        La stagione 2024 non &egrave; partita come sperato per il team Marc VDS in Moto2, visto che in Qatar n&eacute; Tony Arbolino n&eacute; Filip Salac sono riusciti ad essere protagonisti in gara, chiudendo fuori dalla zona punti. Il pilota della Repubblica Ceca, new entry nella squadra capitanata da Marc Van Der Straten, ha anche dovuto fare i conti con il problema della sindrome compartimentale al braccio destro, che l'ha costretto a sottoporsi ad un'operazione. Come spesso accade con i piloti professionisti, &egrave; stato l'ormai celebre Dr. Mir ad effettuare l'operazione a Salac, la quale &egrave; andata a buon fine. Tuttavia, Filip (che si era gi&agrave; operato a fine 2023 senza risolvere per&ograve; la questione) non potr&agrave; prendere parte al Gran Premio del Portogallo in programma il prossimo fine settimana all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao e torner&agrave; in pista direttamente ad Austin, teatro del GP del Texas. SBK, Iannone soddisfatto dei test: "Sono sempre pi&ugrave; competitivo" Salac: &ldquo;Mi spiace saltare Portimao, ma torner&ograve; al meglio&rdquo;   &ldquo;Avevo gi&agrave; effettuato un'operazione durante l'inverno per risolvere il problema della sindrome compartimentale, ma purtroppo quando sono tornato in moto si &egrave; ripresentata la stessa situazione&rdquo;, ha detto Filip. &ldquo;Il dolore si &egrave; intensificato quando ho effettuato la gara in Qatar, dovendo guidare al massimo per tanti giri, e dopo essermi confrontato con i medici ho capito che la miglior soluzione sarebbe stata una seconda operazione, a cui mi sono sottoposto immediatamente, la quale &egrave; andata a buon fine&rdquo;. &ldquo;Mi dispiace molto non poter prendere parte al weekend di gara a Portimao, specialmente per il team e per gli sponsor, i quali hanno per&ograve; compreso la situazione standomi vicino&rdquo;, ha continuato il pilota ceco. &ldquo;Il lato positivo, &egrave; che ora posso concentrarmi al cento per cento sul recupero della forma fisica, per tornare finalmente a correre al meglio delle mie possibilit&agrave; gi&agrave; dal GP del Texas&rdquo;. TT 2024, ritorno "in verde": Hillier in SSP con Bournemouth Kawasaki       

Il pilota del team Marc VDS salter&agrave; il prossimo Gran Premio dopo essere andato &ldquo;sotto ai ferri&rdquo; per risolvere il problema della sindrome compartimentale

Moto2, nuova operazione al braccio: niente GP di Portimao per Salac

        Il suggestivo castello di Modave in Belgio &egrave; stato il palcoscenico della presentazione ufficiale del team Elf Marc VDS Racing Team, riferimento tra le squadre della Moto2 ormai da molti anni, nonch&eacute; campione del mondo della categoria in tre occasioni con Franco Morbidelli, Alex Marquez e Tito Rabat. La squadra belga nel 2024 affronter&agrave; per la prima volta l'intrigante sfida rappresentata dalla Superbike, dal momento che ne prender&agrave; parte in pista con Sam Lowes, in sella ad una Ducati.&nbsp;Il pilota inglese torna cos&igrave; tra le derivate di serie (Lowes fu campione del mondo della Supersport nel 2013) dopo essere stato protagonista in Moto2 (sempre con i colori Marc VDS) per dieci stagioni. La squadra del pilota britannico sar&agrave; guidata dal capotecnico Giovanni Crupi mentre Stefano Guidi si occuper&agrave; della telemetria; Carmine Oliva, Marco Pascucci e Nicolas Guichard i suoi meccanici. Al posto di Lowes e pertanto al fianco di Tony Arbolino, ci sar&agrave; Filip Salac, presentato ufficialmente insieme alle moto che saranno protagoniste in pista. Pedro Acosta fa aggiungere una nuova regola del motomondiale Gli obiettivi di Tony Arbolino La stagione 2023 di Tony Arbolino ha mostrato nella prima parte di campionato le qualit&agrave; di un pilota finalmente sbocciato tanto nella guida quanto nell'approccio. Nella stagione che verr&agrave; il vice campione del mondo in carica prover&agrave; a riprendere il discorso da dove l'aveva lasciato, andando alla caccia del titolo mondiale, come da lui stesso ammesso: &ldquo;Sono super felice di prepararmi per il mio terzo anno in questa fantastica famiglia. Apprezzo tantissimo l'opportunit&agrave; che la squadra mi ha dato e condivido il suo impegno per vincere. Il supporto che ricevo per aiutarmi a esibirmi in pista &egrave; incredibile e mi d&agrave; sempre una grande spinta in ogni singola gara. Il mio unico obiettivo &egrave; restituire loro un grande regalo nel 2024 e cio&egrave; lottare per il titolo dalla prima all&rsquo;ultima gara".&nbsp; Arbolino ha poi aggiunto: "&Egrave; fantastico avere anche Salac in squadra con me e spero che possa mostrare il suo talento cos&igrave; da spingermi molto; avere un compagno di squadra veloce e competitivo &egrave; una forte motivazione. L&rsquo;obiettivo &egrave; essere veloci e costanti per tutta la stagione e lottare per la vittoria ogni fine settimana. Abbiamo gli strumenti per farlo, quindi sar&agrave; necessario lavorare duro ed essere preparati al meglio per portare a termine il lavoro&rdquo;. L'esordio in Superbike con Sam Lowes Il nuovo arrivato Filip Salac, dopo un 2023 convincente, &egrave; pronto al salto di qualit&agrave; insieme al team belga: "&Egrave; un onore far parte di questa grande squadra, mi fa sentire molto orgoglioso. La livrea &egrave; cos&igrave; famosa nel paddock e mi sento privilegiato ad 'indossarla' nel 2024. Sono molto grato al team, desideravo l'opportunit&agrave; di lottare per i migliori risultati possibili e l'Elf Marc VDS Racing Team &egrave; il posto perfetto per me per raggiungere i miei obiettivi. Ho un contratto di due anni che toglie immediatamente un po' di pressione e con il tempo sono sicuro di poter crescere e diventare il pilota che so di poter essere. Ho un ottimo rapporto con Tony e sappiamo quanto talento e velocit&agrave; possieda. E sono sicuro che condividere il box con lui mi aiuter&agrave; solo a migliorare". Alle parole del pilota ceco sono seguite quelle di Sam Lowes, unico pilota nelle vesti della squadra belga nella stagione 2024 della Superbike: "Sono molto felice e orgoglioso di continuare a lavorare con questa grande squadra. &Egrave; una grande nuova sfida per me, sono molto contento e motivato di iniziare. La moto &egrave; bellissima ed &egrave; una sensazione incredibile guidare una Ducati. Devo imparare la moto, le gomme e il formato durante un weekend di gara con le tre manche; il primo obiettivo nei test sar&agrave; rendere la moto mia e sentirmi a mio agio. Ho solo bisogno di fare giri e chilometraggio sulla moto per capire molte cose. L'obiettivo &egrave; quello di lottare ai vertici, spero di essere nella bagarre per i podi e le vittorie e di imparare molto".  MotoGP, Marini: "La Honda &egrave; come il Real Madrid o il Barcellona"         

