La simpatica t-shirt indossata da Paolo Campinoti ha portato fortuna allo spagnolo, dominatore del GP Thailandia 

MotoGP, "Vietato tuffarsi": il messaggio Pramac per Jorge Martin

        Chang International Circuit gremito in ogni ordine di posto, soprattutto nella domenica del Gran Premio di Thailandia. La spettacolare gara disputata dalla MotoGP ha proposto una sfida da titolo mondiale tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, con Brad Binder a fungere da terzo incomodo. Questi tre nomi sono da promuovere, altri da bocciare. Classifica piloti MotoGP MotoGP di Buriram: Martin perfetto Jorge Martin - voto 10&nbsp; Quando dichiara: &ldquo;User&ograve; le stesse gomme di Bagnaia&rdquo; avvisa il rivale: da quel momento e fine anno il madrileno marteller&agrave; ogni chiodo. Vederlo picchiare cos&igrave; convinto promette due cose: battaglia a Pecco, divertimento a noi. Con pole position, vittoria della Sprint e successo nel Gran Premio, il suo &egrave; cappotto perfetto. MARTELLO Pecco Bagnaia - Voto 9&nbsp; Trova velocit&agrave; ed efficacia sulla distanza, come se avesse bisogno di carburare. Predilige il Gran Premio alla Sprint? Non &egrave; vero, il problema nasce in qualifica, aspetto da migliorare presto e definitivamente. Qualora partisse da caselle dello schieramento pi&ugrave; vaforevoli, eviterebbe rischi di sorta. TURBODIESEL  Brad Binder - Voto 9,5&nbsp; Stessa sorte patita ad Assen, dove rispett&ograve; &ldquo;drop position&rdquo; due volte, perdendo altrettanti piazzamenti da podio. Al Van Drenthe i 3 secondi di penalit&agrave; risultarono fatali, mentre, stavolta i gradini li ha calcati, ma resta la disdetta per la millimetrica imprecisione. OLANDESE MotoGP di Buriram, Miller irriconoscibile Takaaki Nakagami - Voto 4,5&nbsp; Seppur nipponico, Takaaki era ben sostenuto dall&rsquo;Asia Idemitsu, sponsor che ha festeggiato il podio Moto2 di Somkiat Chantra. Che differenza c&rsquo;&egrave; tra i due portacolori? Colore dei capelli simil-rockstar e baffi da pescegatto? O la categoria stessa? L'atmosfera avrebbe dovuto aiutarlo, invece... ASIATICO Jack Miller - Voto 4,5&nbsp; Addirittura fuori dalla zona punti in entrambe le corse, a dispetto di Binder due volte a podio. L&rsquo;australiano &egrave; meno esperto di Brad in KTM, per&ograve; cos&igrave; sotto non l&rsquo;avremmo pronosticato, essendo al nono anno di MotoGP. Urge per lui una reazione, perch&eacute; sa bene di aver vinto Gran Premi e ottenuto podi. INESPERTO  Augusto Fernandez - Voto 4&nbsp; Scalpiterebbe volentieri, ma non scalpita. Se avete colto il nesso, capirete come vorrebbe guidare una moto pi&ugrave; competitiva della sua GASGAS, magari una bella RC16 ufficiale Red Bull. Lo far&agrave; mai?! Per come si sta defilando lo scenario futuro, ne giureremmo a fatica. SCOMODO  &nbsp;  &nbsp;       

Buriram da 10 per Martin, ora a 13 punti da Bagnaia. Binder terzo incomodo tra i due ducatisti, Miller irriconoscibile

Pagelle MotoGP Argentina: voti ai team e ai piloti per il GP Portimao 2023

Il podio di Buriram della gara lunga assomiglia a quello della Sprint di ieri ma con due componenti su tre scambiati di posto: Spagna, Italia, Sudafrica. La certezza si chiama ancora Jorge Martin che dopo la scelta di gomme sbagliata in Australia torna a vincere una gara lunga ed accorcia su Bagnaia riportandosi a 13 punti di ritardo; Binder &egrave; il solito leone, ha provato a vincere la gara mentre Bagnaia chiude secondo limitando i danni dopo una Sprint difficile.  Per tutti e tre questa di Buriram sar&agrave; una gara da riguardare tante volte per le battaglie ed i sorpassi che si sono dati, ma chi guarda al campionato &egrave; ancora Pecco Bagnaia. &ldquo;E&rsquo; stata una gara divertente &ndash; le sue parole a Sky &ndash; &egrave; stata veramente bella perch&eacute; andavo forte, riuscivo a superare. Ho lasciato da parte il consumo della gomma posteriore perch&eacute; dovevo recuperare, ho tralasciato la gestione per essere vicino agli altri ma non ero incisivo nelle tre accelerazioni principali, ultima curva, curva 1 e curva 3, mi &egrave; mancato un po&rsquo; di spunto. Recuperare e finire secondo perch&eacute; Binder ha toccato il verde &egrave; stato un ottimo risultato.&rdquo;&nbsp;  L&rsquo;unica pecca nella gara di Bagnaia &egrave; stata proprio quella piccola problematica della mancanza di spunto nelle accelerazioni principali unita alle alte temperature della gomma davanti stando in scia agli altri.  &ldquo;Ho cercato di non stare mai in scia sui dritti perch&eacute; la pressione della gomma davanti era altissima, ho fatto tutta la gara con qualcuno davanti ed &egrave; stata dura per quello. Principalmente &egrave; stato il calo della gomma dietro che non mi permetteva di avere un buono spunto in uscita, Martin invece aveva un piccolo vantaggio perch&eacute; &egrave; sempre stato davanti.&rdquo;  Infine, parla anche di Martin e della propria situazione: &ldquo;Martin fa impressione perch&eacute; ha una costanza ed una esplosivit&agrave; incredibile, mente noi lavoriamo nell&rsquo;ombra. Poi in gara le prestazioni si equivalgono abbastanza, quello che ci &egrave; mancato questo weekend &egrave; l&rsquo;esplosivit&agrave; con la gomma media (soft) e l&igrave; abbiamo perso un po&rsquo; perch&eacute; andavamo veramente forte.&rdquo;  &nbsp;  Binder fa mea culpa ma &egrave; contento per il podio&nbsp;  Chi ha davvero avuto la possibilit&agrave; di vincere la prima gara lunga della stagione &egrave; stato Brad Binder. Il sudafricano aveva un gran passo ed &egrave; rimasto sempre incollato a Martin riuscendo poi a passarlo nel finale di gara salvo poi subire l&rsquo;attacco decisivo dello spagnolo al penultimo giro.&nbsp;  &ldquo;Volevo davvero vincere, ho dato tutto quello che potevo dare, ci ho provato in ogni modo a superare Martin. Nel momento in cui ho spinto di pi&ugrave;, ho sentito il posteriore perdere aderenza, ho cercato di essere intelligente, alla 4 sono andato largo toccando il verde. L&rsquo;obiettivo era vincere o nient&rsquo;altro, il terzo posto &egrave; un buon risultato.&rdquo;&nbsp;  Buriram sicuramente non &egrave; una delle piste ben digerite dalla KTM, nonostante Binder ci abbia messo molto del suo per farla andare al meglio vista la sedicesima posizione finale di Miller.&nbsp;  &ldquo;La nostra moto va meglio sui tracciati pi&ugrave; veloci e dove si fa scorrere bene la moto, le staccate qui hanno funzionato bene, la squadra ha fatto un gran lavoro, la moto frena meglio in questo weekend rispetto a quello precedente. Continueremo a provarci.&rdquo;&nbsp;  Infine, spiega quello che gli sarebbe servito per riuscire a battere davvero Martin in gara: &ldquo;Avevo tutto quello che serviva per battere Martin ma non sono riuscito a mettere insieme tutti i pezzettini del puzzle. Martin ha fatto una gara migliore, &egrave; riuscito a tenere il passo e conservare le gomme ed &egrave; riuscito a passarmi in modo incredibile. La prossima volta prover&ograve; a rendergli la vita pi&ugrave; difficile.&rdquo;  Martin esplode di gioia&nbsp;  Dopo la battuta a vuoto nella gara lunga in Australia per via della scelta sbagliata della gomma posteriore, Martin torna a fare punteggio pieno in un Gran Premio vincendo una gara incredibile difendendosi alla grande all&rsquo;ultimo giro da Binder e Bagnaia.  &ldquo;Penso che oggi avrebbe vinto chi lo voleva di pi&ugrave;, tutti e tre avevamo lo stesso passo e le stesse possibilit&agrave; di vincere. Partendo davanti ho gestito molto bene la gomma per l&rsquo;ultimo giro, Binder per&ograve; era un po&rsquo; pi&ugrave; forte di noi. Binder in frenata &egrave; incredibile e sono riuscito a fare qualcosa che non mi aspettavo, per&ograve; volevo questa vittoria e ce l&rsquo;ho fatta.&rdquo;  Il segreto della vittoria di Martin &egrave; stato la staccata. Lo spagnolo riusciva ad allungare lo spazio soprattutto nelle tre frenate principali (ultima curva, prima curva e curva 3) riuscendo a non farsi prendere dagli altri avversari.  &ldquo;Quando Binder mi sorpassava riuscivo a frenare di pi&ugrave; e incrociare la traiettoria, una cosa che non ho mai fatto. Ho trovato un punto di frenata per non farmi passare dagli altri, un&rsquo;arma molto forte per il futuro. Adesso ho trovato una fiducia incredibile con la moto, abbiamo fatto una piccola modifica alla moto tra ieri ed oggi che mi ha aiutato a fermare meglio la moto, sono contentissimo perch&eacute; oggi non mi aspettavo di vincere.&rdquo;  Martin ha resistito anche ad un tentativo clamoroso di sorpasso di Bagnaia all&rsquo;esterno dell&rsquo;ultima curva riuscendo comunque a girare anche davanti a Binder all&rsquo;inizio dell&rsquo;ultimo giro.  &ldquo;Io e Binder abbiamo frenato normale in quel punto. Ho visto il video, penso che abbia preso la nostra scia e frenando nello stesso punto &egrave; arrivato molto veloce. Quando l&rsquo;ho visto all&rsquo;esterno non volevo crederci, quando c&rsquo;&egrave; un sorpasso cos&igrave; devi lasciare un po&rsquo; il freno. Era il penultimo giro e non potevo lasciargli la posizione. Ho fatto l&rsquo;ultimo giro alla morte e senza gomme.&rdquo; 

