        Triste, ma vero. Come avrete appreso mesi orsono, la Suzuki ha deciso di abbandonare anzitempo la MotoGP. Perch&eacute; scrivere "anzitempo", che significato ha l'affermazione? Il motivo &egrave; presto detto: pur di abbandonare il campionato, la Casa di Hamamatsu &egrave; pronta a pagare penali e sanzioni, applicate nel caso in cui non si rispettino i contratti stipulati. Cos&igrave; sta anando, o meglio, cos&igrave; &egrave; andata. Team Ecstar di livello: speriamo che ogni addetto si ricollochi presto  In tutto questo, la squadra che colpe ha? Nessuna, perch&eacute; ognuno di loro rappresenta il top della massima categoria a due ruote. Attenzione, mica scriviamo queste parole per mera convenienza, ruffianaggio, "paraculite" o quant'altro, no. E' veramente cos&igrave; e, se avrete occasioni di relazionarvi coi membri Ecstar, confermerete. Dagli addetti stampa ai capotecnico dal manager di riferimento ai meccanici, dallo staff impegnato nell'hospitality al camionista; parliamo di professionisti competetenti, seri e qualificati. Ecco perch&eacute; gli si augura di trovare presto una nuova collocazione nel paddock. In diversi ci sono riusciti, speriamo ce la facciano tutti. GSX-RR, la MotoGP pi&ugrave; bella  Siam pur d'accordo, ognuno ha i suoi gusti. Va bene. Per&ograve;, raccogliendo feedback all'interno e all'esterno del paddoc, emerge quanto segue: la Suzuki GSX-RR viene votata quale MotoGP pi&ugrave; bella della griglia. Se non pi&ugrave; "bella", perlomeno la maggiormente apprezzata. Ecco i motivi: linee meno estreme se paragonate alle rivali, ricerca aerodinamica s&igrave; presente, tuttavia poco esasperata, design a ricordare le moto del passato, livrea "da paura", terminali di scarico "da paura", suono "da paura", odore da "paura". Odore? Che c'entra l'odore? S&igrave;, perch&eacute; la quattro cilindri di Hamamatsu profuma. Annusatela, e ci darete ragione. Suzuki e la MotoGP: "addio" o "arrivederci"?  Cosa ci spinge a sperare nel ritorno di Suzuki (perlomeno, dato che &egrave; assente da praticamente tutte le competizioni importanti) in MotoGP? Proprio la storia, che la vide debuttare nel 2002 con la GSV-R, andata subito a podio con Akyra Ryo a Suzuka.&nbsp; Anni di gare con quel progetto, poi l'uscita, poi il ritorno. Ricordate? A fine 2011 la MotoGP venne salutata ma, all'inizio del 2015 ripresa. Il prototipo pass&ograve; da propulsore a V, a quattro in linea dotato di scoppi irregolari. L'apice dell'ascesa, il titolo conquistato insieme a Joan Mir due anni fa, oggi l'ombra di quel pilota. Il risultato massimo del 2022, nel discutissimo articolo che avemmo evitato di proporvi. La storia lo ha detto: Hamamatsu &egrave; abituata agli "in &amp; out": lo far&agrave; ancora?       

<p>Al Ricardo Tormo l'ultima azione di Alex Rins e Joan Mir con le GSX-RR, poi il progetto verr&agrave; smantellato. La Casa di Hamamatsu abbandoner&agrave; per sempre o, come ha fatto nel passato, torner&agrave; con una moto nuova?</p>

La speranza è l'ultima a morire: rivedremo la Suzuki in MotoGP?

