        Come da regolamento in questo 2024 non ci saranno pi&ugrave; &ldquo;jolly&rdquo; da giocare, per i piloti che se pizzicati in fallo avranno una penalit&agrave;, pi&ugrave; severa, in tempo. La pressione minima per&ograve; per il pneumatico cambier&agrave; di circuito in circuito e non baster&agrave; un solo giro &ldquo;irregolare&rdquo; come in passato a far scattare la penalit&agrave;. QATAR AMARCORD: C&rsquo;ERA UNA VOLA LA SUZUKI Cambiano le regole del gioco Prima di parlare del nuovo regolamento, riavvolgiamo il nastro della passata stagione per ricostruire come si &egrave; arrivati a questa decisione. Dall&rsquo;inizio della stagione 2023 Michelin e Dorna hanno monitorato la pressione degli pneumatici, in particolar modo dell&rsquo;anteriore, per evitare che i team non rispettassero le pressioni minime imposte dal fornitore francese. Da Silverstone questo controllo &egrave; diventato anche &ldquo;penalizzante&rdquo; per quei piloti che nel corso della Sprint o della Gara fossero scesi anche solo per un passaggio sotto la pressione minima di 1,88 bar. I piloti avevano un &ldquo;jolly&rdquo; da potersi giocare nella passata stagione mentre dalla seconda gara trovati in fallo, sarebbero scattati 3 secondi di penalit&agrave;. Nel 2024 le regole cambiano aiutando lo spettacolo e soprattutto i piloti che pi&ugrave; difficilmente saranno penalizzati. La soglia della pressione minima cambier&agrave; da gara a gara in base al tipo di circuito e di condizione climatica in modo da poter lasciare pi&ugrave; agio ai team e ai piloti, indicativamente per&ograve; la pressione consentita sar&agrave; comunque pi&ugrave; bassa rispetto a quella della passata stagione con la soglia posta a 1,80 bar. Inoltre non baster&agrave; pi&ugrave; soltanto un giro &ldquo;irregolare&rdquo; per far scattare la penalit&agrave; ma i piloti per non incorrere in sanzioni dovranno disputare almeno il 60% della gara con le pressioni regolari. La percentuale si abbassa al 30% per le Sprint e per le gare interrotte entro il quindicesimo giro. Per le gare interrotte entro i 6 giri invece i piloti dovranno avere almeno per due rilevazioni &ldquo;in regola&rdquo; per non subire penalit&agrave;. La rilevazione viene effettuata una volta al secondo. Ovviamente non verranno applicate penalit&agrave; nelle gare flag to flag e nelle gare svolte in condizioni di bagnato con le coperture rain. Visto l&rsquo;ammorbidimento nelle rilevazioni delle irregolarit&agrave;, la punizione per i piloti che non rispetteranno il regolamento per&ograve; si inasprisce passando a 8 secondi di penalit&agrave; per le Sprint e 16 secondi per le gare della domenica. Penalit&agrave; che visti i distacchi risicati della MotoGP di oggi rischia di far scivolare un potenziale vincitore abbondantemente fuori dalla top5 del GP.  MOTOGP QATAR, BAGNAIA CHIARO: "3 TITOLI MEGLIO DI 2, VOGLIO PROVARCI"       

A poche ore dal via della stagione 2024 il fornitore di pneumatici e l&rsquo;organizzatore rivedono il regolamento introdotto a met&agrave; stagione la passata stagione

Sotto pressione, Michelin e Dorna “ammorbidiscono” le sanzioni

        Jolly terminati, in Qatar e a Valencia Francesco Bagnaia e Jorge Martin oltre alla pressione per la corsa mondiale dovranno gestire anche e soprattutto: la pressione delle gomme! In Malesia infatti anche Francesco Bagnaia &egrave; stato pizzicato con una pressione inferiore a quella minima imposta da Michelin, infrazione che se ripetuta nei prossimi round porterebbe ad una penalit&agrave; di tempo in gara. GP QATAR MOTOGP: DOVE VEDERLO, ORARI SKY E TV8, PROGRAMMA La pressione fa la differenza Uno a uno e palla al centro. No, non stiamo parlando di calcio ovviamente, ma dei warning ricevuti dai due contendenti al titolo MotoGP. Da Silverstone infatti &egrave; in vigore la regola che pone un limite minimo alla pressione delle gomme, alla prima infrazione i piloti &ldquo;pizzicati&rdquo; sotto questa soglia saranno avvertiti mentre dalla seconda scatter&agrave; una penalit&agrave; di tempo di 3 secondi sul tempo di gara. Il primo ad essere penalizzato &egrave; stato Aleix Espargaro nel GP di Thailandia vedendo la sua quinta posizione sul traguardo trasformarsi mezz&rsquo;ora dopo la gara in una ottava piazza. Non c&rsquo;&egrave; nessun pilota in griglia contento di questa situazione, a turno quasi tutti i piloti si sono lamentati durante la stagione di come la loro gara sia stata condizionata dall&rsquo;aumento eccessivo della pressione alla gomma anteriore che rendeva quasi impossibile la guida. Tema sollevato anche da Jorge Martin al termine della Sprint di Sepang: &ldquo;Onestamente non credo abbia senso questa regola, dato che&nbsp;non lascia i piloti liberi di dimostrare il proprio potenziale, il che non penso sia un bene in ottica futura&rdquo;.  ANDREA DOVIZIOSO A EICMA: &ldquo;LA MOTOGP DI OGGI MI PIACE UN PO&rsquo; MENO&rdquo; La strategia pu&ograve; non bastare Con solo 14 lunghezze a dividere Francesco Bagnaia e Jorge Martin e 64 punti da assegnare tra Sprint e Gare nei prossimi 10 giorni ogni punto &egrave; fondamentale. Entrambi i contendenti al titolo, ed i loro team, saranno costretti a non commettere errori e gestire al meglio la pressione della gomma anteriore. Al termine della gara di Sepang, Luca Marini ha confermato di aver ricevuto anche lui il warning per esser sceso sotto il limite imposto da Michelin quando nel finale di gara ha girato da solo e l&rsquo;aria &ldquo;pulita&rdquo; ha abbassato la pressione della gomma. Un fattore molto importante che i team dovranno considerare, soprattutto in Qatar dove la temperatura dell&rsquo;ambiente e dell&rsquo;asfalto cala drasticamente col passare della gara e l&rsquo;arrivo della notte. I piloti saranno probabilmente costretti dunque a partire con pressioni molto alte ad inizio gara, con l&rsquo;incognita di non sapere come potrebbe svilupparsi la loro gara. Come successo allo spagnolo che nella Sprint dopo una brutta partenza &egrave; stato costretto a risalire dalla quarta posizione: &ldquo;Occorre partire con una strategia chiara: per questo essere quarto al via mi ha un po&rsquo; messo in difficolt&agrave;, dato che non era parte del mio piano&rdquo;. Il madrileno aveva poi aggiunto beffardamente: &ldquo;Magari domani partir&ograve; con una pressione che possa andare bene per la quarta posizione&rdquo;.  ALEX MARQUEZ PROTAGONISTA ASSOLUTO IN MALESIA: TERR&Agrave; TESTA A MARC NEL 2024? Una MotoGP decisa a tavolino Detto di Aleix Espargaro che ha gi&agrave; accumulato due infrazioni venendo penalizzato di 3&rdquo; che diventeranno 6&rdquo; alla prossima irregolarit&agrave;, ad oggi hanno ricevuto il warning oltre ai contendenti per il titolo anche Marco Bezzecchi, Marc Marquez, Enea Bastianini, Luca Marini, Maverick Vinales, Franco Morbidelli, Raul Fernandez, le wild card Dani Pedrosa ed Alvaro Bautista cos&igrave; come Iker Lecuona. Per tutti loro non ci sar&agrave; una seconda chance, alla prossima infrazione verranno penalizzati di 3&rdquo; sul tempo di gara. Quanto pu&ograve; incidere questo nella corsa mondiale? Considerando le sole 14 lunghezze tra Pecco e Jorge ogni punto &egrave; fondamentale. Se andiamo a rivedere le classifiche di Lusail e Valencia della passata stagione e ipotizziamo tre secondi di penalit&agrave; ai vincitori, in entrambi i casi il vincitore finirebbe in quarta posizione perdendo cos&igrave; 12 punti. Con sole 2 Sprint e 2 gare da disputare, perdere o guadagnare 12 punti per una infrazione di soli 0,1 bar sarebbe un grosso colpo per il mondiale sia di Bagnaia che di Martin. Per questo a Valencia dove probabilmente si decider&agrave; il mondiale, prima di festeggiare al termine della gara potrebbe essere necessario attendere che la direzione gara confermi i risultati dopo aver verificato che tutti i piloti abbiano rispettato la pressione minima degli pneumatici.  MARQUEZ SU MARINI IN HONDA: "PENSAVO SAREBBE ARRIVATO DI GIANNANTONIO"       

