        E' stata una prima gara di stagione quella andata in scena ieri in Qatar che sembra copiare nello stesso identico modo il campionato 2018: strategie, attese per non finire la gomma, avversari che si studiano e un pizzico di adrenalina solo nell'ultimo giro. Per fortuna, a mettere un po' di pepe alla gara, insieme alla Honda satellite di Cal Crutchlow, sono state le Suzuki, quella di Alex Rins senza dubbio e perch&egrave; no anche quella del rookie Joan Mir che, alla sua prima gara di esordio, &egrave; riuscito comunque a rimanere nel gruppo dei piloti di testa andando a concludere la gara in ottava posizione subito alle spalle di Maverick Vinales. GARA SUPER &ndash; Senza dubbio, Alex Rins un gradino del podio, per la gara brillante che ha portato a termine, lo avrebbe meritato. Partito dalla decima posizione in griglia, lo spagnolo &egrave; riuscito da subito a combattere con il gruppo davanti provando, quando ancora mancavano 13 giri, ad attaccare Cal Crutchlow, Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Ha tenuto botta, sorpassato gli avversari ed &egrave; riuscito anche a prendere la testa del gruppo e rimanere su per alcuni giri. Una sbavatura sul finale lo ha portato poi a finire quarto alle spalle di Cal Crutchlow, ma sicuramente Alex Rins si merita un 8 in pagella per la sua prestazione. COSA E' MANCATO &ndash; Quello che abbiamo potuto vedere in pista &egrave; stato un Alex Rins, ma anche un Joan Mir senza strategie. Al contrario di Ducati e Honda, che sulla scia del campionato 2018 hanno proseguito nel condurre una gara conservativa per non sprecare le gomme e dare poi la zampata sul finale, Suzuki non ha badato agli pneumatici (che per giunta hanno retto bene fino alla fine) e non si &egrave; risparmiata. Alex ha provato fino in fondo a mantenere lo stivale sul terzo gradino, e quello che &egrave; mancato in questa prima gara non &egrave; di certo la grinta, bens&igrave; il motore. Si vedeva infatti benissimo come nel rettilineo la GSX-RR avesse una potenza minore rispetto al motore di Ducati e Honda riuscendo a sorpassarla con estrema facilit&agrave;. Suzuki dovr&agrave; quindi trovare una strategia per riuscire a compensare dove non pu&ograve; arrivare. Il campionato &egrave; comunque lungo e nelle piste dove il motore conta di meno, Rins potr&agrave; giocarsela, le carte in regola le ha tutte, anche nel corpo a corpo. MENZIONE SPECIALE &ndash; E un grandissimo &ldquo;bravo&rdquo; se lo merita senza dubbio anche Joan Mir, il pilota spagnolo 22enne in arrivo da un solo anno in Moto2. Non solo &egrave; stato il miglior rookie della gara, ma ha saputo lottare e rimanere nelle prime dieci posizioni fino alla fine. Segno che la scelta di Suzuki di puntare sui giovani (Rins e Mir appunto), sta pagando e che la sua crescita, se prosegue su questa linea, potrebbe creare diversi &ldquo;problemi&rdquo; anche alle case patinate.       

Rins &egrave; riuscito, senza strategie, a rimanere tra i big fino alla fine e Mir al suo debutto in campionato ha portato a casa un ottavo posto