Bagnaia limita i danni chiudendo secondo dopo una grandissima gara e &ldquo;aver messo da parte il consumo gomme&rdquo;, mentre Binder voleva vincere &ldquo;ci ho provato in tutti i modi a passare Martin&rdquo;. Martin: &ldquo;Oggi la vinceva chi lo voleva di pi&ugrave;&rdquo;

MotoGP Thailandia: Le parole del podio di Buriram

        Fabio Quartararo salva la Yamaha. Ancora una volta. Anche in Thailandia, il francese ha tenuto alta la bandiera della Casa di Iwata portando la M1 al sesto posto (poi quinto grazie alla penalit&agrave; ad Aleix Espargaro) sul traguardo della gara lunga, piazzamento che migliora l&rsquo;11esima posizione conquistata nella Sprint del sabato. Fabio Quartararo salva la Yamaha  Certo, i tempi in cui El Diablo riusciva a lottare per la vittoria sono ormai lontanissimi (ultimo successo al Sachsenring, nel 2022) ma i risultati di Buriram confermano Quartararo come unico baluardo a cui il Marchio dei tre diapason pu&ograve; aggrapparsi per uscire dall&rsquo;attuale situazione di stallo. &ldquo;Mi sono divertito tanto &ndash; ha spiegato Fabio dopo il GP ai microfoni di Sky Sport &ndash; ovviamente la posizione finale non &egrave; quella a cui ambisco, ma vedere abbastanza da vicini i piloti in lotta per la vittoria per me &egrave; stato un bel segnale. Nel complesso, la mia &egrave; stata una bella gara&rdquo;.  MotoGP, classifica piloti aggiornata Quartararo e il messaggio alla Yamaha  Nella domenica thailandese, Fabio ha confermato le sue qualit&agrave; da lottatore: non ha mollato un millimetro contro Marc Marquez, Aleix Espargaro e il duo Marini-Bezzecchi, dimostrando di non aver perso lo spirito nonostante le difficolt&agrave; tecniche. Anzi, ha approfittato della bagarre con i piloti Honda, Aprilia, Ducati per &ldquo;studiare&rdquo; da vicino la concorrenza: &ldquo;Sono contento perch&eacute; ho potuto osservare il comportamento delle altre moto molto da vicino, regalandomi spunti che torneranno utili per il nostro lavoro invernale&rdquo; ha ammesso il campione del Mondo 2021, che ha poi lanciato l&rsquo;ennesima frecciata alla Yamaha. &ldquo;Se in Giappone lavoreranno bene, si potr&agrave; fare un lavoro migliore, ma devono davvero ascoltarmi e credere ai miei commenti&rdquo;. Un messaggio molto chiaro, quello lanciato dal #20, non certo il primo nei confronti della sua squadra. Sembrano ormai lontani i tempi in cui i piloti avevano timore nel criticare il lavoro dei giapponesi: ce l&rsquo;ha insegnato Marquez con Honda in tempi recenti, e ora tocca a Quarta continuare fare lo stesso con Yamaha, inviandole pesanti segnali in ottica futura. In quanti credono infatti che Fabio rimarr&agrave; nella compagine sponsorizzata Monster anche nel 2025 se questa crisi di risultati proseguir&agrave;? Pochi, forse nemmeno il diretto interessato. MotoGP, classifica squadre       

Il francese, quinto al termine della gara lunga a Buriram, ha lanciato un forte messaggio alla Casa di Iwata in ottica 2024

MotoGP Thailandia, Fabio Quartararo: ennesima frecciata alla Yamaha

        Nonostante sia stato inquadrato (comprensibilmente) poco per via della fantastica lotta a tre per la vittoria tra Martin, Bagnaia e Binder, tra i piloti che possono lasciare la Thailandia con il sorriso c'&egrave; senza ombra di dubbio Marc Marquez, il quale ha chiuso il Gran Premio in una sorprendente settima posizione, poi diventata sesta per via della penalit&agrave; data ad Aleix Espargar&ograve;. Un risultato non particolarmente rilevante in condizioni normali visto che stiamo parlando di un otto volte campione del mondo che proprio sulla pista thailandese ha festeggiato il suo ultimo titolo nel 2019, ma vista la situazione di profonda crisi che sta vivendo la Honda, si tratta di un piazzamento di assoluto prestigio in grado di stupire anche lo stesso Marc, specialmente per via dell'utilizzo delle gomme dure che in pi&ugrave; di un'occasione avevano messo in grave difficolt&agrave; la RC213V. MotoGP: il commento del Gran Premio Una competitivit&agrave; ritrovata   Il trentenne di Cervera, che dopo il GP di Valencia saluter&agrave; la Honda per salire sulla Ducati del team Gresini gi&agrave; dai test, sta vivendo un'ultima parte di stagione decisamente positiva rispetto alla precedente, con due podi all'attivo ottenuti nella Sprint in India e nel GP del Giappone, oltre ad una ritrovata aggressivit&agrave; nei corpo a corpo. Un aspetto che rende quindi il numero 93 ottimista anche e soprattutto in ottica 2024, quando con una moto vincente come la Desmosedici potr&agrave; tornare finalmente a dare battaglia anche nelle posizioni di vertice. SBK: il mondiale femminile &egrave; divenuto realt&agrave; Marquez: &ldquo;Non mi aspettavo di essere cos&igrave; veloce&rdquo;  &ldquo;Ad essere onesti, non mi aspettavo di poter essere cos&igrave; competitivo nella gara lunga visto che siamo stati quasi costretti a montare la gomma dura al posteriore, con cui solitamente la Honda non va, e anzi pensavo di dover correre in difesa&rdquo;, ha ammesso un Marquez stupito della propria gara. &ldquo;La moto &egrave; cresciuta in questi ultimi weekend e ho trovato una RC213V stabile con cui sono tornato a lottare senza la paura di cadere ad ogni curva ed &egrave; stato bello ritrovarsi in bagarre anche con Fabio Quartararo&rdquo;. &ldquo;Certamente, conoscere il mio futuro mi rende sereno e con lo sguardo gi&agrave; proiettato verso la prossima stagione, ma questo non significa che il mio impegno venga meno in questo finale di campionato. Anzi, tutto ci&ograve; mi stimola ancora di pi&ugrave; a dare il massimo per salutare nel migliore dei modi la Honda, con cui ho comunque un ottimo rapporto&rdquo;, conclude il pluricampione, evidenziando il proprio impegno. Foti celebra Bautista: "La MotoGP non l'ha distratto"       

