        Non una, bens&igrave; due le riunioni MSMA tenutesi in Qatar tra i rappresentanti delle Case, che hanno discusso per l'ennesima volta del Regolamento Tecnico da stilare in vista della MotoGP 2027, nuova era per la classe regina che, sentendo molti dei diretti interessati, non potr&agrave; continuare cos&igrave; ancora per molto. Appunto, dato che ci sono da completare 2024, 2025 e 2026, l'argomento non riguarda esclusivamente il futuro, ma anche il presente: qualcuno vorrebbe cambiare subito, altri no. MSMA per due a Lusail: quante ne avremo da qui a fine anno? Quante ne avremo da qui a Valencia non possiamo pronosticarlo, tuttavia diremmo: almeno una a weekend di gara. Almeno s&igrave;, perch&eacute; cominciare con doppio colpo in Qatar potrebbe ipotecare eventuale meeting in Portogallo, per&ograve; voi ci credereste se vi dicessimo che i Costruttori non si riuniranno anche a Portimao? Il problema &egrave; che chi crede e ottiene grossi risultati con l'attuale Regolamento Tecnico non vuole, ovviamente, cedere alcun favore ai rivali. Concessioni a parte, introdotte per aiutare team e marchi in difficolt&agrave;, al momento ancora in difficolt&agrave;. Proprio per il fatto che, stando ai feedback raccolti a Lusail, si intravedono pochi spiragli di luce, sarebbe opportuno cambiare e subito.  Budget Cap in MotoGP? S&igrave;, forse, anche no. Ordine del giorno, il 2027, come gi&agrave; scritto volte e volte. Vero, ma alcune voci ventilate dalle sale dei circuiti suggeriscono una anticipazione del rinnovato Regolamento Tecnico, possibilmente da introdurre al 2026. Cilindrata dei propulsori - 850 - numero di cilindri, pesi, misure delle ruote, riduzione della sessione aerodinamica, abbandono degli abbassatori e una "calmata" alle gestioni elettroniche. Bu&ograve; bastare, o ci sono aggiuntive richieste da soddisfare? L'idea Budget Cap - tetto massimo di spesa possibile - inizialmente proposta, &egrave; stata rigettata pressoch&eacute; all'unanimit&agrave;. Questa &egrave; la classe regina, &egrave; stato risposto, chi non pu&ograve; stare qui, qui non sta. Facile, no?! La nota spese, evidentemente, va bene cos&igrave;. MotoGP Vs SBK: sar&agrave; ancora "guerra"?&nbsp; Resta, ciodetto, un altro importante tema: attirare Case oggi assenti o mai viste sulla griglia di partenza. Esempi sono Suzuki, Kawasaki e BMW. Parliamo di vera tecnica, non di semplici scritte lette sulle carene: la GASGAS &egrave; una KTM. No, l'intenzione consiste nell'aver nel gruppo prodotti e tecnologie realmente appartenenti ai marchi in questione. Bisogna pure considerare un aspetto trasversale, nell'evoluzione di campionati paralleli, in passato nemici, oggi "amici": la SBK non &egrave; pi&ugrave; in guerra con la MotoGP, ma potrebbe tornare a bisticciarci. Immaginate quando i prototipi andranno "pi&ugrave; piano" o "meno forte": tempi sul giro alla mano, le derivate di serie dovranno adeguarsi. Infatti, esploderanno MSMA anche a Barcellona per la seconda tappa stagionale dopo Phillip Island.         

I rappresentanti dei Costruttori hanno parlato del Regolamento Tecnico futuro, soffermandosi pure sul presente: il braccio di ferro coinvolger&agrave; la SBK

MotoGP Qatar: doppia MSMA, nessun accordo trovato

        Le Ducati sono le moto da battere in pista, ma KTM potrebbe essere quest&rsquo;anno una degna rivale. Nel primo Gran Premio, disputato in Qatar, Brad Binder &egrave; stato costantemente nella parte alta della classifica e dopo aver ottenuto l&rsquo;ottimo secondo posto nella Sprint, ha confermato lo stesso risultato sulla lunga distanza. Il sudafricano &egrave; stato pulito, costante ed &egrave; stato il primo rivale di Francesco Bagnaia. Una volta vinto il duello con Jorge Martin ha provato ad andarlo a prendere, ma a Lusail non c&rsquo;&egrave; riuscito. Binder &egrave; davvero il primo rivale di Bagnaia?  Binder ha confermato le ottime qualit&agrave; gi&agrave; viste finora in MotoGP e ha iniziato la stagione con una buona maturit&agrave;, senza fare alcuna sbavatura e senza esagerare alla guida. Ha tutte le carte in regola, insomma, per essere il rivale numero uno di Bagnaia, bisogna solo capire se ha imparato dagli errori commessi l&rsquo;anno scorso, quando la costanza non &egrave; stata decisamente una sua caratteristica. Dopo il Gran Premio del Qatar &egrave; il primo degli inseguitori di Pecco, la KTM se l'&egrave; cucita addosso e potrebbe mettere non poca pressione sul due volte Campione iridato.  Binder e KTM un matrimonio riuscito. Manca solo la ciliegina sulla torta  La RC16 ha fatto un buon passo in avanti dal punto di vista tecnico, e anche a livello umano la relazione &egrave; solida tra le due parti. Dal 2015 la carriera del 28enne &egrave; strettamente legata al marchio austriaco: dalla Moto3 alla MotoGP passando per la classe di mezzo, nel 2023 il team di Francesco GUidotti l'ha voluto blindare almeno fino al 2026 segno della grande fiducia e dell&rsquo;enorme stima che si ripone nei suoi confronti. Ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per fare qualcosa di grande insieme. Pu&ograve; essere lui il pilota che porter&agrave; KTM sul tetto del mondo, e perch&eacute; no, magari gi&agrave; quest&rsquo;anno. Cosa ne dite? Calendario MotoGP 2024       

KTM &egrave; cresciuta molto, il sud-africano &egrave; solido e se riuscisse a essere costante potrebbe diventare l&rsquo;incubo peggiore del piemontese

MotoGP, Brad Binder: è lui l’anti-Bagnaia?