La squadra belga ha tolto i veli alle moto che nella prossima stagione affronteranno la middle class del motomondiale e la massima serie tra le derivate

Superbike e Moto2: il team Marc VDS si presenta in vista del 2024

        Cominciata con il terzo posto di Portimao e proseguita con la vittoria di Termas, la stagione Moto2 affrontata da Tony Arbolino sembrava - ed &egrave; rimasta, anche se in parte- promettente al titolo mondiale di categoria, ma dal Gran Premio di Olanda al Catalunya Circuit le cose sono cambiate. Il pilota del team Marc VDS fatica a copiare i risultati sino al Sachsenring, tracciato tedesco dove ha alzato al cielo l'ultimo trofeo d'annata. Se a precedere la pausa estiva il numero 14 batteva con frequenza Pedro Acosta, adesso ne patisce la supremazia. Vuoi guardare in TV la Moto2 e le altre classi mondiali? Ecco fatto Tony Arbolino nella Moto2 edizione 2023: inizio arrembante, flessione decisa Terzo, primo, secondo, quarto, primo, secondo, secondo. Ecco lo score di Tony dal Portogallo alla Germania. In pratica, sempre a podio tranne a Jerez, due successi di tappa, tra cui la vittoria al Mugello. Malgrado il settimo posto di Assen abbia visto fuori dalla zona podio il milanese, la leadership in classifica era da lui conservata.&nbsp; A inseguire direttamente un Pedro Acosta gi&agrave; dato in MotoGP. E gi&agrave; sicuro, praticamente. Cosa c'entra questa nota nel computo del pezzo? Tra poco ve lo sveleremo. Nel frattempo, avanti coi risultati: decimo a Silverstone, sesto al Red Bull Ring, addirittura diciassettesimo al Montmel&ograve;. Nei pressi di Barcellona nessun punto portato nel box, situazione veramente rara da quando Arbo corre per Marc VDS. Di conseguenza, la locomotiva della Moto2 &egrave; diventata Acosta, al quale KTM deve trovare un posto per la top class 2024. Ancora lo spagnolo e la categoria regina, perch&eacute; menzionarli? Classifica piloti Moto2  Arbolino: niente MotoGP e morale sotto i tacchi?&nbsp; Tra l'Olanda e la Gran Bretagna &egrave; trascorso circa un mese, durante il quale il campionato &egrave; rimasto fermo. S&igrave;, per&ograve; il motomercato andava avanti, a volte silente, altre fragorosamente. Dannazione, in una delle estati pi&ugrave; torride per la MotoGP, qualcuno della Moto2 &egrave; rimasto scottato. Volete vedere che Tony sia uno di quelli?! Immedesimetevi nella situazione: Acosta veniva battuto dal milanese - non sempre, ma veniva battuto - era costretto a guardare il cognome Arbolino in cima alla classifica, tuttavia gi&agrave; disponeva di un posto da Premier Class. Legittimamente, chi vince e va a podio, chi fa meglio dei predestinati, spera (se non pretende) una pari opportunit&agrave;. Funziona in ogni ambito, figuratevi nello sport. E figuratevi in Moto2, anticamera alla MotoGP. Avete sentito mai il nome di Tony pronunciato da team manager o nelle ipotesi future?&nbsp; S&igrave;, giusto qualcosa in HRC Repsol - incredibile - poi basta. Il sospetto, considerando le espressioni del diretto interessato, dice che le motivazioni gli siano crollate. Calendario prossimi appuntamenti motomondiale  Meno sorrisi e trofei: Tony reagisci! Sempre e comunque disponibile, naturalmente simpatico, fantasioso. Tony &egrave; quello che conosciamo ma, da qualche trasferta a questa parte, sorride meno. Chiaro, gli ordini di arrivo inficiano pesantemente i morali dei piloti, per&ograve; il milanese &egrave; diverso. Problemi tecnici? Capitano spesso, spesso sono stati risolti da lui stesso, in collaborazione col bravissimo Lucio Nicastro, Capotecnico in dote al team Marc VDS. Ecco, sarebbe bello vederli assieme in MotoGP. S&igrave;, quando e dove? Ancora non si sa, dovremo aspettare. Dovr&agrave; attendere pure Arbolino che - opinione personale assolutamente confutabile - sta soffrendo la non offertagli chance di entrare nella categoria regina l'anno venturo. Premettendo e precisando quanto poco ci faccia piacere, diciamo: Tony, abbi pazienza! L'occasione giusta arriver&agrave;, e sar&agrave; meglio di quelle apparentemente mancate. A proposito: Arbolino non ha preso partei ai test Pirelli di Barcellona. Perch&eacute;? Non gli avrebbe fatto bene provare le gomme da usare il prossimo anno? Eppure, col Marc VDS ha rinnovato l'accordo...       

Il pilota del team Marc VDS guidava la classifica di fronte ad Acosta, ora &egrave; secondo e manca il podio dal Sachsenring. Cosa distrae il milanese?