Marc ha chiuso la gara lunga a poco pi&ugrave; di cinque secondi dalla vittoria. Un risultato positivo che ha stupito anche l'otto volte campione del mondo

GP Thailandia: Marquez più competitivo del previsto con la Honda

        Ultimi giri da brividi per il Gran Premio MotoGP di Thailandia, nel duello a tre tra Jorge Martin, Pecco Bagnaia e Brad BInder. L'ordine di arrivo vede i nomi cos&igrave; elencati sebbene, in realt&agrave;, la KTM del sudafricano abbia tagliato il traguardo tra le due Ducati. Il "drop position" comminato alla RC16 numero 33 &egrave; arrivato per qualche centimetro di cordoli oltrepassati, volete vedere che determiner&agrave; pure le sorti della classifica finale? Classifica piloti aggiornata Doppietta di Martin nella MotoGP di Buriram, Bagnaia a 13 punti Ha suonato la decima Jorge Martin al Chang International Circuit, nel computo di Sprint e Gran Premi. Vittorioso ieri, in successo oggi, il madrileno &egrave; indubbiamente il pi&ugrave; veloce del lotto, avvicinatosi alla vetta detenuta ancora da Pecco Bagnaia, secondo grazie al "regalo" servitogli da Brad Binder. Sono 13 le distanze in punti a dividere Ducati Desmosedici Lenovo ufficiale e Ducati Desmosedici Prima Pramac satellte. Un vero e proprio duello tra i due non si &egrave; ammirato, perch&eacute; in mezzo derapava a destra e a manca la quattro cilindri KTM Red Bull Factory del sudafricano che, ricordiamolo, incapp&ograve; nella medesima punizione ad Assen, due volte.  Aleix Espargar&ograve; anti-Ducati s&igrave;, ma gi&ugrave; dal podio MotoGP Aprilia RS-GP ufficiale bene, non benissimo, perch&eacute; ha funzionato da anti-Ducati, tuttavia a rimanere gi&ugrave; dal podio. La quinta posizione colta da Aleix Espargar&ograve; &egrave; bella, ma non copia la coppa presa da Brad Binder e KTM. Anche in Thailandia il discorso diverso da Demosedici si chiama RC16. Considerando le fatiche palesate da Yamaha e Honda, mica male quanto fatto da Fabio Quartararo e Marc Marquez. D'accordo, i due titolati vorrebbero figurare in alto, ma chi li avrebbe pronosticati sesto e settimo?! Chi si accontenta non gode, dicono.&nbsp; Italiani tutti a punti nella MotoGP Thai Di Pecco Bagnaia sapete, Marco Bezzecchi, Luca Marini, Fabio Di Giannantonio, Franco Morbidelli ed Enea Bastianini sono stati capaci di muovere le rispettive classifiche. Ogni italiano presente nella MotoGP di Buriram ha preso punti, sicch&eacute; il tricolore &egrave; nuovamente protagonista. Poi, s&igrave;: la vittoria sarebbe meglio di ogni cosa. E' mancata in Thailandia, &egrave; sfuggita in Australia, si &egrave; per&ograve; registrata in Indonesia. Questo micidiale trittico ha messo a dura prova piloti, tecnici, addetti ai lavori e giornalisti. Tra poco ce ne sar&agrave; un altro, da dividere tra Malesia, Qatar e Valencia.        

Martin fa doppietta a Buriram, avviciando ulteriormente Bagnaia in classifica: l'errore di Binder regala il secondo posto a Pecco, ora a pi&ugrave; 13 su Jorge&nbsp;

Risultati GP Thailandia MotoGP: il commento sul Gran Premio

        09:57 GP Thailandia, Martin felice dopo le difficolt&agrave; Martin, "&egrave; stata una guerra ad armi pari ma ho dovuto spingere al 100% per stare davanti, come se fossero state le qualifiche. Ringrazio tutto il team: so che ci sono stati dei momenti molto duri, ma sono questi che ti aiutano a migliorare"  09:45 Doppietta per Martin! Martin taglia il traguardo per primo dopo un giro al cardiopalma, inseguito da Binder e Bagnaia. Il sudafricano tuttavia perde una posizione poich&egrave; ha superato i track limits: la nuova classifica finale quindi si compone come di seguito:&nbsp;  Martin&nbsp; Bagnaia&nbsp; Binder   09:41 Martin ancora in cima, Bagnaia non molla Martin prende di sorpresa Binder e lo supera in staccata; Bagnaia cerca di approfittare della disattenzione del sudafricano ma &egrave; tutto vano. Inizia l'ultimo giro dopo un tentativo di Bagnaia di superare entrambi gli avversari, non riuscito  09:37 Binder nuovo leader di Thailandia ma la miniaccia incombe Binder ce la fa e supera Martin, ora braccato da Pecco Bagnaia che non molla la sua ruota posteriore.  09:34 Scaramucce tra Binder e Martin, ma &egrave; Bagnaia che ne approfitta Binder &egrave; deciso a superare Martin, impegnando i due piloti in un duello che avvantaggia Bagnaia: l'italiano recupera la distanza persa e si accoda ai primi due.  09:31 Duello Bezzecchi-Marini Bezzecchi compie un piccolo errore e lascia a Marini la possibilit&agrave; di superarlo, contrattaccando la curva successiva. Il fratello di Valentino Rossi capisce la strategia di Bezzecchi e si posiziona all'interno, impedendogli di chiudere il sorpasso. Nessuno dei due piloti vuole cedere.&nbsp; Binder tenta di raggiungere Martin, ma il francese &egrave; irremovibile e mantiene la prima posizione.  09:22 Alex Marquez a terra: Bagnaia ha strada libera Cade Alex Marquez, lasciando il gradino pi&ugrave; basso del podio libero per Pecco Bagnaia  09:19 Bagnaia indemoniato: inizia la risalita al vertice Bagnaia si rianima e inizia la risalita verso il podio: in pochi giri risale su Espargar&ograve; e Marini, iniziando ad impostare l'attacco ad Alex Marquez.  09:11 Marquez supera Bagnaia, ma ha vita breve Con un sorpasso da brividi Marc Marquez supera Bagnaia e sale in sesta posizione, situazione che non dura molto poich&egrave; il campione del mondo torna davanti allo spagnolo dopo poche curve.&nbsp; Top5  Martin Binder A. Marquez Marini A. Espargar&ograve;   09:07 Martin leader, sorpassi nelle retrovie Espargar&ograve; non si allontana dagli scarichi di Martin, tentando il sorpasso ad ogni curva. Bagnaia rimane alle spalle di Alex Marquez, unico che pilota della griglia che ha montato la gomma media al posteriore e che tenta di superare il sudafricano Binder. Il pilota KTM, tuttavia, supera Luca Marini e si mette all'inseguimento di Espargar&ograve;.  09:03 MotoGP, Inizia la gara: ottima partenza per Martin La gara inizia benissimo per Marini e Martin, mentre Bagnaia attacca Alex Marquez e lo supera nel tentativo di unirsi al gruppo di testa formato da Martin, Aleix Espargar&ograve; e Marini.  08:55 Griglia di partenza MotoGP Thailandia Di seguito la griglia di partenza per la gara:&nbsp;  Martin&nbsp; Marini&nbsp; A. Espargar&ograve; Bezzecchi Binder Bagnaia&nbsp; A. Marquez M. Marquez Vinales&nbsp; Quartararo&nbsp; Zarco&nbsp; A. Fernandez&nbsp; Di Giannantonio&nbsp; R. Fernandez Miller&nbsp; Nakagami P. Espargar&ograve; Morbidelli&nbsp; Mir Oliveira Bastianini    08:49 GP Thailandia MotoGP: i piloti si schierano sulla griglia Una nuvola minacciosa aleggia sul circuito di Buriram e l'umidit&agrave; &egrave; alle stelle: cosa aspettarsi dalla gara domenicale? Il Warm Up Lap &egrave; gi&agrave; stato eseguito e i piloti sono schierati sulla griglia mentre i team compiono gli ultimi perfezionamenti alle moto.  08:31 MotoGP Thailandia: i giochi sono apertissimi Dall'articolo: "Aggiudicandosi la Sprint di Buriram,&nbsp;Jorge Martin ritrova&nbsp;il successo e, perch&eacute; no, la quantit&agrave; di morale smarrita nelle trasferte precedenti. Oltre a recuperare punti su Pecco Bagnaia, lo spagnolo Prima Pramac,&nbsp;autore del nono successo complessivo, promette battaglia per il Gran Premio Thailandia di domani. I giochi in&nbsp;MotoGP&nbsp;sono apertissimi." Cosa accadr&agrave; domenica? Restate con noi per scoprirlo! Luogo: Circuito di Buriram, Thailandia         

In diretta - Martin si riconferma il campione della Sprint, assottigliando il distacco da Bagnaia. Cosa ci riserver&agrave; la gara domenicale?

