Dall'8 al 10 marzo presso la Fiera di Roma vi aspettiamo al Padiglione 6 stand 6c. 

Le foto più belle del nostro stand a Motodays

Arriva una bella notizia per i motociclisti e gli appassionati di moto della Capitale e del centro-sud: dopo due anni di annullamenti e cancellazioni, dall&#39;8 al 10 marzo torna Roma MotoDays con una formula tutta nuova ed un intenso programma di attivit&agrave; correlate. Tra questi ci sar&agrave; anche Etruria Discovering, in programma domenica 10 marzo, che vede InMoto e Motosprint schierati in prima linea come media partner e staff tecnico della manifestazione.  All&rsquo;insegna dell&rsquo;hashtag #ProvaEsploraVivi, sono tante le attivit&agrave; esperienziali, gli eventi e le avventure che potr&agrave; vivere chi decider&agrave; di percorrere in moto l&rsquo;avvincente itinerario di circa 200 km, tra strade secondarie e tratti sterrati, con MotoDays 2024 come tappa iniziale e finale. Protagonista, il territorio dell&rsquo;Etruria, una delle aree geografiche culturalmente pi&ugrave; ricche d&rsquo;Italia, che vanta luoghi unici come il castello di Santa Severa, la necropoli della Banditaccia (sito Unesco), il lago di Bracciano ed il castello di Ceri. Il percorso non toccher&agrave; soltanto luoghi di estrema bellezza artistica, storica e naturale, ma permetter&agrave; di beneficiare di contenuti culturali e sperimentare specialit&agrave; gastronomiche, eccellenza del territorio, per un&#39;esperienza memorabile sotto ogni punto di vista.  L&#39;evento sar&agrave; riservato ai tesserati FMI. &Egrave; prevista l&rsquo;iscrizione sul sito www.motodays.it/etruria-discovering e la quota di partecipazione &egrave; di 140 Euro per il pilota e 110 per il passeggero. L&rsquo;iscrizione comprende gadget di benvenuto, welcome coffee e pranzo della domenica, cena del sabato, e ingresso a Roma Motodays per sabato e domenica.    Il programma di Etruria Discovering e di Roma MotoDays  Sabato 9 marzo 2024 Ore 8:30 Accoglienza e verifica iscrizione presso Etruria Discovering Hospitality Stand &ndash; Welcome Coffee;  Visita Fiera Roma MotorDays;  Ore 19:30 cena esclusiva per i partecipanti nell&rsquo;area ristoro di Roma Motordays.  Domenica 10 marzo 2024 Ore 8:30 Accoglienza e verifica iscrizione presso Etruria Discovering Hospitality Stand &ndash; Welcome Coffee;  Ore 9:30 partenza per il tour Etruria Discovering;  Ore 11:00 sosta caff&egrave;;  Ore 12:30 sosta per pranzo;  Ore 14:00 ripartenza;  Ore 17:00 rientro all&rsquo;Hospitality per saluti finali e consegna gadget.  La 12&ordf; edizione di MotoDays si terr&agrave; alla Fiera di Roma, dall&rsquo;8 al 10 marzo. Proporr&agrave; le ultime novit&agrave; delle principali Case motociclistiche, spettacoli acrobatici con stunt rider, test dei nuovi modelli in un&rsquo;area controllata, itinerari in moto e tanto altro.  Orari: venerd&igrave; 8, ore 9:00-19:00;  sabato 9, ore 9:00-20:00; domenica 10, ore 9:00-19:00.  Costo biglietto on line: 15 Euro + diritti di prevendita  Info: www.motodays.it, info@motodays.it 

L&rsquo;iniziativa Etruria Discovering &egrave; organizzata in occasione di MotoDays: sali in sella con noi, alla scoperta di un Lazio avventuroso e &ldquo;fuori rotta&rdquo;

Adventouring: scopri l&#39;Etruria con Motosprint e InMoto

Arriva una bella notizia per i motociclisti e gli appassionati di moto della Capitale e del centro-sud: dopo due anni di annullamenti e cancellazioni, dall&#39;8 al 10 marzo torna Roma MotoDays con una formula tutta nuova ed un intenso programma di attivit&agrave; correlate. Tra questi ci sar&agrave; anche Etruria Discovering, in programma domenica 10 marzo, che vede InMoto e Motosprint schierati in prima linea come media partner e staff tecnico della manifestazione.  All&rsquo;insegna dell&rsquo;hashtag #ProvaEsploraVivi, sono tante le attivit&agrave; esperienziali, gli eventi e le avventure che potr&agrave; vivere chi decider&agrave; di percorrere in moto l&rsquo;avvincente itinerario di circa 200 km, tra strade secondarie e tratti sterrati, con MotoDays 2024 come tappa iniziale e finale. Protagonista, il territorio dell&rsquo;Etruria, una delle aree geografiche culturalmente pi&ugrave; ricche d&rsquo;Italia, che vanta luoghi unici come il castello di Santa Severa, la necropoli della Banditaccia (sito Unesco), il lago di Bracciano ed il castello di Ceri. Il percorso non toccher&agrave; soltanto luoghi di estrema bellezza artistica, storica e naturale, ma permetter&agrave; di beneficiare di contenuti culturali e sperimentare specialit&agrave; gastronomiche, eccellenza del territorio, per un&#39;esperienza memorabile sotto ogni punto di vista.  L&#39;evento sar&agrave; riservato ai tesserati FMI. &Egrave; prevista l&rsquo;iscrizione sul sito www.motodays.it/etruria-discovering e la quota di partecipazione &egrave; di 140 Euro per il pilota e 110 per il passeggero. L&rsquo;iscrizione comprende gadget di benvenuto, welcome coffee e pranzo della domenica, cena del sabato, e ingresso a Roma Motodays per sabato e domenica.    Il programma di Etruria Discovering e di Roma MotoDays   Sabato 9 marzo 2024  Ore 8:30 Accoglienza e verifica iscrizione presso Etruria Discovering Hospitality Stand &ndash; Welcome Coffee;  Visita Fiera Roma MotorDays;  Ore 19:30 cena esclusiva per i partecipanti nell&rsquo;area ristoro di Roma Motordays.  Domenica 10 marzo 2024  Ore 8:30 Accoglienza e verifica iscrizione presso Etruria Discovering Hospitality Stand &ndash; Welcome Coffee;  Ore 9:30 partenza per il tour Etruria Discovering;  Ore 11:00 sosta caff&egrave;;  Ore 12:30 sosta per pranzo;  Ore 14:00 ripartenza;  Ore 17:00 rientro all&rsquo;Hospitality per saluti finali e consegna gadget.  La 12&ordf; edizione di MotoDays si terr&agrave; alla Fiera di Roma, dall&rsquo;8 al 10 marzo. Proporr&agrave; le ultime novit&agrave; delle principali Case motociclistiche, spettacoli acrobatici con stunt rider, test dei nuovi modelli in un&rsquo;area controllata, itinerari in moto e tanto altro.  Orari: venerd&igrave; 8, ore 9:00-19:00;  sabato 9, ore 9:00-20:00; domenica 10, ore 9:00-19:00.  Costo biglietto on line: 15 Euro + diritti di prevendita  Info: www.motodays.it, info@motodays.it 

