        &Egrave; un Fabio Di Giannantonio sempre pi&ugrave; consapevole dei propri mezzi e del pacchetto tecnico a disposizione quello che al termine della gara Sprint ha analizzato il suo momento di forma. Nelle ultime uscite stagionali il pilota romano ha infatti mostrato dei miglioramenti significativi, avvicinandosi alle zone alte della classifica, in special modo proprio nel week-end giapponese di Motegi, dove &egrave; riuscito ad agguantare la seconda fila in qualifica e a terminare in ottava posizione nella gara corta. Dopo un anno e mezzo dal suo esordio nella top class, Di Giannantonio sta finalmente mettendo insieme i pezzi per cercare di far fuoriuscire al meglio il suo talento: "L'anno scorso il nostro pacchetto piloti-tecnici era totalmente inadatto per la MotoGP, non ho imparato nulla. Quest'anno abbiamo ricominciato da zero e ho iniziato a maturare e a imparare". MotoGP Giappone, Bagnaia sereno: "Qualcosa non ha funzionato" Fabio Di Giannantonio: "Ora lottiamo con i piloti veri" Al termine della Sprint il pilota ha sottolineato l'importanza di aver svolto una buona partenza, focalizzandosi poi su cosa serve ancora per compiere un ulteriore salto di qualit&agrave;: "Sono molto contento di come sta andando il week-end di gara, ho fatto finalmente una bella Sprint, abbiamo conquistato i nostri primi punti nella gara corta. Ho fatto una buona partenza, ho avuto un bel passo. Stiamo lavorando sulla velocit&agrave; massima e sulla posizione in sella, per l'aereodinamica, un fattore dove al momento perdiamo troppo non riuscendo ad attaccare e a compiere i sorpassi, e non va bene visto che ora stiamo lottando con i piloti veloci, quelli veri diciamo". L'ex pilota Moto2 ha poi concluso: "Guido bene, stacco forte, anche i dati della Ducati lo confermano, sono sempre il primo o il secondo in frenata e a centro curva, stiamo arrivando ad un super livello, manca veramente poco". Secondo quanto fatto vedere nelle prove, la distanza di gara pi&ugrave; lunga potrebbe agevolare la performance di Di Giannantonio: "Oggi avevo un gran passo, sono molto contento, abbiamo sistemato le condizioni tecniche migliori in vista della gomma soft visto che potrebbe essere la soluzione pi&ugrave; idonea per domani per ci&ograve; che riguarda gli pneumatici. Nella gara lunga&nbsp;penso che potremo essere pi&ugrave; veloci di oggi, devo sperare che la spalla non mi dia troppo fastidio, per&ograve; come gestione della gomma ed in generale della gara penso che potremo andare un po' meglio". GP Giappone, Binder secondo nella Sprint: "Martin era irraggiungibile"        

Miglior prestazione stagionale per il pilota del team Gresini, ottavo alle spalle di Marc Marquez dopo una giornata decisamente positiva

GP Motegi, Di Giannantonio: "L'anno scorso non ho imparato nulla, ora è diverso"