Mai come in questa stagione Suzuki sente di essere vicina al grande salto. I cinque podi di Rins e i quattro di Iannone della scorsa stagione confermano i grandi progressi della GSX-RR.&nbsp;  NOVITA&#39; 2019 - Il prototipo con cui quest&#39;anno correranno Alex Rins e il nuovo arrivato Joan Mir non &egrave; altro che l&#39;evoluzione, per motore e telaio, dell&#39;ultima versione con cui Suzuki ha concluso la seconda parte del 2018. In attesa di vedere in pista i due piloti, in questi giorni i collaudatori Sylvain Guintoli e Takuya Tsuda hanno fatto dei test sul tracciato malese di Sepang. L&#39;obiettivo &egrave; quello di agganciare gli altri costruttori e lottare regolarmente per il podio in ogni tracciato. I due piloti si sono detti soddisfatti del telaio. Sulle novit&agrave; cromatiche si registra qualche spazio al giallo e al bianco sulla livrea.    IMPRESSIONI - &laquo;L&#39;obiettivo - ha detto Mir - &egrave; imparare e migliorare di gara in gara. Voglio arrivare ad un buon livello in Qatar, adattarmi alla categoria e alla moto, e da l&igrave; in avanti cercare di crescere, riducendo sempre di pi&ugrave; il distacco dai piloti di vertice&raquo;. Alex Rins invece forte della sua esperienza ora punta alla vittoria: &laquo;Spero che sia cresciuta molto (la moto, ndr)... ma non per dimensioni e peso! Sono sicuro che avranno introdotto alcuni importanti progressi e sviluppi. Vorrei che avesse un po&#39; pi&ugrave; di velocit&agrave; di punta e che possa essere un po&#39; pi&ugrave; forte in frenata. Voglio conquistare una vittoria&raquo;. Vittoria che manca alla Suzuki dal 2016, quando a tagliare il traguardo per primo nel Gp di Gran Bretagna fu Maverick Vinales. 

<p>L&#39;ultima vittoria risale al 2016 con Vinales. Rins vuole invertire la tendenza, Mir studia la MotoGP.</p> 

Suzuki presenta la nuova GSX-RR e sogna in grande

        L'appuntamento &egrave; per domenica 3 febbraio alle ore 11.00. Dopo Ducati, Honda e Petronas Yamaha, toccher&agrave; stavolta alla Suzuki svelare la moto con cui correr&agrave; il campionato mondiale MotoGP 2019. VIDEO - La casa di Hamamatsu mostrer&agrave; un video della nuova GSX-RR. La moto con cui Alex Rins e Joan Mir scenderanno in pista nei test di Sepag della prossima settimana non sar&agrave; completamente nuova perch&eacute; sfrutter&agrave; alcune parti gi&agrave; sviluppate e utilizzate lo scorso anno. Oltre ai due piloti ci sar&agrave; anche il collaudatore Sylvain Guintoli, in pista gi&agrave; da questo fine settimana. In Suzuki c'&egrave; molta aspettativa soprattutto sul motore, gi&agrave; provato nel GP del Giappone e nei test di fine 2018. Ma non solo.&nbsp;Il responsabile tecnico&nbsp; Ken Kawauchi nei giorni scorsi aveva sottolineato un aspetto importante: &laquo;Dal Mugello, abbiamo iniziato a utilizzare il nuovo telaio con rinforzo in carbonio mentre ad Assen siamo riusciti a mettere in pista degli aggiornamenti sul motore. Sono state delle modifiche importanti per le prestazioni&raquo;. Modifiche che Suzuki ha gi&agrave; sperimentato in pista con ottimi risultati. BRIVIO - Anche il team manager Davide Brivio &egrave; fiducioso, soprattutto per la quantit&agrave; di materiale a disposizione da assemblare e confida nella capacit&agrave; di messa a punto degli ingegneri per avere una moto competitiva gi&agrave; dalle prove libere del GP del Qatar. Dopo la Suzuki toccher&agrave; alla Yamaha Factory a svelare l'attesissima nuova livrea della M1 2019. L'appuntamento &egrave; per il 4 febbraio.       

Sar&agrave; una presentazione sobria rispetto a quelle che abbiamo gi&agrave; visto di Ducati, Honda e Petronas. C'&egrave; molta aspettativa per il motore messo a disposizione di Rins e Mir.

