        La stagione 2023 di Johann Zarco &egrave; stata la migliore della sua gi&agrave; longeva carriera; il talentuoso pilota francese ha concluso l'anno con sei podi e una vittoria, la prima della sua avventura in top class. Una storia iniziata nel 2017 presso la corte del team Tech3 Yamaha che subito ha mostrato le doti e la velocit&agrave; del francese, svariate volte vicino al gradino pi&ugrave; alto del podio. Tuttavia le capacit&agrave; del due volte campione del mondo della Moto2 (nei campionati 2015-2016, unico pilota della storia della Moto2 a vincere l'iride in due annate consecutive), in top class sono state esaltate in particolar modo con la Ducati, con la quale a Phillip Island &egrave; riuscito a realizzare il suo pi&ugrave; che meritato obiettivo.  Nel 2024 Zarco cambier&agrave; casacca, approdando alla Honda del team di Lucio Cecchinello, per far spazio nel team Pramac a Franco Morbidelli, al fianco di Jorge Martin. Per il francese si tratta di un ritorno dal momento che nel 2019 disput&ograve; le ultime tre gare della stagione dopo aver rescisso il contratto con la KTM. Le 10 regole fondamentali della MotoGP: dalla qualifica alla gara Johann Zarco: "Orgoglioso della vittoria a Phillip Island" Intervistato da paddock-gp.com, il francese ha evidenziato l'importanza psicologica della prima vittoria di carriera in top class, maturata nella fase finale della scorsa stagione: "Sono orgoglioso di far parte del gruppo dei piloti che ha vinto in MotoGP. Quando ho tagliato il traguardo per primo in Australia non ero orgoglioso, ero felice e sollevato. Ora posso respirare e sono contento di averlo fatto. E&rsquo; una sensazione di orgoglio. Quando sei pi&ugrave; giovane, pensi che vincere un vittoria nel campionato del mondo o diventare un campione del mondo ti cambier&agrave; la vita, perch&eacute; sarai ricco e tutto sar&agrave; pi&ugrave; facile".  Il francese ha poi aggiunto: "Ma visto come si &egrave; sviluppata la mia carriera, posso dire di avere certamente una vita migliore, pi&ugrave; ricca finanziariamente, ma non al punto da non lavorare pi&ugrave; e vivere su un&rsquo;isola". Dopo la felice parentesi in Ducati durata quattro anni, che ha fornito alla Ducati l'esperienza di uno tra i piloti pi&ugrave; esperti e sensibili (relativamente specialmente allo sviluppo della moto) e al francese gli strumenti per poter essere considerato tra i piloti di spicco della top class, era il momento di intraprendere una nuova sfida: "Sono molto felice di voltare pagina e iniziare un nuovo capitolo. Ho fatto il mio tempo in Ducati".  Pedro Acosta: "MotoGP? Non mi spaventa, sono abituato alla pressione" | Esclusiva        

Il francese nel 2024 correr&agrave; con i colori del team LCR Honda, interrompendo cos&igrave; l'avventura con Ducati, durata quattro stagioni

MotoGP, Zarco: "Felice di cambiare, avevo fatto il mio tempo in Ducati"

        Dopo sette gare d'astinenza forzata dalla pista, a seguito e a causa dell'infortunio del Mugello in cui aveva rimediato fratture a tibia e perone, Alex Rins era tornato in sella alla sua Honda in occasione del week-end giapponese di Motegi. Nonostante la lunga riabilitazione ed il periodo d'assenza, lo spagnolo non &egrave; riuscito a completare il suo primo week-end di gara di rientro, essendosi fermato dopo le prime libere del venerd&igrave; a causa del troppo dolore avvertito alla gamba destra. A comunicare la notizia &egrave; stata la squadra dello spagnolo, che attraverso una nota ufficiale ha spiegato le motivazioni alla base della decisione: "Alex Rins &egrave; stato dichiarato non idoneo a causa del dolore avvertito alla gamba destra durante le prove in pista. Siamo orgogliosi dei suoi sforzi, grazie per averci provato Alex!" Prove libere 2: risultati e tempi FP2 MotoGP Giappone Alex Rins: "Troppo dolore oggi, in Indonesia ci riprover&ograve;" Lo stesso Rins, al termine del venerd&igrave; nipponico, ha spiegato l'andamento della sua giornata, manifestando comunque un cauto ottimismo per la condizione fisica nel suo complesso: "Va bene cos&igrave;, ho sentito un grande miglioramento rispetto il mese scorso dal punto di vista fisico sulla moto, ho fatto molti giri al mattino, pochi al pomeriggio invece, a causa del dolore alla gamba. Ad ogni modo, pi&ugrave; o meno era quello che volevamo capire, testare la mia gamba, le mie percezioni complessive ed il dolore che provavo". Lo spagnolo si &egrave; poi soffermato sulla scelta di non proseguire: "Volevamo capire fin dove potevo arrivare ma poi mi sono dovuto fermare perch&egrave; il dolore era troppo elevato. Ora continueremo con il recupero. In Indonesia ci riproveremo sicuramente anche perch&egrave; ripeto sono migliorato molto rispetto al mese scorso. La cosa pi&ugrave; difficile in pista per me sono state sicuramente le curve a destra".&nbsp; Moto2 FP2: Chantra si conferma nel pomeriggio, di Motegi incalzato da Canet   Alex Rins has been declared unfit due to the pain he&rsquo;s felt today on the right leg while testing on track. We are proud of his efforts, thanks for trying Alex! #LCR #MotoGP #JapaneseGP &mdash; LCR Team (@lcr_team) September 29, 2023          

