        Imola, e appena dopo Most. La Supersport continua la rapida corsa stagionale 2023, affrontata dal VFT Racing con le Yamaha affidate a Nicholas Spinelli e Maiki Abe. Il manager Fabio Menghi stila un bilancio tratto all'Enzo e Dino Ferrari, anticipando la sfida da consumare in Repubblica Ceca: "Per il pilota italiano il settimo posto di Gara Uno &egrave; eccellente" spiega "in virt&ugrave; della rimonta compiuta dalla dodicesima casella di partenza. ll giapponese, seppur silente, sta migliorando di uscita in uscita, acclimatandosi con la difficile categoria. Ecco perch&eacute; dico che entrambi possano fare bene nella trasferta di questo fine settimana". Most, pista dalla particolari caratteristiche per la SBK VFT Racing a Most: obiettivo, stare coi migliori Fabio, manager dall'ottimo passato di corridore, promette una trasferta di Most favorevoli ai colori italiani: "Prevedo grandi cose da Stefano Manzi, andato sul podio di Most lo scorso anno quando guidava la Triumph, attualmente pi&ugrave; forte a bordo della R6. Lui, Federico Caricasulo e Nicol&ograve; Bulega saranno i piloti da battere, considerando le prestazioni Yamaha e Ducati. La quattro cilindri nippo si difender&agrave; bene nella parte centrale del tracciato, da affrontare in costante piega. La bicilindrica italiana si riveler&agrave; forte nelle ripartenze e grazie all'ottima usura delle gomme". Menghi si sofferma anche su tre cilindri e sulla Verdona: "La MV Agusta sarebbe la moto pi&ugrave; completa del lotto, solo che gli manca un vero pilota di punta. La Triumph sta mancando lo step decisivo oggi richiesto, mentre la Kawasaki ha una perdita importante. L'infortunio patito da Can Oncu &egrave; rilevante, perch&eacute; la ZX-6R &egrave; ottima. In uscita di curva tiene testa alla Yamaha, mentre l'avantreno &egrave; un po' destabilizzante. Il passo fatto avanti nell'utilizzo del ryde by wire &egrave; un po' particolare, forse pericolosa, in quanto non sempre pienamente funzionante". Infine, lo stesso VFT Racing: "Le nostre R6 viaggiano forte, sono equilibrate, infatti non riscontriamo grossi o irrisolvibili problemi. Nicholas Spinelli potr&agrave; attaccare subito e convinto, sicch&eacute; pu&ograve; giocarsela coi connazionali. Maiki Abe collezioner&agrave; gli ennesimi giorni e chilometri in configurazione mondiale. Vogliamo stare coi migliori".        

Il manager VFT Racing fa un pronostico della tappa ceca: "Manzi, Caricasulo e Bulega saranno nuovamente protagonisti, oltre a... Spinelli"

Menghi sulla Supersport di Most: "Gli italiani possono vincere ancora"

        Due manche Supersport combattive e rocambolesche per il VFT Racing motorizzato Yamaha. Nella corsa del sabato, Nicholas Spinelli &egrave; stato protagonista di un incidente, dopo il quale ha ricevuto una conseguente penalizzazione. Il pilota abruzzese ha tamponato Tom Edwards, finendo a terra e con zero punti. Il giorno dopo, grande reazione di carattere da parte del numero 29, evidenziata da Fabio Menghi: "S&igrave;, dai - la conferma del manager romagnolo -considerando potenziale e tempi sul giro siglati, due punti raccolti qui ad Assen ci stanno in verit&agrave; un po' stretti, nel senso che avremmo potuto ottenere di pi&ugrave;. Alla fine, tra due Long Lap Penalty e altri episodi, Spinelli ha fatto del suo meglio, sebbene potesse risalire ulteriori posizioni. La sua velocit&agrave; era davvero notevole". Abe, debuttante in Supersport con VFT Racing  Fabio conclude il discorso su Spinelli, gi&agrave; a podio nella trasferta di Phillip Island, anche in Olanda ritrovatosi su un tracciato tutto da esplorare: "Ricordiamo che per il campione italiano Assen fosse una pista tutta da scoprire - Menghi puntualizza - &egrave; successo di tutto a Nicholas. Pu&ograve; capitare in una competizione mondiale di livello cos&igrave; alto, comunque quattordicesimo ci consente di muovere la nostra classifica. Sappiamo dove e come poter migliorare, infatti, abbiamo imparato insieme cose ed esperienze nuove, da far fruttare gi&agrave; nel prossimo appuntamento iridato". Inoltre, la doverosa e interessante parentesi di un figlio d'arte decisamente illustre: "Abe &egrave; stato capace di compiere un passo in avanti rispetto ai test prestagionali. Stava andando forte prima di cadere il nostro giapponese. L'inconveniente si &egrave; registrato in qualifica, situazione nella quale stava ancora conoscendo linee e traiettorie del Van Drenthe". Il manager promuve il giovanissimo pilota dagli occhi a mandorla: "Nel complesso, Maiki se l'&egrave; cavata egregiamente. Si &egrave; notato un quanto sia cresciuto di turno in turno, chiaramente l'obiettivo consiste nel portarlo sempre pi&ugrave; in alto in ogni classifica. Ci impegneremo per andare pi&ugrave; forte e, vedrete, ci riuciremo presto".       