Suzuki svela la nuova GSX-RR: appuntamento a domenica 3 febbraio

Test a Misano: trovato un migliore equilibrio ciclistico

Pi&ugrave; trazione per la Suzuki GSX-RR

Nei due giorni di test (15 e 16 luglio) che si sono svolti a Misano Adriatico, il team Suzuki Ecstar ha lavorato molto sulle geometrie della ciclistica e sull&rsquo;elettronica con un obiettivo: migliorare la trazione, sia attraverso l&rsquo;aiuto della meccanica, sia dell&rsquo;elettronica. Inoltre, dato che il circuito di Misano &egrave; stato riasfaltato (ora c&rsquo;&egrave; molto pi&ugrave; grip e meno sconnessioni), era importante verificare il rendimento dei set-up utilizzati nella passata stagione. Insomma, nessuna grossa novit&agrave; ma un importante lavoro di messa a punto, per trovare una base dalla quale partire per affrontare la seconda parte della stagione, sfruttando al massimo l&rsquo;attuale potenziale a disposizione.  Satoru Terada - Project Leader:  "Questo test &egrave; stato molto importante, perch&eacute; abbiamo potuto provare delle tarature che durante i week end di gara non si possono utilizzare. L&rsquo;obiettivo era incrementare la trazione. Di sicuro entrambi i piloti hanno migliorato i loro feeling con la moto e questo &egrave; positivo. Ora abbiamo un nuovo set-up di base della ciclistica da cui partire. Sono stati fatti dei miglioramenti anche all&rsquo;elettronica per rendere l&rsquo;erogazione pi&ugrave; progressiva. Ora abbiamo le idee pi&ugrave; chiare. Sappiamo qual &egrave; il nostro potenziale ed in che modo possiamo sfruttarlo".  Davide Brivio - Team Manager:  "Uno degli aspetti pi&ugrave; positivi di questo test &egrave; che entrambi i piloti andranno in vacanza col sorriso. Prenderci una pausa ed effettuare un test lontano dalla gare &egrave; stato importante. Dovevamo fare un punto della situazione, giunti a met&agrave; stagione, anche perch&eacute; dobbiamo capire quale strada percorrere per sviluppare la GSX-RR. A mio avviso abbiamo fatto un enorme passo in avanti".  Maverick Vi&ntilde;ales:  Giorno 1 - 82 giri. Migliore: 1&rsquo;33&rdquo;.2 Giorno 2 - 84 giri. Migliore: 1&rsquo;32&rdquo;.7  "Questo &egrave; stato un test molto utile. Ho percorso molti giri in configurazione di gara, con il serbatoio pieno, ed alla fine ho trovato un ottimo feeling con la moto. All&rsquo;inizio, invece, ho avuto una brutta sensazione: mancava trazione e non ero veloce all&rsquo;ingresso delle curve lente. Poi, grazie ai nuovi assetti, abbiamo risolto i problemi. Per la sensazione che ho adesso vorrei andare a Indy la prossima settimana!".  Aleix Espargar&oacute;:  Giorno 1 - 69 giri. Migliore: 1&rsquo;33&rdquo;.2 Giorno 2 - 52 giri. Migliore: 1&rsquo;32&rdquo;.8  "Ho sofferto tanto il caldo e per questo &egrave; stato un test molto difficile, per&ograve; sono contento del risultato che abbiamo ottenuto. Dopo il Sachsenring volevo ritrovare un po &lsquo;di feeling con l&rsquo;avantreno, in particolare nelle curve lente. Ce l&rsquo;ho fatta, per merito delle nuove regolazioni che abbiamo provato. Anche l&rsquo;elettronica funziona meglio. In configurazione gara, abbiamo verificato il degrado delle le gomme dure, ma senza fare dei long run. Comunque la moto sta reagendo molto bene e questo &egrave; un dato importante, soprattutto per una squadra come la nostra. Ora staccheremo un po&rsquo; la spina per&ograve; ho voglia di correre e di fare bene perch&eacute; sento il bisogno di dimenticare il brutto week end al Sachsenring".  Riccardo Piergentili  [conti_gallery id=&rdquo;37339"]