Lo spagnolo del team Honda LCR si ferma dopo la FP1; era rientrato in pista dopo sette gare d'assenza a causa dell'infortunio rimediato al Mugello

MotoGP Motegi: week-end già terminato per Alex Rins

Alex Rins proprio non ce la fa. Dispiace apprendere che il titolare catalano del team LCR dovr&agrave; nuovamente rimanere fermo dalle azioni MotoGP, lasciando il posto a un collega sostituto. In occasione dei Gran Premi India e Giappone sar&agrave; Stefan Bradl a portare in gara la RC213 V della formazione di Lucio Cecchinello.  Bradl c&#39;&egrave;: tester pi&ugrave; presente in titolare nella MotoGP 2023  In fin dei conti, Stefan &egrave; pi&ugrave; impegnato di Alex. Strano, perch&eacute; un tester - al limite - sfrutta qualche wild card d&#39;annata, mettendo in pista un contributo pi&ugrave; che altro volto allo sviluppo. Nel caso di Bradl, contrariamente alla premessa, il discorso vale presenze (quasi) da corridore titolare.  Rins ha preso parte alle tappe di Portimao, Termas, Austin - podio e vittoria, mai dimenticarlo - Jerez, Le Mans e parte del Mugello. Dall&#39;Italia all&#39;Italia (Misano) assenze o, se veniva nel paddock, lo faceva per salutare squadra e colleghi. Il tedesco ha partecipato alla contesa degli USA, Spagna, Olanda, San Marino e Riviera di RImini.  Andando anche in India e Giappone, porter&agrave; a 6 il computo dei Gran Premi in cui ha posto firma, in alternanza tra Repsol HRC ufficiale e, appunto, LCR satellite. La sensazione suggerisce che, in qualche modo, lo rivedremo pi&ugrave; volte. Chi guida la RC213 V ne ha sempre una.    Calendario gare  &nbsp; 

Alex rimane a riposo: sulla Honda LCR correr&agrave; Stefan, tester HRC e pronto alla RC213 V&nbsp;

Per Rins ancora niente MotoGP: Bradl in India e Giappone

        Attraverso un comunicato emanato sui propri social, il Team Honda LCR ha annunciato la presenza di Iker Lecuona nel prossimo GP d'Austria, previsto per il week-end di gara del 18-20 agosto. Come gi&agrave; accaduto nel round di Silverstone lo spagnolo sostituir&agrave; l'infortunato e convalescente Alex Rins, alle prese con una lunga fase di recupero che potrebbe costringerlo a tornare in pista solo dopo il GP di Barcellona. Pertanto, il GP austriaco potrebbe non essere l'ultima occasione per vedere Lecuona all'azione con i piloti della top class del motomondiale. Il corridore Honda Superbike in questa stagione sta indossando le vesti del jolly della casa di Tokyo, essendo alla quarta partecipazione dopo aver sostituito Marc Marquez a Jerez e poi lo stesso Rins ad Assen e, per l'appunto, a Silverstone. MotoGP: Alex Marquez, un campione (ancora) troppo sottovalutato Quarto appuntamento in top class in questa stagione Non &egrave; facile rendere al meglio soprattutto in una classe complessa come la MotoGP, ancor pi&ugrave; in considerazione della saltuariet&agrave; delle presenze in griglia. Fino ad ora, in tal senso, il bottino di Lecuona non &egrave; (prevedibilmente) cos&igrave; ricco; lo spagnolo non &egrave; mai riuscito ad entrare in zona punti ed il miglior risultato risiede nella 16esima posizione del GP di Jerez. Ad Assen l'ex pilota KTM ha attraversato il peggior week-end di gara della sua fino ad ora breve avventura in top class, terminando in 20esima posizione nella Sprint Race e cogliendo uno "zero" in gara. A Silverstone lo spagnolo &egrave; riuscito a trovare pi&ugrave; feeling, seppur sia rimasto nuovamente fuori dalla zona punti.  MotoGP, veloce ma ancora poco efficace: la lunga attesa di Vi&ntilde;ales        

Il pilota spagnolo sostituir&agrave; nuovamente l'infortunato Alex Rins e per la quarta volta in stagione sar&agrave; al via in top class