Arbolino, che succede in Moto2? Non sei il Tony che conosciamo

        Arrivano le prime ufficialit&agrave; sul fronte mercato piloti anche in Moto2. La notizia del giorno &ndash; gi&agrave; nell&rsquo;aria da diverso tempo &ndash; &egrave; la riconferma di Tony Arbolino nel Team Marc VDS per la stagione 2024.  Moto2, Dennis Foggia in Top 10: sta arrivando il suo momento? Tony Arbolino riconfermato in Marc VDS  Nato il 3 agosto 2000, nativo di Garbagnate Milanese, Arbolino affronter&agrave; cos&igrave; la sua quarta stagione nella middle classe del Motomondiale, e con un obiettivo preciso: puntare al titolo iridato. Tony &egrave; ancora in lizza per la corona della stagione 2023, contando su soli 12 punti di distacco dal fenomenale Pedro Acosta, che sta vivendo un momento di forma apparentemente migliore del pilota italiano. Il pilota spagnolo non scende dal podio dal GP Mugello, e ha conquistato due vittorie nelle ultime cinque uscite. L&rsquo;ultima vittoria dell'italiano risale invece a Le Mans e non sale invece sul podio dal Sachsenring, mentre nell'ultima uscita del GP Austria ha colto soltanto un sesto posto. L&rsquo;inerzia del 2023 sembra a favore del portacolori KTM e quindi Arbolino, se non dovesse riuscire nell&rsquo;impresa quest&rsquo;anno, potr&agrave; riprovarci nel 2024, quando il suo rivale Acosta sar&agrave; probabilmente salito in MotoGP. L'annuncio social della formazione belga:             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Elf Marc VDS Racing Team (@elfmarcvdsracingteam)            

Il pilota milanese rimarr&agrave; nella formazione belga con l'obiettivo preciso di puntare al titolo mondiale della middle class

Moto2: Tony Arbolino resta in Marc VDS anche nel 2024

        The Imola round is yet to begin but... booom, here comes the first market news: Sam Lowes will come to SBK with the Marc VDS team, the squad with which the English rider currently competes in the Moto2 world championship. The Belgian team has revealed its plans to enter the production-derived championship and will go with the safe option, namely the Ducati Panigale V4 R, in 2024. Lowes &amp; Lowes, both twins in SBK Both parties have expressed their enthusiasm about the project: &ldquo;I'm delighted and ready to begin this new adventure&rdquo;, comments Marc Van Der Straten, &ldquo;a long-term project, for which we want to thank Ducati for its support and Lowes for his willingness to switch category". &ldquo;I&rsquo;ve always wanted to race in SBK&rdquo;, states Sam, &ldquo;ever since winning the Supersport title in 2013. I think the team and I can achieve great results together.&rdquo; The Lincoln native will of course come across a fellow Lincoln man in the paddock, one who closely resembles him and has just renewed his contract with Kawasaki. Alex Lowes was keen to challenge twin Sam in a high-level championship again, and now he'll have his chance, the two brothers flying the Union Jack in the same paddock.       

The Belgian team will debut in the production-derived series, bringing the English twin who currently competes in Moto2. Panigale V4 R the safe choice

Marc VDS and Sam Lowes. It’s done: SBK 2024 with Ducati

        Nemmeno il tempo di arrivare a Imola... booom, esplode la prima notizia di mercato: Sam Lowes sar&agrave; "trainato" in SBK dal team Marc VDS, formazione con cui il pilota inglese sta disputando la Moto2 iridata. L'intenzione di approdare in ambito derivate di serie era stata palesata dalla compagine belga, che ha scelto di andare sul sicuro: Ducati Panigale V4 R nel 2024. Incollati davanti alla TV e gustati le azioni della SBK! Lowes &amp; Lowes, coppia di gemelli in SBK Al di l&agrave; della retorica, vanno comunque segnalate le soddisfazione delle parti "Sono entusiasta e pronto per affrontare la nuova avventura di carriera" ecco Marc Van Der Straten "in un progetto da considerare a lungo temine, nel quale ringraziare il supporto offerto da Ducati e la volont&agrave; espressa da Lowes nel cambio di categoria" e "Ho sempre desiderato correre in SBK" le parole di Sam "dopo aver vinto il titolo Superport 2013, sicch&egrave; penso che insieme al team potremo raggiungere grandi traguardi". Il nativo di Lincoln incontrer&agrave; - in pista e non solo nel paddock - un altro nativo di Lincoln, davvero somigliante e fresco di rinnovo condiviso assieme a Kawasaki. Alex Lowes non vedeva l'ora di tornare in una sfida seria col gemello Sam. I duei biondi britannici faranno sventolare l'Union Jack, possibilmente, uno&nbsp; pi&ugrave; vote dell'altro        

La squadra belga debutter&agrave; nel campionato delle derivate, portandosi il gemello di Lincoln, attuale punta in Moto2. Panigale V4 R la scelta sicura

Marc VDS e Sam Lowes. è fatta: SBK 2024 con Ducati

        Il lungo mese di pausa della MotoGP significa riposo, ma anche e soprattutto mercato. Esatto, perch&eacute; un periodo cos&igrave; duraturo senza gare lascia spazio a conversazioni e trattative, sia per la MotoGP che per le classi minori. Vedi la Moto2, dove uno dei top team di categoria, ossia Marc VDS, &egrave; al centro di grandi manovre.&nbsp;Dopo il recente interesse manifestato nei confronti della Superbike, con un possibile ingresso insieme a Ducati, ora il team belga sta lavorando anche in relazione alla sua struttura gi&agrave; esistente, ossia quella in Moto2, che attualmente schiera il capoclassifica Tony Arbolino e Sam Lowes. Proprio l&rsquo;inglese dovrebbe - in caso - salire sulla V4R in Superbike, lasciando cos&igrave; una sella libera. Classifica piloti Moto2 Ogura e Salac per un nuovo assalto al titolo Sella che pare con tutta probabilit&agrave; destinata ad Ai Ogura, alle prese con una lenta risalita - vedi il podio di Assen - dopo gli infortuni e le difficolt&agrave; di inizio stagione, ma soprattutto&nbsp;vicecampione nella scorsa stagione, con un possibile titolo mondiale gettato alle ortiche nella sciagurata gara di Sepang. Il futuro di Ai sembra dunque essere ancora in Moto2, nonostante le voci che gi&agrave; l&rsquo;anno scorso lo volevano in MotoGP, come rappresentante giapponese in Honda al posto di Takaaki Nakagami.&nbsp;Detto di Lowes e Ogura anche l&rsquo;altra parte del box potrebbe rivoluzionarsi, visto che Tony Arbolino sta cercando con insistenza di trovare una sella in MotoGP. In caso la ricerca andasse a buon fine, e dunque le strade di Marc VDS e Tony si dovessero separare, il team belga ha individuato in Filip Salac il nome giusto.&nbsp;Il pilota ceco, attualmente sesto in classifica generale, starebbe infatti pensando di lasciare il team Gresini, ed una Kalex in una struttura di riferimento come Marc VDS sarebbe il posto giusto per andare a caccia del titolo mondiale nel 2024. Prossimi appuntamenti motomondiale       

