        Le passioni sono un qualcosa di difficile da spiegare, quasi di irrazionale, che contraddistinguono ogni essere umano, a prescindere da tutto il resto. Simone Mazzola lo sa bene, ed &egrave; un esempio perfetto di tale concetto: la passione per il motociclismo lo ha portato in pista ad inseguire il suo sogno , sino all&rsquo;incidente &ndash; nel maggio 2017 a Misano &ndash; che gli ha cambiato la vita, lasciandolo paralizzato dalla vita in gi&ugrave;. Quella stessa passione &egrave; per&ograve; oggi il primo carburante di Simone, tanto che oggi proprio grazie al motociclismo insegue un nuovo obiettivo: conquistare il maggior numero di soddisfazione con la propria squadra, il Mazzola Racing Team.&nbsp;Simone, come &egrave; nata l&rsquo;idea di fondare un team?&nbsp;&ldquo;Dopo l&rsquo;incidente la passione per le moto mi &egrave; rimasta, anche se l&rsquo;ho un po&rsquo; soffocata perch&eacute; non era facile tornare in pista ed assistere da spettatore. In questi mesi ho pensato che fondando un team e vedendo le moto con il mio nome mi sarei sentito di nuovo partecipe e protagonista, cos&igrave; mi &egrave; venuta voglia di farlo davvero. Forse mi sono mosso un po&rsquo; in ritardo per la stagione alle porte, essendomi attivato a dicembre, ma sto spingendo forte per organizzare tutto. Sto cercando qualche sponsor per completare il budget ed i piloti: spero di ritrovare le persone che mi hanno aiutato in passato, ma gi&agrave; posso ringraziare tutti coloro che stanno ora supportando questo nuovo progetto&rdquo;.&nbsp;Perch&eacute; le Ohvale?&nbsp;&ldquo;Ho visto l&rsquo;anno scorso una gara a Magione, e mi &egrave; piaciuto tutto. Anche il paddock, del resto ci sono squadre importanti come il team Leopard, cos&igrave; ho pensato che potesse essere un ottimo punto di partenza, considerato anche il calendario ed il regolamento&rdquo;.&nbsp;Hai gi&agrave; in mente una sorta di piano di crescita?&nbsp;&ldquo;Sicuramente mi piacerebbe tornare nel mondo delle ruote alte, ma vedremo in futuro come andranno le cose. Non &egrave; facile, per il momento mi focalizzo anno per anno. Partire non &egrave; semplice, viste anche le mie difficolt&agrave;, ma ho tanta voglia&rdquo;.&nbsp;Tutto quello che &egrave; successo non ti ha tolto la voglia di moto, non c&rsquo;&egrave; dubbio.&nbsp;&ldquo;Assolutamente. Il mondo delle corse mi ha fatto crescere anche come persona, mi ha insegnato tanto: quando sei un ragazzo e fai il pilota ti devi confrontare con i meccanici, che sono pi&ugrave; grandi di te, quindi ti forma il carattere ed il rispetto verso tutti. E&rsquo; un mondo che pu&ograve; anche toglierti tanto, come &egrave; successo a me, ma la voglia di andare in pista e la passione restano. Di conseguenza vorrei che tutto questo diventasse un lavoro, tramite il mio team&rdquo;. Mazzola: "Non ti abitui mai a tutto questo, ma ti adatti"  Ti piacerebbe vederti anche in un&rsquo;altra veste all&rsquo;interno del paddock in futuro?&nbsp;&ldquo;Non saprei, credo che possedere un team possa essere la scelta pi&ugrave; appagante. Ho scelto questa strada perch&eacute; la reputo la migliore. Basti pensare che anche la componente organizzativa, che spesso pu&ograve; rivelarsi noiosa, a me regala ad oggi tanta adrenalina. In precedenza non avevo input, mentre ora ho tanta motivazione, e quel normale mix di ansia e timore da debutto&rdquo;.&nbsp;Come stai ora?&nbsp;&ldquo;Anno dopo anno sto capendo come vivere la vita di tutti i giorni e mi adatto. Non ti ci abitui mai, ma ti adatti e vai avanti. Non &egrave; facile, ci sono tante difficolt&agrave; ma vanno affrontate. Si deve guardare avanti, del resto indietro non si torna&rdquo;.&nbsp;Hai degli obiettivi in mente in termini di recupero?&nbsp;&ldquo;Considerata la lesione che ho tutto rimane abbastanza stabile. Pratico degli esercizi e faccio fisioterapia, per sciogliere i muscoli ed evitare che mi facciano male. La mia condizione per&ograve; resta la medesima. Tatay? Non ho seguito molto la vicenda, vedo per&ograve; che spinge molto in termini di fisioterapia: all&rsquo;inizio &egrave; giusto cos&igrave;&rdquo;.&nbsp;Cambiamo discorso. Stai seguendo la MotoGP? Chi apprezzi?&nbsp;&ldquo;Sono molto curioso di vedere cosa potr&agrave; fare Marquez in Ducati, penso possa tornare il vero Marc. Mi piace molto anche lo sviluppo tecnico che stiamo vedendo, dato che ti fa davvero capire quanto la MotoGP sia il top del motociclismo. Il livello dei piloti &egrave; molto alto: ho corso con tanti degli italiani attualmente in griglia, a partire da Di Giannantonio e Bezzecchi&rdquo;.&nbsp;La SBK invece?&nbsp;&ldquo;La seguo meno, anche se quando mi sono fatto male ero indirizzato verso quel paddock, in particolare la Supersport300. Quando ci correvo io le moto erano un po&rsquo; lente in relazione al peso: ora le cose sono migliorate, ma il problema resta. In generale quest&rsquo;anno sar&ograve; certamente pi&ugrave; presente alle gare rispetto al recente passato, con il giusto spirito&rdquo;. Ana Carrasco lancia la sfida: sbarca nel mondiale femminile con Evan Bros &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;       