Il duello per il titolo MotoGP potrebbe essere deciso a tavolino dai sensori della Michelin che posso ribaltare completamente il risultato della gara

Bagnaia-Martin, ora è (anche) una questione di pressioni

        Rinominata ancora prima di vedere la luce, la Sprint (non pi&ugrave; Sprint Race) non &egrave; l&rsquo;unica novit&agrave; che sembra in grado di guastare il sonno dei piloti della MotoGP. Le gomme e il caso delle pressioni&nbsp;   Esiste un ulteriore punto, che peraltro di nuovo non ha nulla, poich&eacute; la discussione legata ai pneumatici sembra andare avanti dall&rsquo;origine della monofornitura Michelin: qualcuno avrebbe giocato al limite delle regole, a volte oltrepassando questo confine, rischiando e infrangendo il codice etico e sportivo. &Egrave; noto quanto accaduto l&rsquo;anno scorso nel GP Spagna, a Jerez, dove la Desmosedici di Pecco Bagnaia era stata monitorata con una pressione di gonfiaggio della copertura anteriore pari a 1,89 bar. Il dato minimo consentito era di 1,9 e Gigi Dall&rsquo;Igna aveva commentato: &ldquo;Quando si fanno le regole, bisogna pensare pure a come si fanno i controlli. I sensori usati dalle Case sono diversi l&rsquo;uno dall&rsquo;altro, perci&ograve; la ventilata infrazione non sussiste. Anche perch&eacute;, dati alla mano, tutte le moto erano fuori misura. Questo accade poich&eacute; il metodo attraverso il quale vengono tratti i segnali dai sensori non &egrave; blindato. &Egrave; chiaro che chiunque pu&ograve; modificare i segnali, trasmettendoli poi alla centralina che deve leggerli. Anche altre moto, di altre Case, hanno vinto mediante lo stesso problema, se cos&igrave; si pu&ograve; definire&rdquo;. Il parere di Taramasso sulla questione gomme  D&rsquo;accordo, ma dov&rsquo;&egrave; il problema? Andando troppo sotto il limite, vengono inficiate la durata e la sicurezza del pneumatico e di chi sta in sella, come spiegato da Piero Taramasso, responsabile inviato dal Bibendum sui campi di gara: &ldquo;La pressione conta tantissimo &ndash; sottolinea &ndash; infatti le condizioni della pista vanno sempre tenute in considerazione quando si opera il gonfiaggio. Se fa freddo, meglio alzare il valore, in caso di caldo, &egrave; suggeribile abbassarlo&rdquo;. Agire diversamente da quanto consigliato dall&rsquo;esperto professionista potrebbe portare a danni del battistrada, mancata efficienza e conseguenti rovinose cadute. Fin qui abbiamo capito, ora ci chiediamo che senso abbia &ldquo;sgonfiare&rdquo; le gomme, in particolare quella davanti. La risposta si trova parlando di superficie d&rsquo;appoggio: quando il pilota frena &ndash; e lo fa forte &ndash; l&rsquo;anteriore si schiaccia al suolo, deformandosi. Tutto calcolato, per un carico da sopportare non indifferente. Attenzione: maggiore sar&agrave; lo schiacciamento, superiore risulter&agrave; il piano di gomma sfruttabile in ingresso curva, che pu&ograve; variare di circa cinque millimetri. Sembra una sciocchezza, non lo &egrave;. Torniamo per un attimo all&rsquo;Angel Nieto del 2022. Ecco il vincitore, al primo successo della cavalcata verso il titolo: &ldquo;Parliamo del nulla&rdquo; aveva precisato Bagnaia. "Siamo passati da 1,95 bar a 1,89 bar di pressione. Un calo illegale? Se lo fosse, sarebbero illegali altri 18 piloti&rdquo;. Insomma, il caso era esploso, &ldquo;gonfiato&rdquo; &ndash; il verbo &egrave; un doppio senso voluto &ndash; da sospetti e accuse. Da qui, la decisione: a partire dal 2023, sensori unici per tutti, proprio come le gomme stesse, con dati consultabili da Dorna (organizzatore) e IRTA (Associazione dei Team). La direzione tecnica del campionato lo ha promesso: &ldquo;Verranno usati i medesimi sensori da tutti e gli stessi ricevitori di rilevamento, per dati assolutamente affidabili. In collaborazione con la MSMA, l&rsquo;Associazione costruttori, le regole sono state deliberate all&rsquo;unanimit&agrave;&rdquo;. Le pressioni delle gomme e le possibili penalit&agrave;  Un salto in avanti di sette mesi, ai test di Sepang. Si &egrave; espresso Corrado Cecchinelli, direttore della tecnologia MotoGP: &ldquo;Le pressioni minime previste sono di 1,9 bar davanti e 1,7 dietro &ndash; ha ribadito &ndash;&nbsp;e considerate che nel singolo giro e in gara i dati verranno monitorati con attenzione. Per la gara saranno considerate valide le pressioni in un determinato periodo di tempo, per esempio la met&agrave; del Gran Premio in oggetto. Se i valori verranno trovati sotto il consentito, scatter&agrave; la penalit&agrave;, ma questa sanzione non verr&agrave; applicata prima di almeno tre gare&rdquo;. Il concetto &egrave; complicato, poich&eacute; nemmeno chi fa le regole forse lo ha capito bene. Gli addetti ai lavori, nel frattempo, hanno cominciato a pensarci su: &ldquo;Passiamo da 1,9 bar a 1,88 per quanto riguarda l&rsquo;anteriore &ndash; ancora Taramasso &ndash; e con le tolleranze si pu&ograve; arrivare a 1,85. Al posteriore il limite era 1,7 bar, siamo scesi a 1,68&rdquo;. Altre quisquilie, potremmo pensare. Mica tanto, e lo spiega Alex Marquez: &ldquo;Non ha senso. I limiti sono poco sicuri, in particolare in gara. Sono d&rsquo;accordo con i valori pensati al posteriore, niente affatto per l&rsquo;anteriore. Essendo valori sensibili e alterabili dalle varie fasi di bagarre, i dati saranno variabili. Stando in scia, per esempio, la pressione sale oltre i 2,2 bar e si pu&ograve; cadere. Se arrivi a podio, non sai se il risultato sar&agrave; valido, perch&eacute; il dato pu&ograve; calare. La squalifica &egrave; dietro l&rsquo;angolo, proprio perch&eacute; le pressioni mutano di situazione in situazione&rdquo;. Post scriptum: l&rsquo;esperimento sar&agrave; messo in atto nelle prime tre trasferte del calendario, ovvero Portimao, Termas de Rio Hondo e Austin. Poi, i responsabili decideranno il da farsi. Auguriamoci di non assistere ad antipatici sub iudice&hellip; Calendario MotoGP 2023: date, orari tv, dove vederla       

Dai rischi per la sicurezza al timore di sanzioni: il dato di gonfiaggio dei pneumatici rappresenta un'incognita

