        Sebbene la quarta casella conquistata in gara non rappresenti di certo le elevate ambizioni e le potenzialit&agrave; di Jorge Martin, lo spagnolo, ai microfoni di Sky Sport, ha espresso un'intensa positivit&agrave; dovuta alle prestazioni messe in atto, ma anche in virt&ugrave; di una classifica che lo vede ergersi stabilmente in vetta, avendo perso solo tre punti dal primo degli inseguitori, Enea Bastianini. L'alfiere del team Pramac, protagonista di un'ottima prima parte di gara in cui &egrave; riuscito a prendere la testa dopo un bel duello con Acosta, &egrave; stato tradito da un errore costato caro, che l'ha costretto a rinunciare agli otto decimi di vantaggio fino a quel momento accumulati: "Ho lottato veramente tanto per superare Acosta, ci ho impiegato tre\quattro giri perch&egrave; lui rispondeva sempre. Purtroppo per&ograve; poi ho commesso un errore".&nbsp; MotoGP Austin, disastro Marc Marquez: cade mentre &egrave; in testa Jorge Martin: "Step in avanti di Aprilia" Come detto, a far pesare l'ago della bilancia dalla parte amara del risultato finale, &egrave; stato l'errore commesso mentre si trovava in prima posizione: "In questa gara &egrave; successo di tutto, alla fine sono abbastanza soddisfatto, ho guadagnato punti importanti. Non ho perso rendimento negli ultimi giri, ho siglato il mio miglior tempo al terz'ultimo passaggio, ho fatto un errore mentre ero in testa alla corsa e stavo andando via, da quel momento in poi &egrave; stato tutto pi&ugrave; complicato, mi hanno passato sia Acosta che Marquez ed &egrave; stato difficile ricomporre tutto". Ad ogni modo il week-end americano lascia in eredit&agrave; ben pi&ugrave; di una notizia lieta, tra cui la conferma della leadership di classifica: "Il bilancio del week-end &egrave; positivo, soprattutto in considerazione delle due cadute della giornata del sabato. Ho fatto una qualifica mediocre ma sia la Sprint che la gara sono andate bene, ho fatto due buone prestazioni". Lo spagnolo ha infine sottolineato i miglioramenti di Aprilia, assoluta protagonista del fine settimana texano: "L'Aprilia ha fatto un grande step in avanti qui ad Austin, ma anche noi siamo stati veloci. Ad ogni modo Austin non &egrave; la nostra pista preferita, non mi &egrave; mai venuta troppo bene. Nonostante ci&ograve; sono riuscito a guadagnare venti punti (tra Sprint e gara lunga) ed &egrave; questo a rendermi positivo e fiducioso per il futuro".  MotoGP, Batman Vinales fa la storia con Aprilia: "La mia gara migliore"         

Lo spagnolo deve accontentarsi della quarta posizione finale, dopo una prima parte di gara vissuta da protagonista&nbsp;

GP Austin, Jorge Martin: "Un solo errore mi è costato la vittoria"

        Nella pista che lo vide trionfare nel 2022, Enea Bastianini si conferma sempre pi&ugrave; in forma, cogliendo un terzo posto che porta con s&egrave; una molteplicit&agrave; di significati ben pi&ugrave; ampi del singolo (seppur importantissimo) piazzamento sul podio. La tipologia di gara condotta e la conquista del secondo posto in campionato alle spalle del leader Jorge Martin, rappresentano un trampolino di lancio di pregievole fattura in vista non solo del proseguo della stagione ma anche delle future gerarchie in casa Ducati. I sorpassi su Bagnaia e Martin al fine di conquistare il gradino pi&ugrave; basso del podio simboleggiano al meglio il senso di rinascita del campione del mondo della Moto2 2020, deciso a prendersi la scena di protagonista in casa Borgo Panigale. MotoGP Austin, disastro Marc Marquez: cade mentre &egrave; in testa Enea Bastianini: "Austin gara peggiore dell'anno" Al termine della corsa Bastianini, ancora una volta velocissimo nella seconda parte di gara ma in difficolt&agrave; nella prima, ha analizzato la prestazione messa in scena: "Ero partito con l'idea di fare anche una prima parte di gara efficace, per&ograve; nei primi giri ho perso molte posizioni, ho faticato un po' con l'anteriore soprattutto quando ero in scia alle moto che mi precedevano. Poi nella seconda parte di gara sono stato veloce, quella &egrave; la parte di gara che preferisco, riesco a esprimermi al cento per cento. Mi sarebbe piaciuto vincere ma possiamo essere contenti, sono tornato!". La tenuta fisica ha inciso in particolar modo sul risultato finale: "Austin &egrave; la gara peggiore dell'anno, &egrave; super fisica, alla fine della corsa ero esausto. Evidentemente Maverick ha retto meglio, anche se complessivamente sono molto soddisfatto". La GP24 sembra essere sempre pi&ugrave; nelle mani del riminese, il quale non ha nascosto la preferenza rispetto alla moto dello scorso anno: "La GP24 mi piace molto come lavora in inserimento di curva ed in frenata, a differenza della GP23 dove uno dei miei punti forti era venuto meno. La moto funziona in tutti i circuiti, appena scendiamo in pista siamo veloci". Ai microfoni di Sky Sport, Bastianini ha infine spiegato i punti sul quale lavorare: "Abbiamo lavorato molto bene ad inizio anno, la nostra base &egrave; molto buona. Mi manca ancora un po' di esplosivit&agrave; ma cercher&ograve; di colmarla il prima possibile, faccio ancora troppa fatica nelle gare Sprint".  Moto2, risultati gara GP Austin: Garcia batte Roberts in Texas        

Secondo podio consecutivo e seconda posizione in campionato per il riminese che sembra stia tornando sulla strada giusta

GP Austin, Enea Bastianini: "Speravo nella vittoria, ma sono tornato!"

        La giornata di venerd&igrave; aveva lasciato intendere ad un sabato forse ancor pi&ugrave; produttivo per Jorge Martin, incappato in una qualifica particolarmente difficile e condizionata da ben due cadute, e da una gara Sprint, la specialit&agrave; della casa, in cui si &egrave; ritrovato costretto a rincorrere dopo una partenza complicata. Nonostante le difficolt&agrave; patite, Martin &egrave; riuscito comunque a conquistare il massimo bottino ottenibile dal sabato texano, riuscendo a recuperare svariate posizioni fino alla quarta casella, per poi attaccare e sopravanzare Pedro Acosta, conquistando cos&igrave; la terza posizione finale. Senza la necessaria rimonta effettuata, lo spagnolo avrebbe potuto lottare con Vinales per la vittoria, un'ulteriore attestazione della velocit&agrave; espressa, sufficiente per candidarsi per il gradino pi&ugrave; alto del podio in vista della gara lunga di domani, GP Austin: Foggia "salva" l'Italia della Moto2 in qualifica Guadagnati punti preziosi su Bagnaia&nbsp;&nbsp; Il risultato acquisito ad Austin permette a Martin di allungare ulteriormente in classifica di campionato, essendosi portato a 24 punti di vantaggio dal primo degli inseguitori, Enea Bastianini, e a 28 su Pecco Bagnaia. Al termine della non facile ma produttiva giornata, Martin ha evidenziato le abilit&agrave; necessarie servite per arrivare con il sorriso stampato in volto alla fine del sabato: "Sono stato particolarmente resiliente in qualifica, sono caduto due volte eppure sono riuscito a mantenere la calma, montare la gomma soft e piazzarmi in seconda fila. In gara &egrave; stato tutto abbastanza difficile, al via mi hanno subito toccato alla curva 1 e mi sono trovato indietro". Martin ha poi proseguito: "Sono stato bravo a mantenere la calma e a recuperare posizioni, l'obiettivo a quel punto era il podio, ovviamente ad inizio gara speravo in un risultato ancora maggiore. Sono contento per il ritmo che abbiamo manifestato, &egrave; stato forte". Jorge Martin: "Stavo per riprendere Marquez" L'obiettivo, adesso, si sposta sulla gara lunga della domenica, nella quale Martin ripone molta fiducia: "Domani vedremo, non sar&agrave; facile gestire la gomma per l'intera durata della corsa. Non so con che gomma scenderemo in pista domani in gara, sia la morbida che la media vanno bene. Oggi siamo riusciti a portare al traguardo la gomma morbida anche se nel finale ho avvertito qualche vibrazione. Abbiamo pi&ugrave; opzioni valide, ma ad ogni modo bisogner&agrave; gestore al meglio e sicuramente partire meglio di oggi. Sono andato in crescendo in termini di prestazioni nonostante questo problema di chattering, alla fine l'ho gestito bene, nel finale stavo anche andando a riprendere Marquez. Sono molto fiducioso per domani, se partiamo bene potremo essere veloci".  Moto3, nelle qualifiche americane l'Italia s'&egrave; desta        