MotoGP, Iker Lecuona al via nel GP d'Austria con Honda LCR

        C'&egrave; chi dice che Honda abbia smesso di credere alla MotoGP, riducendo sforzi e idee dedicate alla RC213 V. Ci piacerebbe far parlare costoro coi vertici HRC, invece assolutamente intenzionati a riduerre il gap accumulato nei confronti dei migliori - Ducati e non solo - nella voglia di riprendere la vetta. Una rivista soluzione aerodinamica &egrave; stata vista oggi a Silverstone, montata sulla moto LCR di Takaaki Nakagami. Classifica piloti&nbsp; RC213 V: ali giganti per un grip maggiorato?&nbsp; L'obiettivo pensato dagli ingegneri dell'Ala dorata &egrave; proprio quello: garantire maggior efficienza alla quattro cilindri giapponese in due fasi particolarmente delicate ma fondamentali: avantreno possibilmente pi&ugrave; basso in accelerazione - al di l&agrave; delle funzioni compiute da anti-wheeling e abbassatori - e capacit&agrave; di chiudere meglio curve strette e tornanti da bassa velocit&agrave;. Il cosiddetto downforce, ovvero, il carico aerodinamico. Le super ali che equipaggiano la parte bassa del cupolino e le appendici applicate alla parte alta della carena sul prototipo numero 30 del team LCR funzioneranno? Apprenderemo i relativi feedback nei media debrief, ma &egrave; evidente come da Tokio all'Europa il lavoro di Honda continui spedito nella classe regina a due ruote, nella speranza di ottenere i risultati ambiti.&nbsp; P.s. Le "super ali" somigliano tanto alle unit&agrave; usate per le Ducati Desmosedici...       

Il giapponese Nakagami porta in gara a Silverstone una rivisitazione di ali e appendici (vagamente) somiglianti alle soluzioni montate sulle Ducati Desmosedici

Honda (ancora) crede alla MotoGP: pacchetto aerodinamico per LCR

Attendendo il reale e non solamente ventilato passaggio di Alex Rins in Yamaha, di conseguenza si sonda la strada ipoteticamente percorribile da Franco Morbidelli. Sar&agrave; l&#39;italiano a &quot;lasciare&quot; la M1 del team Monster Energy al catalano che, a sua volta, saluter&agrave; il team LCR. La RC213 V - coincidenza o ragionamento - potrebbe essere guidata dal numero 21, che osserva le porte della MotoGP socchiudersi dopo sei anni di militanza.  Morbidelli e Ducati in MotoGP: bello, ma dove?&nbsp;  Giusto per completezza, citiamo ogni soluzione Ducati 2024. Il Lenovo ufficiale &egrave; blindato: Pecco Bagnaia rimane al suo posto previo contratto firmato, che potrebbe essere rinnovato in caso di bis iridato o, addirittura, tris. Il numero 1 rappresenta la certezza di Borgo Panigale. Al suo fianco, Enea Bastianini, sfortunato a inizio stagione, chiamato alla risposta da Silverstone alla fine. Prima Pramac e Jorge Martin continuano la collaborazione per almeno un anno, da valutare Johann Zarco che, tra l&#39;altro, nel 2025 potrebbe passare in SBK, vestendo i colori factory Aruba nel dopo-Alvaro Bautista. In virt&ugrave; di questo discorso, le Desmosedici satellite sono occupate.  Le indipendenti, quindi?! Il Mooney VR46 - si vocifera di un cambio del title sponsor - con Luca Marini e Marco Bezzecchi crescono in prestazioni e visibilit&agrave;, sebbene il Bez desideri una moto ufficiale. Che merita, al di l&agrave; del contratto diretto in arrivo dalla Casa. Marco vuole rimanere al suo posto, operazione interessante ma non scontata. Ecco perch&eacute; Zarco &egrave; in dubbio. Alex Marquez prosegue nel Gresini Racing, e la seconda quattro cilindri &egrave; in ballottaggio. I nomi in lizza sono parecchi.  Tra i quali, Franco Morbidelli. Sinceramente, sarebbe bello vederlo in azione con una Desmosedici, precisando contestualmente come la sella sia ambita da pi&ugrave; piloti di quanti se ne possano immaginare. Citiamo Alonso Lopez, Tony Arbolino, Jake Dixon tra i pi&ugrave; quotati.    Morbidelli in Honda: d&eacute;j&agrave; vu MotoGP  Perci&ograve;, Morbidelli sarebbe costretto a virare altrove. Questo altrove si chiama Lucio Cecchinello Racing, squadra quest&#39;anno capace di battere la Ducati in un Gran Premio oomenicale, per mezzo di Alex Rins - proprio lui - ad Austin. Parliamo di un mega team.  Il quale, al monento, ha in Iker Lecuona un arrivo quasi certo. Sia per quanto concerne la tappa mondiale di SIlverstone, sia per il prossimo futuro. Il valenciano vuole lasciare la SBK, riabbracciando l&#39;ambito prototipale. Se l&#39;operazione va in porto, resta una RC213 V.  Taka Nakagami tratta per rimanere, anche perch&eacute; sostenuto dallo sponsor Idemitsu. Il connazionale Ai Ogura &egrave; stato dato pi&ugrave; volte in MotoGP al posto di Nakagami, poich&eacute; pi&ugrave; giovane. C&#39;&egrave; pure Somkiat Chantra nelle possibilit&agrave; offerte dalla struttura asiatica.&nbsp;  E il Morbido? Cosa c&#39;entra in tutto questo ragionamento? C&#39;entra, in virt&ugrave; delle gare vinte e dei podi calcati in MotoGP. Franky &egrave; esperto, ambizioso di confermare l&#39;intatta velocit&agrave;. Il suo percorso in MotoGP cominci&ograve; nel 2018 insieme al team Marc VDS, equipaggiato da Honda.&nbsp;   

Franco lascer&agrave; Yamaha, nell&#39;ambizione una Ducati indipendente. Con le Desmosedici tutte prenotate, la RC213 V &egrave; la sola via&nbsp;

Honda LCR, unica chance per Morbidelli in MotoGP?