MotoGP Live del GP Thailandia 2023 in diretta da Buriram

        Bravissimo Fermin Aldeguer, vincitore del Gran Premio Thaliandia, per carit&agrave;. Fantastico Pedro Acosta, sempre pi&ugrave; vicinoal titolo Moto2, ci mancherebbe. Ma a catalizzare la passione del pubblico di Buriram &egrave; stato Somkiat Chantra, idolo assoluto del Chang International Circuit. Quando il portacolori Asia Idemitsu ha tagliato il traguardo in terza posizione, stavano venendo gi&ugrave; le tribune. Arbolino quarto in Moto2, Acosta avvicina il secondo alloro In una gara contraddistinta da pochi sorpassi e qualche imprecisione - avete visto la caduta di Jake Dixon, entrato male su Marcos Ramirez, finito a terra malamente?! - Fermin Aldeguer ha dettato il passo, mantendolo sino alla bandiera a scacchi. Per il poracolori Speed Up dotato di Boscoscuro si tratta della seconda affermazione d'annata. Poi, Pedro Acosta, il quale non ha sfruttato il match ball a propria disposizione. La punta Red Bull Ajo sta per&ograve; per concretizzare l'obiettivo di far sua la corona Moto2, collezionandola al titolo Moto3. Il numero 37 ha approfittato del quarto posto ottenuto da Tony Arbolino, buono, insufficiente tuttavia per mantenere contatto col rivale. Foggia a punti, Casadei al traguardo, ritirati Vietti Ramus e Surra Il miglior rappresentante italiano &egrave; risultato ancora Tony Arbolino, mentre Dennis Foggia ha nuovamente mosso la propria classifica. Sono 4 i punti presi dal romano Italtrans, bel bottino se paragonato a quanto realizzato dai connazionali rimasti a quota zero. Mattia Casadei ha visto la bandiera a scacchi, Celestino Vietti Ramus e Alberto Surra no. I due piemontesi hanno vissuto sventure diverse, tra scivolate e primo giro non portato a buon fine. La Moto2 ha nei nostri veri protagonisti, che hanno raccolto meno di quanto meriterebbero. Moto2 di Buriram: bandiera a scacchi enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040147/limit/39/lng/it          

Aldeguer vince, Acosta avvicina il titolo, ma l'eroe del giorno &egrave; Chantra: podio di fronte al pubblico amico di Buriram

Moto2 risultati GP Thailandia: commento del Gran Premio 2023

        Spagna, Sudafrica ed Italia nel podio della Sprint di Buriram dominata &ndash; settimo successo di Sprint &ndash; ancora da Jorge Martin che recupera 9 punti su Bagnaia grazie al settimo posto di Pecco alle spalle di Bezzecchi. Il distacco torna a 18 punti come dopo la gara lunga in Indonesia quando manca ancora la gara di domani a chiudere il weekend thailandese. &ldquo;Oggi &egrave; stata una bella giornata, con il record della pista in qualifica e la Sprint. Vincere la gara non &egrave; stato per nulla facile, ho fatto fatica a met&agrave; gara con il grip al posteriore ma me lo aspettavo.&rdquo; Nonostante la gara dominata, una piccola imperfezione nella gara di Martin c&rsquo;&egrave;, ovvero una partenza non in linea a quelle delle ultime gare: &ldquo;Marini &egrave; stato tranquillo alla prima curva, se fosse stato davanti probabilmente ci sarebbe stata una caduta. Sono stato aggressivo, volevo quella posizione perch&eacute; so che nei primi due giri faccio la differenza. Per me era importante essere primo, vincere era molto difficile.&rdquo; Sulla scelta gomme per la gara di domani dice: &ldquo;La Sprint si usa sempre per raccogliere informazioni per la gara di domenica. Anche se ho risparmiato un po&rsquo; di gomma ad inizio gara, non molto, sono arrivato alla fine al limite. Il problema &egrave; che con queste carcasse molto dure la moto inizia a spinnare soprattutto sul rettilineo e diventa difficile tenerla dritta. Vediamo domani di lavorare al meglio sulla potenza, sicuramente non user&ograve; la media al posteriore.&rdquo; Infine, parla dello step fatto in FP3 per arrivare a vincere la Sprint: &ldquo;Non tocco molto sulla moto, all&rsquo;inizio delle FP3 ho fatto una modifica per capire come mi trovavo ma non mi &egrave; piaciuta. Sono tornato alla mia moto riuscendo a fare 1&rsquo;30&rdquo;8. Penso da l&igrave; di aver ritrovato la fiducia ed aver fatto lo step. Domani per&ograve; ci saranno due piloti molto forti e sar&agrave; una bella lotta.&rdquo; Binder felice, sesto podio nella Sprint Dopo la battuta a vuoto dell&rsquo;Indonesia per via della caduta nelle prime battute di gara, Brad Binder torna sul podio della Sprint dopo un bel duello con Luca Marini, risolto solamente nelle ultime fasi. Con anche un possibile recupero su Martin negli ultimi giri.&nbsp; &ldquo;E&rsquo; stato difficilissimo passare Marini, diversamente dai sorpassi fatti prima di passarlo, molto pi&ugrave; facili. Sono abbastanza soddisfatto di come &egrave; andata, la moto ha girato molto bene, la gara &egrave; stata positiva. Speriamo domani di trovare quell&rsquo;extra in pi&ugrave; che ci serve.&rdquo; Sugli ultimi giri ed il recupero su Martin dice: &ldquo;Tutte le volte che c&rsquo;&egrave; un gap da un altro pilota quando mancano due giri alla fine immagino che il pilota stesse gestendo. E&rsquo; stato bello vedere che mi avvicinavo un po&rsquo;, Martin ha fatto un lavoro incredibile riuscendo a creare quel gap all&rsquo;inizio. Speriamo domani di dargli un po&rsquo; pi&ugrave; di fastidio.&rdquo; &nbsp; Marini felice, ma con un piccolo rammarico  Un altro podio, il terzo nelle Sprint, per Luca Marini. Luca ha fatto un&rsquo;altra ottima gara chiudendo al terzo posto dopo aver battagliato con Brad Binder, unico rammarico &egrave; stata la partenza della gara nella quale non &egrave; stato abbastanza aggressivo su Martin.&nbsp; &ldquo;Binder fa un ottimo lavoro ed anche Pedrosa quando viene a fare a fare la gara fa spavento per come guida ancora con il suo stile molto pulito, credo sia una questione di trovare la messa a punto preferita. Binder se messo su un&rsquo;altra moto guida molto forte comunque.&rdquo; Parlando della gara e della scelta gomma dice: &ldquo;Non sono stato abbastanza performante, Martin andava molto forte. E&rsquo; dall&rsquo;inizio del weekend che aveva qualcosa in pi&ugrave; di noi, non ero tra i pi&ugrave; veloci con la gomma media dietro. Anche quando mi ha passato Binder pensavo di averne un po&rsquo; di pi&ugrave;, mi manca grip dietro e si muove tanto, con la dura la moto si muove meno e riesco a controllarla meglio.&rdquo; Sulla partenza spiega: &ldquo;Ho fatto una buona partenza ma &egrave; Martin che l&rsquo;ha sbagliata rispetto alle altre gare e questo mi ha lasciato veramente sorpreso. La mia strategia era quella di attaccarmi subito a lui per andare via e non fare casino, in una gara cos&igrave; calda si riesce a rompere il gruppo e staccare tutti mentre stando in gruppo le temperature si alzano e diventa difficile controllare la moto. Mi andava bene stargli dietro in quel momento, volevo stargli dietro il pi&ugrave; possibile per poi attaccarlo verso la fine ma ne aveva di pi&ugrave;, ed anche se fossi uscito primo dalla prima curva mi avrebbe comunque passato dopo perch&eacute; oggi andava veramente forte.&rdquo; Parlando della condizione fisica e delle prime fasi di gara dice: &ldquo;Con la media dietro non vado molto forte, cercavo di spingere al massimo ma i tempi migliori non uscivano, pi&ugrave; di cos&igrave; non ne avevo. Espargar&ograve; e Binder hanno provato a passarmi in ogni curva, io poi ho iniziato a chiudere tutto, Martin &egrave; riuscito a scappare via. Sono riuscito comunque a fare terzo. La spalla non &egrave; male, il problema sono curva 4-5 perch&eacute; serve tanta forza per spingere sui semimanubri a sinistra. Anche in qualifica era l&rsquo;unico punto dove sono andato pi&ugrave; piano.&rdquo;       