Il terzo posto nella gara Sprint soddisfa solo in parte il pilota spagnolo, protagonista di una giornata complessa e altalenante&nbsp;

GP Austin, Jorge Martin allunga in classifica: "In gara ancora più forti"

        Alla vigilia avevamo pronosticato un week-end dall'elevato tasso di positivit&agrave; per Franco Morbidelli, chiamato ad un urgente riscatto tanto in termini di risultati quanto di prestazione. L'italo-brasiliano del team Ducati Pramac ha mostrato importanti segnali di crescita durante tutto il venerd&igrave; di Austin, facendo segnare il settimo tempo assoluto a sette decimi dal leader, Jorge Martin, ed esprimendo la sua miglior versione di s&egrave; delle ultime stagioni. Sempre affacciato nelle zone di vertice della classifica, Austin per Morbidelli potrebbe segnare un cruciale momento di svolta della stagione, il tutto grazie ad un feeling con la moto che cresce, inevitabilmente, in maniera proporzionale al tempo passato in sella alla Ducati, secondo lo stesso pilota, ancora insufficente. MotoGP, Yamaha cambia faccia: Jarvis via a fine 2024! Franco Morbidelli: "Ho ancora pochi chilometri in sella alla Ducati" Al termine della FP2, il pilota della VR46 Academy ha mostrato tutta la sua soddisfazione, nonch&egrave; una certa dose di puro sollievo: "Giornata positiva, abbiamo fatto i miglioramenti che ci aspettavamo di fare, siamo stati nelle posizioni di vertice praticamente tutto il giorno, adesso dobbiamo prendere i miglioramenti di oggi, analizzarmi e continuare a progredire". Morbidelli ha poi spiegato il perch&egrave; del vistoso miglioramento odierno: "Sono migliorato in termini di competitivit&agrave; e sicuramente gran parte della spiegazione alla base va rintracciata nel fatto che conosco sempre meglio la moto. Posso dire di essere appena salito sulla moto, i test e le prime due gare sono ancora una piccola quantit&agrave; di tempo in sella, abbiamo ancora troppi pochi giri sulle spalle". Il settimo tempo conquistato coincide con l'ingresso in Q2, un risultato di prestigio in relazione al recente passato, ma anche in vista del proseguo del fine settimana di gara: "Il week-end cambia tanto in base alla presenza o meno in Q2, sono contento di esserci dentro, abbiamo fatto un gran lavoro con la squadra, ora bisogna continuare su questa strada". Il feeling con la Ducati del team Pramac inizia lentamente a crearsi: "La Ducati mi piace molto, ancora non riesco a dire cosa mi piace di pi&ugrave; o di meno perch&egrave; non la sfrutto al massimo della potenzialit&agrave;, per&ograve; &egrave; sicuramente una moto molto amica del pilota. Riesco a migliorare con costanza anche se ancora sono lontano dal limite".&nbsp;&nbsp;  Moto2 Austin, tempi e risultati P1: Aldeguer davanti a tutti, Foggia 3&deg;         

Il primo giorno di Austin sembra aver rinvigorito Franco Morbidelli, autore della sua miglior performance da molto tempo a questa parte

GP Austin, la crescita di Morbidelli: "Ducati molto amica del pilota"

        &Egrave; un Jorge Martin estremamente e meritatamente soddisfatto quello che al termine del venerd&igrave; di Austin ha analizzato il suo contesto tecnico. Lo spagnolo si &egrave; manifestato come l'assoluto dominatore del primo giorno texano, in virt&ugrave; sia di un passo gara da incorniciare, che al momento lo erge a leader della top class in previsione Sprint e gara lunga, sia del giro record messo a segno nelle FP2, con la quale si &egrave; portato a casa il primo tempo di giornata ma anche il record della pista. Ai microfoni di Sky Sport, Martin non ha nascosto una certa sorpresa nell'essersi ritrovato cos&igrave; competitivo su una pista a lui fin qui non troppo amica; il successo di Portimao sembra avergli trasmesso ulteriore fiducia verso i propri mezzi, idonei a lanciare ben pi&ugrave; di un segnale di un certo tipo nei confronti dei rivali, su tutti, Pecco Bagnaia. MotoGP, Yamaha cambia faccia: Jarvis via a fine 2024! Jorge Martin: "Non pensavo di essere cos&igrave; forte qui ad Austin" In virt&ugrave; del miglior tempo realizzato in 2'01.397, lo spagnolo &egrave; diventato il pilota pi&ugrave; veloce della storia sulla pista americana; una prestazione incredibile che attesta una volta di pi&ugrave; l'ottimo feeling con la sua Ducati: "Ho fatto un gran giro, abbiamo provato diversi set-up, poi per&ograve; siamo tornati al setting base e sono stato subito veloce. Ho spinto molto in frenata ed &egrave; venuto fuori un grande tempo".&nbsp;Sono in molti a sostenere che il Martin visto nelle ultime due uscite stagionali sia migliore anche di quello visto nel finale della passata stagione: "Sono sempre stato veloce quest'anno, qua ad Austin pensavo di soffrire di pi&ugrave; in realt&agrave;. Ad ogni modo domani saranno tutti pi&ugrave; veloci, miglioreranno, essere competitivi qui &egrave; davvero importante, per il momento mi trovo molto bene sulla moto, anche dal punto di vista fisico, che qui in Texas &egrave; messo a dura prova". Il segreto di Martin Non solo il giro secco, anzi, a soddisfare maggiormente lo spagnolo &egrave; il ritmo gara: "Ho lavorato molto sul passo oggi, stamattina per sbaglio abbiamo montato una gomma che aveva gi&agrave; sedici giri sulle spalle e sono riuscito a girare in 2'03.00, un gran ritmo, sono molto felice di questo. Nel time attack ho fatto due piccoli errori, domani penso che se riuscir&ograve; a migliorare questo aspetto potr&ograve; essere ancora pi&ugrave; veloce, anche se gi&agrave; siamo al limite". Martin sembra fare la differenza specialmente nella sequenza di curve che si sussegue nel primo settore di pista: "Ho studiato molto il pezzo del serpentone iniziale, bisogna farlo bene, curva dopo curva, sto eseguendo quella sequenza di curve in un modo ben preciso, che sembra essere molto efficace".  Borsoi: "Pramac con Yamaha? Che senso ha per noi cambiare"?        