Niente podio per Suzuki, ma in Qatar tiene viva la gara

        Valentino Rossi avr&agrave; compiuto da poco 40 anni, ma il suo entusiasmo, a pochi giorni dall'inizio della nuova stagione Motogp 2019, &egrave; quello di un ragazzino di 16 anni. La sua voglia di correre &egrave; la stessa della sua prima gara di esordio in 125cc, tanto che dalle utlime dichiarazioni, in partenza per il Qatar, ha detto:&rdquo;la mia motivazione &egrave; alle stelle.&rdquo; BUONI PROPOSITI - E tutti, caro Vale, ci auguriamo proprio che sia cos&igrave;, e non solo, la speranza pi&ugrave; grande &egrave; che questo 2019 possa regalarti il tanto atteso decimo titolo iridato. Intanto, la nuova M1 sembra promettere bene, e i test in Qatar che ci sono stati soltanto poche settimane fa sono stati un buon banco di prova per i due piloti Yamaha Rossi e Vinales che adesso sono in attesa, come tutti i loro colleghi, che il semaforo verde torni ad accendersi. &ldquo;Questo &egrave; un momento sempre molto eccitante &ndash; ha detto il numero 46 &ndash; abbiamo un sacco di buoni propositi e tanta motivazione per fare meglio, perch&egrave; siamo reduci da un anno difficile che ha riguardato tutta la squadra Yamaha. Sembra che anche i nostri capi e i nostri ingegneri giapponesi siano molto motivati a migliorare, quindi ci piacerebbe essere pi&ugrave; forti e pi&ugrave; competitivi rispetto al 2018.&rdquo; SEMPRE DI PIU' - Il Dottore ha poi aggiunto: "quando ho firmato questo contratto di due anni sapevo che sarebbe stato un grande impegno per me perch&egrave; inizio ad essere grande, per&ograve; mi sento pronto. Nel senso che mi piace quello che faccio. Sono molto motivato nel cercare di arrivare davanti, nel provare ad andare forte con la Yamaha." Ricordiamo, che quella di Rossi sar&agrave; la 24esima stagione nel campionato del mondo Motogp e che lo scorso anno proprio in Qatar aveva ottenuto il terzo posto in classifica alle spalle di Dovizioso e Marquez.       

Con grande entusiasmo Valentino ripartir&agrave; dalla gara del Qatar per affrontare la sua 24esima stagione nel campionato del mondo di Motogp

Rossi super motivato: “sono eccitato per l'inizio della stagione”

E&#39; un campione della Formula 1, ma Lewis Hamilton ha sempre avuto un debole per le motogp e in questo primo weekend di gare della stagione 2019, sar&agrave; anche lui in Qatar ospite al box Petronas Yamaha SRT.  Ormai il pilota di Formula 1 &egrave; &ldquo;abituato&rdquo; anche alle due ruote, dopo essere salito in sella alla Yamaha in configurazione Superbike per un test sul circuito di Jerez e non poteva farsi di certo sfuggire la gara pi&ugrave; attesa dell&#39;anno&nbsp; in pi&ugrave; ad un box d&#39;eccezione come quello Petronas Yamaha che proprio a Losail far&agrave; il suo esordio nella classe regina.  SOLO CURIOSITA&#39;? - &ldquo;Sono un grande fan delle moto &ndash; ha detto Hamilton a Marca.com - e sono entusiasta di sapere che sar&ograve; in Qatar. Non credo che mi sar&agrave; possibile vedere tutte le gare, ma sono interessato a vedere come funziona la vita del box, come lavorano i piloti e anche come si svolgono le qualifiche, dato che hanno una modalit&agrave; diversa dalla nostra (in Formula 1).&rdquo;  Sembra proprio che Hamilton voglia studiare da vicino il mondo delle due ruote, che abbia in mente qualcosa, magari per il futuro? &ldquo;User&ograve; le informazioni che i piloti mi danno &ndash; ha proseguito &ndash; per imparare e sperimentare qualcosa di diverso da quello che so.&rdquo;  &ldquo;MI DIVERTIREI&rdquo; - Alla Mercedes in realt&agrave;, non sono al settimo cielo all&#39;idea di vedere ancora una volta il pilota britannico in sella ad una moto, dato che proprio nel test a Jerez fu vittima di un piccolo incidente. La posta in gioco &egrave; troppo alta e il team della monoposto non pu&ograve; di certo permettersi che il suo pilota di punta possa infortunarsi.  Dall&#39;altra parte, per&ograve;, Hamilton insiste e sarebbe entusiasta di risalire in sella:&rdquo;non bisogna stare a guardare il fatto che io sia troppo vecchio per una motogp,&nbsp;magari non riuscirei a fare i salvataggi che fa Marc Marquez che &egrave; pi&ugrave; giovane, ma saprei come divertirmi.&rdquo;&nbsp;E sembra proprio che per il futuro ci sar&agrave; la possibilit&agrave; per Hamilton di salire in sella alla Yamaha ma questa volta in versione motogp:&rdquo; non sarei sorpreso se Hamilton presto provasse la Yamaha &ndash; ha aggiunto Razlan Razali, direttore Petronas Yamaha SRT &ndash; &egrave; solo una questione di tempo.&rdquo;  Del resto, perch&egrave; negare ad un campione come Lewis di avverare un sogno! 

<p>Il campione delle quattro ruote non nega l&#39;interesse per la motogp:&quot;non riuscirei a salvare la moto come Marquez ma saprei come divertirmi&quot;</p> 

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Lewis Hamilton in Qatar ospite del team Petronas Yamaha SRT