Simone elettrizzato dalla sua nuova avventura: "Mi regala adrenalina. Ho pensato che vedere le moto con il mio nome mi avrebbe reso di nuovo partecipe,&nbsp;le corse mi hanno insegnato tanto"

Mazzola, un team per ripartire: "Questo mondo può toglierti tanto, ma la passione resta"

"Mi alleno ogni giorno e adesso cerco un lavoro. Mi piacerebbe rimanere nell'ambito dei motori e tornare a girare in pista in macchina..." dice nella nostra intervista esclusiva Simone Mazzola, che il 19 maggio del 2017 ha avuto un brutto incidente al CIV e che ha perso l'uso delle gambe (di Fiammetta La Guidara)

Simone Mazzola: "La mia nuova vita è come una gara" - VIDEO

Era il 21 maggio del 2017 quando sulla pista di Misano, durante le prove libere, Simone Mazzola &egrave; incappato in una brutta caduta alla curva 13. La frattura del rachide cervicale &egrave; apparsa subito preoccupante: trasportato in elicottero all&rsquo;Ospedale Bufalini di Cesena, &egrave; stato operato e poi ha fatto tanti mesi di riabilitazione a Montecatone, dove siamo andati a trovarlo (leggi qui).   Veniva da un weekend da incorniciare, sul circuito di Imola: Simone, che aveva ventuno anni, aveva siglato la doppietta nella classe 300 Supersport, con i colori del team di Omar Menghi. Ma ha dovuto riorganizzarsi la vita, riparametrando tutto, perch&eacute; l&rsquo;incidente lo ha lasciato paralizzato dalla vita in gi&ugrave; e non solo. Anche la mobilit&agrave; degli arti superiori &egrave; limitata.    &ldquo;Ho recuperato la mobilit&agrave; del braccio destro e riesco ad accennare qualche movimento con la mano destra. A sinistra mi manca il movimento del tricipite e non riesco a muovere la mano. Non so quanto potr&ograve; recuperare ancora: i medici non si sbilanciano. Dalla risonanza magnetica non si vede se c&rsquo;&egrave; ancora un ematoma, perch&eacute; i &lsquo;ferri&rsquo; che mi hanno messo disturbano la visibilit&agrave;. Comunque per ora sono a casa&hellip; in attesa di ricoverarmi per qualche giorno al Santa Lucia di Roma e poi di nuovo a Montecatone a settembre per un mesetto&rdquo;, annuncia Simone.  Adesso che &egrave; tornato a casa, a Zagarolo, alle porte di Roma, Simone si sta riorganizzando la vita. E si allena di continuo.  &ldquo;Spingo da solo la carrozzina, riesco a fare forza con tutte e due le braccia. E poi faccio un&rsquo;ora in piedi, con una speciale macchinario che sorregge le ginocchia e si chiama &lsquo;struzzo&rsquo;. Cos&igrave; ho di nuovo la sensazione di stare in piedi, e mi muovo pi&ugrave; agevolmente.  &ldquo;E poi a casa mi sto organizzando i mobili, gioco tanto alla Playstation ma cerco anche di uscire il pi&ugrave; possibile, ho rivisto i miei amici, il bar dove andavo prima con loro&hellip; ed &egrave; stato emozionante. Tutti vogliono sapere cosa mi &egrave; successo, come affronto la vita di tutti i giorni&hellip;&rdquo;  Hai contatti con il mondo delle due ruote?  &ldquo;S&igrave;, molti piloti hanno organizzato anche delle iniziative per me, come Enea Bastianini e Dennis Foggia che hanno messo in palio guanti e caschi e mi hanno dato il ricavato. Ho sentito anche Fabio Di Giannantonio, che correva al CIV con me ed &egrave; anche lui romano, e poi Fenati, che mi ha regalato il suo cupolino della Moto3.  &ldquo;Quando ero a Montecatone &egrave; venuta a trovarmi anche Alessia Polita, che mi ha dato conforto e carica per andare avanti&rdquo;, aggiunge Simone.  Essere nella situazione di Simone richiede molte spese. Per questo insieme al pap&agrave; Simone ha fondato una Onlus, la Simone Mazzola16, che anche gi&agrave; una sua pagina Facebook.  &ldquo;Non ho ancora ricevuto il rimborso dall&rsquo;assicurazione dopo l&rsquo;incidente e le spese sono tante: per l&rsquo;assistenza ma anche &nbsp;per le attrezzature come quella che mi tiene in piedi. E poi mi piacerebbe poter comprare un motorino elettrico da mettere sulla carrozzina come quello di Alessia Polita. La Onlus servir&agrave; per le spese mediche e mi dar&agrave; anche la possibilit&agrave; anche di aiutare altri ragazzi che sono in difficolt&agrave;, come &egrave; stato per me. Ho gi&agrave; mandato un bonifico ad un ragazzo che aveva bisogno di un aiuto&rdquo;.  Guardi le gare in TV?  &ldquo;S&igrave;, e in MotoGP faccio il tifo per Dovizioso e per tutti gli italiani in Moto3 e Moto2, che sono molto competitivi. E in Superbike seguo in particolare Melandri. Guardo anche la F1, e parteggio per la Ferrari. Mi piacerebbe tornare a correre, magari in macchina. In kart non posso, nel mio caso &egrave; sconsigliato&hellip;&rdquo;  Come ti senti in generale?  &ldquo;Penso che quello che &egrave; successo &egrave; successo, e poteva andare peggio. Mi dispiace, certo, ma non si pu&ograve; tornare indietro. E comunque anche se potessi tornare indietro, correrei in moto lo stesso&hellip; perch&eacute; era la mia vita&rdquo;, conclude Simone Mazzola. Che adesso &egrave; ancora in gara. Tutti i giorni.  Per chi volesse effettuare la donazione del 5 per mille alla Onlus Simone Mazzola16, il codice fiscale da indicare &egrave; 90027040588.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