Primo tempo e record della pista per lo spagnolo del team Pramac, apparso semplicemente perfetto sul giro secco e velocissimo sul ritmo

MotoGP, Martin prenota la pole: "Domani potrò essere ancora più veloce"

        Tra i piloti pi&ugrave; attesi per il Gran Premio texano di questo fine settimana sul tracciato di Austin c'&egrave; ovviamente Jorge Martin, che dopo un grande inizio di stagione &egrave; arrivato sulla pista a stelle e strisce da leader della classifica del mondiale. Tuttavia, quello statunitense &egrave; un appuntamento su cui lo spagnolo ha faticato spesso in passato e l'obiettivo &egrave; certamente quello di invertire la rotta. &ldquo;Sono felicissimo del mio inizio di stagione, visto che sia io che la squadra abbiamo svolto un lavoro fantastico&rdquo;, ha detto il numero 89. &ldquo;Qui al COTA, per&ograve;, devo fare qualcosa in pi&ugrave; rispetto agli scorsi anni visto che in passato ho faticato spesso su questa pista. Ci saranno sempre tanti rivali altamente competitivo, ma sono fiducioso e arrivo a questo GP con una maggior consapevolezza nei miei mezzi e in ottime condizioni fisiche, grazie anche al tempo che ho avuto per riprendermi dopo Portimao&rdquo;. MotoGP, Austin: Acosta potrebbe "rubare" due record a Marquez Martin: &ldquo;L'arrivo di Liberty Media? Un bene per noi piloti&rdquo;  Uno dei temi pi&ugrave; importanti dell'ultimo periodo &egrave; stato l'arrivo di Liberty Media, gi&agrave; a capo della Formula 1 da diversi anni. Secondo Jorge, si tratta di una notizia positiva anche e soprattutto per i piloti: &ldquo;L'arrivo di Liberty Media penso possa essere un bene per la MotoGP. Ezpeleta &egrave; un grande di questo sport, perci&ograve; se ha deciso di siglare questo accordo, l'ha fatto per il bene di questo sport. Noi piloti ci auguriamo di poter rendere il tutto ancora pi&ugrave; grande e spettacolare di quanto non sia in questo momento&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo verso il futuro, che sar&agrave; con ogni probabilit&agrave; con un'altra squadra: &ldquo;Sinceramente non so quanto sia fondata la voce di un possibile passaggio a Yamaha da parte del team Pramac, ma in ogni caso io non sar&agrave; qui nel 2025. Ormai tutti sanno che sono legato a Ducati, ma anche e soprattutto che la mia priorit&agrave; &egrave; il passaggio ad un team ufficiale, perci&ograve; vedremo come si svilupper&agrave; il tutto&rdquo;. SBK: brutto infortunio per Petrucci dopo un incidente in allenamento       

Nella conferenza stampa che precede il GP di Austin, Jorge &egrave; stato chiaro: &ldquo;La mia priorit&agrave; &egrave; il passaggio ad un team ufficiale. Liberty Media? Una novit&agrave; importante&rdquo;

Martin: “Pramac con Yamaha? Non saprei, io non sarò qui nel 2025”

        Osservate lo sguardo di Jorge Martin: sebbene si tratti di fotomontaggio, i suoi occhi scrutano con interesse l'Aprilia, MotoGP oggi prima rivale Ducati. Il pilota Pramac &egrave; stato, pi&ugrave; volte, chiaro: "A Borgo Panigale devono darmi l'investitura Factory, altrimenti cambio abiti". La vediamo cos&igrave;: il posto nel Levovo ufficiale gli verr&agrave; dato in caso di titolo, diversamente sar&agrave; dura. Ecco perch&egrave;, oltre a fissare l'obiettivo massimo, tiene in considerazione una bella RS-GP. Honda, Yamaha, KTM e Aprilia: in MotoGP altro non c'&egrave; per Martin&nbsp; Si fa presto a dare un pilota su una determinata MotoGP. Chi era convinto che Fabio Quartararo fosse divorziato in casa con Yamaha, ha fatto male i conti, perch&eacute; il contratto rinnovato di due anni dimostra il contrario. Come contraria &egrave; l'ipotesi Aprilia, s&igrave; discussa, non concretizzata. Quindi, attenzione a dare Martin in Honda. Le parti hanno parlato ma, tra parole e accordo stipulato, ci passano (per ora): Ducati ufficiale - nelle condizioni di cui sopra - Yamaha - non pi&ugrave; M1 Monster Energy, poich&eacute; gi&agrave; con Alex Rins - e KTM. RC16 per Jorge? La vediamo difficile, sempre che non ci si metta lo sponsor Red Bull che, presumibilmente, promuover&agrave; Pedro Acosta. Sicch&eacute;, cosa manca? Proprio l'Aprilia, da non vedere come ultima ruota del carro, anzi. Si tratterebbe di una scommessa per entrambi: Noale e Jorge. L'amicizia condivisa assieme ad Aleix Espargar&ograve; potrebbe aiutare, anche se il catalano raccomando un altro catalano: Maverick Vinales, che sta andando forte. Se la formazione nera rester&agrave; tale, Martinator dove andr&agrave;?        

Jorge &egrave; perentorio: Ducati del team Factory, oppure nuovi lidi. Noale e la RS-GP opzioni fattibili, con l'amicizia di Aleix Espargar&ograve;

Martin e Aprilia, insieme in MotoGP: perché no?

        L'avvio straripante di Pedro Acosta, abile nel conquistare il primo podio della sua carriera in MotoGP gi&agrave; alla seconda gara disputata, ha strabiliato tutti, compreso Jorge Lorenzo, il quale intervistato dal podcast "Duralavita", ha speso parole al miele per il giovane connazionale. I risultati di Acosta hanno innescato una serie di paragoni eccelsi con i campioni che hanno fatto la storia dell'era moderna della classe regina: da Marc Marquez, al quale potrebbe "rubare" il record di pilota pi&ugrave; giovane di sempre ad aggiudicarsi un GP in top class qualora riuscisse a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio entro il GP del Sachsenring, a Valentino Rossi, per il modo di approcciare alla gara. Interpellato sulle potenzialit&agrave; e gli obiettivi che Acosta potrebbe a questo punto avere in vista del proseguo della stagione, l'ex pilota di Yamaha, Ducati e Honda, ha risposto senza mezzi termini.&nbsp; La MotoGP torna ad Aragon: accordo rinnovato fino al 2026 Jorge Lorenzo: "Titolo ad Acosta? Tutto pu&ograve; succedere" Il maiorchino non ha escluso l'opzione titolo, sebbene le probabilit&agrave; non siano alte: "Acosta potrebbe non conquistare il titolo quest'anno, ma nulla &egrave; certo. &Egrave; sorprendente notare come piloti pi&ugrave; esperti come Brad Binder e Jack Miller abbiano avuto pi&ugrave; cadute rispetto a Pedro". Nell'anno del suo debutto in MotoGP, nel 2008, Lorenzo riusc&igrave; a fare ancora meglio di Acosta, conquistando il podio gi&agrave; nella prima gara, per poi trionfare in occasione del terzo GP dell'anno: "Io, Pedrosa e gli altri avevamo molto da apprendere dalla top class, tutti per seguire il ritmo dei pi&ugrave; veloci rischiavamo molto e a volte andavamo fuori controllo&rdquo;. Il conto alla rovescia relativamente alla prima vittoria di carriera di Acosta &egrave; partito; secondo Jorge Lorenzo, come riportato da Mowmag, la probabilit&agrave; che si debba aspettare molto tempo, &egrave; bassa. Inoltre, il cinque volte iridato ha ribadito il paragone con Valentino Rossi, pilota al quale nelle ultime settimane Acosta &egrave; stato spesso accostato: "Il suo debutto mi ricorda moltissimo quello di Valentino Rossi nel 2000, anzi anche meglio di quello di Rossi. Acosta potrebbe gi&agrave; vincere una gara quest'anno, se c&rsquo;&egrave; una corsa in cui pu&ograve; farlo, &egrave; Jerez&rdquo;.&nbsp;  La MotoGP passa a Liberty Media: cambio della guardia        