Con Lowes ed Arbolino entrambi possibili partenti, la struttura belga corre ai ripari: il giapponese &egrave; ad un passo, per il ceco proseguono le trattative&nbsp;

Moto2, Marc VDS progetta il futuro: Ogura e Salac i nomi caldi per il 2024

        Andrea Iannone desidera ardentemenre una sella 2024 e, considerando quanto accadutogli, lo comprendiamo pienamente. Quando un pilota non pu&ograve; fare il pilota, soffre come i matti. Per&ograve;, l'opportunit&agrave; di tornare alle competizioni ufficiali si sta materializzando per l'abruzzese, e si chiama SBK. MotoGP, prossime gare Iannone e Marc VDS: debuttanti di lusso in SBK In visita nell'hospitality Marc VDS, Angelo Iannone ha fatto quattro chiacchiere. Diventate poi otto, e chiss&agrave; quante relative al futuro del fratello. Oggetto della questione: c'&egrave; una Ducati per Andrea nel 2024? Potrebbe esserci, firmata proprio dalla squadra belga, riferimento del paddock iridato prototipale. Se &egrave; vero - e lo far&agrave; - che l'anno prossimo il team voglia estendere il proprio impegno in SBK, &egrave; vero anche che Iannone sia intenzionato a debuttarvi. Qualora lo facessero assieme, sarebbe una notizia di rilievo. Parliamo di un pilota che ha vinto Gran Premi, parliamo di una squadra che ha vinto titoli. Immaginateli insieme.        

Andrea vuole tornare a correre: una Panigale V4 R della squadra belga racconterebbe il debutto nelle derivate di serie di pilota e team

Iannone in SBK: Ducati Marc VDS appetita dall'abruzzese

Marc VDS, ovvero, Marc Var der Straten. Il titolar dell&#39;omonima struttura, impegnata con grandi risultati in Moto2, &egrave; all&#39;opera per espandere il proprio messaggio. L&#39;obiettivo si chiama MotoGP, categoria in cui ha gi&agrave; corso e, addirittura, SBK. I contatti per tornare in una classe e debuttare nell&#39;altra sono in atto, la voce &egrave; attendibile.  Marc VDS e Ducati: MotoGP, SBK o entrambe?  Manager della formazione che schiera in Moto2 Tony Arbolino e Sam Lowes erano in visita a Misano, ma non sulle spiagge adriatiche, bens&igrave; nel paddock del Marco Simoncelli. L&#39;intento di portare il nome in SBK &egrave; cosa seria, possibilmente appoggiandosi al Marchio Ducati.  I piloti messi nel mirino sono gi&agrave; conosciuti dal team Marc VDS: Scott Redding, coi quali ha condiviso successi nella stessa Moto2. Sam Lowes, attuale punta proprio nella serie iridata. Nel caso in cui approdasse nel panorama delle derivate, i nomi pi&ugrave; gettonati sono quelli dei due britannici.&nbsp;  Da non scartare l&#39;opzione MotoGP, anche se appare inverosimile che sia anch&#39;essa supportata da Borgo Panigale. In griglia abbiamo ben 8 Desmosedici, volete dire che arriveremo a 10? Situazione impossibile, tuttavia, non &egrave;, perch&eacute; budget e sponsor alla squadra belga non soi mani mancate. Le competenze nemmeno.  SBK Misano, Iannone ospite interessato: il ritorno tra le derivate?  &nbsp; 

La squadra belga, protagonista in Moto2, desidera tornare nella classe regina e debuttare in SBK. Trattative con Ducati aperte

Marc VDS punta in alto: MotoGP e SBK obiettivo 2024

        Leadership della Moto2 con 99 punti, totale di cinque tappe completate, dalle quali poter raccontare 2 vittorie, un secondo gradino del podio e un terzo. Quando &egrave; andato "male", Tony Arbolino &egrave; arrivato quarto, altrimenti ha sempre alzato al cielo un trofeo iridato: "S&igrave;, sono molto contento - le parole del giovane milanese - perch&eacute; sto riproponendo il finale 2022, con ancora pi&ugrave; forza e convinzione. Questo &egrave; il frutto del lavoro fatto a casa e dell'operato condiviso insieme al team Marc VDS. Sono e siamo qui per conquistare il titolo, lo affermo senza nascondermi dietro a un dito". Prossime gare Moto2 Moto2 meglio della Moto3: Arbolino &egrave; nel posto giusto al momento giusto  Tra le caratteristiche ammirevoli di Arbolino, la capacit&agrave; di valorizzare il gruppo con cui gira a destra e a manca per il mondo: "Ho una squadra eccezionale - il Marc VDS- che mette in pista il mio stesso spirito: divertirsi e far divertire, contestualmente al tempo da dedicare al lavoro. Posso contare su persone sempre in grado di ascoltarmi e supportarmi". In particolare, Tony menziona un professionista noto nel paddock: "Lucio Nicastro - esperto e competente - quanto ridiamo! Per&ograve;, attenzione: quando c'&egrave; da fare sul serio, cambiamo passo. All'interno del box conosciamo il nostro potenziale, ma &egrave; anche vero che facciamo di tutto per dimostrarlo coi risultati". Classifica piloti Moto2 Arbo e la top class: "Ci andr&ograve; quando avr&ograve; dimostrato di essere veloce"  A uno che comanda la classifica di una categoria anticamera alla classe regina, la domanda &egrave; inevitabile: "Mi chiedi se penso a un prossimo passaggio in MotoGP, certo, ma non vivo il pensiero a "m&ograve; di ossessione". Naturalmente, voglio compiere il salto, senza assillarmi troppo". Per il numero 14 ci sono priorit&agrave; da soddisfare: "Innanzitutto, vincere ancora con e per il team Marc VDS - a partire dal Mugello, magari - poi, una volta dimostrata la mia velocit&agrave;, meritarmi un posto nella top class. Non ho fretta, desidero arrivarci nel momento giusto e nel posto giusto, grazie al responso della pista". Classifica squadre Moto2       