&quot;Adesso sono a casa e va molto meglio. Cerco di uscire il pi&ugrave; possibile, ho rivisto i miei amici, il bar dove andavo prima... ed &egrave; stato emozionante&quot;, racconta Simone, un anno dopo l&#39;incidente che lo ha costretto in sedia a rotelle

Simone Mazzola: in gara tutti i giorni

Il 19 maggio a Misano, durante le prove libere della Supersport 300, il maledetto incidente che avrebbe potuto costare la vita a Simone Mazzola: il bollettino medico parlava di grave trauma vertebro-midollare e si era capito subito che la sua mobilit&agrave; sarebbe stata compromessa (leggi qui). Quando siamo andati a trovare Simone all&rsquo;ospedale di Montecatone 50 giorni dopo, lo abbiamo trovato ancora quasi del tutto immobile (leggi qui). Ma adesso il peggio &egrave; alle spalle. A vederlo ora, a cinque mesi di distanza dall&rsquo;impatto, Simone Mazzola ha fatto grandi progressi. A rincuorare sono soprattutto la vitalit&agrave; e l&rsquo;ottimismo.  UN BIKER PER AMICO - Simone, che ha soltanto 21 anni, &egrave; ancora ricoverato all&rsquo;ospedale di Montecatone, e uscir&agrave; per la prima volta questa domenica, il 22 ottobre, per essere presente all&rsquo;evento &ldquo;Un biker per amico&rdquo;, al quale d&agrave; appuntamento. Si tratta di un motogiro organizzato dal Centro Sociale Fabbrica che partir&agrave; da Via del Santo a Imola alle 9.00 di domenica e che si concluder&agrave; con un pranzo a prezzo fisso (di &euro; 12,00). Il ricavato sar&agrave; devoluto a sostegno dell&rsquo;Associazione Utenti Unit&agrave; Spinale di Montecatone.   COME UNA FAMIGLIA - &ldquo;Qui sto bene, &egrave; come una famiglia&rdquo;, esordisce Simone, che ha recuperato il tono di voce brillante di prima dell&rsquo;incidente. &ldquo;La giornata passa alla svelta, perch&eacute; dalle dieci a mezzogiorno faccio fisioterapia e poi nel pomeriggio alle due ricomincio per altre due o tre ore. Poi due chiacchiere e una partita a carte con gli altri pazienti ed &egrave; gi&agrave; ora di cena...&rdquo;  Hai recuperato moltissimo.  &ldquo;S&igrave;, muovo le braccia ma non sento ancora le mani. Potrebbe essere necessario un altro intervento, ma stanno ancora valutando se farlo. In palestra sto lavorando molto per il controllo del tronco. Per&ograve; gi&agrave; comincio a vestirmi da solo e la prima volta che mi sono lavato il viso &egrave; stata una gran soddisfazione&hellip;&rdquo;  Ti dai molto da fare?  &ldquo;S&igrave;. Questa &egrave; la mia vera gara. Quelle che ho fatto prima erano un gioco. Qui non si scherza&rdquo;.  Simone &egrave; molto carico. Si sente che &egrave; combattivo.  &ldquo;Sono felice perch&eacute; sono ancora vivo. Posso parlare, abbracciare la mia famiglia e i miei amici&hellip; per tutto il resto ci si adatta&rdquo;.  Il motociclismo lo segui ancora?  &ldquo;S&igrave;, sento spesso Omar Menghi, il mio team manager del CIV, e guardo la MotoGP. Faccio il tifo per Dovizioso, speriamo che vinca il titolo: se lo meriterebbe. Seguo anche la Formula 1. Le auto mi sono sempre piaciute&hellip; l&igrave; potrei tornare a correre un giorno&hellip;&rdquo;  Quando uscirai da Montecatone?  &ldquo;Forse a gennaio. C&rsquo;&egrave; ancora tempo. Casa mi manca, soprattutto mia nonna, ma non mi lamento&hellip;&rdquo;  In futuro Simone avr&agrave; bisogno dell&rsquo;aiuto di tutti per poter vivere e curarsi al meglio. Per questo pap&agrave; Agostino si sta dando da fare e ha costituito l&rsquo;associazione &ldquo;Simone Mazzola 16&rdquo;, che diventer&agrave; presto una Onlus. 

&quot;Sono felice, perch&eacute; sono ancora vivo. Seguo la MotoGP e tifo per Dovizioso, ma sogno un futuro in macchina&quot;, dice il romano, cinque mesi dopo l&#39;incidente. Domenica 22 ottobre sar&agrave; ospite a &quot;Un biker per amico&quot; a Imola

Esclusivo: Simone Mazzola, &ldquo;Questa &egrave; la mia gara pi&ugrave; importante&rdquo;

