        Il figlio d&rsquo;arte australiano a Misano Adriatico per la presentazione del GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team ha parlato della stagione di debutto in SBK e degli obiettivi di quella che sta per iniziare proprio con il suo round di casa a Phillip Island tra poco pi&ugrave; di due settimane. SBK, AEGERTER: &ldquo;PECCATO AVER SALTATO I TEST, MA SONO PRONTO PER L'AUSTRALIA&rdquo; Buoni test ma le gare saranno dure La stagione 2023 di Remy Gardner era terminata con due ottimi quarti posti ed &egrave; ricominciata con altrettanta velocit&agrave; emersa nei test di Jerez e Portimao. L&rsquo;australiano forte dell&rsquo;anno in pi&ugrave; d&rsquo;esperienza nel WorldSBK punter&agrave; a fare meglio di quanto fatto in questa prima stagione da rookie: &ldquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; migliorare quanto fatto lo scorso anno, le mie sensazioni sono positive ma i test sono test e le gare saranno tutta un&rsquo;altra cosa. Io per&ograve; mi sento molto bene sulla moto e credo di essere pi&ugrave; veloce&rdquo;. Per Remy la SBK sta diventando un&rsquo;opportunit&agrave; di rilancio dopo la veloce apparizione in MotoGP, una sfida diversa ma non meno impegnativa: &ldquo;Sapevo che sarebbe stato difficile, penso che s&igrave;, penso che mi sarei aspettato forse almeno un podio, ma s&igrave;, eravamo vicini ma non proprio, sono stato un po' sfortunato onestamente l'anno scorso. Va bene, la velocit&agrave; c'&egrave; e quest'anno cerchiamo di mettere tutti insieme&rdquo;. Un anno in pi&ugrave; sulla R1 sar&agrave; fondamentale per essere pi&ugrave; competitivo, forte degli insegnamenti di quest&rsquo;anno: &ldquo;Ho imparato tante cose sulla tecnica, sulle gomme soprattutto quelle da qualifica. Ora credo di averle comprese meglio e di poter essere pi&ugrave; performante, davvero tante cose&rdquo;. La velocit&agrave; nei test non ha sorpreso l&rsquo;australiano che ha confessato che ora si sente perfettamente in sella alla sua Yamaha e questo gli consente di sfruttarla al 100%: &ldquo;Quando mi sento bene sulla moto tutto mi viene automatico, &egrave; facile concentrarmi su tutte le cose da fare ed ora mi viene tutto pi&ugrave; naturale&rdquo;, Remy non &egrave; rimasto nemmeno sorpreso della velocit&agrave; mostrata: &ldquo;Onestamente avendo fatto terzo l&rsquo;anno scorso mi aspettavo di essere ancora veloce a Jerez, ma eravamo pi&ugrave; concentrati sul programma di test e sulle nuove parti. Ovviamente se ci fossimo concentrati sul tempo avremmo anche migliorato&rdquo;. Ci&ograve; nonostante non si pone obiettivi sulla stagione 2024: &ldquo;Vedremo, non sar&agrave; cos&igrave; facile ma avremo pi&ugrave; esperienza rispetto a un anno fa. Devo concentrarmi e migliorare passo dopo passo, sono sicuro che arriveranno anche le opportunit&agrave; per me&rdquo;.  Rea in Yamaha un grosso aiuto, Acosta predestinato Salutato Torpak Razgatlioglu, in casa Yamaha &egrave; arrivato il sei volte iridato Jonathan Rea che ha portato sicuramente una nuova direzione di sviluppo della Yamaha R1, pi&ugrave; &ldquo;umana&rdquo; e adatta alle caratteristiche di tutti i piloti: &ldquo;Si, ho avuto modo di seguire Johnny qualche curva ed ho imparato tante cose &egrave; davvero una cosa positiva avere uno come lui nel team, lo stile &egrave; sicuramente pi&ugrave; normale rispetto a quello di Toprak e questo &egrave; un vantaggio per tutti noi&rdquo;. Dopo le prime giornate di test per&ograve; Gardner non si &egrave; sbilanciato su quelle che saranno le forze in campo in questo 2024 che sta per iniziare: &ldquo;&Egrave; difficile dirlo al momento perch&eacute; non abbiamo avuto modo di studiare molto gli avversari visto che ognuno ha fatto un lavoro diverso, lo sapr&ograve; meglio dopo le prime gare&rdquo;. Remy &egrave; un grande amico di Pedro Acosta, i due si conoscono bene e il baby fenomeno spagnolo sta gi&agrave; mostrando a tutti di che pasta &egrave; fatto, anche in MotoGP: &ldquo;Mi ha sempre sorpreso, dopo tre giorni di test &egrave; gi&agrave; stato il pi&ugrave; veloce. &Egrave; impressionante, non sar&agrave; facile perch&eacute; il livello in MotoGP &egrave; altissimo e sono tutti velocissimi dal venerd&igrave; ma sono sicuro far&agrave; grandi cose gi&agrave; quest&rsquo;anno&rdquo;.        

L&rsquo;australiano arriva al via del campionato con pi&ugrave; consapevolezza di se, frutto del lavoro svolto lo scorso anno e proseguito durante i test

SBK, Gardner: “Ho imparato tanto, Acosta in MotoGP farà grandi cose”

Presso il Yamaha GYTR Pro Shop di Misano Adriatico inaugurato proprio oggi, il team ternano ha tolto i veli alle R1 che tra meno di venti giorni saranno al via del round d'apertura del WorldSBK a Phillip Island. 

Svelate le R1 del GRT Yamaha Team di Aegerter e Gardner

        Tra i nuovi volti che quest'anno hanno corso nel mondiale Superbike, uno dei nomi pi&ugrave; altisonanti &egrave; stato chiaramente Remy Gardner. L'australiano, figlio della leggenda del Motomondiale Wayne nonch&eacute; campione del mondo Moto2 nel 2021, ha esordito tra la derivate di serie in sella alla Yamaha R1 del team GRT dopo una sfortunata parentesi in MotoGP. Un'annata che l'ha visto crescere costantemente, fino a chiudere al comando gli ultimi test di Jerez. SSP, ufficiale: Gabriele Giannini e Prodina insieme nell'Europeo Gardner: &ldquo;Rea in Yamaha? Sar&agrave; utile per tutti&rdquo;  &ldquo;Sono molto contento di poter proseguire per un'altra stagione con Yamaha e il team GRT, cos&igrave; come lo sono dell'arrivo di Jonathan Rea, visto che si tratta di un grande campione che pu&ograve; far crescere ulteriormente la nostra moto&rdquo;, ha detto Remy, evidenziando anche le differenze tra MotoGP e SBK. &ldquo;Ho impiegato un po' di tempo per prendere confidenza in sella alla Superbike, visto che si tratta di una moto del tutto diversa rispetto a quella a cui ero abituato, ma siamo cresciuti bene durante la stagione&rdquo;. Per saperne di pi&ugrave; sull'avventura nel mondiale Superbike e della carriera di Remy Gardner, ecco la nostra videointervista completa al forte pilota australiano.        