        Una bella notizia per i motociclisti e gli appassionati di motociclismo della Capitale. Roma Motodays, annullata nel 2022 e cancellata nel 2023, torna a marzo del 2024 con grandi novit&agrave; ed una formula tutta nuova. A comunicarlo &egrave; proprio Fiera Roma Srl che ospita come di consueto Roma Motodays. Le date della nuova edizione di Roma Motodays, poi, non sono casuali: l&rsquo;evento si terr&agrave; dall&rsquo;8 marzo (Festa della Donna) al 10 marzo. Come ogni fiera in ambito moto che si rispetti, Roma Motodays 2024 prevede un intenso programma di eventi oltre alla possibilit&agrave; di provare e comprare moto ed accessori direttamente in fiera.&nbsp; Etruria Discovering  All&rsquo;insegna dell&rsquo;hashtag #ProvaEsploraVivi, sono tante le attivit&agrave; esperienziali, gli eventi e le avventure proposte. Tra queste, Etruria Discovering, un avvincente itinerario in moto di circa 200 km, con Motodays 2024 come tappa iniziale e finale. I partecipanti, attraverso strade asfaltate secondarie e tratti sterrati, avranno la possibilit&agrave; di esplorare il territorio dell&rsquo;Etruria, una delle regioni culturalmente pi&ugrave; ricche d&rsquo;Italia. Il Castello di Santa Severa, la Necropoli della Banditaccia (sito Unesco), il Lago di Bracciano, il Castello di Ceri: il percorso toccher&agrave; luoghi diestrema bellezza artistica, storica e naturale, dove i motociclisti potranno beneficiare di contenuti culturali e sperimentare specialit&agrave; gastronomiche (iscrizione a numero chiuso dall&rsquo;8 dicembre sul sito www.motodays.it/etruria-discovering)&nbsp; Roma Motodays - Etruria Discovering 1000 curve  Un&rsquo;altra novit&agrave; della edizione 2024 di Roma Motodays &egrave; la gara di mototurismo 1000 curve, una gara motociclistica aperta a tutti coloro che possiedono una moto e amano il brivido della curva, una vera e propria prova di abilit&agrave;, prima nella tracciatura del percorso e poi nella guida. I partecipanti, armati di un Roadbook da timbrare a ogni check point, potranno scegliere gli itinerari preferiti nella provincia di Roma e nella regione Lazio: vince chi valuta meglio curve e percorsi, totalizzando nel lasso di tempo della competizione il maggior numero di punti (iscrizioni online sul sito www.motodays.it/1000-curve e chi si iscrive a questa gara potr&agrave; partecipare a Roma Motodays 2024 senza pagare il biglietto) Roma Motodays - 1000 curve       

Dopo i pericoli per una possibile chiusura definitiva della fiera romana dedicata alle moto, il 2024 vedr&agrave; il grande ritorno con tante novit&agrave;

Torna Roma Motodays con una nuova formula

Niente pi&ugrave; date in alternativa: dopo aver provato a spostare la dodicesima edizione di Roma Motodays dal 17 al 19 aprile, accorciandola di un giorno rispetto al primo programma - dal 5 all&#39;8 marzo - Fiera Roma alza bandiera bianca davanti all&rsquo;emergenza Coronavirus e non prova neanche pi&ugrave; a riprogrammare il Salone della Moto e dello Scooter della Capitale: l&rsquo;appuntamento &egrave; direttamente al prossimo anno.  Aspettando di ripartire   &quot;Quando, speriamo presto, potremo di nuovo farlo in sicurezza, avremo ancora pi&ugrave; voglia di incontrarci, presentando idee, progetti e prodotti faccia a faccia, accendendo i riflettori sulla borsa del turismo motociclistico internazionale&rdquo;, spiega l&rsquo;Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma&nbsp;Pietro Piccinetti. &nbsp;  &ldquo;Purtroppo ancora non &egrave; il momento, ma Fiera Roma, assieme a tutti gli amici di Roma Motodays, non vede l&rsquo;ora di ripartire, con ancora pi&ugrave; carica. Assieme, daremo voce all&rsquo;Italia che sta mostrando in questi giorni il suo volto migliore, un volto fatto di coesione, responsabilit&agrave;, tenacia, impegno, inventiva e coraggio&rdquo;, conclude Piccinetti.  La riserva di un evento&hellip;   Insieme alla cancellazione di Roma Motodays, Fiera Roma annuncia la possibilit&agrave; che durante l&rsquo;anno possa essere deciso un altro appuntamento. Si tratterebbe di &ldquo;un evento&nbsp;dedicato a motociclisti e appassionati,&nbsp;che possa segnare un nuovo inizio per il settore delle due ruote e inaugurare la ripartenza&rdquo;.  Una decisione spinta anche dall&rsquo;esigenza di non dimenticare &ldquo;il supporto a un comparto industriale motore del Paese e strumento fondamentale per la mobilit&agrave; individuale e sostenibile,&nbsp;particolarmente a Roma, vera Capitale mondiale delle due ruote, con 700.000 veicoli a due ruote a motore immatricolati, di cui 393.000 sulla strada ogni giorno&rdquo;, conclude Fiera Roma.  Storie di Quarantena: come vivono la pandemia i piloti 

Inutile il tentativo di spostarlo da marzo al weekend del 17.19 aprile: Fiera Roma cancella il Salone della Moto e dello Scooter di Roma per l&rsquo;emergenza per il COVID-19