        La lotteria di beneficienza organizzata dall&rsquo;ELF CIV in favore di Simone Mazzola si &egrave; conclusa a Misano&nbsp; in occasione del round 7 di Campionato. &nbsp;Simone Mazzola, infatti, si &egrave; infortunato proprio al CIV, sulla pista di Misano, e tuttora &egrave; ricoverato all'Ospedale di Montecatone con una lesione spinale (leggi qui). L&rsquo;iniziativa, partita durante i round del Mugello,&nbsp;grazie  al supporto di tutto il paddock dell&rsquo;ELF CIV e non solo, ha raccolto  9000 euro. La cifra&nbsp; &egrave; stata consegnata dal Presidente FMI Giovanni  Copioli e dal Responsabile del CIV Simone Folgori al fratello di Simone, Elio. Successivamente &egrave; stata la volta&nbsp;dell&rsquo;estrazione dei tanti i premi in palio, a cominciare da un casco Arai Sz-f Frost Black offerto da BER Racing Europe, per proseguire con un fusto di benzina ELF, un buono in prodotti Andreani, un terminale Termignoni, una giacca Dainese e un set di pneumatici fornito sia da Dunlop che da Pirelli.  Non sono mancati i memorabilia autografati dai campioni del motociclismo come gli stivali di Kenan Sofuoglu, due cappellini di Jonathan Rea e la maglia e il cappellino di Danilo Petrucci. Tutti i partner del CIV hanno supportato il progetto: Bridgestone, Cruciata, FB Racing, Kiron, Motor Bike Expo, Ogio, Rewin, Valter Moto Components e Vircos. La campagna di raccolta fondi #AiutiamoSimone non si conclude qui: chi vuole pu&ograve; continuare a dare il proprio contributo a Simone con una donazione al seguente IBAN: IT65W0760105138256521056527       

La lotteria di beneficienza organizzata dall'ELF CIV in favore di Simone Mazzola si &egrave; conclusa a Misano in occasione del settimo round del campionato

CIV: raccolti 9.000 euro con #Aiutiamo Simone

        Il CIV riparte da Misano. Il tracciato intitolato a Marco Simoncelli ospiter&agrave; nel weekend del 29 e 30 luglio i round 7 e 8 di Campionato e la conclusione della raccolta fondi in favore di Simone Mazzola. L&rsquo;iniziativa, partita durante i round del Mugello, ha gi&agrave; raccolto oltre 5000 euro. La vendita dei biglietti, con i quali partecipare all&rsquo;estrazione dei numerosi premi in palio, proseguir&agrave; a Misano dove sabato 29 luglio ci sar&agrave; l&rsquo;estrazione finale, dopodich&eacute; tutto il ricavato della raccolta sar&agrave; consegnato alla famiglia di Simone Mazzola. SUPERBIKE - Ripartir&agrave; la caccia a Michele Pirro. Il pilota Ducati Barni  Racing ha imposto un ritmo forsennato al Campionato, guidando la classifica con 150 punti, ovvero a punteggio pieno. Toccher&agrave; ancora a  Lorenzo Zanetti provare a battere il pugliese. La gara del Mugello ha  evidenziato come l&rsquo;unico modo per provare ad impensierire Pirro sia  quello di impedirgli la fuga, compito che toccher&agrave; al pilota Ducati  Motocorsa, secondo a 109 punti in Campionato e fresco della promozione  al posto di Roberto Rolfo sulla MV del Team Factory Vamag nel Mondiale  Supersport. Pi&ugrave; distanti da loro ci sono Matteo Baiocco (Aprilia Nuova  M2 Racing) e Roberto Tamburini (Pata Yamaha Official Team), con  quest&rsquo;ultimo tornato a podio al Mugello. MOTO 3 - Il leader &egrave; Nicholas Spinelli. Il pilota Pro Racing Team KTM ha sfiorato la doppietta sulla pista toscana e guarda tutti dall&rsquo;alto dei suoi 102 punti. A 15 lunghezze c&rsquo;&egrave; Kevin Zannoni. L&rsquo;alfiere KTM MF84 Pluston Althea non ha vissuto il suo miglior weekend nei round precedenti, ma Misano &egrave; pista amica, sua la vittoria nel 4&deg; round. Vicinissimo a Zannoni c&rsquo;&egrave; il pilota Mahindra 3570 MTA Edoardo Sintoni, che punter&agrave; a cancellare il ricordo del difficile weekend vissuto proprio a Misano a fine maggio. Occhio per&ograve; anche a Raffaele Fusco (MTR Honda) gi&agrave; vittorioso nel 2017 a Misano, ad un Bruno Ieraci (TM Factory Racing) tornato ai suoi livelli abituali e alla coppia del Team Mahindra Minimoto, Carraro e Fabbri, sempre a podio nei round 3 e 4 a Misano. A Misano ci sar&agrave; anche una wild card mondiale tra i protagonisti dell&rsquo;italiano: Tatsuki Suzuki del SIC58 Squadra Corse.SUPERSPORT - Dove dopo la doppietta sfiorata al Mugello, Ilario Dionisi si presenta a Misano da leader con 108 punti. Dietro il pilota MV Agusta Ellan Vannin c&rsquo;&egrave; un trio di giovani talenti pronto ad approfittare di ogni suo errore. Morrentino (Renzi Corse Kawasaki) e Bussolotti (Gas Racing Team Yamaha) sono appaiati a 95 punti, con quest&rsquo;ultimo che, senza l&rsquo;errore nell&rsquo;ultima gara del Mugello, avrebbe anche qualche punto in pi&ugrave;. A 3 lunghezze da loro c&rsquo;&egrave; Davide Stirpe (Extreme Racing Service MV Agusta) che ripartir&agrave; dalla vittoria dell&rsquo;ultimo round. Discorso diverso per Lorenzo Gabellini. L&rsquo;alfiere Gas Racing Team Yamaha ha vissuto un weekend complicato al Mugello. A Misano per&ograve; nelle gare di maggio ha siglato una vittoria e un secondo posto.&nbsp; Da segnalare il ritorno in pista del campione in carica: Massimo Roccoli, che torner&agrave; in sella alla MV Agusta F3 come wild card per Full Moto squadra corse.PREMOTO3 125 2t - Ha un suo dominatore: Matteo Bertelle. Il giovanissimo pilota Team Minimoto Honda si presenta a Misano forte della doppietta negli ultimi round e guarda tutti dall&rsquo;alto dei suoi 140 punti. Dietro di lui ci sono appaiati Patacca (SIC58 Honda) e Marfurt (Honda), sempre a podio al Mugello ma distanti dalla vetta, rispettivamente a quota 86 e 81 punti. Con Patacca che per&ograve; ha gi&agrave; vinto quest&rsquo;anno a Misano. Discorso diverso nella 250, dove la situazione &egrave; pi&ugrave; incerta. Il leader &egrave; sempre Thomas Brianti (2 Wheels Polito) con 98 punti seguito da Elia Bartolini (RMU VR46 Riders Academy) a 8 lunghezze. Entrambi per&ograve; dovranno dimenticare il weekend non esaltante al Mugello e guardarsi le spalle in primis da Pasquale Alfano (Kuja Racing Beon - 75 p.), reduce da una grande doppietta sulla pista toscana. Occhi puntati per&ograve; anche su Alberto Surra (VL Team Speed Up) a 74 punti e su Marco Gaggi (Beon), sempre a podio negli ultimi due round.SUPERSPORT 300 - E' sempre pi&ugrave; agguerrita e ha trovato un nuovo protagonista: Kevin Arduini. Il pilota Yamaha si presenta a Misano dopo la vittoria e il 2&deg; posto del Mugello, che lo hanno portato ad essere 2&deg; in Campionato a 75 punti contro i 102 del leader Luca Bernardi (Yamaha), che per&ograve; sa come si vince a Misano, e lo ha dimostrato nelle gare di maggio. A 72 punti c&rsquo;&egrave; Matteo Ceccarelli (E&amp;E-LPM) seguito a breve distanza da DUE piloti da tenere d&rsquo;occhio a Misano: Francesco Pastore (CH4 by Bottega della Moto Yamaha) e Marco Carusi (GP Project Team Kawasaki), con il primo sempre a podio nelle gare di maggio e il secondo gi&agrave; vittorioso sul circuito dedicato al SIC.       

