresso, la Romagna ha finalmente udita e sentita la eco delle affermazioni della nostra industria automobilistica e motoristica&hellip; Il rombo dei motori, la vertiginosa e vittoriosa corsa delle nostre rosse macchine, che segnava la marcia decisa di un&rsquo;era nuova e portava nel suo ansito tutta la febbre di un intenso lavoro di braccia e la supremazia del nostro genio ha scosso anche Ravenna&hellip;&rdquo;. L&rsquo;edizione di esordio del Circuito del Savio si svolse su un tracciato lunghissimo: ben 44 chilometri. La partenza e il traguardo erano di fronte alla storica basilica di Sant&rsquo;Apollinare in Classe, da cui i piloti, seguendo il percorso in senso orario, imboccavano la strada Romea, praticamente priva di curve per oltre 15 km, fino a Cervia. Qui svoltavano a destra, attraversavano le antiche saline su un tratto di circa 10 km ricco di curve fino a Castiglione di Ravenna, dopodich&eacute; un altro rettilineo di quattro chilometri li portava a San Zaccaria congiungendosi con la strada Dismano. Svoltando ancora a destra, si immettevano quindi verso Ravenna sulla dirittura che si prolungava per altri tredici chilometri fino a Ponte Nuovo. Infine, invertita nuovamente la direzione con una curva strettissima, tornavano sulla Romea e dopo due chilometri si ritrovavano al traguardo. Il circuito era da percorrere sei volte per un totale di 267,600 km; nel suo sviluppo attraversava due volte il fiume Savio, da qui il titolo della manifestazione.  La storia, la vicenda di Nuvolari  Vincitore assoluto del primo Circuito del Savio fu l&rsquo;asso bolognese Amedeo Ruggeri (nella foto di apertura) in sella a una Indian 1000, alla media di 85,850 km/h; da notare che il suo giro pi&ugrave; veloce batt&eacute; di quasi due secondi lo stesso primato ottenuto da Enzo Ferrari con l&rsquo;Alfa Romeo 3000 nella gara automobilistica. Ruggeri precedette in classifica generale Primo Moretti, trionfatore nella 500, battendolo di appena 51&rdquo; con una moto di cilindrata doppia. L&rsquo;anno dopo l&rsquo;Unione Sportiva Ravennate e il Moto Club Ravenna, facendo tesoro della prima esperienza, decisero di ridurre la lunghezza del percorso a soli 14,385 km in modo da diminuire drasticamente i costi organizzativi e permettere al pubblico di assistere con maggior frequenza ai passaggi dei piloti in gara. Il circuito divenne un triangolo con il rettilineo pi&ugrave; lungo, di poco pi&ugrave; di cinque chilometri, non pi&ugrave; sul lato Romea, ma su quello opposto. La partenza e l&rsquo;arrivo furono mantenuti davanti a Sant&rsquo;Apollinare in Classe e il vertice del triangolo fu ancora al Ponte Nuovo. Ruggeri con la Indian concesse il bis piazzandosi nuovamente primo assoluto con la Indian 1000 ma questa volta il duello per il giro pi&ugrave; veloce fu vinto da Ferrari, primo nella classe Oltre 2000 e nella classifica generale della corsa automobilistica. Tuttavia il recordman sul giro fra i motociclisti, Terzo Bandini (HarleyDavidson 1000), ebbe la soddisfazione di battere il giro pi&ugrave; veloce ottenuto nella corsa automobilisti - ca da Tazio Nuvolari, vincitore della classe 1500 su vettura Chiribiri. Nel 1925 alle classi 350 e 500 fu aggiunta la 250, mentre venne eliminata la 1000, che nelle due precedenti edizioni aveva dominato. Primo assoluto e della classe 500 fu Moretti (su Moto Guzzi) che l&rsquo;anno dopo si aggiudic&ograve; per la terza volta la vittoria nella 500, mentre l&rsquo;assoluta and&ograve; a Mario Ghersi alla guida di una Sunbeam 350. L&rsquo;edizione motociclistica del 1926 entr&ograve; nella storia per una vicenda legata a Tazio Nuvolari. Subito dopo il via, Terzo Bandini, partito in testa con Nuvolari a ruota, sbagli&ograve; la prima curva. Per evitarlo, Nuvolari and&ograve; a sfregare con la mano sinistra contro un muretto riportando la frattura dell&rsquo;anulare, una frattura dolorosissima e grave, che il pilota ignor&ograve; per alcuni giri, durante i quali continu&ograve; a condurre la corsa realizzando anche tornate velocissime. All&rsquo;ottavo giro, per&ograve;, la volont&agrave; non bast&ograve; pi&ugrave; e il ritmo cal&ograve; bruscamente; al decimo giro Nuvolari si ferm&ograve; al box, stravolto, per il rifornimento. Voleva continuare, ma fu portato all&rsquo;ospedale dove si oppose all&rsquo;amputazione del dito, che i medici dicevano inevitabile. Fu accontentato, ma l&rsquo;incidente di Ravenna gli cost&ograve; la rinuncia al Tourist Trophy, la corsa motociclistica allora pi&ugrave; celebre al Mondo. L&rsquo;ultima edizione del Circuito del Savio si svolse nel 1927 e vide il trionfo di Luigi Arcangeli sulla Sunbeam 500. Peraltro, Nuvolari con la Bianchi 350 aveva guidato la corsa con un ritmo sostenutissimo per i primi tre giri, poi si era dovuto fermare per la rottura della catena. L&rsquo;aveva riparata, era ripartito, ma al settimo giro il motore della Bianchi aveva ceduto definitivamente. I costi, divenuti ormai insostenibili per gli organizzatori, portarono alla conclusione di questa grandiosa manifestazione auto-motociclistica.  Circuito del Savio: il libro  L&rsquo;intera storia, che qui ho soltanto riassunto, &egrave; raccontata con rigore storico e dovizia di particolari nel libro di Rossano Novelli e Alberto Galassi, volume che oltre alle corse del Circuito del Savio dedica alcune pagine anche ad altre gare che si svolsero sullo stesso tracciato: il Gran Premio di Pasqua per biciclette a motore, disputatosi dal 1924 al 1926, il concorso di consumo, che fece da gara introduttiva (con una settimana di anticipo) alla quarta edizione del Circuito del Savio, e la Coppa Primavera, corsa per automobili da turismo riservata ai piloti dell&rsquo;Emilia-Romagna, disputata il 3 giugno 1926. In chiusura, il volume offre anche accurate biografie dei principali protagonisti della competizione ravennate. Il libro si pu&ograve; ordinare alla Libreria Feltrinelli di Ravenna, oppure acquistare sul sito della Libreria dell&rsquo;Automobile https:// www.libreriadellautomobile.it/ prodotto/il-circuito-del-savio1923-1927/?lang=it. Il prezzo &egrave; di 35 &euro; Iva compresa. Guenda Glubb, la Regina di Brooklands | Polvere di Stelle       