Tony, leader della Moto2: "La classe regina? Ci penso, ma voglio meritare con la mia velocit&agrave; un posto in griglia"

Arbolino: "Non sono ossessionato dalla MotoGP"

        Due giorni ottimi per il pilota portacolori del team Marc VDS. Nella seconda giornata Tony ha chiuso la sessione della mattina in seconda posizione con un best lap 1:41.742 e 31 giri all&rsquo;attivo. Nella classifica finale di oggi Arbolino si prende la quarta posizione a +0.424 dal leader del team Ajo KTM.&nbsp; Sentiamo quindi come &egrave; andato il day 2 a Jerez: &ldquo;Questi test 2023 sono andati davvero molto bene, mi sento un tutt&rsquo;uno con la moto e anche fisicamente sono al 100%. Oggi abbiamo cercato di lavorare su tanti aspetti con il team e devo dire che sono soddisfatto su quanto fatto. La mia confidenza e il feeling sono in crescita.&rdquo;  Calendario Moto2 2023&nbsp; Arbolino a Jerez &Egrave; stato uno dei pochi, l&rsquo;italiano, a stare al passo con lo spagnolo Pedro Acosta che ha concluso le due giornate al top. &ldquo;Seppur ho provato il time attack solo una volta oggi, per&ograve; ho lavorato bene anche se non ho spinto troppo quindi il margine c&rsquo;&egrave; per migliorare. A Portimao avremo ulteriori tre giorni di test dove ci prepareremo al meglio per l&rsquo;inizio di stagione.&rdquo;         

Tony conclude i test sul tracciato di Jerez con la mente gi&agrave; a Portimao&nbsp;

Moto 2 Test Jerez, Tony Arbolino ha il passo per trionfare quest’anno

        This year saw Tony Arbolino complete his second season in Moto2, his first in Elf Marc VDS Racing team colours. The talented Italian was guided by crew chief Lucio Nicastro, who talks to us exclusively about some of the aspects of the 2022 season, from the technical to the more personal, offering a great behind the scenes glimpse into the world of motorcycling. What&rsquo;s it like working with Tony? &ldquo;Challenging. He&rsquo;d had a difficult 2021 and so it took a little time to interpret his needs and understand his way of explaining things. I had a few doubts over the winter, also because he was coming from a strong team but had really struggled in 2021. I couldn&rsquo;t see the potential that he later demonstrated. We had to adapt to him and he had to understand how we worked. But we went on to do very well.&rdquo; What kind of person is he, on a human level? "Fantastic. Very enthusiastic and always cheerful. He has a very positive attitude with everyone and brings real harmony to the garage. When things are not going well, his morale remains high but, in the moment, if you don&rsquo;t know him, the situation seems disastrous. The group has remained close, and he listens well, putting his trust in you". What did you do to put him at ease? "At first, I tried to help him keep his feet on the ground. We joke a lot amongst ourselves, even in the serious moments, and so I tried to make him understand that we would need to keep working and that results wouldn&rsquo;t come on their own. His strength is that he listens and remains calm. Already in November I told him it would take time. After a tricky first half of the championship, it was great to see him cheer up, it&rsquo;s not always easy. We all sat down together at Misano and did a reset, getting back into the good habits we&rsquo;d lost during the season". &nbsp; "He needs a very strong human connection"  Do you have any rituals? "In terms of superstitions, no. But we play on the fact that the hire car is often parked in spot number 14 or we go to a restaurant and they give us table 14. We have a harmonious relationship. Mid-afternoon we have tea and discuss where we&rsquo;re at. Human relationships are important to him, he needs a strong human connection. We spend a lot of time together during race weekends and then he writes to me in the evening, sends me onboard videos. He thinks a lot and works hard, even when he&rsquo;s alone at home. He never stops and that&rsquo;s a good thing. He's a scamp in the garage, a clown, but he&rsquo;s very serious in his work. We should never confuse being able to have a laugh with professionalism. From outside, he might seem like an odd character, but he&rsquo;s more on it than many others who might seem more serious but don&rsquo;t have the same passion and desire to do well.&rdquo; Do you have any good anecdotes? "At the start of the season, after the first winter tests in November, he&rsquo;s made a decent exit and came into the garage saying: &ldquo;I&rsquo;m a horse&rdquo;, in the sense he was quick. I replied saying that he was more like a pony and that I would call him Pony Arbolino until he scored his first podium. This made him angry, and so we stuck with Pony! But then fortunately he won at Austin and this nickname quickly vanished. Already in Qatar he was on the front row, something no-one expected. At Losail, his trainer Ivan (Lopez) had said on Thursday: &ldquo;If you start front row, I&rsquo;ll run a marathon on the hotel treadmill&rdquo;. We all laughed, because we thought it was an impossible bet for race one. But he did it and, on Sunday morning, when I went down to breakfast he was there running on the treadmill. And that morning he did in fact run 42 km..."       

What&rsquo;s it like to work with Tony? His crew chief tells all, even revealing the rider's first nickname in the Marc VDS garage...

Moto2, interview with Lucio Nicastro: “Arbolino a clown in the garage, but very serious in his work”