Fabio, manager VFT Racing: "Spinelli ne ha presi due, ma vedeva Assen per la prima volta. Anche Abe potr&agrave; fare bene"

Menghi: "Punti stretti, ma muoviamo sempre la classifica Supersport"

Cosa ci ha lasciato la stagione 2020 del campionato Superbike? Tanti momenti da ricordare, tanti personaggi, ed anche tanti spunti. Uno di questi riguarda la Supersport300, che anche in questa stagione &egrave; stata con largo margine la categoria con il maggior numero di iscritti (56 nell&rsquo;ultimo appuntamento di Estoril), tanto da dover (come nel 2019) dividere i piloti in due gruppi per disputare le sessioni di prove libere.  La domanda sorge dunque spontanea: qual &egrave; il segreto di tale appeal? La prima ragione &egrave; senza dubbio economica, dato che la categoria continua ad avere costi ridotti se confrontati a quelli di tutte le altre categorie mondiali, ma non solo. Anche in Italia del resto la SS300 ha colpito nel segno, come testimoniano i tanti piloti e le tante squadre tricolore presenti.  Alessio Altai (Team GP Project): &ldquo;La relazione visibilit&agrave; - costi &egrave; la sua forza&rdquo;     Un esempio di ci&ograve; &egrave; dato dal team GP Project, che nella stagione da poco terminata si &egrave; impegnato in forma massiccia nella categoria, con ben cinque moto presenti in pista guidate da Ieraci, Sabatucci, Coppola, Gimbert e Mastroluca (sostituito ad Estoril da Zanca). A guidare questa corazzata &egrave; Alessio Altai, che spiega cos&igrave; la scelta di partecipare alla Supersport300.  &ldquo;E&rsquo; una categoria mondiale che si riesce ancora a disputare senza costi eccessivi - spiega Altai - o perlomeno senza costi paragonabili ad un&rsquo;altra categoria d&rsquo;ingresso come la Moto3. Tra le categorie con una certa visibilit&agrave; non ne esiste un&rsquo;altra con l&rsquo;accessibilit&agrave; della SS300: noi quest&rsquo;anno abbiamo messo in pista cinque moto, ma il prossimo anno dovremo sicuramente ridurre il nostro l&rsquo;impegno&rdquo;.  Non &egrave; tutto oro quello che luccica per&ograve;, ed infatti anche in 300 non mancano i difetti. Secondo Altai infatti il numero di iscrizioni &egrave; troppo alto, e manca un concreto aiuto per permettere ai migliori di compiere il salto nella categoria superiore, la Supersport.  &ldquo;Credo sarebbe meglio limitare le iscrizioni, senza cos&igrave; dover formare due gruppi per le sessioni di prova. Un&rsquo;altra cosa da fare potrebbe essere aiutare i primi della classe a compiere il salto in 600: questo darebbe maggiore credibilit&agrave; al campionato, e maggiori speranze di crescita ai piloti. Parallelamente a ci&ograve; potrebbe essere inserita un&rsquo;et&agrave; massima per i piloti, per privilegiare i giovani da lanciare&rdquo;.  Omar Menghi (Team ProGP): &ldquo;La convinzione che non si possa emergere dalla 300 &egrave; sbagliata&rdquo;     Un&rsquo;altra presenza tricolore nel paddock della SS300 &egrave; rappresentata dal team ProGP, che ha ben figurato in questa stagione soprattutto grazie allo spagnolo Huertas, capace spesso di farsi notare in top ten. A capo del team c&rsquo;&egrave; Omar Menghi, ex pilota ed ora Team Manager.&nbsp;  &ldquo;Per quanto riguarda il mio team - spiega Menghi - &egrave; un traguardo fare un campionato mondiale, e la SS300 &egrave; la categoria mondiale pi&ugrave; raggiungibile. La benzina che ci spinge a fare tutto questo &egrave; un mix di ambizione e passione: la mia famiglia &egrave; molto legata al campionato Superbike, e tornarci con dei giovani in una categoria di lancio &egrave; stata una scelta positiva&rdquo;.  Menghi conferma dunque l&rsquo;accessibilit&agrave; del campionato, e soprattutto cerca di smentire la convinzione comune secondo cui la 300 non possa rappresentare un trampolino di lancio per i giovani.  &ldquo;Negli anni anche la SS300 ha aumentato i suoi costi, ma senza arrivare alle cifre che servono in altre categorie. Attualmente credo sia una buona soluzione per emergere per tutti i ragazzi con un budget ristretto, e non sono d&rsquo;accordo con chi dice che la 300 non sia una categoria propedeutica. Manuel Gonzalez &egrave; un esempio positivo per la categoria di livello mondiale, Luca Bernardi per ora lo &egrave; a livello nazionale. Il fulcro sta nel modo in cui si fanno le cose, non nella categoria, e generalizzare in questo modo &egrave; sbagliato&rdquo;.  Ovviamente anche il team manager romagnolo non nega la presenza di qualche aspetto da migliorare, come in altri campionati, ed espone la sua tesi per fare s&igrave; che la categoria possa crescere ancora.  &ldquo;Gli scontenti ci sono in Supersport300, non lo nego, ma allo stesso modo ho parlato con tanti piloti delusi dopo aver fatto il campionato Moto3, dove non hanno raccolto quanto si aspettavano in relazione ai costi. La mia idea per migliorare le cose sarebbe quella di gestire meglio le prove, non rendendo validi per le qualifiche tutti i turni di prove libere: attualmente &egrave; impossibile provare delle soluzioni di assetto, perch&eacute; sin dalle FP1 il pilota &egrave; in modalit&agrave; qualifica. Limitare gli iscritti? Si potrebbe fare ma non credo sia necessario, l&rsquo;importante &egrave; che non aumentino ancora i costi&rdquo;.  SBK, Rea Vs Redding: Johnny imprendibile o Scott ha buttato il Mondiale? 

La categoria d&#39;ingresso del mondiale SBK continua ad ottenere consensi grazie alla sua accessibilit&agrave;. Si pu&ograve; crescere ancora? La parola ai Team Manager Altai (GP Project) e Menghi (ProGP)

SS300, boom di iscritti anche nel 2020: qual &egrave; la formula magica?