        Valutare il weekend di Jorge Martin&nbsp;a Lusail &egrave; difficile, non poco. Il bicchiere infatti si pu&ograve; vedere mezzo pieno come mezzo vuoto, per un pilota che ad oggi ha in testa come unico obiettivo quello di vincere sempre e comunque, per ottenere titolo e sella nel team ufficiale Ducati, due elementi che Jorge ha accarezzato gi&agrave; una volta, anzi &ndash; nel caso del posto nella formazione Lenovo &ndash; due. Perch&eacute; il bicchiere di Martin &egrave; mezzo pieno  Di aspetti positivi nel fine settimana di Jorge ve ne sono vari, a cominciare dalla velocit&agrave; espressa. La pole position in 1&rsquo;50&rdquo;789 &egrave; roba da alieni, specie se considerato che solo un anno prima era bastato girare un secondo pi&ugrave; piano per ottenere la prima casella, e la vittoria nella Sprint &egrave; la conferma che sulla breve distanza nessuno &egrave; attualmente pi&ugrave; forte dello spagnolo.&nbsp;La cosa pi&ugrave; importante per&ograve; &egrave; l&rsquo;aver iniziato con il piede giusto. La delusione post Valencia e la conseguenza voglia di rivalsa potevano rendere nervoso e imperfetto il pilota Prima Pramac, che invece ha subito canalizzato nel modo giusto la sua grande voglia, iniziando appunto la stagione con il piede giusto. Il che &egrave; molto pi&ugrave; importante di quanto non possa sembrare, dato che il titolo 2023 &egrave; sfuggito anche e soprattutto a causa dei punti persi ad inizio anno, che hanno poi obbligato Jorge ad una rincorsa affannata e senza margine di errore. Perch&eacute; &egrave; mezzo vuoto  D&rsquo;altro canto per&ograve; non mancano i rimorsi, specie per un pilota che come detto vuole sempre e solo vincere. Il primo pensiero che probabilmente render&agrave; leggermente insonni le notti di Jorge &egrave; legato al chattering: lo spagnolo infatti &egrave; stato il primo a sollevare il problema, proprio nei test svolti a Lusail, ma a differenza di Pecco Bagnaia la domenica di gara non &egrave; riuscito a risolvere la questione, dovendosi accontentare della terza piazza.&nbsp;Un podio soddisfacente, ma reso pi&ugrave; amaro appunto dal successo di Pecco, primo rivale di Jorge nella corsa al titolo, del quale vorrebbe emulare le gesta non solo in quanto a mondiali, ma anche in termini di firma del contratto, come confermato ironicamente nella conferenza pre Gran Premio del Qatar. Ora per Jorge il primo punto all&rsquo;ordine del giorno &egrave; quello di eliminare o perlomeno ridurre il chattering, per evitare di doversi mangiare le mani anche nella domenica di Portimao dove, ne siamo certi, sar&agrave; molto pi&ugrave; combattivo ed attento nelle prime curve del primo giro&hellip; Gi&ugrave; la maschera, Marc Marquez ora puoi giocartela con i migliori       

Jorge si &egrave; confermato fulmineo sul giro singolo e nella gara breve, ma domenica ha dovuto cedere il passo a Bagnaia, fermato da un problema che rischia di condizionarlo anche a Portimao

Martin ed il bilancio del Qatar: velocità e vittoria Sprint, ma anche chattering e rimorsi

        Con il Gran Premio del Qatar, sono venuti a galla i primi valori della MotoGP 2024. Per quanto riguarda la KTM, sembra ormai chiaro che la RC16 (che sia con i colori ufficiali o con quelli del team GASGAS Tech3) sia la seconda forza alle spalle della &ldquo;solita&rdquo; Ducati. Tuttavia, mentre Brad Binder ha lasciato il circuito di Lusail con due secondi posti e Pedro Acosta ha stupito tutti con uno straordinario debutto, per Jack Miller l'inizio di stagione &egrave; stato decisamente pi&ugrave; complicato del previsto. MotoGP: la sofferente Honda si aggrappa a Johann Zarco Nessun punto per Miller in Qatar  L'australiano, alla seconda stagione nel team ufficiale KTM, ha vissuto un GP qatariota non semplice, in cui non &egrave; riuscito ad ottenere neanche un punto tra Sprint e gara lunga. Nella corsa breve, sua specialit&agrave; visto che nella passata stagione ha ottenuto anche due podi, non &egrave; andato oltre il decimo posto, mentre la contesa domenicale &egrave; partita al meglio con una poderosa rimonta al primo giro, salvo poi scivolare e chiudere la gara ventunesima piazza dopo aver lottato con la Honda di Luca Marini. Risultati che non rendono certamente giustizia alla competitivit&agrave; della moto della Casa di Mattighofen, ma neanche al talento di Jack, il quale ha gi&agrave; dimostrato in passato di poter lottare per le posizioni di vertice nella classe regina in cui corre ormai da un decennio. Quel che &egrave; certo, &egrave; che sar&agrave; fondamentale tornare a lottare insieme a Binder (e ad Acosta) il prima possibile, visto che quella sella &egrave; una delle pi&ugrave; ambite in ottica 2025 e il mercato sta gi&agrave; entrando nel vivo pur essendo ancora ad inizio stagione: riuscir&agrave; a dimostrare il proprio valore e a meritare la conferma? Asia Talent Cup: vittorie per Mitani e Ramadhipa nel primo round Miller: &ldquo;Non era questo il modo in cui speravo di partire&rdquo;   &ldquo;Chiaramente non era questo il modo in cui speravo di cominciare la nuova stagione, ma bisogna accettare le cose come stanno&rdquo;, ha detto il numero 43 a fine weekend. &ldquo;Purtroppo la domenica, mentre stavo recuperando parecchie posizioni, ho cercato di girare in curva 1 con una traiettoria pi&ugrave; stretta rispetto a quella dei miei rivali, perdendo aderenza all'anteriore e scivolando nella via di fuga&rdquo;. &ldquo;Ho comunque ripreso la moto raccogliendo informazioni utili e spingendo al massimo fino alla bandiera a scacchi, ma in questo weekend mi &egrave; mancato qualcosa&rdquo;, ha continuato il 29enne di Townsville. &ldquo;Il passo non era dei migliori e la situazione ci ha creato un bel grattacapo, ma cercheremo di capire cosa non ha funzionato per arrivare a Portimao con una rinnovata competitivit&agrave;&rdquo;. Moto3, dalla caduta alla Top 10: il rocambolesco GP del Qatar di Ortol&aacute;       

Jack non ha ottenuto punti in Qatar nonostante la competitivit&agrave; della KTM mostrata sia da Binder che da Acosta. All'australiano serve un cambio di rotta immediato

MotoGP, inizio in salita per Miller: la sua sella è già in bilico?

        Due gare - Sprint e Gran Premio - e primo verdetto anche per Alex Marquez, al quarto anno di MotoGP nella seconda stagione personale marcata Gresini Racing. Il ducatista ha nel fratello Marc il primo riferimento, a parit&agrave; di moto, squadra e e ambiente. A proposito, come &egrave; andato il "duello" tra i due? Alex Marquez dietro Marc Marquez: previsione non scontata Gi&agrave; nell'off season a dividere 2023 e 2024 la critica era certa: "Marc entra nel team Gresini, e la prima cosa che far&agrave; sar&agrave; la seguente: mettersi alle spalle Alex, poi tutti gli altri". Andando per ordine contrario alla lista, il numero 93 non ha propriamente battuto tutti, ma ha fatto meglio del fratello minore. Alex &egrave; nella squadra da fine 2022, conosce la Ducati pi&ugrave; di Marc, per&ograve; in qualifica si &egrave; visto il primo gap: 1'51"266 per lui, contro 1'50"916, nel corrispondente di nono e sesto tempo. Nella Sprint, dove serviva maggior esperienza, Alex ha concluso settimo, Marc quinto. Abbiamo atteso il Gran Premio, occasione in cui viene fuori davvero l'effettivo potenziale delle parti, messo alla prova da consumo di benzine a moto pi&ugrave; legger e reattiva, consumo gomme e aderenza da gestire, necessit&agrave; - se capita, ahinoi - di effettuare sorpassi. Il numero 93 &egrave; giunto quarto e per tratti era da podio, il 73 &egrave; arrivato sesto, in verit&agrave; mai da trofeo.&nbsp;  Alex Marquez ha in Marc Marquez il primo rivale: come finir&agrave;? Furono compagni di box nel 2020, per pochissimo tempo. Alex e Marc Marquez rappresentano una bellissima famiglia e compagnia, che condivide tempo e abitazione. La condivisione degli spazi fu necessaria pure nel 2020 ma, come da cronaca, dur&ograve; giusto il weekend di Jerez. Militavano nel team HRC Repsol Honda, il principio del crollo dell'Ala dorata. Si disse che i due sarebbero diventati "nemici", ipotesi mai riscontrata, anche perch&eacute; il pi&ugrave; adulto lasci&ograve; per mesi, in quanto infortunato, operato e a riposo. Poi, Alex pass&ograve; a LCR per due anni, sino all'approdo in Gresini. Con la Ducati il pi&ugrave; giovane dei catalani ha fatto bene nel 2023, nonostante la Desmosedici fosse e sia veramente diversa dalla RC213 V. Ecco, esattamente quanto sta affrontando Marc: passato dalla quattro cilindri nippo al prototipo italiano, si &egrave; adattato e, seppur situazione parziale e da controverificare, ha battuto Alex. Andr&agrave; sempre cos&igrave;, oppure vedremo posizioni invertite e gerarchie (teoriche) sovvertite?        