Nel weekend del 29 e 30 luglio Michele Pirro potrebbe laurearsi campione della Superbike tricolore. Prosegue la raccolta fondi per Simone Mazzola

CIV: si torna in pista a Misano

        Sono passati cinquanta giorni dall&rsquo;incidente che lo ha visto protagonista a Misano, durante le prove libere della Superport 300. Una brutta caduta, insieme ad un altro pilota: l&rsquo;altra moto che lo ha colpito sulla spina dorsale e la frattura di una vertebra con lesione del midollo. Pochi giorni fa Simone Mazzola ha subito un nuovo intervento per stabilizzare altre due vertebre e ora &egrave; tornato all'ospedale Montecatone. E&rsquo;&nbsp; qui che siamo andati a salutarlo. E lo abbiamo trovato insieme al pap&agrave; Agostino che fin dal primo giorno segue Simone: Cesena, Montecatone, di nuovo Cesena, di nuovo Montecatone. Erano insieme, a leggere la versione digitale di Motosprint dal cellulare del pap&agrave;. La nostra visita non era stata concordata. Entriamo in punta di piedi per un saluto. E lui si dimostra subito contento della visita di Motosprint. &ldquo;L&rsquo;ultima volta che ci siamo incontrati &egrave; stato dietro il podio di Imola&rdquo;, dice Simone. &ldquo;Ma io sto combattendo adesso come allora. Voglio tornare quanto pi&ugrave; possibile alla normalit&agrave;&hellip; &ldquo;Le moto erano la mia vita&hellip; lavoravo per correre&rdquo;, aggiunge Simone, che faceva l&rsquo;elettricista e il meccanico per mantenersi alle corse. &ldquo;E dire che Max Biaggi lo stava prendendo in squadra&hellip;&rdquo; commenta il pap&agrave;. &ldquo;S&igrave;, io ho rifiutato per rispetto del team di Omar Menghi, con cui stavo correndo&rdquo;, dice Simone. E poi aggiunge: &ldquo;Ma tanto, se era destino che mi facessi male, sarebbe successo anche se avessi corso in Moto3 con Max. Anzi, mi dispiace che anche lui abbia passato un brutto momento&hellip;&rdquo; Ma tu come stai esattamente? &ldquo;Muovo le braccia ma non ancora le mani, e dal petto in gi&ugrave; non sento pi&ugrave; niente&rdquo;, spiega Simone, che fa fatica a parlare perch&eacute; ha la tracheotomia. &ldquo;Un amico pilota mi ha raccontato che quando sono entrato in medicheria subito dopo l&rsquo;incidente gli ho stretto forte la mano e gli ho detto &lsquo;ho paura&rsquo;. Poi si vede che l&rsquo;ematoma ha compresso il midollo e adesso le mani non le muovo...&rdquo; spiega Simone. &ldquo;Se almeno potessi muovere le mani, potrei prendere il telefono, il tablet&hellip; cos&igrave; &egrave; dura. Anche per mangiare devo essere imboccato&hellip;&rdquo; &ldquo;Ma &egrave; gi&agrave; un successo che Simone parli e mangi. E che respiri autonomamente&rdquo;, aggiunge pap&agrave; Agostino, che se l&rsquo;&egrave; vista brutta il primo mese, quando Simone non faceva niente di tutto questo. &ldquo;Anche per ascoltare la musica, devo chiedere tutto a mio padre&rdquo;, spiega Simone. &ldquo;La notte non passa mai se metti su qualche canzone&hellip;&rdquo; Cosa ascolti? &ldquo;Di tutto&hellip; Mi piace Battiato, ma alla fine la giornata &egrave; lunga e ascolto qualsiasi tipo di musica...&rdquo; Quanto starai ancora a Montecatone? &ldquo;Hanno parlato di cinque/sei mesi. Gli ematomi si devono riassorbire prima di vedere il danno che lasceranno. Ed &egrave; dura stare qui fermi&hellip; Ma non mollo&rdquo;. Hai piacere che esca su Motosprint un aggiornamento sulle tue condizioni? Finora nessuno sa esattamente come stai. &ldquo;S&igrave;, voglio rompere il silenzio. Mi scrivono in tanti&hellip; vedo i messaggi su Facebook ma non ho mai risposto perch&eacute; non posso usare il computer o lo smartphone. E a anche a parlare faccio ancora fatica. Ma voglio ringraziare tutti coloro che mi stanno vicini: pap&agrave;, mamma Costanza, i miei fratelli Elio, Giuseppe e Alessandro, la Federazione Motociclistica Italiana e tutti gli amici che mi stanno sostenendo&hellip; L&rsquo;elenco &egrave; molto lungo, ma io sono veramente grato a tutti e gli sforzi che stanno facendo per me mi stanno aiutando molto&rdquo;. Chiediamo a Simone se ha piacere di farsi vedere in foto. La risposta &egrave; positiva. Pap&agrave; e figlio vicini, click! La foto &egrave; fatta e approvata. Rimettersi in gioco e tornare a interagire con il resto del mondo &egrave; un sintomo importante di guarigione. Bravo Simone Mazzola: il primo passo verso il ritorno la normalit&agrave; &egrave; fatto. E la redazione di Motosprint ti sar&agrave; vicina tutte le volte che vorrai comunicare con i tuoi fans.       