Remy ha da poco concluso la sua prima stagione tra le derivate di serie e, dopo degli ottimi test a Jerez, &egrave; passato a trovarci allo stand: ecco cosa ci ha detto in esclusiva

Gardner: “Differenze tra MotoGP e SBK? Due mondi diversi” | EICMA 2023

L'australiano, campione del mondo Moto2 del 2021, è passato dal nostro stand raccontandoci della sua stagione d'esordio in Superbike e delle proprie aspettative per il 2024

Dai test SBK di Jerez all'EICMA: intervista a Remy Gardner

        Una delle sorprese in positivo del round di Portimao del mondiale Superbike &egrave; stata certamente la grande prestazione di Remy Gardner, competitivo sia in prova che in gara sul tracciato dell'Algarve in sella alla Yamaha R1 del team GRT. L'australiano ha vissuto un fine settimana da assoluto protagonista, centrando una bella sesta posizione in Gara 1 ed un quarto posto in Superpole Race, con tutte le carte in regola per giocarsi il gradino pi&ugrave; basso del podio in Gara 2. Da Marquez a Rea: il 2023 rappresenta la fine di un'era Una bella crescita nella seconda parte di stagione  Purtroppo, un problema tecnico ha costretto il campione del mondo Moto2 del 2021 ad alzare bandiera bianca in anticipo, ma il weekend portoghese ha dato prova della sua ottima crescita avvenuta in questa seconda parte di stagione. Da Magny-Cours in avanti, il numero 87 ha infatti ottenuto ben sei Top 10 consecutive (spesso davanti al pi&ugrave; quotato compagno di squadra Dominique Aegerter), interrotte soltanto dal sopracitato ritiro nell'ultima manche portoghese. &ldquo;E' stato un weekend fantastico dal punto di vista dei risultati e della velocit&agrave; mostrata, ma forse avrei potuto ottenere ancora di pi&ugrave; se non mi fosse stato cancellato il giro migliore in prova&rdquo;, ha detto l'australiano, soddisfatto della sua prestazione a Portimao seppur con un pizzico di amaro in bocca. &ldquo;Dopo la SP Race, essendo partito in seconda fila pensavo che Gara 2 potesse chiudersi nel migliore dei modi, ma purtroppo un problema tecnico mi ha costretto a fermarmi. In ogni caso, &egrave; stato un ottimo round e stiamo dimostrando di essere in grado di avvicinarci alle posizioni di vertice&rdquo;. SSP300: nuova avventura "in verde" per Mirko Gennai Gardner possibile outsider nel 2024  Remy ha ancora l'appuntamento finale di Jerez per chiudere al meglio questa stagione di apprendistato in Superbike, ma lo sguardo &egrave; gi&agrave; parzialmente proiettato verso il 2024. Con un anno completo alle spalle nella categoria e la consapevolezza di avere a disposizione una moto altamente competitiva come quella del team GRT con cui proseguir&agrave; il percorso intrapreso in questo 2023, Gardner potrebbe rivelarsi un outsider di lusso nella lotta per le posizioni da podio ritrovando quella velocit&agrave; mostrata ai tempi della Moto2. Rookies Cup 2024: due italiani tra i selezionati per la prossima edizione       

A Portimao l'australiano ha vissuto il suo miglior weekend da quando corre nelle derivate di serie, dopo una seconda parte di stagione in costante crescita

SBK, Gardner in crescita: sarà un avversario temibile nel 2024?

        Proseguono gli annunci per quanto riguarda il mondiale Superbike 2024 e, in particolare, le selle Yamaha. Dopo aver reso noto l'arrivo di Jonathan Rea nel team ufficiale, infatti, &egrave; ora il turno di Remy Gardner, il quale difender&agrave; i colori del team GRT nella classe regina delle derivate di serie anche nella prossima stagione. Si tratta di una scelta comprensibile da parte della compagine capitanata da Filippo Conti, che ha deciso di puntare sulla continuit&agrave; confermando entrambi i piloti di quest'anno. L'australiano continuer&agrave; quindi ad affiancare lo svizzero Dominique Aegerter, formando una coppia particolarmente interessante in prospettiva 2024 visto che, dopo un anno di apprendistato sulla Yamaha R1, avranno tutte le carte in regola per puntare senza mezzi termini alle posizioni di alta classifica. SBK: Alvaro Bautista a Magny-Cours per superare... Troy Bayliss Gardner: &ldquo;Si prospetta un futuro fantastico&rdquo;  &ldquo;Sono estremamente felice di poter annunciare il mio rinnovo con Yamaha per la stagione 2024&rdquo;, ha detto Remy, chiaramente contento di poter proseguire l'avventura in SBK. &ldquo;Si prospetta un futuro fantastico e, con un anno di esperienza sulla R1, sono sicuro di poter ambire a risultati di grande rilievo insieme al team GRT. Con loro mi sto sentendo a casa e sono grato sia alla squadra che a Yamaha per questa fantastica opportunit&agrave;&rdquo;. Moto3 2024, chance mondiale per Carraro: sar&agrave; al via con il team MTA       

L'australiano, campione del mondo Moto2 nel 2021, correr&agrave; nuovamente con la Yamaha R1 al fianco di Aegerter: &ldquo;Ho grandi aspettative per il prossimo anno&rdquo;