Il pi&ugrave; giovane dei fratelli conosce da tempo Ducati e il team Gresini, ma il nuovo arrivato ha fatto meglio in qualifica, Sprint e Gran Premio: li vedremo scambiarsi i ruoli?

Alex Marquez dietro a Marc: "gerarchie" già stabilite in MotoGP?

        Dopo un finale di 2023 pazzo, con la ricerca disperata di una sella ed un incredibile miglioramento dei risultati nel finale, ora per Fabio Di Giannantonio la parola d&rsquo;ordine &egrave; stabilit&agrave;. Che potrebbe fare rima con costanza, per la quale quanto mostrato in Qatar potrebbe essere un buon punto di partenza. Certo, i ricordi di pochi mesi fa potevano anche far sognare il romano, capace proprio a Lusail di conquistare il suo primo successo in classe regina, ma il bilancio &egrave; comunque positivo. In MotoGP in scioltezza  Riavvolgendo il nastro di circa 12 mesi infatti Fabio ha vissuto un primo fine settimana stagionale molto diverso rispetto a quello del 2023: in primis sotto la voce dei risultati in gara, dato che nonostante lo zero nella Sprint &ndash; che fa il paio con quello incassato nella gara lunga di Portimao 2023 &ndash; il settimo posto della domenica &egrave; un risultato da celebrare.&nbsp;Ancora pi&ugrave; importante per&ograve; per ottenere stabilit&agrave; &egrave; condurre un fine settimana senza sbavature, missione certamente completata da Fabio, addirittura 3&deg; nella Practice e dunque catalputato direttamente in Q2 al fianco dei big. Coloro tra i quali Diggia sogna di entrare, forte di una GP23 dalla quale sembra gi&agrave; poter trarre buone cose. Inizio da capitano per Di Giannantonio  E qui emerge un altro punto a favore di Fabio, che partito &ndash; forse &ndash; come secondo guida del team Pertamina Enduro VR46, a fronte dei fantastici risultati ottenuti da Marco Bezzecchi nella passata stagione, ha invece dimostrato in Qatar di poter ambire ai gradi di capitano. Alle sorprendenti difficolt&agrave; del romagnolo in sella alla GP23, che ancora fatica a sposarsi con lo stile di guida di Marco, il romano ha contrapposto solidit&agrave; e velocit&agrave;, utili per salvare il bilancio del team nella prima uscita stagionale.&nbsp;&ldquo;Di Giannantonio e Bezzecchi si stimoleranno a vicenda&rdquo; ci ha confermato Marco Melandri pochi giorni prima, e la sensazione &egrave; nell&rsquo;avvicinamento verso Portiamo sar&agrave; il romano a stimolare il romagnolo, che dai dati di Fabio potrebbe trarre spunto per tornare ai fantastici livelli dello scorso anno. Di Giannantonio dal canto suo pu&ograve; ora tirare il fiato: il weekend del Qatar ha confermato che gli sprazzi di fine 2023 non sono stati causali, e che il 2024 pu&ograve; davvero renderlo uno dei protagonisti della MotoGP attuale. MotoGP, Honda e Yamaha faticano: la rivoluzione &egrave; ancora lontana       

Dopo un 2023 di rincorsa Fabio cerca una stagione serena, ed il 7&deg; posto in Qatar &egrave; un ottimo punto di partenza, anche a fronte delle difficolt&agrave; di Bezzecchi

Di Giannantonio convince in Qatar: primi passi verso costanza e serenità

        Chi salver&agrave; il soldato Honda? Le concessioni &ndash; tanto discusse in inverno e mal digerite dalla concorrenza europea, Ducati in primis &ndash; non hanno ancora maturato gli effetti desiderati. Nessuna delle RC213V ha centrato l&rsquo;ingresso in Top 10 nel GP Qatar, obiettivo mancato anche nella Sprint del sabato, ma ci&ograve; che preoccupa &egrave; la quasi totale assenza di progressi rispetto al 2023. Il prototipo giapponese manca di trazione, non riesce a mettere a terra tutta la potenza, e quando l&rsquo;aderenza crolla la moto diventa difficile da gestire. Un quadro non certo idilliaco, in cui a tenere alta la bandiera della Casa giapponese &egrave; il solo Johann Zarco.  Pedro Acosta: "L'esordio in MotoGP? Come quando perdi la verginit&agrave;" Johann Zarco miglior Honda in Qatar  Il nuovo acquisto del Team LCR &egrave; stato il miglior pilota Honda al traguardo della manche lunga, conclusa al 12&deg; posto a 18 secondi dal vincitore Pecco Bagnaia davanti agli ufficiali HRC e appena dietro alla Yamaha di Fabio Quartararo, vincitore della &ldquo;coppa Giappone&rdquo; a Lusail. Un piazzamento non certo esaltante, quello ottenuto dal francese, ma nel quale potrebbe risiedere la risposta al nostro quesito iniziale: potrebbe essere proprio lui, il due volte campione del Mondo Moto2, l&rsquo;uomo giusto per guidare lo sviluppo Honda. Il 32enne nativo di Cannes ha il pedrigree necessario per caricarsi sulle spalle il gravoso compito: in top class ha guidato KTM, Yamaha e infine Ducati, la moto pi&ugrave; performante del lotto, acquisendo il know-how necessario per dare la giusta direzione tecnica a un Marchio che ha perso il suo leader Marc Marquez, partito in direzione Gresini.  Zarco crede nel potenziale Honda  &ldquo;Il 12&deg; posto di domenica &egrave; la prova che abbiamo il potenziale per fare bene &ndash; il commento positivo dell&rsquo;alfiere di Lucio Cecchinello a fine weekend qatariota &ndash; mi sono divertito ed essere l&igrave; a lottare significa che possiamo fare un buon lavoro in questa stagione. So che passo dopo passo raggiungeremo i nostri obiettivi&rdquo;. Parole che sanno di ottimismo, proprio quello che manca da tempo alla pattuglia di Tokyo: Joan Mir si sta esprimendo sugli stessi livelli del 2023 e difficilmente regger&agrave; ancora a lungo questa situazione, Luca Marini deve ancora digerire la RC213V, Takaaki Nakagami resta impalbabile. Zarco accumula invece dati ed esperienza senza commettere errori, proseguendo il lavoro iniziato nei test di Sepang, quando ha provato tante novit&agrave; avendo a disposizione sostanzialmente lo stesso materiale dei due piloti ufficiali, segno di quanto la Honda voglia dare spazio ai feedback del transalpino. In Giappone sanno che Zarco pu&ograve; essere l&rsquo;uomo giusto per far uscire finalmente la Honda dal limbo.  Lopez leader in Moto2: avremo il nuovo Acosta?       

Il francese &egrave; stato il miglior hondista in Qatar, seppur lontano dalla vetta: potrebbe essere l'uomo giusto per guidare lo sviluppo della RC213V?