Il circuito romagnolo fu il luogo del primo successo del Drake da pilota, ma fu teatro di momenti storici anche per le moto

Da Ferrari a Nuvolari: la parabola del Savio | Polvere di Stelle

        Nel segno della continuit&agrave;. &Egrave; questa la filosofia del Team FELO Gresini, che nel 2024 schierer&agrave; la stessa coppia di piloti in MotoE per il terzo anno consecutivo. Parliamo di Matteo Ferrari e Alessio Finello, confermatissimi alla guida delle Ducati V21L schierate dalla struttura faentina nel mondiale destinato alle moto elettriche. MotoE: calendario 2024 Ferrari e Finello confermati  "Un altro anno assieme, siamo a sei! Non mi sarei mai immaginato di raggiungere questo numero, nel mondo delle corse non &egrave; semplice creare questo tipo di rapporto, solido, di fiducia, tanto da voler continuare anche dopo cos&igrave; tanti anni&rdquo; le parole di Ferrari, campione di categoria nel 2019 che ha concluso il campionato 2023 al terzo posto alle spalle di Mattia Casadei e Jordi Torres.  &ldquo;Cercheremo di portare a casa il titolo: quest&rsquo;anno ce lo siamo fatti scappare e mi dispiace un po&rsquo;. &Egrave; stata comunque una bellissima stagione, quindi vedremo di ripartire da dove ci siamo fermati. Ci sar&agrave; qualche nuova pista, come Portimao che secondo me con la Ducati elettrica sar&agrave; fenomenale. Ci tengo a ringraziare Luca, Nadia, Carlo e tutte le persone che lavorano in Gresini, perch&eacute; mi fanno sempre sentire a casa e mi danno in ogni momento il massimo supporto. Spero di ripagare la loro fiducia con i risultati e di poter continuare anche nel futuro, chiss&agrave;, magari con qualche nuova avventura&rdquo;.  Mattia Casadei si racconta a Enel Moto Gresini, un 2024 per puntare al titolo MotoE  &ldquo;&Egrave; per me motivo di orgoglio poter continuare per il terzo anno consecutivo con la squadra e dare continuit&agrave; ad un progetto iniziato qualche anno fa: significa che io credo molto nella squadra e loro credono in me, e questo mi da tanta fiducia&rdquo; ha dichiarato Finello, che spera di mettere a frutto l&rsquo;esperienza maturata nel 2022 e 2023. &ldquo;Sar&agrave; il terzo anno assieme, il secondo con Ducati: conosciamo la moto e ormai conosco bene anche i diversi circuiti, quindi abbiamo l&rsquo;esperienza necessaria per fare il salto di qualit&agrave;. La squadra merita di avere entrambi i piloti nelle posizioni di testa per il lavoro che fanno e il supporto che ci danno. Io far&ograve; il possibile per fare la mia parte e arrivare preparato&rdquo;.Entusiasmo confermato dal team manager Luca Gresini: &ldquo;Con Matteo abbiamo conquistato per cinque anni consecutivi la Top 3 nel Mondiale: dopo aver vinto con lui la prima Coppa del Mondo, nel 2024 vogliamo replicare e portare a casa il titolo. Anche per Alessio questo sar&agrave; un anno importante: dopo una crescita costante, il terzo anno assieme sar&agrave; quello decisivo per raccogliere i frutti dell&rsquo;esperienza di questi due anni assieme. Non vediamo l&rsquo;ora di metterci in gioco&rdquo;.&nbsp; MotoE: il primo anno Ducati &egrave; un trionfo       