MotoGP 2023: le gomme, il caso pressioni e le possibili penalità

        Per far s&igrave; che il prototipo di MotoGP stia ben piantato in terra, soprattutto in prossimit&agrave; e centro curva, le gomme devono lavorare in modo ottimale. Lo pneumatico &egrave; uno dei componenti di cui si sente parlare spesso; &ldquo;avevo la gomma fredda&rdquo;, &ldquo;non l'ho gestita bene e quindi ne ho subito le conseguenze a fine gara&rdquo;,&nbsp;essendo cosi decisivo &egrave; anche molte volte motivo di discussione. Il tema piu trattato negli ultimi giorni, &egrave; infatti, la situazione sulla pressione gomme nel motomondiale, scaturita da delle presunte violazioni di alcuni team. Il problema nasce dal fatto che per avere la massima risposta dalla (sensibilissima) gomma anteriore fornita da Michelin bisogna inevitabilmente prepararla in modo impeccabile, sia in termini di temperatura che in termini di pressione. Lo pneumatico della ruota davanti &egrave; quello pi&ugrave; importante, perch&eacute; in molte situazioni &egrave; quella che decide il modo e la velocit&agrave; con cui si affronta una curva. E per questo motivo si cerca la massima aderenza anche infrangendo il regolamento sulle pressioni minime.  Cosa dice il regolamento? L&rsquo;organizzazione della MotoGP ha scritto nero su bianco il limite a cui i team devono attenersi. Nel regolamento si parla di un limite minimo di 1,9 bar, ovvero 27,6 psi, per le slick anteriori e di 1,7 bar, quindi 24,6 psi, per quelle posteriori. Se si applica un valore inferiore il team e il pilota stanno infrangendo le regole. Alcune squadre hanno voluto rischiare diminuendo ulteriormente la pressione pneumatico nella stagione 2022. Ora la domanda &egrave;: "Perch&eacute; non sono stati sanzionati?" Esiste un gentlemen&rsquo;s agreement, tra la MSMA - l'associazione dei produttori - e Michelin per non divulgare alcuna violazione di questo regolamento o sanzionarne eventuali. Questo &egrave; in vigore dal 2016, ovvero da quando la casa fornitrice di pneumatici &egrave; entrata nel paddock. Ma alcune persone del paddock non vogliono pi&ugrave; essere prese in giro, avendo rispettato sempre il regolamento, e cominciano ad alzare la voce. Come lavora una gomma Per farvi capire meglio quale sia il problema a cui i team hanno voluto ovviare infrangendo le regole, ci avvaliamo di alcune foto.  Nella prima immagine vediamo come un pilota, in questo caso Marc Marquez in occasione dei test di Sepang, approcci alla frenata. Lo stress dell&rsquo;anteriore non &egrave; indifferente e infatti tutto il peso della moto e del pilota ricadono sull&rsquo;ultima parte che attacca il prototipo al terreno, ovvero la gomma, schiacciandola sull&rsquo;asfalto e deformandola di conseguenza. Il posteriore si solleva e l&rsquo;unica parte che tocca terra &egrave; la gomma davanti. Qui lo pneumatico inizia a scaldarsi, facendo lavorare la mescola della gomma. Dopo l&rsquo;approccio alla curva si entra in quest&rsquo;ultima, puntando &ldquo;la corda&rdquo; &ndash; ovvero il centro della curva dove da cui poi il pilota addrizzer&agrave; la traiettoria per uscire e dare gas. La parola chiave in questa situazione &egrave; la percorrenza (velocit&agrave; con cui si affronta una curva). La moto &egrave; ormai in piega da un p&ograve;, come vediamo nella foto che ritrae Fabio Quartararo, e il pilota raggiunge angoli di piega che si aggirano intorno ai 60 gradi.  Come ci fanno notare le linee blu, il livello di angolazione &egrave; elevato e la moto si aggrappa al terreno grazie, ovviamente alla forza centrifuga che sta agendo su di essa, ma anche per merito di quell&rsquo;ultima parte di gomma laterale, chiamata "spalla". Tirando le somme se si diminuisce la pressione, la gomma ha un maggior campo di aderenza, rispetto a una pi&ugrave; gonfia e quindi si riesce a fare la curva ad una maggiore velocit&agrave;. Per&ograve; bisogna essere cauti, perch&eacute; se si esagera c'&egrave; il rischio di creare pi&ugrave; attrito e quindi di rallentare. Il punto della discussione che va avanti da tempo infatti &egrave; proprio questo. Con una gomma leggermente piu sgonfia, il pilota riesce a portare pi&ugrave; velocit&agrave; in entrata curva e quindi a percorrerla nel minor tempo possibile, migliorando il giro rispetto agli avversari. Delle piccolezze che tuttavia rendono pi&ugrave; performante la moto.        

La bufera sugli pneumatici entra sempre pi&ugrave; nel vivo. Irregolarit&agrave; di alcuni team fanno perdere la pazienza a chi le regole le ha rispettate

MotoGP, il caso pressione gomme: vi spieghiamo cosa sta succedendo

        Ogni circuito ha le proprie caratteristiche e in vista dell&rsquo;appuntamento di Most il fornitore unico di gomme Pirelli ha preso una chiara decisione. Infatti, i piloti non potranno montare sulle proprie moto la gomma SCQ, soluzione introdotta quest&rsquo;anno per la Superpole e la Superpole Race, bens&igrave; ci sar&agrave; il debutto di una soluzione di sviluppo al posteriore. SBK:Razgatlioglu a Most per la riconferma, Bautista e Rea per riscattarsi Scopriamo la SC0  Al posteriore i piloti potranno contare su due soluzioni in termini di composto SC0. Stiamo parlando della versione standard e della nuova soluzione di sviluppo B0624. Questa far&agrave; l&rsquo;esordio tra le curve della pista della Repubblica Ceca e presenta un composto e una struttura diversi. Le caratteristiche della pista hanno portato Pirelli a fare questa scelta e i piloti potranno usare la SCX per la prima sessione del sabato e della domenica. La parola a Barbier che racconta i motivi alla base di questa scelta  Giorgio Barbier, Motorsport Director di Pirelli, ha affermato: &ldquo;Sulla scia del lavoro di sviluppo portato avanti a Misano sulla SCX al posteriore, a Most i nostri sforzi saranno rivolti alla SC0 che sar&agrave; presente in una nuova specifica oltre a quella che gi&agrave; conosciamo. Per noi si tratta del secondo anno in cui veniamo a correre qui e inoltre, rispetto alla scorsa stagione, abbiamo una serie di dati su cui basare la nostra scelta di composti&rdquo;. Al circuito sono state apportate alcune modifiche e Barbier ha continuato: &ldquo;Si tratta di una pista particolarmente impegnativa per le gomme e ci&ograve; &egrave; dovuto al layout e anche il nuovo asfalto probabilmente sar&agrave; pi&ugrave; aggressivo. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di affidarci a soluzioni che sono ancora soft ma sufficientemente robuste per affrontare le insidie. Per la stessa ragione abbiamo deciso di non portare la SCQ extrasoft ma di lasciare la SCX come gomma per la Superpole ed eventualmente per la Superpole Race&rdquo;. Tutte le gomme a disposizione dei piloti  Venerd&igrave; si avvicina e i piloti a Most potranno contare su un&rsquo;allocazione di otto gomme SC1 standard e otto SC1 di sviluppo A0674 mentre saranno presenti sette gomme A0843. Al posteriore avranno otto gomme di ciascun composto. Mentre se guardiamo all&rsquo;anteriore i composti sono tutti soft: andando dalla SC1 standard alla SC1 A0674 (SC1A) di sviluppo, arrivando alla SC1 A0843 (SC1B) di sviluppo precedentemente utilizzata ad Assen e che a Most potrebbe dar vita ad effetti davvero rilevanti.  Nel qual caso dovesse piovere i piloti avranno tre gomme intermedie sia all&rsquo;anteriore che al posteriore mentre in condizioni di pista bagnata saliranno a otto sia per l&rsquo;anteriore e altrettante per il posteriore. SBK, intervento chirurgico in vita per Luca Bernardi       

Sulla pista ceca i piloti non troveranno la gomma a cui si sono abituati per la Superpole e la Superpole Race, ma una soluzione pi&ugrave; performante

SBK 2022, Pirelli a Most predilige la SC0 (al posto della SCQ)

G&uuml;nter Schachermayr &egrave; tornato a stabilire record, in sella alla sua Vespa. L&#39;ultima follia tentata dallo stuntman austriaco &egrave; stata un cambio ruota &quot;volante&quot;, ovvero realizzato senza mai mettere... la gomma a terra.  Per riuscire nell&#39;impresa,&nbsp;Schachermayr si &egrave; dovuto affiancare a un carrello trainato da una Vespa sul quale era sistemato un meccanico, che ha provveduto a sbullonare, sostituire e fissare la ruota anteriore dello scooter di G&uuml;nter, in impennata.  Un&#39;operazione pi&ugrave; facile a dirsi che a farsi, visto che il difficile non sta soltanto nel mantenere la ruota anteriore sollevata per tutta la durata del cambio ruota, ma anche nel riuscire a mantenere invariata l&#39;altezza, procedendo alla medesima velocit&agrave; del carrello, per consentire al tecnico di imboccare il filetto delle cinque viti che fissano il cerchio al mozzo.  Compito tutt&#39;altro che agevole tanto &egrave; vero che allo stuntman sono serviti due tentativi per centrare l&#39;obiettivo, visto che nel primo il forte vento laterale ha impedito a G&uuml;nter, di mantenere perfettamente la posizione, costringendolo a riprovarci un&#39;ora e mezza pi&ugrave; tardi, quando &egrave; riuscito a effettuare il cambio ruota in 2&#39;13&quot;, alla velocit&agrave; di 23 km/h.   