MotoGP, la sofferente Honda si aggrappa a Johann Zarco

        In concomitanza con il Motomondiale, sul circuito qatariota di Lusail si &egrave; svolto anche il primo round della Asia Talent Cup, trofeo monomarca Honda divenuto ormai parte integrante della &ldquo;Road to MotoGP&rdquo; che quest'anno celebra il decimo anniversario. Da qui sono passati quasi tutti i piloti asiatici ora impegnati nei vari mondiali, come i gemelli Can e Deniz Oncu, Ai Ogura, Somkiat Chantra, Mario Aji e Taiyo Furusato, giusto per fare qualche esempio recente, ma quest'anno la lotta per le posizioni di vertice si prospetta come un duello tra Giappone e Indonesia. Moto3, dalla caduta alla Top 10: la rocambolesca domenica di Ortol&aacute; Una vittoria a testa per Mitani e Ramadhipa  A conquistare il primo successo del 2024 &egrave; stato il giapponese Zen Mitani, vero e proprio dominatore di Gara 1. L'unico in grado di impensierirlo &egrave; stato il connazionale Ryota Ogiwara, ma una caduta di quest'ultimo ha spianato la strada al giovane pilota del Sol Levante. Giappone che ha monopolizzato il podio, visto che in seconda e terza posizione hanno chiuso rispettivamente Riichi Takahira e Seiryu Ikegami. Gara 2 &egrave; stata decisamente pi&ugrave; movimentata e si &egrave; conclusa con una vera e propria volata, in cui ad avere la meglio sul traguardo &egrave; stato l'indonesiano Kiandra Ramadhipa, bravo a contenere gli attacchi del gi&agrave; citato Zen Mitani che, con un primo ed un secondo posto, lascia Lusail da leader di campionato. Terza piazza per Kiattisak Singhapong, mentre va segnalata una seconda caduta di Ryota Ogiwara, coinvolto nella carabola innescata da Farish Hafiy e costretto quindi a ripartire &ldquo;da zero&rdquo; nei prossimi appuntamenti. MotoGP, Honda e Yamaha faticano: la rivoluzione &egrave; ancora lontana Una pausa lunghissima prima del secondo round  I piloti della ATC affronteranno ora una lunghissima pausa prima di tornare in azione per il secondo round, visto che seguiranno il tour asiatico di fine stagione della MotoGP. Il prossimo appuntamento sar&agrave; infatti a settembre sul circuito indiano di Buddh, seguito da Mandalika, Motegi, Buriram e Sepang, teatro delle due gare conclusive nel primo fine settimana di novembre. Un'attesa cos&igrave; lunga da poter cambiare i valori in campo visto lo scorso weekend in Qatar: sar&agrave; ancora Giappone contro Indonesia? MotoAmerica, Aprilia inarrestabile: vittoria anche in Gara 2 a Daytona       

Il giapponese e l'indonesiano hanno conquistato un trionfo a testa nell'appuntamento inaugurale sul circuito di Lusail. Weekend da dimenticare per Ogiwara

Asia Talent Cup: vittorie per Mitani e Ramadhipa nel primo round

        Oltre ai primi due classificati del Gran Premio del Qatar, ovvero David Alonso e Dani Holgado, tra gli altri piloti da cui ci si aspettano grandi cose quest'anno in Moto3 ci sono anche Jos&egrave; Antonio Rueda e Ivan Ortol&aacute;, velocissimi sia nei test che in prova, ma sfortunati protagonisti di una carambola in gara sulla pista qatariota che ha reso in salita l'inizio della loro corsa al titolo. Tuttavia, la caduta senza colpe del portacolori MT Helmets-MSi gli ha permesso di mettere ulteriormente in mostra la propria velocit&agrave;. Acosta: "L'esordio in MotoGP? Come quando perdi la verginit&agrave;" Ortol&aacute;, da ultimo a 9&deg;  Mentre era in piena lotta per la vittoria, Rueda &egrave; scivolato in curva 1 coinvolgendo l'incolpevole Ortol&aacute;, il quale (contrariamente al pilota del team Ajo) &egrave; riuscito a ripartire. Lo spagnolo ha dato vita ad una furiosa rimonta, in cui a suon di giri veloci non si &egrave; soltanto ricongiunto al resto del gruppo, ma ha anche effettuato numerosi sorpassi centrando addirittura la Top 10, transitando sotto la bandiera a scacchi in nona posizione. &ldquo;E' un peccato che la caduta abbia coinvolto me e Rueda, visto che entrambi avevamo il ritmo per puntare alla vittoria facendo la differenza sul resto del gruppo&rdquo;, ha detto Ivan con un po' di amaro in bocca nonostante la velocit&agrave; mostrata. &ldquo;Sono riuscito ugualmente a recuperare posizioni ottenendo qualche punto, che potrebbe rivelarsi fondamentale visto che voglio puntare al titolo mondiale. Ora penso gi&agrave; a Portimao, sperando di continuare ad essere cos&igrave; competitivo&rdquo;.  Moto2, risultati gara GP Qatar: Lopez primo vincitore dell'era Pirelli Un progetto ambizioso con il team MT Helmets-MSi  La velocit&agrave; del giovane talento iberico non &egrave; passata inosservata, visto che dopo una gavetta tra FIM JuniorGP e debutto mondiale con il team MTA di Alessandro Tonucci, quest'anno &egrave; entrato a far parte di MT Helmets-MSi con un progetto a lungo termine che (oltre a permettergli di lottare per la vittoria iridata in Moto3) dovrebbe portarlo anche in Moto2 in un futuro non troppo lontano con la medesima compagine. A conferma di come il numero 48, che vanta anche dei trascorsi con Aspar, sia un pilota da non lasciarsi scappare. Barni raddoppia nel CIV: confermato anche Butti per la SBK 2024       

Coinvolto nell'incidente di Rueda, Ivan ha recuperato posizioni su posizioni in tempi record sul circuito del Qatar, confermandosi come uno dei pretendenti al titolo

Moto3, dalla caduta alla Top 10: la rocambolesca domenica di Ortolá

A illuminare la notte della MotoGP in Qatar non ci hanno pensato solo i fari del Lusail Circuit, ma anche la grande gara di Pedro Acosta, al suo debutto in classe regina.  Tutto o niente, Acosta: &quot;Meglio 10 giri nei migliori che una gara nel gruppo&quot;  Pedro Acosta, che debutto in MotoGP   Una prestazione, quella del murciano, che va ben oltre il nono posto finale: il talento di Mazarr&ograve;n ha dimostrato di poter lottare contro i mostri sacri della categoria, compreso Marc Marquez, con cui ha battagliato per la quarta posizione. Alla fine Pedro ha dovuto arrendersi al degrado delle sue Michelin, ma il bilancio &egrave; estremamente positivo: &ldquo;Com&rsquo;&egrave; stato il mio esordio? Fantastico &ndash; le parole del due volte iridato nelle classi leggere ai microfoni di DAZN &ndash; era tutto talmente bello che non poteva andare cos&igrave; bene la prima volta&rdquo;.  Tra una battuta e un sorriso, Lo Squalo ha trovato il modo di scherzare sulla sua prima gara lunga in top class: &ldquo;&Egrave; stato come quando perdi la verginit&agrave;. Sembra che tutto vada bene e poi fai un pasticcio da qualche altra parte&rdquo;.    Acosta, nuovo personaggio MotoGP&nbsp;   Ride Acosta, e ne ha ben donde: un esordio del genere non si vedeva in MotoGP dai tempi di un certo Fabio Quartararo, e il suo futuro non pu&ograve; che essere roseo. &ldquo;Ho effettuato tanti sorpassi come ai tempi della Moto3, quando partivo dalle retrovie e mi ritrovavo davanti in pochi giri &ndash; ancora l&rsquo;alfiere GASGAS &ndash; nel finale ho patito il degrado della gomma posteriore, la moto iniziava a muoversi troppo e quindi l&rsquo;elettronica tagliava potenza. Ma sono comunque felice&rdquo;.  Veloce e aggressivo in pista, schietto e senza filtri davanti ai microfoni: la MotoGP ha trovato nel 19enne del team Tech3 il suo nuovo personaggio.  MotoGP Qatar, Bagnaia avvisa tutti: &quot;Io lavoro in silenzio&quot; 