Il maiorchino ha espresso tutta la sua ammirazione per il rookie spagnolo, stabilendo l'obiettivo per il primo sigillo in top class

MotoGP, Jorge Lorenzo: "Acosta può vincere già a Jerez"

        La storia si ripete, a Portimao Jorge Martin ha conquistato il successo numero 89 di Ducati in MotoGP, come accaduto in altre tre occasioni il numero del pilota vincitore &egrave; stato lo stesso del numero della vittoria per la casa di Borgo Panigale. TARDOZZI: "SAREBBE MEGLIO STARE TRANQUILLI IN CERTI CASI, MA NESSUNO VOLEVA MOLLARE" Numerologia ducatista I tifosi di Borgo Panigale sono probabilmente i pi&ugrave; legati al proprio marchio, l&rsquo;essere Ducatista va oltre il tifare per i propri beniamini in pista. Che questo strano scherzo del destino, o della cabala, capiti proprio a Ducati dunque fa sorridere. &Egrave; infatti la quarta volta che un pilota Ducati porta al successo la propria Desmosedici nel GP che rappresenta oltre al proprio numero anche il numero di vittorie in MotoGP della casa di Borgo Panigale. Andiamo a ripercorrerle tutte: Casey Stoner #27 &ndash; Phillip Island 2009: Casey Stoner con la propria Desmosedici GP8 vince nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno la gara numero 27 della casa di Borgo Panigale in MotoGP. In Australia, Casey ha vinto a ripetizione a partire dal 2007 fino al suo ritiro nel 2012, sei successi consecutivi. Nel 2009 a Phillip Island ha conquistato la sua diciannovesima vittoria in MotoGP, la ventiseiesima nel motomondiale, ma soprattutto la numero 27, come il suo numero di gara, per Ducati. Francesco Bagnaia #63 &ndash; Mugello 2022: nel proprio GP di casa, come successo a Casey Stoner tredici anni prima, Pecco ha conquistato la vittoria numero 63 per la casa di Borgo Panigale in MotoGP con il numero 63 sul cupolino. Pecco infatti, come Martin, ha dovuto cambiare numero arrivando in MotoGP passando dal 42 utilizzato in Moto2 al 63 con il quale si &egrave; laureato campione del mondo nel 2022. Pecco con il #1 sul cupolino nel 2023 &egrave; stato poi il primo pilota nell&rsquo;era MotoGP a confermarsi Campione del Mondo, prima di lui tutti coloro che avevano posto l&rsquo;1 sul cupolino della propria moto non avevano poi riconquistato il titolo: in ordine Casey Stoner nel 2008, Jorge Lorenzo nel 2011 e Joan Mir 2021.  Marco Bezzecchi #72 &ndash; Termas de Rio Hondo 2023: Il primo successo in MotoGP per il &ldquo;Bez&rdquo; &egrave; arrivato lo scorso anno ad inizio stagione con la vittoria in Argentina in una gara condizionata dalla pioggia. Quello che per Marco era il primo successo nella top class per Ducati era il numero 72, proprio come il numero di gara del pilota del team Mooney VR46.  ACOSTA DA RECORD: &Egrave; IL TERZO PILOTA PI&Ugrave; GIOVANE DI SEMPRE A CENTRARE IL PODIO Marc ora tocca a te? Scorrendo la entry list della classe regina, l&rsquo;unico pilota con un numero di gara maggiore di Jorge Martin oggi &egrave; Marc Marquez, lo spagnolo del team Gresini Racing corre infatti con il suo storico 93, il suo anno di nascita. Non &egrave; impossibile che Ducati vinca tutte le prossime 4 gare in programma del motomondiale e qualora Marc riuscisse a vincere anche la quarta di queste aggiungerebbe il suo nome a quello di questa curiosa, quanto interessante statistica.  FERNANDEZ &amp; FERNANDEZ: "OBIETTIVO SALVEZZA" IN MOTOGP        

L&rsquo;incredibile coincidenza numerica si verifica anche a Portimao, prima di lui si era verificata con Casey Stoner, Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi

A Martin la vittoria 89 di Ducati, la tradizione continua!

        Che Jorge Martin sia uno specialista della Sprint, il sabato, &egrave; cosa ormai appurata da tempo e infatti per trovare la sua vittoria precedente a quella di Portimao, nel Gran Premio della domenica, dobbiamo andare indietro fino al GP di Thailandia dell&rsquo;anno scorso. Sul circuito del Buriram complet&ograve; un fine settimana da sogno a bottino pieno, per poi faticare nelle domeniche successive e perdere cos&igrave; il titolo di MotoGP. Quest&rsquo;anno, invece, la musica &egrave; diversa. A Portimao la domenica perfetta di Martin  Dopo la vittoria nella Sprint e il terzo posto in Qatar, dietro a Francesco Bagnaia e Brad Binder, a Portimao ha ottenuto gli stessi risultati, ma al contrario. Sabato &egrave; salito sull&rsquo;ultimo gradino del podio alle spalle del vincitore Maverick Vinales e a Marc Marquez, e domenica ha svolto una prova semplicemente perfetta. Senza alcuna esitazione n&eacute; sbavatura il pilota del team Pramac ha dominato dal primo all&rsquo;ultimo tutti i 25 giri in programma, grazie ad una partenza sublime, alla sua velocit&agrave; pazzesca e ad una gestione della lunghezza e delle gomme impeccabile. Una gara fotocopia di quella di Pecco a Lusail.  Ora a Martin non manca davvero nulla?  Il vice-campione del mondo in carica in Portogallo ha dimostrato una maggiore maturit&agrave; rispetto a quella del 2023. Una calma e una pazienza che fino a pochi anni fa non potevano essere associati alla sua figura. Martin &egrave; cresciuto. Quanto fatto l&rsquo;anno scorso e l&rsquo;aver davvero accarezzato il titolo lo hanno forse portato a fare quello step mentale in pi&ugrave; che gli mancava, e che &egrave; necessario per mantenere alta la concentrazione nei momenti di tensione e ottenere grandi risultati. La stagione &egrave; ancora lunga, lunghissima, impossibile oggi fare pronostici, ma dopo il secondo GP il suo nome &egrave; scritto davanti a tutti nella classifica generale. E questo &egrave; frutto del lavoro svolto, della maturit&agrave; acquisita e di trovarsi al posto giusto, circondato dalle persone giuste, per lui. Calendario MotoGP 2024       

Lo spagnolo ha dominato il Gran Premio con una prestazione maiuscola, mostrando anche una qualit&agrave; che gli &egrave; invece mancata l&rsquo;anno scorso&hellip;