Arrivano le prime ufficialit&agrave; per la classe elettrica del Motomondiale: la struttura che porta il nome di Fausto conferma la line-up gi&agrave; vista nel 2022-23

MotoE: Gresini conferma Ferrari e Finello per il 2024

        Barcellona, poi Misano: la MotoE si prepara a vivere una settimana di fuoco nella quale si assegner&agrave; il titolo iridato della serie elettrica, che da quest&rsquo;anno ha assunto la titolazione di campionato del Mondo. In Catalogna, il padrone di casa Jordi Torres si presenter&agrave; da leader della classifica generale, ma non avr&agrave; vita facile: prima a Silverstone, poi al Red Bull Ring, il due volte titolato della categoria ha navigato in acque lontane dal podio e la sua leadership &egrave; minacciata da due arrembanti romagnoli.  Calendario MotoE 2023 Match point per Jordi Torres  Il 36enne alfiere dell&rsquo;Openbank Aspar Team conserva infatti 15 punti di vantaggio che gli permettono di giocarsi il primo match point, ma l&rsquo;inerzia della seconda parte di stagione pare a favore di Mattia Casadei, autore di una splendida doppietta in Austria e reduce da una striscia di tre vittorie consecutive. Replicare i medesimi risultati anche a Barcellona consentirebbe al pilota HP Pons Los40 - struttura che dal 2024 lascer&agrave; il Motomondiale - di presentarsi al round conclusivo sul circuito di casa di Misano (8-9 settembre) in chiara lotta per il successo finale. Traguardo a cui ambisce anche Matteo Ferrari, gi&agrave; titolato nel 2019 e desideroso di mettere il suo timbro anche sulla prima stagione targata Ducati: &ldquo;Sono carico &ndash; le parole del pilota FELO Gresini, reduce da un secondo posto in Gara 2 del GP Austria - a Barcellona abbiamo svolto i test invernali dunque abbiamo gi&agrave; una base dati su cui lavorare. Il mio obiettivo &egrave; vincere tutte e quattro le gare mancanti, ma voglio affrontarle una per una&rdquo; ha proseguito Ferrari, prima di introdurre uno dei temi del fine settimana catalano. &ldquo;Questo weekend sar&agrave; importante comprendere e adattarsi alla nuova gomma anteriore, che ci verr&agrave; data in dotazione solo in questa gara quindi sar&agrave; fondamentale raccogliere pi&ugrave; informazioni possibili fin dal venerd&igrave;&rdquo;. MotoE: a Barcellona, occhio agli outsider  Il terzetto di testa promette spettacolo, cos&igrave; come Eric Granado e Nicholas Spinelli, velocissimi nei test invernali svolti sul tracciato catalano. Cercheranno il riscatto Hector Garzo e Randy Krummenacher, protagonisti di opache prestazioni a Spielberg, mentre Kevin Zannoni &ndash; autore della pole position e due volte a podio in Austria &ndash; vorr&agrave; trovare la personale riconferma. Nella folta pattuglia di italiani mancher&agrave; ancora Luca Salvadori, sostituito nuovamente da Oscar Gutierrez nel Team Prettl Pramac.  GP Catalogna: orari tv SKY e TV8 Passa alla prossima pagina per il programma MotoE a Barcellona &nbsp; Programma MotoE Barcellona  Venerd&igrave; 17.00: QualificheSabato 12.15: Gara 1Sabato 16.10: Gara 2       

Jordi avr&agrave; a disposizione il primo match point nel round di casa, ma i romagnoli puntano a rosicchiare altri punti in vista del gran finale a Misano