Veloce e aggressivo in pista, schietto e senza filtri fuori: il 19enne si candida a nuovo personaggio della classe regina

Pedro Acosta: &quot;L&#39;esordio in MotoGP? Come quando perdi la verginit&agrave;&quot;

&Egrave; stata una domenica da incubo per Aleix Espargaro e Maverick Vinales quella in Qatar, il duo Aprilia partiva per la gara con la sensazione di poter lottare per le prime posizioni. Sono bastate poche curve al &ldquo;capitano&rdquo; per capire che qualcosa non funzionava ma stringendo i denti &egrave; risalito fino all&#39;ottava posizione mentre &ldquo;Top Gun&rdquo; in sofferenza con la gomma anteriore ha chiuso la top10 del GP del Qatar.  TUTTO O NIENTE, ACOSTA: &ldquo;MEGLIO 10 GIRI NEI MIGLIORI CHE UNA GARA NEL GRUPPO&rdquo;  Aleix, dal sogno all&rsquo;incubo  &Egrave; comprensibilmente abbattuto Aleix Espargaro al termine della gara: sabato nella Sprint aveva mostrato di avere il passo per poter vincere la gara, soprattutto grazie ad una seconda parte di corsa dove le caratteristiche della sua RS-GP 2024 gli permettevano di conservare pi&ugrave; grip rispetto ai rivali: &ldquo;Mi aspettavo una gara completamente diversa ma gi&agrave; dal warm up lap sentivo di non avere grip e che qualcosa non funzionava con la gomma posteriore&rdquo;.  Si &egrave; concretizzato nel momento pi&ugrave; importante del weekend quello che ancora oggi &egrave; l&rsquo;incubo di ogni pilota, il pescare dal lotto delle gomme assegnate quella &ldquo;storta&rdquo;. Era capitato a Francesco Bagnaia nel primo turno di libere del venerd&igrave;, un turno che seppur importante per iniziare al meglio il weekend non &egrave; cruciale negli esiti della domenica, ma a Espargar&ograve; &egrave; accaduto nel momento peggiore. &ldquo;Ovviamente non mi aspettavo una prestazione cos&igrave;, abbiamo lavorato molto col team per cercare di capire cosa &egrave; successo oggi. Con il passo mostrato nella seconda parte della Sprint sarebbe stata tutta un&rsquo;altra gara, invece si &egrave; rivelato un incubo&rdquo;.  Il &ldquo;capitano&rdquo; per&ograve; non si scoraggia e cerca di trovare i lati positivi di questo primo weekend di gara: &ldquo;Abbiamo dimostrato di avere un&#39;ottima moto, siamo stati veloci tutto il weekend e questo &egrave; molto importante ma sono arrabbiato perch&eacute; abbiamo perso una buona opportunit&agrave;&rdquo;. Certo resta il rammarico per non aver centrato quella vittoria che manca dal GP di Catalogna dello scorso anno: &ldquo;Ieri quando sono andato a dormire mi sentivo che la vittoria era nelle mie mani, ma sfortunatamente &egrave; andata cos&igrave; e non ci possiamo fare niente&rdquo;.    RISULTATI MOTOGP QATAR: BAGNAIA VINCE, SEGUONO BINDER E MARTIN   Maverick, inutile piangersi addosso  Ancora pi&ugrave; motivato a trovare la sua prima vittoria in MotoGP con Aprilia &egrave; Vinales, il #12 ha cercato di trovare i lati positivi di una domenica che, guardando i risultati, ne ha ben pochi: &ldquo;Dobbiamo prendere questa giornata in modo costruttivo, credo ci sia ovviamente molto da migliorare ma si tratta di dettagli&rdquo;. Ancora una volta risulta evidente come le prime fasi di gara siano quelle importanti nell&rsquo;economia della corsa, e infatti Vinales ha lamentato il calo della gomma anteriore dovuto principalmente al fatto di essersi trovato in mezzo alla bagarre: &ldquo;Quando si &egrave; nel gruppo &egrave; veramente difficile, la temperatura e la pressione delle gomme sale tantissimo, in questo modo fai fatica a guidare e distruggi la gomma&rdquo;. Ma lo spagnolo resta ottimista: &ldquo;Per&ograve; abbiamo trovato buone cose da migliorare, lo avevo detto gi&agrave; a Sepang che saremmo ripartiti da zero perch&eacute; questa moto &egrave; completamente nuova e abbiamo bisogno di dati. Ovviamente non possiamo essere felici del risultato perch&eacute; questo non &egrave; il nostro livello, ma l&rsquo;unica cosa che possiamo fare &egrave; parlare col team e cercare di migliorare la moto&rdquo;.  La RS-GP 2024 ha anche diversi aspetti migliorativi rispetto alla moto dello scorso anno secondo il &ldquo;Top Gun&rdquo;: &ldquo;La cosa positiva &egrave; che rispetto all&rsquo;anno scorso partiamo molto meglio, un altro punto importante &egrave; che la moto accelera meglio&rdquo;. Il problema in gara &egrave; stata dunque non l&rsquo;usura della gomma posteriore come nel caso di Pedro Acosta, ma pi&ugrave; dell&rsquo;anteriore come &egrave; capitato all&rsquo;otto volte iridato Marc Marquez: &ldquo;La mia gomma posteriore era perfetta, era l&rsquo;anteriore che era completamente finito. Normalmente usiamo molto meno l&rsquo;anteriore ma anche questi sono dati e indicazioni che ci aiuteranno a lavorare sul bilanciamento della moto. Portimao sar&agrave; tutta un&rsquo;altra cosa, nessuno avr&agrave; i dati dei test inoltre &egrave; una pista completamente diversa con un altro livello di grip&rdquo;.    ABBONATO AL SECONDO POSTO, BINDER: &ldquo;&Egrave; UN OTTIMO RISULTATO MA DOBBIAMO LAVORARE&rdquo; 

Dopo la Sprint Espargaro era convinto di poter vincere la gara ma gi&agrave; nel warm up lap aveva capito che qualcosa non funzionava

Le Aprilia si sciolgono sul pi&ugrave; bello: Aleix e Maverick fermati dalle gomme in Qatar

La sequenza dello start che ha permesso al ducatista di passare subito in testa alla corsa, poi dominata