        Nelle prove libere del venerd&igrave; a Misano &egrave; successo uno di quegli incidenti che non vorresti mai raccontare. Simone Mazzola &egrave; caduto alla curva 13 e non si &egrave; rialzato. Non esistono immagini televisive, perch&eacute; le dirette iniziano il sabato. Il suo team manager non lo ha visto cadere, qualcun altro s&igrave; e nel paddock rimbalza la voce che Simone sia caduto insieme ad un'altra moto e che quest'ultima gli sia finita addosso. Qualcun altro racconta che Simone sia stato investito da un altro pilota che sopraggiungeva e che gli sia passato sul collo. La dinamica, in fondo poco conta e prima o poi verr&agrave; fuori. Il fatto &egrave; che Simone &egrave; stato subito stabilizzato dai medici del circuito e poi trasportato in eliambulanza all'Ospedale Bufalini di Cesena con un trauma del rachide. Qui - dicono in bollettino medico - "&egrave; stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico di  stabilizzazione, per il grave trauma vertebro midollare subito. Il  giovane ha riportato evidenti danni neurologici dei quali non &egrave;  possibile al momento stabilire le conseguenze. La prognosi &egrave; riservata". "Attualmente Simone non &egrave; in pericolo di vita, non mai perso lucidit&agrave; ed &egrave; collaborativo", spiega Omar Menghi il suo team manager, che &egrave; affranto per quanto avvenuto. "Un mese fa eravamo a festeggiare sul podio una doppietta... e adesso..." Il pilota romano di Zagarolo, classe 1996, infatti, &egrave; approdato a Misano a punteggio pieno nella classe Supersport 300 dopo i grandi risultati di Imola. Adesso &egrave; ricoverato a pochi metri da Nicky Hayden. A lui saranno dedicati molti dei risultati del weekend di Misano.        

Il pilota del team VLF, leader della Supersport 300 dopo due vittorie a Imola, &egrave; caduto in prova e si &egrave; procurato un grave trauma vertebro-midollare

CIV Misano: grave incidente per Simone Mazzola

        Stagione finita per Fabio Menghi, che dopo essersi infortunato  all'anca nel test a Phillip Island alla vigilia della prima gara,&nbsp; non potr&agrave;  prendere parte agli ultimi quattro round. Il pilota del team VFT Racing, infatti, ha dovuto affrontare nuovamente un intervento  per rimettere in sesto la spalla sinistra e adesso lo aspettano quattro mesi di riabilitazione. Al suo posto scender&agrave; in pista Luca  Scassa. "Mi ero rotto il tendine capolungo del bicipite bracchiale, il tendine  del sovraspinato e avevo un pezzo di trochite fuori posto, quindi quando  sono tornato a Misano sono riuscito a fare le due gare ma ero proprio  messo male", ha detto Fabio Menghi a WorldSBK. "Dopo Misano ho fatto la risonanza e l&igrave; hanno visto che la  spalla era distrutta, dovevo operarmi ma ci volevano quattro mesi per la  riabilitazione, allora ho provato ad andare a Laguna Seca. Tornato mi  sono fatto vedere dal Dottor Porcellini e dalla sua equipe e sono stato  successivamente operato. Avevo ancora una possibilit&agrave; di terminare la  stagione se quando aprivano la spalla, non fossi stato messo cos&igrave; male, ma non  era proprio il caso. Hanno trovato una situazione seria, mi hanno  ripulito l'osso, il capolungo l'hanno attaccato con una vite e il  sovraspinato con una protesi. "Ora ho quattro mesi di riabilitazione davanti e quindi salto il  finale di stagione. Ho iniziato con gli esercizi, essendo stato un  triplo intervento in uno, &egrave; una cosa lunga", continua Menghi. "Ad oggi infatti non riesco a  muoverla. Per un mese ho dormito seduto e adesso &egrave; una settimana che ho  ripreso a dormire sdraiato. Vediamo di rimetterci a posto. In Germania  non riesco ad andare a seguire il team, poi ci sar&ograve;". In pista verr&agrave; sostituito Luca Scassa. "Considerando che Baiocco &egrave; impegnato con il CIV, Scassa, che &egrave;  un collaudatore ed &egrave; libero da altri impegni, potr&agrave; dare una certa  continuit&agrave; alla squadra. L'obiettivo del  team &egrave; di raccogliere risultati in zona punti, magari una top ten, che  si merita. Prima di infortunarmi, in Australia, pur non avendo fatto  test ero partito bene, la moto &egrave; una buona moto privata, il team lavora  benissimo, quindi con un pilota d'esperienza come Scassa, penso si possa  fare bene. Ci aspettiamo una top ten, ma senza alcuna pressione. Sul suo rientro in pista Fabio non si sbilancia. "A fine anno cercher&ograve; di fare  qualche prova, anche fuori dal mondo del mondiale per capire realmente  le mie condizioni. Tra l'anca e la spalla &egrave; tutto un punto  interrogativo, ma se star&ograve; bene punter&ograve; a fare bene", dice.       