"Voglio far sapere come sto a tutti i miei amici... Ricevo tanti messaggi ma finora non ho potuto rispondere", dice Mazzola, che rompe il silenzio con Motosprint

ESCLUSIVO: Simone Mazzola, "E' dura"

        Sono passati quasi due mesi dal brutto incidente che ha visto protagonista Simone Mazzola, il leader della classe Supersport 300 tricolore che si &egrave; procurato la frattura di alcune vertebre con lesione del midollo (leggi qui). Dopo aver iniziato la riabilitazione all'ospedale di Montecatone, nei pressi di Imola, Simone nei giorni scorsi &egrave; stato nuovamente trasferito a Cesena dove &egrave; stato operato una seconda volta, per immobilizzare due vertebre. "L'operazione &egrave; riuscita perfettamente e Simo &egrave; tranquillo", dichiara il suo ex team manager nonch&eacute; amico Roberto Basso. "Dovr&agrave; stare qualche giorno in osservazione a Cesena prima di essere trasferito ad Imola per cominciare il processo di riabilitazione. "Voglio ringraziare ancora tutte le persone che in occasione del CIV al Mugello hanno acquistato il biglietto della lotteria per Simone organizzata dalla FIMI: siete stati in tantissimi!", aggiunge Basso. LA RACCOLTA FONDI - La raccolta fondi organizzata dal CIV in favore di Simone Mazzola &egrave; partita infatti durante le tappe 5 e 6 di Campionato sul circuito toscano, raccogliendo in un solo fine settimana 5.700 euro. La vendita dei biglietti, con i quali partecipare all&rsquo;estrazione finale dei numerosi premi in palio, &egrave; proseguita questo weekend a Magione in occasione della MiniGP e continuer&agrave; durante i round del CIV al Misano World Circuit.&nbsp;Sabato 29 luglio, sempre a Misano, avverr&agrave; l&rsquo;estrazione finale, dove tutto il ricavato della raccolta sar&agrave; consegnato alla famiglia di Simone Mazzola.&nbsp;  I PREMI - Tanti i premi in palio, a cominciare da un casco Arai Sz-f Frost Black offerto da BER Racing Europe, un fusto di benzina ELF, un giro di pista come passeggero su una moto biposto, un buono in prodotti Andreani, un terminale Termignoni, una giacca Dainese e un set di pneumatici fornito sia da Dunlop che da Pirelli. Non mancheranno poi alcuni biglietti messi in palio da Motor Bike Expo per la fiera di Verona 2018 e due zaini Ogio Circuit insieme a due borsoni Adrenaline Red Haze. Oltre alle aziende sopracitate, i ringraziamenti vanno a tutti i partner che hanno appoggiato quest&rsquo;iniziativa: Bridgestone, Cruciata, FB Racing, Kiron, Ogio, Rewin, Valter Moto Components, Vircos,  UN CONTRIBUTO - Per chi non fosse presente a Magione per la MiniGP o ai round dell&rsquo;ELF CIV a Misano ma volesse comunque dare il proprio contributo,&nbsp;prosegue la campagna di raccolta fondi #AiutiamoSimone. Tutti gli interessati possono dare un contributo concreto facendo una donazione al seguente IBAN: IT65W0760105138256521056527.       