        Quest'anno Tony Arbolino ha disputato la sua seconda stagione in Moto2, che equivale alla prima con i colori dell'Elf Marc VDS Racing team.&nbsp;Il talento di Garbagnate Milanese &egrave; stato guidato dal capotecnico Lucio Nicastro, che in esclusiva ci ha raccontato alcuni aspetti di questa stagione. Da quelli pi&ugrave; tecnici a quelli pi&ugrave; intimi, che fanno rigorosamente parte del dietro le quinte del mondo del motociclismo. Com&rsquo;&egrave; lavorare con Tony?"Impegnativo. Arrivava da una stagione difficile e ci &egrave; voluto un po&rsquo; di tempo per interpretare le sue necessit&agrave; e capire il suo modo di spiegarsi. Nell&rsquo;inverno qualche dubbio ce l&rsquo;ho avuto, anche perch&eacute; arrivava da un team valido e aveva fatto molta fatica nel 2021. Non vedevo tutto il potenziale che poi ha mostrato in seguito. Abbiamo dovuto adattarci a lui, lui capire come noi lavoravamo. Qualche soddisfazione poi ce la siamo tolta". Dal punto di vista umano che ragazzo hai trovato?"Fantastico. Molto entusiasta, sempre allegro. Ha un atteggiamento molto positivo con tutti, porta tanta armonia nel box. Quando invece le cose non vanno bene, rimane sempre con il morale alto, ma subito nell&rsquo;immediato, se non lo si conosce, sembra che la situazione sia disastrosa. Il gruppo &egrave; sempre rimasto unito e lui ascolta molto, dandoti tutta la fiducia che pu&ograve;".  Cosa hai fatto per metterlo a proprio agio?"All&rsquo;inizio ho cercato di tenerlo con i piedi per terra. Scherziamo molto tra noi, siamo sempre a un livello alto di gioco anche nei momenti seri, e quindi ho cercato di fargli capire che bisognava continuare a lavorare e che le cose non sarebbero arrivate da sole. La sua forza &egrave; stata quella di ascoltarci mantenendo la calma. Gi&agrave; a novembre gli avevo detto che ci sarebbe voluto tempo. Dopo il periodo di met&agrave; campionato un po&rsquo; difficile &egrave; stato bello vedere che si &egrave; risollevato, non &egrave; sempre facile. A Misano ci siamo seduti tutti insieme e abbiamo fatto un reset di alcune cose, riprendendo delle buone abitudini perse durante la stagione". "Ha bisogno che ci sia una connessione umana molto forte"  Avete un vostro rito?"A livello di scaramanzia no. Giochiamo sul fatto che molte volte la macchina a noleggio &egrave; parcheggiata al numero 14 o andiamo al ristorante e ci danno il tavolo 14. In generale viviamo praticamente in simbiosi, a met&agrave; pomeriggio ci prendiamo un t&egrave; e facciamo il punto della situazione. Lui ha bisogno di tanto rapporto umano, che ci sia una connessione umana forte. Durante i weekend di gara stiamo tanto tempo insieme, poi mi scrive alla sera, mi manda i filmati dell&rsquo;on board. &Egrave; uno che ci pensa molto, lavora tanto anche da solo quando &egrave; a casa. Non si ferma mai e questa &egrave; una cosa buona. &Egrave; come avere un folletto nel box, un giullare ma molto serio sul lavoro. Non bisogna confondere il saper ridere con la seriet&agrave;. Da fuori sembra quasi un personaggio strano, ma &egrave; molto pi&ugrave; sul pezzo di tanti altri che sembrano molto pi&ugrave; seri e in realt&agrave; non hanno tutta questa passione e voglia di arrivare". Ci racconti un aneddoto?"A inizio stagione, a novembre dopo i primi test invernali, aveva fatto un&rsquo;uscita decente ed &egrave; entrato nel box dicendo: &ldquo;Sono un cavallo&rdquo; per dire che era forte. Io gli avevo risposto che a dire la verit&agrave; mi sembrava un Pony e che anzi l&rsquo;avrei chiamato Pony Arbolino fino a quando non avrebbe fatto il primo podio. Questo lo faceva arrabbiare, gli attaccavamo Pony dappertutto! Poi fortunatamente ha vinto ad Austin e questo nomignolo se l&rsquo;&egrave; tolto in fretta. Gi&agrave; in Qatar aveva fatto la prima fila e nessuno se l&rsquo;aspettava. Proprio a Losail il suo preparatore atletico Ivan (Lopez), il gioved&igrave; aveva detto: &ldquo;Ah se parti in prima fila, faccio la maratona sul tapis roulant dell&rsquo;hotel&rdquo;. Noi tutti a ridere, perch&eacute; era una scommessa secondo noi impossibile, alla prima gara. Invece ci riusc&igrave; e domenica mattina quando sono sceso a fare colazione era gi&agrave; l&igrave; che correva sul tapis roulant. E quella mattina ha fatto davvero 42 km..." Mondiali 2022: Quartararo prende in giro Crutchlow dopo Inghilterra-Francia       

Com'&egrave; lavorare con Tony? Ce l&rsquo;ha raccontato in esclusiva il suo capotecnico, dicendoci anche qual &egrave; stato il suo soprannome iniziale nel box Marc VDS...

Moto2, intervista a Lucio Nicastro: “Arbolino un folletto nel box, ma molto serio sul lavoro"

        Roberto Rolfo osserva attento monitor dei tempi e immagini TV relative alla pista. Gli dona la divisa Marc VDS, perch&eacute; il torinese &egrave; un professionista che ama indossare i colori sociali rappresentati. A Valencia, l'esperto quarantaduenne ha messo a disposizione della squadra le proprie capacit&agrave;, maturate e sviluppate in lustri di corse. Per lui, &egrave; l'inizio di una nuova sfida professionale firmata Moto2 iridata. Rolfo e Marc VDS: il tocco in pi&ugrave; a favor del garage   Corse ad altissimo livello in 250 Gran Prix, MotoGP, Supersport, Superbike, Moto2, Endurance... cosa manca a Roby?! Niente, anzi, aggiungiamo la ormai lanciata attivit&agrave; che lo vede istruttore di pista, sia teorico che pratica. Rolfo si divide tra sala briefing e cordoli, spiegando tutto con estrema perizia: "E' importante apprendere la basi, poich&eacute; da quelle si possono poi affinare con metodo le tecniche utili per andare forte in sicurezza" La sensibilit&agrave; di cui &egrave; dotato &egrave; cresciuta di anno in anno e, credeteci, in un paio di sguardi riesce a capire tutto su chi sta in sella: dove pu&ograve; migliorare, se frenare cos&igrave;, se accellererare in questo modo, come usare corpo, testa e il resto. Lo fa anche coi piloti colleghi, girando in lungo e in largo per il tracciato in questione: "Tra una curva e l'altra, noto ogni differenza che solo un corridore pu&ograve; far scaturire. Sono piccoli dettagli, enormi se perfezionati con cura" Poi, rientra nel box, dove si confronta coi colleghi che si occupano della Kalex spinte dal propusore Triumph. Oltre a fornire feedback su quanto osservato con attenzione a bordo tracciato, RR44 funge da ponte tra i meccanici e i piloti, proprio perch&eacute; vanta un curriculum tecnico e agonistico di livello superiore: "La classe di mezzo &egrave; molto cambiata di stagione in stagione. Adesso il progetto &egrave; decisamente pi&ugrave; racing, sia motoristicamente, di telaio e dei componenti a costituire il veicolo finale. Guardando la moto della squadra, viene veramente voglia di inforcarla e girarci a lungo" Moto2 per RR44, ma non solo   Roby e il team Marc VDS hanno collaborato con ottime soddisfazioni reciproche in diversi Gran Premi, programmando quindi anche il 2023. La marcia in pi&ugrave; &egrave; inserita, ora non resta che accelerare a pieno gas. A proposito di gas, Rolfo vuole ancora girare la manetta, non solo durante i suoi corsi di pista. Il lavoro &egrave; concentrato sull'EWC, categoria di durata che lo racconta protagonista da anni. La volont&agrave; del pilota italiano pi&ugrave; longevo in attivit&agrave; &egrave; di partecipare a gran livello e, perch&eacute; no, valutare altre competizioni. Fermo restando che la Moto2 rappresenti la priorit&agrave; di una sfida professionale inedita e dal futuro radioso: "Desidero competere fino a quanto mi divertir&ograve;, e tutt'oggi mi diverto. Contestualmente, penso al mio avvenire: in Marc VDS ha trovato un ottimo gruppo, possiamo fare bellissime cose insieme"       