        La notizia era nota da tempo ed &egrave; divenuta ufficiale nella mattinata di marted&igrave; 19 luglio: Alex Rins lascia la partente Suzuki e vestir&agrave; i colori Honda LCR per le prossime due stagioni in virt&ugrave; di un contratto firmato direttamente con il Marchio giapponese.&nbsp;  Valentino Rossi: assolto l'ex manager Gino Badioli L'annuncio  A darne l'annuncio &egrave; stata la stessa squadra di Lucio Cecchinello. "Siamo lieti di annunciare la firma biennale di Alex Rins con noi e Honda Racing Corporation" fanno sapere dal team satellite della Casa di Tokyo. "Abbiamo appena firmato il contratto, quindi ora possiamo finalmente annunciarlo - le parole del team manager&nbsp;- Rins &egrave; un pilota esperto, veloce e da podio. Il suo bagaglio di esperienza, unito alla sua capacit&agrave; di dare consigli precisi alla squadra ci aiuter&agrave; sicuramente a migliorare il nostro pacchetto, puntando a lottare per pi&ugrave; podi in stagione&rdquo;. Rins va a sostituire il partente Alex Marquez, destinato al team Gresini Racing. Da definire il nome del suo compagno: in ballo ci sono i nomi di Takaaki Nakagami e Ai Ogura.&nbsp; MotoGP, Dall'Igna: "Vietare l'abbassatore anteriore? Ingiusto"&nbsp;       

Il pilota spagnolo lascia la Suzuki e si lega al team di Lucio Cecchinello per i prossimi due anni&nbsp;

MotoGP: ufficiale l'accordo tra Alex Rins e Honda LCR per il 2023

        La notizia non ha ancora i crismi dell&rsquo;ufficialit&agrave;, ma &egrave; gi&agrave; nota a tutti: Alex Rins diventer&agrave; un pilota Honda LCR a partire dal 2023, stagione che segner&agrave; l&rsquo;addio della Suzuki alla MotoGP. Espargaro-Vinales &egrave; il duo da battere in MotoGP? Rins, addio Suzuki   Il contratto legher&agrave; il pilota classe &rsquo;95 alla compagine di Lucio Cecchinello per le prossime due stagioni, cio&egrave; fino al termine del 2024, anno in cui Rins avr&agrave; compiuto 29 anni. L&rsquo;iberico si ritrover&agrave; cos&igrave; ad abbandonare la GSX-RR dopo ben 6 anni di convivenza, avendo debuttato con la Casa di Hamamatsu nella Top Class nel lontano 2017, senza mai cambiare moto negli anni successivi. Un salto, quello da Suzuki a Honda, che nasconde molte incognite per Rins, chiamato a utilizzare una molto diversa dalla Suzuki per la prima volta da quando corre in MotoGP. &nbsp; Pro e contro  Riuscir&agrave; Rins ad adattarsi alla Honda RC213V? Questo &egrave; tutto da vedere, e scriverlo non significa sminuire il talento di Alex. La creatura di Tokyo si sta dimostrando Marc Marquez-dipendente, con tutti i limiti del caso: assente il #93 causa postumi post-operatori, la Honda ha smarrito una chiara direzione tecnica, rivelandosi la moto pi&ugrave; difficile del lotto a livello di messa a punto. Alex andr&agrave; a inserirsi in un contesto piuttosto complicato, dove dovr&agrave; imparare a gestire la difficile moto giapponese, totalmente diversa dalla Suzuki guidata in questi anni. Infatti, la GSX-RR ha la fama di essere un prototipo dotato di ottima ciclistica, relativamente facile da guidare e docile nel comportamento; tutto il contrario della RC213V, che si sta rivelando brusca e difficile da domare, tanto da mandare in crisi Pol Espargaro &amp; Co. Il processo di adattamento rischia di essere, almeno sulla carta, piuttosto lento, che nella MotoGP attuale significherebbe ritrovarsi ben presto in una difficile posizione di classifica. D&rsquo;altro canto, l&rsquo;esperienza di Alex potr&agrave; tornare molto utile agli uomini di Tokyo, alla ricerca di piloti d&rsquo;esperienza che sappiano indirizzare lo sviluppo in attesa del pieno recupero di Marquez.&nbsp; &nbsp; Alex, servono meno cadute  Se la nuova moto sar&agrave; un&rsquo;incognita, probabilmente non lo sar&agrave; il cambio di team: la struttura di Cecchinello &egrave; garanzia di professionalit&agrave; e qualit&agrave;, l&rsquo;ambiente ideale per rilanciare una carriera che sta attraversando un momento complicato, come nel caso di Rins. Gi&agrave;, perch&eacute; se il passaggio in Honda &egrave; un&rsquo;incognita, d'altro canto il #42 dovr&agrave; abbandonare la tendenza che lo rende facilmente incline alle cadute, condizione che lo ha portato a buttare diversi risultati nel corso degli anni. In definitiva, il passaggio in LCR rappresenter&agrave; per Rins in parte una scelta a scatola chiusa ma soprattutto un&rsquo;occasione che lo spagnolo non dovr&agrave; sprecare, un'ultima spiaggia per rimanere nel giro del Motomondiale. Le scuse di Bagnaia dopo l'incidente: "Ho commesso una leggerezza"       