"Dopo Misano ho fatto la risonanza e hanno visto che la spalla era distrutta. Ora ho quattro mesi di riabilitazione davanti e quindi salto il finale di stagione", dice Menghi. Lo sostituisce Luca Scassa

SBK: stagione finita per Fabio Menghi

Nel 2016 il VFT Racing Team ha esordito nel mondiale Superbike con il pilota Fabio Menghi, che per&ograve; ha avuto un serio infortunio nei test di Phillip Island, quindi l&#39;inizio &egrave; stato molto diverso dalle aspettative. Matteo Baiocco, che &egrave; stato il sostituto a partire dal Motul Thai Round, e poi in Malesia &egrave; subentrato Luca Scassa.  &nbsp;  Il team manager Omar Menghi ha ripercorso le prime fasi del Campionato:&nbsp;&ldquo;&Egrave; stato un inizio difficile in quanto Fabio si &egrave; fatto subito male nei test a Phillip Island, per questo &egrave; stato un po&#39; traumatico. Questo infortunio lo ha costretto a stare lontano dalle corse per molto tempo e nel frattempo abbiamo lavorato con dei sostituti, prima con Matteo Baiocco e poi con Luca Scassa, quando Baiocco &egrave; stato impegnato nel CIV&quot;, ha detto il team manager Omar Menghi a WorldSBK. &quot;Come primo anno in Superbike, comunque, &egrave; andato abbastanza bene. Sia con Baiocco sia con Scassa abbiamo ottenuto delle top ten nella Superpole e siamo andati a punti, questo per noi &egrave; un ottimo risultato&rdquo;.&nbsp;  &nbsp;  &ldquo;&Egrave; stata un&#39;ottima esperienza&rdquo;, ha detto Menghi. &ldquo;Conosce bene questa moto e ha portato dei buoni riscontri, soprattutto all&#39;inizio quando abbiamo dovuto fare i conti con la nostra inesperienza. Ci ha aiutato a far quel passo in avanti che a noi serviva&rdquo;.  &nbsp;  L&#39;anno scorso il VFT Racing Team correva con una Yamaha nel mondiale Supersport.&nbsp;  &ldquo;Le differenze tra le due classi sono molte&quot;, ha detto il team mangaer. &quot;La gestione della moto richiede molto lavoro a livello tecnico ed elettronico. Inoltre ci siamo dovuti adattare alle due manche, quindi organizzarci per poter fare tutto al meglio, anche senza esperienza. Per ora pensiamo di esserci riusciti bene. C&#39;&egrave; sempre da migliorare, ma pensiamo di essere a un buon livello&rdquo;.&nbsp;I progetti futuri sono ancora da definire.&nbsp;&ldquo;Sicuramente se ci sono le possibilit&agrave;, legate agli sponsor, la nostra volont&agrave; &egrave; quella di continuare anche il prossimo anno nella massima categoria&rdquo;, conclude Menghi.  &nbsp;  Mondiale SBK , tutte le news della stagione 2016 

Dopo l&#39;incidente di Fabio Menghi, Baiocco e Scassa si sono alternati sulla Ducati Panigale con risultati nella top ten. Niente male per un team al debutto in SBK

SBK, Team VFT, Menghi: &quot;Un inizio difficile, ma poi...&quot;

        Fabio Menghi, assente fino al settimo round del mondiale Superbike, a causa della rottura dell'anca nel test pre-stagionale, forse torner&agrave;  in pista proprio in occasione dell'ottavo round, a Misano. Su  questo per&ograve; c'&egrave; ancora qualche dubbio. &ldquo;Lo sapr&ograve; solo la prossima  settimana. Sono migliorato moltissimo, mi manca ancora il tono muscolare  alla gamba a cui sono stato operato e sto facendo il possibile, ma c'&egrave;  ancora un po' di fatica", ha spiegato a WorldSBK.com il pilota del Team VFT Racing, "Inoltre faccio dei massaggi profondi ai  muscoli, perch&eacute; dove mi hanno operato mi hanno tagliato dei muscoli e mi  si contraggono parecchio. Per il resto io mi sento bene, ma devo ancora  fare le lastre con la dottoressa Sangiorgi per vedere se &egrave; tutto a  posto.  "Nel frattempo mi sto allenando tutti i giorni, con tanta palestra  e vado in bici, oltre alla riabilitazione in generale. Se torno &egrave;  perch&eacute; sono sicuro. C'&egrave; sempre il dubbio che se cado di nuovo su quello a  cui sono stato operato, potrei fare dei danni grossi, e allora bisogna  vedere insieme. Per questa frattura di solito ci vogliono sei mesi per  riprendersi e io in due mesi ero gi&agrave; abbastanza a posto, per&ograve; bisogna  vedere quanto &egrave; alto il rischio. &Egrave; un rientro che dev'essere ponderato,  perch&eacute; se devo rientrare per poi non essere al 100%... Sto valutando un  po' di cose&rdquo;. Finora  al suo posto, sulla Ducati, sono saliti due Matteo  Baiocco e Luca Scassa. &ldquo;Se non dovessi rientrare, non so chi mi potrebbe  sostituire, quello lo decider&agrave; il team. Avevamo scelto inizialmente  Matteo Baiocco fino al mio ritorno, poi il rientro &egrave; stato posticipato e  Baiocco aveva gi&agrave; un impegno nel Campionato Italiano di Velocit&agrave;, cos&igrave;  avevamo chiesto a Luca Scassa e con lui eravamo d'accordo che scendeva  in pista in soli due round. Ora invece non sappiamo, potrebbe tornare  anche Baiocco&rdquo;, spiega Menghi. &ldquo;Da pilota  ho solo grande ammirazione per loro, hanno sempre ottenuto grandi  risultati", aggiunge Menghi. "Quest'anno si sono ritrovati in una situazione non facile,  entrare&nbsp;in un contesto completamente nuovo, da un giorno all'altro.&nbsp;&Egrave; veramente dura. Loro sono due piloti che meritano il Mondiale&rdquo;. Menghi  non nasconde per&ograve; che a rientrare nel round di casa ci tiene molto. &ldquo;Sarebbe bellissimo perch&eacute; ci sarebbero molte persone  che mi verrebbero a vedere, &egrave; una carica in pi&ugrave;. Poi ora sono anche  diventato babbo, la mia morosa e la mia piccolina mi hanno aiutato a  velocizzare tutto dato che avevano bisogno di me".       