Coronavirus: salta Roma Motodays

        Roma e il Lazio in generale ancora non sono stati interessati dal Coronavirus, ma in via precauzionale Fiera Roma ha deciso di posticipare Roma Motodays: inizialmente in calendario dal 5 all&rsquo;8 marzo, l&rsquo;evento &egrave; stato posticipato dal 17 al 19 aprile, nonostante una prima rassicurazione giunta ieri, sulla conferma delle prime date. Una decisione, dunque, presa rapidamente. &ldquo;La scelta &egrave; stata presa dopo un attento confronto con gli operatori del settore e mira alla tutela della salute e dell&rsquo;economia. Tutto lo staff di&nbsp;Roma Motodays&nbsp;ha lavorato per espletare al meglio il proprio compito e cercare di portare a termine lo svolgimento dell&rsquo;evento nelle date prestabilite&rdquo;, fa sapere l&rsquo;organizzazione. &ldquo;Solo nelle ultime ore, preso atto della situazione a carattere nazionale si &egrave; optato per lo spostamento. La nuova data inserita nel calendario del polo fieristico garantisce al settore delle due ruote la massima visibilit&agrave; nel momento pi&ugrave; importante per il mercato e nel periodo durante il quale il pubblico pu&ograve; essere facilitato nell&rsquo;acquisto dopo aver visionato e provato concretamente il prodotto&rdquo;. La salute e l'economia  Del resto, con le sue 24.638 immatricolazioni di veicoli a due ruote a motore nel 2019, quello di Roma &egrave; un mercato importante, e Roma Motodays ha l&rsquo;onore e l&rsquo;onere di rappresentare un sostegno concreto per i costruttori e l&rsquo;indotto. &ldquo;Abbiamo ritenuto, nonostante il protocollo pubblico non prescrivesse il rinvio, che questa fosse la decisione pi&ugrave; giusta da prendere, a tutela sia della salute dei nostri visitatori, espositori e lavoratori, sia degli interessi economici delle aziende coinvolte e di Fiera Roma stessa&rdquo;, ha detto Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma. &ldquo;In questo delicato frangente &egrave; fondamentale mantenere la calma, evitando di soffiare su facili allarmismi e di alimentare dannose isterie. &Egrave; responsabile cercare soluzioni che salvaguardino il pi&ugrave; possibile la salute pubblica, ma anche il diritto al lavoro di centinaia e centinaia di famiglie, che il contraccolpo economico legato alla situazione mette a repentaglio.  "Le nostre istituzioni stanno affrontando il pericolo del virus con scrupolosit&agrave; ammirevole, auspichiamo che altrettanto si faccia in Europa, con politiche comuni di controllo del contagio, attualmente non pervenute&rdquo;, conclude Piccinetti.  Sospese le manifestazioni FIM per il coronavirus       

L&rsquo;evento in Fiera Roma &egrave; stato posticipato: inizialmente previsto dal 5 all&rsquo;8 marzo, il nuovo appuntamento &egrave; in calendario dal 17 al 19 aprile

Roma Motodays posticipato per il Coronavirus

Il quattro volte iridato nel mondiale Superbike Carl ‘King’ Fogarty, testimonial dell’undicesima edizione di Roma Motodays. Il leggendario pilota britannico si è avventurato a visitare ogni padiglione della Fiera, e si è soffermato in particolare a visitare l’esposizione tematica delle moto d’epoca dedicata alla Honda 750 Four, che quest’anno celebra il cinquantennale: “Honda 750 Four. E nulla fu più come prima” è il nome della mostra, a sottolineare la rivoluzione apportata dalla moto che ha ispirato anche una Special, la Honda Tribute, messa in palio da Roma Motodays tra tutti coloro che acquisteranno quest’anno il biglietto di acquisto.  In Fiera Roma oggi sono arrivati anche il nove volte iridato nel Motocross Tony Cairoli e Hubert Auriol, il primo pilota a vincere la Dakar in moto e in auto 

Fogarty, Cairoli e Auriol a Roma Motodays

"La moto è stata davvero importante per me, perché regala sensazioni molto forti", spiega Hubert Auriol nella nostra intervista esclusiva realizzata a Roma Motodays. Il pilota francese è stato il primo a vincere la Dakar sia in moto che in auto. Leggendario il suo incidente del 1987, del quale vi riproponiamo qualche immagine (di Fiammetta La Guidara)

Hubert Auriol: "La Dakar è un'avventura straordinaria"

“L’Argentina è una delle mie piste preferite, ho tantissimi fan ma non avevo ancora mai vinto”, racconta Cairoli nella nostra intervista esclusiva realizzata a Roma Motodays. “I rivali sono partiti tutti scatenati e con la voglia di vincere. Sono state gare molto impegnative, anche a livello mentale. I più forti? Gajser, Fevre, Desalle, Herlings…” (di Fiammetta La Guidara)

Tony Cairoli: “E’ importante stare lontano dagli infortuni"