Lo stuntman austriaco ha tentato di stabilire un nuovo primato effettuando un cambio ruota &quot;volante&quot;, senza fermarsi

Schachermayr e il cambio ruota pi&ugrave; pericoloso di sempre - VIDEO

Caso gomme a Vallelunga. In una nota stampa la Federazione Motociclistica Italiana risponde al comunicato diffuso da Marco Barnab&ograve; riguardo il forfait della squadra per Gara 2 nella categoria SBK.&nbsp;  Di seguito la nota diffusa dalla FMI   A seguito del comunicato del Team Barni, relativamente alla esclusione dei due piloti Pirro e Cavalieri dalla Qualifica 1 della prima giornata del Campionati Italiano SBK in programma a Vallelunga il 17 e 18 ottobre 2020, la Federazione Motociclistica Italiana e la Direzione del CIV, nel rilevare che &egrave; lo stesso Team Barni a riconoscere la mancanza dei contrassegni previsti sugli pneumatici da loro utilizzati nella predetta Q1, rileva:  Il vigente regolamento Tecnico Superbike (RTSBK) all&rsquo;art. 6.1 prevede: &ldquo;Gli unici pneumatici ammessi sono quelli previsti dal Fornitore Esclusivo del Campionato Italiano Superbike per l&rsquo;evento. Omissis&hellip; Gli pneumatici ammessi devono essere acquistati presso il Racing Service del Fornitore Esclusivo e sono resi riconoscibili dalla presenza del contrassegno applicato da Racing Service stesso prima della consegna.&rdquo;  Inoltre, il Regolamento Tecnico Generale e Sicurezza (RTGS) Art. 6.9.2 prevede: &ldquo;Qualora previsto l&rsquo;obbligo dell&rsquo;acquisto, il pilota o il suo incaricato, ha il compito di accertare la presenza del contrassegno sugli pneumatici all&rsquo;atto del ritiro degli pneumatici stessi. Il mancato controllo all&rsquo;atto del ritiro non viene accettato come valida giustificazione per l&rsquo;utilizzo di pneumatici privi del contrassegno del Fornitore Esclusivo. L&rsquo;utilizzo di pneumatici privi del contrassegno applicato dal Racing Service viene sanzionato come irregolarit&agrave; tecnica&quot;.  Pertanto, alla luce di tutto ci&ograve;, ed in applicazione dell&#39;art. 16.1.8 delle Norme Sportive &ndash; Parte Generale &ndash; della Velocit&agrave; che prevede l&rsquo;esclusione nel caso in cui ci sia la &rdquo;Non rispondenza del motociclo o di sue parti alle caratteristiche tecniche prescritte, riscontrata in sede di verifica tecnica&quot;, si &egrave; applicata l&rsquo;esclusione dal turno di prove de quo dei piloti Pirro e Cavalieri che comunque hanno poi potuto qualificarsi in altro turno e prendere parte alla gara.  &quot;Considerazioni fuori luogo&quot;   Appaiono pertanto fuori luogo le considerazioni del Team Barni nel suo predetto comunicato ed altres&igrave; incomprensibile ed ingiustificata la decisione del Team Barni di non prendere parte alla gara della SBK del CIV a Vallelunga di oggi 18 ottobre 2020.  Il rispetto delle regole &egrave; uno dei principi sportivi che dovrebbe caratterizzare tutti i partecipanti e le regole stesse sono emanate a tutela di tutti i partecipanti alle manifestazioni sportive della Federazione Motociclistica Italiana. 

In una nota la FMI controbatte alla decisione di Marco Barnab&ograve; di non partecipare a Gara 2 SBK a seguito della squalifica per irregolarit&agrave; riscontrate nella punzonatura delle gomme

CIV Vallelunga, la FMI risponde a Barni: &ldquo;Decisione ingiustificata&rdquo;

Episodio che ha lasciato un po&#39; tutti sorpresi quello capitato alla fine della giornata di sabato sul tracciato di Vallelunga. Al termine di Gara 1, Marco Barnab&ograve;, in comune accordo con la squadra ed i piloti, ha deciso di non partecipare a Gara 2 di domenica. Michele Pirro e Samuele Cavalieri hanno cos&igrave; presentato la rinuncia a partecipare causa problemi tecnici. Tutto legittimo e, a termini regolamentari, nulla di cos&igrave; elatante.  Alla base, per&ograve;, del gran rifiuto a correre c&#39;&egrave; la squalifica dalla Q1 del venerd&igrave;, quando ad entrambi i piloti Barni (Pirro e Cavalieri) sono stati tolti i tempi. Il motivo? Non risultavano punzonate le gomme utilizzate. Una decisione che non &egrave; andata gi&ugrave; e che ha portato, di fatto, i due piloti a partire da posizione arretrate. Michele Pirro, probabilmente causa anche asfalto bagnato, ha preferito non scendere in pista in Q2, partendo cos&igrave; dall&#39;ultima casella. Samuele Cavalieri ha tentato di rimediare portando a casa un 10&deg; tempo in griglia.  A seguito di questo il Barni Racing Team desidera riepilogare quanto accaduto:  - Conformemente all&rsquo; art. 6.1 del Regolamento Tecnico Superbike (RTSBK) il team ha acquistato gli pneumatici utilizzati nella Qualifica 1 dal racing service del Fornitore Esclusivo della manifestazione. L&rsquo;acquisto &egrave; comprovato da regolare fattura.  - Gli pneumatici sono arrivati alla sede del Barni Racing Team privi del contrassegno di colore&nbsp;giallo che - sempre in base all&#39;art. 6.1 RTSBK - &quot;viene&nbsp;applicato dal racing service stesso prima della consegna&rdquo;.  - Il responsabile degli pneumatici in pista stesso, con mail inviata alla segreteria del CIV, &nbsp;ha&nbsp;riconosciuto che le gomme erano state&nbsp;effettivamente acquistate presso il Racing Service ed erroneamente spedite senza contrassegno.  - Solo a seguito della segnalazione da parte del&nbsp;responsabile degli pneumatici ai commissari circa l&#39;assenza&nbsp;del contrassegno, il CGC ha deciso di escludere Pirro e Cavalieri dalla Q1.&nbsp; - Le gomme utilizzate in Q1 da Pirro - una Pirelli SCX - e da Cavalieri non hanno dato alcun vantaggio al team.&nbsp;  Fermo restando l&#39;art. 6.8.2 e 6.9.2 dell&#39;RTGS, a seguito di questa catena di eventi, solo il team ha pagato le conseguenze dell&#39;accaduto. &nbsp;  CIV Vallelunga: segui in DIRETTA le gare decisive della stagione  &quot;Nessuno se ne &egrave; accorto e noi paghiamo le conseguenze&quot;   &quot;Come successo tante altre volte - spiega Barnab&ograve;&nbsp;- ho acquistato le gomme dal racing service Pirelli, le abbiamo portate in pista e montate sulla moto. Di queste sei gomme due non avevano il contrassegno giallo che certifica la provenienza, ma in tutta la catena che va dal fornitore al montaggio sulla moto in pista nessuno se n&#39;&egrave; accorto. A testimonianza della nostra buona fede e del fatto che le gomme utilizzate sono quelle del fornitore ufficiale della manifestazione abbiamo la fattura di acquisto&quot;.  &quot;Tutto questo non basta e tocca solo a noi pagare le conseguenze dell&#39;accaduto. Dopo aver parlato telefonicamente con Massimiliano Damiani, responsabile degli pneumatici in pista, credevo che la situazione fosse rientrata, invece solo stamattina (sabato,nda) abbiamo scoperto della squalifica. Michele cos&igrave; &egrave; stato costretto a partire ultimo anzich&eacute; tra i primi, e nel tentativo di recuperare &egrave; caduto. L&#39;unico aspetto positivo &egrave; che nessuno alla fine si &egrave; fatto male, ma io sono davvero amareggiato. Per questo abbiamo deciso, di comune accordo con i piloti, di non prendere parte alle gare di domenica&quot;.  Da parte della Federazione, al momento, nessuna comunicazione ufficiale, certo &egrave; l&#39;aver applicato il regolamento con le sanzioni previste in questi casi. Per il fornitore Pirelli, tirato in ballo, la situazione &egrave; alquanto inspiegabile dato che spetta anche ai team il controllo, prima del montaggio, sulla presenza o meno di etichette adesive. E, qualora mancassero, dovrebbe essere premura della squadra provvedere a segnalare eventualmente l&#39;etichettura prima di scendere in pista.  Seguiranno aggiornamenti 

Marco Barnab&ograve; non ha digerito la squalifica dalla Q1 causa mancata punzonatura delle gomme: &quot;Abbiamo portato in pista 6 gomme e due non avevano il contrassegno. Ma noi siamo in buona fede&quot;