MotoGP, Martin implacabile a Portimao: una marcia in più rispetto al 2023

        La sedicesima vittoria di carriera di Jorge Martin, la quinta in top class, coincide con la vetta della classifica iridata, un doppio premio che il week-end portoghese lascia in dote allo spagnolo, meritevole di tutto ci&ograve; in virt&ugrave; di una prestazione semplicemente perfetta connaturata da velocit&agrave;, gestione e controllo di gara. L'abilit&agrave; del pilota Pramac nel gestire al meglio le gomme, riuscendo al contempo a mantenere con relativa facilit&agrave; il margine nei confronti dei primi inseguitori, Maverick Vinales ed Enea Bastianini, manifesta un oggettivo miglioramento, cercato nei test, mancato a Qatar ma raggiunto a Portimao. La gara lunga, che a differenza della Sprint pi&ugrave; volte aveva messo in difficolt&agrave; il giovane spagnolo, questa volta non ha rappresentato un ostacolo alle sue ambizioni, esaltando, al contrario, tutto il potenziale fino ad ora inespresso: "Abbiamo fatto un gran lavoro, sono davvero contentissimo, fino ad ora in tutto l'arco di inizio stagione non ero mai stato cos&igrave; soddisfatto, vincere alla domenica era un qualcosa che ci mancava".&nbsp; MotoGP, clamoroso a Portimao: scontro tra Bagnaia e Marquez! Jorge Martin spiega la chiave del successo Lo spagnolo ai microfoni di Sky Sport ha approfondito la sua domenica perfetta, dall'alto di una comprensibile e meritata euforia, tanto per il feeling avuto in sella, quanto per il bottino pieno raggiunto: "Penso che la chiave del successo sia stata la prima parte di gara; mi sono messo subito in testa, un po' come ha fatto Bagnaia in Qatar. Pian piano ho iniziato a spingere e ogni giro ero pi&ugrave; veloce del precedente, sapevo di dover mantenere questo ritmo perch&egrave; Bastianini e Vinales erano veloci, penso di aver fatto un bel passo in avanti rispetto all'anno scorso". Martin leader della classifica, non era mai successo Per la prima volta in top class, Martin conclude il week-end di gara da leader del campionato, una sensazione inebriante che lo spagnolo non vuole abbandonare: "Essere in vetta alla classifica &egrave; una bella sensazione, non &egrave; facile di questi tempi, in MotoGP.&nbsp; Mi godr&ograve; queste due settimane fino ad Austin! Sto lavorando molto, ma il campionato &egrave; ancora lungo". Il feeling con la GP24 migliora di gara in gara: "La moto era la stessa di ieri e del Qatar, a me piace avere la moto ferma, quello che oggi &egrave; stato diverso &egrave; stato il mio stile di guida, se riesco a fare 3\4 giri in modo tranquillo poi mantengo un bel passo, invece se spingo subito la moto non lavora bene, perci&ograve; dobbiamo capire come far conciliare il tutto anche in ottica gara Sprint. Bisogna trovare l'equilibrio giusto, con questa moto vado forte, la base c'&egrave; ed &egrave; competitiva, anche se ancora c'&egrave; qualcosa da migliorare, per&ograve; posso dire che nelle gare delle domeniche ci siamo".&nbsp;  SBK: Bautista torna il padrone di Barcellona in Gara 2, Iannone a terra         

Sedicesima vittoria in carriera per Jorge Martin che si prende anche la vetta della classifica mondiale&nbsp;

GP Portimao, Jorge Martin: "In testa dall'inizio, come Bagnaia in Qatar"

        "Marc Marquez nel 2025 potrebbe essere al fianco di Pecco Bagnaia nel team ufficiale Ducati". In questo modo e con una decisa affermazione, Jorge Lorenzo si &egrave; lasciato andare relativamente alla futura coppia di piloti ufficiali Ducati. Ai microfoni del "Mundo Deportivo", l'ex pilota di Yamaha, Honda e Ducati ha ammesso di vedere nel futuro della casa di Borgo Panigale, l'ingombrante presenza dell'otto volte iridato, protagonista di un ottimo esordio in Qatar e sicuro candidato alle posizioni di vertice del podio per tutta la stagione. Il contratto con il team Gresini scadr&agrave; al termine della stagione corrente e non &egrave; un mistero che Marquez voglia tornare nel pi&ugrave; breve tempo possibile in sella ad una moto ufficiale. Per farlo, tuttavia, dovr&agrave; battere la concorrenza di Jorge Martin ed Enea Bastianini, che, al momento, vedono le loro quotazioni leggermente in vantaggio, sia per questioni anagrafiche che per prestazioni mostrate in pista. Jorge Lorenzo vede in rosso l'otto volte iridato&nbsp;&nbsp; Il maiorchino ha poi analizzato l'attuale contesto tecnico della MotoGP, esaltando l'attitudine di Gigi Dall'Igna nell'aver voluto ingaggiare Marc Marquez tra le proprie fila: "La Ducati ha la moto migliore e pu&ograve; scegliere l&rsquo;accoppiata di piloti che meglio valuta per il 2025 e per il futuro. Inizialmente sembrava che la Ducati non fosse particolarmente entusiasta dell&rsquo;arrivo di Marquez, tuttavia non credo che Dall&rsquo;Igna la pensi in questo modo. Dall&rsquo;Igna &egrave; la persona che ha voluto maggiormente l'arrivo in Ducati di Marquez, anche perch&egrave; ha sempre cercato di ingaggiare i migliori piloti, cercando poi di farli restare all'interno della squadra". Infine, Lorenzo ha ulteriormente approvato la decisione del connazionale di approdare in Ducati, ancor di pi&ugrave; se considerato il debutto mostrato in Qatar: "Marquez ha preso la decisione migliore per la sua carriera. Marc &egrave; uno dei migliori piloti della storia e l'unico che abbia mai conosciuto che non ha praticamente paura di cadere o di farsi male.&nbsp;&Egrave; probabile che non rivedremo il Marquez di un tempo a causa del grave infortunio al braccio che ha patito in questi anni, ma sicuramente sar&agrave; ancora molto competitivo".  Pronostici MotoGP: le nostre previsioni del Gran Premio Portogallo        

Il cinque volte iridato ha profetizzato il futuro del team ufficiale di Borgo Panigale, che potrebbe mettere insieme una super squadra

MotoGP, Jorge Lorenzo: "Marquez e Bagnaia compagni di squadra nel 2025"

        In una recente intervista, Gino Borsoi ha ammesso che le strade tra il team Prima Pramac e Jorge Martin stiano prendendo rotte diverse. Il manager della formazione Ducati ha ragione, da qualsiasi lato si osservi la situazione: se lo spagnolo vince il titolo MotoGP, passa alla squadra Lenovo ufficiale. Se, invece, manca il bersaglio, lascia la Desmosedici e abbraccia un Marchio diverso. Martin in Honda MotoGP: gran budget, RC213 V in difficolt&agrave; Luca Marini completer&agrave; il biennale sottoscritto con Repsol HRC? Glielo auguriamo, anche se i lavori in corsi cominciati sulla RC213 V non finiscono mai. Il fratello di Valentino Rossi si sta impegnando al massimo, impegnando gli ingegneri dagli occhi a mandorla; arriveranno i risultati? Se non nel 2024, il 2025 &egrave; seconda chance da sfruttare. Joan Mir sembra gi&agrave; "cotto", e se ci smentisce, siamo lieti per lui. Insoddisfatto dal suo 2023 speso sotto l'Ala dorata, il maiorchino ci sta riprovando, contemporaneamente guardandosi attorno. Per come vanno le cose oggi, pronosticarlo nello stesso box l'anno prossimo &egrave; avventato. Jorge Martin sarebbe un profilo inedito che, peraltro, con la scritta Honda ha vinto il mondiale Moto3 edizione 2018. Quindi a Tokio &egrave; ben visto, in virt&ugrave; del passato scritto nell'Albo d'Oro. Se Marini &egrave; stato preso per attingere ai segreti Ducati, figuratevi Jorge, che guida una moto ufficiale. Sarebbe un bel colpo, pagabile il giusto: i soldi, l&igrave;, ci sono. Ci&ograve; che manca &egrave; la moto: Martinator rischier&agrave; di perdere tempo e occasioni? E' quanto balena nella testa del pilota. Va bene, ma le altre occasioni vere quali sarebbero?  Martin in Yamaha: buon budget, M1 in difficolt&agrave; Anche la Yamaha sta ristrutturando, mirando a un secondo team da schierare l'anno prossimo, che potrebbe essere il VR46. Fabio Quartararo, titolare del Monster Energy Factory e titolato 2021 proprio coi tre diapason, rimarr&agrave; o far&agrave; le valigie?&nbsp; Scegliamo la seconda opzione, probabilmente gi&agrave; accesa dal francese. A meno che non si avveri un autentito miracolo. Cosa cercata da Alex Rins, quando ha salutato la Honda LCR - con la quale, peraltro, ha vinto il Gran Premio Americhe 2023 - sottoforma di accordo biennale. Jorge Martin calzerebbe alla perfezione nel team blu? Da verificare, chiaro &egrave; che essere finalmente ufficiale in MotoGP &egrave; condizione cercata dal pilota. Ma non abbiamo scritto che la Desmosedici da lui portata in gara sia ufficiale? Lo &egrave;, al pari della GP24 di Pecco Bagnaia. Per&ograve;, Prima Pramac &egrave; satellite, per un campo decisionale ridotto rispetto a Lenovo. A Iwata stanno preparando il budget per Martinator, ma dovrebbero migliorare la M1. Al pilota interessa soprattuto la moto.&nbsp;          