        Non poteva iniziare in modo migliore il week-end giapponese di Fabio Di Giannantonio, autore del sesto tempo di giornata&nbsp;fatto registrare nelle FP2, e protagonista di quello che &egrave; senza dubbio il suo miglior venerd&igrave; da quando &egrave; approdato in top class. Il pilota Gresini ha da subito dimostrato un feeling particolarmente efficace con le forti frenati che il layout nipponico richiede, trovandosi a suo agio con la moto e con tutto il pacchetto tecnico. Sebbene i miglioramenti restano necessari, soprattutto sotto il profilo del ritmo gara, il romano sembra avere le carte in regola per disputare un fine settimana di alto livello: "L'obiettivo massimo &egrave; quello di conquistare la seconda fila per poi fare una gran gara la domenica, non sar&agrave; facile perch&egrave; ci sono molti piloti veloci; mi aspetto comunque di essere sicuramente tra le prime tre le file". GP Motegi, Bagnaia: "Non faccio caso a Martin e Bezzecchi, saranno veloci" Fabio Di Giannantonio: "Abbiamo confermato la nostra crescita" Il sesto tempo finale non rappresenta solamente un buon risultato relativamente al proseguo del week-end, ma anche, se non soprattutto, circa la fiducia del pilota romano, sempre pi&ugrave; incerto riguardo al suo futuro in top class: "Quest'anno ho ricominciato da zero, i dati dello scorso anno non ci sono serviti quasi a niente, stiamo migliorando tanto dall'inizio della stagione, anche sul mio stile di guida. Se hai talento e lavori tanto poi piano piano arrivi e noi stiamo arrivando". Di Giannantonio si &egrave; poi soffermato sul lavoro svolto quest'oggi: "Bel venerd&igrave;, siamo partiti subito bene, le sensazioni sono state buone gi&agrave; dalla FP1, avevo la velocit&agrave; giusta e poi nel pomeriggio ho fatto il time-attack, anche se all'inizio non riuscivo a mettere insieme i pezzi per fare il giro che poi ho fatto". Le alte aspettative generate dai miglioramenti degli ultimi round stagionali sono state rispettate: "Il nostro obiettivo era entrare in Q2 e ci siamo riusciti, cos&igrave; una parte del lavoro &egrave; gi&agrave; fatta. Sono contento anche perch&egrave; aver siglato un tempo del genere ci permette di portare avanti il nostro lavoro partendo da questo punto di partenza". Il pilota Gresini, infine, ha concluso: "La moto &egrave; la stessa delle ultime cinque gare, avevamo gi&agrave; fatto benino nelle ultime uscite ma qui a Motegi siamo riusciti a mettere tutto insieme, &egrave; stato un venerd&igrave; pi&ugrave; completo. C'&egrave; del lavoro da fare, come ho sempre detto, per raggiungere questo livello, la crescita c'&egrave; stata e anche oggi l'abbiamo confermato".  GP Giappone, Bezzecchi: "I rivali per il titolo? Preferisco pensare a me stesso"        

Si conclude con il sesto tempo generale il miglior venerd&igrave; stagionale del pilota laziale, un risultato importante anche in chiave futura

GP Motegi, Di Giannantonio: "Se hai talento e lavori prima o poi arrivi"

        La prima giornata del week-end giapponese si prospettava particolarmente importante per Pecco Bagnaia e la sua squadra, alla ricerca della soluzione finale relativamente ai problemi in frenata avvertiti durante il precedente GP d'India. Il primo impatto del campione del mondo con il layout asiatico &egrave; stato subito positivo, lo dimostra non solo il secondo tempo assoluto alle spalle del solo Brad Binder, ma anche la consapevolezza generale di essere partiti con il piede giusto, in un fine settimana in cui urge tornare a conquistare pi&ugrave; punti rispetto ai rivali per il titolo, Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Al termine delle prove, Bagnaia ha commentato le buone sensazioni provate per l'intero day-1 di Motegi, sottolineando anche la possibilit&agrave; di correre sul bagnato, un'opzione al momento possibile in vista della gara della domenica: "Quest'anno sul bagnato mi trovo meglio rispetto allo scorso anno, per&ograve; &egrave; sempre una condizione difficile. Ad ogni modo faremo del nostro meglio. Sono finalmente felice, abbiamo fatto un bel respiro oggi, sono tornato ad essere efficace in staccata, inoltre non finivo nei primi cinque al venerd&igrave; da tanto tempo". MotoGP Motegi: week-end gi&agrave; terminato per Alex Rins Pecco Bagnaia: "Sono tornato a fare la differenza in frenata" Dopo il difficile GP d'India, sembra essere tornato il sorriso sul volto di Pecco Bagnaia, soddisfatto per il lavoro svolto nel box e soprattutto per aver trovato la quadra relativamente ai problemi in frenata, uno dei punti di maggior incisivit&agrave; della guida del campione italiano: "Il setting di oggi era simile a quello che abbiamo usato in Austria, anche se non esattamente uguale, il grip &egrave; diverso, qui &egrave; un po' migliore e questo ci ha aiutato. Sono molto contento per la giornata di oggi perch&egrave; siamo riusciti finalmente a capire cosa ci aveva rallentato in Austria, questo pomeriggio siamo riusciti a essere pi&ugrave; costanti e veloci, riuscivo a fare la differenza in frenata, che era quello che volevo e che cercavamo". Bagnaia ha poi proseguito: "In ogni uscita andava tutto sempre meglio, ero forte in frenata, durante le prove del mattino sono tornato a sentire bene la moto e poi ho spinto per il time-attack, ritrovando quelle sensazioni che cercavo.&nbsp;Ovviamente c'&egrave; ancora da migliorare per&ograve; sono felice, devo ringraziare la mia squadra perch&egrave; hanno fatto un ottimo lavoro, sia dal punto di vista meccanico che elettronico e di fatto mi hanno fatto raggiungere quello che chiedevo". I rivali di Bagnaia per il week-end, da Binder a Martin Sebbene Jorge Martin e Marco Bezzecchi incalzino, l'attenzione dell'alfiere della Ducati si &egrave; focalizzata su stesso e su Brad Binder: "La prima cosa che ho pensato oggi non era tanto per Martin e Bezzecchi ma piuttosto per Binder, che &egrave; primo e quando parte davanti sappiamo che &egrave; tosto da battere. Vedremo, in questo momento non faccio troppo caso a cosa fanno Martin e Bezzecchi anche perch&egrave; so che saranno sicuramente veloci.&nbsp;Domani la Sprint sar&agrave; una gara a se anche se io al momento mi concentro pi&ugrave; sui miei problemi che sugli avversari. In pi&ugrave; anche l'Aprilia &egrave; forte, come l'anno scorso del resto, perci&ograve; non &egrave; stata una sorpresa oggi. Aleix nel 2022 era molto competitivo, conosciamo il loro valore, ma ripeto, oggi non ho pensato agli avversari".&nbsp; Moto2 FP2: Chantra si conferma nel pomeriggio di Motegi incalzato da Canet         