SBK, GRT punta sulla continuità: Remy Gardner rinnova per il 2024

        Dopo cinque round di campionato 2023, il bottino di Remy Gardner recita 59 punti, P12 in campionato, P4 nella classifica degli Indipendenti ed una P6 ad Assen come miglior risultato in gara. Fin qui un inizio di stagione comunque di rilievo, considerando che l&rsquo;australiano &egrave; un rookie assoluto della Superbike (viene da una stagione tutt&rsquo;altro che idilliaca in MotoGP con il team Tech3), se non fosse che il suo team mate Dominique Aegerter, rookie della Superbike ma bi-campione in Supersport, lo sta demolendo ad ogni gara. Sono 29 i punti che separano i due alfieri del team GRT, segno che lo svizzero non ha avuto alcuna difficolt&agrave; ad adattarsi alla R1 della squadra diretta da Filippo Conti. Difficolt&agrave; che, invece, ha incontrato l'australiano, figlio del grande Wayne. Aspettative diverse  Remy Gardner si &egrave; presentato ai nastri di partenza del Mondiale desideroso di far vedere di cosa &egrave; capace, dopo essere stato &ldquo;sedotto ed abbandonato&rdquo; in fretta e furia dalla MotoGP (13 punti raccolti nel 2022 con la KTM del team Tech3) senza avere una seconda chance. Seconda chance che ha avuto, invece, Raul Fernandez, arrivatogli davanti di un solo punto (14 a 13). Remy &egrave; stato, se vogliamo, &ldquo;sacrificato&rdquo; per far spazio ad Augusto Fernandez mentre Raul ha lasciato spazio a Pol Espargar&ograve;. Calatosi nella nuova realt&agrave;, l&rsquo;inizio di stagione prometteva bene. Buoni tempi nei test, sia in quelli invernali che in quello pre-gara nella sua Australia, ma ben presto si &egrave; venuto a scontrare con la dura realt&agrave; della pista a livello gara. Anche se in gara-1 l&rsquo;australiano ha preceduto il suo compagno di box. Risultato che si &egrave; ripetuto poi in gara-2 a Misano con una P10 davanti di quasi tre decimi ad Aegerter.&nbsp; Quali sono le problematiche di Gardner?  Le difficolt&agrave; che ancora incontra l&rsquo;australiano nonostante siano passati 5 round di campionato le ha espresse chiaramente Andrea Dosoli nel suo media debrief di gioved&igrave; scorso dopo quello di Razgatlioglu: &ldquo;Per quanto riguarda&nbsp;Gardner, &egrave; un pilota di grandissimo talento,&nbsp;ha bisogno ancora del tempo per adattarsi alla Superbike ed alle gomme diverse. Ci credo molto in Remy,&nbsp;mi aspetto che faccia un ulteriore step in termini di metodo di lavoro e preparazione. Ha fatto delle cose egregie ma ha ancora difficolt&agrave; a mantenere il passo gara fino alla fine, ma &egrave; normale.&rdquo;&nbsp; Venendo da un campionato diverso, quindi, &egrave; normale avere delle fisiologiche difficolt&agrave; di adattamento ad una realt&agrave; nuova, sia dal punto di vista del format (le Sprint nel 2022 in MotoGP non c&rsquo;erano) che dal punto di vista proprio del mezzo (moto, gomme, freni e metodo di lavoro). Non tutti quelli che arrivano dalla MotoGP sono come Alvaro Bautista che ha instaurato subito un grande feeling con la V4R&hellip;&nbsp; Oltre alle difficolt&agrave; pratiche con la moto, Gardner sta soffrendo anche il confronto con il compagno di box Dominique Aegerter, anche lui rookie della Superbike ma due volte campione del mondo Supersport sempre con Yamaha. Lo svizzero gli &egrave; davanti in classifica di ben 29 punti, forte delle sue 9 top 10 sulle 15 gare fin qui disputate, mentre Gardner ne conta solamente 4. Gardner ne uscir&agrave; da questa situazione, mancano ancora 7 round e 21 gare alla fine della stagione. Per adesso l&rsquo;australiano non &egrave; da bocciare ma &egrave; rimandato all&rsquo;appuntamento di Donington Park a fine giugno.        

L&rsquo;australiano, figlio d&rsquo;arte, solo nella seconda gara &egrave; arrivato davanti al compagno di squadra Aegerter. I punti pesanti ancora mancano, segno che qualche problema ancora c&rsquo;&egrave;

Gardner ancora lontano dai risultati sperati: difficoltà o c’è dell’altro?