Roby mette a disposizione della squadra belga la propria esperienza, costituita da occhio attento alle dinamiche di pista, competenza tecnica e capacit&agrave; di leggere le dinamiche di un Gran Premio

Moto2: lo sguardo attento di Rolfo per Marc VDS

        Provato dalla fatica e sudato nel caldo malese, felice come una Pasqua, con trofeo e bottiglia di Prosecco tra le mani. Tony Arbolino ha vinto il Gran Premio Moto2 di Sepang, portando a tre i successi personali firmati quest'anno, detenendo la quarta posizione in classifica. Il portacolori del team Marc VDS &egrave; il pilota pi&ugrave; in forma della middle class. Arbo: "Sono fuori casa da sei anni, torno a Milano dalla mia famiglia"  Perch&eacute; il milanese ispiratosi a Jorge Lorenzo raggiava di gioia a Sepang? Facile: "Sono contento, perch&eacute;? Tipo perch&egrave; ho vinto io? (scherza). Prendermi due delle ultime tre gare mi fa sentire felicissimo, a conferma del gran lavoro condiviso con la squadra. Il team Marc VDS &egrave; fantastico, il capotecnico Lucio Nicastro si impegna giorno e notte, e io sono sempre a mio agio sulla moto". Sembra che tra piccola e media cilindrata, il numero 14 prediliga la seconda:&nbsp;"Voglio dimostrare di essere forte in questa categoria, anzi, sai che ti dico? Secondo me sono pi&ugrave; forte in Moto2 rispetto a quando correvo in Moto3. S&igrave;. Il merito &egrave; dell'operato mio ma, come ho detto, di tutto il gruppo che ho attorno. Siamo competitivi e veloci". Nel 2023 ancora Marc VDS per lui, e idee chiarissime:&nbsp;"L'anno prossimo il titolo? Certo, ci proviamo. Andremo in pista con la mededima mentalit&agrave; di oggi. La cosa importante sar&agrave; ulteriomente accrescere il feeling con la Kalex spinta dal tricilindrico Triumph e, altra cosa, divertirsi sempre. Voglio tornare a Milano dalla famiglia. Mi trovo fuori casa da sei anni, sicch&eacute; vado da loro con grande piacere".       

Tony ha vinto sinora tre Gran Premi della middle class 2022, ed &egrave; quarto in classifica: "L'anno prossimo correr&ograve; per il titolo, con lo stesso atteggiamento di oggi"

Arbolino: "Ero forte in Moto3, ma in Moto2 anche di più"

        Il diluvio ha condizionato e caratterizzato la gara di Moto2 a Buriram. Le prime gocce di pioggia sono iniziate a scendere sullo schieramento, cos&igrave; la partenza &egrave; stata ritardata e la distanza della gara thailandese &egrave; stata ridotta da 24 a 16 giri. L&rsquo;azione in pista &egrave; poi cominciata con l&rsquo;idolo di casa Somkiat Chantra che ha subito preso la testa della corsa, dominando i primi due giri prima di scivolare senza poter ripartire. Condizioni al limite  Aron Canet ha successivamente guidato la corsa, davanti a Filip Salac e Jake Dixon, anche Alonso Lopez si metteva in mostra, mentre Tony Arbolino stava raggiungendo le prime posizioni. Intanto si segnalavano le scivolate di Cameron Baubier, Fermin Aldeguer e Jeremy Alcoba e quando mancavano otto giri alla fine, e la pioggia era incessante, &egrave; stata esposta bandiera rossa. Dopo una lunga attesa e la ripartenza, &egrave; stata esposta nuovamente bandiera rossa durante il giro di ricognizione e a quel punto la gara &egrave; stata definita conclusa, anche senza il raggiungimento dei due terzi disputati. La vittoria &egrave; quindi andata a chi era in testa sul finale, ovvero Tony Arbolino, che ha conquistato cos&igrave; la sua seconda vittoria stagionale, dopo quella schiacciante firmata ad Austin, e sul podio con lui sono saliti Salac (team Gresini) e Canet. I punti assegnati saranno dimezzati e questa &egrave; la classifica finale:  Moto3 Thailandia: Foggia vince e spera, Rossi torna sul podio       

Cinque giri dei 16 in programma sono stati disputati dalla classe di mezzo, dopodich&eacute; il meteo non ha concesso la ripresa della corsa