Buon inizio di week-end per il campione del mondo, autore del secondo tempo assoluto alle spalle di Brad Binder

GP Motegi, Bagnaia: "Non faccio caso a Martin e Bezzecchi, saranno veloci"

        Dopo sette gare d'astinenza forzata dalla pista, a seguito e a causa dell'infortunio del Mugello in cui aveva rimediato fratture a tibia e perone, Alex Rins era tornato in sella alla sua Honda in occasione del week-end giapponese di Motegi. Nonostante la lunga riabilitazione ed il periodo d'assenza, lo spagnolo non &egrave; riuscito a completare il suo primo week-end di gara di rientro, essendosi fermato dopo le prime libere del venerd&igrave; a causa del troppo dolore avvertito alla gamba destra. A comunicare la notizia &egrave; stata la squadra dello spagnolo, che attraverso una nota ufficiale ha spiegato le motivazioni alla base della decisione: "Alex Rins &egrave; stato dichiarato non idoneo a causa del dolore avvertito alla gamba destra durante le prove in pista. Siamo orgogliosi dei suoi sforzi, grazie per averci provato Alex!" Prove libere 2: risultati e tempi FP2 MotoGP Giappone Alex Rins: "Troppo dolore oggi, in Indonesia ci riprover&ograve;" Lo stesso Rins, al termine del venerd&igrave; nipponico, ha spiegato l'andamento della sua giornata, manifestando comunque un cauto ottimismo per la condizione fisica nel suo complesso: "Va bene cos&igrave;, ho sentito un grande miglioramento rispetto il mese scorso dal punto di vista fisico sulla moto, ho fatto molti giri al mattino, pochi al pomeriggio invece, a causa del dolore alla gamba. Ad ogni modo, pi&ugrave; o meno era quello che volevamo capire, testare la mia gamba, le mie percezioni complessive ed il dolore che provavo". Lo spagnolo si &egrave; poi soffermato sulla scelta di non proseguire: "Volevamo capire fin dove potevo arrivare ma poi mi sono dovuto fermare perch&egrave; il dolore era troppo elevato. Ora continueremo con il recupero. In Indonesia ci riproveremo sicuramente anche perch&egrave; ripeto sono migliorato molto rispetto al mese scorso. La cosa pi&ugrave; difficile in pista per me sono state sicuramente le curve a destra".&nbsp; Moto2 FP2: Chantra si conferma nel pomeriggio, di Motegi incalzato da Canet   Alex Rins has been declared unfit due to the pain he&rsquo;s felt today on the right leg while testing on track. We are proud of his efforts, thanks for trying Alex! #LCR #MotoGP #JapaneseGP &mdash; LCR Team (@lcr_team) September 29, 2023          