Il Team Suzuki in Spagna, a Valencia, ha terminato la fase dei test, durata oltre un anno. La prossima uscita sar&agrave; per gareggiare, nel GP della Comunit&agrave; Valenciana in programma il 9 novembre. Il giorno dopo la squadra affronter&agrave; i test IRTA (in occasione dei quali la MotoGP inizier&agrave; ufficialmente la stagione 2015). Davide Brivio, il team manager, non nasconde che avrebbe voluto arrivare a questo punto con la GSX-RR ad un livello superiore, ma il manager brianzolo sa anche che lo sviluppo di un progetto nuovo passa attraverso i problemi da risolvere.  &laquo;In realt&agrave; noi, in Suzuki, consideriamo il GP Valencia la fine di questa esperienza di test: correremo come wild card (leggi QUI) la moto la guider&agrave; De Puniet e per lui sar&agrave; una sorta di premio finale (il francese nel 2015 correr&agrave; in Superbike, con la Suzuki leggi QUI). Il punto di svolta sar&agrave; luned&igrave; 10 novembre: sar&agrave; il primo giorno di test con i piloti ufficiali (Aleix Espargar&oacute; e Maverick Vi&ntilde;ales)&raquo;.  Che bilancio si pu&ograve; fare della lunga stagione dei test Suzuki?  &laquo;Purtroppo non &egrave; positivo come avremmo voluto. Ci sono stati tanti intoppi, soprattutto a causa del maltempo; e a volte De Puniet non ha girato per cadute e infortuni, come recentemente al Mugello. Abbiamo girato molto meno di quello che era stato preventivato. E questo ha influito sullo sviluppo della moto. Manca un po&rsquo; la prestazione, cio&egrave; la potenza del motore. Questo &egrave; un punto chiaro anche per gli ingegneri: bisogner&agrave; lavorare per trovare pi&ugrave; cavalli&raquo;.  Enrico Borghi  L&rsquo;intervista completa la potete leggere sul numero di Motosprint in edicola dal 21 ottobre.

Ma il Team manager Brivio &egrave; soddisfatto solo a met&agrave;: "Ci sono stati intoppi"

MotoGP, Suzuki pronta al rientro

L'ufficializzazione arriva dall'Intermot di Colonia: la Suzuki torna in MotoGP. Al Salone di Colonia &egrave; stato svelato anche il nome della nuova MotoGP: si chiama&nbsp;GSX-RR&nbsp;e sar&agrave; guidata da Aleix Espargar&oacute; e Maverick Vi&ntilde;ales. La squadra sar&agrave; gestita da Davide Brivio.&nbsp;La Casa giapponese ha inoltre confermato la sua apparizione in qualit&aacute; di wildcard nell&rsquo;ultima gara di questa stagione, cio&egrave;, il GP di Valencia. La&nbsp;Suzuki era uscita dalla MotoGP due anni fa, ma ha subito iniziato un nuovo progetto (caratterizzato dal motore 4 in linea e non pi&ugrave; a V) che vedete in queste foto. E che ha gi&agrave; svolto collaudi nell'ultimo anno e mezzo, in diversi circuiti del mondo. &ldquo;Il meteo &egrave; stato pessimo e questo ha influito nel ritardo dello sviluppo - cos&igrave; Brivio spiega in un'intervista che trovate sul numero di&nbsp;Motosprint&nbsp;in edicola oggi &ndash; ma i problemi li conosciamo. Gestione elettronica e potenza del motore. Mentre la ciclistica sembra funzionare bene, e in pi&ugrave; abbiamo un ulteriore sviluppo di telaio da verificare meglio&rdquo;. Il Team Suzuki svolge oggi e domani una due giorni di test al Motorland di Arag&ograve;n, poi prover&agrave;&nbsp;a Valencia a met&agrave; ottobre. Debutter&agrave; nel GP della Comunit&agrave; Valenciana. Cio&egrave; l&rsquo;ultima gara della stagione 2014. Dal luned&igrave; successivo comincer&agrave; a provare insieme a tutti i team, questa volta come &ldquo;costruttore&rdquo; iscritto al campionato.         

Al Salone Intermot di Colonia &egrave; stata presentata la GSX-RR di Espargar&oacute; e Vi&ntilde;ales

7 risultati per 'gsx-rr'

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