"Per questa frattura di solito ci vogliono sei mesi per riprendersi. Bisogna vedere quanto &egrave; alto il rischio. Potrebbe tornare Baiocco", spiega Fabio Menghi

Menghi: incerto il rientro a Misano

Per i prossimi due round del&nbsp;mondiale Superbike, e quindi quello della Malesia&nbsp;e dell' Inghilterra, il&nbsp;Team VFT Racing&nbsp;ha deciso di affidare la sua moto a Luca Scassa: il pilota toscano sostituir&agrave;&nbsp;Matteo Baiocco&nbsp;che dovr&agrave; partecipare al campionato italiano velocit&agrave;, avendo gi&agrave; preso accordi ad inizio stagione e prima che cominciasse il mondiale.  Il pilota di Arezzo&nbsp;correr&agrave; le prossime due gare in attesa che i medici diano il via libera a&nbsp;Fabio Menghi&nbsp;per il suo probabile ritorno a Misano. Il&nbsp;Team VFT Racing&nbsp;ha voluto proseguire con un pilota italiano, talentuoso e con esperienza, certi che&nbsp;Luca Scassa&nbsp;possa continuare in modo ottimale lo sviluppo della&nbsp;Ducati Panigale&nbsp;ed essere protagonista fin dalla prima gara in Malesia.  &nbsp;"Sostituire un pilota della superbike infortunato non &egrave; mai stato il mio primo obiettivo e mai lo sar&agrave;, soprattutto perch&eacute; ho avuto lo stesso incidente di Fabio nella stessa pista. Meno grave, per&ograve; ho saltato delle gare anche io per rotture di bacino e femore, quindi so benissimo come si sta", sostiene Luca Scassa.  "Il primo augurio va sicuramente a&nbsp;Fabio, che si rimetta in fretta e che possa tornare a guidare la sua moto, perch&eacute; tutta questa struttura che si muove in giro per il mondo &egrave; stata pensata per lui ed &egrave; giusto che sia cos&igrave;.  &ldquo;Sono contento di poter guidare la&nbsp;Ducati&nbsp;per il&nbsp;team VFT Racing. Sicuramente la gara della&nbsp;Malesia&nbsp;un po' per le condizioni atmosferiche ed il fatto di non aver mai lavorato con il team non sar&agrave; una delle nostra gare migliori, ma ce la metter&ograve; tutta lo stesso", aggiunge Scassa. "Dopo per&ograve; ci sar&agrave; Donington, una pista che mi piace molto, l&igrave; ho vinto 5 anni fa con la Supersport, e quindi se riusciamo a trovare un buon feeling con la moto potremo fare bene.&nbsp;La squadra &egrave; seguita anche da tecnici Ducati quindi sono molto fiducioso e spero di portare il massimo aiuto al team per ben figurare al mondiale nelle prossime due gare&rdquo;.  &ldquo;Ringrazio la famiglia&nbsp;Menghi, il&nbsp;team VFT Racing&nbsp;e gli sponsor che mi daranno una mano durante queste gare. Sono guarito da tutti i miei acciacchi passati, dar&ograve; il massimo, e spero di girare pagina del libro e ricominciare a scrivere un nuovo capitolo", conclude Scassa.  "Abbiamo voluto tenere un profilo italiano per il team,e &nbsp;per questo abbiamo scelto&nbsp;Luca Scassa.&nbsp;Insieme a&nbsp;Matteo Baiocco, che ringraziamo fortemente per l'impegno e l'aiuto che ci ha dato, anche al team per crescere; pensiamo che sia&nbsp;Luca&nbsp;che&nbsp;Matteo possano dare moltissimo al motociclismo in quanto sono due piloti tra i pi&ugrave; forti in Italia", aggiunge Valerio Menghi. "La scelta di&nbsp;Luca&nbsp;non &egrave; stata fatta solo per le sue doti, ma anche perch&egrave; conosce molto bene la moto e pu&ograve; essere in grado fin da subito di fare due bellissime gare".

"Sono guarito da tutti i miei acciacchi passati, dar&ograve; il massimo", dice Scassa, che sar&agrave; sulla Ducati di Menghi in Malesia e Inghilterra

Luca Scassa sulla moto di Menghi

La stagione di Fabio Menghi, pilota del team VFT Racing, ha subito un brusco stop durante i test pre-stagionali sulla pista di Phillip Island, dove in una caduta dalla sua Ducati ha rimediato la frattura del bacino.  Operato all'ospedale di Melbourne, il riminese ha poi affrontato il lungo viaggio per rientrare a casa, in Italia, e lentamente sta recuperando da questo serio e delicato infortunio.  &ldquo;Tornato dall'Australia sono andato subito dalla Dottoressa Lorena Sangiorgi, della Clinica Mobile della Superbike, perch&eacute; molte cose le sapevano pi&ugrave; loro che io", ha spiegato Menghi&nbsp; a WorldSBK.com. "Mi hanno detto che l'intervento &egrave; stato perfetto. Sto facendo molta elettro-stimolazione per mantenere i muscoli tonici. Tra una settimana inizier&ograve; a fare riabilitazione in acqua, con il nuoto, e poi fra quattro settimane potr&ograve; iniziare ad appoggiare i piedi per terra. Nelle sei settimane successive dovrei riprendermi. Le speranze erano di rientrare a Imola, ma i tempi si stanno posticipando. Tutto dipende da come reagisce il mio corpo quando mi rimetto in piedi, per&ograve; penso che il rientro sar&agrave; previsto per l'appuntamento in Malesia o per Misano&rdquo;.  Inoltre Menghi aveva anche rimediato una sublussazione al legamento acromion clavicolare e le notizie sono positive: &ldquo;Questa cosa probabilmente rientrer&agrave; da sola e pare che non avr&ograve; bisogno di fare nessun intervento. Almeno quello!&rdquo;  Al suo posto, in Tailandia, ha corso Matteo Baiocco che sulla Ducati del team familiare VFT Racing si &egrave; trovato da subito a suo agio, facendo due belle rimonte e chiudendo entrambe le manche in tredicesima posizione. &ldquo;Si &egrave; comportato bene e se non avesse avuto quel problema in partenza poteva stare nella top ten tranquillamente", ha assicurato Menghi. "Sar&agrave; sempre lui a sostituirmi per le prossime gare, perch&eacute; &egrave; stato collaudatore Ducati, ha corso l'anno scorso con questa moto, conosciamo bene il suo potenziale ed &egrave; comodo anche per noi che fa esperienza con il team. Quando riuscir&ograve; a rientrare la strada sar&agrave; pi&ugrave; spianata, avendo avuto una persona come Matteo che va forte ed &egrave; un professionista&rdquo;.