Lo spagnolo si prepara a difendere i colori della struttura di Cecchinello per le prossime due stagioni, ben sapendo che dovr&agrave; adattarsi a una moto non facile

MotoGP, Alex Rins in LCR: riuscirà a domare la difficile Honda?

        In un mercato piloti descritto folle dalle parole di Joan Mir, &egrave; complicato avere un piano preciso della situazione. Lo schieramento della MotoGP 2023 si sta, tuttavia, delineando, fornendo interessanti novit&agrave;. Tra queste, il prossimo innesto di un giapponese, proveniente dalla Moto2. Lui &egrave; Ai Ogura. MotoGP 2023: fuori un nippo, dento un altro (ma non &egrave; detto)  Ai ha 21 anni, &egrave; nato a Kyiose e, come detto, di passaporto giapponese. Sicch&eacute;, bene visto dalla connazionale Honda, Casa che sta soffrendo come non mai in MotoGP. Tra chi sta tribolando in sella alla RC213 V c'&egrave; Takaaki Nakagami, pilota schierato dalla formazione satellite LCR. Proprio la squadra di Lucio Cecchinello &egrave; pronta ad accogliere Ogura, attualmente impegnato in Moto2 coi colori Asia-Idemitsu. Sapendo che anche Alex Rins &egrave; in predicato di passaggio in rappresentanza dell'ala dorata, la logica dice che a lasciare l'attuale posto sarebbe Nakagami, in virt&ugrave; del pi&ugrave; giovane compaesano.&nbsp; Per&ograve;, tutto questo &egrave; ancora da ufficializzare. Anche perch&egrave;, a un certo punto della stagione, insistenti erano le voci di un prossimo team completamente di bandiera nipponica. Accantonata l'ipotesi, restano due certezze: Ogura salir&agrave; in MotoGP con LCR, Takaaki &egrave; in cerca di una nuova sistemazione.&nbsp;       

Per Ai &egrave; pronta una Honda RC213 V satellite, a far coppia con Alex Rins

Ogura prepara il debutto in MotoGP: LCR attende il giapponese

        Ha piovuto nel primo turno di prove della MotoGP di Assen, ma l'acqua non ha arrestato i nostri passi lungo la pit lane del Van Drenthe. Tra un garage e l'altro, abbiamo ammirato diverse evoluzioni tecniche, in particolar modo evidenti in due box. LCR Honda e Suzuki Ecstar hanno portato ali dall'inedita conformazione. A giovarne, due Alex: Marquez e Rins. Minor ala, pi&ugrave; sensibilit&agrave; per Alex Marquez   Interessante quanto fatto dal team di Lucio Cecchinello, in collaborazione con Honda e una azienda dedicata: ali ridotte per la RC213 V di Alex Marquez, evidenti nel disegno mai visto prima e dal color nero. La soluzione, come spiegato dal manager della squadra dell'ala dorata, ha un senso preciso. Ovvero, una questione di sensibilit&agrave; ai seminanubri: avendo minor carico all'avantreno, il fratello di Marc "sente" meglio la ruota anteriore, curvando preciso e compiendo meno sforzo tra mani, polsi, braccia e spalle. Vi sembra poco? No: risparmiare fatica significa godere di maggior efficacia. Ponte alato per Alex Rins   Nell'obiettivo di conferire un fusso aerodinamico pi&ugrave; "sincero", ad Hamamatsu hanno operato in tal senso: unire l'ala superiore al quella inferiore, evitando "spaccature" e conseguenti noie nella guida, in rettilineo come in piega, dove la GSX-RR numero 42 soffriva di turbolenze e scuotimenti. Pare che, invece, adesso Rins abbia ulteriore stabilit&agrave; dalla sua moto. Anche per Alex vestito d'azzurro, quindi, minor fatica e crescente resa, sopratutto sulla lunga distanza. Vedremo se le seguenti soluzioni saranno provate anche in condizioni di asciutto.       