MotoE Barcellona: Casadei e Ferrari all'assalto del leader Torres

        Se la testa della classifica mondiale della MotoE &egrave; occupata ancora da Jordi Torres, rimasto leader nonostante due weekend difficili vissuti tra Silverstone e Spielberg, alle sue spalle la pattuglia italiana &ndash; o meglio dire, romagnola &ndash; scalpita sempre pi&ugrave;. Parliamo di Mattia Casadei e Mattia Ferrari, ancora pienamente in lizza per la corona iridata della serie elettrica, ai quali in Austria si &egrave; aggiunto Kevin Zannoni, la cui classifica non permette velleit&agrave; da titolo ma che tra le curve del Red Bull Ring ha vissuto il suo miglior weekend da quando guida la prototipale Ducati V21L. MotoGP, le prossime gare La volata mondiale di Casadei e Ferrari  Classe 1999, nativo di Rimini, Casadei &egrave; uno dei veterani della MotoE, nonostante l&rsquo;ancora giovane et&agrave;. Infatti, dopo gli esordi nel CIV, nel 2019 &ndash; primo anno di vita della categoria full electric &ndash; Paolo Simoncelli decise di scommettere su Mattia, e il tempo ha dato ragione al patron del SIC58 Squadra Corse. Dal 2022 Mattia difende i colori del Pons Racing, con cui &egrave; definitivamente esploso e ha colto tre vittorie quest&rsquo;anno, che lo proiettano al secondo posto nella generale con 174 punti, 15 in meno di Torres. Due delle vittorie conquistate nel 2023 dall&rsquo;alfiere Pons sono arrivate proprio nel GP Austria, che in Gara 2 ha visto salire sul podio gli altri due romagnoli citati: Ferrari e Zannoni, per un terzetto che ha ricordato &ldquo;i nostri allenamenti sulla pista di San Mauro&rdquo;, per usare le parole di Casadei quando gli abbiamo chiesto una battuta in merito. &ldquo;Siamo cresciuti su quella pista, ci siamo conosciuti l&igrave; e ritrovarci tutti assieme sul podio di un Mondiale &egrave; stato bellissimo&rdquo; ha proseguito Mattia. &ldquo;Se dovesse ricapitare, magari a Misano sarebbe fantastico (ride, ndr). Il mio obiettivo &egrave; chiaramente arrivare a giocarmi il titolo sulla pista di casa&rdquo;. Infatti sar&agrave; il circuito intitolato a Marco Simoncelli a ospitare l&rsquo;ultimo round della MotoE, ma prima bisogner&agrave; prima affrontare l&rsquo;impegno di Barcellona (1-2 settembre), in cui il pi&ugrave; titolato del trio romagnolo sar&agrave; chiamato a un weekend senza sbavature. Matteo Ferrari, riminese classe 1997, &egrave; terzo nel Mondiale a un punto da Casadei, ma recrimina per la caduta in Gara 1 al Red Bull Ring mentre era in testa alla corsa. Una scivolata che lo ha privato della testa del Mondiale, ma l&rsquo;alfiere Gresini non si arrende: &ldquo;L&rsquo;errore nella prima manche &egrave; stato inaspettato, ma in Gara 2 sono arrivato secondo, portando a casa punti importanti per la classifica&rdquo;. &ldquo;Ora dobbiamo pensare alle ultime quattro gare: voglio tornare da Barcellona con un buon punteggio per poi godermi a pieno l&rsquo;ultimo round, che sar&agrave; per me quello di casa&rdquo; le parole del primo campione nella storia della MotoE, che punta a stabilire un altro primato: diventare il primo titolato da quando vige la monofornitura Ducati introdotta in questa stagione.  L'esplosione di Kevin Zannoni  Dal canto suo, Kevin Zannoni punta a chiudere in bellezza quella che &egrave; sinora la sua miglior stagione nella classe elettrica. Il 22enne pilota SIC58 Squadra Corse si &egrave; finalmente sbloccato, cogliendo in Austria una splendida pole position condita da due terzi posti: uno pi&ugrave; fortuito, figlio della scivolata di Ferrari, l&rsquo;altro figlio di un passo-gara di assoluto valore. &ldquo;Finalmente dopo tanti sacrifici &egrave; arrivato il primo podio in MotoE, e poi subito dopo il secondo &ndash; le parole di Zannoni &ndash; per me &egrave; un sogno che si avvera. Questi risultati dimostrano che il duro lavoro paga sempre ed &egrave; solo questione di tempo&rdquo;. &nbsp; Il due volte campione Italiano Moto3, secondo classificato nella 600 CIV nel 2022, punta adesso a confermarsi a Barcellona, pista dove era andato forte nei test invernali, e poi a Misano, diventando magari l&rsquo;ago della bilancia in una contesa iridata che vede i due suoi corregionali all&rsquo;inseguimento del vacillante Torres, che non vince una manche da giugno (Gara 1 al Sachsenring). Ma discorsi iridati a parte, replicare un podio in stile San Mauro anche a Misano, davanti al pubblico di casa, sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione divertente ed emozionante.  MotoGP: Jorge Martin, parole al miele per Johann Zarco       

I tre romagnoli hanno vissuto un weekend magnifico in Austria, in cui hanno condiviso il podio di Gara 2. Mattia: "Sarebbe bello ripetersi a Misano"