"Avrei dovuto rientrare a Imola, ma  penso che non riuscir&ograve; a tornare in pista prima della Malesia o di Misano", dice Menghi, sostituito da Baiocco

Menghi: recupero lungo

Il team VFT Racing ha confermato che Matteo Baiocco far&agrave; il suo ritorno in Superbike sostituendo l'infortunato Fabio Menghi. Dopo aver disputato la stagione 2015 con il team Althea Racing, Baiocco sar&agrave; in pista al posto di Menghi, che ha rimediato un brutto infortunio la settimana scorsa, durante i test pre-stagionali sul circuito di Phillip Island. &ldquo;Mi dispiace per la situazione perch&eacute; Fabio ha avuto un brutto infortunio ed &egrave; stato sottoposto ad un'operazione seria, a causa della frattura del bacino&rdquo;, ha spiegato Valerio Menghi, proprietario del team VFT Racing e padre di Fabio. &ldquo;Tuttavia, abbiamo subito pensato ad un possibile sostituto per Fabio e la scelta &egrave; ricaduta subito su Matteo Baiocco&rdquo;. &ldquo;Oltre al fatto che si merita di correre nel WorldSBK, Baiocco &egrave; un pilota molto veloce ed &egrave; l'uomo giusto per il team famigliare VFT Racing. Faremo del nostro meglio per dargli la moto migliore, affinch&eacute; possa dimostrare da subito le sue capacit&agrave;. Purtroppo non sappiamo ancora i tempi di recupero di Fabio&rdquo;. L'anno scorso, Baiocco ha conquistato 21 punti finali in SBK e ben 13 volte ha chiuso nella top ten. &ldquo;Tornare in SBK &egrave; una cosa eccezionale per me, ma mi dispiace doverlo fare perch&eacute; Fabio &egrave; infortunato, lui &egrave; un pilota fantastico e un uomo straordinario&rdquo;, ha commentato Baiocco. &ldquo;Il team ha deciso di darmi questa occasione e cercher&ograve; di fare del mio meglio per tutto il tempo che sar&agrave; necessario. L'anno scorso ho fatto un buon lavoro in Tailandia, ma ora correr&ograve; dopo una pausa di molti mesi e devo ritrovare la giusta confidenza, anche se devo ammettere che mi sono allenato come se avessi intenzione di partecipare a tutta la stagione. Non vedo l'ora di iniziare!&rdquo; Questa del 2016 &egrave; la prima stagione per il VFT Racing team, che gli anni scorsi aveva partecipato al FIM Supersport World Championship.

&ldquo;Tornare in SBK &egrave; una cosa eccezionale per me, ma mi dispiace doverlo fare perch&eacute; Fabio &egrave; infortunato", ha detto Baiocco.

Baiocco sostituisce Menghi

Dopo la brutta caduta&nbsp; durante l'ultimo giorno di test sul circuito di Phillip Island, Fabio Menghi &egrave; ad oggi ricoverato all'ospedale di Melbourne, dove due giorni fa &egrave; stato sottoposto ad una delicata operazione all'anca (leggi qui). Tutto &egrave; andato bene, il pilota del Team VFT Racing &egrave; gi&agrave; riuscito a mettersi seduto, con grande stupore dei medici australiani, e adesso dipende tutto da lui. WorldSBK.com lo ha raggiunto telefonicamente e ha diffuso un aggiornamento sulle sue condizioni fisiche, sulla&nbsp; caduta e sul futuro del team.  L'operazione all'anca "&Egrave; andata perfettamente. Mi hanno inserito due placche in titanio e nove viti. Ieri per la prima volta mi sono messo seduto e i medici sono rimasti stupiti che ce la facessi gi&agrave;. In teoria, secondo loro, avrei potuto stare seduto dopo 10 giorni, ma io ce l'ho fatta a soli due giorni dall'intervento. Per quanto riguarda il recupero, hanno parlato di sei settimane come minimo per appoggiare il piede per terra, per&ograve; vedremo. Per accelerare il ritorno a casa ho dovuto togliere qualche medicinale e ora il dolore si fa sentire. Sabato ho l'aereo, voler&ograve; in business perch&eacute; altrimenti nelle mie condizioni non avrei potuto fare un viaggio cos&igrave; lungo, sar&agrave; complicato ma voglio tornare a casa! Per&ograve; devo dire che, nella sfortuna, sono stato fortunato perch&eacute; questo &egrave; uno dei migliori ospedali in Australia, i medici sono molto bravi. Adesso tocca a me". Condizioni della clavicola  "Ho rotto probabilmente il legamento acromion clavicolare e infatti faccio fatica a muovere la spalla sinistra. I medici mi han detto ora di concentrarmi al 100% sull'anca e quando torner&ograve; a casa, se entro una settimana sentir&ograve; ancora dolore, allora dovr&ograve; andare a fare altri accertamenti".  La dinamica dell'incidente  "L'ultima curva &egrave; veloce, si fa sui 200 km/h e pi&ugrave;, e dovevo regolare il freno motore perch&eacute; le temperature erano aumentate rapidamente, infatti la moto rispondeva in modo un po' diverso e tutte le Ducati avevano questo stesso problema. Si &egrave; trattato di una cosa improvvisa: sono entrato in curva e come ho chiuso il gas la gomma posteriore ha frenato, cos&igrave; ho perso il posteriore e la moto mi ha lanciato. Ho avuto la sfortuna che &egrave; successo nel punto pi&ugrave; veloce della curva, non me l'aspettavo, &egrave; stato pi&ugrave; un cedimento della gomma che altro. &Egrave; stato un bel botto".  Previsione del rientro  "Penso che rientrer&ograve; al round di Imola. Prima &egrave; quasi da matti. Gi&agrave; il fatto che torner&ograve; a casa sabato &egrave; una cosa incredibile. Dipende tutto da me".  Sostituto  "Stiamo valutando, ci sono diversi piloti, anche italiani, che sono interessati a correre. Dobbiamo vedere chi &egrave; il migliore per noi e saremo proprio noi, come team, che decideremo di far correre un pilota. Uno dei primi che abbiamo sentito &egrave; Matteo Baiocco, perch&eacute; inizialmente avremmo dovuto disputare la stagione insieme. Secondo me lui merita un posto, l'anno scorso aveva fatto una bella stagione ed &egrave; un bravo ragazzo, ma non abbiamo ancora definito nulla". 