CIV Vallelunga, Barni saluta la compagnia: Pirro e Cavalieri non faranno Gara 2

        Le gomme Michelin sono pronte ad evolversi e per la stagione 2020 un nuovo pneumatico posteriore, assicurano dall'azienda francese, far&agrave; abbassare i tempi di almeno mezzo secondo.A spiegare le novit&agrave; &egrave; Piero Taramasso, manager Michelin per il Motorsport, che ha concentrato l'attenzione soprattutto su un nuovo pneumatico che i piloti della Motogp hanno provato durante i test a Barcellona e che assicura, far&agrave; aumentare in positivo le prestazioni delle motogp. PIU' GRIP PER TUTTI - "Il nostro obiettivo era migliorare il grip. &ndash; ha spiegato Taramasso a Speedweek.com - Finora, 18 piloti hanno provato questa nuova mescola e tutti ci hanno assicurato che l'aderenza e la sensibilit&agrave; della gomma posteriore sono migliori. La maggior parte dei piloti ha migliorato i tempi sul giro di circa 0,2 secondi rispetto alle gomme utilizzate precedentemente, ma ci sono stati anche driver, che sono aumentati di 0,8 secondi.&rdquo;Dei miglioramenti niente male, se si pensa a quanta strada ha fatto Michelin dal suo ritorno in Motogp nel 2016 (l'aziende francese era stata presente nel motomondiale fino al 2008 per poi essere estromessa da Bridgestone). MESCOLA MORBIDA, MASSIMA RESA - &ldquo;Se guardiamo alla media, -prosegue Taramasso - la nuova mescola &egrave; quasi mezzo secondo pi&ugrave; veloce rispetto gli pneumatici standard precedenti. Il che &egrave; ci&ograve; che ci eravamo prefissati. Se fosse stato di meno, avremmo smesso di sviluppare questo pneumatico. Fondamentalmente, abbiamo anche aumentato la durata di conservazione riuscendo a mantenere la mescola un po' pi&ugrave; morbida.&rdquo;       

Taramasso spiega:&rdquo;pi&ugrave; grip, pi&ugrave; durata e tempi pi&ugrave; bassi&rdquo;

MotoGP più veloci dal 2020, Michelin porterà una nuova gomma

        Il GP d'Italia, che andr&agrave; in scena al Mugello questo weekend (31 maggio-2 giugno), si svolger&agrave; su uno dei circuiti pi&ugrave; impegnativi e al tempo stesso suggestivi della stagione. Cinque i chilometri totali della pista, con sedici curve, sei a sinistra e nove a destra, e con un rettilineo tra i pi&ugrave; veloci: qui i piloti arriveranno a toccare i 350 km/h.Per tale motivo, &egrave; alta l'attenzione sulle gomme che Michelin &egrave; chiamata a portare, ma un meteo che sembra dare previsioni buone potr&agrave; sicuramente regalare una gara al top. ASFALTO FREDDO? - &ldquo;Il Mugello &egrave; un circuito speciale tra quelli nel calendario, -spiega Piero Taramasso, Manager Michelin Motorsport - lo scenario che lo circonda &egrave; magnifico, si tratta comunque di un appuntamento molto impegnativo. Gli pneumatici vengono sfruttati molto durante tutto il fine settimana, inoltre dobbiamo essere pronti ad ogni eventualit&agrave; perch&eacute; in mattinata l&rsquo;asfalto potrebbe essere freddo ma diventare poi molto pi&ugrave; caldo nel pomeriggio. Per questa ragione dobbiamo avere soluzioni utili per tutte le condizioni prevedibili.&rdquo; FRENI SOTTO STRESS - Gli aspetti che Michelin dovr&agrave; tenere per&ograve; in considerazione su questa pista sono per&ograve; anche altri:&rdquo; i freni &ndash; prosegue Taramasso - vengono usati molto perch&eacute; qui i piloti raggiungono velocit&agrave; molto elevate, quindi dobbiamo pensare a degli pneumatici in grado di soddisfare queste esigenze, devono quindi essere stabili e garantire una buona aderenza per tutta la gara. Non vediamo l&rsquo;ora di arrivare al Mugello, siamo sicuri di essere all&rsquo;altezza&rdquo;.       

Taramasso: 'i piloti qui frenano molto, gli pneumatici devono quindi essere stabili e garantire una buona aderenza'

Michelin pronta per il GP d'Italia, ma che stress per le gomme

        Novit&agrave; nel regolamento della motogp a partire dal prossimo campionato 2019. Tutta la Gran prix Commission composta dal Ceo Dorna Carmelo Ezpeleta insieme a Paul Duparc, Takanao Tsubouchi, Mike Trimby, Carlos Ezpeleta ), Corrado Cecchinelli, Mike Webb e Danny Aldridge si &egrave; riunita per decidere alcuni cambiamenti per quanto riguarda il regolamento, tra cui l'arrivo effettivo&nbsp; del pilota a fine gara, sostituzioni e sorpassi. TRAGUARDO E SOSTITUZIONI - Andando nello specifico, quando si tratter&agrave; di finire una gara, in caso di incidente come certe volte &egrave; avvenuto sul rettilineo finale, si calcoler&agrave; solo chi dei due tra pilota o moto taglier&agrave; il traguardo per ultimo. Un'altra novit&agrave; riguarder&agrave; inoltre le sostituzioni nelle classi Moto3 e Moto2, dove i team potranno chiamare altri piloti provenienti da altri campionati come il CEV, ma solo tenendo conto dell'attivit&agrave; di tali eventi e non saranno considerati giorni di test per le classi del campionato del mondo le prove nei 14 giorni antecedenti un GP sullo stesso circuito. CADUTE E SORPASSI&ndash; Dalla Commissione &egrave; stato poi confermato che un pilota potr&agrave; riprendere la corsa dopo l&rsquo;intervento di un commissario di pista e del suo eventuale rientro con la moto riaccesa, anche se &egrave; stato vittima di una caduta. Inoltre, quando viene inflitta una penalit&agrave; con un cambio di posizione a causa di un sorpasso avvenuto con bandiera gialla esposta, o per qualsiasi altra infrazione, le informazioni saranno comunicate tramite il display sul cruscotto e sulla lavagna al muretto dei box per un massimo di tre giri, mentre fino ad oggi il massimo dei giri era cinque. Restando in tema di penalit&agrave;, c'&egrave; poi un cambiamento per ci&ograve; che riguarda la decisione del FIM Steward in caso di cambio di posizione o ride through: quando viene inflitt&agrave; una penalit&agrave; di tempo al posto di qualsiasi altra penalit&agrave; non appellabile, anche la penalit&agrave; di tempo diventa inappellabile. AVVIAMENTO DELLA MOTO E GENERATORI &ndash; Quando si tratta di avviare un motore, non potr&agrave; essere fatto, per motivi di sicurezza, all'interno del box ma solo in pit lane. Mentre per ci&ograve; che riguarda l'utilizzo di generatori sulla griglia di partenza, attualmente, la normativa prevede l'utilizzo di un generatore portatile con una potenza massima di 2 kw. La pratica corrente vede l&rsquo;impiego di generatori che possano essere incorporati in un carrello porta attrezzi, ruote di scorta e altro.Mentre nel nuovo regolamento sar&agrave; il Direttore Tecnico il responsabile dell'accettabilit&agrave; del carrello generatore introdotto sulla griglia di partenza. CONCESSIONI - Quando un costruttore ottiene i punti sufficienti per perdere le concessioni, perde anche il diritto ai test illimitati per la stagione successiva. Inoltre, i punti di concessione scadranno nell&rsquo;arco di un biennio della data in cui i punti sono stati acquisiti. GOMME RAIN &ndash; Dal 2019 aumenter&agrave; la disponibilit&agrave; di gomme da bagnato per ogni team che diventeranno 13 anzich&eacute; 11, mentre per Moto3 e Moto2 restano illimitati.       