        Una poltrona per tre, o forse due poltrone. La stagione 2023 del mondiale Superbike promette di essere scoppiettante anche grazie ai colpi di scena che potrebbero arrivare dal mercato. SBK, beffa Kawasaki: i giri motore restano gli stessi La pedina chiave &egrave; Toprak   Ne sa qualcosa la Yamaha che, per la stagione alle porte, ha deciso di elevare ulteriormente il tasso tecnico dei propri piloti, alzando di conseguenza anche il livello della concorrenza interna. Se dal punto di vista tecnico, infatti, le novit&agrave; da un&rsquo;annata all&rsquo;altra sono state relative &ndash; la principale miglioria sulla R1 &egrave; legata al nuovo forcellone &ndash; molta pi&ugrave; animazione si &egrave; registrata attorno alla lineup dei piloti. Basti pensare che dei sei protagonisti che nel 2022 hanno vestito il blu, soltanto due sono stati confermati: gli ufficiali Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli. Sono invece usciti di scena Christophe Ponsson, Roberto Tamburini &ndash; sostituito da Bradley Ray nel Team Motoxracing &ndash; e il duo GRT Garrett Gerloff-Kohta Nozane, sostituiti da nomi pesanti come Remy Gardner e Dominique Aegerter. Due acquisti di valore, intenzionati a scalare le gerarchie dell&rsquo;universo Yamaha nelle derivate dalla serie. La situazione della Casa di Iwata &egrave; infatti in evoluzione: oltre a essere accomunati dalla data di nascita, 16 ottobre 1996, i due piloti ufficiali hanno la stessa scadenza del contratto, a fine 2023. Per Razgatlioglu, come noto, la MotoGP resta un obiettivo percorribile: all&rsquo;interno di una griglia comunque di livello stellare, il turco potrebbe dire la sua tra i prototipi. A complicare le cose sono per&ograve; le richieste del campione SBK 2021, intenzionato a cambiare paddock soltanto per una moto ufficiale. Condizione non facile, ma qualora si dovessero aprire le porte di un team factory, per Toprak cadrebbero probabilmente le ultime resistenze di fronte al trasferimento. Per conoscere la verit&agrave; occorrer&agrave; attendere ancora qualche mese, e in ogni caso il turco &egrave; consapevole di avere un solido paracadute nella Superbike, rappresentato in primis dalla permanenza nel team interno Yamaha, o in alternativa dal passaggio &ndash; ma questa &egrave; un&rsquo;altra storia, al momento configurabile alla voce fiction &ndash; nella struttura ufficiale di un&rsquo;altra Casa. Locatelli deve guardarsi le spalle   Diverso invece il discorso legato a Locatelli, approdato in Superbike a inizio 2021, dopo aver vinto in pista il titolo Supersport &ndash; da dominatore &ndash; e fuori il duello per la sella ufficiale con Gerloff, ai tempi reduce da un&rsquo;ottima stagione di debutto in SBK: la scelta della Yamaha si &egrave; rivelata nel tempo corretta, con Locatelli in grado di progredire round dopo round a differenza di un Gerloff piuttosto altalenante e incline all&rsquo;errore. Anche per questo, dopo l&rsquo;anno da rookie il bergamasco si &egrave; guadagnato il rinnovo biennale, per un accordo che scade alla fine di un 2023 in cui gli scenari cambiano. Se nelle precedenti due stagioni, numeri alla mano Locatelli ha legittimato il suo posto nel team ufficiale, ora si trova a fronteggiare non pi&ugrave; uno (Gerloff) ma due rivali interni, oltretutto con titoli mondiali nel palmares. Aegerter arriva nella classe regina delle derivate in qualit&agrave; di successore proprio di Locatelli nell&rsquo;albo d&rsquo;oro della SSP, dominata nelle ultime due annate. A differenza dell&rsquo;azzurro, lo svizzero si deve &ldquo;accontentare&rdquo; di un debutto su una sella non ufficiale, anche se comunque prestigiosa come quella di GRT. Nei test di Jerez, il campione uscente anche della MotoE ha brillato, mentre a Portimao ha convinto il suo nuovo compagno di team Gardner, arrivato in Superbike nientemeno che dalla MotoGP. Senza dimenticare che nel 2021 il figlio d&rsquo;arte si fregiava del titolo di campione della Moto2. Come Aegerter, anche l&rsquo;australiano ha dovuto optare per un team satellite, un fatto che la Yamaha non ha potuto evitare, avendo gi&agrave; blindato i propri ufficiali da pi&ugrave; di un anno. Ora per&ograve; c&rsquo;&egrave; una stagione da disputare, dove a pesare dovrebbe essere soltanto una variabile: i risultati. Locatelli, dal canto suo, dovr&agrave; dimostrare di essere cresciuto ulteriormente, migliorando quella media punti per round che si &egrave; alzata da un anno all&rsquo;altro (passando da 22,3 a 22,8 punti tra il 2021 e il 2022) nonostante la diminuzione dei podi, da quattro a uno. I piani per il futuro li trovi nella prossima pagina &nbsp; Il futuro &egrave; tutto da scrivere  Per Gardner e Aegerter la missione sar&agrave; quella di stupire: conquistare anche un solo podio in sella a una R1 &ldquo;indipendente&rdquo; potrebbe avere un peso specifico notevole, sia dentro che fuori dalla pista, portando magari Iwata a mettere mano alle proprie formazioni. Di certo, il futuro del team ufficiale Yamaha &egrave; destinato a trasformarsi in un tormentone, fino a quando la Casa non decider&agrave; il da farsi, condizionata dalla situazione del proprio capitano. Perch&eacute; con Razgatlioglu ancora in SBK, resterebbe un solo posto da assegnare, mentre con il turco altrove, il 2024 sarebbe tutto da decidere, facendo sorridere Gardner, a oggi primo indiziato per un eventuale passaggio nel team ufficiale, ma anche lo stesso Locatelli, che avrebbe certamente meno pressione, dovendosela &ndash; nel caso &ndash; vedere con il solo Aegerter. Il quale, altro fattore da sottolineare, parte svantaggiato a causa della carta d&rsquo;identit&agrave;, con i suoi 32 anni contro i 26 di Andrea. Gli scenari possibili sono molteplici: dalla conferma in blocco del duo attuale Razgatlioglu&ndash;Locatelli all&rsquo;inserimento di Gardner al fianco del turco, con conseguente abbassamento dell&rsquo;et&agrave; media, che si verificherebbe anche in caso di sostituzione di Toprak con Remy. Fino al caso estremo, meno probabile, di una rivoluzione con la promozione del blocco GRT nel team ufficiale. Ray e Baldassarri  Lo stesso Team GRT avrebbe un ampio ventaglio di scelte in caso di addio di uno tra Gardner e Aegerter: dopo aver sfiorato l&rsquo;ingaggio di Axel Bassani, il team italiano potrebbe contare su Locatelli come scelta privilegiata, sia per talento che per curriculum. Ma nell&rsquo;equazione Yamaha rientrano anche altri piloti che si apprestano a correre con le R1, Lorenzo Baldassarri e il gi&agrave; citato Ray, due debuttanti sui quali &egrave; ancora troppo presto per fare valutazioni. Il vice campione Supersport potrebbe rappresentare un&rsquo;interessante quota tricolore per un team italiano. Mentre Ray &ndash; campione uscente del BSB &ndash; potrebbe contare su un appoggio politico pi&ugrave; che interessante, essendo uno dei pochi emergenti di una scuola come quella britannica, che ha fatto la storia della Superbike ma che sembra faticare nel ricambio generazionale. Si prospettano mesi intensi nelle stanze dei bottoni di Iwata, ma prima di pensare a questo Andrea Dosoli &ndash;&nbsp;Road Racing Manager della Yamaha &ndash; e i suoi collaboratori studieranno l&rsquo;inizio delle ostilit&agrave;, per poi arrivare a maturare le decisioni. Si comincia a Phillip Island, casa di Gardner. Pronti per lo show? SBK, pericolo scampato per Bautista: nessun peso minimo nel 2023       

La Casa di Iwata ha rafforzato il proprio pacchetto di piloti dando vita a una lotta interna per una sella ufficiale nella prossima stagione. La nostra analisi

SBK: Yamaha, una poltrona per tre in vista del 2024

        I motivi per attendere con impazienza l&rsquo;inizio della nuova stagione del mondiale Superbike non mancano, ed uno di questi risponde al nome di Remy Gardner, debuttante di lusso in sella alla Yamaha del team GRT. Il campione del mondo Moto2 2021 &egrave; un nome su cui puntare per le posizioni nobili della classifica, pur mettendo in conto tutte le novit&agrave; che il figlio d&rsquo;arte dovr&agrave; iniziare presto a padroneggiare, ad iniziare dalla moto, conosciuta per ora solo nel primo test svolto nel dicembre scorso a Jerez.&nbsp;&ldquo;Sfortunatamente abbiamo dovuto fare i conti con la pioggia &ndash; spiega Remy - di conseguenza non ho potuto fare molto giri sull&rsquo;asciutto, ma ho comunque potuto iniziare a prendere le misure della moto e delle Pirelli. Nel complesso &egrave; stato un test positivo, la nuova avventura &egrave; iniziata con il piede giusto&rdquo;. Gardner: "Ho gi&agrave; iniziato a studiare i dati di Razgatlioglu"  Il feeling per&ograve; sembra non mancare tra la moto di Iwata e l&rsquo;australiano, che ha le idee chiare circa i suoi primi obiettivi.&nbsp;&ldquo;La R1 &egrave; divertente si muove e scivola molto di pi&ugrave; rispetto ad una MotoGP, il che mi piace. Obiettivi? Migliorare gara per gara al momento, sarebbe bello lottare per il podio in qualche occasione, ma per certo devo imparare tanto cose&rdquo;.&nbsp;Per accelerare il processo di apprendimento Gardner potr&agrave; contare sui dati dei compagni di marca, ad iniziare dal capitano della spedizione blu in SBK Toprak Razgatlioglu.&nbsp;&ldquo;Ho fatto una prima comparazione con i dati di Toprak, la quale &egrave; stata interessante. Ho iniziato ad acquisire qualche info utile per il futuro, del resto per un pilota nella mia posizione tutti i dati possono essere interessanti. Non credo che dovr&ograve; cambiare stile di guida per adattarmi alla Superbike: con la KTM ero costretto a spingere molto sull&rsquo;anteriore in inserimento, cosa che con la R1 non devo fare, ma per il resto non penso di dover attuare particolari cambiamenti&rdquo;. Che numero avr&agrave; scelto Alvaro Bautista?       