Lo spagnolo del team Honda LCR si ferma dopo la FP1; era rientrato in pista dopo sette gare d'assenza a causa dell'infortunio rimediato al Mugello

MotoGP Motegi: week-end già terminato per Alex Rins

        Marco Bezzecchi arriva in Giappone con fiducia e consapevolezza nei propri mezzi ai massimi storici, il riminese in India ha dimostrato ampiamente il suo valore, ottenendo la terza vittoria stagionale che l'ha avvicinato alla vetta della classifica iridata. Il distacco dall'amico e rivale Pecco Bagnaia si attesta adesso in 44 punti, un margine ancora largo ma non impossibile da recuperare, in special modo se il pilota Mooney VR46 riuscisse a ripetere le prestazioni mostrate poco meno di una settimana fa sul tracciato di Buddh. Come spesso gi&agrave; accaduto in questa stagione, la sfida con Bagnaia non riguarda solo la pista e nella conferenza che precede l'inizio del week-end di gara, Bezzecchi ha ironizzato sul dispositivo utilizzato dal team Pramac e dal team ufficiale Ducati, nelle partenze: "Io non ho il dispositivo, Bagnaia &egrave; invidioso perch&eacute; gli arrivo vicino nonostante ci&ograve;! Ad ogni modo non ho un pacchetto ufficiale, &egrave; normale". MotoGP Giappone: dove vederlo, orari TV, Sky e TV8, programma Marco Bezzecchi e le speranze iridate: "Tra 3-4 GP vedremo" Motegi &egrave; una pista particolarmente positiva per Bezzecchi, che proprio sul layout nipponico ha ottenuto il primo podio della sua carriera nel motomondiale, nel 2017 in Moto3: "Motegi &egrave; una pista che mi piace e si adatta alla mia guida, &egrave; un circuito in cui serve saper staccare bene e a me piace cercare di frenare forte. Sar&agrave; una buona chance per cercare di compiere altri step in avanti, ancora non sono al livello di Bagnaia". In India la differenza maggiore tra Bezzecchi e gli inseguitori ha riguardato l'efficacia in frenata, un fattore che a Motegi potrebbe essere ancor pi&ugrave; rilevante: "Veniamo da un weekend molto positivo e arriviamo con un ottimo feeling. E' una pista che mi piace molto da sempre, venire qui in MotoGP &egrave; fantastico. Ho iniziato a studiare i migliori dall'inizio, devo ancora fare degli step per migliorare in frenata anche se allo stesso tempo mi sento forte in quell'area". Bezzecchi ha poi proseguito, sottolineando l'importanza del successo in terra indiana: "Mi sono sentito il pi&ugrave; figo di tutti il luned&igrave; dopo l'India, ma non qui a Motegi, sarebbe una mentalit&agrave; sbagliata. Ero molto veloce in frenata e ho gestito al meglio le gomme, per questo ha fatto la differenza. La vittoria in India forse ha pi&ugrave; valore delle altre perch&egrave; partivamo tutti da zero". Quando mancano sette GP alla fine del campionato, &egrave; inevitabile iniziare a fare calcoli in ottica titolo mondiale, una felice esigenza alla quale il riminese spera di dover andare presto incontro: "Mi sto avvicinando a Bagnaia e Martin ma ancora non siamo cos&igrave; vicini. Mi voglio concentrare un weekend alla volta e tra 3-4 GP vedremo. Non penso che Motegi sar&agrave; cruciale in ottica titolo, sar&agrave; importante ma non cruciale. Bagnaia e Martin sono pi&ugrave; in lotta diretta rispetto a me, &egrave; normale che mi piacerebbe ma ancora sono solo un inseguitore da lontano, voglio continuare con questa mentalit&agrave; almeno per qualche altro GP".  La MotoGP verso il GP del Giappone: ecco i piloti pi&ugrave; vincenti di sempre        