&ldquo;Vincere la gara non &egrave; stato facile&rdquo; spiega Martin, mentre per Binder &ldquo;&egrave; stato difficilissimo superare Marini. Lo stesso Marini ammette: &ldquo;Non sono stato abbastanza performante, Martin andava molto forte, da inizio weekend aveva qualcosa di pi&ugrave;&rdquo;

MotoGP Thailandia: Le parole del podio della Sprint di Mandalika

        Tra i grandi protagonisti della Sprint disputata sul circuito thailandese di Buriram, va certamente annoverato Marc Marquez. L'otto volte campione del mondo &egrave; riuscito a disputare una corsa quasi perfetta con la Honda RC213V, tagliando il traguardo al quarto posto dopo una bella battaglia con Aleix Espargar&ograve;. Lo spagnolo si &egrave; detto felice della propria gara, pur avendo lo sguardo gi&agrave; proiettato verso il futuro in Ducati. Bautista prepara la festa in SBK: pole a Jerez, Razgatlioglu 7&deg; Marquez: &ldquo;Mi sono sentito a mio agio dall'inizio alla fine&rdquo;  &ldquo;Finalmente ho disputato una gara divertendomi e, soprattutto, mi sono sentito a mio agio con la moto dall'inizio alla fine, riuscendo ad esprimermi al meglio&rdquo;, ha detto Marc a fine gara. &ldquo;Quando all'ultima curva ho provato a passare Aleix Espargar&ograve;, sapevo che ci sarei riuscito visto che la Honda in queste staccate simili a quelle che ci sono anche ad Austin o in India, va abbastanza bene&rdquo;. &ldquo;La gomma diversa portata da Michelin credo ci abbia aiutato parzialmente, perch&eacute; possiamo sfruttarla di pi&ugrave; rispetto alle Ducati che hanno una maggior potenza&rdquo;, ha continuato lo spagnolo. &ldquo;Nella Sprint ho potuto dare il tutto per tutto e il risultato finale &egrave; stato migliore del previsto, ma per la gara lunga non sono altrettanto ottimista, perch&eacute; sar&agrave; quasi impossibile spingere cos&igrave; tanto senza perdere terreno e con la mescola pi&ugrave; dura la Honda non va&rdquo;. SBK, Portimao ripensa il weekend di gara: si correr&agrave; al tramonto &ldquo;I test di Valencia saranno importanti in vista dell'inverno&rdquo;  Infine, chiaramente non &egrave; mancato un pensiero ai test di Valencia, visto che potr&agrave; gi&agrave; salire sulla Desmosedici del team Gresini: &ldquo;Provare la Ducati gi&agrave; nei test di Valencia sar&agrave; molto importante per me, perch&eacute; non si tratta di un semplice giorno in sella per prendere confidenza. Quelle sensazioni me le porter&ograve; dietro per tutto l'inverno e mi permetteranno di cominciare il 2024 con il piede giusto, perci&ograve; ringrazio Honda per avermi dato il via libera (contrariamente a quanto successo, ad esempio, con Razgatlioglu e la Yamaha, ndr)&rdquo;. Qualifiche Moto2 Thailandia: Aldeguer in pole davanti ad Acosta       

L'otto volte campione del mondo ha disputato una Sprint da protagonista: &ldquo;Mi sono espresso al meglio. La Ducati? Quello di fine anno sar&agrave; un test importante&rdquo;

GP Thailandia: Marquez felice, ma lo sguardo è già verso Valencia

Il Chang International Circuit presenta numerosi punti di sorpasso ma, discorso valevole a tutti i circuiti della MotoGP, opportuno &egrave; consigliabile partire pi&ugrave; avanzati possibile. Magari in pole, come far&agrave; Jorge Martin. Il suo 1&#39;29&quot;287 spiega la quarta volta dalla casella pi&ugrave; ambita di tutte.  Da Q1 a Q2: transito per i fratelli Marquez  Per mezzo di una zampata decisiva, Alex Marquez si &egrave; messo alle spalle tutti i partecipanti alla Q1, tra cui il fratello Marc e il compagno di box, Fabio Di Giannantonio. Passano sicch&eacute; in Q2 in catalani di Cervera e stabilti da tempo a Madrid, mentre il romano Gresini &egrave; il primo a rimanerne fuori.  Troviamo nomi ufficiali nella lista, come Jack Miller di KTM, Franco Morbidelli e Yamaha, la Ducati di Enea Bastianini. Durante le seconde prove libere del weekend, la Desmosedici della Bestia ha avuto un problema tecnico, sicch&eacute; il romagnolo ha perso tempo e l&#39;attimo giusto.  Q2 al limite: Martinator ancora in pole  A 5 minuti dal termine della sessione sono esplosi i vari Time Attack. Si trovava in testo sino alle battute finali Marco Bezzecchi, per&ograve; a spuntarla &egrave; stato Jorge Martin, esplosivo come non mai. La Ducati numero 72 &egrave; scesa in un battibaleno dalla vetta al quarto posto.  In mezzo si sono incastrati Luca Marini e Aleix Espargar&ograve;, per una prima fila Desmosedici e RS-GP. Pecco Bagnaia scatter&agrave; sesto, preceduto dalla KTM di Brad BInder. Marc Marquez ha provato a sfruttare la scia del campione in carica, non facendo meglio di nono. Fabio Quartararo e Yamaha in decima casella, approfittando di una carcassa Michelin favorevole alla M1.  Griglia di partenza MotoGP Thailandia  QUALIFICHE 1  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040216/limit/39/lng/it  QUALIFICHE 2  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040217/limit/39/lng/it 

Pole per Martin, quarta volta per lui quest&#39;anno. Prima fila completata da Marini e Aleix Espargar&ograve;. Bezzecchi quarto, Bagnaia sesto

GP Thailandia, classifica e tempi qualifiche MotoGP

        La prima giornata di prove del Gran Premio della Thailandia della MotoGP ha visto Jorge Martin chiudere al comando, ma tra i protagonisti del venerd&igrave; va annoverato anche Fabio Quartararo. Il francese si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio sul tracciato di Buriram, riuscendo a chiudere la seconda sessione ottavo e non distante dalla leadership, sfruttando al meglio la propria poderosa frenata nelle tante staccate importanti presenti al Chang International Circuit. Test Jerez: Pirro ci prova, Bautista piano B per Ducati Obiettivo podio per Fabio Quartararo e la Yamaha  Il campione del mondo 2021 ha evidenziato come Buriram sia una pista in grado di sposarsi bene con il proprio stile di guida: &ldquo;Per noi &egrave; stato possibile spingere al massimo fin da subito, mentre gli altri hanno faticato un po' di pi&ugrave; all'inizio della giornata. Per me questa &egrave; una pista molto divertente, con punti davvero complicati visto che bisogna frenare fortissimo e poi raddrizzare immediatamente la moto cercando di non farla derapare e al contempo attivando l'abbassatore il prima possibile. Io sono un pilota a cui piace guidare in questo modo&rdquo;. &ldquo;In ogni caso, &egrave; stata una prima giornata decisamente positiva&rdquo;, ha aggiunto il pilota di Nizza, fissando l'ambizioso obiettivo per il fine settimana. &ldquo;Fin dalla vigilia sapevo che in questo weekend avremmo avuto tute le carte in regola per essere protagonisti e, in effetti, siamo abbastanza veloci. Credo che un obiettivo realistico per il weekend possa essere la Top 5, ma non &egrave; impensabile un podio in almeno una delle due gare visto che perdiamo tempo nei rettilinei ma riusciamo a recuperare nella fase di staccata&rdquo;. L'addio di Toprak, Rea e il regolamento: Dosoli sulla Yamaha di oggi e di domani       