Moto2 Thailandia, bandiera rossa e vittoria di Arbolino sotto il diluvio

        Doveva essere un weekend di festa quello di Silverstone per Sam Lowes, alle prese con il proprio Gran Premio di casa dopo essersi sposato - durante la pausa estiva - con la compagna Marina Rossi, ma le cose sono andate in maniera diametralmente opposta.&nbsp;Il fine settimana inglese di Lowes infatti &egrave; durato meno di una sessione, dato che dopo pochi minuti dall&rsquo;inizio della FP1 Sam &egrave; finito violentemente a terra alla curva Brooklands, apparendo subito dolorante. Weekend terminato  Il pilota del team Marc VDS &egrave; stato in seguito portato al centro medico, dove &egrave; stata evidenziata e ridotta una lussazione alla spalla sinistra, che lo ha resto unfit per il resto del weekend. Sam sar&agrave; sottoposto ad ulteriori controlli, ma come detto il suo fine settimana &egrave; gi&agrave; terminato. &nbsp;Uno zero che non ci voleva, ma che si aggiunge ad una lunga lista: nelle prime undici gare infatti Lowes ha visto la bandiera a scacchi solo quattro volte, che resteranno tali almeno fino al prossimo GP del Red Bull Ring. Moto2, Acosta ancora unfit: niente Silverstone per Pedro       

L'inglese &egrave; finito a terra nel corso delle FP1, venendo dichiarato unfit dai medici del tracciato

Moto2, Silverstone: weekend di casa già finito per Sam Lowes

        Il quarto successo stagionale della classe di mezzo l'ha firmato Tony Arbolino, al termine di una gara sul circuito delle Americhe (ecco la classifica della Moto2 ad oggi) dove le cadute sono state all'ordine del giorno. Il lombardo la vittoria se l'&egrave; costruita con dedizione e impegno, raccogliendo il primo grande risultato della sua carriera in Moto2. Non hanno, invece, saputo gestire bene la situazione Celestino Vietti e Aron Canet, ecco i voti che si sono meritati.&nbsp; Le pagelle  Tony Arbolino, 10 Prestazione matura e importante per il talento di Garbagnate Milanese, che ha saputo dosare tutti i vari ingredienti nei momenti pi&ugrave; appropriati. Ha saputo aspettare, ha spinto e la vittoria &egrave; pi&ugrave; che meritata. Ai Ogura, 8 Solida prestazione del giapponese, che conquista il secondo podio consecutivo ottenuto con intelligenza e precisione. E nella lotta al titolo si &egrave; messo decisamente in mostra. Jake Dixon, 7 Primo podio assoluto in carriera per il britannico, che sta svolgendo una stagione concreta. Questo &egrave; stato il suo miglior inizio di campionato di sempre in Moto2, teniamolo d'occhio. Niccol&ograve; Antonelli, 6 Non ha visto la bandiera a scacchi il romagnolo del team Mooney VR46, ma si merita la sufficienza come incoraggiamento per quanto fatto, in un momento non facile. Celestino Vietti, 5 La vittoria era alla sua portata? Probabile. Ma un errore ha buttato al vento ogni possibilit&agrave;. Il piemontese &egrave; ancora leader, ma queste occasioni non si possono sprecare. (Qui le sue dichiarazioni) Aron Canet 5 Ha preso la testa della corsa e con una gestione migliore avrebbe forse anche potuta vincerla. Anche lo spagnolo ha chiuso la prova anzitempo e il rammarico &egrave; tanto.  Cameron Beaubier, 5 Dopo la pole position del sabato ci si aspettava molto di pi&ugrave; dal padrone di casa, ma l'errore all'ultimo giro mentre era in piena lotta per il quarto posto gli &egrave; costato caro. Pedro Acosta, 4 Brutta caduta per lo spagnolo, che dimostra ancora una volta di non aver capito del tutto la sua nuova moto. A differenza dell'anno scorso in Moto3, qui ha bisogno di pi&ugrave; tempo per prendere le misure. Somkiat Chantra, 3 Arrivava da grandi prestazioni il thailandese, ma sulla pista delle Americhe ha causato un incidente che ha rovinato la gara anche a molti altri piloti. Dalle stelle alle stalle. Moto2: ecco perch&eacute; sar&agrave; Aron Canet il vero rivale di Celestino Vietti       

L&rsquo;Inno di Mameli &egrave; risuonato sulla pista texana ma la gara della classe di mezzo ha riservato molti colpi di scena. Ecco i voti ai protagonisti

Moto2, le pagelle del GP delle Americhe

Il team meglio preparato della mattinata indonesiana &egrave; stato il belga Marc VDS, squadra iscritta alla classe Moto2 e datata di telai Kalex, nei quali sono incastonati i propulsori - uguali per tutti i piloti della middle class - Triumph a tre cilindri. A meglio sfruttare il pacchetto tecnico e le gomme Dunlop intagliate &egrave; stato Sam Lowes, britannico abituato a condizioni di pista precarie. Britanniche, oseremmo dire.  Il rinnovato asfalto di Mandalika, infatti, ha ricevuto una discreta secchiata di pioggia indonesiana. Un po&#39; asciugato, ma non del tutto, il tracciato presentava diverse insidie. Il gemello di Lincoln le ha superate, siglando il crono di 1&#39;44&quot;439, valevole di prima posizione del turno di libere.  &quot;Arbo&quot; miglior italiano: Vietti, Zaccone e Fenati in top ten   Tony ha viaggiato spedito in Qatar, ma a Mandalika sembra ulteriormente carico. Il milanese &egrave; il compagno di box di Lowes, sicch&eacute; la tesi di un Marc VDS ben preparato (per ora) regge il discorso. In mezzo ai due &quot;colleghi&quot; troviamo Joe Roberts, statunitense inserito nell&#39;italiano Italtrans.  A proposito di tricolore, bene anche Alessandro Zaccone, settimo con la maglia del team Gresini. Ottimo pure Romano Fenati, decimo in sella alla Boscoscuro. Ci siamo dimenticati di qualcuno? Macch&eacute;: abbiamo preferito citare a parte Celestino Vietti Ramus, gran vincitore a Lusail, stamani quarto e candidato al successo domenicale.  Simone Corsi e Niccol&ograve; Antonelli partono in salita, nel senso che ricoprono rispettivamente la diciannovesima e la ventunesima posizione. L&#39;esperto romano e il rookie romagnolo possiedono talento valevole di zona punti; Lorenzo Dalla Porta si trova sul fondo della classifica: oggi appureremo se il toscano stia ancora patendo dolore alla spalla sinistra.  I tempi Moto2 di Mandalika     &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Tra Sam e Tony del team belga, l&#39;americano Joe Roberts coi colori italiani Italtrans. Quarto il leader di campionato Vietti Ramus, settimo Zaccone, decimo Fenati

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