Casadei-Ferrari-Zannoni, dalla pista di San Mauro al podio MotoE

        Mattia Casadei vola, Matteo Ferrari spreca. &Egrave; questo il riassunto delle due gare disputate dalla MotoE in Austria, sul circuito del Red Bull Ring dove Casadei, reduce dal successo conquistato a Silverstone, ha proseguito la sua striscia positiva mettendo a referto una doppietta che lo rilancia prepotentemente nella corsa al titolo iridato della serie elettrica del Motomondiale. MotoGP Austria, Valentino Rossi: duro attacco alla Direzione Gara Matteo Ferrari a terra, gloria per Mattia Casadei  In Gara 1, l&rsquo;alfiere del team Pons40 &egrave; stato bravo ad approfittare del clamoroso errore commesso da Ferrari a due curve dalla bandiera a scacchi, quando il portacolori Gresini Racing &egrave; finito nella ghiaia in curva 7, mandando in fumo i sogni di un successo che lo avrebbe proiettato a pari punti in classifica col leader Jordi Torres. Niente da fare per il titolato MotoE nel 2019, che ha regalato cos&igrave; a Casadei il secondo successo stagionale davanti a Eric Granado, dominatore della tappa austriaca nel 2022, e Kevin Zannoni, al suo primo podio tra le elettriche dopo la pole position conquistata in qualifica. Jordi Torres, quinto, ne ha cos&igrave; approfittato per allungare in classifica su Ferrari, almeno fino a Gara 2.  Mattia Casadei, splendida doppietta in Austria  Nella manche conclusiva, Matteo Ferrari ha rimediato al grave errore del primo round mettendo a segno un secondo posto che lo mantiene a 16 punti di distacco dallo spagnolo, rimandando ogni discorso iridato alle ultime due tappe in calendario (Barcellona e infine Misano, nei primi due weekend di settembre). La vittoria in Gara 2 &egrave; andata nuovamente a Casadei, salito cos&igrave; in seconda posizione nella generale a 15 lunghezze da Torres, sesto al termine di una contesa che ha regalato grandi gioie ai colori italiani. Il poleman Kevin Zannoni ha completato infatti un podio tutto tricolore, a conclusione di un weekend davvero positivo per il pilota SIC58 Squadre Corse, che appare finalmente maturato dopo un naturale periodo di naturale apprendistato. Quarto Miquel Pons, seguito Eric Granado. Fine settimana adifficile per il resto della truppa italiana, nella quale si sono distinti Alessandro Zaccone, settimo in Gara 1, e il duo Andrea Mantovani-Kevin Manfredi, rispettivamente nono e decimo in Gara 2. Buono l&rsquo;esordio dello spagnolo Oscar Gutierrez, sostituto dell&rsquo;infortunato Luca Salvadori, autore di due 12esimi posti.  Addio a Roberto Colaninno: aveva 80 anni MotoE, mondiale ancora aperto  Come scritto, i giochi iridati sono apertissimi: Torres resta leader ma appare in difficolt&agrave;, mentre l&rsquo;inerzia del campionato sembra a favore di Casadei, autore di ben sei podi in questo 2023 e velocissimo dal Sachsenring in poi. Dal canto suo, Ferrari, dovr&agrave; commettere meno errori: Matteo &egrave; esperto, rapido e consistente, ma dovr&agrave; evitare altre sbavature se vorr&agrave; celebrare la seconda corona mondiale.        

Gran weekend per gli italiani, autori di una tripletta in Gara 2, ma il pilota Gresini recrimina per l'errore nella prima manche. Torres ancora leader

MotoE Austria: Mattia Casadei fa doppietta, Matteo Ferrari spreca

        Il Red Bull Ring &egrave; pronto a ospitare il sesto round del FIM MotoE World Championship, serie elettrica che da quest&rsquo;anno ha abbandonato la titolazione di Coppa del Mondo. Quando mancano tre round (Austria compresa) alla fine, la situazione in classifica &egrave; ancora apertissima: il due volte campione della categoria Jordi Torres &egrave; in testa con 168 punti, 15 in pi&ugrave; di Matteo Ferrari, titolato della MotoE nel 2019 alla ricerca quest&rsquo;anno della tanto agognata seconda corona. Calendario MotoE Matteo Ferrari, in Austria per vincere  La strada del pilota Gresini si &egrave; fatta in salita dopo il round di Silverstone, dove ha rimediato due penalit&agrave; e nessun piazzamento a podio, ma il romagnolo arriva a Spielberg con l&rsquo;intenzione di rimediare al negativo weekend britannico e ricucire il gap dal rivale spagnolo. &ldquo;Sono super carico e non vedo l&rsquo;ora di scendere in pista: i giorni dopo il GP di Silverstone sembravano non passare mai. Comunque resto positivo, perch&eacute; abbiamo perso solo 7 punti da Torres&rdquo; le parole di Ferrari alla vigilia del weekend austriaco. &ldquo;L&rsquo;obiettivo di questo fine settimana &egrave; vincere, mi piacerebbe fare il massimo per provare ad andare in testa al campionato, siamo in un momento cruciale della stagione. Il Red Bull Ring &egrave; una pista che mi piace, dove in passato sono stato un po&rsquo; sfortunato, ma comunque veloce&rdquo;. Ferrari sa che non pu&ograve; permettersi altri passi falsi da qui alla fine della contesa iridata: &ldquo;Quest&rsquo;anno sono riuscito ad essere competitivo in tutti i circuiti e sono sicuro che riuscir&ograve; a continuare su questa strada. Cercher&ograve; di fare tesoro dell&rsquo;esperienza di Silverstone e migliorare in alcune aree&rdquo;.  GP Austria: gli orari tv Sky e TV8 MotoE Austria, i possibili protagonisti  I rivali non giocheranno di rimessa: Ferrari e Torres dovranno guardarsi le spalle da Mattia Casadei, terzo nella generale (124) e reduce dalla vittoria in Gara 2 a Silverstone, e Randy Krummenacher (123), autore di una vittoria e quattro podi nella sua prima met&agrave; di stagione nella serie green del Motomondiale targata Ducati. Occhi puntati anche su Eric Granado, che nel 2022 centr&ograve; in Austria una perentoria doppietta condita da pole position e giro veloce, e sui possibili outsider come Andrea Mantovani, Hector Garzo, Nicholas Spinelli e Kevin Manfredi. La MotoE disputer&agrave; come di consueto due manche, entrambe sabato: Gara 1 alle 12.15, Gara 2 alle 16.10. MotoE: Luca Salvadori salta l'Austria       