Idee chiare per Remy: "L'obiettivo &egrave; migliorare gara dopo gara, puntando al podio. Non dovr&ograve; stravolgere la mia guida"

SBK, Gardner: "La R1 si muove molto di più di una MotoGP, e mi piace"

        Che il livello del Mondiale Superbike si stia alzando di anno in anno non &egrave; un segreto, con numerosi team e piloti indipendenti in grado di dare &ldquo;fastidio&rdquo; agli ufficiali. Nell'ormai imminente stagione 2023 (contrariamente alla MotoGP il cui unico rookie sar&agrave; Fernandez) saranno ben sei gli esordienti pronti a brillare. Il titolo di Rookie of the Year sar&agrave; quindi particolarmente interessante e, per questo, abbiamo anche creato un sondaggio per sapere chi sar&agrave;, secondo voi lettori, il migliore tra loro a fine stagione (qui il link per votare). Andiamo perci&ograve; a conoscerli meglio. Petrucci e i due GRT, i pi&ugrave; attesi  Un pilota che non ha bisogno di presentazioni &egrave; sicuramente Danilo Petrucci, che dopo un decennio passato in MotoGP ed un 2022 in cui si &egrave; diviso tra le emozioni estreme della Dakar e l'avventura nel MotoAmerica, sar&agrave; al via con la Ducati Panigale V4 R del team Barni con il chiaro obiettivo di confermarsi come uno dei piloti pi&ugrave; versatili al mondo. Con il pacchetto giusto, il ternano pu&ograve; essere un avversario temibile per tutti, compresi gli ufficiali Ducati Bautista e Rinaldi. Un altro esordiente da cui ci si aspettano immediatamente grandi risultati &egrave; Dominique Aegerter, che dopo i due titoli conquistati in Supersport nel 2021 e nel 2022 (anno in cui si &egrave; laureato campione anche in MotoE) &egrave; pronto a confermarsi al top anche nella classe regina con la Yamaha R1 del team GRT al fianco di un altro campione del mondo, ovvero l'australiano Remy Gardner, in cerca di riscatto dopo l'anno buio in MotoGP con KTM. SBK, i big three, Petrucci e non solo: ecco i piloti impegnati nei test di Jerez Baldassarri, Ray e Granado outsider di lusso  Gli altri tre piloti alla prima esperienza completa nel mondiale Superbike si possono invece considerare come degli outsider di lusso, visto che pur essendo tutti e tre giovani e di belle speranze, bisogner&agrave; vedere come si adatteranno alle rispettive moto e squadre. Per &ldquo;Balda&rdquo; sar&agrave; una doppia sfida, visto che oltre ad essere alla prima esperienza in Superbike correr&agrave; anche con un team (GMT94) che, a sua volta, esordir&agrave; in top class&nbsp;insieme a lui. Discorso diverso invece per Bradley Ray ed Eric Granado, con il primo che arriva al mondiale da campione 2022 del BSB e dovr&agrave; perci&ograve; abituarsi ai controlli elettronici, assenti nello spettacolare campionato britannico, mentre il secondo guider&agrave; una Honda a lui gi&agrave; ben nota avendoci gareggiato sia nella Superbike Brasil che nell'ESBK, la quale (specialmente quella del team MIE che guider&agrave; il forte pilota brasiliano) non &egrave; mai stata particolarmente competitiva. Ci&ograve; che &egrave; certo, &egrave; che il livello di quest'anno sar&agrave; altissimo sia tra i piloti pi&ugrave; esperti che tra gli esordienti, che andranno a completare la griglia di uno dei campionati (almeno sulla carta) pi&ugrave; incerti e spettacolari degli ultimi anni. SBK 2023: quanta "fame" ha Jonathan Rea?       

I sei esordienti della classe regina delle derivate di serie hanno tutte le carte in regola per diventare immediatamente protagonisti, ma chi sar&agrave; il migliore?

Da Petrucci a Gardner: livello stellare tra i rookie della SBK 2023

        Una delle new entry pi&ugrave; attese del Mondiale Superbike 2023 &egrave; senza ombra di dubbio l'australiano Remy Gardner, il quale esordir&agrave; tra le derivate di serie in sella alla Yamaha R1 del team GRT al fianco dello svizzero Dominique Aegerter, andando a formare una delle coppie pi&ugrave; interessanti (e potenzialmente veloci) dell'intera griglia. SSP: Corsi e Smith gli esclusi eccellenti del 2023 Un 2022 da riscattare  La scelta di passare alla classe regina delle derivate di serie &egrave; arrivata dopo un 2022 in MotoGP estremamente complicato con la KTM del team Tech3. Arrivato da campione del mondo della Moto2, le aspettative riposte in lui erano ben altre, ma la scarsa competitivit&agrave; della moto e un rapporto con la RC16 e la squadra che non &egrave; mai realmente sbocciato hanno relegato Remy nei bassifondi della classifica. TT, che occasione per Craig Neve: in gara al fianco di Michael Rutter Livello altissimo tra gli Indipendenti  Il cambio di paddock e una moto che ha gi&agrave; dimostrato di poter essere altamente competitiva nelle mani di Gerloff potranno quindi aiutare il figlio del mitico Wayne (campione del mondo della 500 nel 1987) a rilanciare le proprie quotazioni puntando senza mezzi termini al titolo tra i piloti indipendenti, che in questo 2023 si preannuncia pi&ugrave; incerto che mai. Se la lotta per il mondiale si prospetta nuovamente a tre, tra Bautista, Rea e Razgatlioglu, quella per il titolo di migliore tra i piloti non ufficiali ha, almeno sulla carta, tantissimi protagonisti potenziali. Gardner sar&agrave; sicuramente uno di loro, ma dovr&agrave; fare i conti con il compagno di squadra Aegerter, il &ldquo;solito&rdquo; Bassani e le altre ducati di Petrucci e Oettl, oltre a possibili outsider come Ray, Baz e il rientrante Sykes. Riuscire a stare davanti ad una concorrenza cos&igrave; agguerrita, permetterebbe a Gardner non soltanto di tornare al top, ma anche e soprattutto di riportare in alto la bandiera australiana tra le derivate di serie. MotoGP, Brad Binder: outsider di lusso o sicuro protagonista del 2023?       