Il riminese ha scherzato riguardo al campione del mondo, analizzando poi le possibilit&agrave; di entrare nella lotta per il titolo

GP Motegi, Bezzecchi: "Bagnaia invidioso! Ancora non sono al suo livello"

        L'inizio della lunga storia del Gran Premio del Giappone all'interno del motomondiale risale al 1962, quando sul leggendario circuito di Suzuka vennero ospitate le classi 50, 125, 250 e 350. Per vedere in azione la classe regina bisogner&agrave; aspettare il 1987, quando sempre sul medesimo tracciato, la 500 inizi&ograve; a muovere i suoi primi passi in terra nipponica. Nella prima edizione del GP del Giappone fu Randy Mamola a trionfare, avendo la meglio su Wayne Gardner e sull'idolo di casa Takumi Ito. Il round giapponese ha sempre giocato un ruolo particolarmente importante nel quadro generale del calendario del motomondiale, tanto per la storia che lega la terra asiatica ai motori, quanto per la complessit&agrave; tecnica degli stessi layout di Motegi e Suzuka, che hanno sempre prodotto gare ricche di spettacolo. Andiamo a scoprire, alla vigilia del round di Motegi 2023, quali sono i piloti pi&ugrave; vincenti della storia del GP del Giappone in termini di GP relativamente alla sola clase regina, ricordando che nelle annate 2020 e 2021, l'appuntamento fu cancellato dal calendario del motomondiale a causa della pandemia legata al Covid-19.&nbsp; &nbsp;&nbsp; MotoGP, Bagnaia-Martin-Bezzecchi: a Motegi si accende la lotta al titolo Norifumi Abe, Michael Doohan e Wayne Rainey appaiati con due vittorie Tra i piloti che pi&ugrave; spesso sono saliti sul gradino pi&ugrave; alto del podio in Giappone troviamo Wayne Rainey, vincente con la sua Yamaha nel 1990, quando sopravanz&ograve; Wayne Gardner e Kevin Schwantz. L'americano si ripet&egrave; nel 1993, quando dopo un'intensa bagarre con il suo storico rivale, lo stesso Schwantz, ebbe la meglio per soli 86 millesimi. Appaiato al tre volte iridato ecco un'altra leggenda delle due ruote, il cinque volte campione del mondo Michael Doohan; l'australiano domin&ograve; l'edizione del 1992, bissando il successo cinque anni dopo, quando tagli&ograve; per primo il traguardo precedendo per soli quattro decimi il compagno di squadra Alex Criville. Il giapponese pi&ugrave; vincente in classe regina &egrave; Norifumi Abe, dall'alto dei successi del 1996 e del 2000. Nel primo caso Abe ebbe la meglio su Criville mentre all'inizio del nuovo millennio trionf&ograve; su Kenny Roberts JR.&nbsp;&nbsp; Capirossi, Lorenzo, Pedrosa e Marquez i pi&ugrave; vincenti a Motegi Salendo verso la vetta della classifica troviamo ben quattro campioni del mondo appaiati a quota tre sigilli, tutti ottenuti sul tracciato di Motegi. Il primo in ordine prettamente temporale &egrave; Loris Capirossi, capace di dominare la scena del GP del Giappone per tre anni consecutivi, dal 2005 al 2007, imponendosi rispettivamente su Max Biaggi, Valentino Rossi e Randy De Puniet. Di fianco al campione del mondo di 125 e 250 troviamo il trio di spagnoli che ha caratterizzato la storia recente della top class: Daniel Pedrosa, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Il fantino di Sabadell vinse nel biennio 2011-2012 ai danni di Lorenzo, e poi nuovamente nel 2015, quando precedette Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Proprio il maiorchino ex Yamaha ed il campione di Cervera sono gli altri due piloti che condividono il primato dei pi&ugrave; vincenti a Motegi, occupando al contempo la piazza d'onore considerando la statistica relativa al GP del Giappone. Lorenzo trionf&ograve; nell'edizione del 2009 terminando davanti a Rossi, e poi nel 2013 e 2014, in entrambe le occasioni su Marquez. Come detto, tre affermazioni anche per l'otto volte iridato della Honda, capace di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio nel 2016, 2018 e 2019, rispettivamente su Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow e Fabio Quartararo. Valentino Rossi e Kevin Schwantz i pi&ugrave; vittoriosi in Giappone In cima alla classifica dei piloti pi&ugrave; vincenti della storia della top class troviamo Valentino Rossi e Kevin Schwantz, appaiati a quota quattro successi. Il nove volte iridato vinse ininterrottamente dal 2001 al 2003 in quel di Suzuka, battendo la concorrenza nell'ordine di Garry McCoy, Akira Ryo e Max Biaggi, per poi ripetersi nel 2008 sulla pista di Motegi, quando conquist&ograve; l'ottavo titolo mondiale dopo aver tagliato il traguardo precedendo Casey Stoner e Daniel Pedrosa. In testa, insieme al "dottore, svetta anche Kevin Schwantz, mattatore delle edizioni del 1988, 1989, 1991 e 1994. L'alfiere della Suzuki sbaragli&ograve; la concorrenza rispettivamente di Wayne Gardner (1988), Wayne Rainey (1989) e Micahel Doohan (1991-1994).&nbsp; &nbsp;  MotoGP: la rinascita di Joan Mir, 15 mesi dopo        