La Gran Prix Commission si &egrave; riunita per aggiornare il regolamento che entrer&agrave; in vigore dalla prossima stagione

Le nuove regole della Motogp su gomme, penalità e sorpassi

Se ad Austin dal 2013, primo anno in cui si &egrave; corso su questo circuito, non &egrave; mai piovuto, a preoccupare gli organizzatori, ma soprattutto piloti e Michelin, fornitore unico di pneumatici per la Motogp, sar&agrave; il caldo che potr&agrave; segnare le prestazioni sia nelle prove che in gara. Marc Marquez del team Repsol Honda, &egrave; sempre stato il vincitore su questo tracciato, prediligendo questo circuito in quanto presenta un maggior numero di curve a sinistra piuttosto che a destra.  PISTA TOSTA - Una pista impegnativa quindi, lunga 5,512 km e composta da undici curve a sinistra e nove a destra dove si gira in senso anti-orario. Il circuito ha un rettilineo di 1200 metri, bruschi cambi di pendenza e forti staccate, in pi&ugrave; da quest&#39;anno i piloti dovranno percorrere 21 giri durante la gara anzich&eacute; 20. Per questo motivo Michelin si &egrave; preparata al meglio per affrontare questo weekend portando negli Stati Uniti gomme da asciutto medie, dure e morbide a disegno asimmetrico con spalla destra rinforzata per quanto riguarda le posteriori. Questo perch&eacute; la pista di Austin presenta un asfalto irregolare, cos&igrave; Michelin &egrave; andata a lavorare per pareggiare le differenze ed aumentare il grip.  &ldquo;SIAMO PRONTI&rdquo; - A parlare in merito agli pneumatici &egrave; Piero Taramasso, responsabile Michelin divisione due ruote: &ldquo;il COTA (Circuit of the Americas) - spiega - &egrave; una pista impegnativa e il GP deve essere affrontato con la massima preparazione. Un tracciato che presenta punti di forti accelerazioni e grandi staccate, zone che stressano molto le gomme. I lavori strutturali sull&rsquo;asfalto sono volti ad apportare migliorie sulla superficie. Vedremo quanto incideranno sulle prestazioni.&rdquo; 

La casa francese ha portato negli Stati Uniti gomme asimmetriche con spalla rinforzata adatte alle alte temperature di Austin

Una pista complessa attende i piloti in Texas: Michelin &egrave; pronta

Con una nota diffusa ai giornalisti, la direzione gara della Sbk (formata da Gregorio Lavilla, Gian Franco Carloia e Franck Vayssi&eacute;) ha stabilito alcune importanti modifiche per la seconda manche di domani. Questo in seguito ai numerosi problemi di durata riscontrati sulle coperture posteriori da molti piloti in occasione della prima manche. La gara (su pista asciutta) si svolger&agrave; sui 22 giri previsti ma tutti i piloti saranno obbligati a rientrare ai box tra i giri 10, 11 e 12 per un pit stop utile per il cambio della gomma posteriore. Questa &egrave; una&nbsp;modifica presente nel regolamento ma mai applicata finora.&nbsp;Ai piloti che non si dovessero fermare, verrebbe esposta la bandiera nera. La stessa regola&nbsp;sar&agrave; applicata anche alla gara della Supersport.    BANDIERA ROSSA O PIOGGIA - In caso di ripartenza in seguito all&rsquo;esposizione della bandiera rossa, la gara non durer&agrave; pi&ugrave; di 12 giri. Se l&rsquo;asfalto fosse bagnato al via, i piloti potranno invece completare la gara con la gomma posteriore da bagnato senza necessit&agrave; di fermarsi per il pit stop perch&eacute; in quel caso, la durata della copertura &egrave; garantita per tutti i 22 giri.&nbsp; 

A causa dei problemi di durata riscontrati nella prima manche, la&nbsp;direzione gara ha deciso che, in caso di gara &ldquo;asciutta&rdquo;, entro il 12esimo giro tutti i piloti dovranno rientrare ai box per sostituire la gomma posteriore

SBK Australia: gara2 con pit-stop obbligatorio!

Phillip Island si &egrave; svegliata con il sole nel primo giorno di prove libere, e le gomme, data la particolarit&agrave; del circuito con curve prevalentemente a sinistra e poche frenate, sono state il punto interrogativo di oggi e lo saranno anche e soprattutto per la gara di domenica. La maggior parte dei piloti della classe regina nel primo turno di prove libere sono scesi in pista con la gomma media all&#39;anteriore e soft al posteriore, per poi provare delle varianti nelle Fp2 dove si sono sbizzarriti a testare pi&ugrave; combinazioni. Doppia soft per Rossi, media-soft per Vinales, e addirittura hard-soft per Marc Marquez.  OPZIONI MICHELIN - Piero Taramasso, responsabile Michelin per il Motorsport ha quindi commentato ai microfoni di Sky le varie possibilit&agrave;: &rdquo;sul lato destro la gomma media e la gomma soft sono uguali, mentre sul lato sinistro la gomma media &egrave; un po&#39; diversa. In ogni caso, visto che stamani &egrave; stata la pi&ugrave; utilizzata, sembra che la soft possa essere la miglior opzione perch&egrave; ha pi&ugrave; grip e spinna meno, ma allo stesso tempo &egrave; necessario trovare un buon setting per non avere movimenti sulla moto. Ducati, Honda e Ktm hanno fatto tra i 16 e 20 giri con la gomma soft e guardando il livello di usura diciamo che potrebbe arrivare a fare i 27 giri di gara&rdquo;.  LA PAROLA AI PILOTI &ndash; Soddisfatti, anche se non tutti allo stesso modo, anche i piloti, che piazzamenti in classifica a parte, pensano soprattutto alle gomme pi&ugrave; adatte da portare in gara. &ldquo;Sono contento di come &egrave; andata oggi - dice Marc Marquez - ho provato tante gomme e il passo era buono dobbiamo ancora lavorare, ci sono due punti della pista dove faccio fatica ma sono contento perch&egrave; mi sento bene&rdquo;. Un po&#39; pi&ugrave; incerto sulle gomme Andrea Dovizioso che commenta cos&igrave; la prima giornata: &rdquo;La soft? Pu&ograve; essere la gomma da gara, ma il potenziale mi sembra cos&igrave; cos&igrave;. Il mio giro veloce l&#39;ho fatto con la morbida usata nel posteriore, ma dobbiamo ancora lavorarci. Domani ci concentreremo sulla media al posteriore&rdquo;. I piloti del team Yamaha, invece, hanno provato due soluzioni diverse, e quella di Maverick Vinales &egrave; stata la pi&ugrave; produttiva: &rdquo;nel t4 ci manca grip, mi sono trovato bene sia con la media che con la soft, sono fiducioso&rdquo;. Nonostante la dodicesima posizione anche Valentino Rossi si sente per&ograve; fiducioso: &rdquo;la posizione non &egrave; fantastica sarebbe stato meglio essere nei primi dieci ma il feeling non &egrave; male. Stamani abbiamo provato un po&#39; di cose con la gomma soft e abbiamo fatto modifiche che non mi sono piaciute. Con i tempi non siamo lontani dalla pole anche se in classifica sono dodicesimo. Dobbiamo mettere appunto alcune cose di elettronica, la soft pu&ograve; essere un opzione per la gara e domani continueremo a lavorarci perch&egrave; con la gomma morbida andiamo pi&ugrave; forte&rdquo;. 

Le dichiarazioni dei piloti che nella prima giornata di prove hanno testato diverse opzioni

Phillip Island, dilemma gomme: soft o media?

Temperature basse, possibili rovesci, asfalto medio abrasivo. Sar&agrave; un fine settimana impegnativo non soltanto per i piloti quello di Silverstone, ma anche per la Michelin che dovr&agrave; arrivare preparata in Gran Bretagna e pronta a soddisfare tutte (o quasi tutte) le esigenze dei piloti.  VENTO DETERMINANTE - E si sa, i campioni di Motogp sanno essere molto esigenti quando si tratta di lottare per la vittoria, ma Pietro Taramasso, responsabile Michelin della divisione due ruote &egrave; gi&agrave; pronto alla battaglia: &ldquo;Silverstone &egrave; uno dei circuiti pi&ugrave; veloci, uno di quelli in cui i piloti possono sfruttare al massimo la potenza del motore. Questo metter&agrave; a dura prova le gomme insieme alle curve dieci e otto che sono le pi&ugrave; difficili. Anche il vento sar&agrave; un fattore determinante in quanto sar&agrave; utile a raffreddare l&#39;asfalto, in pi&ugrave; ci sar&agrave; da tenere d&#39;occhio la variabilit&agrave; del tempo. Noi, come fornitore unico, dobbiamo rendere le scuderie in grado di fronteggiare qualsiasi situazione, quindi non vediamo l&#39;ora di metterci alla prova&rdquo;.  VELOCE E PULITA - La pista di Silverstone, lunga 5,9 km, si presenta come un tracciato molto veloce con un asfalto medio abrasivo e il cui disegno richiede una guida pulita soprattutto in frenata. Le dieci curve a destra e le otto a sinistra impongono l&#39;uso di gomme posteriori asimmetriche che Michelin fornir&agrave; per quanto riguarda l&#39;asciutto nelle mescole dure, medie e morbide, mentre per quanto riguarda il bagnato nelle mescole soft ed extra soft a disegno simmetrico. 