"Sono entrato in curva e come ho chiuso il gas la gomma posteriore ha frenato, cos&igrave; ho perso il posteriore", dice Menghi. Forse lo sostituir&agrave; Baiocco

Menghi: "Torner&ograve; a Imola"

Non lontano dal Misano World Circuit Marco Simoncelli, nella serata di sabato 6 febbraio &egrave; avvenuta la presentazione ufficiale del Team VFT Racing 2016 e il pilota Fabio Menghi ha svelato la colorazione della nuova Ducati Panigale per la stagione.  Il team manager Valerio Menghi ha inizialmente ripercorso la storia del team nato nel 1992 ed &egrave; stato ringraziato ed omaggiato dal figlio Fabio che gli ha regalato il suo casco 2015, gesto inusuale visto che il rider romagnolo non dona mai i suoi caschi. Dopo l'ufficializzazione dei tecnici che faranno parte di questo progetto &egrave; stato doveroso il ringraziamento a tutti gli sponsor.  Grande fermento ed emozione allo spoglio del telo sulla moto che guider&agrave; Fabio Menghi durante questa stagione, a seguito della quale c'&egrave; stata la presentazione di tutto il team Superbike e del nuovo casco Scorpion. Il salto di categoria rende Fabio Menghi ed il team VFT Racing consapevoli di dover adattarsi in fretta alla nuova moto, ma sono fiduciosi, considerati anche i test svolti a Vallelunga, nonostante l'inizio si prospetti in salita.  "Questa serata &egrave; stata davvero speciale, veramente bello vedere quasi tutte le persone che credono in questo progetto ad aspettare con entusiasmo di vedere la livrea 2016", ha detto Fabio Menghi. "Da parte mia non vedo l'ora di girare e fare esperienza su questa moto per cercare di dare il massimo gi&agrave; dalla prima gara a Phillip Island!"

"Non vedo l'ora di girare e fare esperienza su questa moto per cercare di dare il massimo gi&agrave; dalla prima gara a Phillip Island", dice Fabio Menghi