La RC213 V satellite di Alex Marquez e la GSX-RR ufficiale di Alex Rins sfoggiano evoluzioni espressamente dedicate alle esigenze dei piloti

Honda LCR & Suzuki: novità aerodinamiche nella MotoGP di Assen

        Quando gira male, &egrave; difficile raddrizzarla. Il popolar detto potrebbe descrivere l'inizio stagionale della MotoGP per Honda, Casa che gi&agrave; ha i suoi bei problemi con Marc Marquez, adesso costretta a rinunciare pure a Takaaki Nakagami. Se all'otto volte iridato &egrave; consigliato il riposo utile a guarire la diplopia, il giapponese rimane fermo a causa della riscontrata positivit&agrave; al Covid. Mentre il numero 93 sar&agrave; sostituito In Argentina dal tedesco Stefan Bradl nel team Repsol HRC, la squadra satellite LCR dovr&agrave; fare a meno del trentenne di Chiba, dal 2018 punta della formazione condotta da Lucio Cecchinello; il solo Alex Marquez lo rappresenter&agrave;, portando in pista a Termas de Rio Hondo la RC213 V coi colori Castrol, livrea differente Asia Idemitsu del nippo. Solo Alex per i fratelli Marquez: anche il 2022 &egrave; anno difficile per Honda   Concludendo il discorso relativo a Nakagami, sembra che il pilota non abbia alcun sintomo o affanno fisico. Il controllo a cui Takaaki &egrave; stato sottoposto ha rilevato positivit&agrave;, e i successivi altrettanto. Il protocollo, nonostante tutto, &egrave; spietato: "Sono sono deluso e sto bene. Spero di poter correre negli USA" ha dichiarato, cio&egrave;, la trasferta di Austin, appenda dopo Termas. Sicch&egrave;, come detto, LCR e Honda contano su un solo Marquez, Alex, il pi&ugrave; giovane e meno popolare dei due. Per&ograve; &egrave; forte: dalla sua il titolo della Moto3 e l'alloro della Moto2, non tutti possono vantare certi traguardi. Questo 2022 &egrave; iniziato duramente per la casa dell'Ala, altrettanto per la famiglia Marquez. Alex dovr&agrave; tenere alto l'onore del Marchio e del suo cognome. MotoGP: il podio di Termas chiama, Suzuki risponder&agrave;?&nbsp;       

Il pilota giapponese del team LCR &egrave; positivo al Covid: il Gran Premio di Termas non lo vedr&agrave; al via

MotoGP, ennesima "bega" in Honda: per Nakagami niente Argentina

&Egrave; tempo di presentazioni in MotoGP: la necessit&agrave; di svolgere l&#39;evento online ha fornito un assist al Team LCR, che a differenza delle altre squadre ha deciso di dividere la presentazione in due eventi separati, dando cos&igrave; pi&ugrave; risalto ai diversi sponsor delle sue due moto.  Venerd&igrave; 19 febbraio alle ore 12 sar&agrave; quindi la giornata dedicata alla presentazione del Team LCR Honda Castrol, in cui verr&agrave; mostrata per la prima volta la moto con cui Alex Marquez correr&agrave; nel 2021.  Bisogner&agrave; aspettare il giorno successivo, sabato 20 febbraio alle ore 10, per il lancio della LCR Honda Idemitsu, sponsorizzazione e livrea che accompagneranno Takaaki Nakagami lungo la prossima stagione.  Primo anno senza Crutchlow   Dopo aver detto addio a Cal Crutchlow, partito in direzione Yamaha per occupare il ruolo di tester lasciato vacante da Jorge Lorenzo, c&#39;&egrave; molta curiosit&agrave; attorno al pi&ugrave; giovane dei fratelli Marquez, che approda nella squadra di Lucio Cecchinello dopo un solo anno nel team Honda Repsol, concluso con risultati in costante crescita.  Ma per avere i primi riscontri in pista, bisogner&agrave; aspettare il Qatar, salvo ulteriori stravolgimenti del calendario.  MotoGP, presentazione ufficiale Ducati Team il 9 febbraio  &nbsp; 

Il team di Lucio Cecchinello sveler&agrave; in due diversi appuntamenti social le moto di Alex Marquez e Takaaki Nakagami&nbsp;

MotoGP, doppia presentazione per il Team LCR Honda

La notizia era stata a lungo discussa e ipotizzata, ma da entrambe le parti non era arrivata nessuna conferma ufficiale fino a quando, questa mattina, LCR Honda di Lucio Cecchinello, con un comunicato stampa ha annunciato che Johann Zarco sar&agrave; il sostituto di Takaaki Nakagami per le ultime tre gare rimanenti del campionato.  LA MOTIVAZIONE - Soltanto ieri, il team di Lucio Cecchinello aveva dato la notizia relativa al rinnovo del contratto con il pilota giapponese Nakagami per la stagione 2020 e oggi, &egrave; arrivata l&#39;ufficialit&agrave; della sostituzione di Zarco nei granpremi di Australia, Malesia e Valencia. Questo perch&egrave;, come spiegato ieri nel comunicato del team LCR, Nakagami dovr&agrave; sottoporsi ad un intervento alla spalla destra e quindi dovr&agrave; stare fuori dai giochi per diverso tempo in modo da avere un recupero al 100% e tornare in forma gi&agrave; dai test invernali di Sepang. Per questo motivo il team LCR ha pensato a Johann Zarco, il pilota francese rimasto &ldquo;a piedi&rdquo; ancor prima della fine del campionato dopo aver firmato la rescissione del contratto con KTM con il quale non si trovava bene. Nakagami disputer&agrave; quindi la gara di questo weekend in Giappone, in quanto la sua gara &ldquo;di casa&rdquo; e poi da Phillip Island Zarco prender&agrave; il suo posto.  UNA GRANDE OCCASIONE - Un&#39;occasione davvero succolenta per il pilota francese che lo potrebbe avvicinare, dal 2021, quando scadranno molti contratti, sempre di pi&ugrave; al team Honda, satellite e non:&rdquo;&egrave; una fantastica opportunit&agrave; quella di poter disputare le ultime gare con la Honda del team LCR. - ha detto - Sono estremamente grato di avere questa possibilit&agrave; e far&ograve; il possibile per ottenere buoni risultati e divertirmi in quanto disputer&ograve; soltanto le utlime tre gare in programma. Vorrei ringraziare KTM per avermi dato la possibilit&agrave; di &ldquo;rilasciarmi&rdquo; e senza il quale non avrei potuto correre queste gare con un&#39;altra moto. Vediamo cosa succeder&agrave;, l&#39;obiettivo &egrave; quello di disputare buone gare e ritrovare quel feeling che avevo perso.&rdquo; 