Dopo un 2022 estremamente complicato in MotoGP, Remy vuole tornare protagonista in Superbike: riuscir&agrave; a lottare al vertice con la Yamaha R1 del team GRT?

SBK: Gardner chiamato a riportare in alto l'Australia (e a rilanciarsi)

I tre piloti della MotoGP partecipano insieme ai fan in una sfilata sul circuito di Philip Island 

Miller, Binder e Garden in parata insieme ai tifosi in Australia

        La stagione 2022 deve ancora terminare, ed il mondiale deve ancora essere assegnato, ma l&rsquo;odierno annuncio dell&rsquo;approdo di Dominique Aegerter nel team GRT non pu&ograve; portare la mente di tutti a compiere un piccolo salto nel 2023, che si preannuncia a dir poco elettrizzante.&nbsp;Per tanti, ma specialmente per il team GRT, che si presenter&agrave; ai nastri di partenza con quella che &egrave; certamente la miglior line up mai avuta dal 2019, anno dello sbarco in classe regina. Nel giro di poche settimane infatti il patron Filippo Conti ha potuto annunciare prima Remy Gardner, campione in carica della Moto2, poi il gi&agrave; citato Aegerter, campione in carica della Superport. Insomma, talento da vendere. Dimenticare la MotoGP&hellip; per tornarci. Gardner ha sete di rivincita Andando in ordine cronologico per quanto riguarda gli annunci, il primo nome da prendere in esame &egrave; quello dell&rsquo;australiano, che certamente ha incamerato in questi mesi tanta voglia di rivalsa. Gli sforzi per vincere il titolo in Moto2 l&rsquo;anno scorso &ndash; sconfiggendo l&rsquo;attuale compagno Raul Fernandez &ndash; gli hanno infatti s&igrave; aperto le porte della MotoGP, ma in una struttura &ndash; il team Tech3 &ndash; che forse non ha mai creduto particolarmente in lui, tanto da tacciarlo di poca professionalit&agrave; e non considerarlo minimamente in ottica 2023.&nbsp;Da qui la scelta di cambiare paddock, seppur con un pizzico di rammarico. &ldquo;Non credo di aver dimostrato tutto il mio potenziale qui&rdquo; le parole di Remy ad Aragon, nei giorni successivi all&rsquo;annuncio del cambio di campionato, ma ora c&rsquo;&egrave; una nuova avventura da affrontare. Occorre ad ogni modo sottolineare una cosa: nella sua carriera il figlio d&rsquo;arte non ha mai brillato in una nuova categoria immediatamente, ha sempre necessitato di tempo e spazio, cosa che potrebbe ripetersi tra le derivate. Il suo talento ad ogni modo &egrave; fuori discussione, tanto che un posto in top five a fine campionato potrebbe essere un obiettivo pi&ugrave; che realistico. Dominique e la sua seconda giovinezza Dall&rsquo;altra parte del box Conti ed il direttore tecnico Mirko Giansanti potranno contare su un pilota letteralmente rinato nelle ultime stagioni, ossia Aegerter. Una volta lasciata la Moto2 infatti la sabbia nella sua clessidra sembrava agli sgoccioli, invece lo svizzero ha usato l&rsquo;approdo in Supersport come un vero e proprio trampolino, mettendo in mostra una velocit&agrave; forse mai dimostrata prima.&nbsp;Tra i tanti meriti dell&rsquo;Aegerter edizione 2021/2022 c&rsquo;&egrave; quello di essere riuscito ad essere contemporaneamente velocissimo sia con la R6 che con l&rsquo;Energica in MotoE, tanto da aver gi&agrave; messo in bacheca il titolo MotoE 2022, posto al fianco di quello Supersport 2021, che potrebbe essere raggiunto presto da quello 2022. Insomma, un pilota che ha dimostrato una tale capacit&agrave; di adattamento a moto diverse difficilmente potrebbe fare fatica ad adattarsi alla R1, il che non pu&ograve; che far ben sperare tutto l&rsquo;universo GRT (e Yamaha).&nbsp;Si preannuncia dunque un 2023 da ricordare per il team ternano, che dovr&agrave; per&ograve; essere pronto a gestire un paio di possibili grattacapi, derivanti dal fatto di avere due primedonne nello stesso box. Ad esempio: chi sar&agrave; il capitano della spedizione? L&rsquo;ex MotoGP o il campione &ndash; forse bi &ndash; della Supersport? Staremo a vedere. La Supersport si conferma in salute Honda medita il ritorno&nbsp;&nbsp;       

Mai dal suo approdo in categoria il team italiano aveva avuto una line up cos&igrave; talentuosa. Servir&agrave; gestione, ma si pu&ograve; sognare in grande&nbsp;

SBK, Gardner più Aegerter: il 2023 può essere l'anno del team GRT

        It&rsquo;s a day of announcements as far as Superbike is concerned, with two important signings for next season. Both Remy Gardner and Garrett Gerloff now know what they will be doing next year, or rather which bikes they will be riding in the 2023 production-derived championship. Gardner seeks a comeback with GRT  After scoring the Moto2 title last year, Remy Gardner&rsquo;s rookie season in MotoGP has not gone to plan, the Australian struggling aboard the team Tech3 KTM. And this is why he has opted for a radical change next season, with the aim of relaunching his career in the Superbike paddock, wearing the colours of the GRT Yamaha team. The Yamaha is not a brand-new bike for Remy, as he already competed for several years in the IDM. Wayne&rsquo;s son will race with the R1 vacated by Garrett Gerloff, and will strive to regain the competitiveness he&rsquo;s been missing this year, while the American rider&rsquo;s future lies with a BMW. Gerloff moves to the Bonovo Action team  There have been ups and downs for Garrett Gerloff during his three-year stint with team GRT. After battling with the championship&rsquo;s frontrunners in early 2021, he then slipped back after one crash too many, finding himself fighting for the top ten. As he attempts to find a more consistent performance level, the former MotoAmerica rider is making a change, moving to the BMW satellite team, Bonovo Action, for a fresh challenge. After several seasons with Yamaha, #31 will need to build confidence with a bike, the M1000RR, that has very different characteristics to the R1. The BMW continues to make strides though, as demonstrated recently by both Scott Redding and Loris Baz. Gerloff and Gardner will be two riders to watch next year then, on a grid that is looking increasingly high-level, also in terms of the satellite teams. Translated by Heather Watson MotoGP, Marc Marquez announces: &ldquo;I&rsquo;ll race at the Arag&oacute;n GP&rdquo;       