&ldquo;Non mi sono mai chiesto se sono un mito o meno, e perch&eacute;. Non mi interessa. Per&ograve;, se mi chiedete il motivo per il quale la gente si ricorda di me, mi piace pensare che sia per l&rsquo;approccio che ho avuto da sempre con il mondo della moto. Quando correvo mettevo tutto me stesso nelle gare, lo facevo con passione, in maniera trasparente. Credo che essere fedele al proprio modo di essere quando si fanno le cose, sia un valore aggiunto che si nota&rdquo;. &Egrave; un Freddie Spencer maturo e filosofico, quello che abbiamo avuto l&rsquo;onore di ospitare a Motodays presso lo stand per un incontro con i visitatori tenuto dal nostro Federico Porrozzi insieme a Riccardo Matesic e Giangi di Netbikers. Un campione simpatico e disponibile, sorridente e disposto al dialogo. Tanto da lasciare stupefatto il pubblico numeroso che si &egrave; assiepato intorno al nostro stand.    - Dunque, uno Spencer filosofico oggi, al quale abbiamo chiesto di parlarci del suo libro, Feel (guarda caso un titolo che rimanda alle emozioni), al quale sta per fare seguito un secondo volume. &ldquo;Da sempre sono tantissime le persone che mi hanno chiesto di raccontare la mia esperienza nei gran premi. E forse anche io sentivo l&rsquo;esigenza di tirare i fili di ci&ograve; che ho fatto fino a oggi. Perch&eacute; quello che siamo &egrave; il risultato di ci&ograve; che abbiamo vissuto; dei momenti positivi come di quelli negativi. Anzi, sono proprio questi ultimi quelli nei quali si cresce di pi&ugrave;. Perch&eacute; &egrave; nei momenti negativi che ci si migliora. Ed &egrave; importante avere la mentalit&agrave; aperta per continuare sempre a imparare. Non parlo solo di tecnica di guida. Ogni persona ha qualcosa da insegnare. Essere qui in questo momento, ad esempio, significa tantissimo per me, perch&eacute; mi permette di condividere con voi; e allo stesso tempo vedo le vostre idee, che mi arricchiscono&rdquo;.  - Freddie, hai ancora una mentalit&agrave; competitiva? Ti abbiamo seguito lo scorso anno a Glemseck, nella gara di accelerazione, dove c&rsquo;era anche Kevin Schwantz. Sei andato fortissimo. &ldquo;Il fatto &egrave; che mi diverto molto in quello che faccio. Anche in questo caso, pi&ugrave; che competizione &egrave; arricchirti e vivere nel momento&rdquo;.    - Veniamo al 1985, l&rsquo;anno della tua storica doppietta. Due titoli mondiali, e 14 gran premi vinti. Dal punto di vista psicologico, ma anche per l&rsquo;oggettivit&agrave; di dover guidare due moto differenti, quali sono state le difficolt&agrave; che hai dovuto affrontare? &ldquo;Il problema pi&ugrave; grosso &egrave; stata la mancanza di tempo per mettere a punto entrambe le moto. Non avevamo pensato al fatto che non avremmo potuto lavorare con le consuete modalit&agrave; e tempistiche. Perch&eacute; in prova scendevo da una moto e dovevo subito salire sull&rsquo;altra. Ed erano moto profondamente diverse. La 250, richiedeva una guida pi&ugrave; aggressiva e pulita, dovevi cercare di non perdere mai velocit&agrave;, perch&eacute; altrimenti era difficile recuperare. Rispetto alla 500 voleva traiettorie diverse, altri punti di staccata e di riapertura del gas. La 500 aveva pi&ugrave; coppia, e richiedeva una guida pi&ugrave; morbida. Dovevo cambiare mentalit&agrave; ogni volta che mi alternavo fra una e l&rsquo;altra. Cosa che ovviamente mi ha creato difficolt&agrave;. Poi, come dicevo, non c&rsquo;era tempo. E dovevo fare i due turni di prova uno dopo l&rsquo;altro, tenendo bene a mente le informazioni da trasferire ai tecnici. Alla fine facevamo un debriefing unico, molto lungo, nel quale analizzavamo entrambe le moto. &Egrave; stata una cosa molto difficile anche per loro; ma ho lavorato con grandissimi professionisti: Erv Kanemoto, Jeremy Burgess...&rdquo;.  - Si possono sintetizzare le differenze fra i gran premi della tua epoca e quelli odierni? &ldquo;Il modo di fare il pilota &egrave; grosso modo uguale. Io ho iniziato con il dirt track, e ancora oggi vedo che i piloti odierni si allenano con quel tipo di moto. Quello che &egrave; cambiato sono le moto. Tanto per cominciare, ora ci sono i sistemi di acquisizione dati, che consentono al team di studiare molto pi&ugrave; approfonditamente i parametri di funzionamento del mezzo in pista. Una volta la telemetria eravamo noi piloti, e se non sapevamo trasferire bene ai tecnici le nostre sensazioni rischiavamo di non riuscire a trovare il setup giusto della moto. Quindi c&rsquo;erano dei debrief pi&ugrave; lunghi, avevamo pi&ugrave; da parlare. Poi non c&rsquo;era l&rsquo;elettronica, e il controllo del mezzo era difficoltoso e stancante. Ora moto e pilota costituiscono un pacchetto che consente una guida pi&ugrave; rilassata. Il risultato &egrave; una prestazione pi&ugrave; costante e protratta nel tempo&rdquo;.    - Per te &egrave; sempre stato importante creare una routine di approccio alla moto per entrare in pista. E quella di liberarsi la testa prima di guidare. Perch&eacute; bisogna per forza di cose essere sgombri dai pensieri. Cosa si pu&ograve; consigliare ai motociclisti che ogni giorno affrontano la strada sue due ruote? &ldquo;La routine di approccio alla moto &egrave; molto importante. Ti aiuta a creare la consistenza nelle tue condizioni di guida. Ti mette nella situazione migliore per rendere al massimo. Io ad esempio salgo sempre da sinistra, prendo sempre per prima la manopola sinistra. E raccomando un tocco leggero delle manopole, con lo sguardo che deve andare lontano, mai davanti alla ruota. Crearsi una routine aiuta soprattutto i piloti pi&ugrave; emotivi a rilassarsi, agevola la respirazione. In strada invece sono molto tranquillo, e dedico le mie energie a guardarmi intorno. Temo sempre che qualcuno non mi veda, e&nbsp; cerco di tenere sotto controllo gli imprevisti&rdquo;.  &nbsp; 

Il tre volte campione del mondo della GP (tra 250 e 500) ha incontrato i nostri lettori allo stand di InMoto-Motosprint, a Motodays. Una chiacchierata lunga, nel corso della quale ha parlato di s&eacute;, del suo rapporto con la moto e con gli appassionati; passando attraverso un libro recentemente pubblicato e un altro a cui sta lavorando. Il ritratto di un campione tanto filosofo quanto modesto; che si sente un uomo normale

Freddie Spencer, quattro chiacchiere con il &ldquo;mito&rdquo; degli anni Ottanta

A Motodays, il nostro stand posizionato al pad. 4 &egrave; stato un vero e proprio punto d&rsquo;incontro per gli appassionati, che hanno partecipato a un &ldquo;A tu per tu&rdquo; con Freddie Spencer e incontrato i nostri giornalisti nella redazione &ldquo;live&rdquo;. Tanti i partner presenti allo stand con le loro attivit&agrave;: SKY, Patrolline, Netbikers.eu, Autodromo di Imola, Chinotto Neri, Scuola di Pilotaggio Fugardi, Mototrainer, Coolsit e Brus Motorcycle.

Motodays 2018: che festa al nostro stand!