Dopo un ottimo venerd&igrave; sul tracciato di Buriram, Fabio ha fissato un obiettivo ambizioso in vista delle gare, con ritrovato ottimismo rispetto a Phillip Island

GP Thailandia: il podio non è irraggiungibile per Quartararo e la Yamaha

        Pi&ugrave; che fare caldo, Buriram &egrave; caratterizzata da un tasso di umidit&agrave; altissimo. Ci&ograve; significa che avremo giornate bagnate dalla pioggia? Staremo a vedere, nel frattempo la MotoGP ha completato il primo turno di prove libere in condizioni di asciutto, comandato da Jorge Martin.&nbsp; Lo spagnolo ha perfezionato il record della pista, con il tempo 1'30"520. Pecco Bagnaia &egrave; solo decimo. Gran Premio di Thailandia in TV: gli orari&nbsp; Martin attacca, Bagnaia studia: sfida differita al Chang International Circuit Pecco &egrave; leader di classifica, Martin conta nella matematica: discorso titolo pienamente aperto in una stagione 2023 marcata Ducati. Bagnaia e il team Lenovo hanno operato parecchio sulle due Desmosedici GP23 ufficiali, tra cambi di assetto e giri cronometrati. Lavoro diverso per Prima Pramac e Jorge, immediatamente all'attacco del turno inaugurale. La Desmosedici GP23 satellite &egrave; gi&agrave; pronta per qualifiche, Sprint e Gran Premio? A rispondere saranno i tempi sul giro e relative liste finali. Solitamente, lo spagnolo armeggia meno su set up di quanto faccia l'italiano. Morbidelli, miglior italiano della MotoGP Thai Quinto, mica male. Franco Morbidelli parte con buon piglio in Thailandia, che rappresenta una delle ultime volte per lui assieme a Yamaha. L'italo-brasliano ha posto la M1 dopo&nbsp; Jorge Martin, Maverick Vinales . anche lui sotto al record precedentemente detenuto dal Marc Marquez nel 2019 -&nbsp; Pol e Aleix Espargar&ograve;. Eccellente prestazione. Fabio Di Giannantonio tiene banco sul motomercato, nel frattempo &egrave; settimo. Fabio Quartararo e due posizioni sotto Pecco Bagnaia, Marc Marquez piuttosto in basso, come lo sono Luca Marini, Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini. Peggio ancor Johann Zarco, ben sapendo che si stia scrivendo di "semplice" turno P1 del venerd&igrave;.  P1 MotoGP: classifica dei tempi        

Buriram &egrave; Martin a passare subito all'attacco, con nuovo record della pista. Bagnaia &egrave; decimo. Morbidelli quinto, miglior italiano della mattinata

GP Thailandia, risultati  e tempi FP1 MotoGP

L&#39;incandescente finale di stagione che vede protagonisti Jorge Martin e Pecco Bagnaia in relazione ad una lotta per il titolo resa particolarmente incerta dal ridotto gap che li divide (27 punti), nell&#39;imminente GP della Thailandia sul circuito di Buriram assumer&agrave; una veste ancor pi&ugrave; tesa. Lo scacchiere della MotoGP si &egrave; piazzato in un ordine delineato pi&ugrave; o meno in modo chiaro nelle ultime uscite stagionali; Jorge Martin ha meritatamente assunto lo status di riferimento assoluto della top class in termini di velocit&agrave; e facilit&agrave; di prestazione, come ampiamente mostrato dalla met&agrave; della stagione fino ad oggi; mentre Bagnaia ha fatto della costanza di rendimento il suo punto di inattaccabilit&agrave;, difendendosi in modo pressoch&eacute; perfetto dall&#39;irruenza istintiva e prepotente (sportivamente parlando) dello spagnolo del team Pramac e riuscendo ad accumulare punti di vantaggio negli ultimi due GP nonostante partisse da sfavorito. La freddezza e la maturit&agrave; del campione del mondo in carica gli hanno permesso aggiungere un&#39;arma in pi&ugrave; al suo arsenale, che a Buriram dovr&agrave; essere messo in atto a pieno regime per contenere i tentativi di recupero del rivale.&nbsp;  MotoGP Thailandia: le parole di Bagnaia, Martin e Bezzecchi  Ruolo invertito rispetto al 2022  In questo finale di stagione Bagnaia rappresenta colui che si trova nel centro del mirino dell&#39;inseguitore principale, in questo caso Jorge Martin; un contesto tecnico opposto rispetto alla passata edizione della top class, dove l&#39;alfiere della Ducati inseguiva Quartararo in virt&ugrave; di un&#39;inerzia e di un&#39;ascesa caratterizzata da un&#39;estrema competitivit&agrave; che l&#39;aveva eletto a riferimento della categoria. In questa nuova veste Bagnaia sta dimostrando di saper districarsi al meglio; un&#39;affermazione basata sull&#39;osservazione del recente andamento dell&#39;italiano, abile nel riuscire a sfruttare ogni occasione lasciata intravedere da Martin e cogliendo il massimo risultato possibile in GP dove non appariva come il pi&ugrave; rapido.  La mentalit&agrave; del pilota di Chivasso, ovvero la chiave che al momento lo vede in leggera superiorit&agrave; rispetto a Martin, fonda la sua consistenza proprio nella consapevolezza e nella sicurezza verso i propri mezzi, nonch&eacute; in relazione alla gestione e all&#39;approccio da dover adoperare di volta in volta: &quot;Devo spingere pensando al contempo al campionato, specie quest&rsquo;anno dove ogni weekend consegna 37 punti. Non &egrave; il momento di calmarsi, vedremo dopo la gara del Qatar quale sar&agrave; la situazione. Ho perso punti a causa di alcuni errori nel corso della stagione ma nelle ultime gare sono stato bravo a riaprire un gap, anche se 27 punti non bastano per restare sereno&quot;.  La sfida fuori dalla pista  Sia Bagnaia che Martin stanno portando avanti una sfida che inevitabilmente si estende e valica i confini del tracciato. Come spesso accade quando in palio c&#39;&egrave; il titolo iridato, ogni fattore diventa determinante ed in tal caso le dichiarazioni pronunciate assumono un ruolo con una valenza che ha un peso specifico diverso rispetto ad altri momenti del campionato. &quot;Mi sento pi&ugrave; forte dell&rsquo;anno scorso, in una condizione migliore. Mi sento meglio in sella ed &egrave; migliorato il mio legame con la squadra. La velocit&agrave; in questo discorso &egrave; importante, ma ci sono anche altre componenti&quot;. Cos&igrave; Bagnaia si &egrave; esposto alla vigilia del GP della Thailandia, sottolineando nuovamente una forza d&#39;animo ed una convinzione nei propri mezzi che assomigliano ad un chiaro messaggio nei confonti di Martin, quasi ad avvisarlo ed intimorirlo, in senso prettamente strategico circa la sua forza ed i suoi intenti.&nbsp;  A prescindere dalla veridicit&agrave; o meno delle parole di Bagnaia, un fattore irrilevante nella nostra analisi (sebbene potremmo elargire tesi su quanto Bagnaia fosse pi&ugrave; competitivo nel finale della stagione 2022 rispetto a Quartararo o al contrario quanto sia pi&ugrave; consistente in questa fase attuale di carriera), le parole dell&#39;italiano mettono ancora una volta in luce la grinta, la lucidit&agrave; e la concentrazione. Tre elementi che tanto hanno fatto male allo spagnolo tanto in Indonesia quanto in Australia.&nbsp;&nbsp;    GP Thailandia, Marquez: &quot;Non ho la fiducia che serve per andare al limite&quot;  &nbsp; 

Nella passata stagione il pilota di Chivasso recitava il ruolo di predatore mentre adesso deve difendersi dagli attacchi di un arrembante Jorge Martin