Pioggia e vento, insieme ad un disegno veloce del circuito, potrebbero mettere a dura prova le gomme&nbsp;

MotoGP Silverstone: il meteo preoccupa Michelin

La MotoGP si prepara a scendefe in pistaal Red Bull Ring. Lungo 4,3 km, quello di Spielberg &egrave; uno dei tracciati pi&ugrave; veloci e caratteristici del calendario. Presenta due secce curve a sinistra e altre due pi&ugrave; veloci dalla stessa parte mentre le rimanenti delle dieci in totali sono a destra. L&rsquo;asfalto &egrave; abrasivo; caratteristica che, unita alle alte temperature e alla possibile escursione termica, metter&agrave; a dura prova i pneumatici.  &quot;&Egrave; un periodo molto intenso. Dopo la gara a Brno siamo stati protagonisti dei test sulla stessa pista ceca prima di arrivare in Austria&quot;, spiega Piero Teramasso, responsabile Michelin divisione due ruote. &quot;L&rsquo;anno scorso al Red Bull Ring abbiamo vissuto un fine settimana molto positivo e le nostre gomme hanno messo in pista delle ottime prestazioni nonostante l&rsquo;escursione termica notevole; il primo giorno faceva molto freddo mentre la domenica della gara c&rsquo;erano oltre trenta gradi.  PNEUMATICI SPECIFICI - &quot;Questo circuito ha un disegno unico, con due vere curve a sinistra. Nel 2016 avevamo messo a disposizione pneumatici molto adatti a questo tracciato e cos&igrave; faremo anche in questa stagione&rdquo;, aggiunge Teramasso.    Per il GP d&#39;Austria Michelin mette a disposizione tre tipi di gomma anteriore da asciutto tutte a disegno asimmetrico nelle mescole morbide, medie e dure. La scelta per quella posteriore sar&agrave; la stessa sempre con costruzione asimmetrica a spalla destra rinforzata. Il circuito si trova in un&rsquo;area di boschi e montagne nella parte sud est dell&rsquo;Austria dove sono possibili anche cambi climatici e precipitazioni, per questo i piloti potranno scegliere gomme da pioggia a mescola morbida e media a disegno asimmetrico per il posteriore.   

La Casa francese metter&agrave; a disposizione tre tipi di gomma anteriore da asciutto tutte a disegno asimmetrico nelle mescole morbide, medie e dure

Michelin si prepara cos&igrave; per il GP d&#39;Austria

  Nel 2017 le squadre della MotoGP non disporranno pi&ugrave; delle gomme intermedie. A deciderlo &egrave; stata la GP Commission, in una riunione svolta a Madrid lo scorso 2 dicembre e composta dal boss di Dorna Carmelo Ezpeleta, dal CEO di FIM Ignacio Verneda, da Herve Poncharal di IRTA, da Takanao Tsubouchi di MSMA, da Carlos Ezpeleta di Dorna, da Mike Trimby CEO IRTA, da Paul Duparc della FIM, dal direttore di gara Mike Webb, dal direttore tecnico Danny Aldridge e dal direttore Technology Corrado Cecchinelli.      Diverse le decisioni prese, sia per quanto riguarda il regolamento tecnico che quello sportivo.      Gomme nella classe MotoGP       Dopo una consultazione con la Safety Commission e l&rsquo;approvazione da parte di Michelin, le regole sulle gomme sono state cambiate. Le gomme intermedie non saranno pi&ugrave; disponibili. Il numero massimo di mescole da asciutto e da bagnato rimane invariato ma vi sar&agrave; una specifica supplementare di pneumatici slick anteriori e posteriori da poter scegliere.    &nbsp;    Telecamere &lsquo;Dummy&rsquo; / Pesi in Moto3 e Moto2      Attualmente i migliori sei piloti in Moto2 e Moto3 sono tenuti ad avere telecamere a bordo. Si ritiene che, in due categorie dove il peso delle moto &egrave; un discriminante per la competitivit&agrave;, la camera on board possa essere svantaggiosa. Le altre moto non dotate di telecamere dovranno quindi essere provviste di queste, reali o fittizie, per aumentare il loro peso. Nel caso non ci sia un cambiamento nel peso minimo di moto/pilota&nbsp;dopo questa modifica, il peso minimo sar&agrave; aumentato di due chili fino a 217.      Test Moto2 e Moto3       Le norme che regolamentano i test privati sono state chiarite e ora si applicano solamente ai piloti con contratto. Le scuderie possono provare insieme ad un pilota con qualunque contratto e in ogni circuito per un massimo di dieci giorni durante la stagione. Questo in aggiunta ai test ufficiali.&nbsp;&nbsp;&nbsp;      Procedura d&rsquo;inizio gara      Qualsiasi pilota che arriva alla griglia di partenza dietro la safety car dopo aver completato il giro di riscaldamento ora deve entrare nella corsia dei box e iniziare la gara della pit-lane.      Eccesso di velocit&agrave; nella pit-lane      A seguito delle ripetute infrazioni del limite di velocit&agrave; nella corsia dei box, la pena di 150 euro di multa non sembra pi&ugrave; sufficiente. In futuro la multa sar&agrave; di 200 euro e con infrazione ripetuta la pena potr&agrave; essere aumentata in aggiunta a quelle&nbsp;inflitte dagli FIM MotoGP Stewards.      Gara riavviata      Il regolamento sar&agrave; modificato per far chiarezza sulla procedura del riavvio dopo che una gara &egrave; stata interrotta con meno di tre giri completati. Tutti i piloti possono prendere parte alla gara riavviata, anche quelli che non avevano compiuto il giro di allineamento o il warm up iniziale.      I funzionari      In ogni GP il Direttore di Gara e il Chief Medical Officer devono essere in possesso del relativo FIM Superlicence.      Sicurezza del circuito      In relazione a recenti incidenti, non &egrave; pi&ugrave; consentito ai commissari di pista pulire la pista o alterare le condizioni della superficie di essa senza istruzioni precedenti o autorizzazione rilasciata dal Direttore di Gara e dal Responsabile della Sicurezza.      Procedure disciplinari      La funzione e le responsabilit&agrave; della Direzione Gara e degli Stewards MotoGP FIM rimangono invariate. La Direzione Gara, che comprende il Direttore di Gara, il Rappresentante FIM e un rappresentante Dorna, non hanno alcun ruolo nella applicazione di sanzioni che possono essere comunicate solo dal pannello Stewards composto dal Direttore di Gara, da un membro permanente e da uno a rotazione nominato dalla FIM (tre componenti).      La modifica prevede la creazione di un secondo livello di giudizio che comprende un ulteriore Steward nominato dalla FIM e un secondo nominato dal FMNR. Essi saranno presenti ad ogni evento e accoglieranno le istanze contro il primo organo. Ci&ograve; significa che in quasi tutti i casi le decisioni e le pene potranno essere confermate o annullate durante l&#39;evento.      Diverse modifiche sono state apportate al Codice Medico FIM che danno al FIM Medical Officer pi&ugrave; potere e pi&ugrave; responsabilit&agrave;. Il codice ha anche rafforzato il diritto dei piloti infortunati al rispetto della riservatezza circa la loro condizione. Il personale medico o i funzionari di pista non sono pi&ugrave; autorizzati a rilasciare dichiarazioni a terzi, se non ai parenti pi&ugrave; vicini, in merito alla condizione dei piloti infortunati senza l&#39;autorizzazione della FIM e di Dorna.      In relazione ai numerosi incidenti sia in gara che nelle prove di eventi diversi dal Campionato del Mondo MotoGP, i piloti saranno responsabili delle notifiche presso il FIM Medical Officer e il CMO per qualunque infortunio o malattia che potrebbe pregiudicare la loro capacit&agrave; di guidare.   