Da quest&rsquo;anno Roma Motodays &egrave; partner del CIV, il campionato tricolore di velocit&agrave; che prender&agrave; il via fra meno di un mese: la nuova stagione partir&agrave; con il round 1 dal Misano World Circuit il prossimo 7 aprile, e nell&rsquo;attesa di scendere in pista sono state annunciate oggi le entry list provvisorie di tutte le classi, per un totale di oltre 150 piloti iscritti. La presentazione si &egrave; svolta alla presenza di Simone Folgori (Responsabile FMI per il CIV) e Filippo Redaelli, Direttore Generale Total Italia, in rappresentanza del title sponsor del Campionato: ELF.  MOTO3, TRAMPOLINO PER I GIOVANI&nbsp;&ndash; La categoria dei giovani talenti, che ha visto nelle ultime stagioni assegnare sempre il titolo all&rsquo;ultima gara, ripartir&agrave; dalCampione Italiano in carica, Nicholas Spinelli, passato tra le fila del Gresini Racing Junior Team. A contendergli il titolo ancora Kevin Zannoni con la TM Factory Racing. Tanti i nomi da tenere d&rsquo;occhio per una categoria dove non manca il talento, su tutti ci saranno ancora Edoardo Sintoni (Pro Racing Team), Anthony Groppi (TM Factory Racing), Nicola Carraro (Team Minimoto Portomaggiore) e Raffaele Fusco (Gradara Corse). Da segnalare poi il ritorno di Stefano Nepa, gi&agrave; Campione CIV Premoto3 250 nel 2014 e il Team RMU VR46 Riders Academy con gli esordienti nella categoria Elia Bartolini e Lorenzo Bartalesi.  Clicca qui per l&rsquo;entry list Moto3  SBK, QUANTI RIVALI PER PIRRO!&nbsp;&ndash; Nel 2018 cresce il numero dei potenziali protagonisti, tra i quali non mancher&agrave; il campione in carica Michele Pirro. Ma il Barni Racing Team potr&agrave; contare anche su Matteo Ferrari e Samuele Cavalieri, mentre il 2&deg; classificato nel 2017, il confermatissimo Lorenzo Zanetti, avr&agrave; un compagno di squadra come Fabrizio Perotti nel Team Motocorsa. Nell&rsquo;ELF CIV SBK ci saranno anche piloti di esperienza internazionale come Claudio Corti (Motozoo Racing), giovani come Axel Bassani (DMR Racing) e poi ancora nomi come Cristian Gamarino (Tutapista Corse), Riccardo Russo (CM Racing), Kevin Calia (Suzuki Penta Motorsport Asd) e il Campione 2016 Matteo Baiocco (Nuova M2 Racing). Ma la lista &egrave; lunga, con oltre 20 iscritti.  Clicca qui per l&rsquo;entry list SBK  SS600, NOMI DA MONDIALE&nbsp;&ndash; La SS600 si preannuncia la categoria pi&ugrave; agguerrita e quella che potrebbe regalare maggiore spettacolo, a cominciare da due partecipazioni illustri: Michel Fabrizio (Ellan Vannin) e Noriyuki Haga (AG Motorsport Italia). Accanto a loro non mancheranno poi tutti i protagonisti della combattutissima stagione 2017: il Campione Davide Stirpe (Extreme Racing Service) seguito da Ilario Dionisi (Scuola Italiana Piloti), Marco Bussolotti (Rosso Corsa Edard), Lorenzo Gabellini (Gas Racing Team) e Nicola Morrentino (Renzi Corse). Ad alzare ulteriormente il livello della competizione ci sar&agrave; poi il ritorno del 5 volte Campione Italiano Massimo Roccoli (Gas Racing Team). Curiosit&agrave; invece per alcune new entry come Mattia Casadei e per nomi come Alessandro Nocco (Team Velocisti), Kevin Manfredi (Team Rosso e Nero) e Alessio Velini.  Clicca qui per l&rsquo;entry list SS600  PREMOTO3, SGUARDO AL FUTURO&nbsp;&ndash; La entry class dell&rsquo;ELF CIV, divisa in 125 2T e 250 4T, vedr&agrave; tanti giovani talenti confermati rispetto alla scorsa stagione, tanti nomi che fanno parte del progetto Talenti Azzurri FMI, piloti come Alberto Surra e Nikolas Marfurt del team 2WheelsPoliTo, Matteo Boncinelli (RMU VR46 Riders Academy), Marco Gaggi (SGM Tecnic) solo per citarne alcuni. Anche qui la lista &egrave; lunga, senza contare i nuovi talenti, saliti dal CIV junior.  Clicca qui per l&rsquo;entry list Premoto3  SS300, 50 PILOTI AL VIA &ndash; Ancora affollatissima la SS300, che raggiunge il limite massimo di 50 piloti al via, confermandosi categoria di successo. Non mancher&agrave; il Campione 2017, Luca Bernardi (Team Trasimeno) pronto a difendere il titolo dai tanti possibili nuovi protagonisti per una categoria dove saranno ancora rappresentate tutte le migliori case (Honda, Yamaha, Kawasaki, KTM).  Clicca qui per l&rsquo;entry list SS300&nbsp; 

Alla Fiera di Roma, Simone Folgori (FMI) e Filippo Redaelli (Total Italia) hanno svelato i nomi dei protagonisti del prossimo campionato italiano velocit&agrave;

ELF CIV: presentate a Motodays le entry list del 2018

Il grande (Fast) Freddie Spencer, autentico mito del motomondiale Gran Prix (tre titoli iridati vinti tra 250 e 500 cc negli anni Ottanta) &egrave; protagonista in questi giorni a Motodays come ospite fisso presso lo stand Honda.    Sabato 10 marzo, a partire dalle ore 11.00, sar&agrave; in visita al nostro stand (Pad. 4 C20) per incontrare i fans, firmare autografi, fare foto e confrontarsi con gli appassionati che potranno rivolgergli domande e scambiare quattro chiacchiere con lui. Un&rsquo;occasione da non perdere per vivere in maniera ancora pi&ugrave; speciale questo Motodays 2018. 

L&#39;appuntamento &egrave; per sabato 10 alle ore 11 presso il nostro stand, situato al padiglione 4. Vi aspettiamo per una chiacchierata con l&#39;ex-campione del mondo della 250 e della 500.