La notizia &egrave; stata data dal team stesso. Zarco:&rdquo;voglio ritrovare quel feeling che avevo prima con la moto&rdquo;

Ufficiale: Zarco con la Honda del team LCR per le ultime 3 gare

        La stagione 2019 per Cal Crutchlow non &egrave; stata fino ad oggi una delle migliori, considerando anche i vari problemi di adattamento con la RC213V versione 2019 con la quale sembra non trovarsi troppo bene.Per Cal, la gara di Brno arriva per&ograve; dopo il terzo posto conquistato al Sachsenring.Per lui, dopo il Qatar, il secondo podio in questa stagione: potr&agrave; quindi l'alfiere del team LCR Honda riuscire a migliorarsi in questa seconda parte di campionato? SI TORNA IN PISTA - &ldquo;E' fantastico essere di nuovo qui - commenta Crutchlow in conferenza stampa - dopo la pausa estiva. Certo, avrei desiderato che la pausa durasse di pi&ugrave; ma allo stesso tempo non vedo l'ora di lavorare con il team e impegnarci nella seconda parte di campionato. Fino ad oggi sono arrivati due podi, adesso speriamo di raggiungerne di pi&ugrave;.&rdquo;Intanto, nella pausa estiva Cal ne ha approfittato non solo per rilassarsi ma anche per partecipare ad una gara ciclistica:&rdquo;&egrave; stato per divertimento &ndash; conclude - e alla fine sono arrivato terzo. Forse dovrei affrontare il weekend di gara con lo stesso atteggiamento e magari arriver&ograve; terzo anche qui, vediamo come andr&agrave;.&rdquo;       

Il pilota inglese del team LCR Honda non nega di faticare ad adattarsi alla nuova Honda, ma &egrave; pronto a ripartire da Brno

Crutchlow:”Più impegno nella seconda parte di campionato”

E&#39; stato un fine di stagione 2018 da dimenticare per Cal Crutchlow che dopo la caduta a Phillip Island &egrave; stato sottoposto a pi&ugrave; interventi alla gamba e a molti mesi di riabilitazione. Ma l&#39;inglese nei test di Sepang &egrave; comunque riuscito a salire di nuovo in sella alla sua Honda del team LCR di Lucio Cecchinello e si dice abbastanza soddisfatto di come &egrave; andata.  In pi&ugrave;, da domani, insieme agli altri piloti di Motogp sar&agrave; impegnato negli ultimi test prima dell&#39;inizio del campionato 2019 che prender&agrave; il via in Qatar nel weekend dall&#39;8 al 10 marzo, per questo, a Crash.net ha spiegato cosa deve migliorare, ma ha anche parlato di Marc Marquez e di Danilo Petrucci che, a parere del pilota inglese, dar&agrave; del filo da torcere al suo compagno di squadra Andrea Dovizioso.  ANCORA DA MIGLIORARE &ndash; Cal si ritiene abbastanza soddisfatto dei test a Sepang, primo rientro in pista dopo l&#39;infortunio, e il suo miglior crono che gli ha fatto ottenere un sesto posto in classifica ne &egrave; la conferma:&rdquo;al momento, rispetto agli anni passati &ndash; dice Crutchlow &ndash; sento di non avere il carico giusto sull&#39;anteriore, quello che per Honda &egrave; sempre stato il punto di forza. Non mi sento a mio agio, ma &egrave; solo un problema mio.&rdquo;  &ldquo;In realt&agrave; &ndash; prosegue &ndash; penso che la versione 2019 sia migliore, ho solo bisogno di apportare alcune modifiche, ho provato poco sulla moto 2019 e non ho ancora l&#39;impostazione giusta. Nel complesso HRC ha svolto un ottimo lavoro, possiamo essere competitivi per il campionato e non vedo l&#39;ora di iniziare.&rdquo;  GLI AVVERSARI &ndash; Cal commenta anche i tempi ottenuti da Marc Marquez a Sepang che, al rientro dopo l&#39;operazione alla spalla, ha ottenuto come suo best score un 11esimo posto:&rdquo;Marc non ha forzato troppo, ha spinto la moto fino ad un certo limite e non fino al suo limite massimo ed &egrave; stato comunque competitivo. Ha cercato di concludere i test nel migliore dei modi come ho fatto anche io.&rdquo;  Poi, parla anche di Danilo Petrucci, il pi&ugrave; veloce della terza giornata di test a Sepang:&rdquo;Petrucci far&agrave; passare a Dovizioso dei momenti difficili, lui &egrave; sottovalutato soltanto perch&egrave; arriva dalla Superbike.&rdquo; 