Presentato il VFT Racing di Menghi 

&Egrave; stata resa nota la provvisoria lista dei piloti permanenti del mondiale Superbike che prender&agrave; il via sul circuito di Phillip Island tra meno di un mese, dal 26 al 28 febbraio.  Un totale di 24 piloti correr&agrave; nella categoria regina, con il campione del mondo in carica Jonathan Rea che difender&agrave; il suo titolo e guider&agrave; la sua Kawasaki ZX-10R con il numero 1.  In questo campionato vedremo tornare in pista la Yamaha, con la nuova YZF-R1, che ha promesso di lottare con Kawasaki e Ducati, e la BMW sia con il team Althea sia con Milwaukee nel quale corre il campione in carica della British Superbike, Josh Brookes.  Tra gli altri partecipanti in pista ci sar&agrave; anche la leggenda della MotoGP Nicky Hayden, campione del mondo nel 2006, che sar&agrave; in sella alla Honda. Il Kentucky Kid non &egrave; l'unico ad essere passato dalla MotoGP alla Superbike e a fargli compagnia ci saranno anche Karel Abraham e Alex De Angelis su Aprilia. Il sammarinese avr&agrave; come compagno di squadra il giovane talento italiano Lorenzo Savadori, vincitore lo scorso anno della Superstock 1000 FIM Cup, e un altro italiano, Fabio Menghi, che negli ultimi quattro anni ha corso nella Supersport.  Questa &egrave; la lista provvisoria.  1 - 1 Jonathan Rea / GBR / Kawasaki ZX-10R / Kawasaki Racing Team  2 - 66 Tom Sykes / GBR / Kawasaki ZX-10R / Kawasaki Racing Team  3 - 7 Chaz Davies / GBR / Ducati 1199 Panigale R / Aruba.it Racing - Ducati  4 - 34 Davide Giugliano / ITA / Ducati 1199 Panigale R / Aruba.it Racing - Ducati  5 - 60 Michael van der Mark / NED / Honda CBR1000RR SP / Honda World Superbike Team  6 - 69&nbsp; Nicky Hayden / USA / Honda CBR1000RR SP / Honda World Superbike Team  7 - 21 Markus Reiterberger / GER / BMW S1000 RR / Althea BMW Racing Team  8 - 81 Jordi Torres / ESP / BMW S1000 RR / Althea BMW Racing Team  9 - 22 Alex Lowes / GBR / Yamaha YZF R1 / Pata Yamaha Official WorldSBK Team  10 - 50 Sylvain Guintoli / FRA / Yamaha YZF R1 / Pata Yamaha Official WorldSBK Team  11 - 12 Xavi For&eacute;s / ESP / Ducati 1199 Panigale R / Barni Racing Team  12 - 11 Saeed Al Sulaiti / QAT / Kawasaki ZX-10R / Pedercini Racing  13 - 20 Sylvain Barrier / FRA / Kawasaki ZX-10R / Pedercini Racing  14 - 2 Leon Camier/ GBR / MV Agusta 1000 F4 / MV Agusta Reparto Corse  15 - 40 Rom&aacute;n Ramos / ESP / Kawasaki ZX-10R / Team GOELEVEN  16 - 9 Dominic Schmitter / SUI / Kawasaki ZX-10R / Grillini Racing Team  17 - 16 Josh Hook / AUS / Kawasaki ZX-10R / Grillini Racing Team  18 - 10 Imre Toth / HUN / Yamaha YZF R1 / Team Toth  19 - 56 Peter Sebestyen / HUN / Yamaha YZF R1 / Team Toth  20 &ndash; 15 Alex De Angelis / RSM / Aprilia RSV4 1000 F / IodaRacing Team  21 &ndash; 32 Lorenzo Savadori / ITA / Aprilia RSV4 1000 F / IodaRacing Team  22 - 17 Karel Abraham / CZE / BMW S1000 RR / Milwaukee BMW  23 - 25 Joshua Brookes / AUS / BMW S1000 RR / Milwaukee BMW  24 - 61 Fabio Menghi / ITA / Ducati 1199 Panigale R / VFT Racing

In griglia di partenza del mondiale Superbike piloti e moto nuove. Ben 24 gli iscritti permanenti

Superbike: in 24 nella entry list

Il pilota romagnolo Fabio Menghi &egrave; pronto al salto nel mondiale SBK: ha gi&agrave; avuto modo di provare sul circuito di Vallelunga la nuova moto, una Ducati del team VFT Racing. Questo primo contatto ha gi&agrave; trasmesso al pilota buone sensazioni, constatando la grande potenza ed esuberanza del motore Superbike.  Ad inizio febbraio tutto il materiale sar&agrave; trasportato in Australia, dove il VFT e Fabio Menghi avranno la possibilit&agrave; di effettuare test importanti in avvicinamento all&rsquo;inizio della stagione con la prima gara sul circuito di Phillip Island.  A breve verr&agrave; resa nota la data di presentazione del VFT Racing 2016, in cui verr&agrave; svelata la livrea della moto che verr&agrave; impiegata nel Campionato Mondiale Superbike.  &ldquo;Se mi avessero detto ad ottobre che a gennaio sarei salito su una Superbike, avrei pensato che mi stessero prendendo in giro", dice Fabio Menghi. "Invece abbiamo deciso di partecipare al mondiale Superbike con una splendida Ducati e sono davvero elettrizzato: la moto ha una guida molto aggressiva, questo primo test a Vallelunga mi ha stupito; la differenza dalla Supersport si sente, ma sono fiducioso e aspetto i prossimi test per cominciare a lavorare a fondo e confrontarmi con gli avversari da cui sicuramente potr&ograve; trarre importanti indicazioni per lo sviluppo della mia moto. Tra qualche settimana ci sposteremo in Australia dove avr&ograve; la possibilit&agrave; di fare dei test pi&ugrave; lunghi e mirati a migliorare il feeling con la moto&rdquo;.  &ldquo;Siamo davvero contenti e molto carichi per l&rsquo;inizio di questa nuova stagione", ha aggiunto il team manager Valerio Menghi. "Forti della nostra esperienza e grazie al supporto dei nostri sponsor, abbiamo preso una decisione importante, quella di passare nella categoria regina, la Superbike; sono certo che Fabio abbia le possibilit&agrave; per fare bene, sulla Supersport era veramente limitato a causa della sua statura; siamo motivati e pronti per accettare questa nuova sfida, e gara dopo gara cercheremo di migliorarci e dare il massimo cercando di prenderci qualche bella soddisfazione&rdquo;.  &nbsp;

"La moto ha una guida molto aggressiva, questo primo test a Vallelunga mi ha stupito", dice Menghi, passato dalla Supersport in SBK su Ducati Panigale

SBK per Fabio Menghi

Pilota italiano, squadra italiana: il&nbsp; Team VFT Racing sar&agrave; al via del Mondiale Supersport con&nbsp; Fabio Menghi, che per il terzo anno di fila correr&agrave; con Yamaha..  Lo scorso anno, Menghi &egrave; rimasto fermo per gran parte della stagione per via di un infortunio. Ora risolto: : &ldquo;Mi sento carico per l&rsquo;inizio della stagione, devo ancora operarmi alla mano destra ma credo che questo non avr&agrave; ripercussioni sul mio debutto in Australia a febbraio. L&rsquo;anno scorso ho avuto una serie di problemi fisici che non mi hanno permesso di esprimere tutto il nostro potenziale. La squadra &egrave; molto affiatata e non vedo l&rsquo;ora di scendere in pista per riscattarmi.&rdquo;

15 risultati per 'menghi'