Il pilota romano &egrave; stato operato per stailizzare due vertebre. Intanto nel weekend del CIV al Mugello la raccolta fondi ha totalizzato 5.700 euro

Nuovo intervento per Simone Mazzola

        Non sono ancora certi i danni della caduta che ha visto protagonista Simone Mazzola venerd&igrave; scorso, durante il secondo round del CIV. Una cosa, per&ograve;, &egrave; certa: che il recupero, ovunque possa portare, sar&agrave; lungo.  Trasportato d'urgenza all'Ospedale Bufalini di Cesena con un forte trauma del rachide - ovvero la parte pi&ugrave; alta della colonna vertebrale - il ventunenne pilota del team VLF di Omar Menghi &egrave; stato operato subito, per stabilizzare la frattura. E il bollettino medico ha parlato subito di una lesione midollare (leggi qui).  Una lesione cos&igrave; alta - dalle prime indiscrezioni dovrebbe essere la settima vertebra - fa pensare a conseguenze permanenti estremamente spiacevoli. Al momento Simone ha perso la sensibilit&agrave; alle gambe, ma &egrave; gi&agrave; tanto che muova le braccia e che il diaframma funzioni e gli consentir&agrave; di respirare autonomamente. Non &egrave; possibile, per&ograve;, stabilire al momento quanto Simone riuscir&agrave; a recuperare: ci vorranno almeno tre o quattro mesi. Si parla gi&agrave; di un trasferimento a Montecatone. I suoi genitori lo stanno assistendo da vicino e sono alloggiati a Cesena. In tutto questo li sta supportando Omar Menghi, profondamente colpito da quanto &egrave; successo al suo pilota, con il quale aveva appena iniziato la stagione nel tricolore Supersport 300 nel migliore dei modi, cogliendo una doppietta a Imola. Poi quella caduta, insieme ad un altro pilota, la cui moto sembra abbia colpito sul collo l'incolpevole Simone. Nasce cos&igrave; una maratona di solidariet&agrave; per aiutare Simone e la sua famiglia. La campagna - #AiutiamoSimone - &egrave; promossa anche dal CIV. Anche Alessia Polita ha rilanciato la campagna dal suo profilo social L'Iban al quale donare &egrave; IT65W0760105138256521056527, la causale #AiutiamoSimone.       

E' nata sui social la raccolta fondi #AiutiamoSimone per sostenere il pilota romano infortunato a Misano

CIV, parte la gara di solidarietà per Simone Mazzola

        Nelle prove libere del venerd&igrave; a Misano &egrave; successo uno di quegli incidenti che non vorresti mai raccontare. Simone Mazzola &egrave; caduto alla curva 13 e non si &egrave; rialzato. Non esistono immagini televisive, perch&eacute; le dirette iniziano il sabato. Il suo team manager non lo ha visto cadere, qualcun altro s&igrave; e nel paddock rimbalza la voce che Simone sia caduto insieme ad un'altra moto e che quest'ultima gli sia finita addosso. Qualcun altro racconta che Simone sia stato investito da un altro pilota che sopraggiungeva e che gli sia passato sul collo. La dinamica, in fondo poco conta e prima o poi verr&agrave; fuori. Il fatto &egrave; che Simone &egrave; stato subito stabilizzato dai medici del circuito e poi trasportato in eliambulanza all'Ospedale Bufalini di Cesena con un trauma del rachide. Qui - dicono in bollettino medico - "&egrave; stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico di  stabilizzazione, per il grave trauma vertebro midollare subito. Il  giovane ha riportato evidenti danni neurologici dei quali non &egrave;  possibile al momento stabilire le conseguenze. La prognosi &egrave; riservata". "Attualmente Simone non &egrave; in pericolo di vita, non mai perso lucidit&agrave; ed &egrave; collaborativo", spiega Omar Menghi il suo team manager, che &egrave; affranto per quanto avvenuto. "Un mese fa eravamo a festeggiare sul podio una doppietta... e adesso..." Il pilota romano di Zagarolo, classe 1996, infatti, &egrave; approdato a Misano a punteggio pieno nella classe Supersport 300 dopo i grandi risultati di Imola. Adesso &egrave; ricoverato a pochi metri da Nicky Hayden. A lui saranno dedicati molti dei risultati del weekend di Misano.        

Il pilota del team VLF, leader della Supersport 300 dopo due vittorie a Imola, &egrave; caduto in prova e si &egrave; procurato un grave trauma vertebro-midollare