Ci sono anche Valentino Rossi e Loris Capirossi tra i pi&ugrave; vincenti della storia del GP nipponico, disputatosi tra Suzuka e Motegi dal 1987 ad oggi&nbsp;

La MotoGP verso il GP del Giappone: ecco i piloti più vincenti di sempre

        Per riuscire a stare al passo con i ventenni, Valentino Rossi si sta reinventando e per farlo, in questa prima giornata di prove libere a Motegi, dove tra l'altro &egrave; riuscito a centrare la top ten arrivando quinto, ha deciso di provare a cambiare anche il suo stile di frenata, utilizzando due dita anzich&eacute; tre come faceva prima. NUOVA TECNICA - Questa tecnica, se cos&igrave; vogliamo chiamarla, viene utilizzata da piloti giovani come Fabio Quartararo, per non parlare di Marc Marquez che addirittura frena utilizzando soltanto il dito indice.Dottor Rossi, quindi, alla tenera et&agrave; di quarantanni, e abituato fin dalla prima volta che &egrave; salito in moto a frenare in un certo modo, ha deciso di provare questa novit&agrave; per riuscire in qualche modo a migliorare il suo andamento con l'M1.La tecnica di frenata a due dita, che utilizza indice e medio, infatti, permette di aggredire meno la leva del freno offrendo una maggiore sensibilit&agrave; nella staccata.Che sia grazie a questo che Rossi oggi &egrave; riuscito ad essere cos&igrave; performante come non succedeva da un po'?Ci pu&ograve; stare, ma in pi&ugrave; le Yamaha a Motegi si stanno comportando davvero bene tanto che Quartararo e Vinales sono riusciti ad ottenere la prima e la seconda posizione, mentre Valentino Rossi e Franco Morbidelli la quinta e sesta piazza.Un weekend iniziato con il segno pi&ugrave; e che potrebbe quindi evolversi per il meglio.       

Il pilota di Tavullia, in Giappone, ha provato questa tecnica, gi&agrave; utilizzata da alcuni piloti come Quartararo e Marquez che frena con un solo dito