MotoGP: da inseguitore ad inseguito. La strategia comunicativa di Bagnaia

        Rivali in pista, amici fuori. Pecco Bagnaia e Jorge Martin si stanno giocando il titolo MotoGP, separati come sono da soli 27 punti, ma le tensioni vissute in tempi recenti nella classe regina con altre rivalit&agrave; sembrano lontanissime. Bagnaia e Martin, rivali con rispetto  Scordatevi infatti le frecciate Rossi-Lorenzo, le schermaglie tra Valentino e Marc Marquez, o prima ancora le bordate tra il #46 e Max Biaggi. Quella tra Bagnaia e Martin &egrave; una rivalit&agrave; &ldquo;soft&rdquo;, senza giochi psicologici, un&nbsp;po&rsquo; come quella vissuta tra il piemontese e Fabio Quartararo nel biennio 2021-2022. A tal proposito, i due contendenti sono stati protagonisti di un breve scambio di battute durante la conferenza stampa del GP Thailandia, nella quale hanno confermato la bont&agrave; del rapporto che li lega. &ldquo;Per me &egrave; sempre importante distinguere il rapporto personale da quello in pista&rdquo; le parole del numero 1, che ha per&ograve; spiegato di non avere occhi di riguardo quando abbassa la visiera. &ldquo;In gara bisogna essere rispettosi, ma non puoi pensare che stai lottando contro un amico. Se un sorpasso va compiuto, bisogna portarlo a termine, senza perdere di vista il rispetto. Siamo maturi a sufficienza da capirlo&rdquo;. Il Gran Premio di Thailandia in TV: orari Sky e TV8 Bagnaia vs Martin, ma solo in pista  Parole confermate dallo stesso Martin. &ldquo;Sono d'accordo con Pecco, abbiamo un ottimo rapporto &ndash; il commento del portacolori Prima Pramac &ndash; ci rispettiamo molto e chiacchieriamo tanto insieme, poi in pista lottiamo e cerchiamo di battere i nostri avversari". Alla vigilia della gara di Buriram, l&rsquo;aria tra i due contendenti appare quindi serena, scevra di tensioni o malumori, almeno per ora. Nessuna polemica, nessuna dichiarazione "pepata". "I tempi cambiano" recitava un antico adagio, e anche le rivalit&agrave; nel Motorsport lo dimostrano. MotoGP Thailandia, Di Giannantonio: "Ecco perch&eacute; Honda dovrebbe scegliermi"       

Nel gioved&igrave; del GP Thailandia, i contendenti al titolo sono apparsi sereni e distesi: "Siamo entrambi maturi, ci rispettiamo tanto sia in pista che fuori"

MotoGP, Bagnaia e Martin: "La rivalità non rovina il nostro rapporto"

        E' un Marc Marquez sconsolato, quello che &egrave; arrivato a Buriram per il Gran Premio della Thailandia. Lo spagnolo, che proprio qui nel 2019 ha festeggiato il suo ottavo (e al momento ultimo) titolo mondiale in carriera, sa che con la Honda RC213V non potr&agrave; puntare a risultati di grande rilievo, ma spera comunque nella pioggia, che potrebbe livellare parzialmente le prestazioni delle varie moto. GP Thailandia, Quartararo: "In Australia ho faticato ma qui sar&ograve; veloce" Marquez non si illude e spera nel bagnato  Pur senza farsi troppe illusioni, Marc spera nella pioggia: &ldquo;Se piover&agrave;, avremo delle possibilit&agrave; di ben figurare. Sono sempre forte sul bagnato e conosco bene i riferimenti da prendere in caso di condizioni difficili, ma quest'anno sento di non guidare in maniera efficiente nemmeno con la pioggia e non voglio illudermi, perch&eacute; il feeling in sella non &egrave; buono e tutte le cadute che avvengono senza preavviso tolgono la fiducia che serve per andare al limite&rdquo;. "A Phillip Island ho spinto, ma i risultati non sono stati quello sperati.&nbsp;Certamente se devo rischiare, preferisco farlo in curve lente dove in caso di caduta non ci si pu&ograve; far troppo male, ma cadere cos&igrave; tanto &egrave; un problema se, come quest'anno, non si sa per quale motivo avvengano gli incidenti. Questo weekend partiremo all'attacco, ma un buon risultato per noi al momento &egrave; la Top 10, non abbiamo il pacchetto per puntare alla vittoria&rdquo;, conclude Marquez, decisamente realista. MotoGP: Oliveira nella "sua" Buriram, in cerca di gloria con Aprilia       

Lo spagnolo arriva a Buriram consapevole delle difficolt&agrave; che sta vivendo con la Honda: &ldquo;In caso di pioggia potremmo ben figurare, ma non voglio illudermi&rdquo;

GP Thailandia, Marquez: “Non ho la fiducia che serve per andare al limite”

        Fabio Di Giannantonio &egrave; al centro delle chiacchiere MotoGP, sia per i risultati in pista che per le voci riguardanti il suo futuro. Infatti, il pilota Gresini Racing &egrave; reduce dal podio conquistato a Phillip Island e arriva in Thailandia con il duplice obiettivo di proseguire il suo momento positivo e trovare al pi&ugrave; presto una sella per il 2024. Il Gran Premio di Thailandia in TV: orari Sky e TV8 Di Giannantonio riparte da zero in Thailandia  &ldquo;Cosa mi aspetto da Buriram? Arrivo a questo appuntamento con i piedi per terra perch&eacute; ogni weekend &egrave; una storia diversa &ndash; le parole del romano nel gioved&igrave; prima del Gran Premio &ndash; sono felice perch&eacute; sono andato fortissimo sia in India che in Australia, ma allo stesso tempo so di dover rimanere concentrato visto che ripartiremo nuovamente da zero&rdquo;. A colpire &egrave; la grande crescita mostrata da Diggia nella seconda met&agrave; del 2023, un progresso frutto del lavoro e non della casualit&agrave;, come spiegato dallo stesso ducatista. &ldquo;Stiamo iniziando a raccogliere i frutti del nostro lavoro. Nel 2022 sia io che il team eravamo debuttanti in MotoGP, poi quest&rsquo;anno &egrave; arrivato Frankie Carchedi (capotecnico, ndr) e sono cambiate tante cose, quindi questa stagione &egrave; stata una specie di anno zero&rdquo;. GP Thailandia, Bagnaia vs Martin Fabio Di Giannantonio, 2024 in Honda?  Il terzo posto nel GP d&rsquo;Australia ha infine ripagato gli sforzi di Fabio e della struttura Gresini: "La MotoGP &egrave; tosta, lo hanno dimostrato tanti debuttanti che all&rsquo;inizio hanno faticato &ndash; ha proseguito il #49 &ndash; Ducati mi ha sempre sostenuto, io sono riuscito a crescere e adesso raccolgo il frutto degli sforzi compiuti: i nostri non sono exploit casuali, e non &egrave; vero che adesso ho la mente libera da eventuali pesi contrattuali. Anzi, non sono mai stato cos&igrave; in pensiero per il futuro&rdquo;. A proposito del 2024, il nome di Di Giannantonio &egrave; accostato al Team HRC. &ldquo;Il mio manager sta facendo il suo lavoro, mentre io penso al mio, cio&egrave; guidare, cercando di mantenere la serenit&agrave;. Avrei voluto sapere qualcosa sulla prossima stagione gi&agrave; tre mesi fa, ma credo che avremo novit&agrave; entro qualche settimana. Perch&eacute; la Honda dovrebbe scegliere me? Io sono un lavoratore, come ho dimostrato in tutta la carriera, avere un pilota che lavora a testa bassa. Credo sia un valore aggiunto per ogni Casa. Ovviamente contano i risultati, ma bisogna essere realisti in merito alla propria situazione di partenza, come me all&rsquo;inizio di quest&rsquo;anno con Gresini&rdquo; la conclusione di Fabio. GP Thailandia: caratteristiche del circuito       

Alla vigilia del weekend di Buriram, il pilota Gresini Racing ha parlato del suo attuale stato di forma e delle voci riguardanti il suo futuro

MotoGP Thailandia, Di Giannantonio: "Ecco perché Honda dovrebbe scegliermi"