MotoGP: la partenza da cineteca di Pecco Bagnaia in Qatar

        Pu&ograve; un Gran Premio lungo 21 giri decidersi nei primi 32 secondi dopo lo start? La risposta &egrave; affermativa se si prende come esempio la domenica perfetta vissuta nell'esordio della MotoGP in Qatar da Pecco Bagnaia, vincitore della gara lunga a Lusail grazie a uno scatto fulmineo poi seguito da un cronologico da applausi. Bagnaia illumina il Qatar  Da 5&deg; a 1&deg; in 4 curve, in testa dal primo all&rsquo;ultimo giro: la partenza da antologia del tre volte campione del Mondo non &egrave; frutto del caso, ma di una strategia studiata e calibrata dopo le difficolt&agrave; vissute nella Sprint del sabato chiusa ai margini del podio.&nbsp;&ldquo;Prima del via, avevamo concordato col team di spingere fin dall&rsquo;inizio, e appena ho visto il varco prima su Binder e poi su Martin ho pensato di approfittarne immediatamente &ndash; il commento di Pecco a fine GP &ndash; chiudere il primo giro in testa era fondamentale, perch&eacute; perdere tempo dietro alle altre moto sarebbe stato dannoso sia per il risultato che per la pressione delle mie gomme&rdquo;. Una volta guadagnata la testa della corsa, il piemontese della Ducati non ha mai dato speranza di rimonta ai pur bravi Brad e Jorge: &ldquo;Ho spinto, ma in realt&agrave; non ho mai esagerato &ndash; ancora Bagnaia &ndash; il motivo? Non volevo stressare troppo la gomma posteriore e ho preferito guidare disegnando traiettorie pi&ugrave; rotonde e gentili. Ho gestito il mio ritmo, provando a spingere quando gli avversari si avvicinavano&rdquo;.  Bagnaia lascia il Qatar da leader  Veloce, preciso, analitico, mai in ansia, sempre pronto a raddrizzare la situazione: la prestazione domenicale dell&rsquo;iridato in carica &egrave; un chiaro messaggio per i suoi rivali. &ldquo;Rispetto alla Sprint, la differenza &egrave; stata la gestione della mia performance: sabato ho spinto troppo in percorrenza di curva e sono arrivate le vibrazioni al posteriore, ma questo inconveniente &egrave; servito per individuare il problema e cambiare strategia. Ma dopo sabato non ero preoccupato, ero consapevole del mio potenziale. Io preferisco lavorare in silenzio&rdquo; ha concluso il numero 1, che lascia Lusail da leader della classifica generale.  Moto2 Qatar: i risultati della gara       

Gi&ugrave; dal podio nella Sprint, il campione del Mondo ha vinto la gara lunga a Lusail: "Partenza fondamentale, ero conscio del mio potenziale"

MotoGP Qatar, Bagnaia avvisa tutti: "Io lavoro in silenzio"

        L'arrivo delle gomme Pirelli ha modificato i valori in campo nella Moto2, visto che i piloti hanno dovuto fare i conti con una gestione dei consumi a cui non erano abituati lo scorso anno. In Qatar, il migliore sulla lunga distanza &egrave; stato Alonso Lopez, bravissimo a contenere gli attacchi di un arrembante Barry Baltus precedendolo sotto la bandiera a scacchi e regalando cos&igrave; il primo trionfo stagionale alla Boscoscuro. Moto3, risultati gara GP Qatar: trionfo di Alonso, ottimo Rossi quarto Tre Boscoscuro nelle prime quattro posizioni, giornata no per gli italiani  Boscoscuro che sale sul podio anche con Sergio Garcia, terzo e autore di un'ottima rimonta con i colori MT Helmets, il quale ha chiuso davanti al compagno di squadra Ai Ogura, che conferma ulteriormente la grande competitivit&agrave; del telaio italiano. In Top 5 anche Manuel Gonzalez, mentre il primo dei piloti tricolore &egrave; stato Celestino Vietti in nona posizione con la Kalex del team Ajo, bravo a recuperare dalla sedicesima casella in griglia. Male Aron Canet, scattato dalla pole ma solo decimo al traguardo, cos&igrave; come Fermin Aldeguer (grande favorito della vigilia visto il fantastico finale della passata stagione), addirittura fuori dalla zona punti in gara, conclusa al sedicesimo posto. Indietro anche gli altri italiani, con Dennis Foggia diciannovesimo a precedere Tony Arbolino, chiamati ad un immediato riscatto a Portimao. MotoAmerica, Aprilia inarrestabile: vittoria anche in Gara 2 a Daytona La classifica finale della gara         

Nel primo GP del 2024, Alonso &egrave; stato il migliore nella gestione dei consumi chiudendo davanti a Baltus e Garcia. In difficolt&agrave; gli italiani: solo Vietti in zona punti