Il pilota inglese parla dei punti di forza della sua Honda ma anche dei suoi avversari

Crutchlow su Petrucci: &rdquo;Sottovalutato, dar&agrave; del filo da torcere a Dovi&rdquo;

Jack Miller &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; attesi di questa stagione. In tanti infatti sono curiosi di vedere che cosa potr&agrave; combinare il vicecampione della Moto3 proiettato in MotoGP senza toccare una Moto2.  Per ora il ventenne australiano, pilota sanguigno e, in un certo senso, vecchio stile, &egrave; assolutamente pieno di entusiamo.  La sua nuova squadra, il Team Honda LCR, &egrave; stato presentato a Londra (leggi QUI) e nel corso della serata lui ha detto:  &ldquo;&Egrave; bellissimo stare in questa squadra. Fin dal primo test di Valencia abbiamo lavorato tutti insieme. E ci sono gi&agrave; stati dei progressi&rdquo;.  La prima impressione della sua nuova moto?  &ldquo;La Honda &egrave; un animale, questo &egrave; sicuro. Ma ogni volta che ci salgo mi diverto di pi&ugrave;. Tutti quelli che mi hanno seguito in Moto3 sanno che a me piace impennare. E mi piace ancora di pi&ugrave; farlo con una MotoGP&rdquo;.  Nella prima sessione di test a Sepang 1, Miller ha concluso con il ventesimo tempo, a 3 secondi da Marquez.  &ldquo;Ho iniziato a lavorare sui sistemi di controllo, che per me sono un mondo completamente nuovo e quindi tutto da scoprire. Senza contare che devo ancora abituarmi alle Bridgestone. Ma sono contento, perch&eacute; io sono nella fase in cui mi si chiede solo di imparare. Ed &egrave; quello che sto facendo. Piano piano ho migliorato il mio ritmo: i progressi che sto facendo anche nel lavoro con la squadra, per la messa a punto della moto, mi sembrano buoni&rdquo;.  Adesso &egrave; gi&agrave; quasi ora di Sepang 2: dal 23 al 26 febbraio la MotoGP Torna in pista in Malesia.        

L&rsquo;australiano pieno di entusiasmo per la sua nuova avventura in MotoGP

Miller: &ldquo;La Honda, che bestia!&rdquo;

Miller, la prima volta sulla MotoGP

Cal Crutchlow &egrave; stato il protagonista della settimana prima della MotoGP a Indy.  Al WDW di Misano aveva speso parole di affetto per la Ducati, dichiarando di voler far valere la sua opzione sul contratto e quindi restare in Ducati anche l&rsquo;anno prossimo. &laquo;Se mollassi adesso, non chiuderei pi&ugrave; occhio la notte... La Ducati mi ha dimostrato affetto e fiducia in tanti modi, voglio dimostrare la mia lealt&agrave; decidendo di restare&raquo;.    Salvo poi cogliere al volo la possibilit&agrave; di andare in una squadra satellite della Honda, il team LCR di Lucio Cecchinello.  A chi gli chiedeva ragione di questo repentino cambio di sentimento, il pilota inglese ha risposto abbastanza seccato: &ldquo;I motivi li ho spiegati alla Ducati, non devo dire altro a nessuno&rdquo;.  Una decisione repentina.  &ldquo;S&igrave;, l&rsquo;accordo con il team di Cecchinello &egrave; stato veloce, ma cos&igrave; succede nelle corse&rdquo;  Poi le parole istituzionali  &ldquo;Ovviamente dar&ograve; il 100 per cento fino alla fine della stagione con la Ducati&rdquo;.  La verit&agrave; &egrave; che in Ducati hanno tirato un sospiro di sollievo e che il matrimonio tra l&rsquo;inglese e la Rossa di Borgo Panigale non ha mai funzionato.   Iannone ringrazia Ma il pi&ugrave; felice di tutti &egrave; Andrea Iannone. Dopo il WDW di Misano per lui si era aperta una soluzione-ponte: restare al team Pramac, ma con moto, colori e trattamento da ufficiale.  &ldquo;Intendiamoci - ha detto a Indy il polta abruzzese -&nbsp; non &egrave; che non mi facesse piacere. Ma, insomma, essere davvero ufficiali e tutta un&rsquo;altra cosa&rdquo;.  E adesso per lui questa possibilit&agrave; si fa concreta.  &ldquo;Amo la Ducati, su questa moto hanno corso in tanti big, &egrave; una grande sfida, una progetto a lungo termine&rdquo;. Avr&agrave; Dovizioso come compagno di squadra.  &ldquo;Ovviamente cercher&agrave; sempre di batterlo, cos&igrave; come lui far&agrave; con me. ma io Andrea lo stimo, &egrave; un gran pilota&rdquo;.

MotoGP Indy, l&rsquo;inglese seccato dalle domande sul cambio Ducati-LCR. Iannone invece... ringrazia 

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