        Dopo essere tornato sul podio in occasione del Gran Premio dell'Indonesia, Fabio Quartararo &egrave; nuovamente sprofondato nella parte bassa della classifica a Phillip Island per via di una Yamaha M1 davvero poco competitiva sul tracciato australiano. Buriram, dove questo weekend si correr&agrave; il GP della Thailandia (qui gli orari), &egrave; un circuito su cui Fabio ha ottimi ricordi legati al 2019, anno in cui sfior&ograve; la vittoria, ma nel 2022 non arriv&ograve; nemmeno in zona punti. MotoGP: Oliveira nella "sua" Buriram, in cerca di gloria con Aprilia Quartararo: &ldquo;Spero di trovarmi bene come a Mandalika&rdquo;  "Di solito quest'anno io e la Yamaha disputiamo un buon weekend e poi facciamo fatica in quello successivo, per poi tornare competitivi", ha detto ironicamente il pilota francese. "Considerando che a Phillip Island siamo andati malissimo, spero di proseguire questo trend e di ben figurare qui in Thailandia. Scherzi a parte, dobbiamo restare positivi e il mio obiettivo al momento &egrave; quello di centrare l'accesso diretto alla Q2 fin dal venerd&igrave; perch&eacute; solo partendo dalle prime tre file si pu&ograve; sperare in una buona gara". "Le condizioni meteo saranno cruciali per tutti in questo fine settimana, ma credo di poter essere protagonista come accaduto a Mandalika", prosegue il campione del mondo 2021. "Useremo delle gomme dalla carcassa simile, ma la differenza fondamentale sar&agrave; che qui, contrariamente all'Indonesia, ci saranno tre lunghi rettilinei che potrebbero farci faticare di pi&ugrave; nel confronto diretto con i nostri rivali". Un GP della Thailandia da braccio di ferro tra Bagnaia e Martin &ldquo;La lotta mondiale? Spero duri fino a Valencia&rdquo;  "Purtroppo trovo difficile fare un pronostico su chi diventer&agrave; campione del mondo, perch&eacute; avrei preferito esserci anche io in quella lotta. Non mi sbilancio n&eacute; dalla parte di Bagnaia, n&eacute; da quella di Martin, sperando che sia un bel duello e che si decida tutto soltanto nell'ultima gara a Valencia", conclude il centauro di Nizza. SBK, ecco il calendario 2024: debutta Cremona!       

Il francese scherza sul trend della stagione: &ldquo;Dopo una gara difficile di solito vado forte. La lotta mondiale? Non mi sbilancio, ma vorrei esserci anche io&rdquo;

GP Thailandia, Quartararo: “In Australia ho faticato ma qui sarò veloce”

        L'edizione 2022 del Gran Premio della Thailandia (qui gli orari del weekend) venne fortemente condizionata dal meteo, con la pioggia protagonista la domenica. Una condizione che cambi&ograve; i valori in campo e che permise ad un sorprendente Miguel Oliveira di trionfare in sella alla KTM RC16 per la seconda volta in stagione. Avanti veloci, quest'anno il pilota portoghese si presenta a Buriram in cerca di riscatto dopo una stagione segnata sia dalla sfortuna nella prima parte, sia da prestazioni poco costanti nella seconda con l'Aprilia RS-GP del team RNF. Tuttavia, se c'&egrave; un tracciato su cui Miguel pu&ograve; riscattarsi ritrovando il suo vero potenziale (mostrato quest'anno solo in un paio di occasioni, con un quarto posto a Silverstone come miglior piazzamento), quello &egrave; proprio il Chang International Circuit. MotoGP: nuova operazione per Alex Rins, niente Thailandia per lui Oliveira: &ldquo;In caso di pioggia, possiamo essere ottimisti&rdquo;  &ldquo;Buriram &egrave; un circuito che mi piace, ma &egrave; sempre difficile prevedere i nostri risultati visto che quest'anno siamo tutti molto vicini e, soprattutto, da un weekend di gara all'altro difficilmente ci sono gli stessi protagonisti in lotta per le prime posizioni&rdquo;, ha spiegato Oliveira alla vigilia del Gran Premio thailandese. &ldquo;In caso di pioggia, per&ograve;, sono ottimista visto che con l'Aprilia mi sono trovato bene in queste condizioni a Motegi&rdquo;. &ldquo;La RS-GP &egrave; un'ottima moto con un grande potenziale. L'unico problema &egrave; che tutti i piloti che la guidano, me compreso, faticano ad essere costanti dal punto di vista del rendimento, ma ci manca davvero poco per arrivare al top. Se venissero migliorate leggermente la fase di frenata e l'accelerazione dalle curve pi&ugrave; lente, sarebbe una moto praticamente perfetta&rdquo;, conclude il numero 88, pronto a dare gas su una delle sue piste preferite. Rutter, Hickman e Brookes: line up stellare per l'FHO Racing a Macau       

Nel 2022 Miguel ha vinto il GP thailandese sul bagnato. Il portoghese sta vivendo una stagione di alti e bassi, ma su una pista amica potrebbe tornare in alto

MotoGP: Oliveira nella “sua” Buriram, in cerca di gloria con Aprilia

        Buriram significa Gran Premio di Thailandia, che ha una classe MotoGP in piena esplosione di titolo mondiale. I due piloti bomba sono Pecco Bagnaia e Jorge Martin, pronti a far detonare il Chang International Circuit, tracciato a presentar s&igrave; una parte guidata, premiante tuttavia chi sappia staccare al limite. Chi la spunter&agrave; tra le Ducati GP23 Lenovo e Prima Pramac? Il Gran Premio di Thailandia in TV! Bagnaia, ragione e costrutto della MotoGP Un numero 1 si costruisce, mediante gran lavoro di squadra. Questo lavoro non sempre potrebbe portare i benefici cercati e, parlando di MotoGP, &egrave; basato su un metodo pensato, preciso, a convogliare gli sforzi di reparto corse, ingegneri, addetti del team e pilota. ll pacchetto perfetto detenuto da Bagnaia, riferimento della serie in quanto campione in carica e leader di classifica. Pecco vanta un gran manico, lo abbiamo visto, ma ha dalla sua pure una struttura che parte dall'azienda, &egrave; messa in pista dalla formazione ufficiale marcata Borgo Panigale. Lui - se non esagera, sapendo quanto facile sia sbagliare - pondera ogni manovra e azione, sia nella ricerca dell'assetto ottimale per la Desmosedici, sia tra i cordoli di ogni pista. Utile &egrave; per il torinese dare quanto quanto "aver pazienza", come l'ha avuta In Indonesia e Australia. Cervello fino.  Martin, esplosivit&agrave; e fantasia della MotoGP Da un punto A a un punto B, Martin &egrave; probabilmente - tesi da appurare qualora guidasse moto diverse dalla Ducati - il pilota pi&ugrave; veloce della classe regina. Eccellente il polso destr dello spagnolo, solo che il segmento appena citato si presenti in gara non una volta sola, bens&igrave; 20, 25, 28. Dipende.&nbsp; Ecco, l'istintivo Jorge pu&ograve; tutto quando deve superare, &egrave; molto bravo pure a traiettoria libera, tuttavia si smarrisce in piccoli ma fondamentali dettagli. Abbiamo parlato di scelta dei pneumatici? E' capitato, per&ograve; il portacolori Prima Pramac non deve essere affossato per le scelte compiute: lui si sentiva di poter gestire quanto scelto, l'azzardo non ha pagato. Appunto, in termini di azzardi, il numero 89 secondo &egrave; a nessuno. Anche perch&eacute;, lo ha detto, sa che le vere responsabilit&agrave; di titolo appartengono al diretto rivale nella corsa 2023. Essere pi&ugrave; "leggeri" pu&ograve; aiutare il nativo di Madrid.  MotoGP a Chang da compromesso: meglio le curve o le frenate? In questo articolo si analizzano sommariamente le caratteristiche del Chang International Circuit le quali, come intuirete, sono basate sul compromesso d'assetto. I quattro probanti rettilinei mettono alla prova i propulsori - evviva i cavalli! - e le relative frenate, in cui le MotoGP staccano a ruota posteriore alzata da terra. La parte centrale &egrave; piuttosto guidata, ma non pensate si tratti del Mugello o di Assen; ecco perch&eacute; in tanti vi possono fare la differenza. Facile non &egrave;, ma neppure la pi&ugrave; tecnica e selettiva di tutto il calendario iridato. Piuttosto, occhio ai contatti in gara. Pecco Bagnaia e Jorge Martin ricorderanno il doppio successo di Marc Marquez e la singola vittoria da parte di Miguel Oliveira, come terranno a mente i personali podi ed entrate in top ten. Il meteo dice pioggia da venerd&igrave; a domenica, sperando di evitare quanto successo in Australia.        

La ragione di Pecco contro l'istinto di Jorge: chi avr&agrave; la meglio dei due ducatisti dotati di GP23? Circuito di Buriram che premia gli staccatori

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