Moto2, risultati gara GP Qatar: Lopez primo vincitore dell'era Pirelli

        19:02 Le dichiarazioni pre-podio Bagnaia, "Conoscevamo il nostro potenziale e ieri abbiamo cercato di fare il massimo, pur sapendo che qualcosa andava modificato per la gara di oggi, cosa che abbiamo fatto stamattina. La gara di oggi &egrave; stata molto diversa, ma ci&ograve; che abbiamo cambiato ha funzionato."&nbsp; Binder, "Sono molto soddifatto del risultato di oggi. Sapevo che sarebbe stata dura, ma sono stupito che sia andata cosi bene. Pecco non ha mai fatto un errore, ma la mia moto era veramente fantastica e se riusciremo a mantenere questo passo faremo un'ottima stagione"  18:54 Pecco Bagnaia vince! Bagnaia taglia il traguardo e vince la prima gara dell'anno!&nbsp; Nuvola Rossa sale sul gradino pi&ugrave; alto del podio, ottenendo la leadership della classifica piloti!&nbsp;   BAGNAIA BITES BACK! @PeccoBagnaia WINS IN DOMINANT FASHION! #QatarGP  pic.twitter.com/KdEXd0umW6 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) March 10, 2024     18:50 Inizia l'ultimo giro Con un'eccellente gestione delle gomme, Bagnaia inizia l'ultimo giro del Gran Premio del Qatar  18:48 Marquez VS Martin, il gap si riduce Il gap tra Marquez e Martin si riduce a 0.294, e manano solo 2 giri al termine del gran premio  18:45 Ritiro per Fernandez Si ritira Raul Fernandez (Trackhouse), un gran premio per lui complicato  18:42 Crollo per Pedro Acosta Le prestazioni di Acosta crollano: l'usura della gomma gli impedisce di resistere agli attacchi degli avversari. Scende in settima posizione, alle spalle di Alex Marquez e Enea Bastianini. Marc Marquez si avvicina agli scarichi di Martin, trovandosi a solo 0.3 s di distacco  18:39 Marquez non ci sta Acosta sbaglia la traiettoria di curva e va lungo, lasciando a Marquez lo spazio necessario per riprendersi la quarta posizione  18:38 Martin in pericolo Acosta minaccia Martin, preannunciando con decisione le sue intenzioni, ma deve stare attento alla minaccia di Marc Marquez alle sue spalle  18:36 Acosta non si accontenta Dopo essersi liberato di Marquez, Acosta non si accontenta e spinge per raggiungere i piloti sul podio  18:34 Acosta ce la fa! Il sorpasso su Marquez riesce Acosta ce la fa! In staccata il rookie riesce nell'impresa di superare il pilota Gresini e che ora punta Martin  18:32 Lotta per il secondo posto Bagnaia ha pi&ugrave; di un secondo di vantaggio su Martin e Binder, impegnati in un duro duello che permette a Marquez e Acosta di avvicinarsi  18:30 12 giri al termine Marc Marquez va largo, ma Acosta sbaglia con lui: le posizioni rimangono invariate  18:26 Binder attacca: nel mirino Martin Binder attacca Martin in staccata, superandolo con un incrocio di traiettorie  18:25 Le traiettorie si arrotondano, i piloti devono gestire le gomme Acosta &egrave; vicinissimo a Marc Marquez, forse in difficolt&agrave; a mantenere il ritmo forsennato imposto dai primi tre della classifica, Per consumare meno la gomma sull'edge, Bagnaia inizia ad arrotondare un po' le sue traiettorie, ma il suo crono ne risente in minima parte  18:22 Acosta punzecchia i fratelli Marquez Acosta riesce a superre Alex Marquez e a salire in quarta posizione, mettendo nel mirino Marc Marquez  18:20 Martin risale e Acosta non molla Martin risale in 2^ posizione a causa di un piccolo errore di Binder che, nonostante tenti di risuperare in staccata, deve cedere. Acosta continua a spingere, solo un secondo lo separa dal leader della gara Pecco Bagnaia  18:19 Acosta stupisce Acosta supera Bastianini, piazzandosi nella sesta casella della classifica e cercando di attaccare Alex Marquez. Le gomme non glielo permettono, per ora  18:17 Miglior tempo per Pedro Acosta Pedro Acosta segna il miglior crono, girando in 52.1, quasi mezzo secondo pi&ugrave; veloce di Bagnaia che conduce la gara.  18:15 Grande mossa per Binder Binder supera Martin e si ferma alle spalle di Bagnaia in seconda posizione. Caduta per Miller e KTM, che insieme ripartono dal fondo della griglia  18:13 Inizia (per davvero) la MotoGP! 3... 2... 1... VIA! Ottima partenza per Martin, braccato da Bagnaia che apre gas con decisione per non mollare lo spagnolo. Con violenza l'italiano si prende la prima posizione sullo spagnolo, cercando di mettere aria tra s&egrave; e Martin il pi&ugrave; velocemente possibile.&nbsp; Bastianini scende in quinta posizione, allw spalle di Marc Marquez e Binder  18:11 Fernandez si affretta: inizia il secondo Warm Up Lap Raul Fernandez corre e recupera la seconda moto, entrando in pista per compiere il secondo formation lap. Partir&agrave; per ultimo e la gara sar&agrave; composta da 21 giri (e non pi&ugrave; 22)  18:07 Problemi ai box I tecnici tornano in pista, mentre il team Trackhouse cerca di capire le motivazioni dei problemi della moto di Raul Fernandez  18:04 Partenza neutralizzata: problemi per la Trackhouse di Fernandez Partenza neutralizzata a causa di alcuni problemi di Fernandez, la cui moto si spegne a pochi secondi dallo spegnimento dei semafori.&nbsp; Si far&agrave; un secondo giro di ricognizione, eliminando un giro dalla gara.  18:00 MotoGP: manca poco all'inizio! Mancano pochi minuti all'avvio della main race, i piloti sono schierati sulla griglia di partenza e i tecnici abbandonano la pista per lasciare spazio al rombo dei motori  17:49 La griglia di partenza del GP di Qatar Di seguito l'ordine di partenza per la main race   17:46 GP Qatar MotoGP: cosa &egrave; successo nella Sprint Partito in pole, chiuso in prima posizione: parliamo di Jorge Martin, deciso a riscattarsi dopo l'amara sconfitta del 2023. Lo spagnolo si conferma il Re del format breve, e la Ducati &nbsp;la moto da battere anche nel 2024.&nbsp; Leggi il commento completo nel nostro articolo!  17:11 MotoGP 2024, i semafori sono pronti a spegnersi in Qatar! Siamo quasi arrivati al termine del primo weekend del motomondiale, che si &egrave; aperto sul circuito di Lusail in Qatar. La sprint del sabato ha riacceso le emozioni nei piloti e appassionati, ma ora &egrave; tempo di lasciarsela alle spalle per affrontare le insidie della gara lunga, la gara della domenica.&nbsp; Rimanete con noi per non perdere nessun aggiornamento dal Qatar! Luogo: Circuito di Lusail, Qatar         

In diretta -&nbsp; Segui la gara di MotoGP insieme a noi per non perdere nessun aggiornamento dal Qatar!&nbsp;

MotoGP diretta gara: Qatar 2024 segui la live minuto per minuto

        Quarto nella Sprint MotoGP significa rinunciare alle medaglie messe in palio e alla soddisfazione di festeggiare un risultato rientrante nelle prime posizioni. Quanto accaduto a Pecco Bagnaia, che ha visto in trionfo la Ducati di Jorge Martin, mentre lui era alle prese con noie che lo hanno limitato: "Le qualifiche mi hanno condizionato" &egrave; scattato dalla dodicesima casella "partire dalla prima fila avrebbe fatto la differenza, inoltre ho avuto problemi di pressione delle gomme, una volta in scia a Brad Binder. La Desmosedici vibrava, ma guardo a questa Sprint con positivit&agrave;, sebbene ci sia parecchio lavoro da fare. Tra rallentamenti del venerd&igrave;, problemi e situazione di pista mutata, questo inizio di stagione &egrave; per me rocambolesco". Bagnaia Vs Martin: differenza a met&agrave; Sprint per lo spagnolo Come gi&agrave; evidenziato nel 2023, Pecco ammette di preferire il sabato alla domenica: "Il Gran Premio mi piace pi&ugrave; della Sprint, e sappiamo dove intervenire per migliorare questa nuova Ducati. Analizzeremo i dati, io sono tranquillo, ci sar&agrave; da lavorare bene". Bagnaia svela due dettagli fondamentali per il suo sabato Sprint: "Contrariamente ad Aleix Espargar&ograve;, non ho ridotto la potenza della moto" il catalano Aprilia &egrave; stato costretto a togliere cavalli e coppia "comunque lui era pi&ugrave; rapido di circa mezzo secondo, mentre io non potevo sfruttare il punto forte della Desmosedici, costituito dall'alta percorrenza delle curve veloci". E qui, di nuovo il problema accusato, il confronto con lo spagnolo Pramac e la comparazione con la Desmosedici GP23:"La uemoto vibrava, sempre per la pressione delle gomme. Jorge Martin ha fatto la differenza nella parte centrale della gara, nonostante il calo delle gomme. Rispetto alla Ducati dello scorso anno, questa ti spinge ad aver maggior velocit&agrave; in percorrenza, mentre sull'altra frenavo forte, fruendo dell'aderenza in uscita di curva".       

Pecco commenta il quarto posto del sabato Sprint: "Non ho potuto sfruttare il punto di forza della Ducati, ma sappiamo dove intervenire"

MotoGP, Bagnaia: "Inizio rocambolesco, ma non sono preoccupato"

Fabio è stato protagonista di una brutta caduta durante la Sprint, per fortuna senza conseguenze

MotoGP Qatar, paura Di Giannantonio: cade e le moto lo sfiorano

        La Sprint del Gran Premio del Qatar ha rappresentato un inizio di stagione incoraggiante per Brad Binder, che in sella alla KTM &egrave; riuscito a transitare in seconda posizione sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Jorge Martin, vero e proprio specialista delle gare brevi. Il sudafricano ha evidenziato l'ottimo lavoro svolto dalla Casa di Mattighofen, ma &egrave; consapevole di dover ancora colpare il gap rispetto alle Ducati in alcune aree: ecco cosa ha detto al termine della Sprint, con lo sguardo gi&agrave; proiettato verso la gara lunga domenicale. Moto2, qualifiche GP Qatar: Canet firma la prima pole del 2024 Binder: &ldquo;Il ritmo della Sprint? Abbiamo esagerato&rdquo;   &ldquo;Il ritmo della Sprint &egrave; stato davvero pazzesco e probabilmente abbiamo anche esagerato, visto che abbiamo chiuso la gara con le gomme molto consumate pur essendo stata molto breve", ha spiegato Brad dopo la corsa. "Sicuramente, dovendo fare ventidue giri domenica non andremo al cento per cento fin dall'inizio e, anzi, occorrer&agrave; essere intelligenti e cercare di arrivare alle ultime tornate con maggior margine rispetto ai rivali&rdquo;. "I passi avanti fatti da KTM sono incredibili, specialmente nella fase di staccata in cui siamo molto pi&ugrave; competitivi rispetto allo scorso anno, ma ci serve ancora qualcosa per poter tenere il passo delle Ducati fino alla fine, che ne ha di pi&ugrave; specialmente nella fase di uscita dalle curve", ha poi continuato il sudafricano restando con i piedi per terra. "In ogni caso, ho piena fiducia nel team, che sta facendo un lavoro straordinario, e sono sicuro di poterci mettere una pezza&rdquo;. Marquez gi&agrave; vicino al podio in Qatar con la Ducati       