Lo spagnolo vanta diverse opzioni a suo favore, malgrado la pi&ugrave; ambita sia il team ufficiale Ducati, che otterr&agrave; solo vincendo il mondiale

Martin con Honda nella MotoGP 2025? Jorge piace pure a Yamaha

        L'incoraggiante esordio in Qatar che ha valso a Marc Marquez il quarto posto in gara e la quinta casella nella Sprint, rimanda all'auspicio concreto di una stagione da protagonista per l'otto volte iridato, apparso decisamente rinvigorito dal cambio di sella. In attesa di scendere nuovamente in pista per testare la sua crescita dal punto di vista tanto prestazionale quanto di risultati, lo spagnolo, intervistato da Canal+, si &egrave; lasciato andare ad una serie di preferenze legate a temi particolarmente intriganti relativamente al motomondiale e non solo. Il pilota Gresini ha manifestato la sua posizione relativamente ad uno degli accostamenti tra due dei volti pi&ugrave; rappresentativi dell'era moderna della classe regina, ovvero Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.&nbsp; Yamaha affonda, Quartararo pensa di abbandonare la nave? Pecco Bagnaia o Fabio Quartararo? La scelta di Marc Marquez Lo spagnolo, come riportato da Motosan.es, ha oltrepassato i confini della MotoGP, schierandosi in pi&ugrave; ambiti sportivi. "Real Madrid o Barcellona? Difficile. Scelgo Barcellona". Il tema &egrave; poi virato sulla preferenza tra Kylian Mbapp&eacute; ed Erling Braut Haaland, i due calciatori attuali di riferimento nel panorama mondiale: "Non &egrave; facile ma scelgo Mbapp&eacute;. Sembra che stia andando a Madrid, non &egrave; vero? Sono un tifoso del Barcellona, non voglio". Tornando in tema motorsport, lo spagnolo non ha avuto dubbi sulla scelta tra le piste di Le Mans (dove ha trionfato per 4 volte) e del Sachsenring (dove ha vinto in ben 11 occasioni): "Scelgo il Sachsenring". L'attenzione si &egrave; poi spostata sui piloti; approfondendo i valori in campo della top class attuale, nella scelta tra Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, lo spagnolo si &egrave; schierato dalla parte del suo compagno di marca, spiegando le motivazioni alla base: "Opto per&nbsp;Bagnaia perch&eacute; ha pi&ugrave; mondiali, ma Quartararo ha un grande talento. Questa decisione &egrave; come mettermi un coltello al collo", ha scherzato l'otto volte iridato, che, per concludere, ha fornito la sua interessante posizione relativamente alla scelta tra il nove volte iridato Valentino Rossi ed il cinque volte campione Jorge Lorenzo: "Scelgo Rossi perch&egrave; ha pi&ugrave; titoli".  MotoGP: stratega Bagnaia in Qatar: &egrave; la sua versione pi&ugrave; forte di sempre?        

Lo spagnolo, reduce dalla prima prova con Ducati, ha espresso una serie di preferenze non solo in ambito motoristico

MotoGP: Marc Marquez sceglie il suo preferito tra Rossi e Lorenzo

        Il primo successo stagionale targato Pecco Bagnaia ha messo in risalto le qualit&agrave; al completo del tre volte campione del mondo, manifestando in tutte le sfaccettature auspicate, quanto di buono fatto vedere in quello che lo stesso Bagnaia ha definito essere il miglior inverno di test della sua carriera. In Qatar, l'alfiere della Ducati non si &egrave; limitato a rispettare le alte aspettative, ponendo in essere una delle gare pi&ugrave; incisive e significative della sua carriera. Un'affermazione forte che ad un primo impatto potrebbe non trovare un facile e superficiale riscontro, nascostosi nella monotonia del suo ritmo gara preciso come un orologio svizzero, che ha avuto il merito, nonch&eacute; il potere, di annichilire la concorrenza attraverso una parte gestionale della corsa talmente perfetta e priva di errori da sovrastare l'esplosivit&agrave; prestazionale degli inseguitori. Le analisi al termine della corsa hanno evidenziato un Bagnaia talmente forte da ovviare con una facilit&agrave; (con il senno di poi) disarmante alle problematiche riscontrate al venerd&igrave;, riuscendo abilmente a trovare le chiavi giuste per arginare la velocit&agrave; di Jorge Martin nonch&eacute; la voglia di rivalsa di un Marc Marquez, tenuto, al momento, a bada. MotoGP, Brad Binder: &egrave; lui l'anti-Bagnaia? La sicurezza e la forza di Bagnaia in tre mosse Per quanto sia vero che al momento l'unico punto debole (se cos&igrave; possiamo chiamarlo) del piemontese riguarda la prestazione offerta nelle gare Sprint, &egrave; altrettanto oggettivo che in gara Bagnaia dimostra costantemente di avere pi&ugrave; assi nella manica, oltre che una naturale propensione verso la comprensione e la gestione del rapporto tra pneumatici e prestazione. Proprio il concetto di comprensione e di controllo della situazione sulla distanza di gara pi&ugrave; lunga risulta essere al momento la qualit&agrave; maggiore del due volte iridato MotoGP; virt&ugrave; che lo rende al momento, il pi&ugrave; forte. Gestione, dunque, ma anche capacit&agrave; di risolvere i problemi attraverso un approccio sempre calmo e misurato. Il lavoro al box Ducati del numero 1 della top class, di gara in gara appare come una freccia del suo arco multifunzione dotata di un'intensit&agrave; pi&ugrave; accesa rispetto al resto della griglia, una consapevolezza che lo rende poco vulnerabile alle fragilit&agrave; e ai cambiamenti che piste, clima e gomme possono produrre di week-end in week-end. Infine, a risaltare dalle prestazioni di Bagnaia &egrave; anche la sua attitudine ad aumentare o semplicemente regolare il ritmo gara in base alle esigenze del momento. Un lavoro spesso efficace figlio tanto del talento "robotico" come l'ha definito recentemente Jorge Lorenzo, quanto della buona riuscita del binomio con la GP24, moto con la quale Bagnaia sembra aver trovato un feeling ancora maggiore rispetto alle annate precedenti.&nbsp; Siamo di fronte al miglior Bagnaia di sempre? Proprio da quest'ultimo punto partiamo per lanciarci nella fatidica domanda: siamo di fronte al Bagnaia pi&ugrave; forte di sempre? A nostro parere al momento la risposta &egrave; affermativa. Dopo i test invernali condotti da leader dalla prima all'ultima sessione disputata, sino alla vittoria del Qatar, la sensazione generale pervenuta &egrave; quella di aver trovato un Bagnaia all'apice della sua forma in svariate sfaccettature del suo essere pilota. Dalla pura velocit&agrave; alla gestione della corsa, fino agli aspetti prettamente umani, riflessivi e psicologici, come la metodologia ormai affinata e precisa, sino ad una consapevolezza cos&igrave; crescente rivolta verso i propri mezzi tale da destabilizzare gli avversari. Da Marc Marquez a Jorge Martin ed Enea Bastianini, tutta la griglia della MotoGP &egrave; consapevole di essere di fronte al riferimento principale della top class; un carico notevole di una pressione che Bagnaia negli anni ha imparato a gestire, mostrandosi ormai immune agli effetti negativi della stessa.&nbsp;  Martin ed il bilancio del Qatar: velocit&agrave; e vittoria Sprint, ma anche chattering e rimorsi         