CIV Misano: grave incidente per Simone Mazzola

Un sabato da Campioni. Un round dove non sono mancate cadute, sorprese, inconvenienti. E la parola fine ancora da scrivere in alcune classi. In una giornata che ha visto tutte le gare &ldquo;wet&rdquo; e ridotte come numero di giri, la classe regina ha incoronato il campione 2015 con un trionfo e un passaggio di consegne. Il titolo &egrave; andato a Michele Pirro, ma le sorprese sono iniziate ancora prima del via, con Roberto Tamburini che non ha preso parte alla gara per un problema tecnico. Con un avversario in meno il pilota Ducati Barni Racing gommato Michelin ha condotto una gara senza rischi, chiudendo secondo e conquistando il suo 4&deg; titolo italiano, in una stagione che lo ha visto dominare tranne la sfortuna di Misano e i round di Imola. Titolo che Pirro ha strappato dalle mani di Ivan Goi, vittorioso oggi sotto la pioggia del Mugello (primo trionfo per lui nel 2015) e che ha portato a casa un&rsquo;altra doppietta Ducati Barni Racing dopo quella di giugno sempre sul circuito toscano. Sfortuna per l&rsquo;altro protagonista inizialmente in lotta per il campionato. Il poleman Alessandro Andreozzi su Aprilia &egrave; incappato in una caduta nelle fasi finali che ha consegnato il titolo a Pirro. Il 3&deg; posto in gara &egrave; andato a Marcheluzzo su BMW con la 4&deg; posizione per la Yamaha di Guarnoni.&nbsp; Resta aperta la lotta tra Goi, ora secondo in campionato a 106 punti, seguito da Andreozzi (104 p.) e Tamburini (102 p.).  La Moto3 invece &egrave; ancora in cerca del proprio campione. A trionfare &egrave; stato il pilota Mahindra Peugeuot Marco Bezzecchi, che ha vinto alla sua maniera, in solitaria, imponendo il proprio ritmo ai suoi avversari. Quello che succedeva dietro di lui per&ograve; era difficile da prevedere. Fabio Di Giannantonio infatti, dopo essere stato rallentato da un contatto iniziale con Spiranelli, &egrave; stato costretto al ritiro per un guasto tecnico. Tegola per lui e festa per Bezzecchi, che si conferma vincente ogni volta che taglia il traguardo e che ora riduce a soli 2 punti il distacco da Di Giannantonio. L&rsquo;ultimo round di domani sar&agrave; carico di pressione per tutti e due i protagonisti. La gara ha visto una gran prova di Bastianelli, secondo al traguardo dopo una lunga lotta con Simone Mazzola, apparso in forma fin dalle prime libere del venerd&igrave;. Sfortuna per Bruno Ieraci. Il pilota #madeinCIV &egrave; rimasto a lungo in bagarre con Bastianelli e Mazzola salvo poi cadere negli ultimi giri. Nel Troeo Honda NSF la vittoria &egrave; andata a Polenghi davanti a Meggle e Guzzon. In campionato Ghidini trionfa su Raimondi e Zanotti.  La SS ha incoronato invece Massimo Roccoli come nuovo Campione. Il pilota MV Agusta ha chiuso al 4&deg; posto in gara, ma grazie anche alla caduta di Roberto Mercandelli (comunque 5&deg; al traguardo) ha portato a casa il 4&deg; titolo italiano in un round dominato da Diego Giugovaz, che ha conquistato la vittoria con ben 45 secondi di vantaggio su Cruciani, autore anche lui di una caduta e di una straordinaria rimonta. A chiudere il podio un'altra Kawasaki, quella di Marco Bussolotti.  Nella Premoto3 125 2T Leonardo Taccini ha stretto i denti e si &egrave; laureato Campione 2015. Il pilota del VL Team di Michel Fabrizio, nonostante l'influenza, &egrave; riuscito a conquistare un 4&deg; posto in gara che grazie alle cadute di Triglia e Bernardi gli hanno permesso di conquistare il titolo gi&agrave; al primo anno di partecipazione al CIV. Un 2015 che ha visto Leonardo in continua crescita dopo Misano. In gara la vittoria &egrave; andata a Bartalesi davanti a Rossi e Longo. Nella 250 4T ancora una vittoria per il campione Celestino Vietti Ramus, che ha trionfato davanti a Nepa e Zannoni, con quest'ultimo successivamente escluso per motivi tecnici, e con il terzo posto che &egrave; andato a Baldini.  Giornata di qualifiche per la classe Sport con Luigi Ritucci che firma il miglior tempo assoluto e la pole della 4t, seguito da Drago, il pilota pi&ugrave; veloce della 2t. Con la lotta ai titoli ancora aperta, l&rsquo;appuntamento con la Sport &egrave; per domani alle 12:50.  National Trophy - Giovanni Altomonte scatter&agrave; domani dalla prima casella della griglia del Trofeo classe 600 seguito da Ferroni e Spedale. Nella 1000 invece la pole &egrave; andata a Filippini davanti a Poggi e Caselli.  CBR600RR - Altomonte scatter&agrave; domani dalla prima casella della griglia del Trofeo CBR600. Morreale e Fugardi completano la prima fila.  Nella mattinata spazio alla conferenza stampa del Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana. Alla presenza di Federico Ignesti (Presidente Unione Montana comuni Mugello), Giuseppe Vadal&agrave; (Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana), Tony Mori (Responsabile delle Relazioni istituzionali FMI), Claudio D&rsquo;Amico (Comandante provinciale di Arezzo del Corpo Forestale dello Stato) e Andrea Vignozzi (Presidente del Comitato regionale Toscana FMI), sono stati illustrati i risultati della campagna &ldquo;Defend Life&rdquo; per la sicurezza dei motociclisti. A seguire &egrave; stata la volta della presentazione del National Trophy 2016, che continuer&agrave; ad essere presente nel format del CIV. Leonardo Taccini&nbsp;- Domani dalle 14.15 ancora via alle gare in live streaming su Sportube (accessibile anche dal sito civ.tv) e in replica su SKY Sport MotoGP HD, con il round di sabato in onda mercoled&igrave; 14 ottobre dalle 21, e quello della domenica gioved&igrave; 15 sempre dalle 21. Per quanto riguarda l&rsquo;estero, ancora copertura su Motors tv che trasmetter&agrave; le gare in tutta Europa e in America.  &nbsp;TV - Domani al Mugellino &egrave; in programma la finalissima della Coppa FMI Minimoto, appuntamento conclusivo della Coppa FMI Junior, trofeo riservato ai giovanissimi delle Minimoto a valenza territoriale (&ldquo;Centro-Sud&rdquo; e &ldquo;Centro-Nord&rdquo;). Ad ora di pranzo tona l&rsquo;appuntamento con il giro di pista del circuito e a seguire con la pit walk, mentre in serata sar&agrave; la volta dalla cerimonia di premiazione dei campioni, a partire dalle 19.30 alla sala lounge al 3&deg; piano. Oltre ai Campioni del CIV ci saranno anche i vincitori del CIV Junior e del CIVS.  

Al Mugello assegnati i titoli in SBK, Supersport e Premoto 3. Bezzecchi rimonta in Moto3

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