The Australian will move to the production-derived series in 2023 with Yamaha, while the American will take on a new challenge with the Bonovo Action team

SBK, official: Remy Gardner and Garrett Gerloff’s future is revealed

        Giornata di annunci per la prossima stagione della Superbike, con due importanti novit&agrave; in vista della prossima stagione. Nel corso della mattinata sono stati resi noti sia il futuro di Remy Gardner, sia quello di Garrett Gerloff: ecco con che moto correranno nel 2023 nel mondiale delle derivate di serie. MotoGP Aragon: gli orati TV di Sky e TV8 Gardner in GRT in cerca di riscatto  Dopo aver conquistato il titolo mondiale in Moto2 lo scorso anno, la stagione d'esordio in MotoGP non &egrave; andata come previsto per Remy Gardner, che fino a questo momento si &egrave; tolto ben poche soddisfazoni in sella alla KTM del team Tech3. Per il 2023, l'australiano ha cos&igrave; optato per un cambio radicale con l'obiettivo di rilanciare la propria carriera e lo far&agrave; nel mondiale Superbike difendendo i colori del team GRT Yamaha. Per Remy, in realt&agrave;, la Yamaha non sar&agrave; una novit&agrave; assoluta, visto che ci ha gi&agrave; corso diversi anni fa nell'IDM. Il figlio d'arte garegger&agrave; con la R1 lasciata libera da Garrett Gerloff, con cui cercher&agrave; di ritrovare la competitivit&agrave; persa quest'anno, mentre il futuro del pilota americano sar&agrave; in sella ad una BMW. CIV SBK, Mugello: Michele Pirro ad un passo dal nono titolo italiano Gerloff passa al team Bonovo Action  I tre anni di permanenza nel team GRT sono stati particolarmente controversi per Garrett Gerloff, che dopo essere arrivato a lottare con i protagonisti assoluti del campionato ad inizio 2021, &egrave; tornato nelle posizioni attorno alla top ten in seguito a qualche caduta di troppo. Cercando di ritrovare la giusta costanza di rendimento, l'ex-MotoAmerica cambier&agrave; aria passando al team satellite BMW, il Bonovo Action, con cui affronter&agrave; una nuova sfida. Dopo diverse stagioni in Yamaha, il numero 31 dovr&agrave; infatti prendere confidenza con una moto dalle caratteristiche ben diverse dalla R1 quale la M1000RR, la quale &egrave; comunque in netta crescita, come stanno dimostrando le recenti prestazioni di Scott Redding e di Loris Baz. Sia Gerloff che Gardner sar&agrave; quindi due piloti da tenere d'occhio il prossimo anno, in una griglia dal livello sempre pi&ugrave; alto anche per quanto riguarda i team satellite. Red Bull Rookies Cup: Rueda favorito ad Aragon, ma occhio agli italiani       

L'australiano passer&agrave; alle derivate di serie nel 2023 con Yamaha, mentre lo statunitense affronter&agrave; una nuova sfida con il team Bonovo Action

SBK, ufficiale: svelato il futuro di Remy Gardner e Garrett Gerloff

        Once the season&rsquo;s done, he&rsquo;ll be off. This is the current situation for Remy Gardner, who&rsquo;s currently competing in MotoGP but is soon set to leave the championship. After just a year in the top class, the Australian is packing his bags and making plans for the future. So will he take a step backwards or forge ahead? Wayne&rsquo;s son has options in Moto2 and he&rsquo;s also knocking on doors in SBK. Ducati or Yamaha: Remy is sought by SBK  Consider the fact that SBK doesn&rsquo;t currently field an Australian. And they need one, particularly one of a good standing and level. Remy fits this profile, Moto2 champion in 2021 and son of a certain Wayne. Gardner is strong, he says what he thinks and is making a name for himself on track and in the paddock. And teams in the production-derived paddock have taken note, the rider having had contact with both Ducati, by way of the factory Aruba team, and Yamaha, in the shape of the independent GYTR GRT squad that currently fields American Garrett Gerloff. Whether red or blue, it would be good to see the 24-year old Sydney native on a production-derived bike. What might one of few Aussies to have landed in Europe recently choose? The feeling is that Ducati will keep Michael Ruben Rinaldi alongside Alvaro Bautista, while there are various candidates for GRT, from Axel Bassani to Dominique Aegerter. For now, the R1 M looks a more likely option for Remy. Translated by Heather Watson WorldSBK, 2023 is already here for Yamaha: the updated R1       

Having lost his MotoGP ride, Wayne&rsquo;s son may start over in the production-derived series: a team Aruba Panigale V4 R or a GRT R1 M for the Australian?

Gardner wants SBK: Ducati or Yamaha for Remy?

        Finir&agrave; la stagione, poi se ne andr&agrave;. Si profila lo scenario cos&igrave; descritto per Remy Gardner, attualmente in MotoGP, ma presto pronto a lasciarla. Dopo solo un anno di top class, l'australiano fa le valige, ricostruendo una carriera futura. Torner&agrave; indietro o guarder&agrave; avanti? Il figlio di Wayne ha opzioni dalla Moto2 e bussa alla porta pure la SBK. Ducati o Yamaha: Remy &egrave; voluto dalla SBK   Consideriamo questo: la SBK oggi non schiera un australiano. E serve, sopratutto se di livello e buon nome. Il profilo perfetto detenuto da Remy, titolato Moto2 nel 2021 e figlio di un certo Wayne. Gardner &egrave; forte, parla con pochi peli sulla lingua, si fa notare tra i cordoli e nel paddock. E i team del paddock cugino al prototipale lo hanno notato: agganci con Ducati, previo il team Aruba ufficiale. Contatti con Yamaha, attraverso il GYTR GRT indipendente, del quale vediamo qui sopra l'americano Garrett Gerloff. Dal versante rosso al blu, sarebbe bello vedere il ventiquattrenne di Sidney a bordo una derivata di serie.&nbsp; Cosa sceglier&agrave; uno dei pochi canguri arrivati recentemente in Europa? A sensazione, Ducati terr&agrave; Michael Ruben Rinaldi a fianco di Alvaro Bautista. Mentre in GRT i candidati sono diversi: da Axel Bassani e Dominique Aegerter. Remy, tuttavia, appare meglio quotato a tal R1 M.       