Rossi cambia stile e passa alla frenata a due dita

        Fabio Quartararo arriva a Motegi al suo primo anno in Motogp ma su una pista che ama molto.In pi&ugrave; il pilota francese &egrave; arrivato in Giappone con una sete particolare, quella della vittoria. Dopo due gare (Misano e Thailandia) nelle quali Marc Marquez lo ha beffato all'ultima curva dell'ultimo giro soffiandogli la vittoria, il francesino a Motegi cercher&agrave; il riscatto. Riuscir&agrave; a salire sul tanto ambito gradino del podio?Vedremo. &ldquo;YAMAHA NON VA? A ME SI&rdquo; - Intanto, in conferenza stampa ha parlato non soltanto di quella che sar&agrave; la gara del Giappone ma anche della sua Yamaha:&rdquo; la Yamaha non &egrave; mai stata velocissima a Motegi? Boh non so cosa dire, quest'anno mi &egrave; stato detto diverse volte cha la Yamaha non andava bene su alcune piste ma poi siamo andati forte ugualmente!&rdquo;Il pilota francese del team Yamaha Petronas ha proseguito:&rdquo;questa pista mi piace molto, lavoreremo passo passo cercando di dare il massimo da subito come come ogni weekend. Vediamo anche quelle che saranno le previsioni dato che per venerd&igrave; potrebbe piovere.&rdquo; ROOKIE OF THE YEAR - Infine, &egrave; stato chiesto a Quartararo cosa ne pensa del titolo di rookie dell'anno, che potrebbe vincere gi&agrave; da questa gara:&rdquo;all'inizio l'obiettivo era di essere rookie dell'anno &ndash; ha concluso - ma ora onestamente non ci penso pi&ugrave; di tanto cercheremo di essere veloci e ottenere il miglior risultato possibile.&rdquo;       

Il pilota francese a Motegi potrebbe aggiudicarsi il titolo di rookie of the year

Quartararo: "Mi dicono che Yamaha non va bene, ma io vado forte uguale”

        Quali sono le prospettive per il weekend giapponese di Andrea Dovizioso? Sicuramente riuscire a fare bene e portare la Desmosedici sul podio, o magari anche alla vittoria.Del resto, sul tracciato di Motegi, Dovi trionf&ograve; nel 2017, arriv&ograve; secondo nel 2016 mentre lo scorso anno cadde a pochi giri dalla fine ma mentre si trovava in lotta per la vittoria.Nelle ultime gare gi&agrave; disputate di questa stagione la Ducati ha presentato diversi problemi in pista, come raccontato da Dovizioso stesso ma anche da Danilo Petrucci, quindi in questo weekend ci sar&agrave; da lavorare molto per riuscire a far tornare la Ducati vincente. I PROBLEMI DELLA THAILANDIA - &ldquo;Nell'ultimo Gp della Thailandia, -ha detto - abbiamo cercato di migliorare per tutto il weekend ma non siamo riusciti ad essere abbastanza veloci nella seconda parte della pista. Avevamo troppi problemi, non riuscivo a tenere il passo degli altri fin dal primo giro e questo &egrave; molto deludente ma dobbiamo cercare la strada giusta per essere pi&ugrave; competitivi soprattutto al centro curva.&rdquo; LA GARA DI MOTEGI &ndash; Adesso per&ograve; &egrave; arrivato il momento di voltare pagina e riprovare ad andare veloce a Motegi:&rdquo; qui mi aspetto di essere forte &ndash; ha concluso -ci sono molti stop and go. Purtroppo in Thailandia il divario era troppo grande ma il nostro obiettivo &egrave; quello di chiudere al secondo posto in campionato quindi cercheremo di riuscirci. Gli avversari sono forti e sar&agrave; importante cominciare da Motegi ad andare bene.&rdquo;       

Il pilota Ducati dopo la delusione della gara thailandese punta a fare bene in Giappone nonostante avr&agrave; degli avversari davvero agguerriti

Dovizioso: "Voglio arrivare secondo in campionato”