Il campione del mondo a Losail ha dato prova di essere ancora una volta il riferimento assoluto, mostrandosi pi&ugrave; forte della passata stagione&nbsp;

MotoGP, stratega Bagnaia in Qatar: è la sua versione più forte di sempre?

        Valutare il weekend di Jorge Martin&nbsp;a Lusail &egrave; difficile, non poco. Il bicchiere infatti si pu&ograve; vedere mezzo pieno come mezzo vuoto, per un pilota che ad oggi ha in testa come unico obiettivo quello di vincere sempre e comunque, per ottenere titolo e sella nel team ufficiale Ducati, due elementi che Jorge ha accarezzato gi&agrave; una volta, anzi &ndash; nel caso del posto nella formazione Lenovo &ndash; due. Perch&eacute; il bicchiere di Martin &egrave; mezzo pieno  Di aspetti positivi nel fine settimana di Jorge ve ne sono vari, a cominciare dalla velocit&agrave; espressa. La pole position in 1&rsquo;50&rdquo;789 &egrave; roba da alieni, specie se considerato che solo un anno prima era bastato girare un secondo pi&ugrave; piano per ottenere la prima casella, e la vittoria nella Sprint &egrave; la conferma che sulla breve distanza nessuno &egrave; attualmente pi&ugrave; forte dello spagnolo.&nbsp;La cosa pi&ugrave; importante per&ograve; &egrave; l&rsquo;aver iniziato con il piede giusto. La delusione post Valencia e la conseguenza voglia di rivalsa potevano rendere nervoso e imperfetto il pilota Prima Pramac, che invece ha subito canalizzato nel modo giusto la sua grande voglia, iniziando appunto la stagione con il piede giusto. Il che &egrave; molto pi&ugrave; importante di quanto non possa sembrare, dato che il titolo 2023 &egrave; sfuggito anche e soprattutto a causa dei punti persi ad inizio anno, che hanno poi obbligato Jorge ad una rincorsa affannata e senza margine di errore. Perch&eacute; &egrave; mezzo vuoto  D&rsquo;altro canto per&ograve; non mancano i rimorsi, specie per un pilota che come detto vuole sempre e solo vincere. Il primo pensiero che probabilmente render&agrave; leggermente insonni le notti di Jorge &egrave; legato al chattering: lo spagnolo infatti &egrave; stato il primo a sollevare il problema, proprio nei test svolti a Lusail, ma a differenza di Pecco Bagnaia la domenica di gara non &egrave; riuscito a risolvere la questione, dovendosi accontentare della terza piazza.&nbsp;Un podio soddisfacente, ma reso pi&ugrave; amaro appunto dal successo di Pecco, primo rivale di Jorge nella corsa al titolo, del quale vorrebbe emulare le gesta non solo in quanto a mondiali, ma anche in termini di firma del contratto, come confermato ironicamente nella conferenza pre Gran Premio del Qatar. Ora per Jorge il primo punto all&rsquo;ordine del giorno &egrave; quello di eliminare o perlomeno ridurre il chattering, per evitare di doversi mangiare le mani anche nella domenica di Portimao dove, ne siamo certi, sar&agrave; molto pi&ugrave; combattivo ed attento nelle prime curve del primo giro&hellip; Gi&ugrave; la maschera, Marc Marquez ora puoi giocartela con i migliori       

Jorge si &egrave; confermato fulmineo sul giro singolo e nella gara breve, ma domenica ha dovuto cedere il passo a Bagnaia, fermato da un problema che rischia di condizionarlo anche a Portimao

Martin ed il bilancio del Qatar: velocità e vittoria Sprint, ma anche chattering e rimorsi

Il leitmotiv di quest&#39;inizio di stagione di Jorge Martin &egrave; stato pressoch&eacute; simile a quello della passata annata; riferimento nella Sprint e meno brillante ma ugualmente consistente nella gara lunga. Il pilota di punta del team Pramac, al termine della gara ha analizzato la sua prestazione, manifestando una duplice considerazione ugualmente veritiera e rappresentativa di un inizio di campionato che ha riproposto il duello con Pecco Bagnaia, confermatosi il pi&ugrave; forte sulla distanza di gara lunga e per certi versi ancor pi&ugrave; incisivo rispetto al 2023. Quest&#39;ultimo fattore preoccupa lecitamente il vice-campione del mondo, consapevole della fiducia e della prestazione che il binomio Bagnaia-GP24 pu&ograve; mettere in scena di week-end in week-end.&nbsp;&nbsp;  Moto2, risultati gara GP Qatar: Lopez primo vincitore dell&#39;era Pirelli  Jorge Martin: &quot;Bagnaia ha fatto un lavoro incredibile&quot;  Il bilancio finale dell&#39;alfiere del team Pramac non pu&ograve; che essere positivo, tuttavia non mancano le considerazioni legate alle mancanze che l&#39;hanno ostacolato nella lotta per la vittoria, come spiegato da Martin ai microfoni di Sky Sport: &quot;L&#39;anno scorso ho finito tredicesimo qui in Qatar, quest&#39;oggi sono arrivato terzo perci&ograve; il miglioramento c&#39;&egrave; stato e posso essere contento. In generale non sto guidando ancora come vorrei, non posso usare il freno posteriore come al mio solito, avverto ancora troppe vibrazioni, come dicevo gi&agrave; nella giornata di ieri. Oggi &egrave; andata meglio rispetto alla gara Sprint sotto questo punto di vista ma ci&ograve; &egrave; dovuto al fatto che il ritmo della gara lunga &egrave; pi&ugrave; lento&quot;. Martin ha poi continuato: &quot;Sono comunque contento per il ritmo tenuto complessivamente ma sicuramente c&#39;&egrave; ancora molto margine con la GP24. Nonostante questi problemi e questo feeling ancora non al massimo, aver fatto il podio ed aver vinto la gara Sprint nella giornata di ieri mi fa essere fiducioso per il futuro&quot;.&nbsp;  Il rammarico dello spagnolo  Anche in questa occasione Pecco Bagnaia si &egrave; dimostrato il pi&ugrave; abile nella gestione delle gomme, riuscendo a spingere sin dall&#39;inizio e controllando il calo degli pneumatici nel finale di gara: &quot;Ho provato a gestire le gomme ma poi Bagnaia mi ha passato, in quel momento ho perso la gara. La pressione delle gomme &egrave; salita un po&#39; e ho dovuto fare i conti con quest&#39;aspetto, non potevo rischiare di stravolgere tutto aumentando troppo il ritmo. La partenza &egrave; importante, sono partito bene ma forse ho gestito un po&#39; troppo le gomme; se avessi spinto maggiormente all&#39;inizio forse avrei fatto un&#39;altra tipologia di gara&quot;.&nbsp;  Secondo Martin, il potenziale di crescita del duo che nella passata stagione ha caratterizzato la stagione, &egrave; ancora molto elevato: &quot;Sia io che Bagnaia abbiamo fatto una modifica molto simile stamattina nel warm-up per eliminare il chattering. Penso che entrambi abbiamo la possibilit&agrave; di essere ancora pi&ugrave; forti e veloci. Bagnaia &egrave; stato fenomenale, ha fatto un gran lavoro. Devo trovare qualcosa per batterlo, oggi &egrave; stato perfetto&quot;.    Classifica MotoGP con i primi punti dopo il GP Qatar: i distacchi  &nbsp; 