Motodays 2018: Freddie Spencer al nostro stand

        "Ho corso per 29 anni e ho vinto, ma si perde pi&ugrave; di quanto si vinca&rdquo;, ha dichiarato il tre volte iridato Freddie Spencer. &ldquo;Non si &egrave; mai trattato di vincere o perdere. Per me era importante l&rsquo;esperienza della gara, la connessione con la moto&rdquo;. Questo non &egrave; altro che l'antipasto di quanto si potr&agrave; ascoltare a Roma Motodays dalla viva voce del talento della Louisiana. Nei quattro giorni di Roma Motodays, infatti, Freddie Spencer sar&agrave; a disposizione per interviste e talk-show, durante i quali potr&agrave; intervenire anche il pubblico con proprie domande, e sar&agrave; proprio lui a tagliare il nastro del Salone della Moto in Fiera Roma, che si prepara a festeggiare il proprio decennale con il grande pilota americano. Sar&agrave; un&rsquo;opportunit&agrave; da non perdere anche per sondare l&rsquo;autorevole parere del campione americano sul motociclismo di oggi: Freddie Spencer infatti &egrave; sempre molto attento alle realt&agrave; del motorsport, oltre ad essere costantemente in pista. Oggi, a 56 anni, continua a mettere il suo talento a servizio degli appassionati. L'incontro con la leggenda - Roma Motodays si preannuncia come un&rsquo;occasione rara per incontrare una vera leggenda: &ldquo;Fast Freddie&rdquo;, infatti, ha compiuto una delle imprese pi&ugrave; eclatanti degli ultimi anni nel motociclismo, conquistando due titoli mondiali nello stesso anno in due classi diverse. Correva il 1985 quando Spencer gi&agrave; campione del mondo nel 1983 scendeva dal gradino pi&ugrave; alto del podio della classe 250 per saltare in sella ad una 500 e conquistare la vittoria anche nella classe regina. Fu un anno indimenticabile, che port&ograve; a pensare a &ldquo;Fast Freddie&rdquo; come un superuomo, visti anche i distacchi stratosferici che infliggeva ai suoi rivali. In quella stagione magica, Freddie raccolse sette vittorie in 250 e altrettante in 500 laureandosi padrone assoluto del motociclismo (nella foto in apertura &egrave; con uno dei suoi grandi antagonisti, Randy Mamola). La carriera - &Egrave; anche l'unico pilota a vincere tre gare maggiori durante la Bike Week al Daytona International Speedway (la Superbike, la Formula 1 e la Lightweight International nel 1985), il pi&ugrave; giovane pilota a vincere il Motomondiale nella categoria regina 500 (a 21 anni), record tenuto per 30 anni dal 1983 al 2013, battuto poi da Marc Marquez (20 anni), e il pi&ugrave; giovane pilota di sempre a vincere una gara AMA Superbike nel 1979 (17 anni). Spencer si ritir&ograve; dal Motomondiale a tempo pieno nel 1988 ma fece un paio di come back. Ha poi vinto altri tre titoli nazionali negli Stati Uniti in Superbike. Terminata la sua carriera agonistica, Spencer ha fondato la High Performance Riding School a Las Vegas, Nevada, attiva dal 1997 al 2008. Ha anche lavorato come commentatore televisivo esperto per il Motomondiale per NBC, ESPN e Speed ??Channel (dal 1988 al 2009). Dal 2011 lavora come brand, motorsport ed event Ambassador viaggiando nei 5 Continenti per condividere la passione della moto con I fan di tutte le generazioni, collabora con la rivista Cycle World Magazine (USA) come colonnista esperto e con Motor Sport Magazine come MotoGP reporter. Freddie Spencer &egrave; anche l'autore di &ldquo;Feel&rdquo; - la sua prima autobiografia - pubblicata dalla Virgin Penguin Random House nel 2017, e attualmente il pilota della Louisiana sta scrivendo il suo secondo libro. E chiss&agrave; che nel suo soggiorno a Roma non dia qualche anticipazione...       

L'americano rimane l'unico pilota ad aver conquistato un mondiale in 250 e uno in 500 nello stesso anno. Dall'8 all'11 marzo sar&agrave; al Salone della Moto in Fiera Roma

Freddie Spencer a Roma Motodays

        Roma Motodays, il Salone della Moto e dello Scooter che si svolge in Fiera Roma da un decennio, &egrave; sempre stato un Salone molto legato al motorsport e lo conferma la presenza dei tanti campioni che ogni anno calcano le scene dei &ldquo;giorni della moto&rdquo;. Adesso questa affinit&agrave; &egrave; ancora pi&ugrave; dichiarata: Roma Motodays, infatti, ha siglato una partnership con la Federazione Motociclistica Italiana e per il triennio 2018-2020 sar&agrave; sponsor del principale campionato tricolore: il CIV, il Campionato Italiano di Velocit&agrave;. Roma Motodays ha gi&agrave; debuttato all&rsquo;ultimo round del CIV 2017, sul circuito &ldquo;di casa&rdquo; per Fiera Roma: Vallelunga, teatro del round conclusivo del tricolore di velocit&agrave;. &ldquo;Siamo davvero orgogliosi di questa partnership con la federazione di riferimento, che d&agrave; ancora maggiore ufficialit&agrave; e autorevolezza alla nostra manifestazione&rdquo;, ha detto l&rsquo;Amministratore Unico di Fiera Roma Pietro Piccinetti. &ldquo;Roma Motodays colma un grande vuoto fieristico per il Centro-Sud Italia e Roma, Capitale europea di moto e scooter, &egrave; la citt&agrave; ideale per organizzare e ospitare un simile appuntamento. Anche in un&rsquo;ottica di turismo legato alle due ruote, settore con grandissimi margini di sviluppo, e con particolare attenzione alle promozione della sicurezza, aspetto rispetto al quale la collaborazione con Federmoto sar&agrave; particolarmente fertile&rdquo;. Nuovi contenuti - La partnership con Federmoto porter&agrave; anche tanti contenuti nuovi a Roma Motodays. A partire dalle attivit&agrave; didattiche, con le lezioni di guida sicura su strada, corsi di prima introduzione alla guida e workshop teorici che spazieranno dalla sicurezza alle varie problematiche legate all&rsquo;utenza; inoltre, corsi off-road e una specifica introduzione al trial. In particolare, il corso di guida sicura su strada mirer&agrave; all&rsquo;affinamento della tecnica motociclistica in un&rsquo;ottica di guida dinamica e sicura che conferisce&nbsp; alla conduzione del veicolo maggiori margini di sicurezza , ma soprattutto un elevato coinvolgimento, e dunque &ldquo;gusto&rdquo;, nella guida.&nbsp; I corsi si svolgeranno su percorsi di 35-50 km poco trafficati e curvilinei con soste intermedie per briefing correttivi. Il corso di prima introduzione alla guida si propone la comprensione e l&rsquo;addestramento nei meccanismi coordinativi dei comandi e delle principali tecniche di handling, al fine di introdurre il &ldquo;principiante&rdquo; alla guida della motocicletta. Le esercitazioni si svolgeranno su piazzale adeguatamente allestito e messo in sicurezza. Ci saranno anche corsi dedicati espressamente all&rsquo;utenza femminile. I workshop spazieranno su varie tematiche: dal corretto approccio al Motociclismo alla sicurezza stradale, dalla sicurezza attiva &ndash; e quindi elettronica, evoluzione dei sistemi di sicurezza &ndash; a quella passiva &ndash; e quindi i criteri di scelta dell&rsquo;equipaggiamento del motociclista. Si svolgeranno sia nell&rsquo;area 2 Wheels 2 Work, area del commuting urbano, che presso la pedana dell&rsquo;area turismo. Federmoto nel Rione Officine &ndash; FMI sar&agrave; presente istituendo un proprio premio nel contest delle special e avr&agrave; un suo rappresentante nella giuria del contest principale. Inoltre ci sar&agrave; un&rsquo;area dedicata per gli FMI Bikers. Tra le grandi novit&agrave; di Roma Motodays - che si svolger&agrave; dall&rsquo;8 all&rsquo;11 marzo - la presenza per la prima volta dell&rsquo;acrobatico e spettacolare trial elettrico, con dimostrazioni nelle aree esterne. Una disciplina che rappresenta sempre pi&ugrave; il futuro dello sport oltre che della mobilit&agrave; quotidiana. Nelle prossime edizioni di Roma Motodays grazie alla collaborazione con Federmoto arriveranno anche i corsi off-road e le attivit&agrave; di promozione giovanile, con cross-enduro, trial, minimoto e l&rsquo;introduzione al trial.       