Dopo il negativo weekend di Silverstone, il pilota Gresini vuole ricucire il gap da Jordi Torres (-15 punti). Casadei, Krummenacher e Granado restano in agguato

MotoE, la carica di Matteo Ferrari: "In Austria per tornare davanti"

Riparte da Silverstone la rincorsa iridata della MotoE, classe elettrica che completa il programma del Motomondiale.  In sella alle V21L fornite da Ducati, divenuta quest&rsquo;anno nuova fornitrice della categoria al posto di Energica, Matteo Ferrari e Jordi Torres sono pronti a scrivere nuove pagine della loro sfida mondiale. Infatti, sono l&rsquo;italiano e lo spagnolo a contendersi la corona iridata della MotoE, separati da soli otto punti in classifica generale. In testa c&rsquo;&egrave; lo spagnolo dell&rsquo;Aspar Team con 144 punti, mentre l&rsquo;italiano del Gresini Racing insegue a quota 136, forte della doppietta messa a segno ad Assen prima della pausa estiva.  MotoGP: Rins e Yamaha insieme a partire dal 2024  Matteo Ferrari insegue Jordi Torres   &ldquo;Nella prima parte di stagione abbiamo fatto davvero un buon lavoro, il nostro obiettivo era quello di arrivare qui in lotta per il campionato e posso dire che l&rsquo;abbiamo raggiunto &ndash; ha commentato Ferrari alla vigilia dell&rsquo;impegno in terra britannica - questi ultimi quattro round saranno fondamentali, dovremmo studiarli uno ad uno nel migliore dei modi: in particolare Silverstone &egrave; un circuito molto veloce e analizzando il nostro avversario principale, che in questo momento &egrave; Torres, potremmo avere un piccolo vantaggio nel lungo rettilineo visto che sono leggermente pi&ugrave; minuto rispetto a lui. La cosa pi&ugrave; importante sar&agrave; recuperare punti e cercare di andare in testa al campionato il prima possibile&rdquo;.  Matteo &egrave; per&ograve; consapevole che, come da tradizione, a Silverstone - circuito che ospita per la prima volta la MotoE - il meteo pu&ograve; sempre regalare sorprese: &ldquo;Dovremo stare attenti a questa variabile, ma vista l&rsquo;esperienza raccolta fino ad ora posso dire che saremo pronti in tutte le condizioni. Abbiamo, dunque, le basi per potercela giocare&rdquo;.    Ferrari vs Torres, ma non solo   Nella lotta tra i due contendenti alla vittoria finale, potrebbero inserirsi diversi outsiders: da Randy Krummenacher, a podio in Gara 1 al Dutch TT, fino a Hector Garzo - entrambi terzi a parimerito nella generale con 98 punti -&nbsp; ed Eric Granado, fuori dalla top 4 ad Assen e desideroso di rivincita.  Attenzione alla folta pattuglia di italiani che, Ferrari escluso, conta altri otto rappresentanti: su tutti Mattia Casadei, terzo in Gara 2 olandese e quinto in campionato (89), senza dimenticare Andrea Mantovani, in lizza per la vittoria nel GP Olanda e fresco reduce dall&rsquo;ottima prestazione nel CIV Supersport.  In Gran Bretagna, la serie full electric disputer&agrave; come sempre due manche, entrambe al sabato: una alle 13.10, la seconda alle 17.10.  MotoGP Silverstone, gli orari tv 

Matteo e Jordi, separati da otto punti in classifica generale, sono i favoriti per la vittoria, ma attenzione a Krummenacher e Casadei

MotoE: la sfida tra Ferrari e Torres riparte da Silverstone

Come sarebbero i prototipi della top class con i colori delle squadre del Circus? Le foto di una pagina Instagram