Lo spagnolo, terzo al traguardo alle spalle di Bagnaia e Binder, ha elogiato il vincitore, ammettendo la superiorit&agrave; del campione in carica

GP Qatar, Martin: &quot;Bagnaia fenomenale, devo trovare qualcosa per batterlo&quot;

        Anche in questo primo scorcio di 2024, Jorge Martin ha confermato di essere il miglior interprete del format Sprint. Il pilota Pramac ha condotto la gara breve del Qatar &ndash; iniziata dalla prima casella grazie alla splendida pole position colta in Q2 &ndash; dal primo all&rsquo;ultimo passaggio, resistendo ai tentativi di rimonta nel finale di Brad Binder e Aleix Espargaro. MotoGP GP Qatar: risultato e commento della Sprint Jorge Martin in forma Mondiale  &ldquo;&Egrave; stata una grande giornata, iniziata col giro record in Qualifica e proseguita col successo nella gara breve &ndash; ha esordito il ducatista &ndash; iniziare cos&igrave; la stagione &egrave; un ottimo risultato, ma sono consapevole che dovremo migliorare per ripeterci nella manche lunga&rdquo;. Infatti, Martinator non dorme sonni tranquilli in vista del Gran Premio: le vibrazioni al posteriore avvertite durante i test sono ricomparse negli ultimi giri della Sprint, una problematica che potrebbe penalizzare lo spagnolo sulla lunga distanza. &ldquo;Sabato ho mantenuto un gran ritmo dall&rsquo;inizio alla fine e non &egrave; stato facile, ma per domenica &ndash; quando dovremo percorrere 22 passaggi, il doppio della gara corta &ndash; bisogner&agrave; fare di meglio, perch&eacute; girare con questo passo non baster&agrave;&rdquo; ha precisato il vice-campione del Mondo. &ldquo;Sono stato molto veloce, ma il chattering &egrave; ricomparso e in qualche curva sono stato vicino a cadere, ma ce l&rsquo;ho fatta ad arrivare al traguardo. Non voglio parlarne troppo, dico solo che dobbiamo risolvere questo problema e solo cos&igrave; potremo puntare alla vittoria anche nel GP&rdquo;.  Martin, vibrazioni da risolvere  La concorrenza non resta infatti a guardare e la presenza di tre Marchi diversi nelle posizioni da podio dimostra l'alto livello competitivo di questa MotoGP: &ldquo;Dovremo analizzare bene i dati assieme alla squadra perch&eacute; nel finale KTM e Aprilia erano pi&ugrave; veloci di noi, ma sono sicuro che riusciremo a fare uno step in avanti&rdquo; ha concluso Martin, che ha iniziato la stagione da leader della Classifica Piloti dall&rsquo;alto dei 12 punti conquistati nella prima contesa dell&rsquo;anno. Marquez gi&agrave; vicino al podio in Qatar&nbsp;       

L'alfiere Pramac ha dominato la gara del sabato, ma le vibrazioni al posteriore non lo fanno dormire tranquillo: "Servir&agrave; uno step in avanti"

MotoGP Qatar, inizio Sprint per Jorge Martin: "Ma domani non basterà"

Un tempo record di Jorge Martin ha mandato in archivio la prima qualifica della satgione 2024. Andiamo a vedere la griglia di partenza per la Sprint e la gara lunga sul circuito qatariota di Lusail (di Alessandro Di Moro)

MotoGP: la griglia di partenza del Gran Premio del Qatar

        Nella rivisitazione del programma ufficiale, il turno decisivo all'entrata della Q2 si &egrave; disputato in via eccezionale di sabato, baciato dal sole del Qatar e non bagnato dalla pioggia come il venerd&igrave; sera. Condizione di caldo e asciutto ha consentito ai piloti della MotoGP di perfezionare i propri cronologici, sebbene la missione principale fosse di aggiudicarsi la possibilit&agrave; di partire dalla posizione pi&ugrave; avanzato dello schieramento. Lo ha fatto Jorge Martin, che vuole riscattare la delusione patita lo scorso anno. Per lui &egrave; la trentaseiesima pole di carriera. Q2: Ducati, Aprilia e KTM La prima scrematura ha visto Alex Marquez su tutti, con la Ducati a far da padrona: Su 10 posizioni disponibili, 6 sono state prese dalle Desmosedici. Jorge Martin, Fabio Di Giannantonio, Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Alex Marquez hanno avuto intermezzi da Maverick Vinales, Pedro Acosta, Aleix Espargar&ograve; e Brad Binder. Da Q1 a Q2: Raul Fernandez e Jack Miller Uno spagnolo e un australiano, su MotoGP assolutamente diverse. Raul Fernandez e Jack Miller acchiappano i posti che la Q1 offre, entrando in Q2. Aprilia Trackhouse e KTM Red Bull quindi tra le protagoniste del sabato, con il neonato team a stelle e strisce in cui Davide Brivio &egrave; il nuovo direttore. RC16 ufficiale andata a terra, fortunamente il numero 43 non ha rimediato danni fisici. Pole Position per Martinator Due cadute in qualifica fanno&nbsp; capire quanto fossero al limite i piloti. Sono cascati Raul Fernandez e Brad Binder, rispettivamente dodicesimo e quarto. Gran pieghe per Jorge Martin, autore della pole in 1'50"789. In un sabato da record per la Michelin, lo spagnolo Prima Pramac parte all'assalto della Sprint. Aleix Espargar&ograve; e l'eccellente Aprilia si trovano appena dopo, per un gap di soli 83 millesimi. Enea Bastianini &egrave; terzo, "composto" sulla Desmosedidi Lenovo. La gemella di Pecco Bagnaia era da fila dello schieramento pi&ugrave; avanzata, a il tentativo buono &egrave; stato vanificato da un largo e tempo annullato. Marc Marquez ha inclinato cos&igrave; tanto la sua Ducati, da far toccare la pedana poggiapiede destra. Scintille per MM93, spettacolo da Pedro Acosta: il rookie di classe &egrave; gi&agrave; ottavo, facendo valere i test completati sulla stessa pista di Lusail. Vedremo quanto sapr&agrave; raccogliere in gara. Griglia di partenza MotoGP del Qatar        

E' pole position da record per Martin, Espargar&ograve; e Aprilia a soli 81 millesimi Bastianini terzo. Bagnaia scatta dalla quinta casella, Acosta ottavo, Marquez nono

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