Presentato al Motor Bike Expo il tricolore di velocit&agrave; del 2018: il Salone della Moto in Fiera Roma sar&agrave; sponsor ufficiale per tre anni

Roma Motodays sponsor del CIV

Il pilota del mondiale Superbike inaugurer&agrave; l'ottava edizione di Motodays, dal 3 al 6 marzo in Fiera Roma - Dedicata al portacolori Ducati anche la mostra fotografica &ldquo;34&rdquo;,&nbsp; dei fotografi Otto Moretti e Fabrizio Porrozzi  Gioved&igrave; 3 marzo alle 10.30 Davide Giugliano sar&agrave; al taglio del nastro di Motodays, il Salone della moto della Capitale che lo scorso anno ha totalizzato 145.000 presenze. Giugliano torner&agrave; nei padiglioni di Fiera Roma anche per tutta la giornata di sabato. Davide - che sar&agrave; di ritorno dalla gara di Phillip Island - si accinge a inaugurare l'ottava edizione dei "Giorni della Moto", dove non &egrave; mai mancato: da visitatore e appassionato i primi anni, da ospite e testimonial da quando &egrave; approdato sul palcoscenico internazionale del motociclismo.  Quest'anno al 3 al 6 marzo infatti, nei padiglioni di Fiera Roma si svolger&agrave; anche la mostra fotografica &ldquo;34&rdquo; dedicata a Davide Giugliano e&nbsp; realizzata dai fotografi Otto Moretti e Fabrizio Porrozzi.  Davide Giugliano, romano, 26 anni, &egrave; l&rsquo;alfiere della Ducati nel campionato del Mondo Superbike &nbsp;e nel 2011 &egrave; stato campione della Superstock 1000 FIM Cup, la coppa del mondo per le moto derivate dalla serie.  "34" &egrave; il numero che Giugliano porta sulla carenatura della sua moto, in onore del suo idolo Kevin Schwantz (campione del mondo della classe 500 negli anni 090) e 34 sono le foto in mostra che ripercorrono i momenti salienti della passata stagione e alcuni &ldquo;flashback&rdquo; del passato. Dalle prime corse in minimoto, al titolo mondiale vinto 5 anni fa.  Otto Moretti, da Parma si racconta cos&igrave;: &ldquo;La passione per la fotografia inizia all&rsquo;et&#341; di 13 anni, quando mi venne regalata una vecchia (allora nuova, siamo nel 1967&hellip;) Kodak Fiesta. Macchina a pellicola formato 127. Un unico tempo di scatto e tanta plastica. Da quel giorno ho iniziato a scattare,&nbsp; sbagliare , sviluppare&nbsp; negativi e a stampare le prime foto. Pochi anni e inizio le prime collaborazioni con piccole testate della mia citt&#341;. In questo modo ha avuto inizio la mia personale 'avventura'. Oggi, con soddisfazione, mi ritrovo fotografo professionista, affiliato NPS&nbsp; con 'permanent pass'&nbsp; per il Campionato Mondiale Superbike e&nbsp; pass 'one event' per le gare del Campionato Mondiale MotoGP ed altri eventi sportivi.&nbsp; Oggi la piccola Kodak ha lasciato spazio alle mie insostituibili Nikon".  Fabrizio Porrozzi, romano, si avvicina sin da giovanissimo alla fotografia, prima per passione e, poco dopo, rendendola la propria professione. La sua carriera inizia nel 1980 come archivista fotografico per la rivista sportiva &ldquo;La Moto&rdquo;, per divenirne successivamente assistente fotografo. Nello stesso anno e sempre per la medesima rivista, il suo primo lavoro in pista, il Gran Premio delle Nazioni ad Imola. Dal 1980 in poi, da quella sua prima esperienza in MotoGP, la fotografia di gare motoristiche mondiali diverr&agrave; parte integrante e filone privilegiato della sua vita professionale. Fotografa la prima gara del mondiale Superbike nel 1989 a Donington. Da quella stagione ha sempre seguito il Mondiale delle derivate di serie, sino a divenirne, dal 2006 ad 2014, il fotografo ufficiale.  &nbsp;  &nbsp;

Gioved&igrave; 3 marzo, Davide Giugliano di ritorno da Phillip Island sar&agrave; testimonial all'inaugurazione di Motodays in Fiera Roma

Giugliano testimonial di Motodays

Andrea Iannone a Motodays ha lanciato un saluto in esclusiva agli amici di Motosprint. Ecco il video!

Il saluto di Iannone a Motosprint

Bagno di folla per il portacolori ufficiale Ducati che da Motodays ci tranquillizza sulle sue condizioni dopo la caduta a Phillip Island.

SBK: Giugliano saluta Motosprint

Il video di Max Giusti che questa mattina ha partecipato alle prove del Trofeo Enduro Country a Motodays. Da giovanissimo correva nel cross. Oggi la gara!

Max Giusti torna in sella!