Formula 1: da Ferrari a Red Bull, le livree dei team sulle MotoGP

        Matteo Ferrari concede il bis, e nella splendida cornice di Assen, mette a segno una doppietta che rilancia fortemente le sue aspirazioni iridate nella classe MotoE. Il pilota FELO Gresini si &egrave; imposto infatti sia in Gara 1 che in Gara 2, guidando con autorit&agrave; in entrambe le manche. MotoGP Olanda: Marco Bezzecchi in estati dopo la Sprint Matteo Ferrari, doppietta ad Assen  Nella prima, disputata sabato mattina, Ferrari ha guidato la corsa dal primo all&rsquo;ultimo passaggio, mettendo alla frusta la resistenza di Jordi Torres. Matteo ha provato, riuscendoci, l&rsquo;allungo decisivo nelle fasi finali della corsa, tagliando il traguardo con sei decimi di vantaggio sul bi-campione della categoria. In Gara 1, il rookie della serie elettrica Randy Krummenacher ha colto un altro podio (+0.955), mentre alle spalle dello svizzero si &egrave; consumata una sfida tutta italiana per il quarto posto tra Mattia Casadei e Andrea Mantovani che ha visto prevalere il primo, entrambi a oltre due secondi dal vincitore. In Top 10 anche Nicholas Spinelli (+7.190) e Kevin Zannoni (+7.232), rispettivamente nono e decimo.  Matteo Ferrari sbanca Assen, Casadei a podio  In Gara 2, disputata sabato pomeriggio, Matteo Ferrari ha piegato ancora una volta Torres, attaccandolo a quattro giri dalla fine. Lo spagnolo, che aveva comandato la prima met&agrave; della gara, si &egrave; dovuto arrendere alla supremazia dell&rsquo;italiano, transitato sul traguardo del TT Assen con soli 78 millesimi di vantaggio sull'alfiere Openbank Aspar Team. Pochi, ma sufficienti a completare una doppietta che portano Matteo, gi&agrave; campione della categoria nel 2019, a 136 punti in classifica generale, 8 in meno di Torres, che resta leader della generale con 144. Alle spalle dei due contendenti al titolo, Mattia Casadei &ndash; autore della pole position al sabato, poi cancellata per mancato rispetto della pressione degli pneumatici &ndash; ha conquistato la terza posizione (+1.532) davanti a Eric Granado (+1.826). Mastica amaro l&rsquo;arrembante Andrea Mantovani, in lotta per il podio a suon di staccate e ingressi al limite, ma caduto nel corso dell&rsquo;ultimo passaggio. Sesto Kevin Zannoni (+2.875), seguito da Alessandro Zaccone (+3.898) e Nicholas Spinelli (+3.978), decimo Kevin Manfredi (+6.343).&nbsp; Prossimo appuntamento con la MotoE a Silverstone, nel weekend 4-6 agosto. MotoGP Olanda: gli orari tv       

Il pilota FELO Gresini ha vinto entrambe le gare disputate nel sabato olandese: Jordi Torres, due volte secondo, resta leader con 8 punti di vantaggio

MotoE, GP Olanda: Matteo Ferrari senza rivali ad Assen

        Matteo Ferrari &egrave; stato il vincitore della prima edizione della MotoE, quando aveva ancora la denominazione di Coppa del Mondo. Ferrari, al Mugello per vincere ancora   A Le Mans, nell&rsquo;appuntamento inaugurale della stagione 2023, ha ottenuto la prima pole position della nuova era della serie elettrica, che da quest&rsquo;anno vede Ducati nel ruolo di fornitore unico. Sempre in Francia, nel weekend del GP numero 1000 nella storia del Motomondiale, ha vinto Gara 2 nonostante un Long Lap penalty, ottenendo il podio numero 200 della Gresini Racing. Il suo nome &egrave; quindi impresso a chiare lettere nei libri di storia della MotoE e, dopo i risultati colti a Le Mans, il pilota romagnolo si presenta al Mugello con il chiaro obiettivo di scriverne nuove pagine, continuando l&rsquo;inseguimento alla seconda corona iridata nella classe che da quest&rsquo;anno ha assunto la titolazione di campionato del Mondo. Il Gran Premio d'Italia al Mugello: gli orari tv Sky e TV8 L'intervista a Matteo Ferrari&nbsp;  Matteo, arrivi al Mugello dopo aver colto una pole position, una caduta e una vittoria nel GP Francia. Qual &egrave; il tuo bilancio del primo impegno stagionale? &ldquo;Sicuramente positivo. Ho sempre avuto un rapporto particolare con Le Mans, &egrave; una pista dove sono sempre andato forte, ma non sempre tutto &egrave; andato per il verso giusto. &Egrave; il tracciato dove, nel 2020, persi il titolo mondiale a causa di una caduta, ma quest&rsquo;anno sono riuscito a vincere una gara, e questa &egrave; una bella iniezione di fiducia in vista del prosieguo del campionato&rdquo;. Adesso arriva il Mugello. Quali sono i tuoi obiettivi? &ldquo;Arrivo al Mugello con l&rsquo;obiettivo di continuare a lavorare bene come in Francia, ma rimanendo con i piedi per terra. Infatti, &egrave; ancora presto per pensare al campionato, preferisco ragionare gara per gara&rdquo;. Il GP d&rsquo;Italia sar&agrave; il primo Gran Premio di casa del 2023, prima di Misano, a settembre. Quali emozioni provi? &ldquo;Correre al Mugello &egrave; sempre una grande emozione, l&rsquo;atmosfera &egrave; fantastica, &egrave; una pista che adoro e suscita in me tanti bei ricordi. Come nel 2022 quando, sempre in MotoE, ho conquistato un secondo posto in Gara 1 e una vittoria in Gara 2&rdquo;. Hai detto di adorare il Mugello. C&rsquo;&egrave; una curva che ti piace in particolare? &ldquo;L&rsquo;Arrabbiata 2 mi esalta, &egrave; veramente speciale, mi trasmette una grande adrenalina perch&eacute; &egrave; una curva da &lsquo;cuore in gola&rsquo;, si avverte una forte sensazione di velocit&agrave;&rdquo;. Per leggere l'intervista completa a Matteo Ferrari, acquista lo Speciale Mugello redatto dalla redazione di Motosprint, in edicola con Corriere dello Sport e Tuttosport a partire dal 10 giugno       