Persa la MotoGP, il figlio di Wayne potrebbe ripartire dalle derivate di serie: Panigale V4 R del team Aruba o R1 M GRT per l'australiano?

Gardner vuole la SBK: Ducati o Yamaha per Remy?

        We barely have time to publish this article and next year&rsquo;s MotoGP takes yet another new turn. A door to the top class may open for Augusto Fernandez, partly because he&rsquo;s on track to score the Moto2 title, but also for another important reason, in that Remy Gardner may leave his Tech3 KTM to somebody else. Remy Gardner and MotoGP: "Every race, an injury"  The Australian himself had this to say after his umpteenth crash and subsequent after-effects. That was at Barcelona, with nine of the 2022 races already completed. The current Moto2 champion is clearly not happy with his performance as a MotoGP rookie. In fact, if we look at the standings after Silverstone and prior to Austria, Remy places almost last, with only team-mate Fernandez having done worse. Gardner has 9 points, the Spaniard 5. Stefan Bradl, Michele Pirro and Lorenzo Savadori all have zero, but they are test riders who are focused on other things rather than their position in the championship. Considering he&rsquo;s just 24, Gardner would prefer to avoid damaging a career that has already proved so promising. Hence, his manager is talking to various teams in the intermediate class. And if they were to find a seat, this would mean that there would be a vacancy in Herv&eacute; Poncharal&rsquo;s garage, which could well be filled by another Spaniard. Augusto Fernandez, listen to us!  First he&rsquo;ll need to win the title and then comes the step up in category. As we&rsquo;ve said, Augusto is highly regarded by MotoGP teams, but it remains to be seen whether the top class has room for him. Only if he were to lift the Moto2 trophy come the end of the year, and if a spot were to become available at Tech3. Because we know that Raul Fernandez will move to Aprilia RNF, and now we know that Remy Gardner is in doubt. In fact, we&rsquo;d go as far as to say that the Australian already has one foot out the door, as it would take a miracle for him to remain in 2023. By which we mean an incredible result. Something that, for now, doesn&rsquo;t look to be on the horizon in Austria, which will take place at the Red Bull Ring, the home track of KTM. Next year&rsquo;s factory squad will comprise Brad Binder and Jack Miller, while Pol Espargar&ograve; will return to Tech3, alongside new arrival Augusto. That&rsquo;s if the two conditions cited above come to pass. Translated by Heather Watson Jorge Lorenzo: &ldquo;Valentino Rossi would make you feel small&rdquo;       

Dissatisfied with the results he&rsquo;s scored this year with the KTM, Australian Remy is approaching various Moto2 teams, a class that Spaniard Augusto will move up from if he wins the title

MotoGP at risk for Gardner: Fernandez chases his Tech3 seat

Abbiamo giusto fatto in tempo a pubblicare questo articolo, che gi&agrave; lo scenario della futura MotoGP sta prendendo forme diverse. Si possono aprire le porte della top class per Augusto Fernandez, in parte perch&eacute; lanciato verso il titolo della Moto2, anche per un altro importante motivo: Remy Gardner lascerebbe la KTM del team Tech3 in mani diverse dalla proprie.  Remy Gardner e la MotoGP: &quot;Ogni Gran Premio, una ferita&quot;     La frase scritta qui sopra &egrave; stata detta direttamente dall&#39;australiano, a seguito di ennesima caduta e colpi ricevuti. Eravamo a Barcellona, quindi, al nove Gran Premi 2022 gi&agrave; completati. Il figlio di Wayne, anche perch&eacute; titolato in carica della Middle Class, stava palesando grosse insoddisfazioni dal suo rendimento da rookie della MotoGP.  Infatti, se guardiamo la classifica dopo Silverstone e prima dell&#39;Austria, Remy &egrave; tra gli ultimi: solo il compagno di box, Raul Fernandez, ha fatto peggio. Gardner ha 9 punti, lo spagnolo 5. A &quot;zero&quot; troviamo Stefan Bradl, Michele Pirro e Lorenzo Savadori, tester impegnati a fare altro pi&ugrave; che a muovere le graduatorie.  Sicch&egrave;, considerando la giovane et&agrave; di 24 anni, Gardner eviterebbe l&#39;eventualit&agrave; di rovinare una carriera che gli ha gi&agrave; regalato ottime soddisfazioni. Ecco il motivo per cui il suo manager lo sta proponendo a tante squadre della classe di mezzo; se una sella sar&agrave; trovata, il posto nella formazione satellite di Herv&eacute; Poncharal verr&agrave; liberato, a favor di un altro spagnolo.  Augusto Fernandez, credici!     In primis dovr&agrave; conquistare l&#39;alloro di classe, poi potr&agrave; fare il salto di categoria. Come detto, Augusto &egrave; ben visto dalla MotoGP, per&ograve; bisogner&agrave; vedere se la classe regina avr&agrave; posti per lui. S&igrave;, qualora - appunto - facesse suo il titolo della Moto2, s&igrave; anche se in Tech3 viene lasciato spazio dai partenti.  Perch&egrave; si sa di Raul Fernandez in Aprilia RNF, e adesso sapete anche di Remy Gardner in bilico. Anzi, diremmo proprio che l&#39;australiano abbia un piede fuori dalla categoria regina; per rimanerci pure nel 2023 servirebbe un miracolo. Tradotto, un risultato stupefacente.  Cosa che, al momento, non si intravede all&#39;orizzonte del Gran Premio di Austria, da consumarsi al Red Bull Ring, casa della KTM. Nel team Factory ci correranno l&#39;anno prossimo Brad Binder e Jack Miller; in Tech3 torner&agrave; Pol Espargar&ograve;, e arriver&agrave; Augusto. Sempre che si registrino le due condizioni qui in alto elencate.  Poncharal su Dovizioso: &quot;Ha valori forti, non &egrave; una superstar&quot; 

L&#39;australiano Remy, insodisfatto dei risultati registrati quest&#39;anno con la KTM, si sta offrendo ai team della Moto2, classe da cui, in caso di titolo, arriverebbe lo spagnolo Augusto

MotoGP a rischio per Gardner: il posto in Tech3 &egrave; ambito da Fernandez

Lo spagnolo e l'australiano sono stati protagonisti di un evento decisamente speciale a caratteristico nel paese andaluso. Ecco le immagini 

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