        Per Marc Marquez, dopo la vittoria del titolo in Thailandia, la stagione non sar&agrave; pi&ugrave; la stessa, come ha dichiarato in conferenza stampa a Motegi. Sar&agrave; di certo pi&ugrave; rilassato e tranquillo, ma questo non cambier&agrave; il suo unico obiettivo: vincere.In Giappone, poi, la vittoria potrebbe essere un bel regalo per tutta la HRC dato che ancora manca da assegnare il titolo costruttori. Il numero 93, quindi, &egrave; arrivato a Motegi con le stesse motivazioni di sempre. I FESTEGGIAMENTI - Ma partiamo dai festeggiamenti del titolo:&ldquo;&egrave; stata una bella festa &ndash; ha detto - con tutto il team abbiamo celebrato come si deve. Poi, quando sono tornato a casa ho festeggiato con gli amici e la mia famiglia.&rdquo;E dopo i festeggiamenti &egrave; gi&agrave; tempo di tornare in pista:&rdquo; dopo poco ho comunque iniziato a preparare queste gare che verranno (Giappone, Australia e Malesia), certo, mi sento pi&ugrave; rilassato ma la mentalit&agrave; &egrave; la stessa di sempre quindi anche domenica cercheremo la vittoria.&rdquo; I RIVALI - Marquez, sul tracciato giapponese, lo scorso anno non solo riusc&igrave; a vincere la gara, ma port&ograve; a casa anche la vittoria iridata:&rdquo;Dovizioso l'anno scorso mi ha dato filo da torcere anche se poi &egrave; caduto -prosegue lo spagnolo - non so se &egrave; uno dei suoi circuiti preferiti ma va forte qui. Come rivale ci sar&agrave; anche Quartararo so che quello di Motegi &egrave; uno dei suoi circuiti preferiti ma anche Vinales e Rins sono piloti forti che qui potrebbero andare veloci.&rdquo;       

Il pilota spagnolo in conferenza stampa a Motegi ha parlato dei festeggiamenti dopo il titolo ma anche della concentrazione per le prossime gare

Marquez: ”Stessa mentalità di sempre, cercherò di vincere”

        Torna in pista la Motogp con il Granpremio del Giappone. E se la sfida per il titolo mondiale della classe regina &egrave; gi&agrave; stata vinta da Marc Marquez, ancora ci sar&agrave; da vedere delle grandi battaglie in pista non solo in Motogp, ma anche nella categoria Moto2 e Moto3. MOTOGP &ndash; Se il titolo iridato &egrave; gi&agrave; stato conquistato, Marc Marquez adesso ha un altro compito da svolgere, ovvero quello di far vincere il titolo costruttori alla Honda: un'impresa difficile dato che lo spagnolo, con Jorge Lorenzo poco in forma, si trova a dover affronatre quasi da solo. La Ducati invece ha dalla sua parte Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci che nel trittico asiatico, hanno buone chances di fare bene.In pi&ugrave;, ad essere in palio &egrave; anche il terzo posto della classifica iridata con Alex Rins, Maverick Vinales e Danilo Petrucci in gioco per accaparrarsi un posto. MOTO 3 e MOTO 2 - Sia nella classe di mezzo che nella classe cadetta, infatti, manca ancora il vincitore del titolo: per la Moto2 sembra che Alex Marquez possa essere uno dei prescelti, mentre in Moto3 la lotta &egrave; ancora del tutto aperta tra il nostro Lorenzo Dalla Porta (Leopard Racing) e Aron Canet (Max Racing team).Nonostante il fuso orario e qualche alzataccia, varr&agrave; la pena di seguire prove, qualifiche e gare che verranno trasmesse in diretta su Sky Sport Motogp e in differita su TV8. Di seguito gli orari del Granpremio del Giappone. Palinsesto Sky Venerd&igrave; 18 ottobre 2019ore 1:55 prove libere 1 Moto3ore 2:50 prove libere 1 Moto2ore 3:45 prove libere 1 Motogpore 6:05 prove libere 2 Moto2ore 7:05 prove libere 2 Moto2ore 8:00 prove libere 2 Motogp Sabato 19 ottobre 2019ore 1:55 prove libere 3 Moto3ore 2:50 prove libere 3 Moto2ore 3:45 prove libere 3 Motogpore 5:30 qualifiche Moto3ore 6:30 qualifiche Moto2ore 7:25 prove libere 4 Motogpore 8:05 qualifiche Motogp Domenica 20 ottobre 2019ore 1:35 warm up Moto3, Moto2 e Motogpore 5:00 gara Moto3ore 6:20 gara Moto2ore 8:00 gara Motogp Palinsesto TV8 Domenica 20 ottobre 2019ore 11:00 gara Moto3ore 12:15 gara Moto2ore 14:00 gara Motogp       

La Motogp scende in pista a Motegi con tre titoli ancora da assegnare nelle tre classi Motogp, Moto2 e Moto3

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