La GP Commission ha introdotto alcune novit&agrave; regolamentari: le intermedie vanno in pensione,&nbsp;ma ci saranno due slick in pi&ugrave;

MotoGP: nel 2017 via le gomme intermedie

  Dopo i tre test precampionato, di cui uno in Qatar, Michelin - oggi fornitore unico della MotoGP - ha analizzato tutti i dati per elaborare i set di gomme che saranno utilizzati durante il GP sul Losail International Circuit. Questo tracciato &egrave; lungo 5.380 mt; per la sua posizione in mezzo al deserto e per il clima ha un asfalto molto abrasivo soprattutto a causa della sabbia che spesso viene portata sull&rsquo;asfalto dal vento. Inoltre, lo sbalzo termico dal giorno alla notte &egrave; elevato. Il che pu&ograve; incidere notevolmente sulle gomme.  Il GP del Qatar vedr&agrave; l'introduzione dei cerchi del&nbsp;17'' sui quali saranno montate&nbsp;gomme che necessariamente dovranno avre&nbsp;un&rsquo;aderenza costante e una buona durata. Michelin metter&agrave; a disposizione per la gara due pneumatici&nbsp;anteriori e due posteriori.&nbsp;I modelli usati per l&rsquo;anteriore saranno la Power Slick soft, identificata da una&nbsp;fascia bianca e la Power Slick medium che non avr&agrave; nessuna banda per l&rsquo;identificazione. Sul posteriore saranno montate&nbsp;invece Michelin Soft, caratterizzate sempre dalla banda bianca e le Medium, senza alcun contrassegno. Non ci saranno pneumatici da pioggia o intermedi.  Costruito in meno di un anno e completato nel 2004, il circuito&nbsp;di Losail si trova alla periferia di Doha, la capitale del Qatar. Dalla sua inaugurazione &egrave; appuntamento fisso del MotoGP. La prima gara in notturna si &egrave; tenuta nel 2008 e si svolge sotto oltre 3.000 lampade che illuminano l&rsquo;asfalto, da enormi riflettori. Questo impianto di illuminazione&nbsp;&egrave; stato&nbsp;progettato&nbsp;in modo da deviare lateralmente la luce dalla superficie della pista&nbsp;evitando di abbagliare&nbsp;i piloti e offrire l&rsquo;effetto pi&ugrave; naturale possibile.  L&rsquo;attivit&agrave; sul tracciato del Qatar inizier&agrave; il gioved&igrave; 17 marzo quando le stelle del MotoGP entreranno in pista per la prima sessione di prove libere. Due ulteriori sessioni di libere si terranno venerd&igrave; e daranno la prima struttura delle qualifiche che si svolgeranno sabato sera. La gara inaugurale del 2016 e il ritorno di Michelin in MotoGP sar&agrave; alle 21:00 di domenica 20 marzo ora locale (18.00 GMT).  Sabato 19 marzo vi sar&agrave; anche una conferenza stampa del fornitore di gomme, con il direttore di Michelin Motorsport&nbsp;Pascal Couasnon, Nicolas Goubert e Piero Taramasso della divisione due ruote.  &nbsp;&ldquo;Siamo in attesa della prima gara e ci siamo preparati per un anno. Abbiamo lavorato tanto e duramente per arrivare qui e siamo pronti", commenta Nicolas Goubert, responsabile della divisione due ruote di Michelin. "I piloti sono stati soddisfatti dei miglioramenti sulle gomme apportati dall'inizio della stagione. Correre di notte da dei problemi in pi&ugrave; perch&eacute; le temperature sono pi&ugrave; basse e l&rsquo;umidit&agrave; attanaglia la superfice, inoltre il vento che spira dal deserto porta sabbia sull&rsquo;asfalto non solo rendendolo scivoloso ma anche abrasivo con l&rsquo;effetto&nbsp;'carta vetrata'. La pista di Losail non &egrave; la pi&ugrave; impegnativa del calendario per gli pneumatici,&nbsp;la parte pi&ugrave; difficile si trova tra le curve 10 e 14 dove i piloti percorrono due curve sinistrorse (10 e 11) e tre destrorse (12, 13 e 14), una combinazione complicata per la mescola&nbsp;ma abbiamo lavorato duramente per dare ai corridori le migliori gomme per questo circuito;&nbsp;siamo entusiasti&nbsp;di entrare nel vivo della competizione&rdquo;.  &ldquo;Siamo tutti motivati &#8203;&#8203;per questo ritorno di Michelin in Qatar e con l&rsquo;atmosfera speciale della gara in notturna", aggiunge Piero Taramasso, responsabile del programma Michelin in MotoGP. "Ci siamo preparati e&nbsp;abbiamo lavorato a stretto contatto con i team, i piloti e la Dorna per fornire gli pneumatici migliori per la prima gara. La logistica &egrave; molto importante, l'evento del Qatar non &egrave; il pi&ugrave; facile da gestire e tutte le nostre partite di pneumatici e&nbsp;attrezzature deve essere spedite&nbsp;nei&nbsp;container;&nbsp;abbiamo preparato anche questo nei minimi particolari. Siamo davvero lieti di tornare in MotoGP&rdquo;.  

"Ci siamo preparati e abbiamo lavorato a stretto contatto con i team, i piloti e la Dorna per fornire gli pneumatici migliori", dicono in Michelin.

Michelin pronta al debutto

Lorenzo non si &egrave; distratto. Il pilota maiorchino che sta contendendo il mondiale a Rossi ha subito messo il suo nome in cima della classifica dei tempi. Suo l'1.31.111 che domani bisogner&agrave; cercare di battere.  "E' stato un buon venerd&igrave; dalla mattina mentre al pomeriggio siamo stati competitivi. Abbiamo iniziato con un buon setting fin dall'inizio e abbiamo fatto alcune modifiche trovando qualcosa di meglio. Ho anche provato la gomma dura posteriore ma non &egrave; andata cos&igrave; bene rispetto agli altri in pista. Quindi ci siamo concentrati sul lavoro in vista della gara e nonostante sapevamo che la moto non era ancora perfetta abbiamo fatto un 1m 33.1s, questo &egrave; un buon inizio".  Nonostante gli animi si siano abbastanza placati continuano ad arrivare attacchi dai social, ti disturba questo?  "Sono solo appassionati che hanno una t-shirt diversa da quelle del mio fan club o che seguono i miei rivali, queste cose non mi preoccupano. Cerco solo di fare il mio lavoro al meglio in pista cercando di ottenere il miglior risultato possibile. Non mi sento certo male quando sento queste cose".  Di solito a fare i complimenti a Bridgestone &egrave; sempre Rossi, ma oggi, Lorenzo ha speso delle ottime parole nei confronti del monopolista degli pneumatici della MotoGP uscente.  "Bridgestone ha fatto un lavoro incredibile per fornirci pneumatici molto buoni. Per quanto riguarda la gomma anteriore, nel 2008 e nel 2009 abbiamo avuto alcuni problemi con il surriscaldamento del pneumatico e per questo c'erano molte cadute. Ma la Bridgestone ha migliorato e soprattutto al posteriore e ha fatto un ottimo lavoro. Sono contento di questi anni. Ora dobbiamo aspettare qualche giorno per vedere cosa succeder&agrave; dopo". Luca Bologna

Jorge Lorenzo ha portato la sua Yamaha davanti a tutti al termine della prima giornata di pista di Valencia, in forse per Jorge solo la scelta delle gomme.

Lorenzo, "Gran lavoro da Bridgestone"

 Il luned&igrave; dopo il GP della Repubblica Ceca molti piloti della classe regina sono rimasti a Brno per testare gli pneumatici Michelin per il 2016. Tutte le squadre,&nbsp;ufficiali e satellite, erano presenti per sviluppare le gomme di nuova generazione per la MotoGP che saranno utilizzate&nbsp;a partire dal pre-campionato 2015/16. Il produttore di pneumatici francese sperava che i piloti potessero girare con le stesse condizioni con cui avevano affrontato la gara invece ha piovuto e il meteo &egrave; stato&nbsp;molto contrastante.  Michelin intende continuare lo sviluppo dell&rsquo;anteriore liscio e&nbsp;trovare la mescola per il posteriore, tuttavia gli unici pneumatici che&nbsp;sono stati provati sono quelli per la pioggia, con una mescola intermedia.  Il direttore tecnico del Reparto Corse, Nicolas Goubert, ha commentato: &ldquo;&Egrave; da tempo che aspettavamo questi test. Come sapete, ne avevamo organizzati altri due con i principali piloti del Campionato. Il primo &egrave; stato a Sepang, nei test pre-season e nel corso della stagione ne abbiamo organizzato un&nbsp;altro&nbsp;al Mugello a inizio giugno. Questa &egrave; la terza occasione.  &ldquo;Certo che ci sono stati dei miglioramenti tra Sepang e il Mugello e aver provato con i piloti pi&ugrave; veloci ci ha permesso di capire cosa e dove migliorare. Quindi abbiamo continuato a lavorare duro dal Mugello&hellip; fino ad ora qui, a Brno", aggiunge Goubert. "Speravamo di avere un tempo migliore per provare le nostre soluzioni, sfortunatamente il tempo ha complicato le cose.  &ldquo;Abbiamo potuto valutare&nbsp;le prestazioni degli pneumatici da bagnato ed era comunque importante. Un paio di piloti sono usciti questa mattina con le gomme medie; i risultati sono stati interessanti, dovremo comunque fare delle piccole modifiche ma non siamo lontani dai nostri obiettivi", conclude il direttore tecnico del Reparto Corse.  I prossimi test Michelin, esclusivamente riservati ai collaudatori, sono previsti&nbsp;per il marted&igrave; successivo alla gara di Silverstone.  

Il luned&igrave; dopo il GP della Repubblica Ceca molti piloti della classe regina sono rimasti a Brno per testare gli pneumatici Michelin per il 2016

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