Dopo l'esordio stagionale di Le Mans, il pilota romagnolo &egrave; pronto a dare spettacolo anche nel GP Italia. La nostra intervista esclusiva

MotoE, Matteo Ferrari: "Il Mugello è speciale, da cuore in gola"

Attraverso il suo Blog, il pilota Aprilia ha mostrato la sua nuova Supercar 

Aleix Espargaro presenta la sua Ferrari Portofino M da 620 CV

        Tanto si &egrave; parlato di pioggia inesistente nell'arco del 2022, ancor di pi&ugrave; si sta dicendo di quanto il cielo stia rimediando, facendo cadere dosi d'acqua in grado di allagare gran parte del territorio. L'Emilia Romagna &egrave; la regione pi&ugrave; colpita e, come se non bastasse la pioggia, ci si mettono di mezzo i fiumi. A Imola &egrave; esondato il Santerno, arrecando danni all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari Formula 1 di Imola a rischio? Staff e operatori corrono ai... ripari Descritta dal nostro cugino Autosrprint, la situazione non &egrave; per nulla rosea. Come spiegato, il fiume Santerno - che passa proprio dove &egrave; sorto l'Enzo e Dino Ferrari - ha strabordato, facendo fuoriuscire acquea da tutte le parti. Ovviamente, oltre ad arrecare problemi e disagi a case, abitazioni, attivit&agrave; e traffico stradale, il corso fluviale ha allagato tracciato, paddock e garage della pista che, proprio in questo fine settimana, ospita la prima tappa europea della Formula 1 edizione 2023. Il comune di Imola ha fatto chiudere scuole, vie adiacenti agli impianti sportivi, tra le quali VIa Graziadei, che si snoda dalla Curva Rivazza ai rettilieno dei box. Come immaginabile, gli addetti ai lavori hanno dovuto abbandonare la zona, per una situazione super critica e ancora in fase di evoluzione. Le previsioni meteo mettono allarme rosso - stesso colore della Ferrari in foto raffigurata - pure per le prossime ore, sicch&eacute; le quattro ruote mondiali e tutto il movimento rischiano di rimanere a motori spenti. CIV, Ferrari: &ldquo;Michele Pirro? Deve essere uno stimolo per i suoi rivali&rdquo;       

L'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna non ha risparmiato l'Enzo e Dino Ferrari, mettendo il weekend Formula 1 a rischio

Autodromo di Imola evacuato: esondato il fiume Santerno

Il fine settimana del Mugello ha dato un responso decisamente chiaro per quanto riguarda i valori in campo nel CIV Superbike, con il pluricampione Michele Pirro in grande spolvero e autore sia della Motosprint Pole Position, sia di una perentoria doppietta in gara con cui si &egrave; ripreso la leadership nella classifica di campionato.  Secondo Matteo Ferrari, che Michele lo conosce molto bene essendo stato suo compagno di squadra e avendo anche corso poche settimane fa nel CIV SSP con il suo team Garage51, la presenza di Pirro dovrebbe essere uno stimolo per gli altri piloti in griglia. Ecco la sua opinione nell&#39;ultima puntata di &ldquo;Zona Podio&rdquo;, a cui ha partecipato dopo essere rientrato dal fantastico weekend di Le Mans in cui ha centrato la vittoria in MotoE.    Ferrari: &ldquo;I piloti del CIV non devono pensare che Pirro sia irraggiungibile&rdquo;   &ldquo;Quando cambiano gomme, elettronica e regolamenti tecnici ma a vincere &egrave; sempre lo stesso pilota, questo significa che &egrave; lui a fare la differenza&rdquo;, ci ha spiegato Matteo. &ldquo;E&#39; il caso di Michele, che con la Ducati Barni ormai sono anni che vince nel CIV Superbike grazie al duro lavoro con cui sia lui che la squadra riescono a far funzionare al meglio il pacchetto tecnico che hanno a disposizione&rdquo;.  &ldquo;Secondo me il problema &egrave; un altro: trovo davvero strano che tutti prendano dei distacchi abissali da lui, perch&eacute; significa che non riescono ancora a sfruttare al meglio la loro moto&rdquo;, prosegue il classe &#39;97. &ldquo;Ci sono delle volte in cui in tanti si lamentano, ma forse bisognerebbe cercare di spingere ancora di pi&ugrave; per avvicinarsi alla vetta, usando proprio Pirro e la sua performance come stimolo per avvicinarsi a quei tempi&rdquo;.  &ldquo;Io nel CIV SBK ci ho corso e ho sempre preso Michele come punto di riferimento, perch&eacute; l&#39;obiettivo deve essere sempre quello di vincere e per farlo bisogna tenere testa al migliore. Di piloti giovani e di talento in griglia ce ne sono, ma devono pensare a Pirro come un avversario battibile e non come un vincitore sicuro ed irraggiungibile&rdquo;, conclude il campione 2019 della MotoE.  ESBK: Lopes e Odendaal vincono a Valencia, Taccini sfiora il podio 

Matteo, ospite della nostra rubrica &ldquo;Zona Podio&rdquo;, ha dato la sua opinione a riguardo del dominio del pilota Barni in SBK: ecco cosa ci ha raccontato

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