Il sudafricano &egrave; salito sul podio, ma &egrave; consapevole di avere ancora del lavoro da fare: &ldquo;KTM ha lavorato alla grande, ma perdiamo terreno in uscita di curva&rdquo;

GP Qatar, Binder 2° nella Sprint: “Ma la Ducati ha qualcosa in più”

        Anche in questo primo scorcio di 2024, Jorge Martin ha confermato di essere il miglior interprete del format Sprint. Il pilota Pramac ha condotto la gara breve del Qatar &ndash; iniziata dalla prima casella grazie alla splendida pole position colta in Q2 &ndash; dal primo all&rsquo;ultimo passaggio, resistendo ai tentativi di rimonta nel finale di Brad Binder e Aleix Espargaro. MotoGP GP Qatar: risultato e commento della Sprint Jorge Martin in forma Mondiale  &ldquo;&Egrave; stata una grande giornata, iniziata col giro record in Qualifica e proseguita col successo nella gara breve &ndash; ha esordito il ducatista &ndash; iniziare cos&igrave; la stagione &egrave; un ottimo risultato, ma sono consapevole che dovremo migliorare per ripeterci nella manche lunga&rdquo;. Infatti, Martinator non dorme sonni tranquilli in vista del Gran Premio: le vibrazioni al posteriore avvertite durante i test sono ricomparse negli ultimi giri della Sprint, una problematica che potrebbe penalizzare lo spagnolo sulla lunga distanza. &ldquo;Sabato ho mantenuto un gran ritmo dall&rsquo;inizio alla fine e non &egrave; stato facile, ma per domenica &ndash; quando dovremo percorrere 22 passaggi, il doppio della gara corta &ndash; bisogner&agrave; fare di meglio, perch&eacute; girare con questo passo non baster&agrave;&rdquo; ha precisato il vice-campione del Mondo. &ldquo;Sono stato molto veloce, ma il chattering &egrave; ricomparso e in qualche curva sono stato vicino a cadere, ma ce l&rsquo;ho fatta ad arrivare al traguardo. Non voglio parlarne troppo, dico solo che dobbiamo risolvere questo problema e solo cos&igrave; potremo puntare alla vittoria anche nel GP&rdquo;.  Martin, vibrazioni da risolvere  La concorrenza non resta infatti a guardare e la presenza di tre Marchi diversi nelle posizioni da podio dimostra l'alto livello competitivo di questa MotoGP: &ldquo;Dovremo analizzare bene i dati assieme alla squadra perch&eacute; nel finale KTM e Aprilia erano pi&ugrave; veloci di noi, ma sono sicuro che riusciremo a fare uno step in avanti&rdquo; ha concluso Martin, che ha iniziato la stagione da leader della Classifica Piloti dall&rsquo;alto dei 12 punti conquistati nella prima contesa dell&rsquo;anno. Marquez gi&agrave; vicino al podio in Qatar&nbsp;       

L'alfiere Pramac ha dominato la gara del sabato, ma le vibrazioni al posteriore non lo fanno dormire tranquillo: "Servir&agrave; uno step in avanti"

MotoGP Qatar, inizio Sprint per Jorge Martin: "Ma domani non basterà"

        Undici giri serali e la prima Sprint della MotoGP edizione 2024 &egrave; gi&agrave; in archivio. Per modo di dire, perch&eacute; di temi da qui al Gran Premio di domani ne esploderanno parecchi, tra cui: il sabato &egrave; definitivamente divertente, Ducati &egrave; la marca da battere, Jorge Martin vuole prendere quanto mancatogli lo scorso anno, KTM e Aprilia fungono da anti-Ducati.&nbsp; Martin come nel 2023: vittoria e velleit&agrave; iridate E' partito dalla pole, sino a tagliare il traguardo in testa, senza mai voltarsi nemmeno mezza volta. Jorge Martin ha martellato dall'inizio alla fine, ripetendo il successo siglato a Lusail nel 2023. Lo spagnolo Prima Pramac &egrave; vero specialista delle Sprint, come spiegato dalle 10 affermazioni firmate in questa breve ma intensa contesa. Se parliamo di ragionamenti mondiali, Martinator risponde convinto.  KTM e Aprilia a medaglie Vorremmo dire "a podio", ma non possiamo, dato che la Sprint non premia coi piloti sul podio. E' allestito uno spazio nel paddock, nel quale mettere al collo le tre medaglie d'arrivo. Brad Binder e Aleix Espargar&ograve; sono stati veramente bravi ad aggiudicarsi secondo e terzo posto, confermando quanto visto nei test: KTM e Aprilia rappresentano rivali all'altezza di Ducati o, poco meno in basso. RC16 e RS-GP vanno fortissimo. Bagnaia diesel, Di Giannantonio gi&ugrave;, Bezzecchi sotto: italiani cos&igrave; cos&igrave; Sinora ha poco brillato, attendendo le luci della domenica. Pecco Bagnaia &egrave; rimasto in ombra, non perch&eacute; brutto sia un quarto posto, quanto per non essere mai stato nel gioco grosso della sfida. Ci saremm aspettati di pi&ugrave; dal miglior italiano di ventura, per colori tricolori che hanno sventolato giusto a sprazzi. Il numero 1 ed Enea Bastianini hanno preso punti, i connazionali hanno faticato. Caduta brutta per Fabio Di Giannantonio, per fortuna evitato dalle moto che sopraggiungevano. Marco Bezzecchi famigliarizza a fatica con la Demosedici GP23, Franco Morbidelli ha saltato i test prestagionali, Luca Marini e Honda si trovano in un test che non ha mai fine. Marquez e Acosta, fenomeni gi&agrave; protagonisti Marc Marquez e Pedro Acosta erano attesi anche pi&ugrave; del campione del mondo e del vincitore della Sprint. I due fenomeni spagnoli hanno concluso quinto e ottavo, incrociando le linee giusto nel principio di gara. Un vero duello tra i due non si &egrave; visto, poich&eacute; indaffarati nelle rispettive noie da sbrogliare. L'otto volte iridato deve scrollarsi di dosso il metodo Honda e relativa RC213 V. Facile a dirsi, meno a farsi. Il titolato in carica Moto2 ha dovuto capire come comportarsi in bagarre, essendosi ritrovato per la prima volta in bagarre nella difficile MotoGP. Sprint MotoGP di Lusail: ordine di arrivo        

Martin vince subito e riprende il discorso lasciato in sospeso nel 2023, Binder ed Espargar&ograve; sul podio. Bagnaia 4&deg; in modalit&agrave; diesel, Marquez 5&deg;, Acosta 8&deg;

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