A poco pi&ugrave; di due settimane dal brutto highside nei test ufficiali di Phillip Island, che gli ha provocato la frattura di tre vertebre, Davide Giugliano ha fatto il punto della situazione con WorldSBK.com riguardo al recupero, alla stagione WorldSBK ed al celebre suo sostituto nel round australiano e per l&rsquo;evento tailandese in programma, sul nuovissimo circuito Chang International dal 20 al 22 marzo prossimi.&ldquo;Sto bene, mi sto riprendendo. Certo, non &egrave; una passeggiata recuperare da un infortunio di tipo vertebrale, per&ograve; devo dire che in questi giorni sto sentendo i primi miglioramenti. In questo momento le uniche &lsquo;terapie&rsquo; sono il riposo e la magneto-terapia, tra una decina di giorni invece mi sottoporr&ograve; ad altri esami per valutare la situazione e per, eventualmente, iniziare il recupero vero e proprio e la fisioterapia&rdquo;.  Ti eri gi&agrave; accorto durante la caduta o subito dopo dell&rsquo;entit&agrave; dell&rsquo;infortunio?  &ldquo;Durante la caduta stessa avevo gi&agrave; capito di essermi fatto male. L&igrave; per l&igrave; l&rsquo;adrenalina e la paura di una frattura alla schiena hanno fatto s&igrave; che mi rialzassi in piedi. Ovviamente l&rsquo;esser riuscito a camminare mi ha tolto le paure maggiori di dosso. Ho pensato &lsquo;OK, mi sono rotto di sicuro qualcosa&rsquo;, visto che il dolore era tanto, per&ograve; il solo fatto di potermi muovere mi ha rincuorato non poco ed ero convinto che la partecipazione alla gara non fosse quindi a rischio. Poi invece &egrave; arrivata la doccia fredda con la diagnosi delle fratture vertebrali, con le quali sarebbe stato da pazzi correre&rdquo;.  E quando hai saputo che avresti dovuto saltare pi&ugrave; di due gare?  &ldquo;La frustrazione &egrave; cresciuta. Dopo ulteriori analisi a Roma, tra l&rsquo;altro, ho scoperto che le fratture erano tre, non due: oltre alle vertebre L1 e L2, infatti, mi sono fratturato anche l&rsquo;ultima delle dorsali, la D12. Vista la caduta e le possibili conseguenze, comunque, mi ritengo fortunato di esserne uscito con delle fratture &lsquo;belle&rsquo;. Sarebbe potuta andare molto peggio, in quanto ho sbattuto un po&rsquo; ovunque e l&rsquo;airbag della tuta ha sicuramente aiutato a prevenire ulteriori fratture vertebrali".  Riesci a descrivere la caduta?  &ldquo;&Egrave; stato un highside alla curva 11 in uscita, molto molto violento. &Egrave; un punto della pista che ha provocato molte cadute in passato e in diversi casi qualche infortunio. Quando si &egrave; innescato l&rsquo;highside sono stato letteralmente lanciato in aria e credo che una vertebra si sia fratturata proprio per torsione in quel momento, in quanto ho sentito il primo &lsquo;crack&rsquo;.&rdquo;  Purtroppo sei dovuto restare a guardare il primo round da spettatore. Come ti &egrave; sembrato a livello di avversari, competitivit&agrave;, performance?  &ldquo;&Egrave; stato un bel round. In entrambe le gare sono stati tre i piloti a un po&rsquo; la differenza, ma comunque gli altri non erano assolutamente lontani. Phillip Island &egrave; sempre una trasferta particolare in quanto non d&agrave; un&rsquo;idea realmente chiara sui reali valori in campo, in questo senso le prossime gare ci diranno di pi&ugrave;. Ovviamente quella di Jonathan (Rea) &egrave; stata una sorpresa fino ad un certo punto, lo dicevo gi&agrave; da tempo che avrebbe fatto bene sin da subito. &Egrave; stato bello rivedere Haslam davanti, &egrave; un pilota tosto che d&agrave; sempre spettacolo. Chaz inoltre &egrave; andato molto forte ed ha fatto due belle gare, su una pista che in passato non gli ha regalato grosse soddisfazioni. La sua prestazione testimonia l&rsquo;ottimo lavoro fatto da Ducati e dalla squadra durante l&rsquo;inverno, la moto &egrave; cresciuta davvero tanto&rdquo;.  Cosa ne pensi del pilota che ti ha sostituito a Phillip Island e che far&agrave; lo stesso in Tailandia?  &ldquo;Un pilota generalmente non &egrave; mai felice di essere sostituito, un po&rsquo; per la frustrazione di non poter scendere in pista, un po&rsquo; per una sorta di &lsquo;gelosia&rsquo; nei confronti della propria moto. Ovvio che essere sostituito da uno come Troy (Bayliss) non &egrave; male, dato che non si tratta di un pilota qualsiasi. Lui &egrave; un mito vivente per il Mondiale Superbike e per i ducatisti ed il suo ritorno alle corse, sebbene per due round, &egrave; un evento davvero incredibile. Ovviamente non fa piacere restare a casa a guardare gli altri correre, per&ograve; di sicuro vedere Troy sulla mia moto &egrave; un onore&rdquo;.  Con gli occhi di un pilota, come l&rsquo;hai visto in pista a Phillip Island? &ldquo;Troy &egrave; un pilota che d&agrave; comunque tanto gas a prescindere, &egrave; un pilota vecchia scuola: un po&rsquo; come mi reputo io stesso, in un certo senso. Questo &egrave; ci&ograve; che ha fatto a Phillip Island, a prescindere dalla familiarit&agrave; con la moto, della forma fisica e dalle difficolt&agrave; di tornare alle corse. Alla fine in gara non ha girato affatto male, si vedeva che aveva voglia di far bene ed ha dimostrato che un campione non dimentica come si fa ad andare forte.&rdquo;  Rientrerai ad Imola quindi? &ldquo;Spero anche prima! A parte gli scherzi, orientativamente dovrei tornare per Imola. Se dovessi farcela prima sarebbe tutto pi&ugrave; bello, per&ograve; &egrave; difficile velocizzare il recupero dalle fratture vertebrali. I tempi sono quelli. Ne sapremo di pi&ugrave; tra una decina di giorni dopo gli esami&rdquo;.  In attesa del rientro in pista, i fan del pilota romano potranno incontrarlo domani, sabato 7 marzo, a Motodays in Fiera Roma Roma. Alle ore 14 infatti, Giugliano sar&agrave; presente presso lo stand Ducati ma, come da sua stessa ammissione, non potr&agrave; trattenersi a lungo viste le sue difficolt&agrave; nello stare in piedi. Fiammetta La Guidara  

"Sarebbe potuta andare molto peggio", ha detto. "Essere stato sostituito da Bayliss &egrave; un onore". Domani sar&agrave; a Motodays

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